Redazione Notizie D'Abruzzo

Vincitori Concorso internazionale Gazzelloni a Pescara

Chiude i battenti l’VIII edizione del Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni”, che si è tenuta dal 27 al 31 ottobre 2019, sotto la guida del M° Salvatore Lombardi e ha avuto luogo nell’Auditorium del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara.

 

Per cinque giorni il Conservatorio di Pescara è diventato centro mondiale del flauto, con l’arrivo di 200 giovani talenti da 28 nazioni e 3 continenti. Quattro le categorie premiate. I vincitori sono: per la Categoria Ottavino (nati dal 1988), primo posto per Elena Ricci (Italia); per la Categoria A (nati dal 2003), il primo posto va a Igor Mikhailovsky (Russia), secondo posto per Li Xiaoxi (Cina), terzo posto per Emanuele Orsini (Italia); per la Categoria B (nati dal 1998 al 2002), il primo posto è andato a Moritz Schulte (Germania), secondo posto per Sanja Vukadinovic (Serbia), terzo posto ancora per Emanuele Orsini (Italia). Infine, la più prestigiosa Categoria C (nati dal 1988 al 1997): il primo premio non è stato assegnato, secondo posto va a Katharina Moeritz (Germania), mentre il terzo posto è assegnato a Violeta De Los Angeles Gil Garcia (Spagna). All’italiano Davide Chiesa il “Premio Speciale Categoria C-Migliore esecuzione della sequenza di Berio”: la cosiddetta “Sequenza I” è stata composta nel 1958 da Luciano Berio e dedicata a Severino Gazzelloni. Infine, il Premio del Pubblico è andato ad Elena Ricci.

 

«I numeri ci danno ragione. Pescara si presta ad una manifestazione così importante. Come Conservatorio, abbiamo instaurato un ottimo rapporto con l’associazione Falaut. Un grazie al direttore artistico Salvatore Lombardi, per esserci stato vicino anche in occasione del Premio Nazionale delle Arti. Per il futuro, vogliamo migliorare ancora di più e valuteremo ulteriori novità per il prossimo anno», dice Alfonso Patriarca, direttore del Conservatorio “Luisa D’Annunzio”.

 

Soddisfatto il direttore artistico della manifestazione, Salvatore Lombardi: «Possiamo dire che questo concorso ormai si impone ai più alti livelli nel mondo. Vogliamo continuare a dare opportunità ai giovani musicisti e creare per loro reti culturali di rilievo internazionale».

 

Il Concorso è organizzato dall’Associazione Flautisti Italiani è organizzato dall’Associazione Flautisti Italiani con l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo, di Fondazione Pescarabruzzo, Conservatorio “Luisa D’Annunzio”, CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica. L’evento, intitolato al celebre musicista Severino Gazzelloni – che attraverso le sue numerose performance ha avuto il grande merito di divulgare la conoscenza del flauto presso un pubblico più ampio –, si propone lo scopo di sostenere il talento dei giovani musicisti offrendo loro possibilità professionali concrete nel mondo della musica. La giuria di quest’anno era composta da illustri flautisti internazionali: Christina Fassbender, Anne Catherine Heinzmann, Giampaolo Pretto, Matteo Evangelisti, Han Guoliang, Pamela Stahel.

 

La competizione, divisa in quattro categorie, vanta un montepremi totale di oltre 25mila euro, con borse di studio in denaro, pubblicazioni musicali, consegna di flauti e accessori per flauti, pubblicazioni su testate, concerti, pubblicazione di un CD, e la copertina sulla rivista Falaut. Centinaia gli iscritti, provenienti da 28 nazioni e 3 continenti: Italia, Polonia, Austria, Francia, Russia, Cina, Turchia, Ucraina, Germania, Svizzera, Croazia, Israele, Slovenia, Olanda, Slovacchia, Ungheria, Portogallo, Colombia, Lettonia, Lituania, Belgio, Grecia, Bielorussia, Usa, Serbia, Spagna, Estonia, Perù.

 

 

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Bacino sciistico della Maiella: due nodi non sciolti nelle scenario delineato dall’assessore Febbo.

Bacino sciistico della Maiella: due nodi non sciolti nelle scenario delineato dall'assessore Febbo.

