Primo Piano

Tornano ad aumentare le compravendite immobiliari

Tornano ad aumentare le compravendite immobiliari nel primo trimestre 2017. L'Istat rileva una crescita dell'1,8% delle convenzioni notarili (169.527) rispetto al trimestre precedente, quando erano calate del 2,2%. Gli incrementi riguardano le compravendite del settore abitativo (+1,6%) e ancora quelle del comparto economico (+4,5%). In termini tendenziali le convenzioni notarili di compravendita aumentano del 6,5% (settore abitativo +6,5% e comparto economico +5,5%) con una crescita che interessa sia le citta' metropolitane sia i piccoli centri: per l'abitativo rispettivamente del 7% e del 6,1%, per il comparto economico del 4,6% e del 6,2%. Gli incrementi congiunturali maggiori interessano il Nord-est per il complesso delle compravendite di immobili (+3,1%) e per il comparto abitativo (+3%), il Nord-ovest e il Sud per l'economico (+5,2% entrambe). Una lieve flessione si evidenzia, invece, al Centro (-0,1% nel complesso).

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Welfare, il 72 % degli abruzzesi andrebbe a vivere all’estero dopo la pensione

Di fronte alla prospettiva di assegni sempre più bassi, il 72% degli abruzzesi si dice disposto addirittura a trasferirsi all’estero per poter mantenere uno stile di vita simile a quello attuale e trovare un ambiente e servizi più adatti alla terza età, senza trascurare la possibilità di fare nuove, piacevoli esperienze. È il quadro che emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare che ha diffuso una nota al riguardo.

Un abruzzese su due (50%), secondo il sondaggio, teme che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, e un ulteriore 36% vede molta incertezza all’orizzonte.

Fra i principali timori, quello di non poter sostenere le spese mediche di cui si potrebbe aver bisogno andando in là con gli anni (40%), o persino cadere in povertà assoluta (32%), non riuscire a dare sostegno economico a figli e nipoti (22%) e dover gravare economicamente sulla famiglia anche per le necessità quotidiane (18%).

A gettare ombre sul futuro pensionistico degli abitanti dell’Abruzzo - si legge nella nota - sono anche le difficoltà del presente, a partire dall’instabilità dello scenario economico (46%), dalla precarietà del lavoro (36%) e da una generale difficoltà a risparmiare per la vecchiaia (36%). Incidono anche il rischio di imprevisti e spese straordinarie, che costringano a metter mano al portafoglio anzitempo (34%) e l’incertezza del quadro normativo del momento (34%).

Per integrare la pensione il 44% degli abruzzesi punterebbe sulla previdenza complementare: di questi, il 50% con un fondo pensione, il 36% con un piano individuale di risparmio e il restante 14% stipulerebbe una polizza assicurativa. Ciò che conta, dicono gli abitanti dell’Abruzzo, è pensarci per tempo, fin da giovani (38%) o da quando si inizia la propria carriera lavorativa (26%).

Se il 22% degli abruzzesi investirebbe nel mattone, per il 34% la soluzione è tenere i soldi sul proprio conto corrente, mentre per il 20% la soluzione è investire i propri risparmi sul mercato finanziario.

Ma a chi si rivolgono gli abitanti dell’Abruzzo per farsi consigliare? Il 46% si muoverebbe in maniera autonoma, cercando informazioni sul web (18%) o decidendo da sé (28%). Il 26% si affiderebbe alla propria banca, il 24% a un consulente o il 22% all’agente assicurativo, mentre per il 16% le figure di riferimento sono familiari, colleghi o amici.

 

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Grande successo per la notte bianca a Pescara

Grande successo per la terza edizione della Notte Bianca dell'Adriatico. Secondo quanto riportato dal Comune in una nota: "oltre 250.000 persone hanno scelto la città". Mario Biondi, Elodie, Nick the Nightflay, Luca Barbarossa, Selvaggia Lucarelli, Giobbe Covatta, Tedua, DJ Spiller, Vincenzo Olivieri e poi Pescara Jazz, le sfilate storiche, le Miss, gli sportivi del Fight Clubbing, il Festival del Burlesque hanno rappresentato i protagonisti della serata. 

