Redazione Notizie D'Abruzzo

D’Angelis (Italiasicura) si occuperà di sicurezza idrogeologica 

Sarà Erasmo D'Angelis, capo di Italiasicura a Palazzo Chigi, ad occuparsi della messa in sicurezza idrogeologica delle aree colpite dal terremoto tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Le 5 scosse principali dal 24 agosto 2016 e il lungo sciame sismico hanno devastato parte del territorio naturale, il reticolo idrico di torrenti e fiumi e hanno mosso migliaia di movimenti franosi. Dal prossimo mese di settembre, D'Angelis, infatti, assumera l'incarico di Segretario generale dell'Autorità di distretto idrografico dell'Italia centrale, il nuovo organismo che accorpa tutte le Autorità di bacino preesistenti, a partire dall'Autorità del Tevere, il fiume che sarà oggetto di opere di difesa dalle alluvioni attese da decenni. 

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Incendio sul Monte Morrone, il fuoco si estende al versante pescarese 

Prosegue il rogo sul monte Morrone, nel massiccio della Majella. Oggi nuovi focolai si sono accesi in piu' punti, in particolare vicino al Casino Pantano, alla chiesetta di San Pietro e nel borso di Mandra Castrata. Fiamme anche sul versante pescarese, verso Caramanico Terme. Nuove preoccupazioni e tensioni, insieme a polemiche sull'insufficienza e sul ritardo degli interventi. Le fiamme, dopo aver superato Passo San Leonardo, dove il rogo era iniziato sabato scorso, proseguono verso Roccacaramanico, frazione di S.Eufemia a Majella. Sul posto 50 uomini tra volontari e protezione civile, 5 squadre dei Vigili del Fuoco con un elicottero, oggi in azione anche un Canadair. Intanto il monitoraggio dell'Arta, agenzia regionale per la tutela ambientale, sulla qualita' dell'aria a Sulmona, localita' Marane, rivela un innalzamento della concentrazione degli inquinanti. Le maggiori concentrazioni di notte; nelle prime ore del mattino diminuiscono col mutare della direzione del vento. 

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La Perdonanza Celestiniana: dal 29 agosto al 1 ottobre a Santo Spirito a Majella

 Sarà la spledinda cornice dell'Eremo di Santo Spirito a Maiella ad ospitare dal 29 agosto al 1 ottobre 2017 la Perdonanza Celestiniana. L'iniziativa nata dalla collaborazione di Italia Nostra, Comune di Roccamorice, Ripa Rossa, Parrocchia S.Donato V.M., Ufficio Catechistico, Ufficio Pastorale del Turismo e il Conservatorio di Pescara, sarà un momento di intensa riflessione sulla vita, sulla preghiera e sul lascito morale e religioso di Pietro da Morrone. Alle celebrazioni liturgiche, si alterneranno eventi musicali a cura del Conservatorio di Musica L. D’Annunzio di Pescara ed importanti momenti di approfondimento attraverso convegni ed incontri. 

 

 

Programma delle Celebrazioni Liturgiche

 

Martedì 29 agosto – Ore 17.00

S. Messa di apertura della Perdonanza celebrata da
don Nicola Del Bianco, Parroco di Guardiagrele e Vicario della Zona Pastorale di Guardiagrele

Domenica 3 settembre – Ore 17.00

S. Messa celebrata da don Andrea Rosati, Parroco di Villamagna (CH)

Domenica 10 settembre – Ore 17.00

S. Messa celebrata da Padre Federico … Vicario Cooperatore nelle Parrocchie di San Tommaso di Caramanico Terme (PE) e Salle (PE)

Domenica 17 settembre – Ore 17.00

S. Messa celebrata da don Gilberto Ruzzi, Direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Chieti-Vasto e Parroco di Miglianico (CH)

Sabato 23 settembreOre 17.00

S. Messa celebrata da don Emiliano Straccini, Direttore dell'Ufficio Pastorale del Turismo e Tempo Libero della Diocesi di Chieti-Vasto, Parroco di Fara San Martino (CH), Civitella Messer Raimondo (CH) e Vicario della Zona Pastorale di Casoli.

