Redazione Notizie D'Abruzzo

Caso mense a Pescara, nuovi sequestri

Nuovi sequestri nell'ambito degli accertamenti sulla vicenda dei circa 180 bambini iscritti in numerose scuole di Pescara, finiti in ospedale con sintomi gastroenterici provocati con tutta probabilità dal batterio Campylobacter, come appurato con gli esami di laboratorio. Li hanno eseguiti Asl e Carabinieri del Nas che oggi hanno ispezionato il centro cottura che si trova all'interno di un istituto comprensivo del centro del capoluogo adriatico. Nel corso dell'ispezione, il personale del Servizio igiene della nutrizione e degli alimenti (Sian) e i militari per la tutela della salute hanno acquisito una serie numerosa di campioni di alimenti e pasti test, ai fini degli accertamenti da parte dell'istituto zooprofilattico. Asl e Nas negli ultimi giorni hanno già ispezionato i due centri cottura che servono le mense delle scuole pescares

Alcuni dipendenti delle società che gestiscono il servizio di refezione scolastica a Pescara, dopo la vicenda dei circa 180 bambini iscritti in numerose scuole di Pescara finiti in ospedale con sintomi gastroenterici provocati con tutta probabilità dal batterio Campylobacter, hanno raggiunto il laboratorio dell'ospedale per sottoporsi, su base volontaria, ad analisi e coprocoltura. Saranno i laboratori dell'Unità Operativa Complessa di Microbiologia e Virologia clinica ad occuparsi degli accertamenti sui campioni, mentre prosegue l'analisi dei campioni prelevati sui bambini finiti in ospedale. 

La nota della Cir Food

"Vista l'ordinanza del Comune di Pescara del 5 ottobre 2017, in cui, recentemente, si è vietato l'utilizzo dell'acqua destinata al consumo umano per le utenze in distribuzione" in due scuole di Pescara, "è ragionevole pensare che episodi epidemici dell'infezione rilevata non siano da associare ai cibi somministrati dalla Società". Lo afferma, in una nota, Cir Food, che insieme a BioRistoro Italia gestisce il servizio di refezione scolastica di Pescara, a proposito della vicenda dei circa 180 bimbi finiti in ospedale, sottolineando che i sopralluoghi di Asl e Nas nei due centri cottura "hanno rilevato la piena conformità del rispetto delle norme igieniche, delle procedure di Autocontrollo e delle relative schede di monitoraggio".

"E' tuttora in corso un'indagine epidemiologica da parte della Asl sulle persone che hanno avvertito malesseri, la cui causa, abbiamo appreso dagli organi di stampa, essere il batterio Campylobacter" prosegue la nota diffusa da Cirfood. "Nelle giornate di lunedì 4 e martedì 5 giugno, dal centro di cottura 'Giardino' e dal centro di cottura 'Carducci' sono stati prelevati dagli organi ufficiali di controllo dei campioni di acqua di rubinetto, dei pasti-campione rappresentativi della produzione della settimana antecedente, oltre a varie materie prime utilizzate per la preparazione, che sono stati inviati per analisi all'Istituto Zooprofilattico di Teramo. Al momento - è un altro passo della nota - su indicazione dell'Autorità pubblica, i campioni non sono stati ancora sottoposti ad analisi". "Episodi epidemici di infezione da Campylobacter sono associati prevalentemente al consumo di acqua o latte contaminati, alimenti a rischio consumati crudi e, occasionalmente, a carne di pollo. Mentre il contagio diretto da uomo a uomo è piuttosto raro", afferma ancora la società, citando come fonte Epicentro ISS. "Vista l'ordinanza del Comune di Pescara del 5 ottobre 2017, in cui, recentemente, si è vietato l'utilizzo dell'acqua al consumo umano (per uso potabile, per incorporazione negli alimenti e come bevanda) per le utenze in distribuzione nel plesso scolastico di via Cerulli e nel plesso scolastico di via di Sotto nella città di Pescara, è ragionevole pensare - è un altro passo della nota - che episodi epidemici dell'infezione rilevata non siano da associare ai cibi somministrati dalla Società. Questa ipotesi risulta peraltro corroborata dalla circostanza che le preparazioni previste dal menù della settimana scorsa non prevedevano alimenti tra quelli correlati alla infezione da Campylobacter". Cirfood conclude affermando di avere "contestualmente avviato delle verifiche interne di approfondimento". 

