Redazione Notizie D'Abruzzo

La giornata contro la violenza alla donne al Liceo Mibe di Pescara

Una giornata particolarmente sentita, quella del 25 novembre, al Liceo Mibe di Pescara, dedicata contro la violenza alle donne. E ce n’erano tantissime, di donne, a iniziare dalla Dirigente scolastico, Raffaella Cocco, che ha ribadito il suo No alla violenza, alla organizzatrice dell’evento, prof.ssa Barbara Nardella, per arrivare alle tantissime alunne e rappresentanti di istituzioni che hanno dato il loro contributo alla riuscita di questa manifestazione. E c’erano gli uomini , come il capitano del comando della compagnia carabinieri di Pescara, Di Mauro, che ha parlato dell’importanza della denuncia e dell’essere consapevoli che dove c’è violenza non ci può essere amore.

Tanti i momenti intensi di una giornata tutta particolare iniziata con il Flash mob organizzato dalle prof.sse Posa e Romano: i ragazzi hanno fatto una performance di ballo con i loro abbigliamenti rigorosamente rossi, in tono con le scarpe rosse, simbolo di questa giornata; in seguito i bambini della scuola elementare del plesso Laporta, Pescara 7, invitati con le loro maestre, hanno fatto una esibizione teatrale interpretando in modo nuovo la favola di Cappuccetto Rosso per poi ribadire il loro desiderio di pace, perché, come hanno detto le maestre, non è mai troppo presto per iniziare a parlare del pericolo della violenza così da poter scegliere in modo consapevole la strada della pace. Suggestive le danze della sezione Coreutica del Liceo, organizzati dai proff . Sacchetta e Gaeta, che con le loro movenze facevano percepire il dramma di un amore doloroso, così come dal monologo “Donne e strega” organizzato dalla prof.ssa Vicino si percepisce la forza della donna che non ha paura della parola. Ed è proprio la parola l’arma salvifica contro la spirale di violenza che si insinua piano e poi non lascia scampo, come ha ribadito la psicologa Loredana Girasole, nel suo intervento: l’uomo malato di gelosia e possessione mira a isolare la propria vittima e a farla sentire sempre inadeguata e in qualche modo sbagliata: solo avendo il coraggio di parlare, raccontare e ribellarsi si può fermare una strada dall’epilogo drammatico. Anche Manuela Carulli, commissario polizia postale, ha parlato dell’importanza della comunicazione, dell’attenzione che dobbiamo, adulti e ragazzi, avere nei confronti di una nostra foto che, nostro malgrado, finisce online, soprattutto se questa faceva parte di una momento intimo dato in mano a una persona sbagliata. Oggi la legislazione sta facendo passi importanti nella tutela della donne, ma occorre avere in mente una cosa drammaticamente vera: spesso sono le donne che non hanno il coraggio di andare fino in fondo nella denuncia dell’uomo violento contribuendo a rafforzare quel vortice di maltrattamenti da cui non c’è scampo. Interessanti anche i contributi delle rappresentati dell’Udi, Unione donne italiane, e del centro antiviolenza Ananke, nel ribadire l’importanza di non lasciare sole le donne che subiscono maltrattamenti. Ai vari rappresentanti intervenuti sono state consegnate incisioni della sezione Grafica curata dai proff. D’Agnese e Volpe, mente la sezione Audiovisiva e Multimediale, con i proff. Finore e Di Donato, curavano le foto e le riprese.

Ogni sezione artistica del Liceo Mibe ha dato il suo contributo per rendere questa giornata davvero costruttiva: la sezione Architettuta, con la prof.ssa Ragni, ha ipotizzato la Casa Viola, una proposta di rifugio per donne vittime di violenza, il Design, con la prof.ssa Nubile, ha creato dei segnalibri ricordo, mentre i ragazzi del Figurativo, coordinati dalla prof.ssa Dell’Elice, hanno realizzato, durante la manifestazione, delle opere a tema che poi sono state esposte. Per un giorno la scuola è stata teatro di tante esibizioni, perché, come dice la prof.ssa Nardella, non è tanto il risultato finale che conta, quanto il percorso interiore che questi ragazzi fanno nella consapevolezza che, soltanto insieme, la violenza sarà sconfitta.

