Si chiama "Early Warning" (allarme anticipato) ed e' un sofisticato sistema che misura una serie di parametri (idrocarburi, sostanze volatili, Toc, torbidita', conducibilita', ph, redox, temperatura e altro) garantendo, con la loro elaborazione, il controllo in tempo reale e da remoto della qualita' delle acque. Lo presentarlo la Ruzzo Reti - societa' acquedottistica che gestisce il servizio idrico integrato per 39 dei 40 comuni dell' Ente d'ambito Teramano - che potra' presto fruirne grazie all'approvazione, da parte del cda, dell'acquisto dei servizi e delle forniture necessarie per potenziare le attuali sonde destinate a monitorare l'acqua proveniente dall'invaso del Gran Sasso. Il costo del processo di upgrade degli impianti, affidato alla ditta Systea, e' complessivamente di 190mila euro e le sonde saranno in grado di interrompere l'erogazione nel caso in cui si rilevassero minime anomalie nell'acqua prima dell'immissione in rete. "Un potenziamento, quello delle sonde, che si lega a una serie di altre azioni che Ruzzo Reti, in attesa che le soluzioni strutturali per la salvaguardia dell'acquifero consentano di garantire la qualita' delle acque, a prescindere dai controlli attuabili, sta portando avanti insieme a tutti gli altri enti coinvolti, tra questi l'Istituto Superiore di Sanita', la Regione Abruzzo, la Asl di Teramo, l'Arta. L'obiettivo e' di garantire, in anticipo rispetto alle scadenze di legge fissate tra cinque anni, l'attuazione del Piano di Sicurezza delle Acque previsto dalla recente normativa comunitaria. Tra le novita' annunciate dalla Ruzzo anche l'attivazione del gascromatografo di massa, acquistato dalla ditta statunitense Agilent a 120mila euro, e gia' installato (ed in fase di settaggio) per verificare l'eventuale presenza di sostanze anomale nell'acqua proveniente del Gran Sasso e il biomonitoraggio basato sul comportamento in presenza di sostanze inquinanti di organismi-sentinella come i crostacei, un sistema di controllo sperimentato in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale d'Abruzzo e Molise "G. Caporale" e ora in attesa di essere rivisitato.
Leggi Tutto »Sabbie del porto di Ortona non saranno versate in mare
In un incontro in Provincia, a Teramo, il vice presidente della Regione Giovanni Lolli ha illustrato la determina regionale (numero 40 del 21 febbraio scorso) con cui e' stata adottata la sospensione dell'autorizzazione per la parte dell'immersione in mare dei sedimenti che deriveranno dal dragaggio porto di Ortona. Cosi' la Provincia di Teramo, che ha ospitato l'incontro convocato da Lolli, aggiungendo che "e' tramontata ogni ipotesi di versamento dei sedimenti a mare. Ci sono soluzioni alternative che non mettono in discussione gli interventi sull'area portuale". Presenti al tavolo di lavoro, i rappresentanti dell'Area marina protetta della Torre di Cerrano con il presidente Leone Cantarini e di tutti i Comuni fra Pineto e Citta' Sant'Antangelo oltre ai soci del consorzio dell'area marina, l'Istituto Zooprofilattico e la Provincia. Fra gli intervenuti il consigliere regionale, Luciano Monticelli, la presidente dell'IZS, Manola Di Pasquale e il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. "Tutti i presenti - dice la Provincia - hanno concordato sull'opportunita' di accantonare ogni ipotesi di versamento a mare dei sedimenti provenienti dal dragaggio del porto di Ortona considerato che esistono ipotesi alternative percorribili che sono gia' al vaglio dei tecnici. Il vicepresidente Lolli accompagnato dal dirigente regionale, Franco Gerardini, ha, quindi, illustrato la determina regionale numero 40 del 21 febbraio con la quale si e' gia' adottata la sospensione dell'autorizzazione per la parte dell'immersione in mare dei sedimenti. Nel corso della riunione e' stato ribadito il valore strategico del porto di Ortona e la necessita' di procedere con i lavori di dragaggio cosi' come e' stato piu' volte confermato che i sedimenti non hanno alcuna contaminazione ambientale e che la decisione assunta scaturisce da ragioni di carattere precauzionale ovvero di massima tutela ambientale del sito di interesse comunitario costituito dalla riserva marina".
