Redazione Notizie D'Abruzzo

Guardia di Finanza chiude un circolo privato a Pescara 

La Guardia di Finanza ha chiuso un circolo privato nel centro storico di Pescara. Il provvedimento e' conseguenza dell'attivita' svolta in occasione di un evento organizzato nell'aprile scorso, quando erano state accertate nel locale diverse violazioni, sia di carattere amministrativo - mancanza di autorizzazioni di pubblica sicurezza - sia penale, essendo state trovate alcune dosi di stupefacenti, nonche' violazioni alla normativa in materia di diritti d'autore e in materia fiscale.

Le Fiamme Gialle avrebbero accertato che al locale, mascherato da circolo privato, con il solo pagamento delle quote di adesione poteva accedere una generalita' indeterminata di clienti, come pubblicizzato sui social network.

Il circolo gia' nel 2017 era stato oggetto di analogo controllo, concluso con la contestazione di violazioni di carattere amministrativo: il Comune aveva emesso una diffida a sospendere l'attivita' di somministrazione anche ai soli soci e a ripristinare le condizioni necessarie a connotare l'attivita' come circolo privato, cioe' rivolta ai soci iscritti nei termini di legge. Al termine delle indagini e' stato assunto, a cura del Comune di Pescara, un provvedimento di immediata chiusura con contestuale revoca dell'autorizzazione alla somministrazione di servizi, notificato al rappresentante legale del circolo.

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Lavoro, nel primo trimestre 2019 si accentuano i divari territoriali

Nel primo trimestre 2019 si accentuano i divari territoriali relativi al tasso di occupazione: e' aumenta nel Nord, +1,0 punti, e nel Centro, +0,3 punti, mentre e' rimasta stabile nelle regioni meridionali. Questi i dati diffusi dall'Istat nel report relativo al mercato del lavoro nel primo trimestre del 2019. Nel Mezzogiorno, inoltre, la maggiore diminuzione del tasso di disoccupazione, -0,9 punti rispetto a -0,3 punti al Centro e al Nord, e' stata associata dall'Istituto di statistica alla crescita del tasso di inattivita', +0,6 punti; differentemente nel Centro e, soprattutto, nel Nord la quota di inattivi e' diminuita, -0,1 e -0,8 punti, rispettivamente. Sono diminuite le differenze di genere: per le donne e' stata piu' intensa sia la crescita del tasso di occupazione, +0,8 punti in confronto a +0,3 punti gli uomini, sia la riduzione di quello di disoccupazione, -0,8 e -0,3 punti, rispettivamente; il tasso di inattivita' e' calato soltanto per la componente femminile, -0,4 punti, mentre e' rimasto invariato per gli uomini. Tra gli stranieri l'aumento piu' contenuto del tasso di occupazione rispetto agli italiani, +0,2 e +0,6 punti, e' stato dovuto al calo per le donne, -0,6 punti le straniere contro +0,9 punti le italiane; il tasso di disoccupazione e' diminuito a ritmi simili, -0,5 gli stranieri e -0,6 punti gli autoctoni, mentre il tasso di inattivita' e' salito lievemente per gli stranieri, +0,1 punti, e calato per gli italiani, -0,2 punti.

Tra i giovani di 15-34 anni e' tornato a crescere sia il numero di occupati, +31 mila; +0,6%, sia il tasso, +0,5 punti, il tasso di disoccupazione e' sceso al 20,3%, -0,9 punti, e quello di inattivita' e' rimasto stabile al 48,8%; per i 35-49enni, malgrado il calo del numero di occupati, il tasso di occupazione e' risultato in aumento, +0,8 punti, e si e' associato al calo dei tassi di disoccupazione, -0,6 punti, e di inattivita', -0,3 punti. Continua l'incremento degli occupati over50 e del relativo tasso, +0,6 punti, dovuto anche alle minori uscite per pensionamento, insieme alla diminuzione del tasso di disoccupazione, -0,1 punti, e di quello di inattivita', -0,6 punti. Sono rimasti elevati i divari per livello di istruzione: il tasso di occupazione giunge al 78,7% per i laureati (+0,1 punti), al 64,5% per i diplomati, +0,8 punti, e al 42,9% per chi ha conseguito al massimo la licenza media, +0,1 punti. Il tasso di disoccupazione oscilla tra il 5,9% per i laureati, -0,4 punti in un anno prima, il 10,5% per i diplomati, -0,6 punti, e il 15,5% per coloro che hanno un titolo inferiore, -0,4 punti; il tasso di inattivita' passa dal 16,2% dei laureati, +0,2 punti, al 27,8% dei diplomati, -0,5 punti, al 49,0%, +0,2 punti, per chi possiede un basso livello di istruzione.

