Redazione Notizie D'Abruzzo

Fondazione Telethon, due progetti finanziati in Abruzzo

Sono stati selezionati i vincitori del bando di concorso 2019 promosso dalla Fondazione Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare: in Abruzzo sono stati finanziati due progetti di ricerca che hanno ottenuto fondi per un totale di circa 550 mila euro. I finanziamenti serviranno per studiare e indagare i meccanismi biologici e per trovare cure e terapie per due malattie genetiche rare che colpiscono rispettivamente le ossa e i muscoli.

I gruppi di ricerca che hanno ottenuto fondi, dopo un'attenta selezione della Commissione medico-scientifica composta da 30 scienziati di statura internazionale provenienti da diversi Paesi del mondo per garantire l'oggettivita' della scelta, sono Annamaria Teti dell'Universita' dell'Aquila e Feliciano Protasi dell'Universita' di Chieti-Pescara.

Il progetto di Annamaria Teti riguarda una rara malattia che colpisce le ossa, l'osteopetrosi autosomica dominante di tipo 2, per la quale ad oggi non esiste alcuna cura. E' dovuta alla mancata attivita' di un gruppo particolare di cellule, gli osteoclasti, che negli individui sani rimuovono il tessuto osseo invecchiato o danneggiato: questo si traduce in fragilita' ossea, anemia e suscettibilita' alle infezioni (perche' il midollo osseo non si sviluppa normalmente), disturbi neurologici (cecita', sordita', paresi) dovuti alla compressione dei nervi da parte del tessuto osseo, problemi dentari. In questo progetto, Teti si propone di mettere a punto nel modello animale un approccio terapeutico molto innovativo basato sul silenziamento genico, ovvero una sorta di "scotch molecolare" a base di RNA che neutralizza la proteina tossica responsabile della malattia. Obiettivo del progetto di Protasi e' invece chiarire i meccanismi alla base di una rara malattia dei muscoli, la miopatia tubulare aggregata, caratterizzata da dolori muscolari, crampi, debolezza. Grazie a una migliore comprensione dei meccanismi molecolari, sara' possibile disegnare terapie mirate in futuro. 

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Vasto, sei arresti per furti d’auto

Tra la primavera e l'estate dello scorso anno erano diventati il terrore dei comuni costieri delle province di Chieti e Campobasso: almeno 50 gli episodi tra furti nelle auto e uso fraudolento di carte di pagamento. Sono le contestazioni mosse dai carabinieri di Vasto della Compagnia di Vasto agli otto indagati nell'operazione "Street Predators" scattata all'alba ed eseguita dal Nor di Vasto insieme alle compagnie di Campobasso e Termoli al quale ha preso parte l'equipaggio del 5/o Elinucleo di Pescara e unita' cinofile.

Sei gli arrestati, richiusi nella casa circondariale di Vasto e di Chieti (sezione femminile), mentre due persone sono state sottoposte a obbligo di dimora. I capi d'accusa associazione per delinquere, indebito utilizzo carte di pagamento, furto aggravato e ricettazione. La maggior parte dei furti sono avvenuti nei parcheggi della spiaggia di Punta Penna, nell'ex tracciato ferroviario e sulla Statale 16, in localita' Mottagrossa e i lungomari di Termoli, Montenero di Bisaccia, Vasto, Torino di Sangro, Fossacesia e Ortona. Tre degli indagati erano stati gia' arrestati nel luglio 2018 in flagranza di reato per un furto a Termoli.

I furti erano perpetrati in particolare alle auto dei turisti La tecnica era consolidata. Le vittime erano individuate con appostamenti e attivita' di osservazione per capire se potessero avere oggetti di valore e denaro. Una volta effettuato il furto, gli autori si recavano subito a ritirare contanti negli sportelli automatici di Vasto e San Salvo (o ad acquistare carburante) con il volto parzialmente coperto. Questo era possibile perche' spesso alle carte di credito era associato il pin. Le carte in alcuni casi venivano usate in attivita' commerciali compiacenti, in particolar modo in un bar di Vasto Marina - gestito da uno degli indagati - che simulava acquisti mai avvenuti. L'attivita' investigativa ha permesso di scoprire che sono stati effettuati prelievi illeciti per oltre 30 mila euro. 

