Redazione Notizie D'Abruzzo

A San Valentino in Ac (Pe) torna l’appuntamento con Incontri in Biblioteca.

Proseguono le iniziative promosse dalla Biblioteca comunale di San Valentino in AC (Pe). 
Sabato 1 dicembre la presentazione del libro Energya. Saranno presenti le autrici Anna Di Donato e Rosa Anna Buonomo.

L'appuntamneto è alle ore 16,30 presso i locali della Biblioteca. 

Abstract del libro:"Blake Mirror è una giovane giornalista freelance che resta coinvolta in una guerra non armata tra due società segrete. Il Governo, la prima organizzazione, ha deciso di bandire l’amore e rendere tutti manipolabili tramite un filtro che inibisce le emozioni. La seconda organizzazione, chiamata Energya, cerca di combattere il Governo e per farlo recluta giovani prescelti che abbiano le qualità per sconfiggere il male. Energya è il primo di due libri fantasy dedicati alla ricerca del proprio io, dell’autostima, del credere in se stessi. Ambientato nel mondo reale contemporaneo, il romanzo vuole essere uno spunto di profonda riflessione tramite una storia che invita a guardarsi dentro per poi dare il meglio di sé".

BIOGRAFIA AUTRICI
Anna Di Donato nasce a Pescara nel 1982. Giornalista pubblicista, addetto stampa, già autrice del libro “Che tutto può e ti ruba il cuore”, menzione d’Onore Premio Histonium 2013. Questa è la sua seconda opera.
Rosa Anna Buonomo, casertana d’origine ma adottata dall’Abruzzo dove vive e lavora dal 2010. Giornalista professionista, collabora con il quotidiano Il Centro d’Abruzzo e gestisce diversi uffici stampa. E’ stata coautrice dello spettacolo di teatro musicale “Snaturate – Storie di donne in manicomio”.






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Voci di Donne. Le frontiere della violenza di genere: dalla terapia di reclusione al linguaggio d’odio. Incontro a Pescara

Si è svolto stamane presso la Sala Figlia di Iorio del Palazzo della Provincia di Pescara, il convegno promosso e organizzato dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara, presieduta da Romina Di Costanzo, dal titolo “Voci di Donne. Le frontiere della violenza di genere: dalla terapia di reclusione al linguaggio d’odio”.

Il convegno, rivolto agli studenti degli istituiti superiori della Provincia, ha fornito spunti di approfondimento più variegati nell’affrontare il complesso tema della violenza di genere, esplorando i contesti dove questa si produce e si manifesta, e in particolare l’ambito delle relazioni e dei diversi modelli sociali. Una prospettiva allargata che ha analizzato il fenomeno della violenza nelle sue diverse forme, linguaggi, contenuti e valori sociali.

L’iniziativa si è articolata in due parti: una toccante performance teatrale a cura degli attori Franco Mannella e Tiziana di Tonno su testi tratti da “Donne che parlano” di Miriam Toews(romanzo ispirato da una drammatica storia vera di donne coraggiose di una comunità mennonita boliviana, fuori dal tempo e dallo spazio, che non parlano nemmeno la lingua del paese in cui vivono, che venivano narcotizzate con lo spray per le mucche, e poi stuprate nel sonno) e Malacarne” di Annacarla Valeriano (Storie di donne del manicomio di Sant’Antonio Abate di Teramo, a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento fino al 1950, donne segnate dallo stigma della diversità a cui il dispositivo disciplinare applicò la terapia della reclusione, al fine di medicalizzare e diagnosticare in tempo “gli errori della fabbrica umana”).

Ad arricchire la discussione:

-la prof.ssa Mara Maretti del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, che ha focalizzato gli esiti della sua ricerca della violenza di genere in rete, la piramide dell'odio, degli stereotipi negativi e, più in generale, dello hate speech;

-la dott.ssa Michela Leone, Vice-Presidente e Coordinatrice Centro Antiviolenza Donn-è;

-l’avv. Danielle Mastrangelo, Consigliera di Parità della Provincia di Pescara e la testimonianza diretta di Annarita D’Urbano, Presidente dell’APS Iside.

