L'analisi sul mercato del lavoro in regione relativa al quarto trimestre del 2016, secondo l'economista abruzzese Aldo Ronci, evidenzia una flessione di 3.000 unita' tra gli occupati rispetto allo stesso periodo del 2015. "In valore percentuale - scrive Ronci - il decremento e' stato dello 0,7% in controtendenza con il dato nazionale che ha segnato un incremento dell'1,1%. Il decremento di 3.000 occupati e' frutto di due variazioni di segno opposto: una flessione di 12.000 unita' dei dipendenti e un incremento di 9.000 unita' degli autonomi". L'analisi si basa sulla pubblicazione Istat, del 10 Marzo scorso, sulla lettura del Mercato del Lavoro nel IV trimestre. "Venti pagine - scrive Ronci - di cui 18 dedicate all'analisi congiunturale e tendenziale del Mercato del Lavoro corredata da 14 prospetti e 20 figure e solo 2 pagine dedicate all'analisi dei valori medi del Mercato del Lavoro senza alcun prospetto e senza nessuna figura". "La decrescita percentuale dei dipendenti in Abruzzo (-3,4%) e' in controtendenza rispetto alla crescita italiana (+1,5%), e registra il peggior risultato tra le regioni italiane, mentre gli autonomi abruzzesi crescono (+7%) a fronte di un dato nazionale (0%) che rimane stabile" aggiunge l'economista. "La flessione complessiva di 3.000 unita' - aggiunge - e' un dato inquietante se si pensa che sarebbe potuta essere di gran lunga piu' alta se non fosse stata contenuta dalla crescita di 9.000 lavoratori autonomi. Crescita avvenuta nel corso del 2016 in maniera impetuosa con tasso di crescita molto alto (7%) a fronte di una non crescita a livello nazionale. Nel dettaglio, gli occupati in Abruzzo per attivita' economiche nel quarto trimestre dell'anno indicano incrementi incrementi in agricoltura (+2), nelle costruzioni (+5), nel commercio e nelle attivita' ricettive (+3), subiscono un consistente decremento nell' industria (-11), meno consistente nei servizi (-2). Flessione vistosa, secondo l'analisi dell'economista Ronci su dati Istat, nell' industria (-8,1%) e consistenti incrementi nelle costruzioni (+13,9%) che conseguono il miglior risultato a livello nazionale e in agricoltura (+8,1%)
Leggi Tutto »Cgia: no all’aumento Iva per ridurre il cuneo fiscale
"No all'aumento dell'Iva per finanziare la riduzione del cuneo fiscale. Questa operazione, infatti, non sarebbe a somma zero. Se a seguito di un'eventuale riduzione del costo del lavoro i vantaggi economici ricadrebbero su imprese e/o lavoratori dipendenti, il rincaro dell'Iva, invece, lo pagherebbero tutti. In particolar modo i piu' deboli, come i disoccupati, gli inattivi e i pensionati che, invece, dal taglio delle tasse sul lavoro non beneficerebbero, almeno direttamente, di alcun vantaggio". A dirlo e' il coordinatore dell'Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo. Una ipotesi, quella dello scambio "piu' Iva meno cuneo fiscale", che sta prendendo sempre piu' forma, anche perche' Bruxelles ci chiede da tempo di equilibrare meglio il nostro carico fiscale attraverso la riduzione delle imposte dirette e un corrispondente innalzamento di quelle indirette. "Vista la situazione dei nostri conti pubblici - conclude Zabeo - e' molto probabile che il Governo non sara' in grado di recuperare entro la fine di quest'anno tutti i 19,5 miliardi necessari per evitare che, dal 2018, l'aliquota Iva del 10 passi al 13 e quella del 22 al 25 per cento. Ricordo che un aumento di un punto dell'aliquota ridotta costa agli italiani poco piu' di 2 miliardi e quella ordinaria 4. Pertanto, non e' da escludere che dei 19,5 miliardi l'esecutivo sia in grado di sterilizzarne solo una parte, almeno 14-15. E visto che la spesa corrente al netto degli interessi sul debito e' destinata ad aumentare ancora, la quota rimanente dovra' essere recuperata con nuove entrate, con il ritocco, ad esempio, di un punto di entrambe le aliquote Iva" E per sopire le critiche, anche in vista delle nuove elezioni politiche che ormai si terranno l'anno prossimo, e' quasi certo che una parte di questo nuovo gettito andra' a finanziare la riduzione del cuneo fiscale. Una misura che il Premier Gentiloni ha annunciato di voler approvare. Ovviamente, tengono a precisare dalla CGIA, siamo nel campo delle ipotesi, anche se le indiscrezioni apparse sui media in questi giorni lasciano intravvedere un quadro generale molto prossimo a questo.