Domenica 24 settembre– Ore 17.00

S. Messa celebrata da don Michele Persichetti, Parroco di Tocco Da Casauria (PE)

1 ottobre – Ore 16.00

S. Messa di chiusura della Perdonanza 

 

Programma Eventi Culturali

Martedì 29 agosto – Ore 17.45

Evento Musicale a cura del Conservatorio di Musica L. D’Annunzio di Pescara:
De Simone Benedetta, arpa

Domenica 3 settembre – Ore 17.45

Evento Musicale a cura del Conservatorio di Musica L. D’Annunzio di Pescara

Di Claudio Nicola, Olivieri Giuseppe, Perrucci Angelo, D’Alleva Gianmaria, Tetra Saxophone Quartet

Domenica 10 settembre – Ore 17.45

Evento Musicale a cura del Conservatorio di Musica L. D’Annunzio di Pescara

De Pasquale Arianna, Fisarmonica

Domenica 17 settembre – Ore 15,00

Imago Christi: La fede attraverso l’arte a cura di don Gilberto Ruzzi, Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano

Sabato 24 settembre– Ore 16,00

Celestino V (Pietro del Morrone)1294 - Il Papa Angelico di Peter Herde

Saluti del Sindaco di Roccamorice dott. Alessandro D’Ascanio

Presenta il volume il dott. Enrico Galavotti ricercatore in Storia del Cristianesimo e delle Chiese.

Conclusioni di don Emiliano Straccini, Direttore dell’Ufficio Pastorale Del Turismo e Tempo Libero dell’Arcidicoesi di Chieti-Vasto

Domenica 24 settembre – Ore 16.45

Evento Musicale a cura del Conservatorio di Musica L. D’Annunzio di Pescara
D’Andreagiovanni Simone, Chitarra, Esekova Kristina, Violino

 

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Granfondo Majella Tour: pochi giorni al via della prima edizione

“Majella Tour: la Montagna Madre d’Abruzzo vi accoglie.” Dopo il rinvio forzato nella scorsa primavera si torna a parlare di ciclismo pedalato nell’entroterra pescarese con la Granfondo Majella Tour pronta per la nuova data di domenica 27 agosto.
 
Al timone di un'organizzazione che vuole essere impeccabile ed efficiente sotto tutti i punti di vista, il sodalizio Fuori Soglia Cyclist si è rimboccato le maniche allo scopo di conquistare il gradimento dei partecipanti che saranno i prim’attori di questo evento granfondistico che è stato di recente rivisto nei percorsi e nel chilometraggio con un tracciato unico di 104 chilometri con 1637 metri di dislivello.
 
Da Tocco da Casauria (in Piazza Domenico Stromei), sede di partenza e di arrivo, si gira la montagna in senso orario attraversando in sequenza i territori di Piano d’Orta, Scafa, Caramanico Terme, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Passo San Leonardo, Campo di Giove, Popoli e Sulmona.
 
ISCRIZIONI E MODALITA’
Fino a venerdì 25 agosto alla cifra di 25 euro per poi passare a 30 euro nella giornata di sabato 26 agosto e a 35 euro soltanto la mattina prima della partenza.
Riferimento iscrizioni al link https://www.acsiciclismoabruzzo.it/majellatour/
Tutte le informazioni complete sono disponibili al sito https://www.majellatour.it/


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Al via il IX Festival del Peperone dolce di Altino, contradaioli ai fornelli

Ci sono molti ingredienti della biodiversità e altri prodotti tipici del Sangro-Aventino nella lista della spesa dei contradaioli, alle prese con gli ultimi preparativi per il IX festival del Peperone dolce di Altino. Il Palio culinario, in programma il 25 e 26 agosto,  che quest’anno vedrà sfidarsi ai fornelli otto contrade, impegna non solo le donne del paese, abili cuoche dei piatti locali, ma anche gli uomini e tanti giovani che, nel corso delle varie edizioni, hanno imparato a riscoprire il gusto della tradizione legato al peperone dolce di Altino.

