Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, Confartigianato: Inaccettabili 3 mesi di stop per acconciatori ed estetisti

 Incomprensibile e inaccettabile. Così Confartigianato Chieti L'Aquila definisce la decisione del Governo di rinviare al primo giugno la riapertura di acconciatori e centri estetici. Concreto, secondo l'associazione, il rischio di ripercussioni sull'occupazione, in un settore che in Abruzzo dà lavoro a migliaia di operatori. La perdita economica, secondo le stime dell'associazione, è di svariate decine di milioni di euro, pari al 20% circa del fatturato annuo. Oltre ad una crescita esponenziale del fenomeno dell'abusivismo, il rischio, ora, è che molti addetti non ce la facciano a ripartire. 

"Il 4 maggio saranno nove settimane di chiusura. E' impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane - afferma il presidente Confartigianato Acconciatori Chieti L'Aquila, Denis Iezzi - Tutto questo non farà altro che alimentare il sommerso, sia perché i clienti non vogliono più attendere sia perché gli operatori non riescono più a reggere dato che lo Stato non li aiuta. Di conseguenza c'è chi è disposto a correre rischi".

"La decisione di attendere il primo giugno è inaccettabile ed incomprensibile. Ci dicono che dobbiamo abituarci a convivere con il virus, ma allora perché aspettare un altro mese? Ci insegnassero a convivere con il Covid-19. Con senso di responsabilità abbiamo elaborato tempestive proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Il primo giugno - aggiunge - cosa potremo fare di più rispetto ad oggi? E' inammissibile".

"E' fondamentale, a questo punto, inasprire i controlli contro l'abusivismo e cercare di arginare quanto più possibile il lavoro sommerso. La nostra associazione, su tutti i livelli, dal nazionale a quelli locali - conclude Iezzi - non resterà in silenzio e farà la sua parte".

Leggi Tutto »

Febbo critica le decisioni del Governo sulla Fase 2 e convoca l’assemblea sul turismo

 "Dalla conferenza stampa del Presidente del Consiglio e successivo DPCM  ci aspettavamo tutti sinceramente molte più indicazioni, spiegazioni, certezze e regole ben dettagliate sulla sicurezza e di come riavviare le attività economiche mentre abbiamo assistito all'ennesimo Decreto irragionevole, scevro di coraggio e con zero programmazione, che adesso mette seriamente a rischio la sopravvivenza di centinaia di migliaia di esercizi produttivi e di milioni di posti di lavoro". A comunicarlo è l'assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che sottolinea come "sono ancora troppe le attività che dovranno attendere il 1° giugno per la riapertura come acconciatori, centri estetici, bar, ristoranti, oltre agli interi comparti di turismo, spettacolo, cultura ecc.: significa che per questi  tre mesi avranno incassi zero e probabilmente per altri mesi ancora.  Un colpo durissimo, dal quale sarà difficile riprendersi per molti. Prolungando nei fatti il lockdown fino a giugno significa mettere a grave rischio la vita economica di centinaia di migliaia di attività commerciali e quindi di altrettante famiglie. Un vero disastro. Inoltre - aggiunge l'assessore Febbo -, in prossimità dell'inizio della fase di convivenza con il virus, tutte le amministrazioni locali, dalla Regione ai Comuni alle Organizzazioni di categoria, stavano lavorando con il Governo per mettere appunto protocolli in grado di mettere in sicurezza i cittadini e quindi consentire riaperture più ravvicinate come ci veniva assicurato e ci si aspettava. Peraltro, gli operatori, nella consapevolezza del doveroso rispetto delle norme sul distanziamento e misure DPI, si sono premuniti di tutte le  attrezzature e dispositivi facendo ulteriore indebitamento. Ma tutto questo è stato di nuovo irragionevolmente posticipato. Casomai, dalla conferenza del Premier, ci saremmo tutti aspettati indicazioni chiare e regole certe sulla sicurezza e sul rispetto delle distanze, capienza massima dei locali, utilizzo dispositivi di protezione e altro. Ed anche su questo punto non è pervenuto nulla creando caos in questi settori strategici e fondamentali che producono il 13/15% del PIL nazionale. Inoltre aspettavano risposte sul il comparto del turismo e nello specifico i balneatori che ad oggi non conoscono come e se riaprire le proprie attività. Da ieri sera sono stato sommerso da proteste da parte dei colleghi assessori delle altre regioni, dai rappresentanti delle categorie, da amministratori locali e da tantissimi operatori che mi chiedono di promuovere azioni formali di protesta ma soprattutto di  predisporre ordinanze che permettano una " minima" ma vitale e strategica ripresa delle attività economiche. Ho convocato per giovedì la Commissione Turismo nazionale per confrontarci su modalità e tempistica di azioni sinergiche, qualora il Governo non recepisca le istanze degli operatori".   