Su tutta la Riviera, dal tramonto all'alba, centinaia di manifestazioni, decine di concerti. "Ringrazio di cuore le persone che hanno creduto e compreso l'importanza del progetto e che insieme a me hanno lavorato per raggiungere questo risultato che va ben oltre le aspettative. Voglio ringraziare poi tutti quelli che hanno scelto di venire a Pescara per vivere insieme a noi la magia dell'evento, sono stati davvero in tanti, decine di migliaia, 250.000 da una prima stima", ha detto l'assessore Cuzzi che ha aggiunto "Dispiace per alcuni esercenti, cinque per esattezza, che hanno avuto problemi, poi rientrati, sulla fornitura Enel di energia all'interno dei locali, ancor di più perché alcuni di essi hanno sostenuto direttamente lo sforzo organizzativo contribuendo all'ospitalità di Rds. Problemi che non sono non dipesi da noi e che, anzi, abbiamo risolto grazie al costante contatto con tutti i livelli dirigenziali Enel, che erano stati anche avvisati prima della manifestazione per avere a disposizione una squadra di pronto intervento". Prossimo appuntamento è Pescara Open Day, il 5 Agosto con il grande concerto dei Morcheeba.

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Estate 2017, in Abruzzo calano le presenze degli stranieri

Se il caldo e il mare da una parte stanno rappresentando il motore propulsivo del turismo, soprattutto sulla costa, la tragedia di Rigopiano e gli eventi legati al terremoto hanno scoraggiato i tradizionali vacanzieri stranieri. Nei primi sei mesi dell'anno si registra una diminuzione dei turisti in Abruzzo per le presenze nei musei pari al 15% e un meno 30% nei soli mesi di gennaio e febbraio. Dito puntato delle associazioni di categoria nei riguardi di una politica regionale definita disattenta e spesso sorda negli ultimi 15 anni alle richieste di vedere l'economia turistica come una priorita'. Un settore che "paga ancora oggi uno scotto su tematiche irrisolte che al contrario i 'competitor' hanno saputo cogliere", evidenziano sempre gli addetti al settore turistico. Un tema, quello dell'economia turistica, che per le associazioni di categoria non deve "essere gestito come nel passato da un semplice appassionato. Si tratta di una priorita' che non deve essere piu' ignorata, va inserita all'interno di un'agenda programmatica della Regione". Per Giammarco Giovannelli, presidente Federalberghi Abruzzo, "e' finita l'epoca dei campanilismi, occorre addivenire a programmi condivisi altrimenti deve essere la stessa politica a dare spiegazioni ai cittadini".

Infine ultimo dato: il crollo delle presenza nell'extralberghiero (affitti case) settore nel quale le associazioni auspicano che la Regioni adotti una legge ad hoc per il controllo e l'analisi del fenomeno. Le cose vanno decisamente meglio lungo la costa abruzzese. "Dal primo sondaggio effettuato dal Sib/Confcommercio Abruzzo - ha detto Riccardo Padovano, presidente regionale della categoria - fra gli stabilimenti balneari associati possiamo dire che la stagione estiva e' iniziata molto bene su tutto il litorale grazie al bel tempo ed alla ritrovata fiducia circa la qualita' del mare abruzzese. 

