Primo Piano

Gentiloni in visita nel Teramano: il rischio maggiore e’ quello di perdere un po’ di fiducia nel futuro

"Oggi il rischio maggiore e' quello di perdere un po' di fiducia nel futuro in queste zone. Quindi bisogna risolvere i problemi di emergenza ma piano piano ridare speranza e reinvestire sulle vocazioni di questi territori". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni a Teramo, dove ha incontrato i sindaci sull'emergenza post-sisma e maltempo.

"Voglio che la mia regione abbia, a fronte di danni significativi e misurabili che si rilevano dal crollo di prenotazioni e da meno opportunita', uno strumento idoneo e rilevante. Questa visita istituzionale deve aiutarci a fotografare e a rilevare quali possono essere le piu' adatte risposte di carattere normativo e finanziario. Dobbiamo considerare i cosiddetti danni indiretti perche' le comunita' colpite possano trovare risarcimento e ripartenza". Cosi' il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo Luciano D'Alfonso.

Il presidente del Consiglio e' arrivato prima a Montorio al Vomano, paese di tanti sfollati che cerca di costruire un polo scolastico dal sisma del 2009, e poi a Teramo, per incontrare i sindaci di "una parte del nostro paese che e' stata ripetutamente colpita in modo molto grave". "Non si e' trattato solo di un episodio - ha detto - ma purtroppo di una sequenza. Questo non deve incrinare la coesione delle nostre comunita' e la fiducia nel futuro. Pero' bisogna lavorare e lavorare in fretta perche' solo se le istituzioni saranno veramente unite e rapide questo potra' consentire di restituire fiducia ai nostri territori". Ha sentito parlare di viabilita' in ginocchio, di disservizi nell'erogazione della corrente elettrica che in alcune zone e' mancata anche per 12 giorni consecutivi e dove si va ancora avanti coi generatori, di danni pesantissimi agli allevamenti, di un colpo si spera non definitivo all'economica delle imprese, del commercio, dei servizi. Ha sentito raccontare di quattro vittime del maltempo e di chi non vuole andare via, nonostante l'esodo verso le citta' del mare che sta spopolando anche i centri urbani. Alla platea di primi cittadini il premier ha detto: "per il Teramano credo che serva un piano urgente soprattutto sul tema della viabilita' ma poi serve tutto il resto su cui stiamo lavorando" e loro adesso se lo aspettano. Se lo aspetta il sindaco del capoluogo, Maurizio Brucchi, che ha chiesto "aiuti subito, perche' domani e' troppo tardi", insistendo sulla sicurezza scolastica, alla ricerca di un indicazione "certa, univoca su quanto puo' essere vulnerabile una edificio scolastico per restare aperto". Ed e' soprattutto sulle scuole che Gentiloni ha ricevuto sollecitazioni a fare veloci. "Per me - ha detto all'uscita della Provincia - e' stato molto molto utile ascoltare le esigenze, i problemi, anche le lamentele che vengono dal territorio e in particolare dai sindaci".

 