Leggi Tutto »

Emergenza idrica: a Guardiagrele polemica per i fondi

"In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che la Regione Abruzzo ha destinato circa 6 milioni di euro per l’emergenza idrica del Vastese. Il Sindaco di Guardiagrele grida ad uno scippo da parte della regione, ma non è così". Lo affermano Flora Bianco e Orlando Console, Consiglieri comunali del gruppo consiliare “Progetto per Guardiagrele” e Sandro Salvi, già sindaco di Guardiagrele.

"Il Sindaco confonde l’accordo ACA-SASI-ERSI dell’estate scorsa, che va avanti e sul quale non c’è nessuno scippo, con i fondi regionali del Ministero delle Infrastrutture per il comparto idrico del 2015. Stiamo parlando dei fondi che andavano a finanziare un progetto della SASI del 2014 di circa 8,5 milioni di euro. Avuti dalla Regione all’epoca della Giunta Chiodi, grazie all’interessamento dell’allora Sindaco Sandro Salvi, del Presidente della SASI Domenico Scutti, con la collaborazione dell’allora Sottosegretario Giovanni Legnini e del Presidente della Regione Gianni Chiodi. Però della somma, con l’avvento della Giunta D’Alfonso, vennero stanziati soltanto 1,6 milioni di €uro, lo stesso D’Alfonso, precisò in una successiva delibera regionale, che le economie di tutti i lavori del comparto idrico della Regione Abruzzo dovessero servire successivamente per finanziare la restante parte del Progetto Avello. Perché non ha protestato, quando D’Alfonso gli ha ridotto i fondi da 8,5 milioni a 1,6 milioni? La SASI ha appaltato i lavori per il rifacimento della rete idrica di Guardiagrele ed Orsogna, lavori affidati nel 2017, ma che ad oggi non ancora iniziano. A distanza di 3 anni, il Comune di Guardiagrele non ancora autorizza la SASI per eseguire i lavori per rifare la condotta di Via Roma, mentre per la parte che interessava il Comune di Orsogna i lavori sono quasi terminati. Questa è la realtà dei fatti, Dal Pozzo con i suoi metodi ha ritardato l’inizio dei lavori di 3 anni. Lo avevamo denunciato già agli inizi del 2019. La Regione Abruzzo adesso stava rischiando di ridare al Governo le economie dei lavori già eseguiti, solo lo scorso 10 febbraio è riuscita ad avere l’autorizzazione per utilizzare le somme residue. Le somme che il Governo ha messo a disposizione nel 2015 per il comparto idrico, secondo la delibera di Giunta Regionale n. 312/2015 erano di circa €. 70 milioni, le economie sono sufficienti sia per gli interventi nel Vastese che nel territorio di Guardiagrele che riguardano anche i Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli (per Ascigno).  Ma poi, ci sono stati i fondi del 2016 e del 2017, come mai il Sindaco di Guardiagrele in quegli anni non ha richiesto nulla? Ed adesso si grida allo scippo per una presunta somma che doveva essere recuperata nei finanziamenti del 2015.  E’ un atteggiamento che nulla di buono porta a Guardiagrele e ai guardiesi. Noi, al posto di alzare inutili polveroni, ci siamo informati ed abbiamo chiesto una ridistribuzione delle somme. Infatti, notizia di oggi, per Guardiagrele ed i Comuni del comprensorio ci sarà circa 1 milione di Euro a disposizione oltre quanto già assegnato, sempre se i lavori già previsti vengano realizzati. Adesso abbiamo che, a causa dei ritardi del Sindaco Dal Pozzo, la Regione stava perdendo i fondi ed i Sindaci dei Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli ne subiscono le conseguenze. Serve dialogare con la SASI e la Regione e confrontarsi anche con gli altri Sindaci del comprensorio per finanziare il resto del progetto".



