Redazione Notizie D'Abruzzo

Lavoro, al via gli assegni di ricollocazione

Da oggi in Abruzzo il disoccupato può contare sull'assegno di ricollocazione, nuovo meccanismo che permette di avere a disposizione servizi di ricerca del lavoro pagati direttamente dallo Stato ai soggetti che erogano il servizio di assistenza. Il programma per l'avvio dell'assegno di ricollocazione prevede per l'Abruzzo l'individuazione di 1450 disoccupati, estratti a sorte, tra tutti i lavoratori che percepiscono da almeno quattro mesi la Naspi (Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego).

I disoccupati sono stati avvertiti con lettera e via sms: da oggi con l'assegno di ricollocazione hanno la possibilità di contare su una ricerca di lavoro più puntuale che può sfociare in un contratto a tempo indeterminato. Questa ricerca verrà fatta dalle agenzie private del lavoro e dai centri per l'impiego.

"L'assegno di ricollocazione - spiega l'assessore alle Politiche del lavoro Andrea Gerosolimo - rappresenta il primo atto di una serie di interventi in favore dei disoccupati. Regione e Governo centrale vogliono mettere in campo una serie di misure in grado di stimolare il mercato dei lavoro e la domanda interna. In Abruzzo l'assegno di ricollocazione, come è stato detto nell'ultima riunione del Cicas, avrà un respiro più ampio con la possibilità di investire il doppio dei disoccupati previsti dalla sperimentazione del governo. È un'operazione - prosegue Gerosolimo - che fa parte di una strategia più ampia che abbiamo esplicitato lunedì quando abbiamo presentato il Piano straordinario del lavoro con la destinazione di 33 milioni di euro di risorse. Il Piano oggi verrà recepito dalla Giunta regionale".

Ma la nuova misura è anche una sfida per il Dipartimento Lavoro e Sviluppo economico della Regione: "La partenza dell'assegno - sottolinea il direttore Tommaso Di Rino - segna un momento importante per il consolidamento delle politiche attive del lavoro . In questo senso, la Regione punta decisamente sulla misura e sta per definire un accordo con l'Anpal che individua l'Abruzzo come laboratorio sperimentale".

Il programma di ricerca di lavoro dura 6 mesi con possibilità di proroga per altri 6. Nei 15 Centri dell'impiego regionali interessati all'assegno il numero di lavoratori chiamati alla sperimentazione varia da sede a sede. Si parte da quello di Pescara (232 lavoratori coinvolti) seguono quello di Avezzano (138) e Teramo (128). A tre cifre anche i Centri per l'impiego di Chieti, L'Aquila e Lanciano.

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Quattro milioni di euro per le PMI in Abruzzo

La Regione Abruzzo continua a scommettere sulla ricerca e lancia un plafond di 4 milioni di euro, finanziati con i fondi del Por Fesr, per sostenere progetti di innovazione, soprattutto (ma non solo, perché la partecipazione è aperta a tutte le aziende che abbiano sede in Abruzzo) per le piccole imprese abruzzesi.

Il bando è già stato pubblicato sul Burat ed è disponibile sul portale della Regione. Gli interventi riguardano le attività finalizzate allo sviluppo di nuove tecnologie con riferimento a prodotti, processi e servizi, comprendendo la consulenza, l'assistenza in materia di trasferimento tecnologico e l'acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali. L'importo complessivo del progetto presentato deve essere non inferiore a 100 mila euro e non superiore a 300 mila euro. Dovrà inoltre essere completato in 12 mesi dalla data della comunicazione di ammissione al contributo.

Il bando - che rientra nell’Asse I del POR FESR  2014-2020 "Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione" e si riferisce all'azione 1.1.4 su "Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi" - è il terzo proposto in pochi mesi dalla Regione: un primo aveva riguardato progetti di ricerca di importo superiore a 5 milioni di euro, un secondo (finanziato dal Mise) era riservato a progetti tra 500mila e 5 milioni di euro.