Un decreto per il maltempo è stato chiesto anche dai sindaci dei comuni fuori cratere sismico ma duramente colpiti dal maltempo tra i quali quello di Notaresco Diego Di Bonaventura, di Castellalto Vincenzo Di Marco, di Cellino Attanasio Giuseppe Del Papa, di Atri Gabriele Astolfi. Sindaci delusi per non essere stati invitati a quella che era "una riunione operativa e convocata all'ultimo momento", come ha spiegato il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino. "Abbiamo detto al premier che serve un decreto per l'Abruzzo per l'emergenza neve - ha detto il sindaco di Notaresco, Di Bonaventura - non puo' far finta che in Abruzzo non sia successo nulla. Abbiamo capannoni industriali e agricoli crollati, famiglie evacuate, un territorio distrutto al quale noi adesso non sappiamo dare risposte. Il cuore ce lo mettiamo noi, abbiamo bisogno di risorse". Sulla stessa linea i sindaci di Castellalto, Atri, Cellino Attanasio, ma anche quelli della montagna teramana. "Noi siamo fuori da ogni decreto, non siamo nel cratere, non c'e' quello sul maltempo, non abbiamo certezze se la somma urgenza verra' rimborsata", dice il sindaco di Cellino Attanasio, al quale si unisce il coro della montagna teramana. "Neanche invitati alla venuta del presidente Gentiloni - afferma il primo cittadino di Castel Castagna, Rosanna De Antoniis - pero' mi sono infiltrata ugualmente e ho avuto la possibilita' di parlare direttamente con il premier al quale ho rappresentato le difficolta' dei nostri territori, come Castel Castagna, Isola del Gran Sasso, Colledara, Pietracamela". E di aiuti ad hoc ha parlato anche il sindaco di Pietracamela

Centrodestra critico

"Il presidente del Consiglio e' venuto a fare cosa? Ci troviamo di fronte al nulla assoluto, speriamo che a questa gita turistica si possa aggiungere un supplemento di riflessione, visto che ancora non pubblicano questo decreto che sta ormai diventando leggendario. Speriamo che nelle more si colga l'occasione per dargli qualche concretezza". Lo hanno affermato i consiglieri regionali di centrodestra nel corso di un incontro con la stampa promosso a margine della seduta straordinaria del Consiglio regionale sul maltempo. Presenti Lorenzo Sospiri, Mauro Febo, Gianni Chiodi, Paolo Gatti, Mauro Di Dalmazio, Giorgio D'Ignazio e Emilio Iampieri di Forza Italia, Ncd e Abruzzo Futuro, i quali hanno parlato di "maleducazione istituzionale" perche' "la gran parte dei parlamentari e dei consiglieri regionali non sono stati neanche invitati", cosi' come molti sindaci. Il primo cittadino di Teramo, ha riferito il centrodestra, e' stato informato da Chiodi dell'arrivo del premier. "Uno sgarbo istituzionale - hanno sottolineato - che denota tutta la scorrettezza di questo governo regionale e nazionale. Un presidente del Consiglio dei ministri - hanno poi osservato gli esponenti di centrodestra - quando si muove lo fa per portare qualcosa. L'ascolto dei territori, il lavoro di preparazione lo fanno i ministri, lo fanno i sottosegretari, lo fanno gli sherpa. Poi quando il premier si muove magari corregge qualcosa che non e' stato fatto bene con il precedente decreto". Il riferimento e' "agli 80 milioni di euro per le imprese che D'Alfonso aveva assicurato e alla zona cosiddetta franca. Immaginavamo che il presidente del consiglio venisse a Teramo per queste cose o per annunciare ad esempio l'ampliamento del cratere". 

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Cresa: nel 2016 a picco le imprese edili e commerciali

