Redazione Notizie D'Abruzzo

Bando di arte scultorea per ricordare le vittime del sisma 2009

"La nostra responsabilita' e' quella di far tornare L'Aquila e le aree del cratere alla grandezza di un tempo". Per farlo, la Regione Abruzzo, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha deciso di partire dalla 'memoria', istituendo un bando di concorso internazionale di arte scultorea per la Giornata della memoria del sisma del 6 aprile 2009. Un progetto presentato questa mattina a L'Aquila alla presenza, oltre che di Sospiri, del consigliere regionale Americo Di Benedetto (promotore della legge) e del sindaco de L'Aquila, Pierluigi Biondi. "L'idea che ci ha mosso- ha spiegato Sospiri- e' quella di realizzare delle strutture per ricordare quegli spazi e la grandezza prima del sisma 2009. Le statue- ha aggiunto- serviranno come uno stimolo perenne affinche' la memoria diventi un fatto concreto". Il presidente del Consiglio regionale ha poi annunciato che "sul capoluogo di Regione stiamo riflettendo sull'opportunita' di realizzare un'altra iniziativa di restauro con finalita' istituzionali e polivalenti da finanziare nel 2020. E' ancora un'idea, ma potrebbe rappresentare un'opera importante per il centro del capoluogo di Regione". Per Americo di Benedetto "questa iniziativa nasce dal suggerimento di Maurizio Cora e da un momento di condivisione con il territorio e i Comuni del cratere. Dopo una prima fase di ascolto siamo partiti e abbiamo deciso di rivolgerci all'arte per ricordare la grande tragedia che ci ha coinvolti nel 2009". Per quanto riguarda il bando, Di Benedetto ha riferito che vi sara' una commissione con tutte le figure istituzionali e della tutela dell'arte e dell'ordine degli architetti. "La scelta definitiva dei bozzetti- ha spiegato- verra' fatta da una personalita' del mondo della cultura di altissimo livello". "Auspico- ha aggiunto Biondi- che questo intervento possa diventare una cosa viva, fruibile e condivisa con il territorio. Siamo disponibili- ha annunciato- a partecipare finanziariamente come Comune alla realizzazione delle opere". Presenti all'evento anche i sindaci dei Comuni di Fossa (Fabrizio Boccabella), San Demetrio Ne' Vestini (Silvano Cappelli), Poggio Picenze (Antonello Gialloreto), Tornimparte (Giacomo Carnicelli), Lucoli (Walter Chiappini), Villa Sant'Angelo (Domenico Nardis). Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Fabrizio Marinelli, presidente dell'Accademia di Belle Arti de L'Aquila e Maurizio Cora, in rappresentanza dei familiari delle vittime

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Rapporto Pendolaria di Legambiente: agli italiani piace la mobilità in treno

 Cresce la mobilita' su ferro: agli italiani il treno piace e dove si investe il successo e' garantito, da Nord a Sud, dall'alta velocita' alle linee metropolitane. Per i pendolari c'e' una buona notizia, sono in arrivo nuovi treni, ma nel Meridione e per chi sta fuori dalla rete veloce i problemi rimangono rilevanti. Ad aumentare sono, infatti, anche le differenze tra le Regioni e le diversi parti del Paese. La differenza di dotazione di trasporto su ferro delle aree urbane italiane rispetto all'Europa rimane rilevantissima ed e' una delle cause dello smog che attanaglia le citta' italiane. Legambiente ha presentato a Palermo Pendolaria 2019, il suo rapporto annuale sul traporto ferroviario in Italia, per fare il punto su che cosa si muove e che cosa no sulla rete, in termini di soldi, convogli e persone, e approfondire i risultati prodotti dagli investimenti. Pendolaria, dal 2008, racconta numeri e storie, buone pratiche e denunce da parte dei comitati pendolari che vengono raccolte durante l'anno e sono consultabili sul sito www.pendolaria.it.

