Redazione Notizie D'Abruzzo

Arrestati due minorenni per la rapina alla fermata del bus ai danni di un 13enne

 Due minorenni - un 15enne di Loreto Aprutino e un 16enne di Cepagatti - sono stati arrestati dai carabinieri in esecuzione di un provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell'Aquila. I due, finiti ai domiciliari, sono accusati di rapina aggravata in concorso: a maggio scorso avrebbero rapinato un ragazzino di 13 anni, a Loreto Aprutino, nei pressi della fermata dell'autobus. I due si sarebbero avvicinati a tre studenti minorenni che erano in attesa di salire sul pullman e con prepotenza avrebbero preteso soldi e sigarette. Dopo il rifiuto dei tre, avrebbero preso di mira il più piccolo e gli avrebbero strappato di dosso lo zaino e rubato il portafoglio contenuto all'interno. Dopo le suppliche della vittima, i due avrebbero minacciato il 13enne di morte, per poi farsi consegnare anche la maglietta che indossava, invitandolo, con ulteriori minacce, a non raccontare nulla. Il ragazzino, dopo alcuni giorni, ha raccontato l'accaduto ai genitori, i quali hanno denunciato i fatti ai carabinieri della stazione di Loreto Aprutino. L'attività investigativa ha consentito di ricostruire la vicenda.

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Riunione in Regione sui moli guardiani

Riunione in Regione del tavolo tecnico utile a concludere gli ultimi adempimenti amministrativi riguardanti la realizzazione dei due moli guardiani attraverso i quali verrà regimentato il fiume Pescara. Lo rende noto Enzo Del Vecchio, segretario particolare della presidenza della giunta. Gli atti amministrativi, propedeutici alle procedure per il rilascio delle valutazioni ambientali, saranno disponibili entro il mese di luglio. Una volta ottenuti i pareri, infatti, si potrà avviare la gara di appalto per un'opera infrastrutturale fondamentale per la città, senza soluzione di continuità con i lavori attualmente in corso, come il taglio della diga foranea e la costruzione della soffolta, che interessano l'area portuale. Inoltre, sempre in tema di mare, il presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso e l'assessore alla pesca Dino Pepe hanno espresso apprezzamento per la conclusione delle procedure riguardanti la stipula della polizza assicurativa tra Regione Abruzzo - tramite Fira - e gli armatori di Pescara. La polizza è stata sottoscritta ieri mattina nel corso di un incontro che si è tenuto nella sede della Fira, alla presenza del broker selezionato. Questa iniziativa garantirà la tutela dell'attività svolta dalla marineria pescarese a partire dal 1 luglio

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Aeroporto d’Abruzzo, incontro Vacca – Paolini

 "Lavoreremo con il fine di valorizzare l'Aeroporto, nel rispetto della normativa vigente, affinché lo scalo diventi protagonista della rinascita turistica e culturale dell'intera regione. Una struttura strategica che permetta al mondo di apprezzare le bellezze dell'Abruzzo e all'Abruzzo di avere un corridoio sul mondo". Ad affermarlo è il Sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca al margine dell'incontro di oggi con il Presidente della Saga Enrico Paolini.

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Migranti, sentenza pilota del Tar sui poteri dei sindaci

Il Tar Abruzzo, sezione di Pescara, ha stabilito che l'accoglienza d'emergenza degli immigrati deve rispettare le regole di tutela igienico-sanitaria e di agibilità senza alcuna deroga. Questo vuol dire, hanno sostenuto in conferenza stampa il consigliere regionale di Fi Lorenzo Sospiri e il sindaco di Pianella Sandro Marinelli, che una struttura che ha l'agibilità per ospitare nove migranti, come a Castellana di Pianella, non può accoglierne 20. E i sindaci, in questi casi, hanno il potere di imporre il rispetto delle norme con le ordinanze di sgombero. Nello specifico quella del Tar potrebbe essere una sentenza pilota e fare giurisprudenza per tutti i primi cittadini. La vicenda nasce dal ricorso della Asp di Pescara contro un'ordinanza emessa dal sindaco di Pianella, Sandro Marinelli che intimava di riportare a nove l'agibilità della struttura.