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Usura ai danni di agricoltore, quattro condanne

Il Tribunale di Chieti ha condannato quattro persone per usura, con l'aggravante di aver commesso il fatto in danno di una persona che esercitava attività artigianale. Otto anni di reclusione e 15.000 euro di multa sono stati inflitti a un 63enne originario di Ortona O.D., all'epoca dei fatti direttore di una filiale di banca, estranea alla vicenda; 7 anni e 10.000 euro ciascuno sono stati inflitti a R.D.R., 58 anni, A.C., 57 anni e ad A.G., 62 anni.

I quattro sono stati anche condannati a risarcire i danni in separato giudizio e ad una provvisionale di 10.000 euro alla moglie e ai due figli della vittima che si sono costituiti parte civile. La vittima era il titolare di una ditta individuale che operava nel settore dell'agricoltura: l'uomo, probabilmente a causa della difficile situazione economica in cui si trovava, si tolse la vita, impiccandosi, alla fine di gennaio del 2012. I fatti contestati nel processo ai quattro imputati riguardano le condizioni usurarie per alcuni prestiti fatti all'agricoltore. Questi fra aprile del 2011 e gennaio del 2012 ricevette 50.000 euro, dei quali 40.000 euro arrivano da A.G. e 10.000 da O.D. Un prestito che la vittima garantì consegnando a A.G. due assegni da 20.000 euro ciascuno e poi altri due assegni, da 15.000 euro e da diecimila. A tali somme si aggiunsero 6.500 euro ovvero il ricavato della vendita, su suggerimento di R.D.R. di un trattore. Somma questa che, secondo l'accusa venne consegnata a R.D.R, che a sua volta la diede a  O.D. Sempre secondo l'accusa R.D.R era la persona incaricata da  O.D di procedere alla riscossione delle rate del prestito che era stato concesso. Per quanto riguarda l'accusa di usura a carico di A.C., scaturisce da due prestito fatti alla vittima: un primo prestito di 30.000 euro nel giugno del 2010 per il quale erano stati pattuiti interessi consistenti nella restituzione di una somma oscillante fra 2.500 e 2.600 euro da pagare il giorno 4 di ogni mese. Per il secondo prestito di 35.000 euro gli interessi da pagare ammontavano a 4.000 euro al mese

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The Wellness Festival. Giovedì 7 giugno Mimmo Locasciulli a Caramanico Terme

Continua The Wellness Festival a Caramanico Terme, la kermesse che ha preso il via il 1 giugno e si concluderà domenica 10.

Giovedì 7 giugno, doppio appuntamento con Domenico “Mimmo” Locasciulli, classe 1949, uno dei grandi cantautori della musica italiana, storico collaboratore di Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri e altri importanti artisti nazionali e internazionali. A Locasciulli verrà conferito il Premio Musica e Benessere 2018.

Alle ore 17.30, presso la Sala del Consiglio Comunale, avrà luogo la presentazione del libro autobiografico "Come una macchina volante": un viaggio attraverso i ricordi d'infanzia vissuta nelle campagne abruzzesi e la passione per la musica, gli anni dell'università e le prime contaminazioni artistiche, la voglia di Roma e di entrare a far parte del Folkstudio. 

In serata, alle ore 21.30 sul palco di Piazza Conti, concerto in quartetto (piano, contrabasso, sax, batteria & voce) tra pop e jazz.

Accanto al cantautore di origine pennesi, parteciperà all'evento il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca.

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A Città Sant’Angelo apre lo sportello antiviolenza

 

Si terrà giovedì 7 giugno alle ore 19.00 presso la Parrocchia Sant'Agostino, la presentazione delle attività dello Sportello antiviolenza presso il Comune di Città Sant'Angelo, iniziativa nata dalla collaborazione tra l'Associazione Ananke e il Servizio Sociale del Comune Città Sant'Angelo. A seguire ci sarà la proiezione del film "Il diritto di contare" di Theodore Melfi, un'importante pagine di storia fatta dalle donne.

Il Centro Antiviolenza Ananke che offre ascolto telefonico, accoglienza, consulenze legali e psicologiche rivolte alla tutela delle donne e dei loro figli, per prevenire e contrastare la violenza di genere.