"Entrambi - ha sottolineato l'assessore alle attività produttive Giovanni Lolli - hanno visto un overbooking, vale a dire il numero dei progetti ammessi era superiore all'importo dei finanziamenti. L'auspicio è che ciò avvenga anche con questo bando, anche perché abbiamo già acquisito la disponibilità dell'Ue ad aumentare la dotazione di risorse, così da finanziare il maggior numero di progetti di qualità che saranno presentati".

Le risorse saranno ripartite sui 5 Domini tecnologici - (Automotive-Meccatronica, Scienze della Vita, ICT/spazio, Agrifood, Moda/Design), individuati dalla Smart Specializzation Strategy Abruzzo (S3), pari a un ammontare di 800mila euro per ciascun dominio. Le domande posso essere presentate a partire da oggi e fino al 29 maggio prossimo.

"Mi preme ricordare - ha concluso Lolli - che accanto al sostegno a progetti di ricerca, ci sono anche misure per l'assunzione di ricercatori, con contributi fino a 40mila euro l'anno per 3 anni. Un'opportunità finora ancora poco utilizzata dalle aziende della nostra regione, che invece rappresenta una grande occasione per lo sviluppo del nostro sistema d'impresa"

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Settanta milioni per la Sanità dell’Abruzzo

Lo "stato di salute" della sanità abruzzese migliora ancora e la Regione ottiene dal Tavolo di Monitoraggio lo sblocco di 70 milioni di euro di premialità per gli adempimenti Lea 2014. E' il risultato più importante conseguito al termine della riunione che si è svolta questa mattina a Roma e a cui ha partecipato l'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci.

"Il Tavolo - spiega Paolucci - ha certificato l'adempienza piena di tutti gli obiettivi fissati per il 2014. Questo ha comportato lo sblocco delle somme, che potranno così essere impiegate per continuare il percorso di implementazione dei servizi offerti ai nostri cittadini".

Nel corso dell'incontro con i delegati dei ministeri vigilanti (economia, finanze e salute, oltre alle strutture tecniche competenti) è emerso che nel 2015 il punteggio sui Lea, i livelli essenziali di assistenza, ha registrato un netto e ulteriore trend positivo: il punteggio provvisorio si attesta a 181, rispetto al 163 raggiunto alla fine del 2014 e al 146 del 2013.

"Questo certifica - continua -Paolucci - che negli ultimi 2 anni la qualità del servizio erogato all'utenza dal sistema sanitario regionale ha fatto notevoli passi in avanti. Un risultato che premia gli sforzi, spesso impopolari o resi tali dalla forte strumentalizzazione, messi in campo dalla Regione e che ci spinge a proseguire nel percorso intrapreso. Un risultato che andrebbe sottolineato come straordinario da tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza".

Sono relativamente positivi anche i primi dati riferiti all'anno 2016: i conti della sanità abruzzese chiudono in perdita per 23 milioni, 14 in meno dei 37 milioni previsti nel piano di riqualificazione approvato nel giugno dello scorso anno e presentato ai ministeri affiancanti. Le coperture saranno definite con gli utili della Gestione Sanitaria Accentrata. La Regione si è inoltre impegnata a rafforzare la struttura regionale della sanità e a presidiare contenziosi con erogatori privati ospedalieri ed extraospedalieri, oltre che con i medici di medicina generale per gli accordi del 2006.

