Redazione Notizie D'Abruzzo

Studio Cgia, rischio povertà in Abruzzo aumentato del 9 per cento dal 2006 al 2016

Con tasse record in Ue e con una spesa sociale tra le più basse d’Europa, in Italia il rischio povertà o di esclusione sociale ha raggiunto livelli di guardia molto preoccupanti. L’analisi è stata realizzata dall’Ufficio studi della CGIA. In questi ultimi anni di crisi, infatti, alla gran parte dei Paesi mediterranei sono state “imposte” una serie di misure economiche di austerità e di rigore volte a mettere in sicurezza i conti pubblici. In via generale questa operazione è stata perseguita attraverso uno smisurato aumento delle tasse, una fortissima contrazione degli investimenti pubblici e un corrispondente taglio del welfare state. “Da un punto di vista sociale – fa sapere il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo - il risultato ottenuto è stato drammatico: in Italia, ad esempio, la disoccupazione continua a rimanere sopra l’11 per cento, mentre prima delle crisi era al 6 per cento. Gli investimenti, inoltre, sono scesi di oltre 20 punti percentuali e il rischio povertà ed esclusione sociale ha toccato livelli allarmanti. In Sicilia, Campania e Calabria praticamente un cittadino su 2 si trova in una condizione di grave deprivazione. E nonostante i sacrifici richiesti alle famiglie e alle imprese, il nostro rapporto debito/Pil è aumentato di oltre 30 punti, attestandosi l’anno scorso al 131,6 per cento”. In questi ultimi anni la crisi ha colpito indistintamente tutti i ceti sociali, anche se le famiglie del cosiddetto popolo delle partite Iva ha registrato, statisticamente, i risultati più preoccupanti. Il ceto medio produttivo, insomma, ha pagato più degli altri gli effetti negativi della crisi e ancora oggi fatica ad agganciare la ripresa. “A differenza dei lavoratori dipendenti – fa notare il Segretario della CGIA Renato Mason – quando un autonomo chiude l’attività non beneficia di alcun ammortizzatore sociale. Perso il lavoro ci si rimette in gioco e si va alla ricerca di una nuova occupazione. In questi ultimi anni, purtroppo, non è stato facile trovarne un altro: spesso l’età non più giovanissima e le difficoltà del momento hanno costituito una barriera invalicabile al reinserimento, spingendo queste persone verso impieghi completamente in nero”. Ritornando ai dati della ricerca, In Italia la pressione tributaria (vale a dire il peso solo di imposte, tasse e tributi sul Pil) si attesta al 29,6 per cento (anno 2016). Tra i nostri principali paesi competitori presenti in Ue nessun altro ha registrato una quota così elevata. La Francia, ad esempio, ha un carico del 29,1 per cento, l’Austria del 27,4 per cento, il Regno Unito del 27,2 per cento i Paesi Bassi del 23,6 per cento, la Germania del 23,4 per cento e la Spagna del 22,1 per cento.

Al netto della spesa pensionistica, il costo della spesa sociale sul Pil (disoccupazione, invalidità, casa, maternità, sanità, assistenza, etc.) si è attestata all’11,9 per cento. Tra i principali paesi Ue presi in esame in questa analisi, solo la Spagna ha registrato una quota inferiore alla nostra (11,3 per cento del Pil), anche se la pressione tributaria nel paese iberico è 7,5 punti inferiore alla nostra. Tutti gli altri, invece, presentano una spesa nettamente superiore alla nostra. In buona sostanza siamo i più tartassati d’Europa e con un welfare “striminzito” il disagio sociale e le difficoltà economiche sono aumentate a dismisura. Il rischio di povertà o di esclusione sociale tra il 2006 e il 2016 è aumentato in Italia di quasi 4 punti percentuali, raggiungendo il 30 per cento della popolazione. In buona sostanza le persone in difficoltà e deprivazione sono passate da 15 a 18,1 milioni. Il livello medio europeo è invece salito solo di un punto, attestandosi al 23,1 per cento: 6,9 punti in meno rispetto alla nostra media. In Francia e in Germania, invece, in questi 10 anni il rischio povertà è addirittura diminuito e attualmente presentano un livello di oltre 10 punti in meno al dato medio Italia

