Redazione Notizie D'Abruzzo

Cresme-Symbola, da ecobonus 28,2 miliardi di investimenti

Da una nuova edilizia legata alla qualita', al recupero, all'efficienza energetica e alla sicurezza antisismica puo' venire una spinta al rilancio dell'economia interna insieme a una riduzione dei consumi energetici e dell'inquinamento delle nostre citta'. Lo dice il rapporto 'Una nuova edilizia contro la crisi' di Cresme e Fondazione Symbola, secondo cui lo scorso anno il credito di imposta per le ristrutturazioni e l'ecobonus hanno generato 28,2 miliardi di euro di investimenti, con un incremento del 12,3% sul 2015, e attivato 419mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Tra 2007 al 2016, gli anni della crisi, i lavori di manutenzione straordinaria incentivati con il credito di imposta sono stati pari a 190 miliardi di euro. Tanto che oggi il 79% del valore della produzione del settore edilizia si deve alla riqualificazione del patrimonio esistente. Gli incentivi fiscali sono stati l'unico motore positivo per l'edilizia, che ha pagato la crisi piu' di altri settori perdendo 600mila posti di lavoro dal 2008. Oggi, suggeriscono Symbola e Cresme, possono giocare un forte ruolo di rilancio e orientamento del settore anche grazie al nuovo 'sismabonus' che consente detrazioni sino all'85% dei costi sostenuti. "Per rilanciare il nostro mercato interno e l'occupazione non possiamo ripartire dalla vecchia edilizia speculativa, quella del cemento e del consumo di suolo - spiega il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci - bisogna cambiare rotta puntando verso quella nuova edilizia che e' gia' in marcia e che incrocia le sfide della sicurezza antisismica, della ricostruzione post-terremoto, dell'efficienza energetica, della riqualificazione e rigenerazione urbana". "Occorre - prosegue Realacci - una manutenzione intelligente di questi strumenti, garantendo una maggiore efficacia delle misure per il risparmio energetico e un pieno utilizzo, con adeguati strumenti finanziari per gli incapienti, del nuovo potente sismabonus per la messa in sicurezza antisismica. Incrociando 'Casa Italia' e la ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto, l'attivita' di riqualificazione puo' entrare in una nuova fase, che necessita di nuove politiche a livello locale e di una nuova progettualita' per le citta'". "Il prossimo ciclo edilizio potrebbe essere definito come il "primo ciclo dell'ambiente costruito - afferma il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini - a sottolineare da un lato l'importanza della riqualificazione del patrimonio esistente, ormai pari al 79% del valore della produzione del settore nel 2016, e dall'altro che questo mercato non puo' essere piu' solo letto attraverso la sua variabile 'edilizia',ma attraverso l'integrazione tra costruzioni, impianti e servizi; e che e' necessario un salto di scala nell'azione di riqualificazione e miglioramento gestionale del patrimonio costruito".

Ai vantaggi per la filiera, si aggiungono i vantaggi per i cittadini e per il patrimonio immobiliare. Il rapporto dimostra come le ristrutturazioni incidano positivamente sulvalore dell'immobile: a fronte di un intervento medio di 14.500 euro, un'abitazione ristrutturata aumenta il suo valore di 65.750 euro. Mediamente le case ristrutturate immesse sul mercato nel 2016 hanno avuto un valore del 29% superiore a quelle non ristrutturate. E hanno un prezzo medio superiore anche rispetto alle case nuove. A titolo puramente indicativo si puo' ipotizzare che se tutte le abitazioni messe sul mercato immobiliare nel 2016 fossero riqualificate, il valore del patrimonio edilizio residenziale in offerta sarebbe rivalutato di 20 miliardi di euro. La riqualificazione e', quindi, una operazione di valorizzazione economica del patrimonio esistente che incide sulla ricchezza delle famiglia e del Paese. Per sfruttare gli strumenti di di questo "fisco buono" gli italiani devono esserne a conoscenza. Da un sondaggio Ipsos realizzato per Symbola emerge che il 76% degli italiani conosce l'ecobonus, il 15% dei quali afferma di averlo utilizzato. Il sismabonus e' invece meno noto: a oggi il 46% degli italiani non ne conosce l'esistenza. E questo nonostante che sette italiani su dieci si dicano propensi a spendere di piu' per avere case piu' sicure dal punto di vista sismico e con maggiore efficienza energetica. "La crisi - scrivono Realacci e Bellicini nella premessa del rapporto - ha posto all'ordine del giorno nuovi bisogni cui far fronte con risposte nuove. Per accettare le sfide che il presente e il futuro ci pongono, l'Italia deve fare quello che meglio di ogni altro Paese sa fare, l'Italia deve fare l'Italia e tenendo insieme bellezza e tecnologia, innovazione e tradizioni, coesione sociale e competitivita' potra' dare a queste domande risposte adeguate. L'edilizia di cui parliamo in questo report puo' essere una di quelle risposte"