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Ragazzina avviata alla prostituzione dalla mamma

Sei anni di violenze ai danni di una ragazzina avviata alla prostituzione dalla madre. E' l'accusa mossa a un pensionato di 64 anni residente a Pescara e accusato di atti sessuali e persecutori nei confronti di una ragazza ora 21enne. I carabinieri del Nucleo Investigativo sono intervenuti grazie alle confidenze fatte a una educatrice sociale e all'ex insegnante dalla ragazza "venduta" all'aguzzino nel 2010, quando aveva appena 12 anni. Gli abusi sarebbero andati avanti fino al 2016 quando, dopo la morte della madre, la ragazza ha trovato la forza di rifiutare ulteriori incontri con il 64enne destinatario della misura cautelare. Da lì sono scattati i pedinamenti e gli appostamenti davanti a scuola da parte dell'uomo, che sarebbe arrivato a tormentare la ragazzina con telefonate continue, più di 400 le chiamate e gli sms in chat tra il 2017 e il 2019.

Al pensionato, che ha regolare famiglia a carico, è stato vietato l'avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e la comunicazione con qualsiasi mezzo con lei. Un altro 80enne è stato indagato per fatti analoghi e per questo ha subito una perquisizione domiciliare: da tempo aveva interrotto la frequentazione con la vittima dopo averla abusata nel 2006 e nel 2007. 

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Termalismo, Mazzocca: La Regione si eclissa

La cenere si consuma e il morto non cammina. Il tempo passa inutilmente senza che la Regione, nonstante i proclami della recente campagna elettorale, abbia mosso un dito per elaborare la benchè minima proposta risolutiva della vertenza delle Terme di Caramanico. Una situazione insostenibile, quella del principale centro termale abruzzese, soprattutto da parte dei 192 dipendenti direttamente impiegati e relative famiglie, di tutti i lavoratori dell’indotto e dei tanti operatori turistici e commerciali operanti e attivi sull’intero comprensorio stanno vivendo una situazione di disagio e sofferenza ormai a un passo dal punto di non ritorno. Il danno al comparto socio-economico del comprensorio sta subendo un colpo che può rivelarsi letale, a meno che la Regione non intervenga subito utilizzando risorse economiche disponibili e norme già esistenti.

«Dopo l’immane lavoro svolto negli ultimi anni - dichiara il Capogruppo Regionale PD Silvio Paolucci -, volto a sostenere il Termalismo abruzzese (non del concessionario), la nuova Regione ha da tempo la nostra proposta, per altro confacente con il piano di rientro della società privata, dapprima sollecitata con una "Interpellanza" consiliare e con una specifica "Risoluzione" con la quale si invita l’Ente Regionale:

1. ad applicare tempestivamente il documento tecnico ASR “Qualificazione sanitaria nel settore termale - Modello assistenziale. Linee di indirizzo" che contempla la possibilità per le Terme di Caramanico di erogare prestazioni riabilitative;

2. ad attivare speditamente le procedure per l'impiego dei 900mila Euro stanziati dalla Legge di Stabilità Regionale 2019, dando seguito con atto di programmazione tipico alla Delibazione del 1.02.2019 avente ed oggetto indirizzo di prendere atto del documento tecnico “Qualificazione sanitaria nel settore termale - Modello assistenziale: Linee di indirizzo” elaborato dall’ASR, che conferma gli obiettivi per la risoluzione della crisi delle Terme di Caramanico;

3. ad avviare la sperimentazione di un modello organizzativo assistenziale che, senza gravare di maggiori oneri il SSR, sia in grado di ottimizzare i risultati sotto l’aspetto clinico e organizzativo».