Un traguardo importante per l’Associazione di tutela del prodotto tipico di Altino, perseguito con tenacia negli anni dapprima dai dieci soci fondatori e oggi da tutti i 140 associati.

Ai quintali di peperone dolce fresco, appena raccolto dai campi bagnati dal Sangro e dall’Aventino, gli otto diversi menu composti ognuno da un primo, un secondo con contorno e un dolce, propongono la ricchezza della biodiversità dalla costa dei trabocchi alle aree interne: l’olio intosso di Casoli, le patate di Pizzoferrato, la farina Solina da Palombaro e la senatore Cappelli prodotta a Torricella Peligna. E ancora dal  territorio la ricotta salata di Montenerodomo, le pancette di maiale da Tornareccio e poi gli ortaggi più noti come la cipolla limone, il pomodoro Tramoncello e la scarola di Selva di Altino. «Sulle tavole dei banchettanti – commenta il presidente dell’Associazione di tutela, Sebastiano Scutti – porteremo le tipicità del Sangro-Aventino per esaltare al meglio il nostro peperone dolce, prodotto tipico divenuto recentemente presidio Slow Food».

Il peperone dolce di Altino, detto “a cocce capammonte” perché il frutto è rivolto verso l'alto, sarà utilizzato anche secco in polvere e a scaglie, sapientemente declinato al salato e al dolce nei vari piatti: con la pasta fresca o gli gnocchi di patate, con il baccalà o il formaggio fritto, con le pancette di maiale o il tacchino o la carne di pecora, e ancora con pan di spagna, bocconotti e maritozzi, crema alla vaniglia e chantilly, gelato, mandorle, amaretti, cioccolato e caffè. Un tripudio di sapori che avranno come filo conduttore il peperone dolce di Altino e la qualità. Che non sarà solo negli ingredienti dei piatti ma anche nella loro preparazione: ne è garanzia lo chef Ermanno Di Paolo, docente esperto all’istituto alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria, che ha consigliato i contradaioli nella messa a punto dei menu. Di Paolo sarà anche quest’anno presidente della giuria, composta da 5 chef, chiamata ad assegnare il Palio culinario alla contrada che avrà ottenuto il miglior punteggio alla fine delle due serate del Festival, oltre al premio Ricetta d’autore, intitolato ad Annamaria De Laurentiis, per il miglior piatto in assoluto. Affiancheranno Di Paolo lo chef stellato Peppino Tinari del Ristorante Villa Maiella di Guardiagrele (Chieti), il maestro pasticcere Angelo Di Masso di Pan dell’Orso di Scanno (Aq), già capitano della squadra italiana ai mondiali di pasticceria 2007 (a Lione) vincitrice della medaglia di bronzo e del Premio della Stampa per il migliore dolce al cioccolato, e ancora Sergio Di Giulio, decano dei docenti al “Marchitelli” e Giampiero Di Vincenzo, esperto chef di cucina.

L’associazione del Peperone dolce di Altino quest’anno dedica uno spazio, in Piazza San Rocco, a celiaci e vegetariani con il menu a cura della chef internationale Antonella Barbella, che da anni vive ad Amsterdam.

«Negli anni le ricette del palio hanno affiancato, ad un uso sempre più sapiente e nuovo del peperone dolce di Altino, un impiego sempre più ricco di tanti prodotti tipici offerti dalla biodiversità del nostro territorio – commenta Mariella Di Lallo, vice presidentessa dell’Associazione di tutela -. Il successo straordinario dell'incontro “Dalla microeconomia del peperone dolce di Altino alla promozione di un sistema locale territoriale” tenutosi il 5 agosto, ad Altino, in occasione della presentazione dei Menu, conferma quanto sia auspicabile fare rete con le diverse realtà del nostro territorio, sufficientemente ampio, dalla costa fino alle zone interne, per costruire un brand da utilizzare anche nella offerta turistica, come auspicato nelle conclusioni dal vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli».

