Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, anche i rifiuti vanno in ‘quarantena’

Anche i rifiuti raccolti nei domicili dei Covid positivi subiscono una "fase di quarantena" di nove giorni prima di essere riversati negli impianti di trattamento: e' il tempo entro il quale, per l'Istituto superiore di sanita', il virus muore, a prescindere dal tipo di materiale contaminato. C'e' una filiera nella gestione in sicurezza dello scarto che cambia durante l'emergenza sanitaria, come ha spiegato l'assessore ai Rifiuti, Nicola Campitelli, alla redazione di "Sos Coronavirus". "Stiamo rispettando le linee guida in materia di gestione dei rifiuti per coloro che sono in quarantena domiciliare; indicazioni che il presidente Marsilio ha calato nell'ordinanza n. 13". La procedura prevede che, anzitutto, chi e' ristretto in quarantena domiciliare faccia sola la raccolta indifferenziata, e che tale scarto sia raccolto con un mezzo dedicato. Lo smaltimento avviene tenendo conto di alcune opzioni a scelta del gestore ma sempre prima conferendo i rifiuti in un impianto di sterilizzazione per la quarantena dei nove giorni. Dopo lo stoccaggio, la scelta avviene tra trattamento meccanico biologico o discarica in celle dedicate e protette con materiale anticontagio. "Al momento, il contenuto numero dei Covid positivi in quarantena domiciliare e la riduzione significativa dei rifiuti, a seguito della chiusura delle attivita', pensiamo ai ristoranti e ai bar, per esempio, ci consente di tenere la situazione sotto controllo. Quello che ora conta e' aumentare i posti di terapia intensiva e salvare le vite degli abruzzesi". 

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Coronavirus, Valloreja sollecita l’arrivo in Abruzzo degli aiuti della Russia

"Ad una settimana esatta dall’arrivo degli aiuti della Federazione Russa agli italiani mi sento in dovere di rinnovare il mio invito al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a farsi carico, presso il Governo Conte, della richiesta per l'ottenimento della nostra quota di mascherine e respiratori donati dal Presidente Putin. E questa nostra sollecitazione, questa volta, viene fatta carte alla mano, in quanto, questa mattina, mi è giunta, per mezzo dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, la risposta di sua Eccellenza il Presidente, Vladimir Putin, alla nostra precedente richiesta di aiuto. Nello specifico, l’Associazione degli italiani amici della Russia, si era permessa di chiedere umilmente in dono, per i Comuni ad essa associati, 200mila mascherine sanitarie di alta classe e n°1 respiratore", scrive in una nota Lorenzo Valloreja, presidente dell’Associazione degli italiani amici della Russia.

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Coronavirus, Pomilio Blumm dona macchinari all’ospedale di Teramo

Pomilio Blumm ha provveduto all'acquisto di 6 macchine per il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti in terapia intensiva. Si porta così a compimento il primo tassello del progetto Medical Talking System (MTS) legato alla comunicazione tra macchine e uomo in ambito sanitario, con un focus specifico su datatelling e sonification.

Un primo lotto di macchinari è stato messo a disposizione della Asl di Teramo, in particolare nell’ospedale Mazzini di Teramo, e produrrà un miglioramento nell'efficacia dei controlli cui sono sottoposti i pazienti. 

Il progetto MTS è entrato nel vivo in corrispondenza dell’inizio della crisi del coronavirus, durante la quale sono state applicate norme preventive di sicurezza per tutto il personale dell'agenzia. Il finanziamento dell’acquisto dei macchinari è finalizzato a dotare il reparto di visori di ultimissima generazione che andranno a consentire una migliore gestione di dati e parametri vitali dei pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Si tratta di un primo step di intervento, con un secondo in fase di valutazione per la Asl di Pescara e nello specifico per l’ospedale Santo Spirito del capoluogo.

