Redazione Notizie D'Abruzzo

La legge di bilancio giallo-verde; gli aspetti negativi di forma e di sostanza.

La legge di bilancio giallo-verde; gli aspetti negativi di forma e di sostanza.

Non bisogna essere un costituzionalista o un economista per poter valutare la legge di bilancio recentemente varata dalla maggioranza giallo –verde in Senato.

Veniamo alla forma: i due Dioscuri con tanto di petto in fuori avevano dichiarato guerra alla commissione europea con affermazioni del tipo “non arretreremo di un millimetro, me ne frego, Junker sei un ubriacone”. è finita con un arretramento su tutta la linea. Le stime di crescita del PIL sono state ridotte dall’1,5 all’1%, la manovra è arretrata dal 2,4 di deficit al 2 per cento ed è stata riscritta sotto parziale dettatura da parte dell’Unione Europea. Nonostante questo i vice presidenti sostengono di aver vinto Si racconta che a Roma quelli che subiscono una sonora lezione e non vogliono ammetterlo dicono “me ne hanno date ma gliene ho dette!” Sembra proprio di udire le voci di Di Maio e Salvini. Poiché facciamo parte di una unione economica e monetaria e quindi il valore dell’euro di pende dalle economie dei vari stati che vi partecipano, come potevano pensare che all’Italia fosse consentito quanto è proibito agli altri stati e che gli altri si facessero carico delle follie di questo Governo? Il “non arretro di un millimetro” fa parte delle bugie della propaganda politica che come tutte le bugie hanno le gambe corte.

I nostri eroi quando erano all’opposizione gridavano all’eccesso di voti di fiducia e all’esproprio delle prerogative del parlamento. E cosa hanno fatto ora essendo al governo? Hanno presentato direttamente in aula per la votazione con richiesta di fiducia un maxiemendamento sconosciuto ai senatori che, cosa mai verificatasi, non era stato discusso in Commissione Bilancio. Se a questo si aggiungono gli attacchi contro in funzionari del MEF e contro il Ragioniere Generale dello Stato, l’invito al presidente dell’INPS a dimettersi, l’azzeramento del Consiglio Superiore di Sanità, le dimissioni del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ,le dure critiche contro il CSM per essersi permesso di eleggere liberamente il suo vice presidente, e la rimozione del presidente dell’Istituto Spaziale Italiano, possiamo domandarci in modo fondato se siamo in pericolo per la nostra democrazia e se un regime subdolamente illiberale si stia istaurando.

Veniamo ora all’esame della manovra che verrà approvata anche dalla Camera dei Deputati senza alcun cambiamento.

La flat tax quando sarà attuata riguarderà solo un numero ridotto di partite iva; per tutti gli altri nulla. Il pensionamento a 62 anni per gli statali è posticipato ad ottobre con delle penalizzazioni sull’assegno mensile. Se avrà molte adesioni significa che il lavoro nero sarà incrementato. Ma la Guardia di Finanza stroncherà il malaffare dice Di Maio, balle! Il lavoro nero esiste oggi in Italia? Se esiste perché la Guardia di Finanza non lo stronca? Si potrebbe rispondere in latino che: ad impossibilia nemo tenetur (nessuno è obbligato a fare cose impossibili). I pensionamenti anticipati faranno aumentare le assunzioni e ridurranno il numero dei disoccupati? E’ tutto da vedere; è invece sicuro che aumenteranno le spese dello stato. Il reddito di cittadinanza a chi andrà? Ai poveri o a quelli che si dipingono come poveri? Se si va a controllare la situazione dell’esenzione dai ticket sanitari risulta che il 90% ha presentato una documentazione irregolare per risparmiare qualche decina di euro; figuriamoci per averne 780 o più. Queste sono manovre di spesa che nulla hanno di stimolo per l’economia. Altro significato avrebbe avuto l’operazione se questi euro fossero stati utilizzati per integrare gli stipendi di nuovi assunti. Guardiamo ora a cosa è stato deciso sulle pensioni. Un freno alla rivalutazione di quelle superiori ai 1500 € per difendere il valore di acquisto degli assegni che sono ridotti dalla inflazione. Come la vogliamo chiamare? E’ una vera è propria tassa che colpisce milioni di persone. E che dire delle così dette pensioni d’oro che subiranno un taglio del 15% ed oltre. Fossero stati colpiti i privilegiati che non hanno pagato adeguati contributi si sarebbe anche potuto capire, ma qui vengono coinvolte anche persone che hanno pagato fino all’ultimo centesimo, che hanno quarantacinque anni di contributi e sono andati in pensione a settanta anni dopo una vita di lavoro usurante. Non parliamo di giustizia o ingiustizia; guardiamo solo alla convenienza economica. Chi prenderà i 780 euro per 18 mesi se li terrà stretti per preservare una riserva per un futuro incerto. Coloro che subiranno una decurtazione dovranno necessariamente tirare la cinghia e tagliare le spese non vitali. Secondo voi il PIL aumenterà con tutte queste misure o si andrà in recessione? L’aumento IVA infatti non ci sarà nel 2019 ma una clausola di salvaguardia per evitarlo anche nel 2020 ci costerà 23 milioni di euro. Staremo a vedere nella speranza che l’ISTAT ci dia stime veritiere e se queste non piaceranno al governo temiamo che il presidente sarà accusato di sabotaggio, invitato a dimettersi e a candidarsi alle prossime elezioni per essere sostituito da un personaggio più manovrabile.