Gia' oggi, segnala la CGIA, siamo tra i principali paesi dell'area euro ad avere l'aliquota ordinaria Iva piu' elevata. Se da noi e' al 22 per cento, in Spagna e' al 21, in Francia al 20 e in Germania al 19 (vedi Tab. 1). Chi verrebbe penalizzato maggiormente da un eventuale aumento dell'Iva ? In termini assoluti sarebbero i percettori di redditi piu' elevati, visto che a una maggiore disponibilita' economica si accompagna una piu' elevata capacita' di spesa. La misurazione piu' corretta, tuttavia, si ottiene calcolando l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva sulla retribuzione netta di un capo famiglia. Adottando questa metodologia, l'aggravio piu' pesante interesserebbe i percettori di redditi bassi e, a parita' di reddito, le famiglie piu' numerose. Con un incremento di un punto di Iva dal 22 al 23 per cento, ad esempio, una famiglia di 3/4 persone subirebbe un aumento di imposta di circa 100 euro all'anno che, ovviamente, avrebbe delle ripercussioni negative sui consumi interni del paese che costituiscono la componente piu' importante del nostro Pil. "Oltre alle famiglie piu' povere - conclude Mason - a essere penalizzate dall'eventuale aumento dell'Iva sarebbero anche gli artigiani, i commercianti e tutto il popolo delle partite Iva. Queste realta', infatti, vivono quasi esclusivamente di domanda interna. Con un'Iva piu' pesante, quasi certamente i consumi subirebbero una contrazione importante, danneggiando queste attivita' economiche che non hanno ancora superato la fase critica di questa crisi.
Leggi Tutto »Via libera alla costruzione degli ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto
Il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici in sanità, nella seduta del 17 febbraio 2017, ha espresso parere favorevole all'accordo di programma proposto dalla Regione Abruzzo per la costruzione di 3 nuovi ospedali (Avezzano, Lanciano e Vasto), il completamento della struttura sanitaria di Sulmona, la ristrutturazione del presidio ospedaliero "San Massimo" di Penne e la costruzione della nuova centrale operativa del 118 e dell'eliporto dell'Aquila. "Con questo parere - dice l'assessore alla sanità della Regione Abruzzo Silvio Paolucci - diamo concreto avvio al riordino della rete ospedaliera programmato nella nostra Regione, così come previsto dal decreto commissariale 79 del 21 luglio 2016". L'accordo approvato, prevede l'impiego di 102 milioni di euro quale prima parte del finanziamento complessivo di circa 228 milioni di euro erogato dallo Stato (in attuazione del comma 6 della legge 77/09) mentre una seconda parte, che a breve sarà erogata, pari a circa 126 milioni, sarà destinata alla Asl di Teramo. "L'importo complessivo degli investimenti, che si andranno a realizzare, secondo il terzo stralcio approvato, ammonta a 283.688.000 euro - sottolinea ancora Paolucci -. La struttura regionale continuerà il suo lavoro per giungere alla definizione di un ulteriore stralcio di accordo di programma, in attesa della programmazione della Asl di Teramo, che permetta l'utilizzo di tutte le somme per completare il piano di riordino della rete ospedaliera regionale". Ecco i progetti cantierabili: costruzione dei nuovi ospedali di Avezzano (83.676.000 euro), Lanciano (80.006.000) e Vasto (83.676.000), completamento del presidio di Sulmona (17.500.000), ristrutturazione del presidio ospedaliero "San Massimo" di Penne (12.500.000) e realizzazione della centrale operativa del 118 e eliporto dell'Aquila (6.330.000).