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Contratto di apprendistato, approvate le linee guida

La giunta regionale, presieduta da Marco Marsilio, ha adottato due provvedimenti su proposta dell'assessore alla salute, Nicoletta Verì. Il primo riguarda la delibera con cui si procede al riparto delle risorse stanziate sul fondo per le politiche della famiglia per l'anno 2019. Viene recepita così l'intesa approvata dalla Conferenza Unificata (anno 2019) tra Governo, Regioni e Province Autonome ed Autonomie locali. Alla Regione Abruzzo sono state assegnate risorse pari a € 367.500,00. Vengono dunque stabiliti gli indirizzi programmatici per la destinazione della quota regionale. La deliberazione sarà trasmessa al Consiglio affinché, in attuazione della legge regionale 95 del 1995 venga approvato il Piano regionale integrato di interventi che rappresenta lo strumento regionale di definizione delle politiche della famiglia per l'anno corrente. Vi è anche una quota di cofinanziamento regionale, pari ad euro 73.500,00. Inoltre, la giunta ha recepito l'Intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131 , tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la realizzazione della rete nazionale dei tumori rari (RNTR) . Viene recepito, dunque, il documento di Intesa (anno 2017) per la realizzazione della c.d. "rete nazionale per i tumori rari". L'Agenzia Sanitaria Regionale (A.S.R.) svolgerà tutti gli adempimenti di competenza. Le relative risorse sono ricomprese nel perimetro sanitario e riconducibili alla Gestione sanitaria accentrata pertanto, non direttamente incidenti sul bilancio regionale. Quattro le delibere approvate su proposta dell'assessore al Lavoro Piero Fioretti. In particolare, è stata approvata la parte integrante e sostanziale, del "contratto di apprendistato di primo e terzo livello - guida operativa" . Il documento è di particolare rilievo in quanto, di rapida e facile consultazione, indirizza le imprese e gli operatori delle istituzioni scolastiche, formative ed universitarie nelle fasi di promozione e gestione di percorsi formativi di apprendistato per il I e III livello, proponendo un focus sulle principali tappe dello stesso percorso di apprendistato. Inoltre, la Giunta ha approvato il progetto di legge regionale per l'estinzione della fondazione Ciapi da trasmettere in Consiglio per l'approvazione ed ha espresso parere favorevole all'immediato scioglimento dell'associazione Ciapi Abruzzo Formazione, al fine di evitare ulteriori ricadute economiche e finanziarie negative per la Regione. Verrà, quindi, nominato un commissario liquidatore da individuare tra soggetti esterni all'Amministrazione. E' stato approvato oggi anche lo schema di convenzione tra la Regione e l’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) Servizi che sarà firmata a Roma, mercoledì prossimo 17 luglio con cui si stabiliscono il ruolo e la ripartizione territoriale dei cosiddetti 'navigator', a sostegno dei centri per l'impiego regionali nella prima fase di attuazione del reddito di cittadinanza. Con delibera, sempre dell'assessore Fioretti, è stata inoltre disposta la ricostituzione del Comitato di intervento per le crisi aziendali e di settore (CICAS), un importante organismo concertativo con tutte le forze sindacali e datoriali maggiormente rappresentative a livello regionale. La dgr dispone il rinnovo del comitato che, in ambito regionale, si occupa in funzione delle risorse finanziarie assegnate alla Regione, di definire gli interventi relativi agli ammortizzatori sociali al fine di garantire sostegno alle imprese in difficoltà e ai lavoratori un adeguato sostegno al reddito. A partire dal 2016 all'area di crisi sono state assegnate risorse finanziarie per un totale di oltre 18 milioni di euro. Su proposta dell'assessore Guido Quintino Liris, infine, è stata approvata la delibera che prevede il reperimento di un immobile da destinare a sede unica degli uffici regionali a Pescara e la indicazione di misure temporanee per la collocazione dei dipendenti e delle strutture attualmente presenti nella sede di viale Bovio. Per questi ultimi vengono indicate due possibili soluzioni, o presso la sede della Camera di commercio o della Saga oppure, in altri immobili che potranno essere individuati sempre previa verifica delle condizioni certificate di idoneità statica e vulnerabilità sismica. Per il momento il personale viene trasferito nei locali della sede regionale di via Catullo. Per quanto riguarda, invece la sede unica, dovranno essere verificati gli attuali fabbisogni e le esigenze logistico organizzative degli uffici e stabilire quali siano le soluzioni realmente percorribili per una sede su Pescara e individuare la soluzione migliore anche con riferimento ai tempi di realizzazione. Nel contempo, si dispone di avviare, tramite procedura a evidenza pubblica, una ricerca di mercato per una sede che, anche solo per il tempo necessario a reperire una sistemazione definitiva, possa accogliere i dipendenti pubblici che prestano attività su Pescara