Gli stand aprono alle ore 19. 

Servizio gratuito no-stop di bus navetta da Selva di Altino e disponibilità di mezzi adibiti al trasporto di persone con difficoltà motorie e anziani. 

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A Roccamorice si rinnova la tradizionale processione all’Eremo di San Bartolomeo

Seguendo la tradizione, la mattina del 25 agosto, centinaia di fedeli partono da Roccamorice in pellegrinaggio alle prime ore del mattino percorrendo un sentiero boschivo che conduce all’eremo. Giunti in loco, prima della celebrazione della Santa Messa che ha inizio alle ore 7.00, i fedeli percorrono la gradinata ricavata dalla roccia per raggiungere il fondovalle dove si trova la sorgente dalla quale sgorga l’acqua santa di San Bartolomeo. In questo stesso luogo la tradizione locale vuole che ci sia un momento di ristoro in attesa dell’inizio della Messa.
La piccola chiesetta dell’eremo non riesce ad accogliere il gran numero di pellegrini che vi giunge in occasione della festa del Santo, pertanto la folla assiste alla celebrazione eucaristica dall’esterno, ossia sulla balconata antistante al complesso eremitico. Terminata la Santa Messa, la statua del santo viene portata in processione dai fedeli che animati da una profonda devozione sono soliti scambiarsela di persona in persona durante il tragitto. Prima dell’arrivo in Paese, la processione si dispone su due file e procede in modo ordinato sino ai pressi del monumento agli emigranti dove la banda musicale e le donne locali, vestite con abiti tradizionali e con le conche tipiche abruzzesi poste sul capo, accolgono il Santo e si uniscono al corteo dei pellegrini che procede verso la chiesa parrocchiale di San Donato dove viene celebrata nuovamente la Santa Messa.

 

 

Descrizione e storia dell’Eremo di San Bartolomeo

A 4 Km da Roccamorice, a 650 metri s.l.m., nel luogo dove la natura si rivela essere più impervia, seguendo un tracciato che è possibile percorrere unicamente a piedi soprattutto nell'ultimo tratto, sfruttando la balza di roccia lunga circa 50 m., troviamo l'Eremo di San Bartolomeo in Legio.

I primi insediamenti risalgono al VI secolo quando gruppi di anacoreti provenienti dalla Sicilia, spinti dalle incursioni arabe, trovarono rifugio sulla Majella, introducendo il culto di San Bartolomeo. 
L'arrivo di frate Pietro da Morrone produsse una rinnovata frequentazione dell'Eremo. I ritiri di Pietro si intensificarono tra il 1275 (anno del ritorno dal viaggio a Lione) e il 1288, scegliendo questo luogo come ritiro personale, data la frequenza di pellegrini a Santo Spirito a Majella.
Oltrepassato un piccolo ingresso ricavato nella roccia, ci troviamo direttamente sulla balconata rocciosa antistante la chiesa, protetta a sinistra da un costone roccioso e a destra da un muretto interrotto da due gradinate. La prima è la cosiddetta "Scala Santa" percorsa, secondo la tradizione, solo in risalita, in ginocchio e pregando; la seconda consente, invece, di scendere direttamente al "fosso di San Bartolomeo". Percorsa l'intera balconata troviamo l'ingresso vero e proprio all'eremo. Il portale è semplice mentre la facciata presenta tracce di affreschi duecenteschi, molto danneggiati raffiguranti un Cristo benedicente ed una Madonna con Bambino. Nella chiesa, addossato alla parete di fondo, troviamo l'unico altare sul quale si apre una nicchia che custodisce una piccola statua di San Bartolomeo che reca, avvolta alla spalla sinistra, la propria pelle con la testa e nella mano destra il coltello, simboli che ricordano il suo martirio.
La statua è ottocentesca, realizzata con legno di fico e soggetta a grande venerazione dai fedeli locali.