 

 

Leggi Tutto »

Emergenza Covid-19. La Mazda Motor Italia in supporto della montagna abruzzese

I Sindaci dei Comuni della Comunità Montana Sirentina ed il Commissario Luigi Fasciani, ringraziano la Mazda Motor Italia nella persona dell’A.D. Roberto Pietrantonio, per aver concesso, in comodato gratuito, al proprio Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile, un crossover CX 30 Hybrid, sanificato, per agevolare le attività di protezione civile nella gestione dell’Emergenza Covid-19 nel territorio sirentino.

Le testate nazionali in questi giorni ne hanno già dato notizia, lanciata con un comunicato dalla manager P.R.& Press dr.ssa Erika Giandomenico della Casa automobilistica del Sol Levante. (*)

Il Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile della C.M. Sirentina, nato come progetto pilota ed innovativo con iscrizione all’Albo speciale Regionale nel 1994, costituisce una simbiosi possibile fra enti locali e cittadini ed è stato uno dei primi in Italia e l’unico sperimentato fra le comunità montane abruzzesi, attualmente commissariate, a seguito dello spending review ed in regime di proroga.

Tale iniziativa innovativa, nel corso del 1995 - 1996, presso il Dipartimento di Protezione Civile - Presidenza Consiglio dei Ministri, quando a Capo era il prof. Franco Barberi, è stata oggetto di discussione di una interessante tesi di fine corso, sulla “Gestione delle Emergenze-Disaster Management”, comparata con altre realtà settentrionali della Lombardia e del Veneto, da parte del proprio dipendente, dr. Giovanni Pizzocchia, che attualmente ancora ne cura il servizio.

Fra le attività rilevanti nell’emergenza attuale Covid-19, la Protezione Civile Sirentina provvede al ritiro dei dpi, presso la sede regionale della Protezione Civile ed alla consegna ai Sindaci, su richiesta degli stessi. I volontari già hanno provveduto alla fornitura di farmaci salvavita a pazienti che erano impossibilitati a recarsi presso la farmacia dell'ospedale di Sulmona. Con l’apertura del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Castelvecchio Subequo, poiché un cittadino è risultato contagiato, di intesa col sindaco Pietro Salutari, il Gruppo è di supporto nelle funzioni di Volontariato ed Assistenza alla popolazione. Per giunta, a causa di qualche dissennato, perfino in questi giorni di quarantena, si è dovuto intervenire tempestivamente col caposquadra AIB Graziani Barnaba ed i VV.F di Sulmona, per spegnere tre principi di incendi boschivi in agro Secinaro-Castelvecchio Subequo, grazie al mezzo AIB, concesso in comodato dalla Regione Abruzzo con cui il Gruppo è convenzionato.