 

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Sanità, oltre 200 assunzioni alla Asl L’Aquila nel 2018

Saranno 208 le assunzioni alla Asl  Avezzano-Sulmona-L'Aquila che saranno effettuate entro il 2018, tra cui oltre 100 infermieri e una cinquantina di medici. Gli ingressi si tradurranno - si legge nel comunicato della Asl provinciale "in un miglioramento dei servizi in tutto il territorio". Il piano assunzioni è stato deliberato nei giorni scorsi dal dg della Asl Tordera "ed avrà riflessi positivi in tempi rapidi". Saranno oltre 100 gli operatori che verranno immessi in organico tra infermieri (la quota più corposa), fisioterapisti, ostetriche, logopedisti, educatori professionali e puericultrici: "si tratta di figure essenziali soprattutto per il funzionamento dei reparti ospedalieri e di specifiche attività di riabilitazione e di assistenza". Le assunzioni in questo settore, tra l'altro, permetteranno di stabilizzare parte degli operatori, soprattutto infermieri, che potranno così contare, dopo anni di precariato, su un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il piano prevede l'assunzione di 44 dirigenti medici in 18 diverse specialità. A beneficiare di nuovo personale, come numero di assunzioni, saranno in particolare la neonatologia, la chirurgia, la psichiatria e la radiodiagnostica. Nell'ambito del settore tecnico e amministrativo, prenderanno servizio 39 persone tra operatori socio sanitari, assistenti e collaboratori amministrativi (impiegati) nonché assistenti sociali. Un altro passaggio decisivo viene considerato quello nelle Unità operative complesse, che vedranno la presenza di 12 nuovi primari: "servirà a nominare i direttori dei reparti che, soprattutto a causa dell'imminente pensionamento degli attuali titolari, dovranno subentrare nella nuova gestione. Le nomine, da effettuare attraverso appositi avvisi pubblici, riguardano unità operative dislocate in tutta la provincia, dalla rianimazione all'ortopedia - si legge ancora nella nota. A completare la griglia 3 psicologi e un dirigente amministrativo. Le 208 assunzioni si aggiungeranno a quelle già autorizzate nel 2017 e negli anni precedenti che in parte sono già avvenute e che saranno portate a compimento nel 2018, tra cui 14 dirigenti medici, 2 dirigenti farmacisti, un dirigente veterinario, 5 oss, 3 tecnici di laboratorio, 6 ausiliari specializzati, 3 dirigenti amministrativi. 

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Operaio ferito a Castel di Ieri

Un grave incidente sul lavoro si è verificato in un cantiere edile di Castel di Ieri: un operaio di 41 anni si è procurato un profondo taglio alla coscia sinistra mentre stava lavorando con un frullino elettrico. Sul posto è intervenuto dopo pochi minuti, il personale del 118 di Castelvecchio subequo, che hanno dovuto compiere un'operazione molto complicata per raggiungere a piedi l'operaio ferito. Il cantiere infatti si trova all'interno del centro storico, proprio nei pressi della torre campanaria, inaccessibile agli autoveicoli. Il ferito è stato trasportato all'ospedale San Salvatore per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla gamba.

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Si spacciò per amico del figlio e truffò anziano, arrestato nel Teramano

Aveva adescato un 70enne in viale Cavour, a Teramo facendo ricorso al consueto escamotage di fingersi amico del figlio al quale avrebbe dovuto, in questo caso, consegnare un computer che costava 2mila euro. Addirittura era riuscito anche a far credere all'anziano che all'altro capo del telefono ci fosse il figlio: in realtà c'era il complice che gli aveva impartito le disposizioni per consegnargli il denaro. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della squadra mobile di Teramo, che hanno identificato e arrestato un 33enne napoletano, quale autore della truffa, l'anziano era salito sull'auto dello sconosciuto per farsi accompagnare in banca dopo aveva prelevato dal conto corrente la somma richiesta. Soltanto qualche ora dopo, vista l'inutile attesa del ritorno per la consegna del computer, il 70enne aveva capito che si era trattato di un raggiro. Le indagini hanno portato all'emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per truffa aggravata nei confronti del 33enne napoletano, notificatagli direttamente in carcere a Poggio Reale dove è detenuto per analoghi e precedenti reati.