Leggi Tutto »Orlando a L’Aquila: no a larghe intese
"Non vorrei strizzare l'occhio a nessuno, vorrei costruire una legge elettorale che consenta al centrosinistra di governare". Cosi' il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato segretario del Pd alle primarie, a margine di un incontro all'Aquila. Il ministro ha risposto alla domanda dei cronisti relativa al fatto che il suo avversario Michele Emiliano ha dichiarato di guardare al Movimento Cinque Stelle nell'ipotesi di un'alleanza. "Non strizzo l'occhio a nessuno perche' credo che l'esigenza delle larghe intese che abbiamo dovuto affrontare in questa fase abbia messo anche in evidenza come sia difficile, avendo programmi diversi, dare risposte compiute al Paese. L'Italia oggi ha bisogno di maggioranze coese unite da un programma".
"Penso che oggi la diseguaglianza si stia mangiando la democrazia". Cosi' il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Pd alle primarie, parlando dei principi ispiratori della sua azione. "Una societa' che e' divisa, che e' scavata da profonde differenze, e' una societa' nella quale anche il sistema democratico scricchiola - ha continuato - Se vogliamo ricostruire una democrazia piu' forte, bisogna costruire anche una societa' piu' coesa, nella quale chi resta indietro sappia che qualcuno gli da' una mano e nella quale si torni a parlare, ascoltare, perche' le distanze sono anche il frutto dell'incomunicabilità" ha commentato ancora Orlando.
"Se alle primarie del Pd non si raggiunge il 50 piu' uno Andrea Orlando cerchera' un rapporto con gli altri candidati, "per farli convergere sul mio programma perche' comunque credo di poter essere il primo.
Leggi Tutto »Finanza, blitz anti contraffazione
Un'organizzazione, ispirata a criteri imprenditoriali, in grado di approvvigionare grosse quantita' sia di prodotti gia' confezionati, pronti per la vendita, sia di etichette ed accessori vari che poi dovevano essere assemblati in piccoli laboratori abusivi, anche casalinghi, dislocati sul territorio. Nell'operazione "Bazar", portata a termine all'alba dai finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di L'Aquila, dieci persone sono state arrestati, quasi tutti con precedenti specifici (1 associata al carcere di Pescara e 9 poste ai domiciliari); due hanno avuto obblighi di dimora nei comuni di residenza; tre, senegalesi, sono ricercati. Dovranno rispondere, a vario titolo ed in associazione, di ricettazione, contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi. Recuperati 65mila capi, accessori ex etichette contraffatti, che sul mercato avrebbero fruttato 2 milioni di euro. Sequestrata anche attrezzatura per produrre i capi di vestiario e scarpe. Le misure restrittive di oggi si inseriscono nel contesto di un'articolata indagine che ha portato complessivamente alla denuncia di 41 persone per reati legati alla contraffazione. Gli inquirenti, coordinati dal colonnello Francesco Mora, hanno scoperto che la gang che operava in diverse regioni italiane, con a capo cittadini italiani, aveva evidenti rapporti con la malavita campana, riconducibile ad un noto clan camorristico. La filiera dell'organizzazione malavitosa si muoveva su due livelli paralleli. Il primo composto da italiani che erano al vertice e che nei laboratori di Calabria e Campania producevano le griffe false, e il secondo riconducibile ai senegalesi che si occupavano della vendita al dettaglio della merce contraffatta. L'area di risulta della Stazione di Pescara fungeva da base logistica e dove si vendeva e si custodiva la merce. A due autisti di autobus di linea per Roma e Napoli, di una societa' pubblica, e che fungevano da corrieri per trasportare la merce in Abruzzo, e' stata riconosciuta l'appartenenza all'associazione per delinquere.