«Le istituzioni - dichiara il Capogruppo in Comune Mario Mazzocca -, nell’ambito delle proprie competenze, possono contribuire a scongiurare la chiusura delle strutture termali di Caramanico e, soprattutto, impedire l'interruzione del funzionamento dello stabilimento termale, oltre che dei due alberghi collegati, perché ciò determinerebbe danni irreversibili all'economia non solo di Caramanico Terme, ma del comprensorio pescarese e si tutto il comparto termale abruzzese. E il documento della Agenzia Sanitaria adottato dalla Regione Abruzzo declina la vigente legge che dispone sia favorita la sperimentazione di modelli di assistenza che realizzino un contenimento della spesa sanitaria, anche attraverso sinergie tra strutture pubbliche e private, ospedaliere ed extraospedaliere, che la Società Delle Terme S.p.A possa erogare servizi di riabilitazione respiratoria e motoria, da ricomprendersi, senza aumento di budget, nel relativo contratto per le prestazioni sanitarie termali dalla rete privata accreditata per gli anni 2019-2021, che deve essere ancora sottoscritto».

«Le Terme possono e devono riaprire al più presto - chiosa Mazzocca -. A meno che, come da voci ormai ricorrenti, non ci sia l’interesse di qualcuno a far morire 'Sansone con tutti i filistei', ovvero far sì che la situazione degeneri a tal punto da rendere 'appetibile' un eventuale nuovo assetto societario del private, sì da mettere una pietra tombale sull’ancora possibile avvio immediato delle attività. Anche per questi motivi, abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, la prima di altre e più evidenti inziative di evidenza pubblica».

«La Regione si assuma le proprie responsabilità - conclude Paolucci -. Nella scorsa legislatura è stato fatto il 90% del percorso, dall’unificazione delle concessioni termali all’accreditamento istituzionale delle strutture, dallo stanziamento di 1,6 milioni di euro per le piscine termali al rifinanziamento - dopo anni di attesa - della legge sul termalismo con 900mila euro; risultati ciclicamemente promessi da altri e mai ottenuti prima. Mentre la nuova Regione quel 10% poteva e doveva già da tempo, sì da scongiurare l’inoperatività della stagione ormai sull’orlo del baratro. Lo facciano ora, come promesso in campagna elettorale. E’ ampiamente spirato il tempo dei proclami, ora sta scadendo anche quello dei fatti».

 

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Turismo, in aumento gli stranieri

Tra il 2017 e il 2018 l'Italia ha avuto una crescita del 3,2% delle presenze turistiche. Anche grazie a questo incremento, la spesa turistica è stata complessivamente di 84 miliardi di euro, dei quali il 45,3% si deve al turismo straniero. Tuttavia, l'aumento dei flussi turistici si è concentrato solo su alcune destinazioni e in pochi mesi, al punto che l'Italia, che pure vanta 5 milioni di posti letto, "vende" poco meno della metà dei posti disponibili. Queste alcune delle valutazioni e delle stime presentate da Unioncamere e Isnart. Tra il 2017 e il 2018, considerando i turisti che alloggiano in strutture ricettive e in abitazioni private, l'Italia ha avuto un incremento del 3,2% delle presenze. La componente straniera ha proseguito il percorso di costante crescita iniziato nel 2009, aumentando lo scorso anno del 2,2%. Dopo anni difficili, nel 2018 si è registrata una ripresa anche del turismo nazionale, che, in termini di presenze, è cresciuto del 3,7%. Considerando le sole presenze nelle strutture ricettive, l'Istat mostra che gli stranieri sono aumentati dal 2009 del 35,5% mentre gli italiani sono tornati ai livelli del 2008 (+0,1%). Nel suo complesso, la spesa turistica (diretta e indiretta) è stata pari nel 2018 a 84 miliardi. Il 43% ricade nei servizi di alloggio e ristorazione mentre i restanti 48 miliardi interessano tutti gli altri servizi del territorio. Il 45,3% si deve al turismo straniero. Il settore ricettivo, in particolare, lo scorso anno ha visto crescere del 12,4% la spesa turistica internazionale. La crescita dei flussi turistici si è concentrata però in poche destinazioni e in pochi mesi. Le grandi città d'arte da sole concentrano il 19% degli arrivi e il 15% delle presenze, i tre mesi estivi il 39% degli arrivi e il 52% delle presenze totali. Inoltre, secondo Eurostat, l'Italia conta 5 milioni di posti letto ma l'occupazione media annua è in realtà del 46%. Come mostrano le rilevazioni del Politecnico di Milano, il web sta diventando sempre di più la porta d'accesso privilegiata dei turisti a tutti i mercati internazionali. In Italia, il 24% degli acquisti di viaggi e vacanze in Italia avviene oggi via Internet, con un aumento annuale dell'8%. Le prenotazioni da mobile rappresentano il 18% delle transazioni digitali, 4 anni fa non superavano la quota del 4%. Solo 10 anni fa un terzo delle imprese si commercializzava sui grandi portali online, oggi è l'82%. Il web, inoltre, influenza le scelte di destinazione della vacanza di 4 turisti su 10, quattro volte di più di 10 anni fa.