Leggi Tutto »Farmaci senza ticket se comprati nella parafarmacia del figlio, ortopedico sospeso
E' stato sospeso per dieci mesi dalla professione un ortopedico, in servizio all'ospedale di Ortona, che avrebbe proposto farmaci scontati e cure mediche immediate ed esenti da ticket ai pazienti che accettavano di acquistare medicinali nella parafarmacia del figlio. La misura di interdizione, disposta dal gip del tribunale di Chieti, e' stata notificata dai carabinieri del comando provinciale, assieme ai colleghi del Nas di Pescara al medico accusato di vari reati, fra cui abuso d'ufficio.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l'ortopedico aveva indotto centinaia di pazienti ad acquistare prodotti nella parafarmacia del figlio quarantenne, denunciato per gli stessi reati contestati al padre. Gli inquirenti hanno rilevato un ingente danno economico per la Asl, che si e' tradotto in un indebito profitto per il farmacista.
E' A.C., il medico raggiunto da misura interdittiva per la durata di 10 mesi emessa dal gip del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri. A.C. e' accusato di abuso d'ufficio per aver consigliato insistentemente ai suoi pazienti, sia verbalmente sia scrivendolo sui referti, di recarsi per l'acquisto di presidi ortopedici o di farmaci presso la parafarmacia di proprieta' del figlio, sempre a Ortona. Tutto cio' in cambio, per i pazienti, di uno sconto sul prezzo di acquisto del farmaco, in questo caso fiale di acido ialuronico che normalmente costano 58 euro l'una, ma che nella parafarmacia indicata venivano fatte pagare 50 euro, e dell'immediata esecuzione delle infiltrazioni. Ai pazienti che chiedevano se dovessero fare l'impegnativa per prenotare e pagare il ticket, A.C. avrebbe risposto che non c'era bisogno, bastava andare a prendere le fiale e tornare da lui. L'indagine e' iniziata nell'aprile 2016 in seguito a una segnalazione inviata dalla Asl Lanciano Vasto Chieti alla Procura della Repubblica di Chieti che ha avviato accertamenti, condotti dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria.
Nel corso delle indagini sono stati acquisiti 372 referti medici rilasciati da A.C. dal 2015 al 2017, e sono stati oltre 120 i pazienti interrogati. Il mancato pagamento del ticket ha portato alla Asl un danno di 1.295 euro: un ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico, fino a un massimo di 8 fiale, avrebbe comportato per ogni paziente il pagamento di un ticket di 46.15 euro, comprensivi del ticket per la ricetta. Si sarebbe anche accertato che meta' del 120 pazienti non ha effettuato infiltrazioni, mentre sono 28 quelli che non hanno pagato il ticket. Nei mesi scorsi A.C. era stato raggiunto da un'informazione di garanzia e tuttavia aveva continuato a reiterare le condotte: di qui la richiesta dal parte del pm Marika Ponziani di chiedere al gip la misura della sospensione dall'esercizio del pubblico servizio. A.C. e' difeso dall'avvocato Rocco Giancristofaro.
Leggi Tutto »Olio Agrumato di Lanciano vince 5 ori all’International Extra Virgin Olive Oil Competition 2018 di Los Angeles
L'olio Agrumato, marchio registrato dell'azienda della famiglia Ricci di Lanciano, ha conquistato negli Stati Uniti 5 medaglie d'oro all' International Extra Virgin Olive Oil Competition 2018 di Los Angeles, superando 371 produttori di 21 Paesi mondiali che hanno presentato 658 oli. L'azienda Ricci di Lanciano, che conta 10 addetti, e' anche stata per 8 anni fornitore ufficiale della Casa Bianca, con la presidenza Clinton. Vanta inoltre collaborazioni con chef mondiali quali il giapponese Tetsuya Wakuda e l'italo-americano Mario Batali. Sul podio Usa sono saliti l'agrumato al cedro(tre ori) e uno ciascuno per quello all'arancia e al mandarino. Lo scorso anno fu l'agrumato al limone a prendere tre ori, sempre a Los Angeles, oltre ad altrettanti tre Awards a Londra, anche per il Pan'Agrumato, primo panettone al mondo senza burro. "Un risultato incredibile - dice Francesco Ricci, titolare di Agrumato srl - che riafferma e supera il successo 2017. Abbiamo dato vita a una vera e propria tendenza nel settore del food e dei condimenti in generale e oggi i nostri prodotti sono i piu' imitati nel mondo". L'Agrumato e' presente in 18 Paesi.