Leggi Tutto »Aeroporto d’Abruzzo, si pensa all’ingresso dei privati
"Non so se in Italia siano tanti o pochi gli aeroporti; se si fa il confronto con la Francia il rapporto e' simile. A mio parere bisognerebbe specializzare ogni singola infrastruttura per la sua vocazione". Lo ha detto a Pescara il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, in occasione del taglio del nastro, all'aeroporto d'Abruzzo, per la fine dei lavori di riqualificazione dell'area 'airside', sottolineando che lo scalo "ha potenzialita' di crescita enormi". A proposito dei lavori, Quaranta ha parlato di "opere utili e funzionali" ed ha aggiunto che "avendo visto cosa la societa' sta preparando in termini di ammodernamento dell'aerostazione, sono anche opere belle". Il direttore dell'Enac ha poi affermato che "2.400 metri di pista costituiscono un'infrastruttura di primo livello", ha sottolineato che "c'e' la volonta' di portarla a 2.700 metri" ed ha ricordato lo storico collegamento Pescara-Toronto. Ribadendo la necessita' di "infrastrutture funzionali allo sviluppo, utili agli utenti, belle ed ecosostenibili", Quaranta ha detto che "a breve con D'Alfonso dovremo ragionare sull'apertura del capitale della societa' a privati che possano dare nuovo impulso alla struttura. Con questa gestione della Saga, societa' che gestisce lo scalo - ha concluso - l'aeroporto ha fatto davvero un salto di qualità"
"Penso che la terza fase della vita dell'aeroporto d'Abruzzo sia il ritrovamento di un privato che abbia identica e coerente ambizione. Dobbiamo cercare facendo anche un vero e proprio bando o manifestazione di interesse". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nella conferenza stampa per il taglio del nastro, al termine dei lavori di riqualificazioni dell'area 'airside' dello scalo. Il governatore ha sottolineato che si potrebbe procedere gia' nei prossimi mesi e che l'ipotesi potrebbe essere quella del "70% del capitale della Saga pubblico e del 30% privato".
"Abbiamo superato la barriera dei 600 mila passeggeri che puntiamo a consolidare. Il piano industriale intende arrivare alla soglia di 850mila-un milione di passeggeri, cosi' l'aeroporto diventa autonomo e sostenibile con le proprie forze e capacita' imprenditoriali, senza dover contare su significativi apporti da parte della Regione". Lo ha detto il Nicola Mattoscio, presidente della Saga, societa' di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo, nel corso del taglio del nastro per la conclusione dei lavori di riqualificazione dell'area 'airside' dello scalo. Mattoscio ha sottolineato che "negli ultimi due anni il modello di gestione e' stato volto a rilanciare gli aspetti strategici dello scalo, che ha un ruolo decisivo per la regione. L'aeroporto - ha osservato - contribuisce alla ricchezza della regione con un valore di 600-700 milioni di euro, secondo stime molto prudenziali. Tra occupazione diretta e indiretta si contano circa 700 unita'. Ci sono margini di miglioramento, per arrivare al 3,5% del Pil abruzzese".
Leggi Tutto »Pala Dean Martin di Montesilvano, De Vincentiis: “Primo anno molto positivo”
«Era l’8 marzo 2016 quando è stato formalizzato il passaggio della gestione del Pala Congressi di Montesilvano al nostro Comune». Lo dichiara l’assessore al Turismo, Ernesto De Vincentiis che prosegue: «Quello appena trascorso è stato un primo anno molto positivo sia dal punto di vista dell’immagine della struttura, ormai sempre più punto di riferimento nel panorama congressuale nazionale ed internazionale, oltre che sul piano finanziario. Nel corso di quest’anno abbiamo voluto anche attribuire un’identità forte al centro congressi, intitolandolo a Dean Martin, popolarissimo attore e cantante statunitense, portatore in tutto il mondo del nome di Montesilvano, di cui era originario».