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Demolito agglomerato di baracche abusive nel Parco Nazionale d’Abruzzo

Ha preso il via con la prima demolizione di un agglomerato di baracche alla periferia di Pescasseroli, la campagna del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise per il recupero delle aree degradate da abusi edilizi. La prima demolizione si riferisce ad un agglomerato di baracche, costruite in modo completamente abusivo con materiali di recupero (lamiere, legno, cemento) per ricovero di animali, ai margini del comune sede del Parco, tra le belle praterie della Difesa, su terreno comunale.

Come previsto dalla legge nazionale sulle aree protette e da quella sull'edilizia, l'Ente Parco ha tra i suoi compiti quello di ordinare ai responsabili - ricorda lo stesso Parco d'Abruzzo - la demolizione degli abusi edilizi e, in caso di mancata esecuzione, di procedere direttamente addebitando poi le spese al responsabile, contestualmente viene anche acquisito al patrimonio del Parco il terreno su cui insiste l'abuso. In tal senso il ministero dell'Ambiente ha assegnato appositi fondi per una efficace azione di ripristino dei luoghi alterati dagli abusi.

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A fuoco un appartamento a Sulmona, evacuata una famiglia

Tragedia sfiorata  in un appartamento nei pressi di piazza Venezuela a Sulmona. Un corto circuito partito dal frigorifero ha provocato un principio di incendio che si e' sviluppato rapidamente all'interno della casa dove vivono tre persone. A segnalare che qualcosa non andava in quell'appartamento sono stati i due cani presenti che hanno iniziato ad abbaiare svegliando l'intero stabile. Subito e' scattato l'allarme con l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco.

Momenti di panico per gli occupanti, mamma, figlio e fidanzata di lui, che hanno dovuto in tutta fretta abbandonare l'appartamento invaso dal fumo.

I vigili del fuoco hanno operato in una situazione di grande pericolo per i fumi tossici presenti nell'abitazione. Subito e' stato disposto lo sgombero degli inquilini dello stabile che sono potuti rientrare al termine delle operazioni di spegnimento dell'incendio e di bonifica dell'appartamento. Il lavoro è andato avanti per oltre due ore. La famiglia interessata dell'incendio non potra' rientrare a casa resa inagibile dal propagarsi delle fiamme. E i servizi sociali gia' si sono attivati per trovare alle tre persone una sistemazione provvisoria.

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Stalking su una coppia, in manette ex poliziotto aquilano

Un ex poliziotto in pensione da oltre dieci anni dei delitti con la grave accusa di atti persecutori e danneggiamento ai danni di una coppia aquilana, del loro avvocato di fiducia e di un appartenente alla Polizia di Stato. A.R.S., 63 anni dell'Aquila, e' stato arrestato e condotto in carcere ieri dal personale della Squadra Mobile, in esecuzione di una ordinanza di custodia disposta dal Gip del Tribunale di L'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella.