"La vicenda era partita a febbraio scorso - ha spiegato Sospiri - quando in una struttura del Comune di Pianella è arrivato un gruppo di presunti profughi, sotto la gestione dell'Azienda Pubblica di Servizi alla persona della provincia di Pescara. Durante un sopralluogo della Polizia municipale il sindaco Marinelli ha verificato però che la struttura ospitante aveva l'agibilità per sole nove persone, mentre all'interno sono stati trovati 20 immigrati, in una condizione di serio rischio igienico-sanitario oltre e di grande precarietà e disagio. A quel punto il sindaco ha firmato un'ordinanza urgente per chiedere di riportare gli ospiti al numero di 9, spostando quelli in eccesso. Questa ordinanza è stata poi impugnata dinanzi al Tar dalla Asp che sosteneva che in situazioni di presunta emergenza, come nella gestione dell'accoglienza di presunti profughi, è possibile derogare al rispetto delle normali condizioni igienico-sanitarie e dell'agibilità". "A dire la parola definitiva - ha concluso Sospiri - è stato il Tar con una sentenza che, da questo momento, farà scuola in Italia: il Tar ha infatti accolto il ricorso della Asp, ma solo perché ha contestato il ricorso all'ordinanza urgente, non supportata, a suo giudizio, da un parere medico-sanitario che certificasse una condizione di pericolo igienico". Il sindaco Marinelli ha spiegato che "il Tar ha stabilito che in nessun caso, anche nella gestione dell'accoglienza dei migranti, si può derogare alla salubrità dei luoghi".

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Santa Croce vince un ricorso al Tar contro la Regione Abruzzo, potrà visionare il progetto di Norda

Il Tar, sezione di Pescara, ha accolto il ricorso presentato dalla Santa Croce, che chiedeva l'annullamento del diniego da parte della Regione Abruzzo, dal poter prendere visione del progetto industriale con cui Acque minerali per Italia, conosciuta come Norda, ha ottenuto l'aggiudicazione provvisoria della concessione delle sorgenti Sant'Antonio Sponga di Canistro nel bando lanciato dal 15 dicembre 2016 dalla Regione: l'Ente è obbligato a consegnare entro 7 giorni la documentazione, oltre a pagare le spese di giudizio. A renderlo noto la stessa società dell'imprenditore Camillo Colella, che era concessionaria della stessa sorgente Sant'Antonio Sponga prima della revoca dalla Regione nell'ambito di un serrato e lungo contenzioso ancora in corso. La Regione aveva risposto che i documenti sarebbero stati consegnati "solo ad avvenuta formalizzazione dell'aggiudicazione definitiva". La Santa Croce, proprietaria dello stabilimento di Canistro, è tornata ad imbottigliare con la più piccola sorgente Fiuggino. richiesta "solo ad avvenuta formalizzazione dell'aggiudicazione definitiva". L'acqua minerale della sorgente più grande finisce invece da circa due anni nel fiume Liri, a causa dello stallo del bando del 15 dicembre 2016, a cui anche la stessa società aveva partecipato. Norda si è impegnata a costruire un nuovo stabilimento e a riassumere almeno 50 dei 75 lavoratori licenziati due anni fa dopo la revoca della concessione. 

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Masterplan, interventi per 19 Comuni abruzzesi

 "Questi interventi costituiscono la parte del Masterplan che si prefigge di sostenere il valore storico, culturale e anche turistico dei nostri borghi delle zone interne". Così Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo, a margine della sottoscrizione, avvenuta a Pescara, degli atti di concessione riguardanti 19 interventi, in altrettanti comuni abruzzesi, finanziati con i fondi del Masterplan relativi alla linea d'azione per il recupero e la valorizzazione turistica dei borghi antichi. Ogni progetto riceverà 140mila euro, per un investimento complessivo di 1 milione 960 mila euro. "In precedenza abbiamo sottoscritto 11 interventi dello stesso tipo e adesso saliamo a 30 - ha rimarcato Mazzocca - Saranno finanziati interventi di riqualificazione urbana e questa è una cosa che, anche ai tempi in cui ero amministratore comunale, si chiedeva da tempo. Siamo riusciti a farlo di concerto con i sindaci e gli amministratori locali, che hanno evidenziato il valore aggiunto che questi borghi hanno, anche in termini di integrazione dell'offerta turistica abruzzese". 