 Il 2019 e' stato per il nostro trasporto ferroviario un anno particolare: ha celebrato i dieci anni dall'entrata in funzione delle linee ad alta velocita' e diversi cambiamenti tanto sulle linee nazionali, con la concorrenza tra treni veloci, quanto nelle Regioni, che hanno ormai tutte un contratto di servizio con gli operatori del servizio ferroviario. I numeri sono in aumento sia per i treni a lunga percorrenza, in particolare con il clamoroso successo dell'alta velocita', sia per i treni regionali e le linee metropolitane laddove presenti. Cinque milioni e 699mila persone prendono ogni giorno in Italia treni regionali e linee metropolitane. Nel 2018, rispetto all'anno precedente, circa 45mila persone in piu' hanno preso i treni regionali (+1,6%) e anche coloro che utilizzano le linee metropolitane sono aumentati, con quasi 65mila viaggiatori giornalieri in piu' (+2,4%). Nel 2014 il numero di viaggiatori era complessivamente di 5,1 milioni, per cui si deve segnalare una crescita dell'11,7% in cinque anni. Nel dettaglio, i passeggeri che usufruiscono del servizio ferroviario regionale sono 2milioni e 919mila, di cui 1,413 milioni utilizzano i convogli di Trenitalia e 1,506 milioni quelli degli altri 20 concessionari. L'aumento di passeggeri sui treni regionali dal 2010 a oggi e' stato dell'8,2%. Due milioni e 78mila persone al giorno prendono, invece, le metropolitane presenti in 7 citta' italiane (Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Brescia e Catania), con un aumento complessivo di quasi 65mila passeggeri tra il 2018 e il 2017, dovuto in particolare alle linee di metro di Milano, Catania e Brescia dove si registra una crescita costante e consistente. Il numero di coloro che invece ogni giorno prendono il treno per spostarsi su collegamenti nazionali e' di circa 50mila persone sugli Intercity e 170mila sull'alta velocita' tra le Frecce di Trenitalia ed Italo. I numeri sono complessivamente in aumento, ma con rilevanti differenze: mentre sugli Intercity tra il 2010 ed il 2018 abbiamo una riduzione che sfiora il 46%, sulle Frecce di Trenitalia si verifica un +114%, incluso Italo che e' in forte crescita

In 10 anni il bilancio dell'alta velocita' e' imponente: i numeri sono cresciuti di anno in anno, grazie al raddoppio della flotta dei treni AV: 74 nel 2008, 144 nel 2019. I passeggeri trasportati sui treni AV di Trenitalia sono passati dai 6,5 milioni del 2008 a 40 milioni nel 2018, con un aumento del 517%. Ma anche i dati del trasporto regionale sono significativi. Per esempio, in Lombardia 802mila persone prendono il treno ogni giorno: +6,9% tra il 2017 e il 2018 e +43,4% rispetto al 2009 quando erano 559mila. In Alto Adige, grazie a investimenti in nuovi treni e corse frequenti, i passeggeri sono triplicati sulle linee riqualificate (da 11.000 nel 2011 a quasi 30.000). Sono 31mila i viaggiatori in piu' in Puglia e 100mila in Emilia-Romagna. O nelle citta', come a Milano dove le linee di metropolitana segnano una continua crescita, con 12,5 milioni di passeggeri in piu' nei primi 9 mesi del 2019 (+4,7% rispetto al 2018); a Firenze dove il tram trasporta oltre 93.000 persone al giorno e a Bergamo dove nel 2018 il Tram delle Valli ha trasportato 3,75 milioni di passeggeri (+5,7% rispetto al 2016). Le situazioni positive sono tante e Legambiente racconta nel rapporto 57 buone pratiche. Tra le notizie liete per i pendolari, c'e' l'arrivo di nuovi treni. Sono 2.894 i treni in servizio nelle regioni ogni giorno, da Ragusa ad Aosta, gestiti dai diversi concessionari (Trenitalia, Trenord, CTI, Atac, etc.). L'eta' media dei convogli sulla rete ferroviaria regionale sta calando (in particolare al nord e nel centro Italia), e' arrivata a 15,4 anni, grazie al trend iniziato negli scorsi anni con l'immissione di nuovi convogli di Trenitalia.

