Redazione Notizie D'Abruzzo

Spoltore: Vietato l’utilizzo di fuochi artificiali

Il Comune di Spoltore, seguendo le indicazioni della prefettura, ha disposto delle limitazioni all'utilizzo dei giochi pirici in vista della fine dell'anno. Le violazioni alle disposizioni previste dall'ordinanza sono punite una sanzione amministrativa da euro 25,00 a euro 500,00, fatte salve le sanzioni per ulteriori illeciti di natura amministrativa o penale.

L'abitudine di scoppiare mortaretti, petardi e altri fuochi pirotecnici, spiega l'ordinanza del sindaco Luciano Di Lorito "crea grave pregiudizio alla sicurezza dei cittadini per l’uso, spesso incontrollato, di tali artifizi usati senza l’adozione delle minime precauzioni atte ad evitare pericoli e danni per le persone e cose; i suddetti comportamenti, ogni anno, causano danni e/o lesioni alle persone, oltre ad effetti traumatici agli animali d'affezione". Si considera inoltre che ad utilizzarli spesso sono minorenni "i quali per imprudenza ed imperizia, risultano essere le principali vittime degli incidenti".

I Sindaci dei comuni limitrofi, con territori contigui ed omogenei, hanno già adottato un provvedimento analogo e dunque il territorio del comune di Spoltore avrebbe corso il rischio di essere l’unico comune dove fosse libero l’utilizzo di materiale pirico e/o esplodenti. In assenza dell'ordinanza, dunque, sarebbe stata possibile una maggiore concentrazione di persone che potrebbero farne uso con ripercussioni negative sull’intera popolazione umana e animale.

L'ordinanza vieta esplicitamente l’utilizzo di petardi, botti ed artifici pirotecnici di ogni genere sull’intero territorio comunale, e che vengano adottate opportune misure di vigilanza dal 30 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019.

Più nel dettaglio è fatto divieto ai possessori di fuochi artificiali: 

1. di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico, e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico, fatta eccezione, ma sempre con controllo adeguato dei relativi effetti, per i materiali pirotecnici che per loro natura e funzione non siano concepiti per causare esplosioni e rumori molestie che siano limitati alla produzione di semplici effetti luminosi;
2. l'utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza di cui all'art. 57 TULPS;
3. l'utilizzo di fuochi pirotecnici, anche posti in libera vendita, nei luoghi privati senza rispettare le istruzioni per l'uso stabilite sulle etichette, e le prescrizioni di cui al D.lgs. 58/2010.

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Elezioni, Di Stefano : apprezzo parole Meloni ma per convincere gli abruzzesi e governare la Regione serve un progetto di grande respiro

"Le parole che mi ha indirizzato oggi Giorgia Meloni in visita in Abruzzo, non possono che farmi piacere e lusingarmi dal punto di vista personale e politico, anche perché vengono da chi apprezzo e a cui mi lega una lunga militanza insieme anche se non sempre ho condiviso le sue scelte, non ultima quella fatta in Abruzzo,  ma certo non le lasceremo cadere nel vuoto". Lo afferma Fabrizio Di Stefano di Civiche per l'Abruzzo. 
"Tuttavia non è solo basandosi sulla mozione degli affetti- che indubbiamente mi tocca- o sul richiamo all'appartenenza, che mi si convince a fare un passo indietro: vorrei vedere qualcosa di più; ossia quale progetto di rinascita per l’Abruzzo si intende proporre ai nostri concittadini. Lo ripeto da tempo: dall’11 febbraio occorre governare questa Regione avendo chiare sin d’ora strategie e azioni da attuare.  E qui credo che anche oggi, chi affianca nelle strategie politiche Marsilio,avrebbe dovuto segnalargli che, ad esempio, sul tema dell’Ambiente, è giusta l’attenzione sul fiume Saline ma il vero simbolo dei disastri ambientali abruzzesi è Bussi,  per la cui bonifica vi è una dotazione di €50milioni stanziati dal Governo Berlusconi  quando io e Giovanni Legnini eravamo in Parlamento. Somme che né i successivi Governi nazionali, né quello regionale hanno mai saputo utilizzare; ed ancora, mi si rivolge un appello all'appartenenza ed al mio essere di destra. Ma sul tema di questi giorni relativo al Bilancio regionale trovo assurdo che su di esso vengano scaricati scaramucce politiche e di appartenenza, appunto, quando invece andrebbe evitato il ricorso in dodicesimi perché a pagarne le conseguenze sarebbero cittadini e imprese già sottoposte da quasi un anno al blocco di ogni attività a causa delle scelte di D’Alfonso. Anche qui, a mio avviso, avrebbe dovuto prevalere il senso di responsabilità verso la nostra regione piuttosto che la ricerca di una momentanea vittoria politica. Io avrei invece da subito illustrato il mio progetto di bilancio che avrei presentato come modifica legislativa al primo consiglio regionale dopo il 10 febbraio, all’indomani della vittoria elettorale. L’Abruzzo per me viene prima del senso di appartenenza alla mia parte politica!"