 

La presentazione dell'ipotesi progettuale di rilancio del Bacino sciistico della Maiella formulata dall'Assessore Febbo, pur positiva nell'intento di passare rapidamente ad una fase operativa, non scioglie tuttavia due nodi dirimenti da tempo sul tappeto e posti all'attenzione della Regione da parte del Comune di Roccamorice: 1. quello relativo alla disponibilità pubblica, effettiva ed attuale, dei terreni di uso civico demaniale su cui dovrà sorgere l'impianto di collegamento tra le due substazioni di Passo Lanciano e Maielletta, il cui mutamento di destinazione d'uso è stato di recente concesso dalla Ragione a favore di un privato, dopo regolare procedimento amministrativo, e, soprattutto, quello del necessario riequilibrio nel paniere degli investimenti pubblici tra il versante di Chieti e quello di Pescara della Maiella, rappresentato dalla montagna di Roccamorice e Caramanico Terme. In altri termini, la Regione non può, ad un tempo, concedere un terreno ad un privato e dichiarare di voler realizzare sul medesimo terreno un intervento pubblico. Può farlo assumendo atti amministrativi conseguenti di sua espressa competenza che, ad ora, non ha posto in essere. Su un piano strategico complessivo, il versante di Roccamorice attende da tempo investimenti sulla S.P. 64 di accesso alla sommità della montagna, la possibilità di giungere all'arroccamento previsto sul proprio territorio con mezzi di natura pubblica ed ecologica, l'infrastrutturazione di un versante della Maiella assolutamente primario per valori di paesaggio e di fruizione turistica (Eremi celestiniani, capanne in pietra a secco, Parete dell'Orso di arrampicata sportiva) che necessita di attenzione anche alla luce dei numeri di visitatori registrati nelle ultime stagioni (si pensi solo agli oltre 15mila ingressi a Santo Spirito a Maiella). Neanche un centesimo dei venti milioni di euro sarà destinato all'accesso pescarese, e non ci si può limitare a prefigurare un impegno futuro nella prossima programmazione europea di risorse per investimenti. Occorreva un riequilibrio fin da ora. Tra l'altro, l'idea di costruire una formula di accesso dal lato pescarese del tutto compatibile, sul piano ambientale, con mezzi pubblici e ecologici in luogo delle vetture private, avrebbe rappresentato una soluzione contemporanea e nuova per la fruizione della montagna invernale. Sul piano dei tempi, per giunta, siamo solo alla fase della progettazione preliminare. Occorrerà dettagliare gli interventi. Auspico, in tal senso, un coinvolgimento nel merito analitico delle proposte progettuali dei Comuni coinvolti e del Parco Nazionale della Maiella.

(di Alessandro D'Ascanio, sindaco di Roccamorice) 

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Valle Subequana, è scomparso l’ultimo autentico pastore solitario.

"Così com'è vissuto, in silenzio con la montagna, la sua casa, e le pecore, la sua vita, è spirato Anselmo Paolini, all'età di 74 anni, il 29 ottobre scorso. All'anagrafe residente in Contrada Colananni, dove, fino agli anni '40, viveva una piccola comunità di castelvecchiesi: ci si nasceva. Qui nel '43 trovarono rifugio i due ufficiali inglesi prigionieri e in fuga dai nazisti,  saltati dal treno,  soccorsi dalla pastorella Iolanda che poi divenne la sposa del William. Una storia da film ma vera, egregiamente riportata nel famoso libro "E si divisero il pane che non c'era", realizzato dai docenti ed alunni del Liceo Scientifico di Sulmona. L'ufficiale d'anagrafe in quiescenza, Domenico Bianchi, mi rende testimonianza che in questa Contrada andava una maestra per l'istruzione scolastica e la guardia campestre accompagnava il presidente di seggio per garantire il diritto di voto.  Siamo in agro di Castelvecchio Subequo, in altura, nel pressi di Forca Caruso, il valico che fa da spartiacque fra la Valle Subequana e la Marsica. Il famigerato valico delle frequenti  tormenti di neve, tanto temute dai camionisti ed automobilisti che, fino agli anni '70, prima dell'apertura  dell'autostrada A25, obbligati,  percorrevano la Tiburtina Valeria  Roma-Pescara. Qui con Monte Ventrino,1500 mt, termina a degradare a sud-est la catena del Monte  Sirente (2.348 mt). Per i castelvecchiesi Anselmo era un mito, poiché raramente scendeva a valle;  riservato, lo sguardo arcigno con una vista da aquila era il custode di quelle montagne, senza farsi notare,  scrutava chi transitava nel ridotto traffico, movimentato forse solo dai "motociclisti della domenica". È difficile avere una sua foto, eppure un giovane imprenditore agricolo castelvecchiese, che godeva della sua fiducia e che preferisce l'anonimato, recentemente era riuscito farsi un selfie. Eccola, è un regalo a ricordo per tutti gli amici che gli hanno voluto bene. In paese gli amici della Corale Padre Mario lo hanno salutato, animando il rito funebre. Ma ditemi, come si può non voler bene ad uno degli ultimi autentici pastori abruzzesi!" (di Giovanni Pizzocchia)