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Dati Cresa, Febbo: invertire la rotta

"I dati illustrati rivelano perfettamente uno spaccato dell'economia abruzzese di cui eravamo ampiamente a conoscenza, ora la Regione deve lavorare con i propri strumenti per invertire la rotta". E' il commento dell'assessore alle Attività Produttive Mauro Febbo in occasione della presentazione del "Rapporto sull'andamento del manifatturiero abruzzese nell'anno 2018", realizzato in collaborazione con Confindustria Abruzzo e Cresa. "Se - precisa Febbo -  da un lato abbiamo le grandi imprese che continuano a registrare fatturati con segno positivo, per la loro produzione e l'occupazione, tra l'altro con un export a due cifre, dall'altro lato abbiamo le piccole e medie imprese che continuano a soffrire. Sono circa il 92% del manifatturiero regionale e quindi segnano il passo in maniera negativa sull'andamento complessivo dell'intera economia. Infatti - specifica Febbo - della pubblicazione viene certificato come l'occupazione faccia registrare, a fine 2018, un numero di 109 mila occupati con 9 mila unità in meno e un decremento di -7,9%. A questo dato negativo bisogna aggiungere il sistema creditizio che segna una concessione di credito complessiva paria a -9%". "Pertanto - conclude Febbo - è urgente invertire questa tendenza e siamo già al lavoro, con la mia struttura regionale, per incidere immediatamente con i fondi Comunitari della programmazione 2014/2020 cercando di incanalare più risorse possibili in favore delle medio e piccole imprese. Senza dubbio la nostra economia e le piccole imprese hanno bisogno di azioni incisive e la nuova programmazione dei fondi comunitari 2021/2027 deve assolutamente tener presente le criticità emerse, incidendo per invertire la rotta e far tornare a respirare anche le piccole attività che sono il cuore della nostra economia".

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Riaprono le terme di Caramanico

"Siamo soddisfatti per la riapertura delle Terme di Caramanico, ma stiamo lavorando anche in prospettiva, affinche' l'attivita' possa essere duratura nel tempo". Cosi' l'assessore alle Attivita' Produttive della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, commenta la riapertura della struttura a Caramanico Terme e illustra le strategie messe in campo dalla Regione Abruzzo.

"Posso anticipare che mercoledi' 17 luglio avremo un importante incontro in Regione, a Pescara, con la proprieta' e le rappresentanze sindacali per parlare del futuro delle Terme e dei lavoratori, anche alla luce delle difficolta' che in passato ha avuto la societa' di gestione".

Sulle strategie della Regione oggi Febbo dice: "Parliamo di due fronti: il primo riguarda l'ampliamento dell'offerta termale, su cui sta lavorando l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri', in collaborazione con la Asr; il secondo ci vede impegnati con gli uffici dell'assessorato nella riforma della Legge sul Termalismo, nell'ambito del Piano Strategico Turistico". 

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Rapporto Cresa, il sistema manifatturiero rafforza i segnali di ripresa

 “Il sistema manifatturiero rafforza i segnali di ripresa già mostrati nel corso del 2017, - osserva il Presidente del CRESA Lorenzo Santilli – mostrando di essere in grado di rispondere alle sfide che un mercato sempre più competitivo impone”. “Il focus sulla Maturità Digitale, - afferma il Presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone – dimostra la necessità di interventi concreti per modernizzare le nostre imprese e per adeguare l’impianto istituzionale ed amministrativo, la rete infrastrutturale materiale ed immateriale ed il sistema formativo. Confindustria Abruzzo, anche attraverso l’ormai costituito Digital Innovation Hub Abruzzo, Match 4.0, sta già operando per fornire al sistema delle imprese gli indispensabili supporti tecnici volti ad aumentare quella propensione delle PMI alla necessaria innovazione del modello organizzativo, con l’introduzione di processi digitali, e per guardare con maggior fiducia alle sfide imposte dai cambiamenti dei prossimi anni”