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Studio Cgia, l’evasione fiscale ha toccato 113 miliardi di euro

L'evasione fiscale in Italia dove ogni 100 euro di gettito ben 16 rimangono nelle tasche di chi le tasse non le paga. La fotografia dell'evasione la fornisce la Cgia di Mestre che, elaborando dati Istat 2016 (gli ultimi disponibili) fissa a 113,3 miliardi la somma sottratta quell'anno all'Erario. Si tratta delle stime sulla cosiddetta 'economia non osservata', somma del valore aggiunto riconducibile alle sotto-dichiarazioni, al lavoro irregolare e alle attività illegali. Se la media nazionale dell'evasione è quindi del 16%, a livello territoriale - evidenzia la Cgia - le realtà più a rischio sono quelle del Sud: in Calabria la stima di evasione è al 24,2%, in Campania è al 23,2, in Sicilia al 22,2, in Puglia al 22%. Nelle regioni del Centro-Nord la situazione è meno grave: in Veneto il tasso è del 13,8%, nella Provincia di Trento e in Friuli VG è al 13,3%, in Lombardia al 12,5%, al 12% nella Provincia di Bolzano. Negli ultimi anni, tuttavia, il peso dell'evasione è leggermente in calo. Se nel 2016 l'infedeltà fiscale è costata alle casse del fisco 113,3 miliardi di euro (pari 16 euro ogni 100 incassati dal erario), l'anno prima ammontava a 114 miliardi (16,2 ogni 100) e nel 2014 a 118,8 miliardi (17,1 ogni 100) "Per combattere questa piaga sociale ed economica - sostiene il coordinatore dell'Ufficio studi di Cgia, Paolo Zabeo - la strada da percorrere è una sola: ridurre il peso del prelievo fiscale. In altre parole, pagare meno per pagare tutti. Ovviamente gli evasori seriali vanno perseguiti e messi nelle condizioni di non farlo più, ovunque essi si annidino, ma attenzione a non fare di tutta l'erba un fascio. Purtroppo, esiste anche un'evasione di sopravvivenza, diffusa in particolare modo al Sud, per cui non pagare le imposte ha consentito in questi ultimi anni la salvaguardia della continuità aziendale e di molti posti di lavoro". 

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Elezioni regionali, D’Eramo sbarra la strada ai transfughi del centrosinistra

 "Sapete che parlo sempre in maniera chiara! E lo dico anche al mio amico candidato presidente Marco Marsilio: chiunque abbia fatto parte della maggioranza di centro sinistra non può essere candidato con la coalizione di centro destra! E neanche loro parenti e affini". Così in un post su Fb il parlamentare aquilano della Lega Luigi D'Eramo ribadisce il veto, già espresso nelle scorse settimane, sulle possibili candidature nella colazioni di centrodestra di esponenti di centrosinistra, tra cui i consiglieri regionali uscenti di Abruzzo Civico Andrea Gerosolimo, ex assessore, e Mario Olivieri e il consigliere di Regione Facile Alessio Monaco. I tre casi sono al vaglio del tavolo di centrodestra, ora D'Eramo chiede un pronunciamento chiaro al candidato presidente di centrodestra, Marco Marsilio. Anche l'altro deputato leghista Giuseppe Bellachioma, segretario reigonale, sulla stessa lunghezza d'onda: "Chi ha governato l'Abruzzo - spiega anche lui in un post su Fb - con il centro sinistra, per quanto ci riguarda, deve stare lontano da noi anni luce. A buon intenditore poche parole".

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Rincari autostrade, Strada dei Parchi scrive al ministro Toninelli

Strada dei Parchi si appella a Toninelli perchè eviti che Anas faccia ricadere sugli utenti dell'A24-A25 il costo di ulteriori 73 milioni di euro relativi agli interessi sulle due rate del canone di concessione, che devono essere sospese per consentire la sterilizzazione delle tariffe ed evitare l'aumento dal 1 gennaio. E' quanto si legge nella lettera che Sdp ha appena inviato al Mise.