La Pomilio Blumm, che ha tra i propri clienti l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute, segue con attenzione i processi di “dialogo” tra uomini e macchine, per esplorare il futuro e l’evoluzione nel campo della comunicazione scientifica sui quali saranno portate avanti altre iniziative sulla scia di quelle attivate nell’ambito del Master in behavioral economics and neuromarketing for business & institutions del quale è partner dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara

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Solidarietà, dai produttori di Campagna Amica un aiuto per i bisognosi

Dagli agricoltori di Campagna Amica d’Abruzzo arriva l’iniziativa a favore delle persone meno abbienti in collaborazione con la Caritas e le associazioni di volontariato. Lo annuncia Coldiretti Abruzzo nel sottolineare che gli agricoltori dei tre mercati di Campagna Amica di Chieti, Pescara e Teramo doneranno una parte della propria produzione in vendita alle famiglie più bisognose che verrà consegnata attraverso le associazioni senza scopo di lucro. E per coinvolgere anche i consumatori, parte oggi anche l’iniziativa Spesa sospesa del contadino: i clienti dei mercati potranno donare un pacco alimentare alle famiglie più bisognose sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta però di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare Made in Abruzzo, che verranno consegnati una volta a settimana alla Casa di Betlemme di Chieti e alle Caritas di Pescara e di Teramo. Verranno donati così pacchi salva dispense da destinare alle famiglie più indigenti e ai senza tetto che in questo momento vivono una situazione di grande difficoltà.

“Si tratta di una azione di grande responsabilità dell’agricoltura abruzzese e della nostra rete di Campagna Amica – dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio - in una situazione in cui le misure restrittive per contenere il contagio e la perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale, hanno aggravato la situazione e aumentato il numero delle persone che in Abruzzo sono costrette a chiedere aiuto per il cibo. Ma è solo l’inizio di una grande rete di solidarietà che speriamo continui e si rafforzi. Ringrazio tutti gli agricoltori che in questo momento, seppur tra mille difficoltà, stanno facendo la loro parte di solidarietà confermando la grande importanza dell’agricoltura”.

Oltre alle attività di solidarietà collegate ai mercati di Campagna Amica, stanno nascendo sul territorio diverse iniziative a sfondo sociale. Tra le tante, si ricorda quella di Coldiretti L’Aquila con un gruppo di agricoltori marsicani che hanno donato per il mese di aprile i prodotti orticoli del Fucino alla Caritas di Avezzano.

immagine di repertorio

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Di Nisio: solidarietà e impegno, l’omaggio delle forze dell’ordine a medici e infermieri

 "Per me (e per tutti noi) non è stato possibile essere presente per seguire le disposizioni che ci impongono - giustamente - di restare a casa. Ma siamo stati tutti idealmente lì facendo conoscere e condividendo questa bellissima iniziativa". Lo afferma Nicoletta Di Nisio, Assessore al Sociale del Comune di Pescara.
"Questa mattina alle 9:00 la Polizia di Stato, unitamente a tutte le forze dell’ordine di questa città, si sono schierate davanti all’ospedale civile di Pescara, vicino l’ingresso visitatori, in segno di solidarietà verso il personale medico e sanitario impegnato nell’emergenza COVID-19 e di incoraggiamento ai malati. Un omaggio per esprimere la loro vicinanza: tutti insieme in prima linea nella lotta contro il coronavirus”.



 

 

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La riflessione di Francesco Barone, portavoce del Premio Nobel per la Pace Denis Mukwege

“I mutamenti che deriveranno da questa drammatica esperienza, spero che inducano le persone chiamate a governare il mondo ad attivare strategie e interventi che mirino alla realizzazione di un rinnovato pianeta di pace, divenendo così essenziale il processo di educazione indirizzato alla solidarietà sociale, che non può più avere il carattere della temporanea circostanza”.

Lo dice il professor Francesco Barone, docente al dipartimento di scienze umane dell’Università dell’Aquila, con all’attivo oltre cinquanta viaggi umanitari in Africa, portavoce del premio Nobel per la Pace 2018, Denis Mukwege, che ha denunciato la catastrofe umanitaria in Congo, con centinaia di migliaia di donne violentate, oltre quattro milioni di sfollati e sei milioni di morti.

“Paura, timore, preoccupazione, solitudine, incertezza sul futuro sono le sensazioni più ricorrenti in questo periodo di pandemia. Ci ricordano qualcosa raccontato in passato dai nostri genitori e dai nostri nonni. Ricordi di sofferenza che inevitabilmente, una volta vissuti cambiano lo sguardo sulla vita”, dice Barone.

“Forse siamo stati colti di sorpresa. Forse no. Eravamo talmente appesantiti dalle velocità e dal sonno della materia che non ci stavamo rendendo conto della direzione che il mondo stava prendendo. Troppo impegnati nell’affermazione dell’io, pian piano, siamo diventati estranei anche a noi stessi”, è la riflessione del professore.