Il sistema manifatturiero regionale conferma un andamento decisamente migliore della media nazionale con valori per tutti gli indicatori economici, compresi quelli delle performance sul mercato estero, positivi. Nel confronto con il 2017, il 2018 fa registrare diffusi aumenti intorno al 3% dei principali indicatori; la produzione mette a segno un +3,3%, il fatturato un +3,4%, l’export un +3,1% e gli ordini esteri un +3,6%, più debole la crescita degli ordini interni (+0,5%) e dell’occupazione (+2,2%). Relativamente alla dimensione in termini di numero di occupati, le piccole imprese (10-49 addetti) riportano per tutti gli indicatori valori positivi e nel caso della produzione, del fatturato, degli ordini interni e dell’occupazione superiori alla media regionale. Più critica la situazione sul fronte dei mercati internazionali con incrementi di export e fatturato estero intorno all’1%. Sono le medie imprese (50-249 addetti) a mettere a segno nel complesso i peggiori risultati con una crescita strutturale degli indicatori inferiore alla media regionale. La produzione segna un incremento del +2,1%, il fatturato del +1,5%, l’export del +0,5%, gli ordini interni del +0,4% e quelli esteri del +0,7%. Migliore l’andamento dell’occupazione che segna un incremento del +2,1%, allineato a quello delle grandi industrie e lievemente inferiore alla media regionale. Più incoraggianti le performance delle grandi imprese (250 addetti e più) sui mercati internazionali con incrementi degli indicatori che sfiorano (export: +4,8%) e superano (ordini esteri: +5,8%) il 5%. Allineati alla media regionale le variazioni di produzione, fatturato e occupazione, mentre una certa debolezza si osserva riguardo la tenuta sul mercato nazionale (ordini interni: -0,5%).

Sotto il profilo provinciale, si rileva che Pescara continua a mostrare le migliori performance, con variazioni intorno al 9% di produzione, fatturato e ordini interni e di quasi di quasi il 5% dell’occupazione. Essa evidenzia qualche difficoltà sul fronte della competitività internazionale con un lieve decremento dell’export (-0,1%) e un lieve incremento degli ordini esteri (+1,1%). Segue Chieti con variazioni intorno al 4-5% di produzione, fatturato totale ed estero e ordini esteri, un incremento intorno al 2% dell’occupazione e una lieve contrazione del portafoglio ordini interni. Teramo, presenta, ad eccezione dell’occupazione, variazioni inferiori alla media regionale e qualche criticità sotto il profilo delle performance con l’estero. Fanalino di coda tra le provincie è L’Aquila con ripetute anche se lievi diminuzioni dei valori dei principali indicatori. Il clima di opinione regionale, misurato in termini di saldi percentuali tra le risposte con indicazioni di aumento e risposte con indicazioni di diminuzione, è positivo con aspettative a sei mesi di incrementi che prevalgono sulle previsioni di contrazioni. Più cauto l’ottimismo sul fronte dell’occupazione

La pubblicazione dei risultati della congiuntura manifatturiera relativa al 2018 conferma l’operatività ed efficacia della collaborazione tra Confindustria Abruzzo e CRESA sancita dall’accordo nel luglio 2017. L’intervista oggetto del presente studio, rivolta a 201 aziende manifatturiere con almeno 10 addetti, è stata realizzata dal Centro Studi di Confindustria Abruzzo e i dati sono stati elaborati e commentati dal CRESA.