Tradizione e credenze

Nella parete di sinistra, sotto una roccia cava, affiora una piccola risorgenza d'acqua che prelevata mediante un cucchiaio e miscelata a quella raccolta nel vallone sottostante viene ritenuta "l'acqua santa" di San Bartolomeo. Infatti, nel fondovalle, oltrepassato un imponente masso che secondo la tradizione Pietro abbia distaccato dalla parete sovrastante per consentire il passaggio nei momenti di piena del torrente, si raggiunge la "Sorgente del Catenaccio". Anche in questo caso, come per il masso che funge da ponte, l'intervento miracoloso di Pietro ne determina l'origine: secondo la tradizione, durante un'estate particolarmente torrida venne scaraventato contro la roccia il chiavistello della chiesa soprastante generando una fessura di forma similare. Da questa fessura fuoriesce ancora oggi acqua sorgiva. Quest’acqua benedetta, secondo il culto popolare, presenta poteri curativi e miracolosi.

 

 

 

 

 

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Pineto, Verrocchio: fanghi in mare, terremo alta l’attenzione

“Non vi è alcun pericolo immediato che fanghi pericolosi siano scaricati in prossimità delle acque dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano”. Queste le parole del sindaco di Pineto Robert Verrocchio, dopo gli allarmi lanciati sulla stampa da parte delle associazioni ambientaliste.

“Al momento si è nella fase della valutazione di impatto ambientale, per la quale sono già state presentate in Regione le dovute osservazioni grazie al prezioso contributo dell’Area Marina – ha aggiunto il sindaco – Oltre a questo, ci stiamo ovviamente anche attivando perché il nostro mare non abbia ad essere danneggiato, e per questo terremo costantemente alta l’attenzione utilizzando tutti i canali a nostra disposizione”.

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Feste di Settembre a Lanciano: tutto pronto per il Dono 2017

Giorni frenetici all’interno del Comitato Feste di Settembre 2017, presieduto da Maurizio Trevisan, che sta ultimando l’allestimento del programma completo di eventi, che sarà presentato ufficialmente martedì 29 agosto, subito prima dello Sparo di mortaretti e batterie dalla Torre Civica, che segna l’avvio ‘ufficiale’ delle Feste di Settembre.

Intanto ieri sera si è svolto l’incontro conclusivo per i preparativi del Dono, la sfilata di carri con gli omaggi alla Madonna del Ponte, che coinvolge rioni e contrade cittadine, ma anche qualche Comune limitrofo, che negli anni si è lasciato affascinare dall’originalità di questa manifestazione tutta lancianese. In un affollato e conviviale incontro, ieri sono stati messi a punto gli ultimi dettagli per organizzare al meglio la sfilata, sotto la guida del coordinatore Nico di Corinto e dello stesso presidente Trevisan.

Sono più di 20 i partecipanti al Dono 2017, alcuni con più carri, e con la collaborazione di tutto il rione o il quartiere: dai bambini più piccoli fino ai ‘decani’ testimoni di una tradizione che non passa mai di moda.

E anche quest’anno ci saranno le massaie che impastano il pane o le pizzelle; i vignaioli che pigiano l’uva con i piedi; le donne sedute di fronte ai telai per la lavorazione della lana; i contadini che setacciano il grano con il crivello; i fabbri che modellano il ferro; le signore che lavorano l’uncinetto. E ancora le donne che sfilano con le conche, i bambini allegri e festanti che accompagnano i carri, a piedi o in biciletta. E poi c’è chi balla, canta, offre bicchieri di vino e gustose fette di pane e olio.

E ancora ci saranno i carri colmi delle tantissime specialità del territorio, dei prodotti della terra conquistati con impegno, fatica e sudore. E gli animali, così preziosi per la tradizione pastorale: pecore, vitellini e caprette, ma anche oche, cavalli, asinelli e mucche.