 

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Marsilio visita la Coca Cola di Oricola

Incontro nello stabilimento di Oricola della Coca Cola tra i vertici dell'azienda e il presidente della Regione Abruzzo. E' stata espressa preoccupazione in merito all'annunciata introduzione di misure di tassazione sulle bevande zuccherate e sull'uso delle plastiche per imballaggio (le cosiddette "sugar tax" e "plastic tax, quest'ultima adottata in diversi paesi del mondo e anche europei) che potrebbero mettere a rischio lo stabilimento di imbottigliamento di Oricola della Coca Cola, uno dei sei siti di produzione e imbottigliamento della bevanda in Italia che generaun fatturato di 34 milioni di euro l'anno (pari allo 0,01 del Pil regionale), con un impatto occupazionale di 1.786 occcupati di cui 286 dipendenti diretti e 1.500 lavoratori nel settore dell'indotto.

"Il rischio di chiusura è concreto", dice Giangiacomo Pierini, direttore delle comunicazioni e affari istituzionali di Coca Cola Italia, "questa misura comporterebbe, solo per lo stabilimento di Oricola, un aumento della tassazione pari a 180 milioni di euro, di cui 140 per la sugar tax e 40 per la plastic tax: una cifra impossibile da gestire soprattutto per una realtà produttiva come quella di Oricola che è dedicata esclusivamente alla produzione di bottiglie in pastica Pet".

"Se dovesse chiudere lo stabilimento di Oricola", ha detto il Presidente della Regione, Marco Marsilio, "noi avremmo in Abruzzo un aumento di disoccupazione che si aggirerebbe tra il 2 e il 3%".

"La Regione condivide questa preoccupazione e farà un appello al Governo e al Parlamento perchè facciano attenzione ad introdurre nuove tasse che potrebbero solamente peggiorare la nostra competitività industriale, con pericoli di delocalizzazione delle imprese in est europa o in estremo oriente dove c'è una competizione aggressiva in ambito sociale e di tassazione".

 

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Una panchina rossa per ricordare le donne vittime di violenza

 In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne  il C.U.G (Comitato di Garanzia della pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni)  ha donato una panchina rossa alla Regione Abruzzo per ricordare le donne vittime di violenza. 
La panchina è stata posizionata all'ingresso di Palazzo Silone alla presenza del Presidente Marsilio, dell'assessore alla sanità, Nicoletta Verì, della Presidente del Cug, Roberta Copersino, degli altri componenti del Comitato e della consigliera regionale di parità, Alessandra Genco.
Un'iniziativa simbolo, in memoria delle donne vittime di questo drammatico fenomeno per richiamare l'attenzione su una vera e propria emergenza pubblica.  
"La violenza – ha detto il presidente Marsilio - è un fenomeno da condannare in tutte le sue forme. Questa panchina rossa ci ricorderà ogni giorno la necessità di continuare ad adoperarci per sconfiggere ogni fenomeno di violenza e contrastare i segnali del maltrattamento sulle donne con interventi concreti poiché non bastano politiche simboliche. Noi, come amministrazione regionale, stiamo portando avanti ogni azione necessaria con potenziamento di una rete regionale e il sostegno a Centri Antiviolenza e Case Rifugio".
"Sono orgogliosa di questa iniziativa come rappresentante delle istituzioni ma soprattutto come donna - è stato il commento dell'assessore Verì - stiamo lavorando anche ad un protocollo che disciplini e uniformi la procedura di Codice Rosa, il percorso di accoglienza-assistenza per coloro che si recano al pronto soccorso a causa di violenza domestica o sessuale accolti ed assistiti dal personale infermieristico secondo un triage dedicato".
Il comitato di garanzia garantisce pari opportunità lavorative tra uomini e donne, promuovendo un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e contro ogni forma di discriminazione. 
Il CUG, come ha sottolineato la Presidente Copersino, 'nel donare e posizionare la panchina all'esterno del palazzo regionale, ha voluto lasciare un segno concreto dell'impegno che le istituzioni portano avanti su questa tematica'.

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Regione Abruzzo, approvato in Giunta il piano d’investimento per l’acquisto di treni