Sono 8327 le nuove imprese in Abruzzo nel 2016 contro le 8.024 (più le cancellazioni d'ufficio) che hanno fatto registrare una cessazione d'attività. Ma un calo preoccupante si rileva nelle imprese edili e commerciali. Lo rileva nel suo studio il registro delle imprese delle Camere di commercio. Un saldo di sostanziale pareggio, come evidenziano i dati del Cresa con una crescita dello 0,2 per cento, inferiore a quello nazionale (+0,9%). Tra le province abruzzesi Pescara è la più attiva cono 0,8 per cento di crescita, migliore della media nazionale, è più 328 imprese tra aperture e cessioni, segue Teramo con un tasso di crescita di +0,4% mentre L'Aquila e Chieti fanno registrare valori negativi (entrambe -0,2%). I dati emergono dalle elaborazioni che il Cresa ha svolto sulla base dei dati Infocamere-Movimprese, il Sistema informativo delle Camere di Commercio. Le cessazioni di impresa continuano a superare le nuove iscrizioni, con conseguenti saldi negativi, in particolare nel commercio (-802), nelle costruzioni (-445), nell'agricoltura (-365), nelle attività manifatturiere (-273) e nelle attività di alloggio e ristorazione (-276). Il dettaglio provinciale mostra che il saldo negativo delle imprese delle costruzioni risulta più grave a L'Aquila (-135), Chieti (-125) e Teramo (-108). Le imprese commerciali rilevano saldi negativi ovunque, peggiori a Chieti (-298), Pescara (-189) e L'Aquila (-179). Anche le imprese artigiane nel 2016 hanno visto un surplus di cancellazioni (2.466 al netto di quelle d'ufficio) rispetto alle iscrizioni di nuove imprese (1.804) per cui il saldo è risultato negativo (-662) pervenendo a 31.386 imprese registrate al 31 dicembre 2016. Il saldo negativo è stato rilevato in tutte le province ma ha raggiunto il valore maggiore a Chieti (-267). Tra i vari settori artigiani i saldi negativi più pesanti sono stati rilevati dalle costruzioni (-390) e dalle attività manifatturiere (-170). In particolare, le chiusure di imprese di costruzioni superano le nuove aperture in tutte le province con saldi negativi che raggiungono valori peggiori a L'Aquila (-122), Chieti (-113) e Teramo (-108). 

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Sebastiani: potrei lasciare la presidenza a fine stagione

Al termine del match Pescara - Lazio chiusosi con la sconfitta dei padroni di casa per 6-2 il presidente Daniele Sebastiani ha minacciato di lasciare il timone della società. "A fine anno trarro' le conclusioni perche' mi sono abbondantemente rotto le scatole. Potrei anche lasciare il Pescara al termine della stagione perche', siccome non me lo ha ordinato il medico di essere presidente del Pescara, potrei anche decidere questo lasciando non danni, ma una societa' pulita, e se cosi' fosse, poi, ci sara' qualcuno che si prendera' cura di iscrivere la squadra al prossimo campionato che disputera' il Pescara, e vedremo cosa sapranno fare altri, credo sicuramente meglio di me". Sulla partita e sul tecnico Massimo Oddo, Sebastiani ha aggiunto: "Sono deluso dal secondo tempo della squadra perche' non si possono prendere gol cosi'. Oddo restera' l'allenatore del Pescara fino a quando io saro' presidente e comunque fino al termine della stagione. Poi se e quando arriveranno altri si discutera' e si vedra' il da farsi"

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Cgia, sprechi Pubblica Amministrazione ammontano ad almeno 16 miliardi l’anno

L'amministrazione pubblica italiana potrebbe risparmiare almeno 16 miliardi di euro all'anno se funzionasse con maggiore oculatezza, eliminando sprechi nella sanita', spesa pubblica indebita e misure contro la poverta' percepite da famiglie abbienti. E' la stima dell'ufficio studi della Cgia, secondo cui "se si potesse quantificare anche la spesa riconducibile ai falsi invalidi, a quella riferita a chi percepisce deduzioni/detrazioni fiscali non dovute o alla cattiva gestione del patrimonio immobiliare, molto probabilmente lo Stato, nel suo complesso, potrebbe risparmiarne altrettanti". In particolare la Cgia calcola che i risultati conseguiti dalla Guardia di Finanza nel controllo della spesa pubblica ammontano a 5,2 miliardi, le risorse destinate a contrastare la poverta' che vanno invece a beneficio di famiglie abbienti raggiugnono i 4,9 miliardi, gli sprechi nella sanita' arrivano a 6 miliardi. Secondo il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo, la correzione di deficit richiesta dalla Ue potrebbe essere risolta attraverso una contrazione degli sperperi e misure piu' aggressive nei confronti della spesa pubblica improduttiva, senza agire sul fronte delle entrate. Pur riconoscendo gli sforzi fatti dagli ultimi esecutivi sul fronte della spending review, la Cgia ritiene che sarebbe sbagliato recuperare una buona parte dello 0,2 per cento di taglio del deficit/Pil richiestoci da Bruxelles aumentando, ad esempio, le accise sui carburanti.