Volete un ultimo esempio dei dilettanti allo sbaraglio? Esaminiamo la legge bonus /malus sulla vendita di nuove automobili. Scopo della norma è quello di ridurre le emissioni di CO2 con tassazione delle auto i cui motori producono questo gas oltre un livello stabilito ed incentivi all’acquisto di macchine ibride ed elettriche. Le macchine ibride ed elettriche sono molto più costose delle altre, le batterie hanno una vita limitata e la loro sostituzione è molto costosa, le colonnine di ricarica sono pochissime e quindi non avrà difficoltà per brevi tragitti solo chi ha un garage con presa di corrente. Quindi si tratta di pochissime nuove macchine peraltro prodotte all’estero, che avranno un impatto trascurabile sulla salubrità dell’aria. Saranno invece penalizzate le macchine con motori a benzina che producono più CO2 di quelle diesel la cui circolazione nelle città viene osteggiata. Che comportamento schizofrenico. Si pensa che ci sarà un calo delle vendite di almeno 100.000 nuove auto. Ecco le conseguenze. Una incidenza sul PIL e sulla occupazione dei lavoratori del comparto, una riduzione del gettito IVA, un peggioramento nel rinnovamento del parco macchine italiane che è uno dei più vecchi d’Europa. Questo comporterà che ci saranno più vecchie auto a girare e quindi più inquinamenti, ma anche meno sicurezza e questo anche per le nuove macchine perché per stare entro la soglia di CO2 si preferiranno i modelli con cambio manuale e trazione sulle due ruote che sono quelli che consumano di meno ma sono anche i più insicuri.

Distinguere tra i due partiti chi sia più responsabile delle leggi sbagliate è un esercizio vano: la responsabilità va divisa al 50%. Se Salvini farà approvare la nuova legge sulla legittima difesa la cosa sarà interessante solo per poche persone; non vedo così tanti individui anelanti a diventare giustizieri della notte. Il cittadino disapprovava la scelta di Renzi di far approdare in Italia tutti i barconi che solcano il mediterraneo e guarda con soddisfazione la chiusura dei porti, ma quando si sentirà mettere la mano nella tasca penserà che questa chiusura la paga troppo cara.

Con una opposizione costituita da personaggi e da partiti che per loro colpe ci hanno portato in questa situazione, in attesa che qualcosa di nuovo nasca, confidiamo nel Presidente Mattarella che, nei limiti di quanto la Costituzione gli consente di fare, vigila per la salvezza dello Stato.

di Achille Lucio Gaspari

 

Leggi Tutto »

Zelli: Marsilio è il nostro presidente di Regione

Marco Marsilio è il nostro candidato presidente alla Regione Abruzzo”. Queste le parole di Gianluca Zelli, coordinatore regionale di Azione Politica, nella giornata di oggi, a margine di un incontro tenuto con Marsilio a Pescara, dopo l’ufficializzazione del tavolo nazionale avvenuta nella giornata di ieri. “Già nei giorni scorsi – precisa Zelli – abbiamo incontrato Marco, abbiamo discusso del progetto di un Abruzzo finalmente al passo, unico, aderente ai bisogni di un territorio complesso, vasto, variegato”.

“Siamo pronti – conclude Zelli – Noi, la nostra decisione l’abbiamo presa. Con Marco Marsilio, l’Abruzzo tornerà a correre”.  