Nella lettera l'ad Cesare Ramadori spiega a Toninelli che negli ultimi giorni ''avevamo raggiunto, con il Suo determinante intervento, l'accordo con ANAS SpA per il differimento al 2028 del versamento delle rate 2018 e 2019 che dobbiamo quale prezzo della concessione, in modo da poter utilizzare tali risorse, già accantonate e vincolate dalla nostra Società, al fine di "sterilizzare" nei prossimi 3 mesi, come accaduto nel trimestre ottobre-dicembre 2018, gli aumenti dei pedaggi di A24 e A25 approvati dal Governo alla fine del 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019''. ''A tale accordo in base alle indicazioni che ci risulta il Suo Dicastero ha fornito ad ANAS SpA, la stessa ha però aggiunto la pretesa di applicare sul valore delle rate posticipate, pari a 112.000.000 di euro, un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale, come peraltro dal MIT indicato. Tale esorbitante pretesa, che costerebbe alla collettività ulteriori 73.000.000 di euro, contrasta con quanto accaduto nel 2017, quando con norma (L 97/2017) il Parlamento ci autorizzò a differire il pagamento di altre 2 rate ANAS di identico valore (112.000.000 di euro) per finanziare una parte degli interventi urgenti cosiddetti "antiscalinamento", riconoscendo la sola applicazione di interessi in base al tasso legale. Riteniamo tutto ciò inaccettabile e frutto di un calcolo speculativo commendevole. E questo anche considerato lo sforzo che il Suo Ministero e la nostra Società stanno attuando, in attesa dell'approvazione del nuovo PEF come previsto dalla L. 228/2012, per non scaricare sugli utenti delle autostrade da noi gestite e sulle economie delle zone interessate, gravosi e ulteriori incrementi tariffari''. ''Per dimostrare la nostra totale disponibilità ad onorare gli impegni in tal senso concordati con il Suo Capo di Gabinetto, nella giornata di oggi abbiamo trasmesso ad ANAS ed al Suo Ministero tramite posta certificata, i testi da noi già firmati di tali accordi in cui ci impegniamo a non applicare alcun aumento dei pedaggi su A24 e A25 sino al 31 marzo prossimo rispetto alle tariffe attualmente applicate. Pertanto, Le chiediamo di intervenire, nelle poche ore che ci separano dalla entrata in vigore delle tariffe 2019, per risolvere la questione, anche in considerazione del ruolo di vigilante che il MIT esercita nei confronti di ANAS SpA'', conclude Ramadori.

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Elezioni, Marsilio lancia un appello a Di Stefano

Alla sua prima uscita pubblica, oggi a Montesilvano, accanto al presidente nazionale di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo per il centrodestra, Marco Marsilio, ha auspicato una coalizione unita, rivolgendosi all'ex senatore di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, in corsa affiancato da alcune civiche. "Il centrodestra è già unito, e con un'ampia coalizione. Naturalmente - ha detto Marsilio - colgo l'occasione per rivolgere un appello a Fabrizio Di Stefano e ai suoi amici, perché scelgano di far parte di questa squadra di governo che renderà l'Abruzzo una regione migliore. La sua esperienza e il suo radicamento sono importanti, e io spero di poterlo avere al mio fianco, spero che non voglia fare una scelta diversa, di marginalizzazione, o addirittura una scelta contraria alla sua storia e alla sua cultura politica".

La risposta di Fabrizio Di Stefano

"Le parole che mi ha indirizzato oggi Giorgia Meloni in visita in Abruzzo, non possono che farmi piacere e lusingarmi dal punto di vista personale e politico, anche perché vengono da chi apprezzo e a cui mi lega una lunga militanza insieme anche se non sempre ho condiviso le sue scelte, non ultima quella fatta in Abruzzo,  ma certo non le lasceremo cadere nel vuoto" dichiara Fabrizio Di Stefano in una nota 
"Tuttavia non è solo basandosi sulla mozione degli affetti- che indubbiamente mi tocca- o sul richiamo all'appartenenza, che mi si convince a fare un passo indietro: vorrei vedere qualcosa di più; ossia quale progetto di rinascita per l’Abruzzo si intende proporre ai nostri concittadini. Lo ripeto da tempo: dall’11 febbraio occorre governare questa Regione avendo chiare sin d’ora strategie e azioni da attuare.  Sul tema di questi giorni relativo al Bilancio regionale trovo assurdo che su di esso vengano scaricati scaramucce politiche e di appartenenza, appunto, quando invece andrebbe evitato il ricorso in dodicesimi perché a pagarne le conseguenze sarebbero cittadini e imprese già sottoposte da quasi un anno al blocco di ogni attività a causa delle scelte di D’Alfonso. Anche qui, a mio avviso, avrebbe dovuto prevalere il senso di responsabilità verso la nostra regione piuttosto che la ricerca di una momentanea vittoria politica. Io avrei invece da subito illustrato il mio progetto di bilancio che avrei presentato come modifica legislativa al primo consiglio regionale dopo il 10 febbraio, all’indomani della vittoria elettorale. L’Abruzzo per me viene prima del senso di appartenenza alla mia parte politica", conclude Di Stefano