La giunta regionale, presieduta dal Presidente Marco Marsilio, si è riunita oggi a Palazzo Silone, a L'Aquila. Approvato, su proposta del Presidente, il piano d'investimento per l'acquisto di treni destinati al trasporto ferroviario regionale. Con fondi per lo sviluppo e la coesione sono assegnati alla Regione Abruzzo circa 30 milioni di euro cui vanno sommati, a titolo di co-finanziamento, nella misura del 40% a carico delle aziende di trasporto, altri 20 milioni per un importo complessivo pari a 51 milioni. Ciò assicurerà non solo il finanziamento di 2 elettrotreni ad alta e media capacità, ma sarà oggetto di ulteriore provvedimento della giunta, per disporre di un' ulteriore somma di oltre 34 milioni di euro. Un secondo Piano di investimento approvato riguarda l'acquisto di treni destinati al trasporto ferroviario regionale per un importo complessivo pari a circa 12milioni di euro assegnati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Regione Abruzzo. A questa somma, va aggiunto il cofinanziamento del 40% a carico di Trenitalia Spa e della società Tua, per circa 8 milioni per 4 convogli ferroviari ripartiti tra le società Trenitalia e Tua. Un terzo piano d'investimento per l'acquisto di autobus destinati al trasporto pubblico locale su gomma riguarda invece l'acquisto di autobus destinati al trasporto su gomma regionale. Da Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, è stata assegnata la complessiva somma, di 12milioni e 800mila euro per il finanziamento di 61 autobus di cui 38 in favore della società TUA (per il 62% della disponibilità dei detti mezzi) e 23 per altre aziende del trasporto pubblico locale. In tema di servizi di trasporto pubblico locale è stato anche prorogato di un anno, fino al 31.12.2020, il termine previsto per le autorizzazioni dei servizi di linea commerciale, servite da linee automobilistiche inserite nell'elenco "Definizione dei Bacini di Mobilità determinazione dei servizi minimi e loro attribuzione territoriale", già approvato dal consiglio regionale nel 2018. Su proposta dell'assessore Emanuele Imprudente è stato autorizzato il piano di abbattimento degli uccelli "Corvidi", per motivi sanitari nelle Province di Teramo e Chieti. La Legge 157/1992 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", prevede che le Regioni, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, ecc, provvedano al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo viene praticato con metodi ecologici su parere dell'ISPRA (ex INFS, Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica). Qualora l'Istituto verifichi l'inefficacia di questi metodi, le Regioni possono autorizzare piani di abbattimento. Tali piani devono essere attuati dalle guardie venatorie delle amministrazioni provinciali. Su proposta dell'assessore Guido Quintino Liris sono stati individuati gli interventi e assegnate le risorse relativamente a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 23/2019 con lo stanziamento di € 300mila per interventi di manutenzione straordinaria sull'edilizia residenziale pubblica per far fronte ai danni generati dalla grandinata del mese di luglio 2019 in favore del Comune di Pescara. Approvato lo schema di protocollo d'intesa tra la Regione Abruzzo e la Federazione delle Associazioni delle Capitali e delle Città Europee dello Sport (ACES-EUROPE) di Bruxelles per la promozione dello sport. Autorizzato il Comune di Controguerra (TE) a riservare una quota degli alloggi ERP (Edilizia residenziale pubblica), per far fronte a situazioni di emergenza abitativa. Su proposta dell’assessore Piero Fioretti, la giunta ha individuato azioni necessarie per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne: istituzione di una rete regionale tra tutti i soggetti coinvolti nel contrasto a tali violenze, per promuovere attività di prevenzione e garantire accoglienza e sostegno alle vittime; istituzione di un tavolo regionale composto dai rappresentanti della rete regionale; istituzione di un albo dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, ai fini di costruire un sistema di servizi regionali antiviolenza. Si stabiliscono, inoltre, le procedure per l'istruttoria e la gestione delle istanze di contributo finalizzate al sostegno di questi centri. Risulta disponibile lo stanziamento statale di circa 500mila euro mentre le risorse regionali sono pari a 150mila euro. Definita la programmazione delle attività a valere sul Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili per l'anno 2019, recependo l'intesa tra Governo, Regioni ed enti locali. Si tratta di interventi che promuovono la partecipazione inclusiva dei giovani alla vita sociale e politica dei territori. La programmazione regionale sarà attuata attraverso l'approvazione di un avviso pubblico da emanare per la presentazione di progetti da parte degli enti di Ambito distrettuale sociale della Regione Abruzzo. Il Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili destina per tale iniziativa complessivamente oltre 230mila euro ed è inoltre prevista una quota di cofinanziamento da parte dei soggetti attuatori pari al 20%, per circa 60mila euro da valorizzare come disponibilità di risorse umane, beni e servizi. La regione interverrà con un’analoga quota di cofinanziamento, in via sostitutiva, nella stessa misura del 20%, unicamente attraverso la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi per il caso in cui il soggetto attuatore non adempia nei termini. La giunta ha poi preso atto del Progetto presentato dal Coni Abruzzo, relativo all’iniziativa progettuale "scuole in movimento" rivisitato per l’anno scolastico 2019/20, con relativo piano finanziario. Ha quindi approvato lo schema di convenzione tra Regione Abruzzo, Coni, Ufficio scolastico regionale e le università’ dell’Aquila e di Chieti-Pescara, circa gli impegni operativi ed economici per consentire l'attività di collaborazione interistituzionale, ai fini della realizzazione del progetto per un importo complessivo pari a 959mila euro. Approvato, su proposta dell'assessore Nicoletta Verì, il piano dei conti del Servizio Sanitario Regionale (Aziende Sanitarie e Gestione Sanitaria Accentrata), in base a nuovi modelli variati a seguito dell'evoluzione normativa tesa ad assicurare una più organica ed omogenea attività di rilevazione dei dati relativi ai ricavi e ai costi degli Enti del servizio sanitario regionale. Approvati, inoltre, il Documento tecnico "Aggiornamento della Rete regionale delle Malattie Rare", il documento tecnico "Rete e Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la gestione del paziente con Sindrome delle Apnee Ostruttive nel sonno" e il Documento tecnico relativo al "Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) della Fibrillazione Atriale e terapia Anticoagulante", la cui attuazione è a carico delle Aziende sanitarie locali nel rispetto della vigente programmazione sanitaria, con il monitoraggio dell'Agenzia sanitaria Abruzzo. Approvato anche un nuovo Documento tecnico sui DSA (Disturbi specifici di apprendimento) ad integrale sostituzione del precedente che stabilisce linee guida di diagnosi e di gestione dei DSA, specificando i requisiti di autorizzazione e di accreditamento delle strutture e dei professionisti, esplicitando la composizione ed i compiti della commissione tecnica . E' stato recepito il Piano Nazionale integrato di sorveglianza e risposta al Virus WND e al Virus USUV-Anno 2019, e contestualmente approva il Piano operativo della Regione Abruzzo per la sorveglianza dei medesimi virus per l'anno 2019. Il virus West Nile (WNV) è stato segnalato in Europa a partire dal 1958 ed è il virus appartenente al genere Flavivirus più diffuso al mondo. Persone ed equidi posso essere portatori sani e l'infezione decorre in maniera asintomatica nella maggior parte dei casi. In alcuni casi però (età avanzata, soggetti immunocompromessi) l'infezione può essere molto grave. Altro virus meno noto ma ugualmente pericoloso è il virus Usutu (USUV). La giunta, su proposta dell'assessore Mauro Febbo, ha dettato infine nuove disposizioni attuative per l'attuazione della L.R.n. 23/2018 - Disciplina del sistema fieristico regionale" con un documento che stabilisce criteri requisiti e modalità ai fini del riconoscimento degli Enti fieristici destinati allo svolgimento delle manifestazioni fieristiche

