Il Tar di Pescara ha sospeso gli effetti del bando emanato dalla Regione Abruzzo per l'assegnazione della sorgente di acqua minerale "Fonte Primavera" di Popoli, in concessione al Gruppo San Benedetto dal 1988, e prorogata per altri dieci anni nel 2008. Il Tar ha fissato l'udienza di merito nel prossimo mese di novembre. Il bando, pubblicato il 2 novembre scorso, e con scadenza per la partecipazione fissato al 5 marzo prossimo, e' stato impugnato dalla concorrente societa' Santa Croce, perche' ritenuto "gravemente carente nell'individuazione degli elementi essenziali relativi all'oggetto dell'affidamento", e "irragionevolmente incompleto con preclusione, per il concorrente, della possibilita' di formulare un'offerta congrua e consapevole e, quindi, concorrenziale". Lo comunica la stessa societa' dell'imprenditore Camillo Colella, ex concessionaria, fino alla revoca senza proroga da parte della Regione nel 2015, della sorgente Sant'Antonio Sponga di Canistro, oggi concessionaria della piu' piccola sorgente Fiuggino. La Santa Croce ha gia' partecipato al bando per l'assegnazione della sorgente di acqua Valle Reale, anch'essa a Popoli e San Benedetto in Perillis, assieme all'attuale concessionario Gran Guizza che fa parte proprio del Gruppo San Benedetto. Bando ancora aperto indetto il 12 maggio del 2017, assegnato provvisoriamente a quest'ultima. In particolare il Tar ha dato ragione alla Santa Croce, assistita dagli avvocati Claudio Di Tonno del Foro di Pescara e all'avvocato Matteo Di Tonno del Foro di Bologna, relativamente al fatto che lo stabilimento di produzione, realizzato dal gruppo San Benedetto e utilizzato per imbottigliare anche l'acqua della sorgente valle Reale, si trova all'interno della concessione Fonte Primavera. E dunque doveva essere anch'esso messo a bando - essendo da considerarsi di proprieta' regionale -, dopo aver indennizzato il privato. Il Tar ha chiesto alla Regione Abruzzo di riesaminare la problematica e di elencare in modo piu' congruo i beni della concessione.
Leggi Tutto »Coldiretti Abruzzo presenta il manifesto politico sul cibo
"Una regione che costruisca futuro e pensi al benessere delle imprese e dei consumatori con un occhio di riguardo alla salute, all'occupazione e alla sicurezza ambientale ed alimentare". Si chiama Manifesto Politico di Coldiretti Abruzzo ed è il documento che il presidente regionale di Coldiretti Silvano Di Primio e il direttore Giulio Federici consegneranno ai candidati alla presidenza della Regione per 'fornire un contributo propositivo a coloro che andranno a condurre, come governo o come opposizione, l'Abruzzo per i prossimi 5 anni'. Il documento verrà presentato, a partire da sabato 2 febbraio, in un ciclo di incontri che, nel Mediamuseum di Pescara, vedrà partecipare i 4 candidati alla carica di presidente della Regione Abruzzo. Questi i grandi temi al centro del documento: rafforzamento della sovranità alimentare; tutela del made in Italy dal campo alla tavola con particolare riferimento alla materia prima abruzzese; sostegno della filiera corta nella ristorazione pubblica e promozione dei mercati contadini; creazione di un paradigma sostenibile in termini ambientali; sviluppo della competitività imprenditoriale attraverso l'innovazione. Cinque grandi temi che gravitano intorno al "cibo" e che Coldiretti Abruzzo ha sviluppato in 4 aree di intervento (multifunzionalità, ambiente, filiera agricola, sburocratizzazione) con le relative proposte da attuare nel corso della legislatura
Leggi Tutto »Giornata della Memoria, il prefetto di Pescara consegna due medaglie