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Parco Majella, dal 4 all’8 novembre corso internazionale su tecnica e gestione catture animali selvatici

Il Parco Nazionale della Majella, che negli anni ha sviluppato esperienze in diversi programmi di conservazione sulle catture della fauna (lupo, camoscio appenninico, orso bruno marsicano, ungulati selvatici) e sviluppato in tal senso collaborazioni scientifiche, ripropone dal 4 all'8 Novembre 2019, dopo le edizioni del 2006 e del 2011, il 3° Corso internazionale teorico e pratico "Tecnica e Gestione delle catture degli animali selvatici", presso la Sede Scientifica del Parco a Caramanico Terme (Pe).

Un programma intensivo che prevede la partecipazione di 30 professionisti iscritti, provenienti da tutte le regioni italiane, una parte didattica che sarà sostenuta dagli interventi dei migliori professionisti, veterinari e biologi, che operano in Italia in questo settore, ed esperti internazionali quali Alina Evans della Inland Norway University of Applied Sciences, una delle eminenti ricercatrici europee sul monitoraggio di campo nelle catture di fauna selvatica, Fernando Moran, veterinario dell' IUCN European Bison Specialist Group e Marc Cattet, uno degli scienziati con maggiore esperienza in cattura a scopi scientifici di orsi al mondo, dal Department of Veterinary Pathology, Western College of Veterinary Medicine, University of Saskatchewan, Canada.

"L'evento, di fatto - dichiara il Direttore del Parco Luciano Di Martino - rappresenta la prima occasione di scambio internazionale creata dal Centro Ricerche Fauna Selvatica (WRC - Wildlife Research Center) di recente attivato presso la Sede Scientifica del Parco, una sorta di hub scientifico, nella sede in cui tradizionalmente ospitiamo tesisti, dottorandi, ricercatori e dalla quale provengono le nostre attività operative e di ricerca per la conservazione e gestione della fauna selvatica".

L'interfaccia tra uomini e animali selvatici è in continua e dinamica evoluzione, sia nelle aree protette, nei contesti rurali e, ultimamente, sempre in modo più significativo, in rapido cambiamento anche nei contesti urbani. Dai programmi di conservazione delle specie a rischio, alla gestione faunistica, alle applicazioni nel monitoraggio sanitario, fino agli aspetti applicativi relativi alle squadre d’intervento su animali confidenti o in ambienti antropizzati, il know how sulle catture degli animali selvatici e, ancor di più, sulle tecniche da applicare nei diversi contesti gestionali e da relazionare agli aspetti biologici e comportamentali delle diverse specie, diventa tema sempre di maggior interesse sia per gli enti gestori della fauna, sia per le diverse professionalità impegnate in attività di ricerca, gestione e, in alcuni casi, in ambiti che riguardano la tutela della pubblica incolumità.

"Dobbiamo credere sempre più nell'elevato profilo, dal punto di vista delle ricchezze, delle opportunità e, in questo caso, anche delle esperienze che provengono dal Parco della Majella - aggiunge il Presidente Lucio Zazzara - Un Parco che, per le sue peculiarità e per le sue competenze, si accredita pienamente in ambito internazionale e che, dunque, forte delle sue relazioni tecniche e scientifiche, può dare un valido contributo alla valorizzazione di questi territori".