"Ricordo - conclude il segretario della Cgia Renato Mason - che l'80 per cento circa delle merci italiane viaggia su gomma. E' vero che grazie al rimborso delle accise gli autotrasportatori, solo quelli con mezzi sopra i 35 quintali, possono recuperare una parte degli aumenti fiscali che subiscono alla pompa. Tuttavia, nel caso scattassero gli incrementi di accisa, potrebbero verificarsi dei rincari dei prodotti che troviamo sugli scaffali dei negozi e dei supermercati del tutto ingiustificati, penalizzando soprattutto le famiglie a basso reddito".

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Masterplan, De Vincenti: stato di avanzamento è molto positivo

Lo stato di avanzamento delle attivita' del Masterplan per l'Abruzzo è "molto positivo, perche' si sta facendo davvero un buon lavoro". Lo ha detto nel corso di un incontro con la stampa il ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti, dopo aver svolto a L'Aquila, a palazzo Silone, sede della presidenza della Giunta, con il governatore, Luciano D'Alfonso, una ricognizione sui procedimenti in corso per l'avvio dei lavori previsti nel Patto per il Sud. L'accordo firmato l'anno scorso dall'allora premier Matteo Renzi prevede 1,5 miliardi di euro su 77 interventi.

Il ministro ha espresso "la solidarieta' del governo alle popolazioni colpite dalla drammatica emergenza neve combinata con l'evento sismico", evidenziando che il decreto terremoto, terzo in pochi mesi, varato ieri dal Consiglio dei ministri e' "un provvedimento che accelera ulteriormente le procedure". De Vincenti ha sottolineato come il Patto per l'Abruzzo possa dare "una speranza a questi territori feriti" e l'azione combinata con il dl sia un "segnale operativo di solidarieta' concreta sia per la ripresa economica sia per ricostruzione delle aree colpite".

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La telefonata tra Prefettura e direttore Hotel Rigopiano

Il 18 gennaio, quando la slavina aveva gia' travolto l'hotel Rigopiano, vi fu una telefonata (intorno alle 17.40) tra la prefettura di Pescara e l'amministratore dell'albergo Bruno Di Tommaso, che si trovava altrove e non sapeva quello che era effettivamente successo, che convinse le autorita' che la situazione era sotto controllo: Di Tommaso dice infatti di essere stato "fino a mo'" in contatto con l'albergo mentre lo scambio di messaggi via whatsapp col Rigopiano era precedente alla tragedia. Questo il testo integrale di quella telefonata, il cui audio e' pubblicato su repubblica.it. Funzionario prefettura: "Oh Bruno ciao, senti fammiti chiedere una cosa, tu fai il direttore su a Rigopiano?". Di Tommaso: "Sono l'amministratore". Funzionario: "Sai com'e' la situazione su?". Di Tommaso: "Tragica. Sto rientrando a casa in questo momento". Funzionario: "La strada e' chiusa?". Di Tommaso: "Certo che e' chiusa... ma pure Farindola". Funzionario: "Io sto alla sala operativa della prefettura: ma tu riesci a parlare con qualcuno su?" Di Tommaso: "No, solo whatsapp" Funzionario: "Allora vedi un pochettino, perche' abbiamo ricevuto... aspetta un attimo che ti faccio parlare direttamente col direttore... abbiamo ricevuto una telefonata un po' strana, volevamo accertarci un attimino... Dottor Lupi dove sta? Aspetta che ti passo direttamente il dirigente, il responsabile". Lupi: "Pronto? Sono il dottor Lupi... sono stato spesso ospite da voi, ultimamente proprio quando e' successo il secondo terremoto e ho visto che la struttura e' in cemento armato. Adesso abbiamo avuto una telefonata di una persona che diceva che all'hotel Rigopiano c'erano feriti per crolli, etc. Abbiamo una telefonata registrata alla nostra centrale operativa..." Di Tommaso: "Ma no...chi l'ha fatta..." Lupi: "...attenzione, questa telefonata registrata al nostro sistema 118... non risponde poi piu'.. a noi il numero ci appare sempre benche' ci si metta trucco, trucchetto, 'anonimo' eccetera... Tu hai notizia?" Di Tommaso: "Ma certo che ho notizia, no no.." Lupi: "quindi tutto a posto..." Di Tommaso: "cioe' tutto a posto nel senso che...". Lupi: "Benissimo, mi fa grande piacere. Tra poco a meta' febbraio saro' di nuovo vostro ospite. Che devo dire? L'importante e' che e' sicuro che non ci sia niente". Di Tommaso: "No.. Io sono stato fino a mo' in collegamento tramite whatsapp..." Lupi: "perfettissimo..." Di Tommaso: "...noi abbiamo una parabola per cui il segnale Internet e' garantito, io riesco a comunicare con whatsapp. Tutto qua, insomma". Lupi: "Perfetto.. direttore mi da un gran sollievo.. Noi dobbiamo sempre accertarci, con l'aiuto qui del nostro amico comune. Va benissimo, grazie grazie". Di Tommaso: "Niente, grazie, arrivederci". 