A livello regionale la situazione al Sud è pesantissima. Gli ultimi dati disponibili riferiti al 2016 ci segnalano che il rischio povertà o di esclusione sociale sul totale della popolazione ha raggiunto il 55,6 per cento in Sicilia, il 49,9 per cento in Campania e il 46,7 per cento in Calabria. Il dato medio nazionale, come dicevamo più sopra, ha raggiunto il 30 per cento (4,1 punti percentuali in più tra il 2006 e il 2016) 

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Falso dietologo smascherato a Pescara

La Guardia di Finanza di Pescara ha denunciato T.M., di 59 anni, della provincia di Chieti, per esercizio abusivo della professione medica, in particolare di dietologo nutrizionista, e sequestrato lo studio nel centro di Pescara dove lavorava. Il sedicente professionista, privo di titolo abilitante, riceveva tanti ignari pazienti, alcuni dei quali affetti da patologie, che convinti di recarsi da un medico specialista, si si sono affidati alle sue cure e ai piani dietologici da lui prescritti. Sebbene non laureato, la sua 'professionalità' è risultata nota in varie città della regione, soprattutto nel teramano, attraverso sia il naturale passaparola da parte della sua clientela che mediante l'utilizzo di Facebook. Le perquisizioni effettuate dai finanzieri hanno permesso di sottoporre a sequestro numerosi bollettari medici in bianco, materiale informatico, cartelle contenenti dati clinici di oltre 400 clienti; l'uomo ha operato in totale evasione fiscale.

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A ottant’anni spacciava cocaina a Pescara

A ottant'anni spacciava cocaina a Pescara: nella rete degli agenti della Polizia di Stato è finito O.C., 80enne pescarese, commerciante in pensione. Adesso si trova agli arresti domiciliari in attesa di essere interrogato dal Pm Rosangela Di Stefano. Nell'abitazione dell'uomo, nel quartiere Zanni, che da tempo era meta di tossicodipendenti anche di una certa età, gli agenti della Squadra Mobile hanno sequestrato, nascosti nelle tasche dei vestiti appesi nell'armadio della camera da letto dell'anziano, quasi venti grammi di cocaina, suddivisi in tredici involucri, altri venti grammi di mannite, sostanza da tagli, ed un coltello utilizzato per la preparazione delle dosi. Che si trattasse di droga destinata alla vendita è confermato dalla suddivisione in dosi dello stupefacente e dal ritrovamento della mannite che, notoriamente, viene utilizzata come sostanza da taglio.

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Corsi di difesa personale a Montesilvano

«In Italia, dall’inizio dell’anno sono almeno 18 le donne uccise dal loro compagno. Dal 2000 ad oggi sono addirittura 3mila le donne vittime di omicidi. Questo significa che in media viene uccisa una donna ogni 60 ore -. Lo afferma l’assessore alla Cultura e allo Sport Ottavio De Martinis -. Sono dati molto preoccupanti ed allarmanti che ci impongono una riflessione. E’ ormai una necessità stimolare una campagna di informazione e sensibilizzazione affinché anche al primo atto di violenza che una donna subisce, questo deve essere denunciato. Come Amministrazione intendiamo supportare tutte quelle iniziative che possono dare una risposta a questo triste e preoccupante fenomeno, in ogni sua sfaccettatura. Ecco perché abbiamo patrocinato la proposta dell’associazione Arabesque Settore Olistico che offrirà ad un gruppo di 10 donne corsi gratuiti di difesa personale».

Il corso, tenuto da Remo Periginelli, maestro di Arti Orientali e già istruttore militare di lotta corpo e corpo, si svolgerà presso una palestra in via Tibullo a Montesilvano. Possono partecipare le donne che abbiano compiuto 16 anni.

«Nelle ultime settimane nelle cronache dei giornali locali -  spiega la presidente della Commissione Pari Opportunità, Angelita Palumbo -  abbiamo letto di ragazze palpeggiate in discoteca, o ancora di una donna aggredita in pieno centro a Pescara e salvata dal figlio. Sentiamo l’urgenza di sentirci sicure. Questo corso di difesa personale, oltre ad essere adeguato alla fisicità di noi donne ci insegna a sviluppare l’istinto e a gestire paure ed emozioni, in situazioni di rischio».