Ritratti di vita quotidiana del passato che ‘rivivono’ in un’unica giornata di festa a Lanciano, dove i colori e la varietà dei carri e delle conche addobbate con i fiori, i rumori dei trattori, le danze e le musiche suonate con fisarmoniche e tamburelli, le grida dei bambini e tutto il resto, fanno da cornice al senso religioso della Festa. Quella del Dono, che l’8 settembre di ogni anno (festa della Natività di Maria), porta le contrade di Lanciano e qualche Comune limitrofo ad affollare corso Trento e Trieste con i loro prodotti, i loro valori e i simboli della loro terra, infatti, rappresenta l’omaggio dei contadini alla protettrice della città, la Madonna del Ponte. Ogni compagnia è preceduta dal capo contrada, e i contadini sfilano lungo il corso Trento e Trieste cantando inni religiosi, fino alla piazza principale della città, Piazza Plebiscito.

Alla fine della giornata, come tradizione vuole, tutti i prodotti vengono messi all’asta e venduti, per destinarne il ricavato alla Madonna.

“Quello del Dono è uno degli appuntamenti irrinunciabili del Settembre Lancianese – commenta il presidente Maurizio Trevisan – Insieme a Sant’Egidio, alla Banda, ai fuochi pirotecnici e alle altre tradizioni del passato, continua a rappresentare lo spirito delle Feste di Settembre. Ma quest’anno il cartellone sarà arricchito da tantissimi appuntamenti, alcuni dei quali estremamente originali e di assoluta novità. Non resta che aspettare ancora qualche giorno per scoprire tutti i dettagli”.

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Grande folla a Pineto per la sfilata delle marionette giganti

Folla delle grandi occasione per “Décrocher la Lune – La suite”, la sfilata di marionette giganti che si è svolta ieri sera a Pineto lungo via D’Annunzio, per concludersi nel giardino Villa Filiani. Migliaia di persone hanno assistito all’esibizione delle quattro marionette di Pineto, Roseto, Foligno e della cittadina polacca di Kalisz, create due anni fa nell’ambito del progetto europeo “Décrocher la Lune”, e per la prima volta giunte a Pineto. “Siamo felici che le persone abbiano risposto con questo entusiasmo, anche perché questo rafforza i nostri legami con La Louviére, comune con il quale Pineto è gemellata”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio.

Le marionette hanno sfilato accompagnate dalla folla, sulle note della Mo’ Better Band, insieme a numerosi figuranti e personaggi in costume. Alla serata, oltre al primo cittadino di Pineto, hanno partecipato anche il sindaco di La Louviére Jacques Gobert e l’assessore alla Cultura di Roseto Carmela Bruscia. “Il nostro ringraziamento va agli organizzatori di questo bellissimo evento, che è stato capace di creare una serata magica nella nostra città, e tutti coloro che in questi anni hanno partecipato a questo progetto”, ha aggiunto Verrocchio. A curare la manifestazione è stata la cooperativa “Lo spazio delle idee”.

Nato nel 2000 grazie a Franco Dragone, già tra le menti creative del famosissimo Cirque di Soleil, il progetto di “Décrocher la Lune” ha visto coinvolti, oltre a Pineto, anche i comuni italiani di Roseto, Foligno e Aragona, la città polacca di Kalisz, e le cittadine francesi di Eguishem e di Saint-Maur-des-Fosses, per un progetto europeo che ha visto come capofila il comune di La Louviére. Le sei marionette, insieme a centinaia di attori, si sono esibite nel 2015 in uno spettacolo trasmesso in eurovisione.

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Pescara. Sopralluogo a San Silvestro per i lavori di riqualificazione della palestra.

Si svolgerà il 10 ottobre in occasione delle festività di San Cetteo l'inaugurazione dell'attesa palestra di San Silvestro. La notizia è stata data oggi dal sindaco Marco Alessandrini e dal vice Sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli e dall’Assessore allo sport Giuliano Diodati durante un sopralluogo tecnico a San Silvestro con progettista e direttore dei lavori Arch. Giacomo Di Cola, ditta Di Giampaolo e il presidente della Commissione Sport Adamo Scurti e i tecnici comunali.