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Cna, artigianato ancora in crisi in Abruzzo

La crisi dell'artigianato abruzzese non conosce soluzioni di continuità. Lo confermano i dati elaborati da Aldo Ronci per la Cna regionale, relativi all'andamento del 2016 delle micro imprese: a fine dicembre ne mancavano all'appello 662 rispetto all'anno precedente. La caduta dell'artigianato abruzzese colpisce l'intero territorio regionale, anche se in misura differente tra le diverse province, come spiega lo stesso Ronci: "Chieti decresce più vistosamente degli altri territori, subendo una flessione di 267 unità, in percentuale -2,95%, che ne fa ancora la maglia nera d'Italia; L'Aquila, Teramo e Pescara un po' meno bruscamente, con flessioni rispettivamente di 161, 142 e 92 unità". Omogenea sul territorio, la flessione della micro impresa colpisce in modo un po' più selettivo quando si passa all'esame dei diversi comparti produttivi, come illustra ancora Ronci: "Nel 2016 le imprese artigiane hanno subito variazioni negative in tutte le attività, anche se la più consistente resta nelle costruzioni, con 399 unità". "Un settore, questo, dove spicca -sottolinea- la notevole concentrazione nell'aquilano (-119) dove pure avrebbe sede il più grande cantiere edile d'Europa per la ricostruzione del capoluogo. E male vanno pure il manifatturiero con 184, i trasporti con 65 e le riparazioni delle auto e dei prodotti per la casa con 21". In lieve controtendenza i servizi per la persona (+27 unità), le pulizie e il giardinaggio (+17).

Nel 2015 era andata perfino peggio (-900 unità). A conti fatti, l'Abruzzo della micro impresa si ritrova a fare un salto triplo all'indietro: "Negli ultimi cinque anni le imprese artigiane hanno subito una flessione di 4.479 unità che ha determinata una perdita di 12mila occupati". Resta insomma in piedi, in tutta la sua attualità, è presto tra l'altro per contabilizzare i gravi danni patiti dalle micro imprese, dalle loro strutture e dai loro fatturati, in seguito al maltempo di inizio anno e alla ripresa dell'attività sismica, l'emergenza artigianato in Abruzzo. Anche perché, volendo invece considerare l'insieme del mondo produttivo, nel 2016 il totale delle imprese è cresciuto di 303 unità sul 2015, anche se a ritmo inferiore alla media nazionale.