Consegnate dal Prefetto di PescaraGerardina Basilicata, due medaglie d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti: le onorificenze sono andate in memoria di Antonio Amoretti e Donato Palmieri, due abruzzesi che non sono piu' tornati a casa dopo il secondo conflitto mondiale. Amoretti, 21enne originario di Scafa (Pescara), affondo' nella nave "Oria" al largo del Mare Egeo in Grecia, mentre Palmieri, di Citta' Sant'Angelo (Pescara), fu internato per due anni in un campo di concentramento tedesco. A ricevere dal prefetto di Pescara le due medaglie alla memoria sin servizio state Sandra Amoretti, nipote di Antonio, e Maria Concetta Palmieri, figlia di Donato Palmieri. "Sono onorata di questa onorificenza - spiega la Palmieri - che oggi mi viene consegnata e che vuole ricordare la memoria di mio padre che fu catturato mentre faceva l'autista militare. Il mio grazie oggi va a chi permette di tramandare la memoria di chi e' stato testimone di una delle pagine piu' buie e drammatiche dell'umanita'". Sandra Amoretti ha raccontato la storia dello zio. "E' un riconoscimento alla memoria per chi, come mio zio, dopo l'armistizio decise di mantenere il giuramento di fedelta' fatto alla patria, rifiutando di arruolarsi nella Repubblica Sociale. Questo porto' per lui e per altri la prigionia e poi l'internamento proprio per evitare che potessero beneficiare di migliori condizioni come indicato dalla Convenzione di Ginevra. Lui ebbe poi la tragica fine con il naufragio del piroscafo Oria che lo stava trasportando da Rodi dove era soldato di fanteria al Pireo e poi verso il lager nazista dove sarebbe stato internato e messo ai lavori forzati. Purtroppo il piroscafo affondo' e lui come tanti che erano su quella imbarcazione, sono ancora li' dispersi in mare". Amoretti ha poi spiegato che questa tragedia "lascia un insegnamento alle nuove generazioni, il ricordo, la memoria, l'onore e il rispetto per questi giovani che hanno giurato per la Patria, dato la propria vita per dei valori e per l'Italia"
Leggi Tutto »Lavori sull’immobile di via Aldo Rossi destinato al distaccamento cinofili della Polizia
Sono partiti i lavori di riconversione dello stabile di via Aldo Rossi, precedentemente destinato a comando stazione del Corpo forestale dello Stato (ora Carabinieri forestali) che, nel giro di qualche settimana, ospiterà il distaccamento cinofili della Polizia di Stato.
«Ho fatto un sopralluogo per constatare l’avvio dei lavori», spiega il sindaco, Francesco Maragno, «A breve potremo contare su questa nuova e importante area di legalità che sarà un forte deterrente al fine di contrastare eventualità attività criminose. La presenza in città di un distretto della Polizia di Stato, distaccamento della Questura di Pescara, è motivo di orgoglio e rappresenta un ulteriore presidio e una forte deterrenza nei confronti di chi vuole agire nell’illegalità. Il nostro primo obiettivo è sempre quello di garantire la massima sicurezza ai montesilvanesi e a chi viene in città per passare le vacanze. La presenza del distretto Cinofili della Polizia rafforzerà il controllo del territorio».
Leggi Tutto »De Martinis:Montesilvano sempre più punto di riferimento per manifestazioni nazionali e internazionali
«Prosegue la stagione di eventi sportivi di respiro nazionale e internazionale di Montesilvano. Anche nel 2019 la nostra città, forte della sua ricettività turistica, della sua posizione strategica e delle strutture sportive che abbiamo a disposizione e alla luce degli ottimi risultati ottenuti nelle edizioni passate, ospiterà grandi tornei e manifestazioni sportive». A dirlo è l’assessore allo sport Ottavio De Martinis che annuncia tre grandi manifestazioni che si terranno a Montesilvano tra marzo e giugno prossimo.
«Il 17 marzo, per il quarto anno consecutivo torna la Mezza Maratona - 21.097 metri sul chilometro lanciato, la gara podistica, organizzata in collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica “Bersaglieri in Corsa”, che lo scorso anno ha visto gareggiare circa 700 atleti. Questa manifestazione - afferma ancora il vicesindaco - è ormai un appuntamento atteso dalla città e dagli atleti che anno dopo anno partecipano ad una gara che sa coniugare perfettamente l’aspetto sportivo con quello culturale e storico. Il percorso, infatti, sul km lanciato sul quale un tempo si correva la Coppa Acerbo, permette di rievocare un periodo d’oro della storia cittadina e al tempo stesso di mostrare, soprattutto agli atleti che vengono da fuori regione, le bellezze di Montesilvano, divenendo quindi un importante momento promozionale per la città».