Con gli investimenti realizzati da alcune Regioni sono inoltre entrati in esercizio circa 450 treni nuovi, in particolare in Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna (l'unica Regione, insieme alla Valle d'Aosta, dove in questi anni e' stata effettuata una gara per scegliere il gestore del servizio ferroviario regionale), Provincia di Trento, Lazio e Campania. Infine, gli investimenti decisi nella XVII legislatura, stanno permettendo complessivamente nel quadriennio 2017-2020 l'entrata in circolazione di 210 nuovi treni. Per quanto riguarda gli Intercity, si stanno investendo 300 milioni tra revamping e la riconversione dell'intera flotta. Tra le diverse parti d'Italia perdurano, tuttavia, differenze enormi nella qualita' e nell'offerta del servizio ferroviario. In alcune aree il servizio e' tra i piu' competitivi al mondo, come tra Firenze e Bologna dove l'offerta, per quantita' e velocita' dei treni, non ha paragoni in Europa; ma fuori dalle direttrici principali dell'alta velocita' e dalle Regioni che in questi anni hanno investito, la situazione del servizio sta peggiorando, con meno treni in circolazione e, di conseguenza, meno persone che prendono il treno. In particolare il Meridione continua a soffrire di un'assenza di progetto. Nel complesso, dopo anni di tagli, la quantita' di treni regionali in servizio, considerati tutti i gestori, e' risalita al livello del 2010. In Lombardia, in Emilia-Romagna e in Veneto aumentano le persone che prendono il treno, in Piemonte il numero di passeggeri torna a superare il livello del 2011 nonostante la soppressione del servizio su alcune linee. Anche in Sicilia si e' recuperato in parte il crollo dei passeggeri avvenuto negli ultimi anni, e oggi sono 42mila i viaggiatori al giorno (tra Trenitalia e Circumetnea). Negativa la situazione in Campania, dove tornano a calare i passeggeri, passando dai 467.000 del 2011 a 262.000 nonostante negli ultimi anni il trend fosse in miglioramento. In negativo anche i dati in Molise (-11% di passeggeri e la Termoli-Campobasso chiusa), in Umbria e soprattutto in Basilicata dove il calo si attesta sul 34%. Per i convogli a lunga percorrenza finanziati con il contributo pubblico, principalmente gli Intercity, l'offerta treni/chilometri e' scesa del 16,7% dal 2010 al 2018 e i passeggeri sono diminuiti conseguentemente del 42,8%.

Con gli investimenti realizzati da alcune Regioni sono inoltre entrati in esercizio circa 450 treni nuovi, in particolare in Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna (l'unica Regione, insieme alla Valle d'Aosta, dove in questi anni e' stata effettuata una gara per scegliere il gestore del servizio ferroviario regionale), Provincia di Trento, Lazio e Campania. Infine, gli investimenti decisi nella XVII legislatura, stanno permettendo complessivamente nel quadriennio 2017-2020 l'entrata in circolazione di 210 nuovi treni. Per quanto riguarda gli Intercity, si stanno investendo 300 milioni tra revamping e la riconversione dell'intera flotta. Tra le diverse parti d'Italia perdurano, tuttavia, differenze enormi nella qualita' e nell'offerta del servizio ferroviario. In alcune aree il servizio e' tra i piu' competitivi al mondo, come tra Firenze e Bologna dove l'offerta, per quantita' e velocita' dei treni, non ha paragoni in Europa; ma fuori dalle direttrici principali dell'alta velocita' e dalle Regioni che in questi anni hanno investito, la situazione del servizio sta peggiorando, con meno treni in circolazione e, di conseguenza, meno persone che prendono il treno. In particolare il Meridione continua a soffrire di un'assenza di progetto. Nel complesso, dopo anni di tagli, la quantita' di treni regionali in servizio, considerati tutti i gestori, e' risalita al livello del 2010. In Lombardia, in Emilia-Romagna e in Veneto aumentano le persone che prendono il treno, in Piemonte il numero di passeggeri torna a superare il livello del 2011 nonostante la soppressione del servizio su alcune linee. Anche in Sicilia si e' recuperato in parte il crollo dei passeggeri avvenuto negli ultimi anni, e oggi sono 42mila i viaggiatori al giorno (tra Trenitalia e Circumetnea). Negativa la situazione in Campania, dove tornano a calare i passeggeri, passando dai 467.000 del 2011 a 262.000 nonostante negli ultimi anni il trend fosse in miglioramento. In negativo anche i dati in Molise (-11% di passeggeri e la Termoli-Campobasso chiusa), in Umbria e soprattutto in Basilicata dove il calo si attesta sul 34%. Per i convogli a lunga percorrenza finanziati con il contributo pubblico, principalmente gli Intercity, l'offerta treni/chilometri e' scesa del 16,7% dal 2010 al 2018 e i passeggeri sono diminuiti conseguentemente del 42,8%.