Nello specifico, i lavori riguarderanno, in provincia dell'Aquila, i comuni di Aielli (riqualificazione centro storico - 2 lotto), Anversa degli Abruzzi (adeguamento edificio polifunzionale), Calascio (riqualificazione del percorso pedonale all'interno del centro storico di Rocca Calascio), Cerchio (recupero zona degradata in località Dietro ai Fossi) e Villalago (riqualificazione centro storico). In provincia di Chieti i comuni coinvolti sono Canosa Sannita (riqualificazione urbana del centro storico), Castelguidone (sistemazione e rivitalizzazione centro storico), Celenza sul Trigno (riqualificazione via del Palazzo e corso Umberto I), Fraine (riqualificazione urbana e valorizzazione borgo), Fresagrandinaria (valorizzazione e sviluppo turistico del borgo), Palena (sistemazione aree pertinenziali del castello Ducale), Pennadomo (riqualificazione paesaggistica e ambientale di aree urbane e del centro storico), Pizzoferrato (Valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile nel borgo), Rocca San Giovanni (riqualificazione e arredo urbano del centro storico), San Giovanni Lipioni (recupero del centro storico), Schiavi d'Abruzzo (sistemazione e rivitalizzazione centro storico), Torrebruna (riqualificazione del centro storico) e Torricella Peligna (riqualificazione e riconnessione spazi pubblici e contestuale realizzazione di piazza). Pianella (valorizzazione di piazze e strade del capoluogo) è l'unico comune coinvolto della provincia di PESCARA. Gli 11 comuni che, in precedenza, avevano beneficiato dei finanziamenti sono Cappadocia, Sante Marie, Scanno, Tagliacozzo, Scurcola Marsicana (L'Aquila); Arielli, Rosello, Montebello sul Sangro e Tollo (Chieti); Caramanico Terme (Pescara); Silvi (Teramo).

 

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Provincia dell’Aquila entra in Ambiente Spa Pescara 

Il Consiglio provinciale dell'Aquila ha deliberato, nei giorni scorsi, la partecipazione dell'Ente in seno alla società pubblica "Provincia e Ambiente Spa" di Pescara "al fine di trasferirvi tutto il personale della società in liquidazione Euroservizi Spa". Come si legge in un comunicato, "le quote acquisite dalla Provincia dell'Aquila sono pari al 3,33% per importo complessivo di euro 9.990". Il personale ex Euroservizi, nove dipendenti, potrà così continuare a essere impiegato "a supporto delle funzioni in ambito energetico riassegnate alla Provincia dell'Aquila". "Sulla delibera che ha riguardato Euroservizi, società messa in liquidazione nel 2016 per gli obblighi della legge Madia sulle partecipate - spiega il presidente della Provincia, Angelo Caruso - esprimo particolare soddisfazione, perché sono stati tutelati posti di lavoro e nel contempo si riesce a continuare ad avere il supporto dei lavoratori sul nostro territorio". 

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Acqua, sit-in ambientalista davanti alla sede della Regione Abruzzo

Sit-in davanti alla sede di Pescara della Regione Abruzzo degli aderenti al Forum H2O per la salvaguardia dell'acqua del Gran Sasso. "Siamo qui per tutta l'acqua d'Abruzzo - ha detto Augusto De Sanctis - perché la Regione è inadempiente da dodici anni nell'identificazione delle aree importanti per l'acqua potabile e questo ha fatto sì che negli anni fossero realizzati interventi scorretti per la gestione dell'acqua, con la realizzazione di industrie e cave sopra le zone di ricarica per l'acqua potabile. Ora c'è un progetto per un'enorme cava sopra le sorgenti del Pescara. Una follia, parliamo di una sorgente da 7mila litri al secondo. Questo perché manca la 'carta delle aree di salvaguardia' che la Regione ha, perché abbiamo anche pagato degli ingegneri per farla, ma la tiene nel cassetto". 