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Di Tizio (Wwf): centinaia di interventi nel 2018

"Un bilancio in chiaroscuro. E fra le criticità un grande problema per la tutela dell'orso. E' evidente che la perdita del 5% della popolazione mondiale dell'orso bruno marsicano è un problema per tutti noi abruzzesi e nei confronti delle istituzioni che devono porre in essere azioni concrete e forti". Lo ha detto il vice presidente del Wwf, Dante Caserta, in conferenza stampa a Pescara.  "Abbiamo tanti volontari e quattro strutture locali che si danno molto da fare. Abbiamo fatto centinaia di interventi nel 2018 - ha detto il presidente regionale del Wwf, Luciano Di Tizio - ma voglio sottolinearne due in particolare: la vittoria riguardo al permesso di estrazione del gas dal Lago di Bomba, una vittoria importante che le associazioni hanno ottenuto grazie alla collaborazione di cittadini e associazioni locali e anche con le istituzioni. Il fatto negativo riguarda il ritardo, ormai clamoroso, per il Parco della Costa Teatina. Non è concepibile che un parco istituito quasi venti anni fa non sia mai stato varato. C'è stato anche un commissariamento e c'è una perimetrazione già fatta, ma giace tutto nel cassetto". 

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Pescara, accordo di programma per l’ex scuola media Muzii

Firmata la convenzione fra Comune e Conservatorio Luisa d’Annunzio per il progetto di riqualificazione dell’ex media Muzii di via Saffi, riacquisita dal Comune dall’Agenzia del Demanio grazie ad un’operazione di federalismo demaniale, affinché i locali diventino parte integrante del Conservatorio Luisa d’Annunzio. Intento che unisce il Comune, Conservatorio e all’Università fautrice del progetto di recupero. Alla firma erano presenti il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli, che ha seguito la redazione dell’accordo di programma e l’assessore Paola Marchegiani, Enzo Fimiani Presidente del Conservatorio, il direttore dell’istituzione Alfonso Patriarca, Mariarosaria Sirano direttore amministrativo, Massimo Magri quale referente progetto e la professoressa Cristina Forlani referente per l’Università che ha curato il progetto.

“La firma di oggi nasce per migliorare la struttura del conservatorio che ha bisogno di spazi maggiori e riqualificati – illustra il sindaco Marco Alessandrini- e l’occasione per un sodalizio virtuoso è offerta da un bando interministeriale per accedere a finanziamenti che il Comune ha ritenuto utile riversare sul recupero di una struttura che sembra fatta apposta per essere appendice virtuosa del Conservatorio. L’ex scuola Muzii oggi luogo di degrado, tornerà all’uso della cittadinanza attraverso un’istituzione così prestigiosa. Riqualifichiamo e consentiamo non solo una crescita del Conservatorio, ma decoro ai luoghi in un posto bellissimo per la città. C’è l’idea di fare un corridoio di accesso verso la strada parco, ma anche spazio culturale, volano importante per l’economia della conoscenza su cui abbiamo da sempre puntato”.

“Vogliamo concretizzare al più presto l’operazione che nasce come buon esito di una positiva e necessaria una collaborazione fra gli enti pubblici – sottolinea Enzo Fimiani, presidente del Conservatorio - Cosa che avviene sempre di meno, anche a fronte della situazione difficile che localmente vivono le istituzioni a seguito di scelte scellerate come quella che ha devastato il rapporto fra istituzioni centrali e periferiche. Il conservatorio sta dentro la città e se andasse in porto questa operazione, attraverso un ampliamento delle prerogative logistiche, avremmo anche la riqualificazione di un pezzo cruciale di essa e questo testimonia l’importanza strategica di questa speciale operazione”.