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E’ sempre l’industria la priorita’ per lo sviluppo economico e sociale del nostro paese.

 E’ sempre l’industria la priorita’ per lo sviluppo economico e sociale del nostro paese.
L’accordo Fca-Peugeot e le dichiarazioni del ministro Provenzano.

Nella mia lunga attività sindacale mi sono sempre considerato un sindacalista dell’industria. Infatti

la mia formazione è stata caratterizzata dal rapporto e dalla contrattazione nei grandi gruppi

industriali,soprattutto negli anni ottanta e novanta quando la manifattura italiana era fatta di

eccellenza e di lavoro. Poi è vero che sono giunte le dolorose ristrutturazioni e

l’internazionalizzazione dei processi. E’ vero che molti anni fa un grande dirigente sindacale della

Cgil Gastone Sclavi affermava che “non si potevano avere la piena occupazione ed i cieli puliti” e

quindi anche il sindacato ed i lavoratori hanno dovuto, giustamente, fare i conti, sempre di più, con

la questione ambientale, ma il nostro Paese ha una struttura industriale seconda solo alla Germania.

E quindi, a mio modo di vedere, quando si parla di sviluppo economico del nostro Paese non si può

non partire dalla politica industriale.

Scrivo queste considerazioni,ovviamente, dopo l’annuncio, urbi et orbi, della fusione Fca – Peugeot

che porterà alla creazione di un vero e proprio colosso dell’auto a livello mondiale; un gruppo di 45

miliardi, con 8,7 milioni di auto prodotti. Una sinergica integrazione dettata sia dalla necessità di

essere maggiormente competitivi a livello mondiale per i due gruppi che per essere alla altezza della

sfida del futuro elettrico dell’auto fortemente voluto da Bruxelles e che prevede dal prossimo

gennaio 2020, per i costruttori d’auto, una media di emissione di 95 grammi di anidride carbonica

per chilometro, invece degli attuali 118. Prossimamente si sapranno meglio i dettagli della

operazione, soprattutto sul versante occupazionale, ma sarebbe sbagliato per il sindacato stare sulla

difensiva. Bisogna avere la capacità di entrare nel merito delle scelte aziendali, sapendo che il

livello di contrattazione, in questo caso, diventa necessariamente europeo. In poche parole

l’internazionalizzazione del capitalismo richiede, a mio modo di vedere, un ruolo sovranazionale

della contrattazione e dell’interlocuzione sindacale. E’questa la sfida che il movimento sindacale

confederale italiano deve saper raccogliere e gestire validamente, altrimenti si condannerà ad un

ruolo residuale.

Questa fusione Fca-Peugeot è importante anche per la Sevel di Atessa dove la joint italianofrancese,

dagli anni ottanta ad oggi sta funzionando, dando vita ad una grande realtà industriale

sotto gli occhi di tutti e che ha ancora grandi margini di crescita e di ulteriore sviluppo. Ormai la Val

di Sangro “come valle della morte”è solo un triste ricordo degli anni settanta ed in quella realtà

lavoratori e sindacato possono cogliere questa occasione di cambiamento per richiedere valide

garanzie per il futuro dello stabilimento e dell’indotto, soprattutto sollecitando la Regione ed il

governo sul versante delle necessarie infrastrutture per compiere il necessario salto di qualità in

coerenza con il nuovo progetto industriale della Fca.

Quindi anche in Abruzzo bisogna raccogliere la sfida e rilanciare il ruolo contrattuale del sindacato

e dei lavoratori.

Solamente qualche giorno fa in due interviste al Corriere della Sera ed alla Repubblica il Ministro

per il Sud Giuseppe Provenzano affermava che “non esiste Sud senza l’industria. Un’area di venti

milioni di abitanti senza produzione non ha futuro”. Erano anni che un ministro non si esprimeva

così chiaramente sulle politiche industriali necessarie non solo per il Sud ma per l’intero Paese. Una

prima risposta arriverà dal ruolo che il governo avrà proprio nella vicenda Fca-Peugeot. Che non

potrà essere quello del convitato di pietra!

di Nicola Primavera

 

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A L’Aquila una fiaccolata per ricordare gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego

Le Organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, SIULP – SAP – FSP – SIAP, SILP per la CGIL/ Uil Polizia  il prossimo 4 novembre, alle ore 18.00, davanti alla Questura de L'Aquila, terranno una
manifestazione statica con fiaccolata per ricordare, ad un mese dalla loro morte, i colleghi Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, uccisi il 4 ottobre a Trieste.