Secondo la ricostruzione della polizia, negli anni scorsi, lo stalker ha mostrato "un particolare accanimento nei confronti della coppia mettendo in atto una lunga serie di episodi persecutori, nonostante fosse stato gia' raggiunto da diverse misure cautelari, tra cui gli arresti domiciliari e il divieto di avvicinamento alle parti offese, nonche' da due condanne in primo grado, emesse dal Tribunale di L'Aquila". A suo carico, sono in corso altri tre procedimenti penali sempre relativi a fatti a danno della stessa coppia.

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Ubriaco alla guida investe e uccide anziano, arrestato

Con l'accusa di omicidio stradale G.R., 62 anni, e' stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Avezzano dopo aver investito mortalmente, la scorsa notte, R. D. M. di 82 anni. La vittima al momento dell'impatto stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. All'arrestato, risultato positivo all'alcol test, e' stata ritirata la patente di guida, mentre il veicolo e' stato sequestrato.

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Coldiretti, balzo del 58,5% dei reati a tavola

Fanno registrare un balzo del 59% nel 2018 le notizie di reato nel settore agroalimentare che si estendono ai principali comparti, dal biologico al vino, dall'olio all'ortofrutta, dalle conserve ai cereali. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei risultati operativi degli oltre 54mila controlli effettuati dal Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) nel 2018, resi noti in occasione del sesto Rapporto Agromafie 2018 elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalita' nell' agroalimentare, illustrato stamane presso la Scuola Sottufficiali delle Fiamme gialle dell'Aquila, alla presenza tra gli altri del presidente Eurispes, Gianluigi Miglioli, di quello Coldiretti, Ettore Prandini e del presidente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio sulla criminalita' nel settore agroalimentare, Gian Carlo Caselli. I settori agroalimentari piu' colpiti da truffe e reati nel 2018 sono il vino con +75% nelle notizie di reato, la carne dove sono addirittura raddoppiate le frodi (+101%), le conserve con +78% e lo zucchero dove nell'arco di dodici mesi si e' passati da zero e 36 episodi di frode. Nell'ultimo anno sono stati sequestrati 17,6 milioni di chili di alimenti di vario tipo per un valore di 34 milioni di euro con lo smantellamento di un'organizzazione fra Campania, Puglia, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto che importava zucchero da Croazia, Isole Mauritius, Serbia e Slovenia e poi lo immetteva nei canali del mercato nero attraverso fatture false per rivenderlo a prezzi stracciati a imprenditori che lo usavano per adulterare il vino. 

Piu' di un italiano su cinque (17%) e' stato vittima di frodi alimentari nel 2018 con l'acquisto di cibi fasulli, avariati e alterati ed effetti anche sulla salute, secondo l'indagine Coldiretti dalla quale si evidenzia che ben l'88% dei cittadini nel momento di fare la spesa e' preoccupato dell'idea che nei negozi ci siano in vendita prodotti alimentari pericolosi per la salute. Sotto accusa sono soprattutto i cibi low cost dietro ai quali spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l'uso di ingredienti di minore qualita' o metodi di produzione alternativi ma - denuncia la Coldiretti - possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalita', come e' confermato dall'escalation dei sequestri. Le difficolta' economiche hanno costretto molti italiani a tagliare la spesa alimentare e a preferire l'acquisto di alimenti piu' economici prodotti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che - sostiene la Coldiretti - rischiano di avere un impatto sulla salute. L'agricoltura e l'alimentare sono infatti considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicita' in tempo di crisi perche' del cibo, anche in tempi di difficolta', nessuno potra' fare a meno, ma soprattutto perche' consente di infiltrarsi in modo capillare nella societa' civile e condizionare la vita quotidiana delle persone in termini economici e salutistici. Di fronte al moltiplicarsi dei casi di frode e contraffazione alimentare piu' della meta' italiani (51%) chiedono - continua la Coldiretti - che venga sancita la sospensione dell'attivita'. 

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