“Artigiani dell’invisibile, affetti da una specie di trance e con la smania di successo, siamo rimasti in silenzio di fronte a un mondo fatto di disuguaglianze e ingiustizie intollerabili. Assoggettati ai linguaggi e agli interessi di pochi, abbiamo conosciuto una nuova idea di mondializzazione e di globalizzazione. E ne siamo rimasti vittime”.

“Ora, un microscopico e bastardo nemico ci sta minacciando. È talmente potente da incuterci timore. È talmente potente da essere riuscito a favorire una tregua nelle zone di guerra. Non è intelligente questo virus, eppure è riuscito a far tacere le armi”.

“E noi invece, credendo di essere i giganti della ragione e dell’intelligenza, le armi le facciamo costruire e le utilizziamo”.

“Da questa difficile condizione si potrà trarre l’insegnamento che occorre estirpare i pregiudizi, le discriminazioni, le disuguaglianze – prosegue Barone - .  L’educazione alla pace si affianca all’educazione alla democrazia, alla libertà, alla legalità, all’affettività. È orientata al rispetto alla vita, al rispetto dell’essere umano e della sua dignità. Senza eccezioni. Mai.  La nostra capacità di costruire la pace dipende dalla nostra mente, dalla nostra volontà di saper distinguere nettamente il male della violenza e il bene della non violenza”.

“E ora che vi sono intere famiglie a non disporre di cibo, dobbiamo essere consapevoli che la povertà è amara. La solitudine è amara. È dal contatto tra famiglia e scuola che potrebbe propagarsi il monito universale della pace e della cooperazione. La strada per il cosiddetto ‘mondo migliore’ passa attraverso le scelte individuali”.

“Di fronte allo smascheramento della nostra vulnerabilità possiamo superare la convinzione dell’eternità terrena. Stiamo vivendo un periodo di dolore”, continua Barone, convinto che “da questa frattura fisica e psicologica è possibile ristabilire l’armonia e l’integrità”.

“Nei giorni scorsi sono circolati in rete video di bambini africani che sorridendo hanno incoraggiato noi tutti. Si, proprio loro che non sono certi neanche di ciò che avverrà il giorno dopo. Non c’è nessun luogo affettivo e protettivo come la nostra casa. L’essere costretti a rimanerci dovrebbe indurci a riflette nei confronti di coloro che, vivendo in contesti di povertà e di emarginazione, manifestano la forza d’animo di consolarci”.

“Si spera, ovviamente, che nei confronti di loro, non si tratti dell’ennesima attenzione destinata a durare un attimo. Ora abbiamo il tempo per concentrarci sulla prospettiva di voler essere con gli altri e di voler essere in comune con gli altri, assumendo come bussola il concetto di pluralità inteso come necessità”.

“Ora più che mai risulta essenziale la trasmissione della ‘chiarezza umana’, il senso di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, in termini di verità e autenticità. Questo richiede empatia verso gli altri con diverse identità, comprensione dei diversi flussi di civiltà e capacità di vedere le differenze come opportunità di relazioni costruttive, rispettose e pacifiche tra le persone”.

“Ciò”, conclude il professor Barone, “determina l’adesione a un nuovo modo di pensare, in cui prevale la quiete, la riflessione e il senso di una persona nuova, libera e cosciente”.

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L’Aquila, sequestrato immobile per 75mila euro

I finanzieri della Compagnia di L'Aquila, nell'ambito di attività diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Roberta D'Avolio, hanno eseguito un atto cautelare, su decreto del GIP procedendo al sequestro di un immobile situato nel capoluogo. Le indagini, scaturite da una denuncia presentata dal Comune di L'Aquila, hanno riguardato il ''Servizio di ricarica di buoni pasto per la refezione scolastica'', che lo stesso ente aveva affidato in convenzione ad individuati esercenti aquilani.

Il servizio, ormai desueto, consentiva ai genitori di ricaricare i buoni pasto per le mense delle scuole dell'obbligo, presso tabaccherie, cartolerie e edicole convenzionate, le quali, a fine mese, avrebbero dovuto riversare i relativi importi al Comune. All'esito delle indagini è emerso che un'edicola, incassato il denaro e ricaricato i buoni pasto, tratteneva per sé le somme riscosse, maturando, tra novembre 2018 e gennaio 2019, un debito complessivo pari a 75.110,68 euro. Nonostante le reiterate diffide ricevute dall'Ente, l'esercizio commerciale non è stato in grado di sanare la consistente posizione debitoria. L'edicolante, quale incaricato di pubblico servizio, è stato denunciato per il reato di peculato e il relativo profitto sequestrato ai fini della successiva confisca per equivalente. 