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Fondi europei: Quagliariello, dati Abruzzo al limite dell’incredibile
“Gli incredibili dati sul (non) utilizzo dei fondi europei da parte della Regione Abruzzo presentano un solo aspetto positivo: che è tale la sfrontatezza di D’Alfonso e compagnia da aver consentito ai cittadini di conoscere l’esito disastroso della verifica del comitato di sorveglianza prima di decidere a chi affidare le sorti del nostro Paese”.
Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo. “Ci augureremmo tutti – afferma Quagliariello – che le cose stessero come afferma il fidato collaboratore di D’Alfonso, ma ci permettiamo di dubitarne. Dal momento che parliamo della programmazione 2014-2020, sostenere che a oltre metà del periodo interessato una certificazione di 400mila euro su 231,5 milioni di fondi Fesr e di circa 3 milioni su 146 dei fondi Fse sia da ascrivere a un problema di tempistica della certificazione significa sfidare non solo le leggi della statistica ma anche il comune buon senso. Questa vicenda, che rischia di far perdere all’Abruzzo risorse ingenti e preziose per un territorio bisognoso di ripartire – conclude Quagliariello -, contribuisce a spiegare la grande fuga di Luciano D’Alfonso e mette a nudo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, un drammatico deficit di adeguatezza della classe politica che guida la Regione e alla quale impediremo di continuare a fare danni, in Abruzzo come a Roma”.
Teramo, via libera ai concorsi per assunzione di 25 medici
La Asl di Teramo bandisce i concorsi per 25 posti di medico, 13 delle specialita' mediche, 5 della diagnostica e servizi, 6 delle chirurgie e uno della sanita' pubblica. La deliberazione con cui il direttore generale Roberto Fagnano ha dato il via alla 'infornata' di camici bianchi a tempo indeterminato, e' stata pubblicata oggi. "Si tratta di un ulteriore concorso, tra i tanti gia' banditi dall'Azienda Sanitaria teramana, che consentira' di arricchire di nuovi professionisti, molte delle nostre Unita' Operative - dichiara Fagnano -. Sono certo che, piano piano, con una serie di interventi di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse umane all'interno della nostra Azienda, grazie anche allo sblocco delle assunzioni operato dalla Regione, riusciremo a coprire le carenze di personale che generano criticita' nel sistema". Nello specifico, le assunzioni riguarderanno l'area medica e le specialita' mediche (6 posti di Dirigente Medico in Medicina Interna, uno in Nefrologia, 2 in Neurologia, 3 in Oncologia, uno in Radioterapia), l'ara della medicina diagnostica e dei servizi (3 dirigenti medici in Anestesia e Rianimazione, uno in Medicina Trasfusionale, uno in Patologia Clinica - laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologia -), dell'area chirurgica e delle specialita' chirurgiche (un dirigente medico in Urologia, 5 in Ginecologia e Ostetricia), e dell'area di sanita' pubblica (un dirigente medico in Igiene, Epidemiologia e Sanita' Pubblica).
Leggi Tutto »Guardia di Finanza di Chieti scopre una frode di 60 aziende, 7 milioni non dichiarati
Oltre 7 milioni di euro di ricavi non dichiarati ed altri 600 mila euro di Iva non dichiarata e non versata sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Chieti nell'ambito di una frode commessa da 60 aziende attive nel settore dei rottami ferrosi. Si tratta di aziende evasori totali, che non hanno presentato le previste dichiarazioni dei redditi ai fini Imposte Dirette, Irap ed Iva, negli anni fra il 2011 ed il 2014. Le indagini sono durate circa un anno e si sono sviluppate mediante l'esecuzione di 8 verifiche e di 52 controlli fiscali, due le persone denunciate per reati tributari. L'indagine e' stata resa difficoltosa dal fatto che molte delle persone impegnate in tali attivita', straniere ma fiscalmente domiciliate in Italia, si sono resi irreperibili e dunque e' stato molto difficile poterle rintracciare e ricostruire le operazioni commerciali e quantificare i volumi d'affari effettivamente realizzati.