Nel mese di giugno saranno ben due le grandi manifestazioni che si terranno a Montesilvano. Dal 6 al 10 giugno, il Pala Dean Martin ospiterà per il secondo anno consecutivo l’Italian Pickelball Championship, lo sport, nato nell’estate del 1965, a metà strada tra tennis, badminton e ping pong. «L’anno scorso - ricorda De Martinis - abbiamo ospitato a Montesilvano oltre 150 atleti provenienti da America, Spagna, Inghilterra, Finlandia, Francia, olanda, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Messico, Canada e ovviamente Italia. Il grande successo della prima edizione, ci ha permesso di confermare anche per il 2019 questo evento che sta conquistando sempre più persone. E sempre a giugno, il 9 per l’esattezza, si terrà anche il Campionato regionale di pattinaggio su strada. Siamo veramente soddisfatti dell’attenzione che riceviamo dalle associazioni sportive e dalle Federazioni nazionali e internazionali per il nostro territorio. Lo sport è un importantissimo strumento per destagionalizzare l’offerta turistica ma anche per far conoscere le nostre bellezze. Lo scorso anno - conclude De Martinis - è stato particolarmente ricco di iniziative di spessore, come ad esempio il Trofeo Internazionale di Scacchi che per il secondo anno consecutivo ha ottenuto il guinness dei record, con 1724 giocatori, oppure “Sport in Tour 2018”, il campionato nazionale promosso dall’Unione Sportiva Acli che ha coinvolto 5000 atleti, o ancora la Robocup Junior 2018 European Championship, il torneo internazionale che ha visto la partecipazione di studentesse e studenti provenienti da 17 nazioni e il Mundial Beach Soccer, la manifestazione sportiva che ha portato a Montesilvano le vecchie glorie del calcio italiano, francese, brasiliano e argentino. Siamo certi che anche il 2019 ci darà tantissime soddisfazioni».
Leggi Tutto »Istat, Pil in calo dello 0,2 per cento nel quarto trimestre
Nel quarto trimestre del 2018 l'Istat stima che il prodotto interno lordo (Pil), sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia aumentato dello 0,1% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2018 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017.
La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e in quello dell’industria e di una sostanziale stabilità dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.
Nel 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,8%. La variazione annua del Pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari all’1% (nel 2018 vi sono state tre giornate lavorative in più rispetto al 2017). Si sottolinea che i risultati dei conti nazionali annuali per il 2018 saranno diffusi il prossimo 1° marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo.
La variazione acquisita per il 2019 è pari a -0,2%.
Leggi Tutto »Lavoro, dati positivi per le coop in Abruzzo
L'incerta situazione economica frena anche le cooperative che in controtendenza rispetto alla media degli ultimi anni nel 2018 perdono quasi tremila posti di lavoro con un calo dello 0,2% pur continuando a occupare oltre un milione e 278mila persone a livello nazionale di cui il 95% assunte in modo stabile. E' quanto emerge da un'analisi di Uecoop, l'Unione europea delle cooperative, su dati Camera di commercio di Milano Lodi e Monza in relazione agli ultimi dati Istat che nell'ultimo trimestre del 2018 registrano una contrazione del Pil dello 0,2% con l'Italia che entra così ufficialmente in recessione tecnica. Lo stallo dell'economia nella seconda metà dell'anno -sottolinea Uecoop- si è fatto sentire anche sul numero delle imprese cooperative diminuite dell'1,1% fino a 80.187 realtà contro le oltre 81mila del periodo precedente. Una situazione che -spiega Uecoop- ha pesato sulla tradizionale capacità delle coop di creare posti di lavoro in quasi ogni settore produttivo, dalla logistica alla gestione dei rifiuti, dall'agricoltura all'abbigliamento, dall'informatica all'edilizia, dai trasporti alla vigilanza.