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Montesilvano, festivita’ ognissanti e defunti: il comune offre un servizio per i disabili

L’amministrazione comunale di Montesilvano per le festività di Ognissanti e defunti ha messo a disposizione un servizio per le persone disabili e gli anziani, che potranno usufruire di sei sedie a rotelle con il supporto di venti volontari del comitato locale della Croce rossa italiana. L’ufficio dei Servizi cimiteriali e l’ufficio Disabili, quest’ultimo guidato da Claudio Ferrante, hanno lavorato in sinergia per gestire al meglio l’iniziativa rivolta a chi ha difficoltà a muoversi.

Le sedie a rotelle sono a disposizione davanti all’ingresso del cimitero dalla scorsa settimana negli orari di apertura e chiusura: fino a domenica 3 novembre dalle ore 8,00 alle 16,45 e fino alle 17,45 solo per la giornata di domani 1° novembre. E’ interdetto l’accesso all’interno del cimitero agli autoveicoli privati (eccetto mezzi di poliia, ambulanze e vigili del fuoco in emergenza- carro funebre per il solo tempo operativo). In vista della ricorrenza, l’amministrazione comunale ha sistemato le aree verdi del cimitero e alcuni campi di inumazione, inoltre gli uffici tecnici comunali con Pino Reale, guidati dal vice sindaco e assessore ai Servizi cimiteriali Paolo Cilli e dall’assessore al Verde pubblico Paolo Di Blasio hanno curanto la pulizia e il decoro delle aree interne ed esterne, la sistemazione delle aiuole, degli alberi esistenti, la potatura delle piante e dei cespugli. L’ufficio cimiteriale comunica inoltre di recarsi negli uffici comunali in caso di avvisi sulle tombe.
 

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Montesilvano, presentate le celebrazioni per il 4 novembre con 1000 studenti, la fanfara dei bersaglieri e i paracadutisti

A Montesilvano si ricorderà l’anniversario del 4 novembre, con una garnde festa, eventi che si svolgeranno tra il Pala Dean Martin, largo Venezuela e piazza Indro Montanelli, dedicati alla Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate con le forze dell’ordine, le associazioni d’arma e di volontariato, le scuole, circa mille ragazzi di Montesilvano, Cappelle e Moscufo e la cittadinanza. È stato ideato un Villaggio degli Eroi”: uno spazio dedicato all’incontro tra chi si occupa quotidianamente della sicurezza e la società civile. Montesilvano per la prima volta ospiterà la Lamborghini e il Pullman Azzurro della Polizia, mezzi di soccorso speciali della Croce Rossa e della Misericordia, i Sub dei Carabinieri, Guardia costiera, Protezione civile, Guardia di Finanza, la fanfara dell’Associazione nazionale dei Bersaglieri e i Vigili del Fuoco per dare vita a spettacolari simulazioni e dimostrazioni.
Alle 11.00 circa il momento principale della giornata sarà quando i Paracadutisti scenderanno sulla vicina spiaggia, portando con loro una bandiera tricolore da 500 metri quadrati. Parteciperà l’associazione nazionale paracadutisti d’Italia con sei uomini provenienti da Ancona, Rimini, Pescara e Napoli e sarà presente anche il campione Paolo Filippini con 16.300 lanci, vincitore dei Campionati internazionali in Austria.

“Per la prima volta in città – afferma il sindaco Ottavio De Martinis - abbiamo voluto organizzare per il 4 novembre un evento unico.
Ci saranno tutte le forze armate e le associazioni d’arma e di volontariato che faranno conoscere le loro attività agli studenti e alla cittadinanza per consolidare un rapporto di fiducia e per non dimenticare chi sacrificò la vita per amore della patria.  Ci saranno tanti uomini e donne delle forze armate che daranno lustro alla manifestazione e i paracadutisti scenderanno con un tricolore di 500 metri sulla nostra spiaggia. Tengo molto alla partecipazione dei ragazzi delle scuole e auspico la partecipazione anche dei cittadini. Questo è l’inizio di una lunga serie di iniziative che porteremo avanti per il 4 novembre”.