Rispetto a giugno 2016 si registra un incremento medio intorno al 20% e se il meteo continuera' a darci una mano possiamo dire che le prospettive saranno ancora migliori". Un flusso di turisti incentivato soprattutto nelle zone interne della Regione grazie alla collaborazione degli stessi Comuni. Trenitalia e l'azienda di trasporti regionali Tua hanno messo in campo una politica di sconti compresi i parcheggi gratis di scambio (tra Pescara, Montesilvano e Francavilla al Mare) con le navette che conducono agli stabilimenti a loro volta convenzionati. Presenza massiccia di turisti anche nelle zone di montagna dell'Aquilano soprattutto nel week-end come ha evidenziato il direttore di Confesercenti L'Aquila, Carlo Rossi, grazie alle alte temperature e alle belle giornate. Un mese corrente quello di luglio "che resta comunque in affanno. L'Abruzzo - ha evidenziato Rossi - per tutto l'inverno e' stato identificato come un luogo insicuro: la vicenda di Rigopiano e il terremoto hanno comportato l'abbandono soprattutto degli stranieri che sono stati dirottati altrove". Analoga istantanea quella dei visitatori nei poli museali d'Abruzzo che solo nell'ultimo periodo ha fatto registrare un piu' 5%. Un bilancio, come ha evidenziato il direttore della Soprintendenza dell'Abruzzo, Lucia Arbace, in controtendenza rispetto il trend positivo (piu' 7%) a livello nazionale.

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Doping, ricette rubate per comprare farmaci

I Carabinieri del NAS di Pescara hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare e due di obbligo dimora e presentazione alla Polizia giudiziaria per concorso in falso di prescrizioni mediche per l'acquisto di sostanze dopanti, utilizzando timbri e ricette rubate. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pescara, hanno consentito di individuare un quarantacinquenne di Montesilvano che, in concorso con un uomo e una donna del luogo, utilizzavano ricette e timbro trafugati presso lo studio di un medico ginecologo, per acquistare sostanze dopanti presso farmacie di Pescara e Montesilvano. Il NAS di Pescara, in collaborazione con i militari della Compagnia di Montesilvano, hanno monitorato ogni loro movimento, esaminando anche una serie di immagini di video sorveglianza, utili sia alla loro identificazione che per tracciare i loro traffici. Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti riscontri utili alle indagini nonche' una sessantina di farmaci anabolizzanti, anche di provenienza extra UE. L'arrestato e' stato posto agli arresti domiciliari, mentre agli altri due e' stata notificata la misura cautelare dell'obbligo di dimora in Montesilvano e presentazione ai Carabinieri del luogo. 

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Trecento milioni per il ciclo idrico

"Abbiamo in campo 300 milioni di euro sul fronte del ciclo idrico sia per quanto riguarda la depurazione sia per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico". Lo ha detto il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, a margine della conferenza stampa sul progetto di mitigazione idraulica del fiume Pescara, a proposito degli interventi previsti in Abruzzo dalla Regione sul fronte della depurazione delle acque e sul problema siccita'. "Noi - ha spiegato D'Alfonso - che siamo infatti la terza regione italiana per ricchezza di acque abbiamo corso il rischio di non avere acqua in due province su quattro, soprattutto davanti alla sfida turistica. Attraverso gli interventi che abbiamo messo in campo nel Teramano e nel Chietino noi riusciamo ad avere adesso l'autosufficienza idrica come era giusto che fosse. Ma abbiamo messo mano alla capacita' di funzionamento dei depuratori. Soltanto per il grande problema di Pescara in questo momento abbiamo in esercizio contrattuale 12,5 milioni di euro per il depuratore esistente e 20 milioni per quello che noi abbiamo chiamato il parco depurativo che faremo al servizio dell'area metropolitana, ma naturalmente questo si replica in tutte le situazioni complesse dell'Abruzzo, come per esempio quella della Marsica per cui ci sono 50 milioni di euro in definizione progettuale che presto verranno messi a base di gara. C'e' un problema a L'Aquila citta' e abbiamo gia' trovato le risorse. Si tratta adesso di accompagnare alla provvista delle risorse finanziarie la capacita' delle stazioni appaltanti di mettere in esecuzione contrattuale. A Pescara stiamo monitorando la situazione, ma monitoriamo anche a Teramo per quanto riguarda il Consorzio Acquedottistico, ad Avezzano per Arap e all'Aquila per quanto concerne Gran Sasso Acque".