L’intervista è stata condotta su un campione utile di 185 imprese con almeno 10 addetti aventi sede nella regione Abruzzo. I risultati, che confermano gli scoraggianti risultati delle precedenti indagini, indicano che meno della metà delle industrie intervistate (48,6%) ha introdotto processi digitali al suo interno. A dimostrazione della scarsa propensione delle aziende regionali ad innovare il proprio modello organizzativo si rileva che del 51,4% di imprese che non hanno adottato processi digitali, la stragrande maggioranza (91,4%) non lo ha fatto per mancanza di interesse e solo il 7,5% ha addotto quale motivazione la carenza di risorse umane o finanziarie. Le imprese non interessate alla digitalizzazione sono nella maggior parte dei casi operanti in settori tradizionali quali l’alimentari, il tessile e abbigliamento, il legno e mobili e poi, via via scendendo, la metalmeccanica, i minerali non metalliferi, l’elettronica, la chimico-farmaceutica e i mezzi di trasporto. Le imprese mostrano, quindi, di essere fortemente influenzate nel processo verso la digitalizzazione dal settore di appartenenza e sono quindi più attive in quei comparti in cui più forte è il peso della tecnologia. Altro fattore che mostra di influenzare fortemente il grado di digitalizzazione è la dimensione aziendale, con il 100% delle grandi imprese (da 250 addetti in su) intervistate ben avviate, il 58,8% delle medie (da 50 a 249 addetti) e il 46,3% delle piccole (da 10 a 49 addetti). Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio regionale, Chieti è la provincia nella quale la concentrazione di aziende digitalizzate è massima, L’Aquila quella in cui è minima. La rilevanza percepita della digitalizzazione aumenta nel complesso all’aumentare della dimensione aziendale. 3 delle 4 grandi imprese partecipanti all’indagine (75%) dichiarano che essa è mediamente importante, la restante industria le attribuisce un’importanza elevata. È tra le piccole imprese prevalente l’opinione che la digitalizzazione non sia importante (55,6%), nel loro ambito solo poco meno di 14 su 100 la valutano come assai rilevante (sono tutte organizzazioni che hanno avviato il processo di digitalizzazione). Passando ad esaminare quali sono le aree nelle quali le imprese hanno introdotto la digitalizzazione dei processi, si osserva che più della metà lo ha fatto nella produzione, il 26% nella progettazione, il 9% negli acquisti, l’8% nella logistica e il 2% nella qualità. Le grandi imprese del campione mostrano di essere nel complesso completamente digitalizzate; le piccole e medie imprese lo sono principalmente nelle funzioni della progettazione/ingegneria e della produzione. Per quanto riguarda le funzioni chiave, discriminanti nei processi digitali, tra le aziende digitalizzate sono più numerose quelle che hanno digitalizzato i processi di gestione del personale (30,7%), seguono le aziende (29,5%) che hanno indicato di non aver avviato alcuno dei parametri chiave. Sono aziende che per lo più hanno digitalizzato la sola funzione di produzione, o quella degli acquisti (senza piattaforme integrate con i fornitori) o di logistica interna. Tra il 10% e il 16 % delle aziende intervistate ha dichiarato di avere una funzione IT, marketing o piattaforme integrate con i fornitori e solo l’1,1% di essere in possesso di una certificazione di cyber security. Il 61,4% delle imprese digitalizzate è dotata di Manager IT interno (52,3%) o esterno (9,1%), l’8% di esperto digitale di produzione, l’1,1% di R&D interna e il 29,5% non presenta competenze digitali ad hoc. Delle imprese non digitalizzate, invece, il 97,9% non ha alcuna competenza digitale specifica e solo il 2,1% ha un manager IT. Il 68% delle imprese non ha intenzione di effettuare investimenti digitali nel prossimo futuro. Nel loro ambito il 71% non è dotata di processi digitali e, pertanto, non è interessata ad essi. Esiste un 16,8% delle aziende del campione che ha intenzione di lavorare in futuro sull’organizzazione aziendale, un 4,9% sulla formazione e aggiornamento delle risorse umane, un 3,8% sul marketing e sui macchinari di produzione interconnessi, un 2,2% sulla cyber security e un 1,1% sulla manutenzione predittiva. Per quanto riguarda, infine, gli enti dell’ecosistema per la trasformazione digitale conosciuti dalle imprese facenti parte del campione, si rileva che il gruppo più numeroso (21,1%) è costituito dalle imprese che non ne conoscono alcuno, seguono quelli che conoscono i centri di competenza (18,9%), i centri di trasferimento tecnologico (16,8%) il Digital Innovation Hub (13,5%) e gli enti di ricerca (12,4%). Riportano percentuali inferiori al 10% i PID del Sistema Camerale (8,1%), i dipartimenti universitari (4,9%) e altri enti non meglio specificati (4,3%).

 

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Pescara, nuova sede dell’Officina delle invenzioni-La casa di Arago

Appuntamento domani martedì 16 luglio in corso Manthoné 79/81 a Pescara, dalle 19, per l’inaugurazione della nuova sede dell’Officina delle invenzioni-La casa di Arago. Un momento importante per il marchio di design artigianale che con il nuovo spazio rilancia con un nuovo progetto, oltre a riaccendere corso Manthoné, ispirandosi alla vocazione artigianale della zona. Nuovo passo dunque nell’avventura creativa di Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano, che da più di vent’anni propongono la loro arte creativa che si manifesta in oggetti in ceramica. 