Leggi Tutto »

Latitante torna a casa per Natale e viene arrestato dalla Polizia

Era partito per la Romania per sfuggire all'arresto, ma il desiderio di rientrare Natale si è rivelato fatale per un 59enne di Pescara che è stato sorpreso dalla polizia in casa dell'anziana madre, nascosto in un ripostiglio senza finestra, dove era stato sistemato un letto di fortuna. I poliziotti, dopo aver fatto irruzione nell'appartamento, trovando la madre e la zia, hanno trovato l'uomo, nascosto nel ripostiglio. L'uomo, da tempo irreperibile, era destinatario di un ordine di carcerazione, perché deve scontare sei anni e undici mesi di reclusione per rapina, estorsione e false dichiarazioni. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini, lo hanno dapprima localizzato in Romania, paese in cui viveva da circa due anni e poi in casa della madre, in via Aldo Moro. Ed è stato proprio tenendo sotto controllo i suoi familiari che gli agenti della sezione 'Antidroga e Catturandi' della Squadra Mobile della Questura di Pescara hanno capito che l'uomo si era nascosto in quella casa da qualche giorno, verosimilmente pronto a ripartire appena passato il Natale.

Leggi Tutto »

Marsilio: il centrodestra è la casa naturale di Fabrizio Di Stefano

Sulla corsa in solitaria, ad oggi, di Fabrizio Di Stefano, con alcune civiche vicine al centrodestra, il senatore Marco Marsilio, candidato presidente del centrodestra alle regionali d'Abruzzo ha auspicato "un passo avanti da parte di tutti". "Dobbiamo fare insieme un passo in più - ha detto - e anzi cominciare a correre per questo Abruzzo, e io spero che tutte le persone che hanno voglia di dare un vero Governo di cambiamento all'Abruzzo possano far par parte di questa squadra. Fabrizio Di Stefano è tra queste persone. Ne conosco il valore, la storia, e il centrodestra è la sua casa naturale, così come io faccio un appello in questa occasione, oltre a ringraziare i partiti storici del centrodestra che mi hanno designato, e quelli che pur non avendo partecipato al tavolo nazionale, hanno già con qualche giorno di anticipo garantito il sostegno, ai movimenti civici che stanno convergendo sulla corsa del centrodestra, mi rivolgo anche ad altre realtà perché voglio allargare la coalizione e farne una ampia ed inclusiva che possa offrire una alternativa reale di governo a questa regione".

Leggi Tutto »

Elezioni regionali, Marsilio è ufficialmente il candidato del centrodestra

Via libera ufficiale del Centrodestra alla candidatura di Marco Marsilio alla presidenza della Regione Abruzzoalle elezioni del 10 febbraio prossimo. Lo hanno deciso i leader Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni in una video conferenza per il tradizionale scambio degli auguri di Natale e per mettere a punto la definizione delle candidature regionali alle prossime elezioni . ''Il senatore Marsilio -si sottolinea in una nota- è stato concordemente ritenuto il più idoneo a dare risposte adeguate alle attese della sua regione dopo i disastri prodotti dalla sinistra in questi anni. I tre leader hanno comunque in programma di incontrarsi alla ripresa per definire le altre candidature e fare il punto della situazione''.

"Il centrodestra quando e' unito vince e governa bene. Ringrazio gli alleati di Forza Italia e Lega, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, per aver condiviso la scelta del senatore Marco Marsilio come candidato governatore in Abruzzo". E' quanto dichiara il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Melon, sottolineando che "la competenza, l'esperienza e la concretezza fanno di Marco Marsilio la persona giusta per restituire a una terra bellissima e fragile il futuro che merita, dopo anni di mal governo della sinistra. Da oggi compatti e determinati affronteremo insieme questa sfida per riportare il centrodestra alla guida della Regione e per difendere gli interessi degli abruzzesi. Gia' nei prossimi giorni saro' personalmente in Abruzzo al suo fianco"