In questo contesto, le regioni che nell'ultimo anno hanno resistito meglio alla pressione sull'occupazione -evidenzia Uecoop- sono il Veneto che ha aumentato gli addetti del +3,8%, il Friuli Venezia Giulia con +3,3%, la Puglia con +2,7%, la Sicilia con +1,9%, Campania e Abruzzo con +1,4%, Sardegna e Molise con +1,2%. Le aree che invece hanno perso di più sono il Lazio con -5% degli addetti nelle cooperative, il Piemonte con -2,4%, le Marche con -2,3%, Trentino e Umbria con -1,4%. Sostanzialmente stabili le altre regioni d'Italia: Lombardia ed Emilia sono invariate, mentre la Calabria segna -0,2%, la Toscana -0,4%, la Liguria -0,6% e la Valle d'Aosta +0,4%. I lavoratori delle cooperative -spiega Uecoop- sono concentrati soprattutto fra i 30 e i 49 anni (58,5%), il 13,1% ha un'età compresa tra 15 e 29 anni e più di un quarto ha oltre 50 anni. Un addetto su 2 è donna -evidenzia Uecoop- mentre circa il 66% ha un diploma di scuola secondaria e più del 15% è laureato. Gli operai sono il 64,8% del totale, gli impiegati rappresentano il 30,8% impiegato, mentre il resto sono quadri, apprendisti e dirigenti, secondo l'Istat. L'edilizia è fra i settori più colpiti dal punto di vista occupazionale con oltre 400mila posti persi negli ultimi dieci anni dalla grande crisi del 2008 a oggi mentre il settore della sanità e dell'assistenza sociale è invece quello che -conclude Uecoop- con oltre 355mila addetti per 7 milioni di pazienti, resiste meglio alla crisi generando il 21,6% del valore aggiunto del mondo cooperativo secondo l'Istat.
Leggi Tutto »Furto in abitazione, arrestato marocchino ad Avezzano
Ha forzato la porta d'ingresso e si è introdotto nell'abitazione di un anziano deceduto alla ricerca di denaro e oggetti di valore. Per questo i carabinieri della compagnia di Avezzano hanno arrestato con l'accusa di furto uno marocchino di 32 anni colto in flagranza dai militari, coordinati dal capitano Pietro Fiano. La refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi eredi.
Leggi Tutto »Viminale: in Abruzzo in arrivo 14,2 milioni per le province
Firmato il decreto interministeriale che destina a 76 province italiane 250 milioni di euro, dal 2019 al 2033, per la manutenzione di scuole e strade. In Abruzzo, 14.251.628 milioni di euro, per 4 Province. A Chieti (3,17 milioni), all'Aquila (6,57 milioni), a Pescara (2,02 milioni) ed a Teramo (2,49 milioni). Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha scritto ai presidenti provinciali: "Le risorse sono state ripartite sulla base delle indicazioni dell'Upi: un segno tangibile dell'attenzione che il governo intende rivolgere a tutte le amministrazioni provinciali. La tutela delle comunità locali e la ripresa economica rappresentano una priorità: non a caso questo fondo segue l'erogazione di circa 400 milioni per i Comuni fino a 20mila abitanti. Con la recente legge di bilancio sono stati alleggeriti e semplificati quei vincoli finanziari che, negli anni passati, per perseguire gli obiettivi del patto di stabilità interno prima e del pareggio di bilancio poi, hanno limitato per molti enti virtuosi il legittimo utilizzo delle proprie risorse, con regole sovente non comprensibili e condivisibili. Possiamo e dobbiamo fare di più. Ma siamo convinti di aver inaugurato una nuova fase nel rapporto tra governo e comunità locali".