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L’Aquila, nuovo reparto degli Alpini per gli interventi per calamita’ naturali

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha inaugurato oggi a L'Aquila il nuovo reparto del Nono Reggimento Alpini dedicato agli interventi per calamita' naturali. "Le emergenze - ha detto il capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale di Corpo d'Armata Danilo Errico - hanno reso necessario rendere permanente la capacita' operativa dell' Esercito in questa parte del territorio a rischio sismico. La soluzione individuata e' un battaglione multifunzionale e con capacita' specialistiche, ad esso si affianchera' una ulteriore compagnia dei fucilieri che andra' ad incrementare la componente di manovra del Nono Reggimento Alpini. Questo provvedimento - ha spiegato - permettera' di assicurare quell' expertise e quelle risorse idonee per il supporto generale come ad esempio rifornimento idrico, produzione e distribuzione di energia, costruzione, riparazione e mantenimento di strade, ponti e strutture alloggiative, quanto quelle connesse alla mobilita' in particolare in ambiente innevato"

"I numeri sono di 260 unita', alcune professionilita sono gia presenti, altre necessarie verranno incrementate. Soprattutto verra' incrementato notevolmente il parco mezzi e quindi questo e' l'altro aspetto importante perche' riguarda, trattandosi di Genio alpino, di competenze specifiche che consente di operare in moltissime situazioni di possibili calamita'". Lo ha detto all'Aquila il mimistro della Difesa Roberta Pinotti. In particolare l'Orta e' un battaglione specializzato nell'emergenza postsismica e atmosferiche di stanza a L'Aquila, nella caserma Pasquali-Campomizzi, che alla fine dovrebbe essere composto da circa 300 uomini che saranno selezionati e formati e dotati di mezzi all'avanguardia. Sara' parte del Nono Reggimento Alpini, affidato al comando dell'ufficiale Fulvio Menegazzo. Entrera' in piena operativita entro un anno

"Un nuovo battaglione degli alpini, tagli ne sono stati fatti molti in passato, ora cerchiamo di razionalizzare ma anche di incrementare dove ci sono delle necessita'. Dopo molti tagli L'Aquila e la regione Abruzzo hanno una presenza militare ancora sentita ma era ancora piu' sentita nel passato. Per la prima volta con l'istituzione di questo battaglione invertiamo una tendenza". Lo ha detto all'Aquila, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, a margine della cerimonia di istituzione presso il Nono Reggimento Alpini, del Battaglione Orta da impiegare in casi di calamita' in centro Italia. "Lo facciamo - ha aggiunto il ministro - perche' serve nelle nostre missioni principali, per la difesa della Patria, avere delle capacita del Genio alpino permette di proiettarci nei teatri stranieri anche con piu' facilita' ma ci serve perche' anche l'utilizzo duale insieme alla Protezione civile e' una necessita' sulla quella dobbiamo essere sempre pronti"

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Maxi evasione di 15 milioni di euro, una denuncia

La Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona ha concluso un'attivita' di polizia tributaria nei confronti di una societa' di capitali operante nella Marsica in vari settori commerciali, che non ha adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa fiscale evadendo 15 milioni di euro. Il legale rappresentante della societa' e' stato denunciato all'Autorita' Giudiziaria per violazioni in materia penale-tributaria per aver omesso la presentazione delle dichiarazioni ai fini del reddito e dell'iva e per l'occultamento di documentazione fiscale. Le Fiamme Gialle peligne hanno constatato che la societa' aveva in realta' operato ed effettuato operazioni commerciali, attraverso cessioni di beni e prestazioni di servizi, conseguendo, per gli anni dal 2011 al 2014, ricavi per circa 15 milioni di euro, completamente non dichiarati ed occultati al fisco, evadendo cosi', totalmente, la tassazione diretta ed indiretta. Pur in presenza di una contabilita' frammentaria i finanzieri sono riusciti a ricostruire l'intero ciclo delle operazioni di gestione e delle cessioni di beni o prestazioni di servizi eseguite sul territorio regionale, determinando l'effettivo giro d'affari realizzato dall'impresa, nei confronti della quale sono stati constatati ricavi non dichiarati per quasi 15 milioni di euro, un'imposta evasa ai fini Ires per quasi 4 milioni di euro, un'Iva dovuta per oltre 3 milioni di euro ed un'imposta Irap per 700 mila euro.