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Olio all’asta: gli studenti di Città Sant’Angelo vendono per beneficenza l’olio che hanno prodotto.

Venderanno all’asta l’olio che hanno prodotto, per imparare come coniugare le leggi del mercato con la beneficenza: gli studenti della Scuola Secondaria di I grado “Nicola Giansante” dell’Istituto Omnicomprensivo di Città Sant’Angelo danno appuntamento domani, martedì 26 novembre, nella sala consigliare del Comune di Città Sant’Angelo dalle ore 15:30 alle ore 17:00, per battere il martelletto. Si tratta dell’ultimo atto di due progetti che li hanno visti coinvolti nelle scorse settimane: “I soldi non piovono dal cielo”, portato avanti in collaborazione con la Banca d’Italia di Pescara per l’educazione finanziaria e “Il nostro olio” che ha impegnato i giovani studenti nella raccolta delle olive in collaborazione con il Comune di Città Sant’Angelo e l’Oleificio D’Agostino Maria. Il ricavato della vendita delle bottiglie di olio sarà devoluto alla Casa Famiglia “Terra Promessa” di Città Sant’Angelo e alla Casa di accoglienze Madri e Profughi di Lampedusa. Si tratta di percorsi di apprendimento significativo: gli studenti sono stimolati, attraverso l’esperienza, a comprendere che tra i fattori produttivi non vi sono solo la disponibilità di forza lavoro, di materie prime e di capitale finanziario, ma anche di capitale sociale. Vale a dire: un tessuto di relazioni che crea una comunità operosa, cooperante, che si identifica con le sorti dell’impresa e ne condivide il bene. Si tratta di un ritorno al territorio e alla società, che trasforma in beni i prodotti del territorio e che alla comunità restituisce valore. Un modello che viene da lontano: il riferimento culturale va ad Adriano Olivetti e alla sua “fabbrica comunità”, fabbrica come bene comune.