Da marzo 2016 fino alla fine dell’anno il Pala Dean Martin - Centro Congressi Montesilvano ha ospitato 19 eventi, tra fiere, convegni e raduni. Tali manifestazioni hanno portato introiti pari a circa 140.000 euro. I costi sostenuti tra manutenzione ordinaria, assistenza gestionale e utenze ammontano a circa 60 mila euro. Dall’inizio del 2017 si sono svolti 3 eventi. Il primo a gennaio che ha portato un’entrata di circa 9.200 euro, il Carnevale organizzato dal Comune e da venerdì a domenica si svolgerà una fiera del settore hobbistico, per un importo di circa 12.000 euro.
«Stiamo lavorando - dice ancora De Vincentiis – per contrattualizzare diverse manifestazioni per tempi più lunghi, al fine di renderli punti saldi dell’offerta congressuale della città. Sto pensando alla Fiera dell’Elettronica, appuntamento fieristico che si ripeterà per due volte all’anno fino al 2019, o ancora la fiera legata al mondo dell’hobby, anch’essa con due incontri l’anno che intendiamo confermare per 3 anni. Gli eventi del Pala Dean Martin rappresentano un importante strumento che consente di creare un indotto turistico e commerciale in senso più ampio, portando presenze sul territorio anche per le strutture alberghiere».
Diversi gli eventi che hanno registrato oltre mille presenze giornaliere, come il raduno della Chiesa evangelica, il congresso nazionale degli odontotecnici, il congresso nazionale Sipmel (della medicina di laboratorio), o il salone dello Studente. Tra le manifestazioni dall’incasso maggiore si registrano il congresso nazionale Sipmel da oltre 16.000 euro, la East Coast Tattoo convention da 13.000 euro che si riconfermerà anche per quest’anno o ancora la Fiera dell’Hobby da 12.000 euro. «Abbiamo deciso - specifica De Vincentiis - inoltre di ampliare le possibilità di concessione gratuita della struttura agli istituti scolastici della nostra città, estendendole fino a 3 giornate, per supportare le scuole nell’importantissima attività di formazione che conducono quotidianamente. Abbiamo stabilito di introdurre agevolazioni in favore di associazioni che organizzano iniziative di carattere culturale, artistico, benefico, religioso, didattico - scientifico, ludico – sportivo e turistico, aventi lo scopo di contribuire allo sviluppo e alla crescita civile e sociale della collettività». Nello specifico in caso di eventi senza pagamento di biglietto di ingresso, il Pala Dean Martin verrà concesso gratuitamente per le giornate di allestimento e disallestimento. In caso di ingresso con ticket, verranno concesse gratuitamente le giornate successive alla seconda, mentre le prime due saranno a pagamento.
Leggi Tutto »Solo l’11% dei 311 sindaci abruzzesi e’ donna
Solo l'11% dei 311 sindaci abruzzesi e' donna, percentuale che vale 33 prime cittadine e il dodicesimo posto a livello nazionale nella classifica delle donne a capo di amministrazioni comunali. Alle 33 'sindache' si affiancano 42 vice, tre presidenti di Consiglio comunale, 216 assessori e 607 consiglieri comunali. Emerge dalla ricerca Anci 'Le donne amministratrici - La rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali', presentata in occasione degli Stati generali delle Amministratrici, che si e' svolta a Roma alla vigilia dell'8 marzo. In base ai dati del ministero dell'Interno, rielaborati dall'Area ricerche dell'Anci, le 42 'vicesindache' collocano l'Abruzzo al 17/esimo posto a livello nazionale. Va molto meglio, invece, il dato relativo agli assessori, a conferma che "i sindaci abruzzesi si fidano delle donne quando c'e' da affidargli responsabilita' amministrative", rileva l'associazione. Su 570 assessori comunali in totale, infatti, 216 e' donna, pari al 37,9%, che vale il decimo posto a livello nazionale. Meno bene si collocano le donne consigliere comunali che in Abruzzo sono 607 su 2.506 (24,2% e 14/esimo posto assoluto). Per quanto riguarda i presidenti di Consiglio comunale in Abruzzo sono solo tre, su un totale di 23 Comuni che prevedono tale figura, dato che vale il penultimo posto a livello nazionale. A livello nazionale, negli ultimi 30 anni il numero di donne sindaco e' cresciuto piu' di sette volte, passando dai 145 comuni amministrati nel 1986 ai 1.097 del 2016, con un incremento di 31 unita' (da 1066) rispetto al 2015. In generale, i municipi che nell'ultimo trentennio sono stati amministrati almeno una volta da una donna sindaca sono 2.752, cioe' un terzo dei comuni (il 34,4%) ha avuto nel suo recente passato una donna al vertice dell'amministrazione.