"E' per me un grande onore poter correre in Abruzzo per le elezioni regionali e faccio con grande passione questo passo perché per me si tratta di un ritorno a casa perché le mie origini sono abruzzesi così come è abruzzese la mia famiglia. Ho sentito così forte dentro di me questa spinta anche emotiva a dire si quando è arrivata la proposta, e spero di essere all'altezza, e poter davvero rappresentare per gli abruzzesi una opportunità per poter costruire un futuro migliore. Si è perso del tempo. Ne abbiamo poco tempo davanti a noi, e adesso siamo al lavoro per spiegare un progetto di cambiamento e discontinuità forte di cui ha bisogno l'Abruzzo per tornare a crescere e dare un futuro ai propri figli. Legnini e Marcozzi? Rispetto e temo tutti gli avversari. Non c'è mai una partita vinta in partenza. So che dovrò guadagnarmi giorno per giorno e passo dopo passo il consenso degli abruzzesi, e spero che il conforto sia elevato di livello, e stimoli in ognuno dei contendenti il tirar fuori il meglio di se per offrire agli abruzzesi la migliore piattaforma e il miglior programma possibile". Lo ha detto il senatore di Fratelli d'Italia Marco Marsilio, candidato del centrodestra alle elezioni regionali del 10 febbraio 2019 in Abruzzo

"A nome mio e del gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera un grande in bocca al lupo all'amico Marco Marsilio, uomo e politico dalle straordinarie qualità, per la meritata candidatura concordata oggi dal presidente Giorgia Meloni e dagli alleati del centrodestra. Siamo sicuri che il suo contributo, profuso ogni giorno in modo infaticabile già dentro Fdi, saprà essere all'altezza della sfida e dare le risposte più adeguate anche alle attese e ai problemi dei cittadini dell'Abruzzo, messi a dura prova negli ultimi anni dal malgoverno della sinistra". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida

Leggi Tutto »

Mise, 138 i tavoli di crisi aperti

Sono 138 i tavoli di crisi aperti al Ministero dello sviluppo economico, con circa 210 mila dipendenti coinvolti (senza contare l'indotto). Parte con questi numeri il 2019 sul fronte delle crisi aziendali. Situazioni di difficoltà che ormai caratterizzano molti settori dalla siderurgia all'agroalimentare, con le crescenti difficoltà della grande distribuzione organizzata, e affliggono il territorio senza grandi distinzioni tra Nord e Sud ma con una particolare concentrazione nel Centro.

Sul tavolo del Mise ci sono vertenze per Alitalia e Ilva, cui si sono aggiunte di recente Piaggio Aero e Bombardier, situazioni di difficoltà che si protraggono da anni come l'Aferpi di Piombino e l'Alcoa di Portovesme, marchi storici come Pernigotti, varie aziende dell'agroalimentare dal caffè Hag alla Novelli, e tanti nomi della grande distribuzione, che sta attraversando una particolare situazione di difficoltà, da IperDì a diverse Coop. Nel settore dei trasporti è soprattutto il ferroviario a soffrire di più, con le situazioni di difficoltà dell'ex Firema e recentemente di Bombardier, che a settembre ha annunciato di non poter garantire il mantenimento del sito di Vado Ligure: il Governo ha chiesto alla società canadese di mettere in campo in tempi brevi "tutte le azioni necessarie a garantire la strategicità del sito produttivo" e il tavolo è stato aggiornato alla fine di gennaio.

In Abruzzo si sta risolvendo positivamente la crisi della Honeywell di Atessa: la vertenza sembra infatti ormai ben avviata, con l'acquisizione dello stabilimento da parte di Baomarc Automotive Solutions, azienda leader nel campo della siderurgia, con un investimento da 1,85 milioni e il reinserimento di 162 lavoratori. A gennaio si riparte con un'agenda fitta per il Mise, con numerosi tavoli, da IperDì a Ferroli, dalle Acciaierie di Terni al Bombardier e Piaggio Aero. Gennaio sarà un mese cruciale anche per Alitalia: il salvataggio dell'ex compagnia di bandiera è nelle mani di Fs che entro il 31 gennaio deve mettere a punto il piano industriale. I sindacati intanto si sono dati appuntamento con il ministro Di Maio per una verifica verso metà gennaio.

Leggi Tutto »

Lite davanti al bar di Atessa, arrestato 21enne

Un ventunenne di Atessa è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio. Avrebbe colpito alla testa un coetaneo, verosimilmente con una bottiglia o un bicchiere di vetro, al culmine di una lite davanti a un bar, in piazza Garibaldi, al termine di una festa la notte scorsa. All'esterno del locale fra i giovani è scoppiato un diverbio nel corso del quale un ventenne è stato duramente colpito alla testa dall'oggetto scagliato dal 21enne. Il ragazzo ferito ha perso molto sangue e, soccorso dal 118, è stato ricoverato all'ospedale di Lanciano. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Lanciano. 