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‘Jemo ‘nnanzi’ dell’Aquila al TEDx di Coriano

La storia dell'associazione culturale 'Jemo 'nnanzi' dell'Aquila sarà protagonista al TEDx di Coriano come una tra le migliori espressioni della cultura della resilienza in Italia. A parlarne sarà Stefano Cianciotta, economista abruzzese, invitato a Coriano come TED speaker. Al teatro di Coriano si parlerà di resilienza, con inizio alle ore 15. Sul palco del teatro si alterneranno nove speaker. I TEDx (originariamente Technology Entertainment Design) sono conferenze organizzate in tutto il mondo in via indipendente sul modello di TED, evento nato nel 1984 in California, con protagonisti personaggi del mondo dell'innovazione e dell'economia che divulgano al pubblico la propria idea su un tema specifico. L'intervento di Cianciotta si intitola "Resilienza con reputazione batte forza" e spazierà dalla rottura degli schemi nell'arte con Duchamp alla debolezza della Linea Maginot, fino alle illusioni confortanti del Premio Nobel dell'Economia Khaneman. La parte finale del talk è dedicata all'attività dell'associazione 'Jemo 'nnanzi' che da nove anni organizza senza contributi pubblici decine di eventi per contribuire alla rinascita della città dell'Aquila dopo il terremoto del 2009 e indicare ai concittadini la strada da perseguire per investire in resilienza.

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Svimez, un universitario su 4 emigra al centro nord

Nel corso degli ultimi quindici anni si e' manifestato, con intensita' crescente, un flusso migratorio dalle regioni meridionali verso il Centro-Nord e/o l'estero. La cronica debolezza della domanda di lavoro meridionale e' all'origine di questo fenomeno. Lo sottolinea il rapporto Svimez che sara' presentato lunedi' prossimo in Senato. All'interno di questo trend, che, come sottolineato dalla Svimez nei suoi Rapporti sin dal 2010, si caratterizza per una rilevante crescita della cosiddetta migrazione intellettuale, se ne e' affiancato un altro consistente nel trasferimento di un numero crescente di giovani meridionali che vanno a studiare in universita' localizzate nelle regioni centrosettentrionali. Si tratta in sostanza della decisione di anticipare la decisione migratoria gia' al momento della scelta universitaria, con l'obiettivo di avvicinarsi a mercati del lavoro che vengono ritenuti maggiormente in grado di assorbire capitale umano ad alta formazione. "E' evidente che la perdita di una quota cosi' rilevante di giovani ha, gia' di per se', un effetto sfavorevole sull'offerta formativa delle universita' meridionali - rileva il Direttore SVIMEZ, Luca Bianchi -. Ben piu' gravi, tuttavia, sono le conseguenze sfavorevoli che derivano dalla circostanza che, alla fine del periodo di studio, la parte prevalente degli studenti emigrati non ritorna nelle regioni di origine, indebolendo le potenzialita' di sviluppo dell'area attraverso il depauperamento del cosiddetto capitale umano, uno degli asset piu' importanti nell'attuale contesto"

 Accanto a questo effetto, "di piu' lungo periodo" e di difficile quantificazione, ve ne e' un altro, piu' immediato, probabilmente di minore impatto, ma non per questo trascurabile. "Precisamente - sottolinea Bianchi - la perdita di una quota cosi' rilevante di giovani ha due implicazioni: una minore spesa per consumi privati espressa dai residenti (in diminuzione) all'interno dell'area; una minore spesa per consumi collettivi afferenti al capitolo istruzione. In altre parole, la perdita di questo stock di giovani implica che nel Sud vi sia una minore spesa privata per consumi e un'altrettanta inferiore spesa per istruzione universitaria da parte della P.A. (che in Contabilita' nazionale va sotto la voce consumi collettivi)". Nell'anno accademico 2016/2017, i meridionali iscritti all'Universita', secondo quanto rende noto Svimez, sono complessivamente 685 mila circa, di questi il 25,6%, pari a 175 mila unita', studia in un Ateneo del Centro-Nord. La quota, invece, di giovani residenti nelle regioni del Centro-Nord che frequenta un'Universita' del Mezzogiorno e' appena dell'1,9%, pari a 18 mila studenti. Ne deriva, quindi, un saldo migratorio netto universitario pari a circa 157.000 unita'. Per offrire un ulteriore termine di paragone, nello stesso A.A. in tutte le universita' del Sud risultavano iscritti 509.000 studenti. Il movimento "migratorio" per fini di studio ha interessato, quindi, circa il 30% dell'intera popolazione rimasta a studiare in atenei meridionali. Gli studenti "emigrati" per motivi di studio rappresentano, inoltre, circa lo 0,7% della popolazione residente meridionale.