Presente alla conferenza stampa anche l’assessore alle Manifestazioni Deborah Comardi: “Per la prima volta abbiamo voluto dare grande risalto alla Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate. Siamo contenti di una partepazione cosi numerosa da parte degli istituti scolastici non solo della città. Siamo veramente emozionati per quello che si preannuncia come un momento per rafforzare il senso di appartenenza alla città e trasmettere ai più giovani alcuni valori come quelli legati all’unità d’Italia.
“È un onore per la Croce Rossa – spiega il presidente della sezione locale della Croce Rossa Stefania Altigondo - partecipare a una manifestazione soprattutto per i bambini, che potranno verificare che gli eroi non sono solo quelli dei fumetti, ma coloro che quotidianamente si occupano della sicurezza e della tutela delle persone”.
Per la circolazione – dice il comandate della Polizia locale Nicolino Casale - non chiuderemo le strade, ma useremo la pista ciclabile e la strada parco per spostare gli alunni delle scuole. Verranno impiegati diversi agenti della polizia locale. Chiuderemo alla circolazione, solo per il tempo della sfilata, dalle ore 12,00 piazza Diaz, via Muzii e piazza Montanelli”.
Questo il Programma della Manifestazione:
Ore 9.00: Apertura del “Villaggio degli Eroi” nel Piazzale Antistante il Pala Dean Martin, con esposizioni statiche, dimostrazioni e simulazioni con uomini e mezzi appartenenti all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Capitanerie di Porto e Corpi Volontari di Soccorso.
Ore 11.30: Discesa di paracadutisti sul tratto di spiaggia antistante Piazza Venezuela, con bandiera tricolore da 500 m² e la partecipazione della fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri

Ore 12.30: Deposizione della Corona presso il Monumento ai Caduti.

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Caramanico Terme festeggia l’autunno: le iniziative nel mese di novembre in via Roma

"Caramanico Terme festeggia l'autunno" questo il tema delle iniziative nel mese di novembre promosse Erboristeria Natura Amica, Vincenzino e Ida, Ornella Mazzocca, Alimentari Via Roma, Macelleria Luciano Cavallucci con la degustazione dei prodotti e sapori tipici dell'autunno con vino novello, caldarroste, salsicce arrosto, dolci tipici e miele locale.

Ogni sabato dalle ore 16,30 alle ore 19,00 e la domenica dalle ore 10,30 alle ore 12,30 nel mese di novembre in Viale Roma a Caramanico Terme.

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A San Valentino la presentazione del libro: E da una lacrima… la felicità

Proseguono le attività della Biblioteca comunale di San Valentino con la presentazione del libro "E da una lacrima... la felicità" insieme all'autore Marco Posata e a Lenny Paolo Zulli

Fin dove può spingersi una madre pur di riabbracciare il proprio bambino?
Lora è una donna tunisina dal passato burrascoso che, dopo aver riacquistato la memoria, assume la consapevolezza di aver abbandonato suo figlio ed inizia così una disperata ricerca che la condurrà fino agli Stati Uniti.

<<L'opera prima di Marco Posata è ricca di interessanti spunti che potrebbero far pensare a un romanzo di avventure ricco di situazioni insolite, a volte create per portare avanti il plot narrativo: in realtà il viaggio, tema dominante, è una ricerca interiore per trovare se stessi.
Uno dei pregi dello scrittore è quello di approfondire la psicologia dei personaggi, in particolare quello di Lora, in una spietata analisi che a me, che ne ho studiato a fondo l'opera, suggerisce un accostamento, sicuramente audace, con Sigmund Freud.
Altro tema che emerge nel libro di Posata è il suo grande amore per la natura, di cui, con felice espressione, gode respirandolo "l'odore acre e crudo".>>
[Alessandro Quasimodo]

L'iniziativa è in programma sabato 9 novembre alle ore 16.30  presso la Biblioteca San Valentino in AC (Pe).

 

 

 

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