Tra tutte le regioni italiane la palma di Regione con piu' 'sindaci in rosa' spetta all'Emilia-Romagna, dove oltre la meta' dei comuni e' stato amministrato negli ultimi 30 anni da donne (175 comuni, pari al 52,4%); segue la Toscana (44,8%) e la Lombardia (42,5%). Dall'altra parte della graduatoria troviamo invece la regione Campania nella quale solo il 15,5% dei Comuni ha avuto sindaci donna e la Basilicata (solo il 19,1%).
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Cgia: i dipendenti costano all’impresa quasi il doppio dello stipendio erogato
Le tasse e i contributi previdenziali continuano ad alleggerire in maniera eccessiva i salari e gli stipendi, condizionando negativamente la capacità di spesa degli italiani. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha esaminato la composizione delle buste paga di 2 lavoratori dipendenti entrambi occupati nel settore metalmeccanico dell’industria. Il primo caso riguarda un operaio con uno stipendio mensile netto di poco superiore ai 1.350 euro: al suo titolare costa, invece, un po’ meno del doppio: 2.357 euro. Questo importo è dato dalla somma della retribuzione lorda (1.791 euro) e dal prelievo contributivo a carico dell’imprenditore (566 euro). Il cuneo fiscale (dato dalla differenza tra il costo per l’azienda e la retribuzione netta) è pari a 979 euro che incide sul costo del lavoro per il 41,5 per cento. Il secondo caso, invece, si riferisce a un impiegato con una busta paga netta di poco superiore a 1.700 euro. In questa ipotesi, il datore di lavoro deve farsi carico di un costo di oltre 3.200 euro; importo, quest’ultimo, quasi doppio rispetto allo stipendio erogato. Questa cifra è composta dalla retribuzione mensile lorda (2.483 euro) a cui si aggiungono i contributi mensili versati dal titolare dell’azienda (729 euro). Il cuneo fiscale (dato dalla differenza tra il costo per l’azienda e la retribuzione netta) è di 1.503 euro che incide sul costo del lavoro per il 46,8 per cento. Negli ultimi anni, comunque, la situazione è un po’ migliorata. E anche se quasi 1 milione di persone su 11,9 milioni che hanno beneficiato degli 80 euro nel 2015 è stato costretto a restituirli interamente, l’introduzione del bonus Renzi e il taglio dell’Irap avvenuto nel 2015 sul costo del lavoro ai dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato hanno garantito una riduzione del carico fiscale di circa 14 miliardi di euro.
Inoltre, sebbene la metà dei 9 miliardi di euro annui che servono per coprire la spesa del bonus Renzi sia finita nelle tasche di dipendenti che vivono in famiglie con redditi medio-alti, è altrettanto vero che secondo un’indagine realizzata dalla Banca d’Italia il 90 per cento delle famiglie percettrici di questa agevolazione hanno dichiarato di averla spesa e di aver destinato il restante 10 per cento al risparmio e al rimborso di debiti. In altre parole, nonostante la metà dei destinatari non fosse costituita da lavoratori a basso reddito, buona parte di questo bonus è stato speso per gli acquisti, a dimostrazione che se si rendono più pesanti le buste paga la gente torna a spendere e a far ripartire i consumi interni che, ricordiamo, sono la componente più importante del Pil nazionale.