Il corso verrà presentato domani, sabato 24 marzo, nella Sala Baldoni a Montesilvano nell’ambito della conferenza “Salute e longevità: stato dell’arte e prospettive future”. Il convegno vedrà il susseguirsi degli interventi di biologi, educatori, psicologi, pediatri. La prima lezione si terrà mercoledì 28 marzo.

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Commercio, sindaco e assessori incontrano gli esercenti

Tanti gli argomenti affrontati questa mattina nel corso di un incontro con i commercianti di Montesilvano. Come stabilito nella prima riunione che si è svolta ieri, questa mattina ad incontrare i commercianti delle associazioni Confesercenti e Montesilvano nel Cuore c’erano il sindaco Francesco Maragno, gli assessori Ottavio De Martinis, Valter Cozzi, Paolo Cilli e il presidente della Commissione Commercio Carlandrea Falcone.

Al centro della riunione la predisposizione di un piano condiviso contenente iniziative volte a rilanciare il commercio cittadino e a sviluppare un’area di centro urbano. Ampliamento delle zone di pregio, piano insegne, la ricollocazione dei cassonetti stradali lungo le strade a vocazione commerciale e la installazione di cartelli stradali che valorizzino il centro commerciale naturale. Viabilità con interventi per limitare la circolazione di mezzi pesanti lungo la Nazionale e l’ampliamento del mercato rionale del sabato sono stati altri argomenti discussi nella riunione di stamani.

«Abbiamo intavolato una ottima sinergia -  afferma il sindaco Francesco Maragno -. L’ottica è quella di lavorare in rete, per sviluppare insieme iniziative e manifestazioni capaci di rilanciare il commercio cittadino. Nuovi incontri incentrati su temi specifici si terranno nelle prossime settimane proprio per dare un’importante accelerazione allo sviluppo di questo comparto, rispondendo alle giuste necessità della categoria dei commercianti. Montesilvano per anni ha vissuto in assenza di regole. La nostra Amministrazione ha messo in atto numerosi interventi proprio per tutelare quanti hanno lavorato duramente nel rispetto delle regole. Dobbiamo continuare in questa direzione, lavorando in collaborazione e cooperazione con gli operatori».  

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San Giovanni Teatino la Giornata nazionale della tutela individuale

 

A Sambuceto, fraz. di San Giovanni Teatino, la giornata nazionale della tuteIa, promossa dall'Inca nazionale per il 24 marzo in oltre 150 piazze, vedrà la partecipazione degli operatori e delle operatrici di patronato dell'Inca della provincia di Chieti che lasceranno per un giorno le loro sedi per essere più vicino ai cittadini e alle cittadine. 

L'iniziativa si terrà in Piazza Municipio dalle 9 alle 12             

In provincia di Chieti sono centinaia le persone che quotidianamente si rivolgono alle 11 sedi sul territorio provinciale per chiedere informazioni sui diritti e la tutela individuale. Un'attività intensa svolta con professionalità e dedizione da 13 operatori, che costituiscono la rete di assistenza e che nel 2017 hanno effettuato migliaia di consulenze e attivato 18.122 pratiche nei confronti degli Istituti Inps/Inail e Ministero degli interni, di cui:   

 

4.169  interventi pensionistici

1.027 richieste di assegni familiari

1.036 richieste di astensione maternità

1.681 richieste di invalidità civile e indennità di accompagnamento

2538 richieste di NASpI e mobilità in deroga

828 richieste di riconoscimento malattie professionali e infortuni

Per tutte queste attività, l'Inca della provincia di Chieti può contare per la consulenza specialistica medico e legale di 2 medici del lavoro e di 4 legali.

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Torneo delle Regioni, in programma quattro gare allo stadio comunale di Torre de’ Passeri

Lo stadio comunale di Torre de’ Passeri ospiterà quattro gare del Torneo delle Regioni. L’appuntamento targato LND (Lega Nazionale Dilettanti) fa tappa quest’anno in Abruzzo dal 24 al 31 marzo con il calcio a 11, un ritorno dopo l’edizione del 2009 segnata dal terremoto aquilano.