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Mattarella riceve D’Alfonso e gli assessori regionali

Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, e' stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. All'incontro hanno partecipato anche il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, e gli assessori regionali Silvio Paolucci e Andrea Gerosolimo. "Al presidente - afferma D'Alfonso - ho rappresentato la concatenazione e la eccezionalita' epocale degli eventi che hanno colpito la Abruzzo nel mese di gennaio: il maltempo e i suoi deleteri effetti collaterali sulla rete elettrica e sulla viabilita', il terremoto e il timore per le possibili conseguenze sulle grandi dighe, le tragedie di Rigopiano e di Campo Felice. Gli ho anche parlato delle ripercussioni che tali calamita' hanno avuto non solo sulla popolazione ma anche sulle attivita' produttive". "A Mattarella ho chiesto di porre una speciale attenzione sugli strumenti normativi che - aggiunge - saranno varati dal Governo per consentire all'Abruzzo di rialzarsi e ripartire. Ho trovato molta attenzione da parte del presidente su ciascuna delle questioni poste e gli ho anche fatto presente che saremmo lieti di averlo nei nostri territori nel piu' breve tempo possibile, per dare un segno di vicinanza delle Istituzioni ai cittadini. Successivamente ho incontrato i ministri Claudio De Vincenti e Graziano Delrio".

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Il 35% delle scuole abruzzesi è inagibile

Il 35% delle scuole abruzzesi, cioe' 102 edifici su 292 ispezionati, e' inagibile. E' quanto emerge dai dati del Centro operativo regionale (Cor), aggiornati al 15 dicembre 2016 e rilanciati dai sindacati abruzzesi della scuola. Se le stime sono relative allo scorso anno, Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola e Snals-Confsal sottolineano che terremoto, eccezionali nevicate ed alluvioni del gennaio 2017 "hanno prodotto ulteriori danni agli edifici scolastici". I sindacati abruzzesi diffondono i dati in una lettera rivolta al ministro dell'Istruzione, universita' e ricerca, Valeria Fedeli, e consegnata in occasione di un incontro tra le segreterie nazionali e il ministero che si e' svolto ieri, allargato ai sindacati delle regioni colpite dal terremoto. In particolare, a Pescara e in provincia e' inagibile il 52% degli edifici (12 su 23), nel Teramano il 40% (70 su 194) e nell'Aquilano il 17% (13 su 75); non sono invece pervenute richieste di sopralluoghi nel Chietino.

"Le risorse economiche finora destinate all'edilizia scolastica abruzzese sono assolutamente insufficienti e sono necessari forti investimenti per assicurare agli alunni ed ai lavoratori ambienti sicuri e salubri", dicono i quattro segretari, Cinzia Angrilli (Flc-Cgil), Davide Desiati (Cisl-Scuola), Enio Taglieri (Uil-Scuola) e Carlo Frascari (Snals-Confsal), sottolineando che l'Abruzzo "e' ancora lontano dall'ultimare i lavori di ricostruzione dopo il sisma del 2009".

"Sono facilmente prevedibili - osservano i segretari - variazioni, anche significative, delle iscrizioni tali da determinare variazioni sostanziali degli organici delle singole istituzioni scolastiche. Le organizzazioni sindacali chiedono che gli organici a livello provinciale non subiscano diminuzioni per un minimo di tre anni scolastici. Analogamente si richiede che il Miur sia parte attiva nel promuovere, di concerto con la Regione Abruzzo, la sospensione di qualsiasi intervento di dimensionamento scolastico derivante da diminuzioni degli alunni riconducibili agli eventi sismici ed atmosferici". I sindacati chiedono inoltre che venga "considerata l'eccezionalita? degli eventi nell'anno scolastico 2016-17 per la validita? dell'anno scolastico, indipendentemente dal numero di giorni di lezione" e che venga "assicurata la validita?dell'anno per il personale docente nell'anno di prova, sia per i 180 giorni totali, sia per i 120 giorni di attivita? didattica".