 

 

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Il Cerchio della Vita. Cinque incontri a San Giovanni Teatino

Prende il via giovedì 28 novembre il ciclo di incontri "Il Cerchio della Vita" organizzato dall'amministrazione comunale, assessorato alla cultura, in collaborazione con l'APS "CuntaTerra - teatro, musica, cultura, arti popolari".

In programma cinque seminari esperienziali, curati da Mario Cappelluti (consulente familiare) e Maria Giannandrea, mirati alla crescita della consapevolezza di sé e del proprio vissuto, ognuno dei quali legato alle stagioni/fasi della vita: Infanzia, Adolescenza, Giovinezza, Vita di coppia e Maturità/Senilità.

"Questo ciclo di incontri - dichiara il Sindaco Luciano Marinucci - è stato pensato per coinvolgere la cittadinanza su una serie di riflessioni che riguardano le varie fasi della vita. Si tratterà di seminari esperienziali molto coinvolgenti e interessanti, perché toccano aspetti del vivere che meritano di essere approfonditi".

"Il Ciclo della Vita - spiega l'assessore Simona Cinosi - si inserisce nelle attività che l'Amministrazione Marinucci propone alla popolazione di San Giovanni Teatino, finalizzate all'acquisizione di strumenti per riconoscere le proprie competenze emotive, sociali e relazionali. E' nostra intenzione promuovere lo sviluppo psicologico verso la prospettiva di una maggiore vivibilità, condivisione e sviluppo del nostro territorio e dei cittadini che lo vivono".

Il primo incontro, sul tema dell'infanzia, giovedì 28 novembre, ha come titolo "Che mondo sarebbe senza .. tenerezza - Le carezze che ci hanno toccato". Venerdì 19 gennaio 2020: "Sulle Montagne russe - Viaggio sulla giostra delle emozioni", sulla fase dell'adolescenza. Venerdì 7 febbraio 2020: "Perfetta imperfezione - Unici e irripetibili: riconoscersi" sulla fase della giovinezza. Venerdì 6 marzo 2020: "Dimmi come parli e ti dirò chi sei - Che linguaggio parlo io? E il mio partner?" sul tema della vita di coppia. Ultimo appuntamento per venerdì 17 aprile sulla stagione della maturità/senilità: "Ogni momento è un nuovo inizio - Ricordati chi sei: dal passato puoi scappare .. o imparare qualcosa. Prendi il tuo posto nel cerchio della vita".

Tutti gli incontri, ad ingresso libero, si terranno presso l'auditorium della Scuola Civica Musicale "San Giovanni Teatino", in piazza San Rocco a partire dalle ore 21,00.

 

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Dall’XI Congresso nazionale di Legambiente ecco il manifesto green con le azioni del coraggio da mettere in campo

Se davvero si vuole salvare il Pianeta è tempo di una rivoluzione verde che metta al centro clima ed energia, legalità, economia circolare e civile, green societycitizen science, mobilitazione e protagonismo dei giovani e volontariato. L’Italia può, e deve, raccogliere questa sfida, contrastando la crisi climatica con un ambizioso piano energia e clima, con la riconversione ecologica del Paese abbandonando le fonti fossili e i sussidi dannosi per l’ambiente. Puntando su rinnovabili e innovazione tecnologica, contrastando in maniera sempre più forte l’illegalità e le ecomafie. Inaugurando una nuova stagione di lotta senza quartiere contro gli ecomostri e tutti gli altri abusi edilizi, tema ancora oggi “orfano” nella politica italiana, accelerando l’iter delle demolizioni oggi in mano ai Comuni, troppo spesso vittime del ricatto elettorale. E ancora aumentando l’efficacia dei controlli pubblici contro l’inquinamento, attuando una riconversione ecologica del sistema industriale per dire “mai più Taranto, Gela e Bagnoli” e tutelare l’ambiente, il diritto alla salute e al lavoro. Ripensando le città e gli spazi urbani in una chiave sempre più ecosostenibile attraverso la rigenerazione urbana, il “rammendo” delle periferie, contrastando il consumo di suolo e puntando su una mobilità sostenibile e intermodale.