“La storia ci insegna – ha commentato Romina Di Costanzo, Presidente della CPO provinciale - come non si possa isolare la questione della violenza contro le donne dal resto delle relazioni sociali, in considerazione del fatto che le sue stesse modalità di accoglienza o di rifiuto da parte delle società e delle istituzioni sono storicamente determinate e altrettanto capaci di concorrere alla costruzione delle relazioni tra i sessi. Perciò, per comprendere le forme in cui la violenza si manifestata bisogna tenere in considerazione le identità sociali dei soggetti coinvolti e i contesti in cui si esplica, senza sottovalutare quelli nuovi introdotti dall’era digitale dai social”.

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Diritti della Bambina. Flash mob a San Giovanni Teatino

Evento conclusivo del progetto formativo/educativo proposto da FIDAPA e condiviso dall'amministrazione Comunale i l'Istituto Comprensivo G.Galilei

Una grande festa, con striscioni e slogan sulle magliette bianche, per lanciare l'improntante messaggio "Ho diritto di essere tutelata" enunciata dalla Carta dei diritti della Bambina. Questa mattina, in Piazza San Rocco a San Giovanni Teatino, c'è stato il Flash mob a cura degli alunni di alcune classi dell'Istituto Comprensivo "G. Galilei", in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ed il 29° anniversario dell'applicazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia. Lo spettacolare evento, realizzato in collaborazione con Fidapa-BPW Italy, è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Marinucci e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Simona Cinosi.

"Essere bambini è un diritto - dichiarato l'assessore Cinosi - Ogni società civile dovrebbe adottare principi a tutela della libertà e del rispetto dei più piccoli. L'amministrazione Marinucci ha sostenuto con convinzione 'Ho diritto di essere tutelata', il progetto in cui hanno creduto le docenti Rita Braccia, Teresa Paganetti, Marida De Menna e Vincenzina Pace del nostro Istituto Scolastico Galileo Galilei. Un ringraziamento a tutte loro e ai ragazzi che hanno partecipato. Negli ultimi giorni hanno studiato e approfondito La Carta dei diritti della Bambina, realizzando ricerche, disegnando striscioni e slogan riprodotti su delle maglie bianche fino al flash mob di questa mattina sulle note di Freedom di Beyoncé e preceduta da una suggestiva la lettura della 'Nuova carta dei diritti della bambina'. Ringrazio la partecipazione della dott.ssa Miriam D'Ascenzo presidente della Fidapa Pescara Portanuova per i riconoscimenti, una targa ed una pergamena, consegnati alla nostra scuole. Con lei continueremo questo percorso di sensibilizzazione nella scuola e nella nostra Comunità".

All'evento è intervenuto anche il Sindaco Luciano Marinucci che ha apprezzato particolarmente il flash mob che coinvolto circa un centinaio di ragazzi. "Questo flash mob - ha dichiarato Marinucci - dimostra la responsabilità e la sensibilità dei nostri ragazzi e contribuisce alla costruzione di una comunità culturalmente attenta al bambino, rispettosa della sua dignità e dei suoi diritti".

 

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Elezioni Regionali Abruzzo: prosegue con successo la costituzione dei Comitati Civici DI Stefano Presidente

Dopo il lancio dell'iniziativa social promossa da un gruppo di cittadini e amministratori per creare i "Comitati Civici Di Stefano Presidente",  sono già stati costituiti ad oggi 170 Comitati che coprono oltre la metà dei comuni abruzzesi.  

A darne notizia sono gli stessi promotori dell’iniziativa diffondendo pubblicamente il testo sul quale si stanno raccogliendo le adesioni  : 
 
“Il 10 febbraio finalmente potremo scegliere attraverso il voto, il nuovo Presidente dell’Abruzzo e il Governo della nostra Regione. In vista di questo appuntamento fondamentale, molti partiti e forze politiche non sembrano interessati a definire proposte basate sui programmi e sono invece concentrati esclusivamente sulla individuazione di un nome in un dibattito autoreferenziale. ** Non c’è dubbio che la scelta del futuro Presidente sia elemento importante per le elezioni regionali, ma l’impressione è che tutto il resto passi in secondo piano. Noi riteniamo che il candidato Presidente invece debba essere individuato tenendo a mente le peculiarità dell’Abruzzo, il grave contesto di crisi che vive la nostra, il mutato quadro politico e i segnali che in tal senso dalle ultime elezioni politiche sono emersi, il fermento nuovo e positivo che proviene dal mondo civico, dalla società, dal mondo del lavoro, dagli amministratori locali.  Occorre, a nostro parere, indicare un Presidente che non solo abbia bene a mente questi elementi ma che davvero conosca la realtà abruzzese in ogni suo aspetto vivendola di persona da tempo: un Presidente che attraverso il dialogo con le persone abbia sviluppato idee, progetti, un programma concreto e realizzabile da eseguire un minuto dopo la chiusura delle urne elettorali. Per queste ragioni vogliamo rompere gli indugi e schierarci apertamente, consapevoli che il destino dell’Abruzzo è davvero nelle nostre mani e non deve invece essere influenzato da scelte di pochi e calate dall’alto. Vogliamo quindi essere promotori dei COMITATI CIVICI PER FABRIZIO DI STEFANO PRESIDENTE per contribuire ad indicare un candidato Presidente che a nostro giudizio ha le caratteristiche giuste per fare tutto ciò e guidare la Regione Abruzzo forte della sua esperienza, coerenza e capacità, portando anche un significativo contributo elettorale oggi determinante per il successo della coalizione. Chiediamo alle donne e agli uomini d’Abruzzo quindi di farsi promotori in ciascuna singola realtà di un "Comitato Civico per Di Stefano Presidente", affinché il dibattito di queste ore sia indirizzato senza altre perdite di tempo verso tale scelta”.