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Antonio Blasioli ha firmato la nomina ad assessore

Antonio Blasioli ha firmato la nomina ad assessore da parte del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e ha ricevuto le deleghe dell'esecutivo di cui e' entrato a fare parte, in sostituzione di Enzo Del Vecchio. Le deleghe attribuite al neo assessore e vice sindaco sono: Lavori pubblici, Manutenzione stradale e sottoservizi, Protezione Civile, Grandi infrastrutture, Personale, Verde urbano, Politiche comunitarie e cooperazione internazionale, Rapporti con il Consiglio comunale

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Pescara calcio adotta per un anno una stanza di ‘Casa Ail’

Inaugurata, nella sede di via Rigopiano, a Pescara, dal presidente Ail, Domenico Cappuccili e dal patron del Pescara Calcio, Daniele Sebastiani, la "stanza Delfino", una delle 11 nella 'Casa Ail' di Pescara. L'Ail promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. Persegue il compito di assistere i malati e le loro famiglie anche attraverso le 'Case Ail', considerate un passaggio importante nel percorso dell'Associazione verso l'obiettivo di dotare ciascun centro di cura di una propria residenza. Grazie all'apporto della societa' biancazzurra, che per un anno ne sosterra' le spese, una delle 11 camere da letto di Casa Ail, ciascuna delle quali porta il nome di una costellazione.

"Abbiamo aderito a questa iniziativa con grande piacere - ha detto il presidente del Pescara calcio Daniele Sebastiani - e per noi e' un grandissimo piacere aderire a questa iniziativa. Siamo noi a ringraziarvi per tutto quello che l'Ail porta avanti da tempo e speriamo di poter fare ancora di piu' perche' qui si tratta non di una partita di calcio, ma di una partita della vita. Noi come Pescara Calcio siamo vicini a tante iniziative benefiche e per questo dal 2015 abbiamo fatto un accordo con la Massimo Oddo Onlus per dedicarci a donazioni e progetti benefici come per esempio la vendita all'asta di gadget e la partecipazione ad eventi con varie associazioni che operano sul territorio". "Siamo onorati di aver - ha spiegato il presidente Ail Domenico Cappuccilli - avviato gia' da tempo questa collaborazione del Pescara che contribuira' a pagare questa stanza con un contributo di 10 euro al giorno, per un totale di 3650 euro annui, ovvero il costo di una stanza di accoglienza per i malati. Noi contiamo su contributi privati e siamo lieti di presentare questa iniziativa che puo' realizzarsi grazie alla generosita' del Pescara Calcio e di tutti coloro che sono al nostro fianco". 

Le maglie gara indossate dai giocatori del Pescara in occasione di Pescara-Milan (domenica 2/4, ore 15 Stadio Adriatico), Pescara-Juventus (15/4 ore 15 stadio Adriatico) e Pescara-Roma (24/4 ore 15 stadio Adriatico), saranno messe all'asta e vendute su ebay, per una raccolta di fondi nell'ambito di un progetto nato dalla collaborazione fra societa' biancazzurra e A.M.O. (Associazione Massimo Oddo Onlus). L'annuncio e' stato dato questa mattina dal presidente del Pescara Daniele Sebastiani e dal presidente A.MO. Giovanni Oddo, a margine della presentazione di un evento con l'Ail (Associazione italiana contro le leucemie). La societa' biancazzurra da due anni ha stretto un accordo con la Massimo Oddo Onlus per la gestione di alcuni eventi benefici. In questa stagione di serie A gia' in occasione della gara Pescara-Inter, le maglie dei giocatori biancazzurri e nerazzurri, erano state vendute all'asta su ebay per un progetto solidale del team Adriatico in favore delle popolazioni terremotate di Amatrice

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Sprar, Maragno: Pronti alla presentazione del progetto al Ministero

Si avvia verso la sua conclusione l’iter per l’attivazione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), la tipologia di accoglienza dei profughi sul territorio, che ridurrà il numero dei migranti a Montesilvano, portandolo ad un massimo di 161, escludendo le zone turistiche.

E’ stata individuata l’associazione temporanea di imprese, composta da soggetti del terzo settore, che insieme al Comune presenterà il progetto per l’attivazione dello Sprar, sistema che porterà, come confermato dalla Prefettura, alla chiusura dei due Centri di Accoglienza (CAS), attivi a Montesilvano negli hotel Excelsior e Ariminum.