 

Sono queste le azioni di quel “coraggio” messo al centro del manifesto green che Legambiente ha presentato nella giornata finale del suo XI Congresso nazionale dal titolo “Il Tempo del coraggio”, che ha visto per tre giorni confrontarsi a Napoli, nel suggestivo scenario del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, 833 delegati, 60 ospiti istituzionali e altre 200 presenze. Fra questi, il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, Marco Omizzolo, intervenuti questa mattina. Nella giornata di oggi, Legambiente ha anche eletto le sue cariche nazionali, tutte riconfermate alla guida dell’associazione: Stefano Ciafani, presidente nazionale, e Giorgio Zampetti, direttore generale, e Nunzio Cirino Croccia, amministratore. Al loro fianco, Edoardo Zanchini e Vanessa Pallucchi, vicepresidenti nazionale, e Serena Carpentieri, vicedirettrice.

 

“La febbre del pianeta continua a salire – dichiara il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – con leader mondiali come Trump e Bolsonaro, sostenuti dalle peggiori lobby, che negano la crisi climatica. Ma anche con Paesi, che pur fra mille contraddizioni investono sul futuro, come la Cina, che da principale emettitore in atmosfera di gas serra è diventata anche la potenza mondiale che destina più risorse allo sviluppo di tecnologie pulite, e con l’Europa che con il Green new deal vuole recuperare il gap rispetto al primato di un tempo sul fronte della transizione ecologica dell’economia. I temi ambientali – continua Ciafani – sono sempre più centrali per fronteggiare le emergenze e riconvertire l’economia, ma bisogna immediatamente allungare il passo. L’Italia è a un bivio: per imboccare la strada giusta serve armarsi di forza e coraggio e mettere in campo azioni e interventi concreti. Un impegno che non deve riguardare solo la politica, ma anche le imprese, i sindacati, i cittadini e soprattutto i tantissimi giovani che in tutto il mondo si stanno mobilitando per il clima, facendo sempre più rete. La loro bandiera è la lotta alla crisi climatica, la fiducia nella scienza, il contrasto a un sistema economico insostenibile per la giustizia climatica e il futuro dell’umanità. E noi saremo sempre più vicini a loro per sostenerli e continuare insieme questa battaglia per l’ambiente e per salvare il clima”.

 

Tra gli altri obiettivi al centro del manifesto green di Legambiente, anche la lotta all’inquinamento e alle disuguaglianze, la costruzione di un modello economico alternativo a quello attuale e di un modello energetico distribuito, rinnovabile, democratico, la rete delle alleanze territoriali, un impegno concreto per la rinascita delle aree terremotate del Centro Italia. L’Italia, ne è convinta Legambiente, può guidare questa “rivoluzione verde” attraverso politiche ambientali coraggiose e lungimiranti, a partire dalla definizione di un ambizioso piano energia e clima e di un piano di adattamento nazionale ai mutamenti climatici di cui siamo ancora sprovvisti, ragionando su una finanziaria green, avendo il coraggio di modificare la legge di bilancio in discussione. Sul fronte della lotta alle ecomafie è indispensabile completare la riforma normativa necessaria per difendere fauna e flora protette, beni culturali e reperti archeologici, combattere le agromafie. Nel contrasto al marine litter l’associazione chiede al più presto l’approvazione della legge, a prima firma Rossella Muroni e Sergio Costa, sul fishing for litter, per permettere ai pescatori di fare gli spazzini del mare, pratica ancora oggi vietata e che costringe gli stessi pescatori a ributtare in acqua la spazzatura pescata.

 

Obiettivi e azioni che il Paese deve perseguire con caparbietà e che indicano i campi e le sfere di azione dei prossimi anni di Legambiente, che crede sull’importanza e sull’efficacia di un dialogo sempre più trasversale nella società civile per rendere al tempo stesso questo Paese più giusto, bello, aperto e accogliente. Senza dimenticare però di allargare lo sguardo al Mediterraneo, perché è quello il teatro una parte importante delle sfide da affrontare, legate ai cambiamenti climatici, migranti, cooperazione internazionale, solidarietà e pace. Su questo è stata approvata durante il Congresso una mozione per chiedere al Governo di chiudere la stagione dei decreti sicurezza e aprire una nuova politica per il Mediterraneo. 