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Tangenti nella ricostruzione de L’Aquila, 10 arresti

Un presunto giro di tangenti e di incarichi destinati a parenti e amici per aggiudicarsi appalti pubblici nella ricostruzione dell'Aquila sarebbe stato scoperto dagli investigatori. Una nuova inchiesta giudiziaria scuote quello che e' considerato il cantiere piu' grande d'Europa. Nei guai sono finite 35 persone, e sono rimasti coinvolti funzionari, anche di vertice, dei beni culturali abruzzesi con sede nel capoluogo di regione, imprenditori e professionisti: dieci sono finiti agli arresti domiciliari, a cinque e' stata notificata l'interdizione dall'esercizio dell'attivita' professionale, altri 20 sono indagati. Dalle intercettazioni telefoniche spunta anche un altro imprenditore che "ride", cosi' scrive il gip, parlando al telefono con un suo dipendente, il geometra Leonardo Santoro, delle future commesse del terremoto del centro Italia del 2016, in particolare di Amatrice: si tratta di Vito Giuseppe Giustino, 65enne di Altamura, - ai domiciliari - presidente del Consiglio d'amministrazione della societa' cooperativa l'Internazionale.

Perquisizioni e sequestri sono stati eseguiti dalle prime ore della mattina dai carabinieri dell'Aquila, oltre che in Abruzzo, in Campania, Puglia e Marche. Nel mirino 12 appalti pubblici relativi ad edifici storici gestiti dal Mibact Abruzzo, tra cui spicca il Teatro comunale, in pieno centro all'Aquila, ancora non restituito alla citta'. Pesanti le accuse: gli indagati sono ritenuti responsabili dei reati di concorso in corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata liberta' degli incanti, falsita' materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsita' ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, nonche' soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Secondo quanto si e' appreso, le indagini dei carabinieri dell'Aquila coordinate dal procuratore capo, Michele Renzo e dal pm Antonietta Picardi, sarebbero scattate da spunti investigativi emersi da un'altra inchiesta. Ad inchiodare gli indagati intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che video e foto che dimostrerebbero le dazioni di danaro per vincere gli appalti. Gli investigatori definiscono sistemico lo stratagemma utilizzato: gli appalti pubblici aggiudicati ad imprese 'amiche' con ribassi d'asta cospicui con le somme in questione recuperate poi con varianti in corso d'opera affidate direttamente, con i funzionari infedeli che ricevevano danaro dagli imprenditori. Nell'ordinanza del Gip Gargarella si sottolinea che le condotte poste in essere da alcuni funzionari pubblici, inseriti nell'ambito del Segretariato Regionale del Mibact dell'Abruzzo, i quali, ricoprendo varie funzioni e ruoli nel contesto dell'assegnazione e controllo sulle opere di restauro successive al sisma del 2009, "avrebbero gestito le gare in maniera clientelare, attribuendo incarichi professionali a parenti ed amici"

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L’Italia non è paese per giovani:,da 4 anni record Ue per i Neet 