“L’Amministrazione comunale ha voluto fortemente che il Torneo delle Regioni, alla sua cinquantasettesima edizione, facesse tappa allo stadio comunale Volpe, per altro recentemente dotato di manto in erba sintetica. Per questo ringraziano il presidente Ortolano e tutto lo staff del comitato regionale della Lnd – hanno detto il sindaco Piero Di Giulio e l’assessore allo Sport Giovanni Mancini – Siamo convinti che eventi come questo abbiamo non solo una valenza di carattere sportivo e sociale, ma che rappresentino anche un volano per il nostro territorio che potrà mostrare tutte sue le potenzialità turistiche e culturali, mettendo in campo tutte le sue migliori energie”.

I protagonisti assoluti della kermesse LND saranno i 1500 atleti, tra calciatori e calciatrici dai 14 ai 22 anni, delle 75 Rappresentative delle categorie Juniores, Allievi, Giovanissimi e Femminili che difenderanno i colori di tutte le Regioni italiane e dei comitati autonomi di Trento e Bolzano. Calcolando anche gli staff tecnici e dirigenziali, i vari collaboratori e il settore arbitrale, ben 2200 persone parteciperanno in maniera diretta all’evento.

Le gare in programma sono 139 e saranno giocate su 36 campi di tutte le province abruzzesi, tra questi c’è appunto lo stadio comunale Giuseppe Volpe di Torre de’ Passeri, che ospiterà quattro diverse gare. In particolare domenica 25 marzo (ore 14.30) e lunedì 26 marzo (ore 16.00) si contenderanno la vittoria, rispettivamente, le squadre femminile di Sardegna ed Umbria e la juniores di Sardegna e Toscana, mentre giovedì 29 marzo si svolgeranno le semifinali delle categorie Giovanissimi (ore 11:00) e Juniores (16:30).

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Si insediano le Camere, attesa per la scelta dei Presidenti

Si insediano oggi i parlamentari eletti il 4 marzo. Prima seduta per la Camera dei deputati e  per il Senato della Repubblica. Grande attesa per l'elezione dei due presidenti dei rami del Parlamento, visto che al momento, non sembra essere stato trovato un accordo tra le diverse forze politiche. A livello statistico intanto emergono le prime curiosità. Il tasso di ricambio parlamentare, relativo alla percentuale di neo eletti che non hanno fatto parte della scorsa legislatura, è̀ al 65,91% alla Camera e al 64,26% al Senato. La maggioranza dei deputati e senatori sono cambiati rispetto alle politiche del 2013, con un valore mai registrato in passato. Non mancano le eccezioni, come il recordmen Pierferdinando Casini che si appresta a entrare in Parlamento per la sua decima legislatura.

Il parlamentare più giovane è Alberto Stefani, leghista appena 25enne, fresco di laurea in giurisprudenza, eletto nel padovano. Lui è il portabandiera delle nuove leve di eletti che a Montecitorio hanno abbassato l'età media a 44,33 anni. Età già diminuita di 5 anni nella passata legislatura e ora ancora più bassa, sotto i 45 per la prima volta nella storia repubblicana. Al Senato è di 52,12 anni l'età media: si abbassa così di oltre 2 anni il dato della scorsa legislatura.

A Palazzo Madama Casini, oggi 63enne, sta per iniziare la sua decima legislatura; in Parlamento ininterrottamente dal 1983. Quando entra per la prima volta a Montecitorio, dopo il voto del giugno dell'83, ha 28 anni e Nilde Iotti è presidente della Camera. Poi di presidenti, sullo scranno di Montecitorio, ne vedrà passare altre quattro, finendoci lui stesso nel 2001. Restando al Senato Emma Bonino, eletta nel Lazio con +Europa, inizià la nona legislatura, ottava legislatura per Umberto Bossi e Roberto Calderoli della Lega, come per Maurizio Gasparri (Fi) e Ignazio La Russa (Fdi).