I recapiti per entrare in contatto e per aderire ai  *Comitati Civici Di Stefano Presidente*, ricordano infine i promotori, sono i seguenti : 
attraverso FB alla pagina 'Comitati Civici Di Stefano Presidente' oppure inviando un messaggio Whatsapp al 3392005015 o scrivendo una mail a  fdspresidente@gmail.com

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I finalisti del Premio di Lettere, Arte e Scienze Rosone d’Oro Città di Pianella

Sabato 22 Dicembre alle ore 17.00, nella cornice della Chiesa monumentale di Santa
Maria Maggiore, insieme al Premio di Poesia “Giuseppe PORTO”, giunto alla sua
XXI edizione, si svolgerà la premiazione dei finalisti del Premio di Lettere, Arte e
Scienze “Città di Pianella”.
L’evento culturale, organizzato dalla Pro Loco, tra i più prestigiosi nel panorama
regionale abruzzese, vedrà, in questa edizione, premiati con il Rosone d'oro
Donatella DI PIETRANTONIO (Lettere), Franco SUMMA (Arte), Paola
SACCOMANDI (Scienze). Il Rosone d'argento, riservato ai personaggi illustri
della cultura abruzzese, è stato assegnato al musicista Marco FELICIONI.
Il Premio, anche quest'anno, si fregia del patrocinio del Comune di Pianella, della
Provincia di Pescara e della Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo.

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A Sulmona un Forum contro la violenza sulle donne

“Violenze domestiche: diritto di cronaca e diritto di famiglia. La tutela delle vittime tra deontologia e social network" è il tema del Forum organizzato da Inner Wheel Club Sulmona in collaborazione con la Horizon Service in programma per il 28 novembre dalle 9.30 a Sulmona a Palazzo Corvi. Relatori Goffredo Buccini editorialista del Corriere della Sera, Anna Berghella avvocato presidente della Sede di Sulmona di Cammino e coordinatore per l’Abruzzo, Piercarlo Cirilli avvocato e segretario del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona,  Barbara Fucile psicologa e coordinatrice del centro anti violenza di Sulmona.

L’obiettivo del Forum è aprire un dibattito sul fenomeno della violenza domestica e sulla comunicazione della stessa nel rispetto delle vittime e dei minori. Il Forum, che ha il patrocinio del Comune di Sulmona e rientra nel calendario istituzionale degli eventi organizzati in occasione del 25 novembre giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è accreditato presso l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e l’Ordine degli avvocati di Sulmona per formazione continua.

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Fossacesia aderisce alla Giornata mondiale contro la violenza sulle Donne

Il prossimo 25 novembre ricorrerà la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. In ogni continente del globo saranno organizzati eventi per riflettere su una piaga che presenta risvolti drammatici, basti pensare che nei primi mesi del 2018 in Italia sono state uccise già 44 donne, il 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Per non fare calare l'attenzione su questa tragedia molte Amministrazioni Comunali aderiscono alla ricorrenza promossa dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), per contrastare ogni fenomeno di violenza sulle donne, al fine di promuovere un profondo cambiamento culturale necessario a superare tale criticità. Alla Giornata aderisce anche Fossacesia, che dall’8 marzo 2018, ha attivato all'interno del Segretariato Sociale del Comune, lo sportello antiviolenza Demetra, nato dalla collaborazione tra il Comune e l'Associazione di Promozione Sociale, Donn.è.