L'Italia continua ad avere, secondo i dati del 2016, la percentuale più alta nell'Ue (19,9%) di giovani nella fascia tra 15 e 24 anni che non cercano lavoro né studiano o sono in formazione (Neet, Not in Employment, Education or Training), un record che detiene orami ininterrottamente dal 2013. È uno dei dati più preoccupanti che contiene il rapporto annuale per il 2017 sull'Occupazione e gli Sviluppi sociali in Europa, pubblicato oggi a Bruxelles dalla Commissione Ue. Al secondo posto (18,2%) c'è la Bulgaria, che aveva il record fino al 2012, mentre terza è la Romania (17,4%), seguita dalla Croazia (16,9%), Cipro (15,9%) e Grecia (15,8%) e Spagna (14,6%). La media dell'Ue a 28 è all'11,5%, e quella dell'Eurozona all'11,7%. Fra gli altri grandi paesi, la Germania è al 6,6%, la Francia all'11,9% e il Regno Unito al 10,9%. Mentre nell'Ue e nell'Eurozona il picco dei Neet era stato raggiunto nel 2012 (rispettivamente 13,2% e 13,1%) e poi c'è stato un calo costante, in Italia la percentuale ha raggiunto il livello più alto mai registrato nell'Ue nel 2013 (22,2%), per poi calare lentamente negli anni successivi (22,1% nel 2014 e 21,4 nel 2015). L'Italia è anche lo Stato membro con il più basso incremento di attività nel 2016: la popolazione attiva era il 64,9% degli abitanti fra i 15 e i 64 anni, contro una media Ue del 73%, con la Germania al 78%, il Regno Unito al 77,3% e la Francia al 71,7%. Nella disoccupazione, all'11,7% della forza lavoro nel 2016, gli italiani hanno il quinto valore più alto, poco sotto Cipro e Crazia al 13%, ma sono comunque lontani dal 23,6% della Grecia e dal 19,6% della Spagna, contro una media del 10% nell'Eurozona e dell'8,5% nell'Ue a 28. Ma nella disoccupazione giovanile (15-24 anni) l'Italia sale al terzo posto (37,8%), dietro alla Grecia (47,3%) e alla Spagna (44,4%), dopo essere stata per diversi anni al quarto posto dietro la Croazia (31,1% nel 2016,). Questo nonostante nella Penisola si sia registrato un calo rispetto al 2015 (40,3%) e soprattuto rispetto al picco raggiunto nel 2014 (42,7%). L'Italia rimane inoltre in fondo alla classifica per quanto riguarda il tasso di posti di lavoro vacanti (0,5% contro una media Ue oltre l'1,5%). 

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Sono 766 le domande per il bando ‘Fare Centro’

Sono 766 le domande per il bando 'Fare Centro'. Il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, in un incontro con la stampa ha illustrato i principali risultati del bando per la ricollocazione di attivita' commerciali nei centri storici finanziato con i fondi del 4% della ricostruzione post-terremoto 2009. Lolli era affiancato dal direttore generale, Vincenzo Rivera. Tra il pubblico anche Alessandro Piccinini, assessore al Commercio in rappresentanza del Comune de L'AQUILA. "Questo bando non finisce qui, attualmente alle attivita' sono precluse intere zone - ha detto Lolli - Abbiamo gia' deciso che questo bando venga integrato. I 20 milioni che avevamo previsto vanno aumentati". "Sono per fare scorrere la graduatoria, quelli che hanno concorso e sono ammessi devono poter accedere al finanziamento", ha aggiunto. Nel dettaglio, sono 236 le domande per "il rientro delle attivita' economiche nei centri storici e nelle altre aree ammissibili" (linea A), 527 per "il trasferimento di attivita' gia' esistenti o l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali" (linea B), e infine 4 per "il processo di riqualificazione urbana" in via della Croce Rossa, nonche' favorire il rientro nei centri storici "degli ordini professionali, delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative" e "delle organizzazioni sindacali" (linea C)

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Trivelle, abrogata la norma dello Sblocca Italia

Con la sentenza 170, pubblicata il 12 luglio scorso, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimita' del comma 7 dell'art. 38 del Decreto legge 133 (Sblocca Italia), dando ragione alla Regione Abruzzo che, insieme a diverse regioni (fra cui Lombardia, Campania e Veneto), aveva presentato ricorso. In sostanza, l'Alta Corte ha stabilito che, trattandosi di materia concorrente, non fosse competenza esclusiva dello Stato - senza alcun coinvolgimento delle Regioni - emanare il "Disciplinare tipo per il rilascio e l'esercizio dei titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale" contenuto nel Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del 7 dicembre 2016.

"Questa sentenza - ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca - riapre una partita che il governo considerava chiusa, con un provvedimento che toglieva alle Regioni, e con esse alle comunita' locali, ogni possibilita' di intervento sulle politiche energetiche. Ora abbiamo l'opportunita' di far valere le nostre ragioni in merito a progetti che, in nome di un interesse nazionale, tutto da dimostrare, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, la salubrita' dell'ambiente e la possibilita' di programmare lo sviluppo assecondando le vocazioni dei nostri territori".

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