Spostandoci a Montecitorio Elio Vito (Fi), inizia la sua ottava legislatura. Poco distante la compagna di partito Stefania Prestigiacomo, che suona la settima. In tanti tagliano il traguardo della sesta: Valentina Aprea (Fi), Alessio Butti (Fdi), Piero Fassino (Pd), Giancarlo Giorgetti (Lega), Barbara Pollastrini (Pd), Gianfranco Rotondi (Fi), Paolo Russo (Fi) e Bruno Tabacci (+Europa).

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Concessioni sorgenti Canistro e Popoli, incompatibile una dirigente della Regione

La dirigente della Regione Abruzzo del servizio Risorse del territorio e Attivita' estrattive, Iris Flacco, non potra' piu' occuparsi di procedimenti e provvedimenti che riguardano direttamente o indirettamente la societa' Santa Croce, quindi e' incompatibile con l'espletamento dei due bandi relativi alla concessione delle sorgenti Sant'Antonio Sponga di Canistro e delle sorgenti Valle Reale di Popoli, e San Benedetto in Perillis. Lo stabilisce un provvedimento seguito ad una diffida della stessa Santa Croce, adottato dalla responsabile Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (Rptc) Stefania Valeri, dirigente del servizio Avvocatura regionale, in quanto nell'operato della Flacco si ravvisa un potenziale "conflitto di interesse". Tutto cio' alla luce di una citazione per danni presentata al tribunale di Roma dalla Santa Croce contro la stessa dirigente, per sue affermazioni stampa considerate diffamatorie. Flacco e' gia' stata sostituita nella commissione di gara incaricata di esaminare le offerte tecniche per l'affidamento delle sorgenti Valle Reale, per cui concorrono la Santa Croce e l'attuale concessionario in proroga, la Gran Guizza spa. Flacco e' anche responsabile dell'iter dell'affidamento delle sorgenti Sant'Antonio Sponga, assegnate provvisoriamente alla Norda spa. La stessa concessione e' stata revocata, a fine 2015, proprio alla Santa Croce, proprietaria dello stabilimento di Canistro e del noto marchio di livello nazionale, a causa dell'annullamento del bando della Regione, a seguito di un ricorso del Comune di Canistro. Da allora la Santa Croce ha ingaggiato con la Regione un duro contenzioso legale che ha visto molto spesso protagonista la stessa Flacco.

 

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Inchiesta su Palazzo Centi verso la conclusione delle indagini

Sarebbero in dirittura d'arrivo le indagini della Procura della Repubblica dell'Aquila dell'inchiesta relativa alla gara per il restauro di Palazzo Centi, sede della presidenza della Giunta regionale all'Aquila, gravemente danneggiato nel sisma del 6 aprile 2009, il filone principale della maxi inchiesta sugli appalti gestiti dalla Regione Abruzzo. Nonostante ci siano ancora riscontri in corso, secondo quanto si e' appreso, appare chiaro il quadro accusatorio. In particolare, il pm Fabio Picuti, che ha sostituito l'ex titolare Antonietta Picardi, trasferita presso la Procura generale della Corte di Cassazione nel settembre 2017, ha inviato l'avviso di conclusione delle indagini a tre dei dodici indagati: si tratta dei tre dirigenti regionali che facevano parte della commissione esaminatrice ai quali viene contestato il falso ideologico. Per gli altri nove indagati, a meno di clamorose novita' investigative, si va l'archiviazione la posizione degli altri 9 indagati, in tal senso e' sicura l'uscita dall'inchiesta del presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, eletto senatore alle elezioni del 4 marzo scorso, per il quale, secondo quanto trapelato da fonti del tribunale, dalle carte non sono emersi rilievi penali. Picuti potrebbe chiedere al Gip nelle prossime settimane l'archiviazione. Agli indagati sono state contestate, a vario titolo, le ipotesi di reato di corruzione, turbativa d'asta, falso ideologico e abuso d'ufficio, in sostanza per la Procura ci sarebbe stata un'azione per favorire un'impresa. La maxi inchiesta e' arrivata a 11 filoni e oltre 30 indagati. Il procuratore capo, Michele Renzo, ha affidato i vari filoni ad altri pm. Proprio Ieri e' stato firmato il contratto tra la Regione, stazione appaltante, e l'impresa molisana.

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