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Italia viva nomina i coordinatori territoriali in Abruzzo

Dalla prima Assemblea nazionale di Italia Viva, svoltasi a Roma 1 e 2 febbraio, dove e' intervenuto il deputato abruzzese di Italia Italia Viva Camillo D'Alessandro, prende avvio l'organizzazione territoriale in Abruzzo, con la nomina di due coordinatori per ogni provincia. "Avevo anticipato importanti novita' - dice D'Alessandro - e dopo quattro mesi di lavoro, Italia Viva in Abruzzo e' presente nelle quattro province in quasi tutte le citta' e comuni, nei prossimi giorni presenteremo il Gruppo consiliare comunale all'Aquila. Ora inizia il lavoro capillare comune per comune dove saranno protagonisti gli amministratori comunali e i comitati". I coordinatori sono: per Pescara Alessandra Renzetti (classe 1983, di Spoltore) e Carmine Ciofani (nato nel 1955, gia' assessore comunale di Pescara); per L'Aquila Maria Ciampaglione (nata nel 1983, vive a Cansano) e Paolo Romano (nato nel 1986 all'Aquila); per Teramo Maria Cristina Marroni (nata a Teramo nel 1975) e Vincenzo di Marco (nato nel 1971, gia' dirigente provinciale di Pds, Ds e Pd, attuale sindaco di Castellalto); per Chieti Marika Bolognese (nata a Vasto nel 1976) e Luciano Marinucci (nato nel 1959, sindaco di San Giovanni Teatino e consigliere provinciale)

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Paolucci: i bandi per i direttori Asl sono illegittimi

I bandi della Regione Abruzzo per la nomina del direttore sanitario e amministrativo per le Asl di Chieti e L'Aquila sono illegittimi. Ad affermarlo e' il capogruppo del Pd in Regione, Silvio Paolucci: "Le procedure- spiega- partono pesantemente in ritardo e gia' viziate perche' fuori dall'iter che prevede la legge vigente". Paolucci si rivolge direttamente al ministero chiedendo di inviare gli ispettori in Abruzzo "per capire cosa sta accadendo e perche' le Asl stanno adottando un percorso che e' palesemente extra lege, avendo invece applicato la normativa in modo corretto per la nomina del direttore sanitario della Asl di Pescara e di L'Aquila, solo qualche mese fa". Il capogruppo annuncia intanto il deposito di un'interpellanza rivolta al presidente della Regione Marco Marsilio. Per Paolucci, infatti, si dovrebbe attingere da elenchi di altre regioni o applicare le procedure previste dal dl 502/1992 non essendo stati definiti con accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni i criteri di valutazione per la scelta. I bandi sarebbero dunque "uno sperpero di risorse" che non porteranno ad alcun risultato. 

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Commissione d’inchiesta su Bussi in apertura della settimana del Consiglio regionale