«Nei giorni scorsi -  spiega il sindaco Francesco Maragno -  la commissione giudicatrice, in tre distinte sedute pubbliche, ha valutato le manifestazioni di interesse pervenute con l’emanazione di un apposito avviso pubblico, individuando i soggetti del terzo settore che gestiranno, in collaborazione con l’Azienda Sociale e il Comune i servizi necessari a tale sistema di accoglienza».

Tre le tipologie di servizi che verranno curate in cooperazione tra l’Ente pubblico e l’Ati composta da Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice:  quella di accoglienza che fornisce il supporto per le esigenze quotidiane; la seconda di tutela psico – socio -  sanitaria, orientamento e accompagnamento all’inserimento che realizza un progetto di integrazione sul piano sociale, lavorativo e abitativo; e quella inerente le attività di orientamento e accompagnamento legale e mediazione interculturale.

«Questo sistema di accoglienza -  sottolinea il sindaco -  rappresenta una reale svolta nella gestione di questo fenomeno sul territorio di Montesilvano, a cominciare dai numeri che verranno definiti con esattezza e ridotti sensibilmente. E poi ancora per il settore turistico che verrà tutelato e non coinvolto nella collocazione degli Sprar. Per proseguire con la sicurezza che verrà garantita e maggiormente controllata grazie alla diffusione sul territorio degli immobili che accoglieranno i migranti che quindi non saranno più concentrati in un’unica zona, e non daranno forma a quei ghetti che purtroppo ad oggi si sono venuti a creare inevitabilmente».

Il progetto, i cui costi sono sostenuti dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo e quindi non a carico del Comune, verrà ora presentato al Ministero.

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Barometro Piepoli, M5S primo partito

Il Movimento Cinque Stelle diventa il primo partito italiano. A scriverlo è Nicola Piepoli in un articolo pubblicato oggi su La Stampa, nell'ultimo sondaggio realizzato sulle intenzioni di voto, i grillini salgono di mezzo punto percentuale rispetto alla settimana scorsa e agguantano il Pd al 29%. Ma il M5S a differenza dei Dem, «è in lenta ma costante crescita».

Viene confermata una situazione con tre poli differenti. «I fuoriusciti dal Pd (Mdp) non decollano e restano inchiodati al 3,5%, un punto in più di Sinistra italiana. Mentre naviga attorno al 3% anche il partito centrista di Angelino Alfano», si legge ancora.

Per quanto riguarda il governo e i suoi ministri, per « il 44% degli intervistati dichiara di aver fiducia nell'esecutivo ( 2%), mentre il 46% confida nel premier Paolo Gentiloni. Tra i ministri ottima performance di Dario Franceschini, con il 62%». 

 

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Studio Svimez sul Pil del Mezzogiorno

Se negli ultimi sei anni, dal 2009 al 2015, fosse stata attivata la clausola del 34%, il Pil del Sud avrebbe praticamente dimezzato la perdita accusata dal 2008, che sarebbe stata pari al -5,4% mentre il calo effettivo è stato del -10,7%. Analoghi effetti si sarebbero avuti per l'occupazione, in quanto la diminuzione sarebbe stata pari a -2,8% invece del -6,8% che c'è stato: ciò significa che si sarebbero persi non mezzo milione di posti di lavoro ma circa 200 mila, salvandone di fatto 300mila. A questi risultati giunge uno studio di impatto realizzato dalla SVIMEZ al quale hanno lavorato il presidente Adriano Giannola e il ricercatore Stefano Prezioso. Lo studio è stato fatto all'indomani dell'approvazione in Parlamento del "Decreto Mezzogiorno", nel quale all'articolo 7 bis è stata inserita, su proposta del Ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, una norma intitolata significativamente "Principi per il riequilibrio territoriale", in base alla quale le amministrazioni centrali dello Stato destinano alle Regioni del Mezzogiorno, a partire dal 2018, una quota della loro spesa ordinaria in conto capitale proporzionale alla popolazione, secondo quanto sarà definito da una direttiva e da un decreto del Presidente del Consiglio da emanare entro il prossimo 30 giugno. Di qui la scelta fatta dalla SVIMEZ di effettuare lo studio d'impatto, che, però, non riguarda solo le amministrazioni centrali ma anche quelle regionali, prendendo come riferimento il 34% che, in base all'ultimo censimento Istat, corrisponde alla quota di abitanti delle otto regioni meridionali. Secondo la norma di legge, i programmi di spesa in conto capitale delle amministrazioni dovranno essere individuati annualmente, analizzando voce per voce tutte quelle ripartibili nei vari ministeri, un lavoro delicato e complesso, secondo la SVIMEZ, che richiede un adeguato know how per essere svolto.