La Mazda, la cui denominazione è ispirata all’assonanza del nome del suo fondatore (Jujiro Matsuda) con quello di una divinità mediorientale Mazda, deve una singolare riconoscenza alla montagna. Difatti non tutti sanno che lo stabilimento ha i suoi impianti ad Hiroshima, città giapponese drammaticamente famosa per quell'agosto del 1945, quando subì la micidiale bomba atomica dagli americani. Lo stabilimento Mazda si salvò miracolosamente, grazie proprio alla montagna che fece da barriera dal punto di impatto dell’esplosione nucleare ed anzi lo stabilimento divenne perfino il punto logistico per i soccorsi e la successiva ricostruzione di Hiroshima.

Probabilmente sarà stato tale sentimento ad ispirare i vertici del prestigioso marchio giapponese, a scegliere di aiutare, offrendo in comodato gratuito il confortevole Crossover CX30 ibrido che rispetta l’ambiente, proprio ad una popolazione ai piedi di un Monte, il Sirente, nel cuore dell’Appenino abruzzese, unendo così due ambientazioni diverse in un'unica narrazione, che è proprio nel significato del termine inglese “crossover”.

Si costituisce così una formula innovativa, sinergica, fra industria ed istituzioni locali, coniugando marketing aziendale con sviluppo sostenibile e solidarietà.

(*)https://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2020/04/21/news/mazda_supporta_city_angels_odv_e_la_protezione_civile_della_comunita_sirentina_per_accorciare_la_distanza_sociale_delle_pers-254589506/

 

Leggi Tutto »

La repressione nei conflitti politici. Teorie, discorsi e pratiche (XVI – XX secolo): convegno telematico dell’Università di Teramo

Si terrà il prossimo 30 aprile, alle ore 15,  un convegno telematico sulla piattaforma Meet organizzato dall'Università degli Studi di Teramo dal titolo "La repressione nei conflitti politici. Teorie, discorsi e pratiche (XVI - XX secolo)".
Per consultare il programma, in allegato la locandina e di seguito il link dell'evento:
Il convegno è a numero chiuso per un massimo di 250 partecipanti. Per partecipare, occorre iscriversi entro le ore 12 di mercoledì 29 aprile 2020 al link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSelOj1lTVayorpUriuWgvhEJaeyqrvqxboRg3033rEsrDJ7Ug/viewform
Il convegno è dedicato alle teorie, ai discorsi e alle pratiche attraverso le quali le autorità pubbliche e i soggetti politici hanno contrastato, favorito, manipolato e spiegato alcuni tra i più importanti conflitti politici tra XVI e XX secolo. L'obiettivo è riflettere su come tali azioni e discorsi abbiano contribuito a fissare in presa diretta le interpretazioni di tali conflitti e la fisionomia dei gruppi sociali e delle fazioni che vi prendevano parte. A tal fine si procederà tramite un approccio interdisciplinare che combinerà l’analisi storico-evenemenziale con quella discorsiva e mobiliterà le metodologie della storiografia, della storia del pensiero politico e della storia del diritto. 

Leggi Tutto »

Liris: servirà un’offerta sanitaria ancora migliore a livello ospedaliero

"L'Aquila avrà ciò che merita un Capoluogo di regione, così come le altre Province d'Abruzzo. Pescara ha avuto fondi dal Governo nazionale, dal Commissario per la emergenza coronavirus, Arcuri. Il resto del territorio, L'Aquila in primis, avrà i fondi dalla Regione Abruzzo". Ad annunciare le disponibilità delle risorse necessarie per potenziare la sanità abruzzese e completare la rete Covid in Abruzzo, è l'assessore al bilancio, Guido Liris, che è anche dirigente medico alla Asl provinciale dell'Aquila. L'Assessore interviene nel dibattito in atto sulla governance messa in campo dalla maggioranza regionale di centrodestra in questa emergenza coronavirus, sottolineando che "La Regione Abruzzo ha i fondi per affrontare la sfida a cui siamo chiamati, quella cioè di tornare alla vita 'normale', tenendo basso il rischio del contagio e avendo una sanità territoriale ed ospedaliera capace di intercettare e curare la popolazione affetta da Covid-19. Nel contempo - spiega - si deve tornare a fare prevenzione - precisa - per quanto riguarda i tumori, devono ripartire gli esami di diagnostica, deve riavviarsi tutta quella attività ambulatoriale, in parte decisiva per l'ambito chirurgico, tale da rispondere alla domanda no-Covid del nostro territorio".