La settimana politica a Palazzo dell' Emiciclo, a L'Aquila inizia domani martedì 4 febbraio alle 12 con la riunione della commissione di inchiesta su "Bussi". E' prevista l'audizione dell'avvocato Cristina Gerardis dell'Avvocatura dello Stato. Sempre martedì 4 febbraio ma alle 14,30 è in calendario la seduta della commissione "Sanità" con il seguente ordine del giorno: progetto di legge sulla "Istituzione della Consulta giovanile regionale", con le audizioni della Consulta giovanile di Ortona e di Tortoreto. A seguire la discussione dei seguenti progetti di legge: "Modifica alla legge regionale 23 novembre 2019, n.57 (Interventi regionali per la vita indipendente)"; "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia"; " Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi". In coda all'ordine del giorno l'esame di due risoluzioni: la prima a firma del Consigliere Antonio Blasioli (PD) recante: "Risoluzione per la riapertura del tavolo di lavoro sul DSA" prevede le audizioni di: Emanuele Legge e Antonella Zaccaria (Associazione AID), Mirco Fasolo (Università degli Studi di Chieti), Cinzia D'Amico (Coordinatrice di Altra Psicologia Abruzzo) e di Federica Iezzi e Claudia Ciabattoni dell'AIRIPA (Associazione Italiana per la Ricerca e l'Intervento nella Psicopatologia dell'Apprendimento). La seconda risoluzione è a firma del consigliere Pietro Smargiassi (M5S) recante "Disservizi distretto sanitario di Vasto". I lavori consiliari continuano mercoledì 5 febbraio alle ore 10.00 con la seduta della commissione "Agricoltura" che esamina i seguenti progetti di legge: "Integrazione alla L. R. 31 luglio 2012, n.38 (Disciplina delle attività agrituristiche in Abruzzo)"; "Norme in materia di turismo itinerante" con le audizioni di: Assessore Mauro Febbo; Direttore regionale Germano De Sanctis; Presidente ANCI; Presidente CAL; Confesercenti e Confcommercio; "Modifica alla legge regionale recante: "Disposizioni in materia di tutela delle piante di olivo adulte ai fini della loro classificazione, recupero e cessione. Disciplina concernente l'abbattimento e l'espianto di alberi di olivo" con le audizioni di: Assessore regionale Emanuele Imprudente; Dirigente regionale Elena Sico; Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali d'Abruzzo; Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Pescara,L'Aquila,Teramo,Chieti; Vice Presidente CONAF (Consiglio dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali). L'ultimo punto della commissione Agricoltura riguarda la mozione di iniziativa del consigliere regionale Francesco Taglieri(M5S) sulla "Protezione degli insetti impollinatori e riduzione del rischio legato all'impiego dei fitosanitari" con le audizioni di: Emanuele Imprudente e di Elena Sico. Tutte le sedute delle Commissioni di questa settimana si terranno nella sala consiliare "Sandro Spagnoli" e non nella sala "Gabriele D'Annunzio" di Palazzo dell'Emiciclo. 

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Giornata di cultura ed educazione civica per gli studenti dell’Aterno-Manthonè

Giornata di cultura ed educazione civica, sabato 1° febbraio, per gli studenti dei corsi serali dell’Aterno-Manthoné. Alla presenza della dirigente scolastica, Antonella Sanvitale, e di una decina di docenti, gli adulti frequentanti le otto classi dell’Istituto tecnico statale di via Tiburtina hanno avuto modo di incontrare il sindaco, Carlo Masci.

A fare da Cicerone nelle stanze di palazzo di città lo storico Marco Patricelli, attualmente nello staff del primo cittadino come responsabile della Comunicazione istituzionale per il Comune di Pescara.

Alunni e professori hanno avuto modo di ripercorrere le vicende storiche che hanno portato all’unificazione tra Pescara e Castellamare Adriatico, nel 1927, e alla istituzione della Provincia. Patricelli ha fatto riferimento anche alle scelte architettoniche dei tre grandi edifici che costituiscono i palazzi istituzionali, costruiti durante il fascismo, e ha poi riassunto il funzionamento della macchina amministrativa, cosa succede dentro le stanze pubbliche, chi prende le decisioni, come vengono prese, quali sono gli organi deputati a ratificarle. Il percorso, tra aula consiliare, sala giunta e uffici, è stato concepito per mostrare le modalità con cui il cittadino può dialogare con l’amministrazione comunale.

A seguire l’incontro con il sindaco, Carlo Masci, che ha offerto agli ospiti l’insolita visita alla terrazza del municipio dove, auspice anche la bella giornata, studenti e docenti hanno potuto godere di una bellissima vista di Pescara e del fiume.

Alle 11.30 trasferimento nel palazzo della Provincia per visitare la mostra “Il purgatorio di Dante tra letteratura, scultura e immagini” a cura di Franco Nembrini, pedagogista, docente e scrittore, Gabriele Dell’Otto, illustratore e fumettista internazionale, e Adelfo Galli, scultore.

Guidati dagli organizzatori del Centro culturale di Pescara, gli studenti hanno avuto modo di approfondire gli ultimi canti del Purgatorio, quelli in cui Virgilio (la prima guida di Dante) lascia il posto a Beatrice, dando vita a un percorso che ripercorre il metodo di conoscenza dantesco improntato sull’osservazione e sull’interrogazione della realtà attraverso gli occhi: «Come si impara leggendo Dante – osserva Nembrini, parlando della sua esperienza personale - l’amore è un perdono ricevuto».