L'operazione, condotta dalle Fiamme Gialle del capoluogo teatino e' stata finalizzata ad arginare il fenomeno, poco noto, dell'evasione fiscale nel mondo del recupero dei rottami ferrosi, attuato in assenza delle necessarie autorizzazioni e ''in nero', con la complicita' di persone compiacenti che effettuavano acquisti con pagamenti in contante e privi della documentazione necessaria a garantire il tracciamento dei rifiuti e la prevista tassazione delle attivita' d'impresa.
Leggi Tutto »Violenza e vessazioni sulla ex, il Gip di Vasto: ora non potra’ avvicinarla
Divieto di avvicinamento dai luoghi abitualmente frequentati dalla sua ex ragazza con l'obbligo di mantenersi a una distanza di almeno 500 metri. E' la misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Vasto nei confronti di un 45enne di San Salvo, ritenuto responsabile di stalking, maltrattamenti e violenza sessuale. Vittima la sua ex fidanzata, di cui era particolarmente geloso, alla quale aveva reso impossibile la vita attraverso Sms, telefonate, appostamenti sotto casa, inseguimenti e scenate davanti alle persone. Relazione interrotta dopo 3 anni caratterizzati da continue violenze fisiche.
Leggi Tutto »Nasce Vin.Co. per la valorizzazione delle bollicine autoctone d’Abruzzo
Si apre una nuova fase del vino cooperativo in Abruzzo. È nata Vin.Co, una grande struttura cooperativa, formata da tredici cantine cooperative abruzzesi della provincia di Chieti, per raggiungere un importante obiettivo: la valorizzazione delle bollicine autoctone d'Abruzzo. La produzione annua globale delle cantine associate a Vin.Co (Ari, Colle Moro - Frisa, Coltivatori Diretti Tollo, Eredi Legonziano - Lanciano, Michele Arcangelo - Vasto, Progresso Agricolo - Crecchio, San Nicola - Pollutri, Sannitica - Canosa Sannita, San Zefferino - Caldari Ortona, Sincarpa Torrevecchia Teatina, Vacri, C.S. Villamagna, Citra Vini) è pari a circa 1,6 milioni di ettolitri di vino e rappresenta circa il 50% della produzione regionale, che si attesta su circa 3,5 milioni di ettolitri di vino. Se, invece, si fa riferimento alla produzione di vini a bacca bianca a base spumante delle cantine associate a Vin.Co, questa è pari circa a 830.000 ettolitri di vino, ovvero circa il 60% della produzione regionale che conta 1,4 milioni di ettolitri di vino, ad oggi interamente commercializzato fuori Abruzzo. Ecco perché, oggi più che mai, davanti alle grandi trasformazioni sociali, economiche e politiche che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, è stato ritenuto necessario rileggere e rivalutare insieme quei valori ideali che hanno contribuito alla creazione della cooperazione vitivinicola in Abruzzo per arrivare a scrivere una nuova pagina della stessa. La creazione di Vinc.Co segna, a tutti gli effetti, una nuova era del vino cooperativo abruzzese, dove, ripartendo dall'antico proverbio secondo cui 'l'unione fa la forza', si è voluto concentrare le forze per valorizzare insieme i vitigni autoctoni nella forma spumantizzata.
Vin.Co ad Ortona nasce per realizzare vini spumanti, nella metodologia Martinotti, ottenuti dai vitigni autoctoni (Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico) e coltivati dai circa 4.000 soci vignaioli sugli oltre 7.500 ettari di vigneti. L'obiettivo principale è la diminuzione dei processi di spumantizzazione fuori regione e la loro valorizzazione nel mercato con un unico brand di promozione. I benefici saranno misurabili sia nell'immediato che nel lungo termine: dall'ottimizzazione dei costi a una maggiore capacità produttiva che condurrà ad espandersi nei mercati esteri. Entro il 2022 ci si propone di veicolare circa il 5% della produzione totale regionale di vini bianchi con oltre 5 milioni di bottiglie. La Regione Abruzzo nel Psr in corso ha previsto il sostegno ai progetti di filiera con un contributo del 40% sull'investimento in impianti di trasformazione e imbottigliamento e ha aperto un avviso per la formazione del partenariato di filiera. Vin.Co ha partecipato al progetto di filiera in misura proporzionata alla quantità di vino bianco vinificato e/o imbottigliato dalle cantine. L'impianto di spumantizzazione, progettato utilizzando gli standard tecnologici più innovativi, consentirà la produzione di importanti quantità di bottiglie con un costo complessivo di circa 11 milioni di euro, mentre per l'aspetto promozionale si stimano oltre 3 milioni di euro destinati al marketing e la comunicazione.