“Si è atteso tanto per avere una struttura dove fare sport e agevolare l'aggregazione sociale di in una parte di città che ci sta a cuore – dice il sindaco Marco Alessandrini – La riconsegneremo alla città il giorno di San Cetteo perché tale riconsegna ha per noi un valore di appartenenza di quello che è uno dei suoi storici quartieri e perché vogliamo che il dialogo prosegua. Siamo certi che questi spazi saranno gestiti nel miglior modo possibile e saremo a disposizione per assicurargli la massima fruibilità e tutela, perché dopo tanta attesa è necessario che si assicuri ad essi anche un orizzonte di vita e di utilizzo longevo. Il 10 ottobre, giorno di San Cetteo, Patrono della città vogliamo far sentire sempre più parte di Pescara anche San Silvestro, che in passato fu Comune autonomo, e per questo abbiamo scelto questa data simbolica. E’ un obiettivo che ci siamo posti e oggi siamo venuti per rassicurare i residenti del Colle che dopo questo tempo magari stentano a credere che la disponibilità della struttura possa esserci”.

“San Silvestro aspetta la palestra dal 2004 – così il vicesindaco e assessore al Verde e Lavori Pubblici Antonio Blasioli e l'assessore allo Sport Giuliano Diodati – i lavori scontano anni di lentezze che abbiamo cercato di recuperare e ora gli interventi sono stati fatti, il complesso continua la sua riqualificazione. Eseguito l’allaccio della pompa antincendio da parte dei Vigili del Fuoco manca ora uno scavo di 160 metri di Enel, a cui in mattinata abbiamo fatto l’ultimo bonifico. Nel progetto originario non è presente l’asfalto esterno alla struttura e la pubblica illuminazione ma non aspetteremo ulteriormente. Riconsegneremo questa struttura alla cittadinanza e poi cercheremo di reperire le risorse per il completamento.

Si tratta di un patrimonio comune che agevolerà non solo l'attività fisica e la didattica motoria della scuola, ma la socializzazione perchè negli spazi interni oltre ad una grande sala che sarà messa a disposizione del pubblico, ci sono anche uffici e stanze da destinare ad uso diverso da quello sportivo. La prima porzione di questi lavori, la definizione della terrazza, è stata inaugurata l'anno scorso, ora ci avviciniamo ad una riconsegna che avverrà a breve e con la nostra massima soddisfazione perchè concludono un'altra tappa di un cammino cominciato troppo tempo fa e che noi abbiamo voluto che arrivasse a definizione reperendo le risorse necessarie perché riprendesse e si completasse”.

“Resta un sogno, e per questo ho già eseguito dei sopralluoghi, sottolinea il vice sindaco e assessore al verde Antonio Blasioli – quello di realizzare anche un piccolo parco per San Silvestro. Invito quanti hanno delle idee sulla possibile localizzazione a comunicarmele”.

 

Un po’ di storia:

Con Deliberazione di Consiglio Comunale n° 64 del 10.03.2004 veniva approvato il programma triennale del Lavori Pubblici 2004-2006, nonché l’elenco annuale del LL.PP. Tra le opere previste era compresa la realizzazione della “palestra polivalente annessa alla scuola elementare di S.Silvestro Colle” per un importo totale di €.1.800.000.

Con Deliberazione n°150 GC del 08.02.2005 è stato approvato il progetto riguardante il primo lotto dei lavori in oggetto per un importo globale di € 300.000,00 aggiudicati con determinazione n°107/BB del 23.03.2005 ed eseguiti dalla Ditta Di Giampaolo Paolo.

Con Deliberazione n°1012 GC del 04.10.2005 è stato approvato il progetto riguardante il secondo lotto dei lavori in oggetto per un importo globale di € 200.000,00 aggiudicati con determinazione n°268/BR del 28.02.2006 alla Ditta Progetto Italia Costruzioni Generali.

Con Determinazione del 17 aprile 2013 è stato approvato il terzo lotto, per la somma complessiva di 350.000,00 € che è questo che sta per concludersi.

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