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Uccise la moglie e un’amica nel chietino, il Pm chiede l’ergastolo

Il pm Giancarlo Ciani ha chiesto la condanna all'ergastolo per Francesco Marfisi, il 51enne che il 13 aprile dell'anno scorso uccise con numerose coltellate la moglie Letizia Primiterra e l'amica di lei, Laura Pezzella. Il processo si sta tenendo in Tribunale a Chieti dinanzi al giudice Isabella Maria Allieri con il rito abbreviato. Il processo riprenderà il 27 giugno con la replica dell'accusa, quindi il giudice si ritirerà per la sentenza. Marfisi, che secondo la perizia disposta dal giudice era pienamente capace di intendere e di volere al momento del fatto, ha lasciato l'aula per tornare in carcere a Pescara dove è recluso, mentre era ancora in corso la ricostruzione dei fatti da parte dell'accusa perché, come ha riferito al termine dell'udienza il suo difensore, l'avvocato Rocco Giancristoforo, manifestava conati di vomito e uno stato d'ansia fortissimo. La difesa nel suo intervento ha puntato soprattutto a dimostrare l'inesistenza di alcune aggravati, sostenendo che non ci fu premeditazione perché dalla condotta tenuta quel giorno da Marfisi non trasparirebbero gli elementi della pre organizzazione né ideale né cronologica, dei delitti. Ma per la difesa non è configurabile neppure un'altra delle aggravanti, la crudeltà, perché tutti i colpi inferti alle due donne erano potenzialmente mortali e inferti in parti vitali, in un lasso di tempo molto breve ,e ripetuti, che si tratta, in realtà, di uno stato di ira violento ma non, ha sostenuto Giancristoforo, di crudeltà. Le parti civili costituite, ovvero i famigliari delle due vittime, si sono associate alle richiesta dell'accusa per quanto riguarda la condanna in sede penale mentre dal punto di vista delle richieste risarcitorie chiedono complessivamente a Marfisi danni per oltre 3 milioni di euro. 

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In Abruzzo si vota in 31 municipi, sono 88 i candidati

Sono in totale 31 i comuni chiamati al voto il 10 giugno per eleggere i sindaci (88 i candidati) e per il rinnovo delle assemblee municipali (1.500 circa gli aspiranti amministratori locali). In regione, gli aventi diritto al voto sono circa 175 mila. Teramo e Silvi, sono gli unici comuni (il primo e' capoluogo di provincia) con popolazione superiore ai 15mila abitanti per i quali e' previsto il doppio turno, nell'eventualita' di mancato raggiungimento in prima battuta del quorum.  A Teramo sono 7 gli aspiranti a sindaco, sparsi in 17 liste. Giandonato Morra, il candidato del centrodestra (6 liste), dovra' fare a meno di Mauro Di Dalmazio, che corre con una lista propria. Per il centrosinistra a correre per la poltrona di primo cittadino, Gianguido D'Alberto, mentre Giovanni Cavallari con la lista "Bella Teramo" e' appoggiato dalla lista civica "Alleanza Civica per Teramo". Gli altri candidati sono Cristiano Rocchetti, (Movimento Cinque Stelle), Alberto Covelli (liste civiche Popolari con Teramo e Abruzzo Insieme) e Paola Cardelli (lista civica Sinistra per Teramo). Quattro sono invece i candidati a sindaco per la citta' di Silvi, appoggiati da 10 liste. Si tratta di Simona Astolfi (M5s), Andrea Scordella, (centrodestra), l'uscente Francesco Comignani, (centrosinistra), Antonio Del Vecchio, ex alleato di Comignani, che corre con il Movimento Civico "Silvi in Comune" e "Giovani in Comune". Gli altri comuni in provincia di Teramo dove il 10 giugno e' previsto il voto sono: Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella del Tronto, Controguerra, Montorio al Vomano, Nereto, Notaresco. Nella provincia dell'Aquila si vota in sette comuni, quello piu' grande San Benedetto dei Marsi. Gli altri sono Scanno, Oricola, Massa d'Albe, Lucoli, Castellafiume e Barete. A San Benedetto dei Marsi, sfida tra Quintino D'Orazio (primo cittadino uscente), l'ex sindaco Paolo Di Cesare, e Fabrizio Cerasa, consigliere comunale uscente d'opposizione. A Scanno sfida a due per la poltrona di sindaco, tra Giovanni Mastrogiovanni ("Dritti al cuore-idee in movimento per Scanno"), e Amedeo Fusco (Scanno Insieme). 