Già in passato si era posto il problema di destinare una quota specifica della spesa in conto capitale dello Stato a favore del Sud: nei Dpef successivi al ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2000-2006, quando tale obiettivo fu fissato al 30% delle risorse ordinarie e al 45% di quelle totali e, successivamente, nella legge Finanziaria del 2005, in cui fu scritto che le amministrazioni centrali si dovevano conformare all'obiettivo di destinare al Mezzogiorno almeno il 30% della spesa ordinaria in conto capitale. Ma poi con il Dpef 2009-2011 tale obiettivo programmatico di una ripartizione territoriale della spesa totale in conto capitale non fu più indicato. Nel corso di un'audizione in Parlamento nel febbraio 2010 la SVIMEZ fece notare che "la quota di spesa pubblica in conto capitale complessivamente effettuata nelle regioni meridionali era passata, con un progressivo declino, dal 40,4% del 2001 al 35,3% nel 2007, e la sola quota di spesa ordinaria destinata alla formazione di capitale nel Mezzogiorno era stata pari nel 2007 ad appena il 21,4% " e metteva in evidenza come gli obiettivi programmatici posti a tal fine erano sistematicamente ignorati fino a scomparire. In conclusione, dallo studio della SVIMEZ si ricava che lo spostamento di risorse a favore delle regioni del Sud, oltre a correggere una deriva penalizzante per le aree deboli del Paese, rappresenta una ottimizzazione nell'uso di un ammontare dato di risorse pubbliche scarse (quelle appunto destinate a investimenti pubblici) il che significa aumentare efficienza ed efficacia della spesa. Dunque, per un ammontare dato di risorse disponibili, il criterio del 34%, rispetto al trend storico recente, aumenta quelle investite al Sud, riduce quelle disponibili al Centro-Nord con effetti espansivi da un lato e depressivi dall'altro.

L'esercizio mostra come il saldo netto sia positivo a livello nazionale sia per la dinamica del PIL (+0,2%), e fortemente positivo per quello che riguarda l'occupazione migliorando il saldo di oltre 185 mila unità. E ciò proprio grazie all'impatto del criterio redistributivo sul Mezzogiorno, al quale si contrappone un effetto depressivo molto più contenuto nel Centro-Nord, dove la caduta del PIL sarebbe stata pari a -7,6% a fronte del dato storico del -6,8%, con un sacrificio occupazionale di appena due decimi di punto percentuale, equivalente a +37.600 occupati persi. Ciò anche in conseguenza del fatto che una parte della domanda aggiuntiva che si crea nel Sud in seguito all'attivazione della clausola del 34% è soddisfatta con produzione e occupazione attivata nelle regioni del Centro-Nord. Infine, per una valutazione di costi e benefici di questa "ottimizzazione" nell'uso di date risorse pubbliche, è opportuno considerare che un eventuale minor gettito fiscale (stante che il vantaggio in termini di PIL nazionale è pari allo 0,2%) va confrontato con i minori costi che la riduzione di quasi 190 mila unità di lavoro disoccupate ha per le finanze pubbliche sia in termini di ammortizzatori sociali che di misure di contrasto alla povertà; per non parlare del ritorno, non facilmente monetizzabile, che un'efficace azione di coesione territoriale comporta sul fronte del contrasto alla disgregazione sociale. 