Una nuova sede dunque con laboratorio a vista, aperta di giorno e di sera, che si innesta nell’area che dopo il suo recupero avvenuto già da anni si caratterizza per la presenza di locali e ristoranti, nonché per la sede del Museo delle Genti d’Abruzzo. Lo stesso peraltro ha concesso il patrocinio morale all’evento “Quando i designer ritrovano i Santi” e al relativo nuovo progetto Arago, insieme al comune di Roccamontepiano. All’inaugurazione saranno presenti il sindaco della cittadina, Adamo Carulli e l'antropologa Adriana Gandolfi. Sponsor creativi che affiancano il debutto del nuovo prodotto artigianale sono Roberto Mastrocola - allievo di Niko Romito - di Mastro, cibo e cucina, ristorante in via delle Caserme e vini della Tenuta i Fauri. A loro il compito di offrire acqua, vino e pani, a sottolineare il lancio del nuovo prodotto che non è una semplice presentazione ma il frutto di una ricerca caratterizzata da suggestioni iniziali e traguardi inaspettati, all’insegna di un design vernacolare, che si avvicina alle radici profonde del culto popolare, fra credenze ancestrali e miti. 

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Istat, In Italia livelli di istruzione inferiori alla media europea

"In Italia, i livelli di istruzione della popolazione sono in aumento ma restano ancora inferiori a quelli medi europei; sul divario incide la bassa quota di titoli terziari. Tra i 25-64enni il 61,7% ha almeno il diploma e il 19,3% un titolo terziario". E' quanto rileva l'Istat nel report sui livelli di istruzione e sui ritorni occupazionali per il 2018. 

"La quota di popolazione di 25-64 anni con almeno un titolo di studio secondario superiore è il principale indicatore per valutare il livello di istruzione formale conseguito in un Paese. - si legge nel rapporto Istat- Il diploma è infatti considerato il livello minimo indispensabile per acquisire le competenze di base richieste nella società attuale e, ragionevolmente, anche nella futura".In Italia, la quota di 25-64enni in possesso di almeno un titolo di studio secondario superiore è stimata pari a 61,7% nel 2018 (+0,8 punti percentuali sul 2017), un valore molto inferiore a quello medio europeo, pari a 78,1% (+0,6 punti sul 2017). Su questa differenza incide la bassa quota di 25-64enni con un titolo di studio terziario: meno di due su dieci in Italia (19,3%, +0,6 punti rispetto all’anno precedente) contro oltre tre su dieci in Europa (32,3%, +0,8 punti rispetto all’anno precedente). Il trend degli ultimi anni è positivo; tuttavia, tra il 2014 e il 2018 la quota di popolazione con laurea ha avuto una crescita più contenuta di quella Ue (2,4 punti contro 3,0 punti).

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Audizione dei candidati per la nomina a Garante dei detenuti nella settimana del Consiglio regionale

La settimana politica all’Emiciclo si apre con la conferenza stampa in programma martedì 16 luglio, alle 11, nella sala “Benedetto Croce” (piano -2), per la presentazione della cena di beneficenza realizzata dagli chef stellati abruzzesi, alla quale parteciperà il Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. Alle 12, nella sala “Ignazio Silone”, è in programma la Conferenza dei Capigruppo nel corso della quale sarà discusso l'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale e successivamente è prevista l'audizione dei candidati per la nomina a Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Sempre martedì 16 luglio, alle 15, è convocata la Commissione Bilancio in seduta straordinaria e congiunta con la Commissione Territorio. I punti all’ordine del giorno sono: “Regolamento per la disciplina dei controlli interni all’amministrazione del Consiglio regionale”;  “Proposta di modifica alla legge regionale recante “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione finanziario 2019/2021 della Regione Abruzzo (Legge di Stabilità regionale)”; “Norme per il sostegno economico alle micro e piccole imprese commerciali ed artigiane operanti nel territorio della Regione Abruzzo interessato dai cantieri per la realizzazione di opere pubbliche”; “Compartecipazione della Regione Abruzzo per la valorizzazione, il recupero e il miglioramento ambientale delle opere irrigue nel fucino, zona Trasacco”; “Risoluzione in merito alla nuova rottamazione del bollo auto”.