A Chieti si torna a votare a Fallo, Frisa, Pizzoferrato, Torino di Sangro, Villa Santa Maria. A Fallo si ricandida il primo cittadino uscente con la lista Fallo in Movimento, Alfredo Pierpaolo Salerno, in carica dal 2013. Tentano di indossare la fascia tricolore anche Luigi Mantelli (Siamo Fallo) e Carmine Vatieri (Insieme per Fallo). A Frisa, il sindaco uscente e' Rocco Di Battista, che sta concludendo il suo secondo mandato consecutivo e cerca di conquistare il terzo, appoggiato dalla lista Frisa Unita. Il suo sfidante e' Nicola Labbrozzi (Frisa cambia lealmente). A Pizzoferrato Palmerino Fagnilli, appoggiato dalla lista Paese mio, cerca il secondo mandato. In cerca della poltrona di sindaco anche Carmine Tarantini (Uniti per Pizzoferrato) e Gianni Lupo (Nuovo progetto). A Torino di Sangro, la sindaca Silvana Priori, in carica dal 2013, si ricandida con la lista Rinnovamento democratico. Suo sfidante e' Nino Di Fonso, appoggiato dalla lista Torino di Sangro nel cuore. Infine a Villa Santa Maria, prova a conquistare il secondo mandato l'attuale primo cittadino Giuseppe Finamore, in carica dal 2013, che si ricandida con la lista Villalternativa. Il suo sfidante e' Nicola Tantimonaco, alla guida della lista Con Villa Santa Maria. A Pescara si vota in 9 Comuni: Bussi sul Tirino, Cepagatti, Loreto Aprutino, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Turrivalignani. A Bussi sfida tra Salvatore Lagatta (Rifondazione comunista) e Giuseppe Pino De Dominicis (Pd); A Cepagatti in 4 corrono per lo scranno piu' alto: Domenico Di Meo (Cepagatti unita) Gino Canto' (Cepagatti C'e'), Daniele Fiucci (Movimento 5 Stelle), Claudio Orsini (Riconquistare l'Italia. Fronte sovranista italiano). A Pianella corrono: Sandro Marinelli (Progetto futuro), Gianni Filippone (Pianella vicina), Federica Fedele (Movimento 5 Stelle). A San Valentino in Abruzzo Citeriore in lizza: Antonio D'Angelo (Obiettivi: solidarieta' e sviluppo) e Antonio D'Ottavio (Solo passione). A Roccamorice concorrono all'elezione a primo cittadino, Italia Pietrangelo (Roccamorice nel cuore) e Alessandro D'Ascanio (Azione, liberta' e progresso). Sfida a due anche a Turrivalignani: Gianni Placido (Uniti per ricominciare) e Maria Grazia Del Fuoco (Uniti per rinnovare). Corsa a tre invece a Loreto Aprutino: Gabriele Starinieri (Progresso e tradizione), Antonello Delle Monache (In Comune) e Remo Giovannetti (Cittadini per Loreto). A Nocciano per lo scranno piu' alto corrono: Lorenzo Mucci (Partecipa al cambiamento), Vincenzo Palumbo (Patto per Nocciano) e Maurizio Di Gregorio (Nocciano piu'). Infine a Pietranico la sfida e' tra Francesco Del Biondo (Uniti con continuita'), Fabrizio Francescone (La nuova svolta), Santino Catena (Voliamo tutti insieme) ed infine Enrico Rossi (Pietranico futuro). 

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A Pescara sequestrati 120mila giocattoli di una rivendita cinese

Sono oltre 120 mila i giocattoli non rispondenti alla normativa in materia di sicurezza dei prodotti e presumibilmente pericolosi per i bambini sequestrati dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Pescara nell'ambito dell'attività anti contraffazione. L'attività commerciale in questione è gestita da un cittadino di origine cinese e si trova in zona del centro di Pescara. Gli articoli sequestrati (nella maggior parte giocattoli gommosi e plastiche modellabili ma anche macchinine, aeroplanini e giochi componibili) erano, per lo più, destinati a bambini con fascia di età fra 3 e 6 anni. La merce ha un valore di oltre 200mila euro. Il legale rappresentante della società è stato segnalato alla Camera di Commercio di Pescara per le violazioni amministrative constatate, con sanzioni previste fino a 25mila euro

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