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Teramo, tre nuovi assessori per il sindaco Brucchi

 Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha ufficializzato in serata la composizione della nuova Giunta comunale. Il numero dell'esecutivo torna a nove componenti, con la copertura dei posti vacanti per le dimissioni del regista Marco Chiarini, ex delegato alla Cultura, e di recente da Francesca Lucantoni, delegata alla Pubblica istruzione. Al loro posto due consiglieri comunali eletti nelle fila di Futuro In, il movimento politico che fa riferimento al vicepresidente del Consiglio regionale Paolo Gatti: si tratta di Silvio Antonini, imprenditore, e Katia Provvisiero, preside dell'istituto Alberghiero "Di Poppa-Rozzi" di Teramo. Entra in Giunta anche il leader del movimento civico "Teramo Soprattutto", Alfonso Di Sabatino Martina, che nella precedente consiliatura, sempre nell'amministrazione di centrodestra, ricopriva il ruolo di vicesindaco con delega alle Finanze. Brucchi ha motivato l'allargamento dell'esecutivo a 9 con la necessita' di rafforzare l'attivita' amministrativa nel periodo di emergenza che segue le calamita' naturali, annunciando che verra' istituito un nuovo ufficio sisma, ampliato anch'esso nel personale tecnico e amministrativo. Le deleghe saranno distribuite nelle prossime ore. Quello di oggi e' il quarto piccolo rimpasto in seno all'amministrazione Brucchi dall'elezione, avvenuta nel giugno 2014, che ha visto le dimissioni di tre assessori e la sostituzione di sei componenti. 

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Paolucci: saldati tutti i debiti col sistema sanitario

Con l'ultimo versamento di 27 milioni di euro, effettuato oggi, la Regione Abruzzo ha completato il rimborso dei 168 milioni di euro al fondo sanitario regionale, come parte delle risorse sottratte negli anni al Ssr. Lo annuncia l'assessore al bilancio della Regione Silvio Paolucci, che spiega le dinamiche del saldo: "Questa giunta - ha detto Paolucci - al momento del suo insediamento ha trovato una situazione economica del Servizio sanitario regionale estremamente complessa. Bastano due dati su tutti per capire meglio la dimensione del problema: le Asl presentavano perdite da coprire per oltre 290 milioni di euro e la Regione aveva un debito verso la sanità di oltre 168 milioni. Questo debito sarebbe dovuto essere rimborsato alla sanità secondo un rigido cronoprogramma condiviso dalla passata amministrazione con il Ministero. Tuttavia non erano state individuate le fonti di finanziamento necessarie ai pagamenti, lasciando tale incombenza completamente a nostro carico". una situazione alla quale si aggiungeva la crisi di liquidità nelle casse regionali, a causa delle mancate rendicontazioni all'Ue dei fondi Fas. "Che ci hanno obbligato - continua l'assessore - al finanziamento dei progetti approvati, senza ricevere fondi da Bruxelles. Le necessità erano tali che siamo stati obbligati, dopo pochi mesi dal nostro insediamento (autunno 2014), a dover chiedere un'anticipazione alla cassa della sanità di 110 milioni, che si andava ad aggiungere ai 168 di debito della Regione verso il SSR. Oggi, dopo 32 mesi di lavoro, abbiamo finalmente coperto integralmente e definitivamente tutti i debiti pregressi". E in più dice Paolucci la situazione era vicina al collasso: "Va inoltre sottolineato che aver messo in circolo per cassa nella nostra economia 300 milioni aggiuntivi per il settore dell'assistenza sanitaria, ha rappresentato uno sforzo importante per la Regione, ma anche un contributo utile e importante alla nostra economia, in un momento di crisi sistemica importante. Mi sento per questi motivi di ringraziare profondamente il settore economico finanziario, che in questi anni ha profuso uno sforzo davvero fondamentale, pur partendo da una situazione che 10 anni fa era vicina al collasso".

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