L'Assessore affronta due aspetti fondamentali in questa drammatica emergenza, la questione del personale e l' importanza della rete territoriale nel contenimento della pandemia. "Servono strutture, tecnologie e personale - dichiara - se manca una di queste tre componenti non si fa una buona sanità. Anche per questo ritengo strumentali le affermazioni di chi parla senza cognizione. Inoltre - prosegue Liris - servirà un'offerta sanitaria ancora migliore a livello ospedaliero, così come sarà importante investire sulla sanità non ospedaliera, in particolar modo quando si ha a che fare con le difficoltà orografiche e le distanze proibitive che caratterizzano le aree interne. In tal senso, saranno centrali, nella fase di ripartenza - argomenta - le figure dei medici di Medicina Generale, dei medici del Lavoro (all'interno di ciascuna azienda o attività lavorativa), degli igienisti ed epidemiologi per fotografare e tracciare, momento per momento, la morbilità del territorio e suggerire le giuste strategie di azione. La Lombardia, ad esempio, è andata in grossa difficoltà proprio perché non ha da tempo un adeguato sistema di prevenzione per il controllo del territorio, avendo investito principalmente in assistenza e cura dei pazienti".

Liris sottolinea ancora "che occorrerà personale adeguato in termini di qualità e quantità, e ringrazio il presidente Marsilio e l'assessore competente Verì, così come tutta la Giunta, per aver incentivato e promosso concorsi per assumere personale sanitario, medico e non. Sarà necessario ridisegnare una nuova rete sanitaria regionale, ospedaliera e territoriale, soprattutto alla luce dei cambiamenti di vita che dovremo affrontare tutti insieme nei prossimi mesi, in un tentativo, non facile, di ritorno ad una nuova 'normalità', in attesa dei tempi e delle scoperte, in primis il vaccino, che consentiranno al mondo di debellare il flagello che ci ha colpiti. Le scelte, anche negli investimenti, non devono essere fatte per impulso o per reazione - chiarisce - devono avere una logica, devono essere frutto di un piano strategico e ispirato da una visione chiara di management sanitario: la gestione di questa emergenza finora ha dimostrato che le scelte azzardate non pagano - commenta - paga, invece, molto di più la razionalità, il saper ponderare e mantenere la giusta freddezza in quelle decisioni che potrebbero mettere a rischio intere Comunità. Quanto di buono è stato fatto nella Fase 1 dovrà essere ripetuto e rafforzato nella Fase 2, soprattutto in termini di approccio alle problematiche".

L'assessore al Bilancio lancia anche un messaggio alle opposizioni, chiedendo "agli esponenti politici di scegliere un altro campo di battaglia, un altro ambito all'interno del quale attuare comportamenti di contrapposizione e speculazione politica, non certo la Sanità - tuona - perché le polemiche di parte non rendono giustizia all'impegno che il personale sanitario sta profondendo, in particolar modo negli ultimi mesi". In conclusione Liris accenna anche al tema riguardante i tamponi e test. "Da due mesi figure politiche ed istituzionali, partiti politici si confrontano e scontrano sul tema dei tamponi e dei test sierologici, sembra di assistere ai teatrini sulle formazioni di calcio prima e dopo le partite della Nazionale. Vorrei che si capisse, una volta e per sempre, che non tutti ne possono parlare, che le scelte sui tamponi, come sui test sierologici, devono essere prese da igienisti ed epidemiologi, dal Dipartimento di Prevenzione Provinciale, Regionale, Nazionale: le scelte devono essere inquadrate in una strategia unica, che analizza, studia e traccia la salute della Comunità. Non si può optare di fare gli esami a caso, senza un criterio epidemiologico e scientifico" conclude 