''Sono orgoglioso - afferma Carlo De Iure, presidente Vin.Co - di rappresentare questa nuova realtà cooperativa. Il nostro è un progetto molto ambizioso che rafforza la cooperazione in Abruzzo e punta al miglioramento di tutta la filiera produttiva, attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni nella forma spumantizzata, la più 'trendy' del momento, in termini sia di moda e sia di mercato. Per ora tredici cantine cooperative hanno raccolto questa sfida, ma siamo aperti a nuovi ingressi e ci auguriamo che anche altre cantine vogliano entrare a far parte di Vin.Co''. ''Vin.Co - dichiara Marina Paolucci, responsabile Sviluppo Confcooperative Abruzzo - rappresenta un successo della cooperazione abruzzese. Le nostre bollicine autoctone non hanno nulla da invidiare a quelle di altre regioni. I dati mostrano chiaramente come il mercato degli sparkling sia in continua crescita, e per il mondo cooperativo abruzzese questa è una vera opportunità da cogliere. Il metodo Martinotti è il più adatto per la valorizzazione dei vitigni autoctoni, ma è necessario investire in ricerca, innovazione e marketing attraverso un brand unico che sia riconoscibile e comunichi l'autenticità delle nostre produzioni''.
Leggi Tutto »Inchiesta Palazzo Centi, la posizione del Governatore verso l’archiviazione
Si andrebbe verso la richiesta di archiviazione della posizione del presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nell'ambito dell'inchiesta della procura della Repubblica dell'Aquila relativa all'appalto per il restauro di palazzo Centi, sede della presidenza, gravemente danneggiato nel sisma del 6 aprile 2009. Da fonti interne al Tribunale trapela difatti che dal voluminoso carteggio non emergerebbero responsabilita' penali a carico di D'Alfonso e, nelle prossime settimane, la procura aquilana potrebbe presentare istanza di archiviazione al Gip. La maxi inchiesta, arrivata a 11 filoni e oltre 30 indagati, era coordinata dal pubblico ministero Antonietta Picardi, nel settembre 2017 trasferita presso la procura generale della Corte di Cassazione. Il procuratore capo, Michele Renzo, ha affidato i vari filoni ad altri pm. Nel caso di palazzo Centi, il testimone e' stato raccolto dal sostituto Fabio Picuti. Sulla ricostruzione di palazzo Centi gli indagati emersi pubblicamente finora sono 11 tra funzionari regionali, imprenditori e tecnici. Secondo quanto si e' appreso, per alcuni ci sara' la richiesta di rinvio a giudizio. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d'asta, falso ideologico e abuso d'ufficio. Attualmente i lavori sono fermi in attesa del pronunciamento della giustizia amministrativa alla quale ha fatto ricorso l'impresa teramana Cingoli Nicola e Figlio Srl, conosciuta all'Aquila per le numerose commesse nell'ambito della ricostruzione privata. I lavori nei mesi scorsi erano cominciati anche dopo il dissequestro dei documenti da parte della procura.
"Apprendo da fonti di stampa della probabile richiesta di archiviazione, da parte della Procura della Repubblica di L'Aquila, della mia posizione nell'inchiesta su palazzo Centi. Ringrazio la magistratura per l'opera di analisi scrupolosa sulla vicenda". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in merito alla possibile istanza di archiviazione che nelle prossime settimane, la procura aquilana potrebbe presentare al Gip sulla sua posizione nell'ambito dell'inchiesta relativa all'appalto per il restauro del palazzo, sede della presidenza, gravemente danneggiato nel sisma del 6 aprile 2009. "Ad oggi - aggiunge il governatore - ho messo in campo 45 mesi lavorando 16 ore al giorno senza mai cedere ad una visione attendista, anche quando denuncisti isolati hanno scommesso tutte le proprie energie per farmi perdere tempo. Sono sicuro che la stampa fara' la sua parte nel far sapere la notizia, cosi' come e' accaduto quando essa si diffuse un anno fa, arrivando in qualche caso a mettere a repentaglio il delicato lavoro condotto nel cuore del cratere sismico"
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