“Ieri abbiamo approvato questa delibera in Giunta – aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli- che ha dietro tanto lavoro, iniziato con il federalismo demaniale che ci ha consentito di acquisire la scuola. Poi c’è stata un’attesa spasmodica del bando, ma abbiamo economizzato i tempi e già nel 2016 ci siamo avvantaggiati dando già in uso al Conservatorio la scuola media Muzii. Poi è uscito il bando, abbiamo messo insieme le forze per portare avanti la progettazione di cui è stazione appaltante il Comune, con il supporto dell’Università. Dalla delibera di ieri, con cui è stata approvata la bozza di accordo di programma, decorrerà un termine di 30 giorni in cui dovrà essere approvato il progetto e sottoposto a Vas e poi ci sarà la ratifica in Consiglio Comunale, per arrivare in tempo alla scadenza del bando il 9 febbraio. E’ una sfida al futuro perché abbiamo già fatto un investimento importante in quanto riteniamo che il Conservatorio sia l’eccellenza della città e perché ci convince l’idea della strada parco come luogo di incontro tra le persone e tra le persone e la musica. Provate ad immaginare la pista ciclabile che stiamo riqualificando in questi giorni che arriva ad uno spazio oggi insicuro e domani luogo di uno nuovo auditorium della musica più largo e spazioso di quello di oggi”

 

 

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Elezioni regionali, Meloni: c’è continuità tra Legnini e D’Alfonso

"Nonostante il centrosinistra cerchi di nascondersi, nascondere i suoi simboli e il suo partito, tutti sanno che esiste in Abruzzo una continuità piena tra D'Alfonso e Legnini, e poi che i Cinquestelle ogni volta, alla prova dei fatti, hanno dimostrato di non essere capaci di governare". Così il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un incontro a Montesilvano a sostegno del candidato presidente per il centrodestra alla Regione Abruzzo, il senatore Marco Marsilio. "Nello specifico, quindi, dico e credo che il centrodestra possa vincere e restituire un futuro diverso a questa regione e agli abruzzesi, perché voglio ricordare - ha detto ancora Meloni - che l'Abruzzo è la Regione che spende peggio i fondi europei, ed è intollerabile che nel 2018 occorrano, dalla regione al centro dell'Italia, quattro ore e mezzo per raggiungere Roma. + una cosa da terzo mondo".

"Ho voluto qui la mia prima iniziativa di sostegno alla candidatura di Marco Marsilio alla presidenza della Regione Abruzzo, alla foce del fiume Saline a Montesilvano, per parlare di un tema concreto: questo è un grande simbolo dello sviluppo possibile e dello sviluppo negato di una terra come l'Abruzzo, territorio bellissimo che vive un'emergenza ambientale drammatica". Lo ha detto il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a Montesilvano.

"Abbiamo già interrogazioni parlamentari che chiedono che la discarica di Montesilvano sia restituita a sito di interesse nazionale - ha spiegato - Quello è l'unico modo per trovare risorse per bonificarla, vogliamo il potenziamento delle strutture che consentono di pulire questo territorio, affinché possa avere uno sviluppo turistico. Per questo siamo qui a parlare di problemi come quello del Fiume Saline in una regione che ha grosse potenzialità e che oggi, drammaticamente, ha la minore ripresa di tutto il sud Italia, mentre qualche anno fa era l'esatto contrario".

  "Credo che Marco Marsilio sia la scelta migliore e l'indicazione giusta nel momento in cui è stata richiesta dal territorio e quando si fanno queste scelte si deve guardare al territorio. Marco Marsilio è un purosangue abruzzese, figlio di una famiglia abruzzese che ha dovuto fare una scelta drammatica come tante altre, ovvero quella di trasferirsi perché qui non c'era lavoro". Lo ha detto a Montesilvano il presidente di FdI, Giorgia Meloni, in un incontro a sostegno del candidato presidente del centrodestra alla Regione Abruzzo. "Oggi Marsilio ha deciso di fare un viaggio inverso, e non era scontato, visto che siamo in una regione dove c'era un presidente che non ha neanche finito il suo mandato per andarsi a sedere su una comoda poltrona da senatore - ha aggiunto Meloni - Oggi abbiamo qui, invece, chi da una comoda poltrona da senatore decide di venire a occuparsi della sua terra". "Il segnale di Marsilio è straordinario - ha proseguito Meloni - e assolutamente in controtendenza con la politica di questo tempo. Penso che la sua esperienza e la sua conoscenza dei palazzi romani rappresentino un vantaggio. Non è un caso se oggi il ministro Toninelli sta prendendo in considerazione l'ipotesi di ridiscutere l'aumento dei pedaggi di A24 e A25 sulla base di una proposta e di un emendamento di Fdi, presentata da Marsilio, o se abbiamo vinto la battaglia di non far spostare il terminal bus da Roma Tiburtina ad Anagnina, su proposte fatte da noi. Per questo considero Marco Marsilio un valore aggiunto per questa terra. Il centrodestra è unito. C'è anche l'Udc e spero che si possa completare il discorso con le civiche"