Leggi Tutto »

Razzi invita Kim Jong-un in Abruzzo

 Il presidente della Corea del Nord Kim Jong-un ''sta bene'' e le foto del cadavere sono ''un fotomontaggio, lo capisce anche un bambino''. Sul fatto che Kim Jong-un sia ''vivo'' non ha dubbi l'ex senatore di Forza Italia Antonio Razzi, che in un'intervista al Quotidiano Nazionale afferma che ''se doveva farsi un intervento al cuore avrà pure diritto a una serena convalescenza''. Ed è proprio nel periodo post operatorio che lo invita in Abruzzo, ''ci facciamo gli arrosticini di pecora e un Montepulciano d'annata. Si rimetterebbe in forma''. Rispetto invece a una possibile successione della sorella, Razzi la descrive come ''una ragazza intelligente, ma senza Kim il processo di avvicinamento con la Corea del Sud rallenterebbe. Perché lui è superuomo di pace. L'ho capito la prima volta che l'ho visto. Dal sorriso, dall'espressione degli occhi''. E rispetto al rapporto tra Roma e Pyongyang, Razzi afferma che ''la Corea del nord è nazione amica che adora l'Italia''

Leggi Tutto »

L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa

L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa. Ad annunciarlo, in una nota, il Presidente Nazionale dell’associazione Gianni Cicero: “Un incarico importante che Pantalone saprà condurre con le sue indubbie capacità”. Per Manuel Pantalone si tratta di: “Un compito nobilitante ma al contempo di grande responsabilità, che porterò avanti profondendo il massimo impegno in un momento assai delicato per le PMI in Italia causato dalla crisi gravissima che sta attanagliando la nostra economia. È dai giovani imprenditori che si dovrà ripartire, attraverso la formulazione di proposte concrete da sottoporre al legislatore per ridare fiducia al 98% de PIL del nostro Paese”. 
Il neo Coordinatore Nazionale dei Giovani Imprenditori di Valore Impresa Manuel Pantalone opera nel campo della sanità, segnatamente nel biomedicale, è amministratore delle aziende leader di settore Archis ed Umbra Medical Italy e di altre tre aziende del comparto ed è, in questi mesi di profonda emergenza, impegnato in prima linea nella gestione della stessa garantendo forniture tempestive alle aziende sanitarie locali del Paese unitamente ad un servizio basato sui più alti standard qualitativi. 
 
Il Gruppo Nazionale dei Giovani Imprenditori del Network Valore Impresa è la rappresentanza dei volti giovani del network. La base associativa del gruppo è infatti costituita dagli imprenditori "under 45" aderenti al Network Valore Impresa.

Leggi Tutto »

Coronavirus, il premier Conte presenta le date della Fase 2

Via libera alle visite ai parenti, ma restano i limiti agli spostamenti tra Regioni. Si potrà correre lontano da casa ma rispettando una distanza di sicurezza di due metri. Gli allenamenti individuali ripartono dal 4 maggio e quelli di squadra dal 18 maggio, giorno in cui riaprono anche negozi e musei, mentre per barbieri e parrucchieri bisognerà aspettare il 1 giugno. Ecco le principali misure illustrate dal premier Giuseppe Conte e contenute nel Dpcm - ancora in versione provvisoria - che il governo si appresta a varare.

NO SPOSTAMENTI TRA REGIONI. Resta il divieto di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

SI ALLE VISITE FAMILIARI. Si potrà visitare i propri parenti ma sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza. No, dunque, a riunioni di famiglia e party privati.

RIAPRONO PARCHI E GIARDINI. Parchi, ville e aree verdi riaprono ma sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza e con misure di contingentamento per evitare assembramenti. I sindaci potranno chiuderli se non possono essere rispettare queste misure.