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Mancato rispetto del Dpcm, 40 denunce nel Teramano

Dall'entrata in vigore dei decreti Governativi emanati per arginare l'epidemia di Covid-19 il Gruppo della Guardia di Finanza di Teramo ha disposto sul territorio provinciale oltre 1.000 controlli eseguiti dai 4 Reparti territoriali: 40 le persone denunciate che hanno deliberatamente violato le regole imposte dal decreto del Presidente del Consiglio sulla circolazione e sospensione degli esercizi aperti al pubblico. Tre persone, oltre ad essere in un Comune diverso da quello di residenza/dimora e senza autocertificazione, dopo controlli effettuati con l'unita' cinofila della Compagnia di Giulianova, sono state trovate in possesso di 5 dosi di cocaina, nascoste in capsule di plastica degli ovetti di cioccolata e pronte per lo spaccio. A Martinsicuro in un bar sono stati trovati due avventori intenti a giocare alle slot machine. A Teramo sono stati individuati due ristoranti aperti oltre le ore 18, prima che ne fosse disposta la completa chiusura, con clienti all'interno. A Tortoreto e' stato trovato aperto un negozio che non rientrava tra quelli autorizzati dal Decreto dell'11 marzo. Diverse le segnalazioni pervenute al 117 per segnalare speculazioni a danno ai cittadini. I titolari delle attivita' sono stati segnalati per "manovre speculative su merci (art. 501-bis C.P.)".

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Servono alloggi gratuiti per gli operatori degli ospedali Covid di Chieti e Atessa

Servono alloggi gratuiti per gli operatori degli ospedali Covid di Chieti e Atessa, impegnati nell'emergenza coronavirus. Lo dichiara Thomas Schael, direttore generale della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti, che lancia un appello ai proprietari di hotel e strutture residenziali. "Chiedo un diverso slancio di generosita', a una categoria particolare, quella degli albergatori", e' l'invito del manager.  "Gli operatori, sia medici sia infermieri, destinati agli ospedali Covid di Chieti e Atessa, accettano l'incarico con grande senso del dovere e della professione, manifestando, al tempo stesso preoccupazioni per le famiglie. Il desiderio, quindi, sarebbe di autoisolarsi e trovare una sistemazione diversa evitando di rientrare a fine turno nel proprio domicilio, cosi' da preservare i propri congiunti da possibili rischi di contrarre il virus". "Una richiesta comprensibile, che la Asl non e' in condizione di poter soddisfare, a malincuore, e senza margine alcuno per trovare soluzioni possibili, visto che non puo' farsi carico dell'onere di una sistemazione alberghiera, cosi' come, parimenti, non possono farlo i diretti interessati per le stesse ragioni di ordine economico", spiega Schael. "Nasce, quindi, da questa esigenza dei nostri operatori l'appello alla sensibilita' di proprietari di strutture alberghiere e residenziali che volessero mettere alcune stanze a disposizione gratuita del personale destinato all'assistenza ai pazienti Covid".

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Coronavirus, gli aiuti per i singoli Comuni

 In Abruzzo le maggiori risorse dall'ordinanza 658 della Presidenza del Consiglio per misure urgenti di solidarieta' alimentari, vanno a Pescara, la citta' con piu' residenti, che beneficera' di 675mila euro. Subito dopo Montesilvano con 408mila euro, e poi rispettivamente L'Aquila 368mila euro, Teramo 324mila euro e Chieti 306mila euro. I 400 milioni stanziati dal Governo vengono ripartiti per una quota dell'80%, in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune e per il restante 20% in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale. Risorse importanti anche per i maggiori centri non capoluogo di Provincia: Lanciano (229mila), Vasto (283mila), Ortona (161mila) per la provincia di Chieti; Avezzano (289 mila), Sulmona (150mila) per la provincia di L'Aquila); Spoltore (141mila), Penne (90mila) per la Provincia di Pescara e infine Giulianova (162mila) e Roseto degli Abruzzi (186mila) e Silvi (128mila) per la provincia di Teramo.

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