Leggi Tutto »Incendio in una casa a Montesilvano, muore un uomo
E' di un morto ed un ferito il primo bilancio dell'incendio scoppiato all'interno di un'abitazione di una palazzina a Montesilvano, in via Isonzo. E' un senegalese di 52 anni l'uomo morto precipitando dalla finestra dell' appartamento al sesto piano dello stabile di Montesilvano dove questa mattina si e' sviluppato un incendio. Si tratta di Ndiaga Diallo, secondo quanto accertato dai Carabinieri irregolare sul territorio italiano come il connazionale superstite, il 46enne A.A.S. In base a una prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Vincenzo Falce, il rogo si sarebbe sviluppato nel soggiorno-cucina dell'appartamento, completamente distrutto e dichiarato inagibile dai Vigili del fuoco. La casa, stando alle prime informazioni, e' di proprieta' di un altro senegalese, che la affittava a connazionali.
Diallo e il coinquilino al momento dell'incendio stavano dormendo; svegliati dalle fiamme, hanno trovato riparo su un balcone e su una finestra. Il 46enne si e' rifugiato in una nicchia sicura, mentre il 52enne ha cercato di aggrapparsi al cornicione, ma alla fine e' scivolato prima dell'arrivo dei soccorsi. Tante le chiamate dei residenti della zona ai numeri di emergenza. Il pm Rosangela Di Stefano ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima. L'appartamento e' stato posto sotto sequestro. Ulteriori accertamenti sono in corso per chiarire le cause del rogo e l'esatta dinamica dell'accaduto.
Saranno i successivi accertamenti di Vigili del Fuoco e carabinieri a chiarire le cause dell'incendio. Sul posto sono arrivati il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, e l'assessore comunale Valter Cozzi. Il palazzo, nella zona della pineta a due passi dal mare, ospita diversi stranieri; molti appartamenti vengono affittati nei mesi estivi.
"Ho sentito un forte rumore di calcinacci e odore di bruciato e sono subito uscito di casa, prima ancora che arrivassero i soccorsi". Cosi' racconta uno dei condomini del palazzo di via Isonzo a Montesilvano dove stamani un incendio e' divampato in un appartamento al sesto piano, provocando la morte di una persona. "Abito al sesto piano - aggiunge il testimone - ma mi sono reso conto solo quando sono uscito che a bruciare era un appartamento sul mio stesso pianerottolo. Una volta arrivati i soccorsi hanno fatto evacuare l'edificio e sono usciti tutti".
"Due ragazzi si lamentavano, mentre due finestre erano piene di fiamme. Chiedevano aiuto, il loro era quasi un lamento. Alcune persone urlavano 'calma!', dicevano di stare fermi, li tranquillizzavano, spiegando che i soccorritori stavano arrivando. Proprio quando stava intervenendo l'autoscala, uno dei due ha perso l'appiglio ed e' caduto". Cosi' un testimone ricostruisce i drammatici momenti dell'incendio che ha distrutto l'appartamento di via Isonzo a Montesilvano ed e' costato la vita ad una persona. "Abitiamo qui vicino - racconta tra le lacrime una donna - e siamo subito corsi. Io urlavo 'calma calma!', dicevamo a quel ragazzo di stare fermo, ma purtroppo all'improvviso e' caduto". "Si lamentavano, erano in preda al panico - racconta un altro residente della zona che ha assistito alla scena - Ero sul terrazzo e ho visto due finestre piene di fuoco e quelle due persone che chiedevano aiuto. In quel palazzo abitano molti stranieri, tutte persone tranquille. Abbiamo buoni rapporti di vicinato".
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