LE SCUOLE RESTANO CHIUSE. Nessuna possibilità di tornare tra i banchi per concludere l’anno scolastico.

SI ALLA CORSA LONTANO DA CASA. Si potrà correre lontano dall’abitazione ma rispettando una distanza di due metri dagli altri, tranne che per i conviventi. Per le passeggiare invece la distanza è di un metro. sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

ALLENAMENTI PROFESSIONISTI: Dal 4 maggio nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, sono consentiti gli allenamenti a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. Per gli sport di squadra il via libera slitta al 18 maggio.

FUNERALI PRIVATI. Sono sospese le cerimonie civili e religiose; sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di parenti di primo e secondo grado e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando mascherine protettive e rispettando rigorosamente le misure di distanziamento sociale.MUSEI. Riaprono i musei e le mostre con un contingentamento degli ingressi. Restano chiusi invece cinema, teatri.TAKE AWAY. Dal 4 maggio si potrà andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio.

NEGOZI, BARBIERI e RISTORANTI. I negozi riapriranno dal 18 maggio rispettando le misure di distanziamento. I parrucchieri e barbieri, invece, sempre con rigidi protocolli, dovranno aspettare il 1 giugno. Stessa data, pare, per i ristoranti.

EDILIZIA, CANTIERI. I cantieri privati dovranno aspettare il 4 maggio mentre da domani ripartono manifattura e costruzioni.

TRASPORTI. Le Regioni dovranno disporre la programmazione del trasporto pubblico locale, anche non di linea, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali, la cui erogazione deve, comunque, essere modulata in modo tale da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti. Per le medesime finalità il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto adottato di concerto con il Ministro della salute, può disporre, al fine di contenere l’emergenza sanitaria, riduzioni, sospensioni o limitazioni nei servizi di trasporto, anche internazionale, automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo e nelle acque interne, anche imponendo specifici obblighi agli utenti, agli equipaggi, nonché ai vettori ed agli armatori.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che "per chi ha avuto gia' il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilita' di un rinnovo automatico".

"I criteri per raggiungere una fase 3? Per i contagi zero dovremmo aspettare una terapia o vaccino, quindi diventa difficile prevedere l'evoluzione scientifica. Non so dirlo, per ora possiamo dire che dobbiamo programmare un progressivo rallentamento del lockdown. La convivenza col virus dipende anche da un'evoluzione scientifica che al momento non puo' esprimersi, se non in maniera generica". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza da Palazzo Chigi. 

 

 

Leggi Tutto »

Niko Romito riparte dall’asporto

"Saranno sempre piu' richiesti sostanza e contenuti, a tutti i livelli. Anche una ristorazione molto semplice e democratica dal punto di vista economico deve avere contenuti e progetto, non e' che il prezzo basso determina il successo o meno di un locale". Reinventarsi la ristorazione al tempo del coronavirus. Niko Romito, dal 2014 chef tre stelle Michelin mai smentite con il suo ristorante CasaDonna-Reale di Castel di Sangro, ai confini con il Parco nazionale d'Abruzzo, e' stato costretto ad una pausa di riflessione forzata per la pandemia che s'e' abbattuta su l'Italia. E dal primo decreto del governo che ha sancito la serrata del Paese, ha chiuso tutte le sue attivita'. Da giovedi' 16 aprile ha riaperto SpazioRoma di piazza Verdi, dinanzi alla vecchia Zecca, in pieno quartiere Parioli, per dare il via ad una esperienza inedita: delivery. Ovvero, cibo a domicilio.