 

 

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Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: l’intervento di Irene Bizzarri, dei Giovani Democratici della Provincia di Teramo

“Oggi voglio rivolgere la mia attenzione alle vittime di violenza. Troppo spesso le donne si sentono in colpa e giustificano determinati atteggiamenti pensando che siano loro ad aver portato l'altra persona al limite, spingendola alla violenza. Non è così. La violenza verbale e fisica non è MAI giustificata. Sebbene questi individui cerchino di allontanarvi dai vostri cari e amici, dovete trovare la forza di parlarne con qualcuno perché questo è il primo step per uscire dalla zona-rischio. Ci vorranno mesi o forse anni per lasciarsi scivolare addosso i sensi di colpa insensati, ma ci riuscirete. Vi rialzerete. Perché è questo che fanno le donne: si rialzano. Da oggi però, bisogna lottare affinché le donne non cadano più". Lo afferma Irene Bizzarri,  Delegata alle Pari Opportunità dei Giovani Democratici della Provincia di Teramo,  oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
 
"Garantire protezione e comprensione alle vittime di violenza, è fondamentale. Specie quando la violenza deriva da persone vicine, insospettabili. È assurdo che debba esserci una giornata che ricordi agli uomini che le donne non vanno toccate, è assurdo pensare che ci sia una società che non ascolti le grida di aiuto di queste persone. 
A tutte le donne che hanno accelerato il passo in una strada buia; a tutte le donne che fingono di telefonare per sfuggire ad un possibile sguardo troppo invadente; a tutte le donne che si sono sentite dire con chi dovevano uscire o con quali vestiti; a tutte le donne che sono state insultate per aver tardato a rispondere ad una telefonata; a tutte le donne che non sono libere di camminare per strada senza sentirsi fischi dietro; a tutte le donne che hanno evitato le scollature per non sentirsi dire 'se l'è cercata'; a tutte le donne che hanno subito violenze davanti ai propri figli o quando portavano in grembo il figlio stesso del carnefice; a tutte le donne che si guardano allo specchio e si vedono imperfette perché qualcuno gli ha detto che non valgono nulla; a tutte le donne che vorrebbero urlare ma stanno zitte; a tutte le donne che ricevono insulti da altre donne che invece dovrebbero essere solidali con loro; a tutte le donne che non hanno il coraggio di dire quello che pensano; a tutte le donne che abbassano lo sguardo davanti a gruppi di ragazzi per paura di suscitare una qualche reazione. A queste donne io dico: alzate la testa, siate bellissime, siate forti e mostratevi deboli solo davanti a coloro che sapete non se ne approfitteranno. Siate coraggiose, per voi, per i vostri figli e per la vostra famiglia. Non tollerate un insulto o uno schiaffo pensando sia l'ultimo. Non screditatevi. Non sentitevi in colpa per non aver risposto in tempo ad una telefonata o per aver indossato una gonna troppo corta. Splendete. Guardate negli occhi colui che vi ha fatto del male e andate a denunciarlo. Chiedete aiuto alle associazioni contro la violenza, parlate con gli amici e le vostre famiglie o con uno psicologo. E andate via. Andate via da casa vostra. Tutelatevi. E infine risorgete. Ci sarà qualcuno in grado di amarvi senza farvi del male. Ci sarà qualcuno capace di farvi sentire sicure. E se non arriverà nessuno, amatevi voi. Brillate di luce propria. Ai carnefici voglio dire: abbassate lo sguardo davanti a queste donne perché loro sì, che possono tutto. Voi invece userete sempre e solo la violenza perché incapaci di comunicare. Perché vi sentite inferiori. Perché sapete di essere messi in ombra dallo splendore della donna che avete accanto. Vergognatevi. Portate rispetto per la madre dei vostri figli, per la vostra stessa madre o sorella, per la vostra compagna e non solo per questo, ma perché sono esseri umani. E fatevi aiutare. Chi usa la violenza perché non sa comunicare, ha bisogno di aiuto. Autodenunciatevi. La violenza verrà eliminata solo quando una donna sarà considerata alla pari con gli uomini riconoscendole eguali diritti, doveri e opportunità. Uscendo dalla visione che vuole la donna esclusivamente a casa ad occuparsi dei propri figli. Uscendo, quindi, da una società ancora troppo arcaica.”