 Le regioni meridionali che si caratterizzano per i maggiori flussi in uscita in termini assoluti sono la Sicilia e la Puglia, con oltre 40 mila giovani che studiano al nord, mentre in termini di percentuale su totale degli iscritti, i tassi migratori universitari piu' elevati riguardano le regioni piu' piccole del Sud, Basilicata e Molise con oltre il 40%, la Puglia e la Calabria con il 32% circa e la Sicilia con il 27%. "Si e' poi proceduto a stimare l'impatto economico del trasferimento di 157 mila studenti meridionali al Nord in termini impatto negativo derivante dai minori costi sostenuti dagli atenei del sud, a causa dall'emigrazione studentesca - incalza il Direttore SVIMEZ - Lo spostamento degli studenti causa una riduzione dei costi sostenuti dagli atenei per i diversi corsi di studio (costi docenti, costi servizi didattici, costi delle infrastrutture). Per quantificare queste risorse e' stato preso in considerazione il parametro del costo standard, alla base dei criteri utilizzati dal MIUR per finanziare le istituzioni universitarie. La cifra stimata e' di circa un miliardo annuo di minore spesa della PA nel Mezzogiorno dovuta alla iscrizione fuori circoscrizione di 153 mila studenti meridionali". E' stata, infine valutata, la spesa per consumi privati attivata dagli studenti meridionali che studiano al Centro-Nord per gli alloggi e per le principali voci del costo della vita (prodotti alimentari, fornitura di acqua, energia e gas, spese sanitari, trasporti e comunicazioni) distinte, in base alle tabelle ISTAT, per citta' di residenza. Si fa presente che tale costo medio annua e' profondamente differenziato e va dal valore massimo di 4.700 euro di chi studia a Milano ai 1.700 euro di Cassino e Vercelli. Il valore complessivo dei consumi privati che, per effetto della migrazione universitaria, viene trasferito dal Sud al Nord e' di circa 2 miliardi.

 L'emigrazione studentesca causa, dunque, in termini di impatto finanziario una perdita complessiva annua di consumi pubblici e privati di circa 3 miliardi di euro. A partire da queste cifre, si puo' fare un ulteriore passo avanti. "Con il modello econometrico bi-regionale della SVIMEZ si puo' valutare l'impatto che questa minore spesa in consumi (privati e collettivi) ha sul livello del Pil meridionale - conclude Luca Bianchi - considerando oltre agli effetti diretti anche gli effetti indiretti e indotti da questa minore spesa sull'occupazione locale e quindi sui redditi. Nel 2017, il reddito aggregato meridionale e' risultato inferiore di circa 0,4 punti percentuali a quello che si sarebbe avuto trattenendo sul territorio i 153 mila studenti emigrati"

Nella tabella che segue si riporta il numero di studenti universitari delle regioni del sud iscritti nel 2016-2017, la quota di emigrati al centro-nord in termini assoluti e in percentuale.

Regione.............totale iscritti.......al centro-nord.....percentuale

Abruzzo...............44.601..................16.223.............36,4%

Basilicata.............21.758....................9.501.............43,7%

Calabria...............72.171..................22.959.............31,8%

Campania...........206.341.................29.333..............14,2%

Molise .................11.422...................4.815..............42,2%

Puglia................126.272..................40.331..............31,9%

Sardegna.............47.229...................9.528...............20,2%

Sicilia.................155.271.................42.403...............27,3%

Mezzogiorno.......685.065...............175.093...............25,6%

Centro-Nord.......925.072...............942.779...............98,1% 

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