In mostra alcune tele dell’illustratore Gabriele Dell’Otto, relative in particolar modo ai canti 29 e 30 del Purgatorio, affiancate dal commento semplice e diretto di Franco Nembrini, a cui si è aggiunto il racconto in video della realizzazione della scultura “El Dante” di Adelfo Galli.

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Meloni: serve una legge quadro per la montagna

 "Fratelli d'Italia ha deciso di organizzare per la seconda volta gli 'Stati generali della montagna' perche', oggi piu' che mai, serve una legge quadro per la montagna, per valorizzare l'identita' e la tradizione di questo immenso territorio. Noi vogliamo dare alla montagna risposte concrete e abbiamo formalizzato le nostre proposte in una mozione, approvata dalla Camera all'unanimita'. Le popolazioni montane devono avere accesso ai servizi essenziali come la sanita', trasporti, istruzione, poste e telecomunicazioni. Per farlo bisogna snellire la burocrazia e prevedere norme ad hoc per queste aree. Dobbiamo contrastare lo spopolamento e garantire ai giovani l'accesso alla formazione, la partecipazione alle attivita' culturali e sportive, la connessione a banda larga, l'accessibilita' ai servizi pubblici ed ai servizi di trasporto. Dobbiamo valorizzare il settore turistico anche nelle aree montane meno conosciute, attraverso semplificazioni amministrative ed esenzioni fiscali, preservando le tradizioni ed i prodotti locali tipici. E poi chiediamo l'istituzione di aree a fiscalita' ed amministrazione differenziata per salvaguardare e promuovere lo sviluppo delle aree montane e favorire la residenzialita' e l'imprenditorialita'. E sosteniamo la possibilita' dei comuni di federarsi perche' questo significa riconoscere le peculiarita', anche tramite confronti con le istituzioni locali. Terremo alta l'attenzione sui bisogni della montagna e di chi la vive perche' la montagna e' un pezzo dell'identita' italiana e noi vogliamo difenderla". Lo ha detto il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un video contributo inviato alla seconda edizione degli 'Stati generali della montagna', organizzati dal gruppo al Senato di FdI  a Roccaraso in Abruzzo

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Incidente in auto vicino all’aeroporto per un uomo positivo all’alcoltest

Un giovane di 24 anni, risultato positivo all'alcoltest, e' stato ricoverato all'ospedale dopo essere rimasto ferito poco prima delle sei in un incidente stradale accaduto a pochi passi dall'aeroporto: per cause che sono in corso di accertamento, l'auto condotta dal 24enne e' finita sotto a un tir. Il ferito, soccorso inizialmente da un infermiere del 118 che si trovava di passaggio, e' stato poi  trasportato al "Santo Spirito" di Pescara.

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Cgia, tasse e burocrazia pesano per 138 miliardi sulle imprese

"Il micidiale mix di tasse e burocrazia ha superato la soglia dei 138 miliardi di euro; a tanto ammonta il costo che grava ogni anno sui bilanci delle imprese italiane, penalizzando, in particolar modo, le realtà di piccola e media dimensione". Lo afferma la Cgia, con il suo ufficio studi, calcolando che, a fronte di un gettito complessivo annuo di 81,2 miliardi di euro di tasse versate all'erario, il costo annuo sostenuto dalle nostre imprese per la gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione è di oltre 57 miliardi. "In buona sostanza - prosegue la Cgia - 'tasse & burocrazia' costituiscono un giogo da 138,3 miliardi di euro all'anno, pari a quasi 8 punti di Pil, che zavorra le aziende e frena l'economia del Paese". "Il Governo - sostiene il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - dovrebbe riflettere su questi dati e cominciare a lavorare per ridurne l'impatto. Se, a causa della situazione dei nostri conti pubblici, abbattere il carico fiscale in misura significativa non appare per nulla semplice, una drastica riduzione della cattiva burocrazia, invece, potrebbe essere ottenuta a costo zero, o quasi". Per Zabeo ciò si potrebbe fare "riducendo il numero delle leggi attraverso l'abrogazione di quelle più datate, evitando così la sovrapposizione legislativa che su molte materie ha generato incomunicabilità, mancanza di trasparenza, incertezza dei tempi ed adempimenti sempre più onerosi, facendo diventare la burocrazia un nemico invisibile difficilmente superabile". 

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