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A Montesilvano le iniziative per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne è stato presentato questa mattina il centro antiviolenza, gestito dall’Azienda Speciale per i servizi sociali di Montesilvano, che da oggi resterà aperto il lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e il giovedì dalle ore 15,30 alle 18,30. La struttura, di 110 metri quadrati, si trova in via Roma 13 e all’interno vi lavoreranno due psicologhe, due assistenti sociali, tre educatori che si alterneranno nei vari giorni di apertura e due amministrativi. Lo sportello servirà per la gestione delle problematiche legate alla violenza e al maltrattamento di genere, il servizio sarà completamente gratuito, opererà nell’assoluto anonimato e lavorerà con le forze dell’ordine del territorio. Il numero di telefono per contattare l’ufficio è 0854225018.
La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne si è aperta alle ore 9,00 nella Sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni, con l’attrice Tiziana Di Tonno, che ha portato in scena, insieme alla violinista Dana Stancu, lo spettacolo “Per vergogna, per amore”, una pièce teatrale rivista per l’occasione con riferimenti alle donne abruzzesi e alle violenze subite, spesso tra le mura domestiche. Il pubblico composto dagli studenti dell’ITC Alessandrini e dalle terze medie dell’Ignazio Silone, ha seguito con grande attenzione dall’inizio alla fine grazie soprattutto alla bravura dell’interprete che ha coinvolto al termine dello spettacolo ragazzi e docenti. Commossa anche il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Ignazio Silone, Roberta Martorella che ha raccontato la sua esperienza di madre e di educatrice. All’iniziativa ha partecipato anche la presidente regionale delle Pari Opportunità Gemma Andreini.
“Con l’apertura dello sportello antiviolenza – afferma il sindaco Ottavio De Martinis - si vuole supportare e sostenere le donne vittime di violenza. Un problema annoso che colpisce anche la nostra città. Tra gli obiettivi c’è anche quello di implementare la costruzione di una rete con le forze dell’ordine che facilitino, attraverso la condivisione, l’uscita della donna dall'isolamento. Il centro antiviolenza di Montesilvano è il frutto di un progetto, voluto fortemente dall’amministrazione comunale e dall’Azienda Speciale per arginare un fenomeno ormai diffuso fin dai più giovani”.
“Ogni 15 minuti una donna subisce violenza – spiega l’assessore alle Pari Opportunità Damiana Rossi - e ogni 72 ore ne viene uccisa una. Nelle prossime settimane promuoveremo delle campagna di sensibilizzazione con delle azioni di prevenzione e contrasto alla violenza, partendo poprio come abbiamo fatto questa mattina dai ragazzi intervenuti allo spettacolo “Per vergogna, per amore” di Tiziana Di Tonno. Una piéce emozionante che ha commossono i presenti invitandoli a riflettere sulla violenza e soprattutto quelle all’interno delle mura domestiche che nessuno denuncia e nessuno spesso riesce a conoscere. Per questo c’è bisogno dell’educazione delle madri verso i figli maschi e del coraggio da parte delle donne di denunciare il fenomeno, senza paura e senza vergogna”.
“Con l’apertura dello sportello – dice l’assessore alle Politiche sociali Barbara Di Giovanni - ci siamo presi un impegno sostenuto da una speranza ambiziosa, quella di rendere tutti più consapevoli soprattutto i più giovani che la violenza, in ogni sua forma non c’entra nulla con la parola amore. Chi ama non lascia segni sul viso o sul corpo, chi ama non umilia, non isola e non colpevolizza. Con i due eventi, prima con l’incantevole interpretazione Di Tonno e poi con l’inaugurazione dell’uffico in via Roma, ci impegniamo a trasmettere e a diffondere la conoscenza dell’esistenza di percorsi di uscita dalla spirale della violenza”.

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Chieti, inaugurate quattro isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti

Quattro isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti, di cui il Comune di Chieti si e' appena dotato, inaugurate oggi dal sindaco, Umberto Di Primio, e dall'assessore ai Rifiuti, Alessandro Bevilacqua, presente Nicola Della Corina per Formula Ambiente, la societa' che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Le isole sono completamente automatizzate, dotate di un impianto di videosorveglianza e si alimentano autonomamente. Il sistema viene attivato ogni volta, strisciando in un apposito lettore la tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale, quindi e' sufficiente sfiorare i sensori posti dinanzi ai singoli sportelli per attivare la loro apertura automatica e conferire i rifiuti. Le ecoisole vengono svuotate ogni giorno e sono dotate di un sensore che indica il livello di riempimento dei singoli cassonetti. Tutti possono accedere alle isole ecologiche, senza distinzione fra residenti e non, anche allo scopo di permettere, per esempio ai turisti, di conferire separatamente i rifiuti.

"Il metodo con cui si attiva l'isola ecologica passando il proprio codice fiscale dara' diritto a chi conferisce di avere sgravi sulla Tari - ha detto Di Primio - Si e' arrivati a questo in ragione di un'evoluzione che c'e' stata nella gestione della raccolta dei rifiuti, un'evoluzione che ci ha portato intanto a mettere isole ecologiche soprattutto nel centro storico, dove magari e' piu' difficile fare il conferimento e dove ci sono meno aree condominiali, mentre le isole ecologiche consentono a tutti di conferire l'organico ogni volta che se ne ha bisogno". 

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