Il servizio è aperto il lunedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30. Per informazioni è possibile contattare il numero di telefono 0872 /60 87 40 e 393 82 58 276 nelle giornate del mercoledì e venerdì , dalle ore 9:30 alle ore 11:30. Lo sportello ascolta telefonicamente e accoglie le donne vittime di violenza psicologica, fisica, economica, sessuale, stalking con o senza figli minori. Le donne hanno il sostegno per i percorsi di uscita dalla violenza (assistitenza gratuita e rispettosa della privacy ). La scelta del 25 novembre non è stata casuale per l'Onu, poichè in questa data si ricorda il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Domenicana a seguito della loro azione di contrasto al regime del dittatore Rafael Leónidas Trujillo.

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Elezioni regionali, l’Udc/Dc chiede subito la convocazione della coalizione di centro destra.

“E’ necessaria la convocazione di un tavolo di tutte le forze del centro destra per poter fare una valutazione sulle idee di tutti, che dovranno tramutarsi nel programma della coalizione in vista delle prossime elezioni regionali e per valutare con obiettività e lealtà le candidature alla Presidenza” . E’ quanto sostiene il Segretario Regionale dell’UDC, Enrico Di Giuseppantonio, a conclusione dei lavori della direzione regionale del partito, svoltasi a Pescara. Un incontro che ha visto la partecipazione dei segretari provinciali di Chieti, Andrea Buracchio, di Pescara, Valter Cozzi, di L’Aquila, Lino Cipolloni e di Teramo, Berardo De Simplicio,del segretario amministrativo Carlo Giolitti, convocata per un’analisi politica in vista del voto del 10 febbraio 2019. L’UDC si fa dunque promotore di un incontro con le altre forze del centro destra nel tentativo di dare la scossa decisiva ad una situazione di stallo che, oramai, si protrae da tempo.  

“Intendiamo intraprendere il percorso che ci aspetta da qui al prossimo mese di febbraio con una coalizione coesa e capace di ottenere i consensi degli abruzzesi - si legge nel documento della Direzione Regionale -. Chiederemo ai nostri concittadini un voto ragionato e convinto per far tornare l’Abruzzo ad essere quella regione che nel periodo della Democrazia Cristiana era la più sviluppata e tranquilla dell’intero mezzogiorno d’ Italia e d’ Europa. L’UDC, come la DC con la quale ci presenteremo insieme alle regionali, da sempre dà importanza alla collaborazione, alla condivisione delle decisioni per una politica che ha a cuore il bene di tutti e per questi motivi siamo certi che la nostra proposta sarà condivisa. Al tavolo, non ci presenteremo a mani vuote”. “Nella Direzione che si è tenuta a Pescara - aggiungono i dirigenti dell'Udc- abbiamo individuato i nostri candidati nelle circoscrizioni provinciali, giovani, uomini e donne da sempre vicini al nostro spirito moderato , cattolico , liberale e democristiano, soprattutto persone che vivono quotidianamente il territorio. Molte di loro hanno maturato esperienze amministrative o sono impegnate in associazioni che operano attivamente nelle realtà di molti centri abruzzesi. Puntiamo su di loro per portare avanti il programma dell’UDC-DC, che guarda ad un rilancio serio e fondato del nostro Abruzzo. Lavoro, sanità, attenzione per il sociale, per la ricerca, per l'estensione delle nuove tecnologie, per il miglioramento dei collegamenti. Idee e programmi che porremo all’attenzione dei cittadini, degli amministratori degli Enti Locali, dei partiti e dei movimenti del Centro Destra, nella convinzione che insieme davvero potremo costruire di nuovo un grande Abruzzo ”.

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Sondaggio Bce sulle imprese, la digitalizzazione fa vendere di più

La maggioranza degli imprenditori ritiene che la digitalizzazione abbia un impatto positivo sulle vendite della propria attivita'. E' quanto emerge da un'indagine condotta dalla Bce tra le imprese leader dell'area dell'euro sull'impatto della digitalizzazione sull'economia. Piu' della meta' delle imprese intervistate si aspetta che l'adozione di tecnologie digitali produca un "lieve aumento" delle vendite nei prossimi tre anni, mentre circa un terzo si aspetta un "aumento significativo". L'alto grado di adozione di tecnologie digitali e' considerato il fattore fondamentale per la conquista di quote di mercato. L'obiettivo principale dell'indagine della Banca centrale europea e' osservare il modo in cui, nella percezione delle imprese, la trasformazione digitale sta influenzando gli aggregati macroeconomici.