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"Non voteremo la manovra alla Camera, così come non l'abbiamo votata al Senato, e non perché facciamo opposizione al Governo acritica. Abbiamo anche sostenuto il Governo quando ha presentato provvedimenti in tema di sicurezza e immigrazione. Ma la manovra è completamente sbagliata e totalmente sbilanciata sulle politiche economiche del M5S": così il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, oggi a Montesilvano per un incontro a sostegno del senatore FdI Marco Marsilio, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni di febbraio 2019. Per Meloni si tratta di "una manovra che aumenta la spesa pubblica, aumenta le tasse e colpisce in modo vergognoso i pensionati. Una cosa è tagliare le pensioni d'oro, e la prima proposta di legge in questa materia l'ha presentata Giorgia Meloni; altra cosa - ha proseguito - è bloccare l'indicizzazione lorda delle pensioni da 1500 euro, pensioni normali che la gente si è guadagnata in quarant'anni di lavoro, per cui è una manovra che fa cose che non condividiamo e non fa quello che si sarebbe dovuto fare"

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Elezioni regionali, Legnini presenta 3 liste civiche a supporto

"La mia candidatura ha trovato il sostegno di una nuova coalizione liberale, civica, cattolica e progressista. Si tratta della liste: Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Democratici e Popolari per l'Abruzzo". Lo ha dichiarato Giovanni Legnini, candidato presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali abruzzesi, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sua sede del suo comitato elettorale a San Giovanni Teatino. "Questa nuova coalizione - ha aggiunto Legnini - va molto oltre il rappresentarmi come un candidato 'di centrosinistra'. Con la lista Legnini Presidente intendiamo dare spazio alle espressioni del mondo della formazione, del lavoro e delle professioni, della cultura; con la seconda lista vogliamo rappresentare i territori in particolare dei piccoli comuni, ma non solo con sindaci, consiglieri e assessori, in carica o ex amministratori: con la terza il popolarismo e il volontariato cattolico democratico. Si tratta di tre grandi aree culturali rappresentative della societa' civile. Quando ho indicato le premesse per la mia candidatura, il mio obiettivo era rendere protagoniste persone con una storia e una rappresentativita' al di la' dei partiti tradizionali". Legnini ha annunciato anche i quattro capilista della lista Legnini Presidente: per la circoscrizione di Teramo il rettore emerito Luciano D'Amico; per Pescara la professoressa Alessandra Di Pietro, dirigente scolastico dell'Istituto professionale alberghiero Filippo De Cecco; per Chieti la professoressa Paola Di Renzo, rettore e dirigente scolastico del convitto nazionale del liceo artistico, classico, europeo Giambattista Vico; per L'Aquila Chicco Di Benedetto, commercialista e manager pubblico. Le liste complete saranno presentate a partire dal 4 gennaio.

"A queste tre liste - ha spiegato Legnini - si aggiungeranno ulteriori liste civiche. Sta proseguendo il confronto costruttivo con la lista civica che fa capo a Donato Di Matteo, che voglio ringraziare per il lavoro che sta portando avanti, e con il movimento civico Avanti Abruzzo, che racchiude anche le esperienze dei socialisti, Italia dei valori e liberali. Saranno loro comunque, dopo che avremo definito le intese politiche e programmatiche, a presentare le rispettive liste. Ringrazio il Pd, e il suo segretario regionale Renzo Di Sabatino, che sta costruendo la sua lista e la lista di sinistra con i coordinatori Fabio Ranieri e Tomasso Di Febbo che stanno costruendo una lista civica di sinistra aperta. Si configura quindi quella nuova Alleanza per l'Abruzzo che spazia dai progressisti ai liberali, dai popolari ai democratici. Un campo segnato dai principi e dai valori della democrazia rappresentativa sanciti dalla nostra Costituzione e dai Trattati istitutivi dell'Unione Europea".

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