"A partire da una serie di ragionamenti sui tanti lavori fatti in questi anni - ha detto Niko Romito - passando anche da un ristorante tre stelle come CasaDonna e un lavoro di cosiddetta Intelligenza Nutrizionale per l'ospedale Cristo Re di Roma, con il mio gruppo ho deciso di riaprire SpazioRoma partendo dalle colazioni la mattina, portando a casa le bombe calde, il pane caldo, le marmellate prodotte da noi fino al pranzo e alla cena con il pollo intero fritto, un menu' divertente ma anche facile da fruire". Ma, soprattutto, "accessibile a un pubblico molto piu' vasto e variegato". Poi Niko aggiunge: "Devo dire che prima ancora che si arrivasse al blocco totale delle attivita', erano gia' due mesi che stavo studiando il delivery, fenomeno che sta crescendo sempre piu'. Quindi ero predisposto e pronto. Ero preparato sul packaging, sui test di temperatura, perche' e' un lavoro molto delicato. Se hai un nome alle spalle, per portare il cibo a casa non si puo' improvvisare. Dietro c'e' un gran lavoro scientifico per offrire un prodotto di alta qualita' che rispetti le temperature e il trasporto. Non si possono fare piatti troppo complicati o elaborati".

Abbinato a Deliveroo, SpazioRoma agisce in un raggio di 4 chilometri. "La sa qual e' la cosa piu' strana? Che mentre al ristorante il cliente ordina i piatti e quindi c'e' un intervallo tra una portata e l'altra, un ritmo anche nelle preparazioni, con l'antipasto, il primo e via di seguito, in questo caso quando entra una comanda del Deliveroo, in quei 5, 10, 20 minuti si deve chiudere il tavolo. Cioe' va fatto l'antipasto, il pane, poi c'e' chi ha preso il dolce oppure una comanda completa. E ogni foglietto e' un tavolo che va chiuso". Questo significa, spiega Romito, che il procedimento di preparazione dei piatti "e' molto accelerato e c'e' una contemporaneita' di preparazioni su tutte le linee". "Il tutto e' molto divertente - aggiunge - ma devi prendere il ritmo, devi capire come coordinarti con tutti i segmenti della cucina in modo che quando arriva il pony un minuto prima o un minuto dopo va chiusa l'esecuzione dei piatti. Se li prepari in anticipo si rischia che si raffreddino, perdano fragranza e le loro caratteristiche di sapore e gusto proprie, se si rallenta il cliente rischia di aspettare a casa ed e' un disservizio". Il tempo di attesa per temperature e consistenza del piatto, spiega Niko Romito, "e' fondamentale per la riuscita del piatto e la qualita' del prodotto"

Insomma, e' come una catena di montaggio. Niko descrive varie tipologie di piatti con anche un piccolo menu' completo chiamato "Menu' della tradizione", antipasto, primo, secondo, contorno e dolce per un totale di 38 euro, consegna inclusa. Lo chef tristellato si dice anche convinto che "l'alta ristorazione, quella vera, dove c'e' ricerca ed esperienza, personalita', avra' sempre il suo mercato. Il lusso del nostro sistema gastronomico e' come l'Alta moda e non si puo' dire che non andra' piu'. E' come la Ferrari che non si puo' dire che non si costruira' piu', perche' non e' vero. La ristorazione dove c'e' ricerca, studio, un progetto, rimane. E anzi, forse superato il momento la gente avra' bisogno di contenuti e sostanza veri. Chi potrebbe semmai risentire e soffrire saranno quei posti che hanno poca identita', la ristorazione un po' improvvisata, che ha investito ma senza grandi competenze" spiega Romito. Con cento dipendenti sulle spalle, Niko non nasconde che il futuro prossimo lo preoccupa non poco ma riflette: "Non appena si trovera' il vaccino sono certo che tornera' in tutti la voglia di ripartire e ci sara' una nuova rivoluzione, un nuovo Rinascimento, ma ora e' la fase piu' delicata e temo numerosi decessi imprenditoriali. E allora potrebbe non esserci piu' la forza di ripartire anche se sara' rimasta la voglia. Noi intanto cerchiamo di fare la nostra parte, con tutto il nostro spirito"

Leggi Tutto »