Sono state ricevute risposte da 74 imprese non finanziarie, divise equamente fra produttori di beni e fornitori di servizi. Si tratta di aziende molto grandi, che rappresentano circa il 3,7 per cento della produzione e l'1,7 per cento dell'occupazione totali dell'area dell'euro. Il canale principale attraverso cui la digitalizzazione sostiene la crescita delle vendite risulta essere il migliore accesso ai clienti. In particolare, gli intervistati sottolineano il ruolo svolto dalle tecnologie digitali nel fornire accesso ai dati della clientela, elemento che aiuta le imprese a comprenderne i bisogni e a offrire servizi nuovi o migliori e soluzioni su misura con livelli di qualita' piu' elevati. Cio', a sua volta, sostiene i miglioramenti della qualita' dei prodotti esistenti, che va ad aggiungersi ai miglioramenti strettamente derivanti dalla tecnologia. Le imprese riconoscono che la digitalizzazione accresce la flessibilita' di cui dispongono nella scelta dei prezzi. Circa la meta' dei partecipanti al sondaggio afferma che l'adozione di tecnologie digitali ha aumentato la capacita' della loro impresa di adattare i propri prezzi in rapporto a quelli dei concorrenti, nel corso del tempo e su vari mercati. Cosi' come si puo' "sfruttare meglio i picchi di domanda" e dunque "catturare il valore" di beni e servizi forniti alla clientela. Al tempo stesso, la digitalizzazione rende possibile "gestire e ottimizzare molto meglio le forniture" e "liberarsi di sprechi e frizioni lungo la catena del valore"

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I lavori che piacciono meno sono lavapiatti e badante

Una ricerca della rivista Spot and Web svolta fra ragazzi di età compresa fra i 16 e 25 anni con titoli di studio svela che ci sono lavori che non si vorrebbero mai fare. In testa c'è quello del lavapiatti (19%) giudicato "sottopagato, faticoso", segue il ruolo di badante (17%) ritenuto "poco igienico, deprimente e a prova di nervi". Terzo in classifica il lavoro di postino (14%), "precario, bisogna alzarsi presto la mattina", a pari merito con l'operatore ecologico, visto ancora come "umiliante socialmente e sporco". Appena giù dal podio il cameriere (12%), definito "usurante e poco appagante dal punto di vista professionale". Quinta posizione per il parcheggiatore (10,5%), "poco edificante e incline all'abusivismo", seguito dall'operaio edile (8%), considerato "troppo pesante e pericoloso allo stesso tempo".

Settima piazza per il benzinaio (6,5%), assolutamente "senza sbocchi e noioso", mentre il lavoro del camionista (4,5%) è "alienante e pieno di rischi per sé stessi e per gli altri". Nono posto per l'operaio agricolo (3%), recepito come "antico e gravoso, con mansioni massacranti". Chiude questa speciale top ten il lavoro di addetto alle pulizie: secondo il 2% degli intervistati è "roba da extracomunitari, deprimente e logorante". Al campione è stato chiesto se fosse disposto a lavorare il sabato e la domenica. Ebbene, il 35% preferisce di no, il 32% lo farebbe malvolentieri, il 20% solo se costretto, il 10% sì senza esitazioni. Qual è il passatempo preferito di questi giovani? Stare sui social (41%) vince a mani basse, seguito da passare il tempo e uscire con gli amici (33%), fare sport (29%), videogiochi / playstation (25%), ascoltare musica (23%) e andare al cinema (19%). Tornando sul tema lavoro, il 23% di dice disposto a cambiare città per esigenze lavorative. Per il 22% dipende dalla città mentre per un altro 23% è determinante di che tipo di lavoro si tratta. Solo l'8% non si trasferirebbe per un impiego. Disposto a lavorare in agosto? Anche in questo caso prevale il no (27%), che preferirebbe godersi le vacanze estive, mentre il sì è al 17%. Infine, perché i giovani non accettano un lavoro umile? Prima di tutto perché alcuni sono laureati (29%), poi perché vedono un simile impiego come un danno alla loro immagine (27%). Per il 23% si tratta di lavori troppo pesanti e faticosi mentre c'è chi, piuttosto di fare un lavoro del genere, preferisce stare a casa e godersi la disoccupazione (16%) o continuare a farsi mantenere da mamma e papà (13%) o, ancora, affidarsi alle pensioni dei nonni (9%).

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