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Salvini, Savoini e l’hotel Metropol

Salvini, Savoini e l’hotel Metropol

Il 18 ottobre 2018 Savoini ,presidente dell’associazione Lombardia-Russia , insieme a due italiani incontra tre personaggi russi. Scopo della riunione è quello di procurare, tramite una compravendita di petrolio, 65 milioni di euro alla Lega come finanziamento per le Elezioni Europee del 2019. I russi avrebbero dovuto concedere il loro aiuto economico perché Salvini si era posto a capo di un gruppo di partiti sovranisti in Italia, Francia, Germania, Austria e Ungheria che avevano l’obbiettivo di migliorare le relazioni tra Russia ed Unione Europea. Tutto questo viene fuori da un file audio dell’incontro rivelato alcuni giorni fa da un sito statunitense. Da molti mesi nella stampa italiana circolavano notizie relative a questo incontro ma la pubblicazione del file audio ne chiarisce il significato. Come si difende Savoini? Con due dichiarazioni in contrasto tra di loro. Nella prima afferma di non riconoscere la sua voce, in altri termini che non è lui quello che si sente parlare. In una seconda dichiarazione dice che un file audio può essere modificato introducendo frasi non pronunciate; allora si riconosce nella voce anche se non nelle parole. La questione è di semplice soluzione: un esame tecnico ci dirà se quella voce è la sua e se c’è stata una manipolazione o no. Gli altri due italiani presenti sono stati identificati e saranno chiamati a testimoniare sull’identità dei russi e sul tenore del colloquio con l’obbligo di dire la verità.

Come si è difeso Salvini? Pur non essendo santo ha rinnegato Savoini anche se non lo hanno (ancora) arrestato proprio come fece San Pietro quando arrestarono Gesù. Anche alla cena a Villa Madama del 4 luglio Salvini ha detto di non sapere come mai Savoini fosse tra gli invitati. Proprio oggi però una nota della Presidenza del Consiglio spiega che tutti i partecipanti al Forum erano invitati alla cena, e d’Amico assunto come consigliere nello staff di Salvini aveva chiesto alla Presidenza di farlo invitare al Forum. Salvini sta dimostrando di essere molto ingenuo e di avere difficoltà a districarsi nella vicenda. Si sa che le bugie hanno le gambe corte e Salvini dovrebbe evitare di dirle. Nei paesi di cultura protestante, Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania basterebbero queste bugie per troncare definitivamente la carriera di un uomo pubblico ,ma qui per sua fortuna siamo in un paese cattolico.

La seconda difesa è consistita nel dichiarare che neanche un rublo è arrivato nelle casse della Lega. Voglio però ricordare che il reato di corruzione internazionale si configura “per una dazione o per la promessa di una dazione di denaro o di altra utilità” Quindi il reato sussiste sulla base di un accordo anche se non si è perfezionato con l’introito di denaro. Salvini può sempre dichiarare che Savoini ha agito di sua iniziativa senza neanche informarlo. Se però si trovasse prova della dazione sarebbe difficile sostenere che la cosa è avvenuta a sua insaputa.

Il punto più delicato della vicenda sta nella registrazione del colloquio; chi è stato? Questa è roba da servizi segreti che sapevano molte cose: dove si sarebbe svolto l’incontro, chi sarebbe stato presente, di cosa si sarebbe parlato. Non necessariamente a mettere la cimice sono stati i servizi statunitensi, ma la diffusione del file fatta da un sito americano significa che non c’era negli Stati Uniti nessuna volontà di salvaguardare l’immagine di Salvini. Altra domanda: a quale scopo è stata fatta questa rivelazione e perché dopo le elezioni e non prima? Devono sapere molte altre cose ed avere molti altri elementi in mano. E’ l’inizio di uno stillicidio o è un avvertimento perché il segretario della Lega ha fatto o non ha fatto qualche cosa e viene richiamato all’ordine?

Il tempo ed il lavoro dei magistrati di Milano chiariranno molte cose. Verranno acquisiti molti documenti e sentiti molti testimoni. Salvini potrebbe essere convocato come persona informata sui fatti. Questa sarebbe una condizione più difficile che essere sentito come indagato. Un indagato infatti ha il diritto di mentire; un testimone viene sentito senza la presenza di un avvocato e ha l’obbligo di dire la verità. In teoria ,ma molto in teoria, se fosse trovato a mentire potrebbe anche essere arrestato perché in flagranza di reato l’immunità parlamentare non si applica.

La situazione è in movimento ed è difficile prevedere dove si arriverà. Per il buon nome e il prestigio dell’Italia ci auguriamo che si pervenga ad una archiviazione.

di Achille Lucio Gaspari

 

 

 

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