Leggi Tutto »Salvini: Grazie Ortona, la Lega vincerà. Conquisteremo l’Abruzzo
Ortona. In Piazza della Repubblica, alle 2130, arriva assordante lo scroscio di applausi. Sul palco del camion attrezzato per i comizi, sale tra luci abbaglianti e la selva di telecamere - i giornalisti sono trattenuti fuori - Matteo Salvini, vice premier e ministro degli interni. La folla si esalta al grido ritmato: “Matteo. Matteo. Matteo”., la musica, “Voglio una vita spericolata”, di Vasco, è a palla. Salvini sorridente - nel retro del Tir si è cambiato Il suo giubbino imbottito verde per indossare al volo una felpa azzurra - ringrazia la piazza che definisce “meravigliosa” e inizia il comizio con alle spalle i candidati consiglieri e candidato presidente alla Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia. L’intervento di Salvini è tutto giocato sui temi cari alla Lega: immigrazione, porti chiusi, l’aver spazzato la legge Fornero, di puntare sulle grandi opere che sottolinea polemico “vanno fatte”; e ora, soprattutto grazie alle scelte del Governo sono pronti migliaia di posti di lavoro. “Non abbiamo la bacchetta magica”, spiega, “ma stiamo lavorando, e vedrete i cambiamenti”, ribadisce rilanciando la polemica contro il nemico politico di sempre “Matteo Renzi, quello che non sbagliava mai”. “Se la sinistra continua ad attaccarmi”, dice ironico Salvini, “perché mangio pane e Nutella, e indosso le felpe della polizia, allora non governeremo per 5 anni ma per i prossimi 50 anni”. Dalla piazza applausi e cori di approvazione. Dalla prima fila una donna si accascia a terra, Salvini con un filo di preoccupazione ferma il comizio e chiede “signora, sta bene? Ha bisogno di un bicchiere d’acqua?”, la donna, una signora anziana minuta viene presa in braccio dai vigilantes della società Aquila viene sollevata sopra le transenne, da così in alto, si affretta a lanciare baci a Salvini che contraccambia divertito e compiaciuto. Sui temi regionali il capo della Lega promette nuove infrastrutture, la riapertura di tutti gli ospedali con una stilettata al Pd “quei geni della sinistra hanno chiuso i piccoli ospedali. Ma noi li riapriremo”. Gli applausi soddisfano Salvini, il fervore che sale dalla folla lo appagano al punto che cambia tono e annuncia un suo cruccio,
quello dello stato delle strade abruzzesi: “ho fatto ritardo nel venire da voi , ho impiegato la bellezza di tre orette venendo da Roma a Ortona per la condizione delle delle strade e autostrade. Non è ammissibile”, grida promettendo nuove infrastrutture.la piazza risponde con un “bravo Matteo, bravo Capitano”. Tanto che Salvini annuncia il suo solenne impegno ad occuparsi di tutto in Abruzzo: di strade, di pesca, di giovani, di donne; di piccole imprese e scandisce: “meno tasse. Meno burocrazia. Meno norme inutili”. Poi un elogio dei giovani che in prima fila lo applaudono galvanizzati dall’eloquio brillante nel suo schema populista, sovranità fino ad essere autarchico: “fate la spesa è un atto politico. Comprate solo italiano”. Poi rivolto ai ragazzi che premono sulle transenne osserva: “dicono che i giovani non vogliono lavorare. Non è vero, adesso i giovani avranno migliaia di occasioni di lavoro. Assumeremo anche 40 mila nuove maestre di sostegno. Amplieremo gli organici di tutte le forze dell’ordine e dei vigili del fuoco”. Salvini scuote la piazza che appare convertita alle sue parole al punto di applaudire ogni idea, ogni frase, ogni promessa “che noi della Lega manterremo. Su questo potete stare certi”. Altro capitolo che piace al popolo di Salvini sono le critiche condite di sarcasmo - che occupano la metà del suo intervento - osservazioni tutte rivolte alla sinistra, a quei “scienziati che leggono tanti libri ma non lo capiscono”. Piatto forte le accuse all’ex governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, “oggi è mercoledì e a quest’ora in tv c’è chi l’ha visto, che stiamo cercando d’Alfonso che ora non si trova in Abruzzo ma in qualche trattoria romana”. Nel mirino anche il conduttore Tv Fabio Fazio: “fa la morale agli altri e poi prende milioni dalla Rai. Vadano via”, una donna grida da un angolo della piazza “via anche la Litizzetto”.
Il comizio arriva alle conclusioni con tre appelli: quello di far vincere la Lega, di votare il Centrodestra in Abruzzo e far “vincere anche là battaglie di Matteo Salvini”. Uragano di applausi di consenso e poi la sorpresa finale; “chi vuole fare un selfie con me?”. La piazza è in visibilio e Salvini annuncia soddisfattissimo :”dovete passare a destra, mi raccomando a destra del palco e salire senza spingere”. La polizia fa quadrato per dare un po’ ordine alla fila. L’impianto sonoro rimette a palla una plsylist di pop italiano da Ligabue a Vasco Rossi, fino a Bocelli. Un tributo canoro che forse sarebbe piaciuto pure al Centrosinistra. Fuori dalle transenne, la folla defluisce, tra i lampeggianti di polizia, della scorta, e dei vigili urbani. Un po’ più in là è già buio pesto e tanto freddo.