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Omicidio Vasto, si è costituito l’uomo ricercato dai carabinieri

"E' un momento difficile, una vicenda che ha sconvolto per sempre tre famiglie". Lo dichiarano Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, i legali del foro di Vasto che assistono Fabio Di Lello. Il 34enne da ieri sera e' rinchiuso in una cella del carcere di Torre Sinello a Vasto, dopo diverse ore trascorse nella caserma dei Carabinieri. L'inchiesta e' condotta dal pm Gabriella De Lucia. Gli avvocati sono in attesa delle decisioni della Procura, per conoscere il capo di imputazione, la data e il luogo dove sara' tenuto l'interrogatorio di garanzia. Il magistrato dovra' consegnare in giornata l'incarico dell'autopsia a Pietro Falco, responsabile di medicina legale dell'Asl Lanciano Vasto Chieti.

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Si e' costituito ai carabinieri Fabio Di Lello, che era ricercato per l'omicidio commesso oggi a Vasto. Prima di consegnarsi alle forze dell'ordine avrebbe chiamato un amico dicendogli che aveva ucciso l'assassino di sua moglie, annunciandogli che si stava recando al cimitero per salutare la consorte Roberta Smargiassi. Avrebbe chiamato il suo avvocato, Giovanni Cerella, indicandogli dove si trovava in quel momento. Di Lello e' guardato a vista nella caserma dei carabinieri della Compagnia di Vasto dove e' attualmente in stato di fermo dopo essersi costituito. Con lui ci sono gli avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni

"E' una tragedia nella tragedia, questo e' lo sconforto". Dice poche parole sull' uccisione di Italo d'Elisa, ucciso a colpi di pistola davanti all'ingresso del Drink Water Caffe' a Vasto, il procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale, Giampiero Di Florio.

I primi a giungere sulla tomba di Roberta Smargiassi sono stati i carabinieri della locale compagnia che hanno rinvenuto pero' solo l'arma custodita in una busta di plastica trasparente. Poco dopo, accompagnato dal suo avvocato, Di Lello si sarebbe costituito ai carabinieri. Intanto la scientifica sta procedendo con i rilievi ed e' giunto anche il procuratore capo della Repubblica Giampiero Di Florio

Fabio Di Lello avrebbe scambiato qualche parola con la sua vittima prima di estrarre la pistola dalla tasca e colpire frontalmente all'addome Italo D'Elisa. E' quanto e' trapelato dalle notizie che filtrano tra gli investigatori. Almeno tre colpi avrebbero centrato il 21enne che la scorsa estate, esattamente sette mesi fa, investi' con la sua auto e uccise all'incrocio di corso Mazzini Roberta Smargiassi, 34 anni, in sella alla sua moto e moglie del presunto assassino.

Pietro Falco, direttore di medicina legale dell'Asl Lanciano- Vasto-Chieti, ha eseguito sul posto una prima ricognizione cadaverica, ma per stabilire il numero dei colpi e quali siano stati letali sara' necessaria l'autopsia che verra' eseguita, forse gia' domani, all'obitorio presso l'ospedale di Vasto dove e' stata trasferita la salma. Le indagini saranno coordinate dal sostituto procuratore Gabriella De Lucia. 

Fabio Di Lello e' molto conosciuto nel mondo sportivo abruzzese per essere stato calciatore di buon livello nei tornei dilettantistici abruzzesi con squadre dell'area frentana e e della Val di Sangro fino ai primi del Duemila. Nella sua carriera Di Lello ha indossato le maglie di diverse formazioni regionali. Fra queste, quelle del Casoli, della Virtus Cupello, del S.Paolo Calcio Pro Vasto e del Vasto Marina. Di Lello, partito come difensore per poi diventare attaccante, esordi' ancora minorenne nel campionato nazionale di serie D con la Vastese.

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