Leggi Tutto »

Dati della Questura, nel 2018 denunciati nel Pescarese 10.894 delitti

La Questura di Pescara ha reso noti i risultati e i dati delle attività svolte in provincia dalla Polizia nel 2018, fino al 30 novembre. In totale a Pescara e provincia nel 2018 sono stati denunciati complessivamente 10.894 delitti rispetto ai 12.613 dello scorso anno, con un calo del 13,63%. Due gli omicidi, quello del giovane Alessandro Neri l'8 marzo e quello di Salvatore Russo il 25 aprile; due i tentati omicidi. Le denunce per lesioni dolose sono state 330, per violenza sessuale 26. In diminuzione rispetto al 2017 scippi e borseggi. Calo generalizzato dei furti: in abitazione 759 (contro 834), in esercizi commerciali 462 (541), auto in sosta 482 (564), di ciclomotori 198 (212), di auto 446 (627). In calo anche le rapine: in abitazione 8 (10), in banca 1 (6), agli uffici postali 2 (6), in esercizi commerciali 18 (21), nella pubblica via 43 (56). Estorsioni 56 (58), usura 0 (3), truffe e frodi informatiche 790 (928), incendi 17 (34), danneggiamenti 1305 (1413). Relativamente al Comune di Pescara i delitti denunciati in totale sono stati 6637 rispetto ai 7583 dello scorso anno, con un calo del 12,48%. Nella lotta al traffico e spaccio di stupefacenti sono stati sequestrati 0,623 kg di cocaina (contro 2,35 kg) e kg 0,801 di eroina (0,306). Sequestrati nel 2018 5,014 kg di hashish (5,88 kg) e 9,05 di marijuana (kg 21,449). Rilevati 419 incidenti stradali, contro 602. Nel 2018 gli interventi effettuati dalla Squadra Volante, per chiamate al numero 113, sono stati 5597, rispetto ai 6213 del 2017. Infine, fra le misure di prevenzione effettuate, spiccano i 18 Daspo inflitti (13 l'anno scorso), e le persone denunciate per maltrattamenti in famiglia 15 (45). I passeggeri controllati provenienti da paese extra Schengen sono stati 112.097 rispetto ai 136.577. Le Navi controllate provenienti da paesi extra Schengen 135 (97).

Leggi Tutto »

Pescara, ritrovato vivo il pensionato disperso da due giorni

 Dopo due giorni di ricerche e' stato trovato Enrico Natali, 66 anni, il pensionato  che venerdi' mattina era scomparso. L'uomo e' stato trovato in discrete condizioni di salute nelle campagne di San Giovanni Teatino, nella zona di via Solagna. Il giorno della scomparsa aveva lanciato l'allarme con il telefono, dicendo di essere caduto in una scarpata e di essere rimasto intrappolato tra i rovi. Il pensionato, pero', non era riuscito a spiegare in modo preciso dove si trovasse. A notare il 66enne nel pomeriggio e' stato un volontario del 'Sahara Project - Enduro Motorally Team' che stava prendendo parte alle ricerche in moto. Il 66enne e' stato quindi recuperato dall'elicottero dei vigili del fuoco e poi trasportato all'ospedale di Chieti.

Per trovare l'uomo sono stati utilizzati elicotteri e droni. Alle ricerche, coordinate dalla Prefettura, hanno preso parte i vigili del fuoco di Chieti e Pescara, la Polizia di Stato, la Polizia municipale di San Giovanni Teatino, la Protezione civile, i carabinieri e molti volontari, che hanno raccolto l'appello lanciato attraverso Facebook dalla famiglia dell'uomo

 

Leggi Tutto »

Identificato corpo recuperato in mare al largo di Ortona, è del canoista scomparso in Romagna

E' del canoista scomparso in mare il 5 dicembre scorso al largo di Cesenatico, a Forlì-Cesena, il corpo ripescato ieri a 40 miglia dalla costa di Ortona da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Ortona, in seguito alla segnalazione giunta dall'equipaggio di un peschereccio di San Benedetto del Tronto. L'identificazione è avvenuta questa mattina da parte dei familiari dell'uomo, un 45enne di Bologna, giunti all'obitorio dell'ospedale di Chieti dove la salma è stata portata ieri su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani; lo stesso pm ha poi disposto l'autopsia che verrà eseguita il prossimo 27 dicembre. Dell'uomo si erano perse le tracce, dopo il ritrovamento, il 7 dicembre, della canoa al largo di Cesenatico 
 

Leggi Tutto »