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Pepe apre uno spiraglio per l’estensione degli aiuti per le gelate di aprile

Le imprese agricole che hanno subito i danni delle gelate, brinate e nevicate eccezionali nello scorso aprile potranno essere risarcite. Dopo una richiesta avanzata dalla Commissione Politiche Agricole composta dagli assessori regionali al ministro delle Politiche agricole, e' stato approvato un emendamento in V commissione bilancio della Camera che include, tra quelle indennizzabili ai sensi del D.Lgs 102/2004, tutte le aziende che hanno avuto danni ad aprile ma che hanno produzioni assicurabili che prima erano escluse. "Ho sostenuto con forza questa posizione all'interno della Commissione - dichiara l'assessore alle politiche agricole Dino Pepe - il governo nazionale e, in particolare il Ministro Martina, hanno dimostrato, ancora una volta, di essere vicini alle esigenze degli agricoltori. Nei prossimi giorni sara' mia cura rappresentare al Ministro la necessita' di incremento del Fondo di Solidarieta' nazionale che in questo momento non presenta una disponibilita' idonea agli eventi che si sono verificati". La Regione provvedera', antro il 30 agosto 2017, a predisporre la declaratoria di eccezionalita' degli aventi da presentare al Ministero.

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Parlione: “Dall’INPS bonus mamme e per asili nido”

«Un’ottima opportunità per neo mamme e per genitori con bimbi iscritti negli asili nido che auspichiamo i montesilvanesi vogliano cogliere». L’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Rosaria Parlione punta l’attenzione su due forme di agevolazione che arrivano dall’Inps. La prima è “Il premio alla nascita”: si tratta di un bonus di 800 euro corrisposto dall’INPS per la nascita o l’adozione di un minore su domanda della futura madre dal settimo mese di gravidanza o alla nascita, adozione o affido. Il bonus verrà corrisposto alla mamma tramite bonifico presso ufficio postale, accredito su contro corrente bancario, su conto corrente postale, libretto postale o carta prepagata.

Le domande dovranno essere presentate all’INPS dopo il compimento del settimo mese di gravidanza, entro un anno dal verificarsi dell’evento. Il bonus è riservato alle mamme con residenza in Italia e o la cittadinanza italiana o comunitaria.

La seconda agevolazione è il bonus nidi: tutte le famiglie con bimbi nati a partire dal 1 gennaio 2016, iscritti ad asili nido pubblici o privati autorizzati, a prescindere dal reddito a partire dal 17 luglio potranno presentare la domanda all’INPS, presentando l’attestazione di pagamento delle rette relative alla frequenza. L’erogazione del bonus di 1000 euro avverrà con cadenza mensile, per 11 mensilità, direttamente al beneficiario fino a concorrenza dell’importo massimo mensile, pari a 90,91.

«Si tratta di due strumenti - dice ancora la Parlione - che possono supportare tutte le famiglie in cui con l’arrivo di un nuovo figlio o con l’inizio di un percorso all’interno degli asili nido, si trovano a dover affrontare spese significative».

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Giovane operaio morto nel Teramano in un incidente sul lavoro

Un giovane operaio e' morto in un'azienda della zona industriale della frazione di Castelnuovo Vomano, nel comune di Castellalto. La vittima si chiamava Roberto Moretti ed era originario di Cercola e avrebbe compiuto 32 anni a luglio.

Secondo quanto si e' appreso, il giovane dipendente di una ditta di autotrasporti, stava scaricando del materiale da consegnare a un'azienda di Castelnuovo Vomano, sul cui piazzale e' avvenuto l'incidente mortale. Non e' chiara la dinamica, perche' alcuni testimoni che hanno chiesto l'intervento dei soccorsi hanno dapprima parlato di una caduta poi di una colpo ricevuto da un macchinario il cui braccio stava operando in zona. La dinamica sara' comunque chiarita dai carabinieri e dal personale dell'Ispettorato del lavoro che ha aperto una indagine al pari della magistratura teramana che probabilmente disporra' l'autopsia della vittima. Secondo la prima ricognizione cadaverica esterna, il giovane camionista avrebbe subito gravissimi traumi alla testa.

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Senza acqua 17 comuni da Atessa a Vasto

Domani, martedi' 30 maggio, 17 comuni resteranno senza fornitura idrica causa di un intervento urgente di riparazione dell'Acquedotto Verde, sulla tratta Casoli-Scerni-Vasto, che ha interessato la condotta principale, in localita' Briccioli, nel comune di Altino. La comunicazione e' della Sasi Spa, societa' che gestisce il servizio idrico in 92 comuni del chietino. Domani, 30 maggio, l'interruzione dell'acqua andra' dalle ore 14 fino alle ore notturne. I comuni interessati dalla sospensione della fornitura idrica sono Altino, Archi, Atessa, Casalbordino, Cupello, Furci, Gissi, Monteodorisio, Paglieta, Perano, Pollutri, San Buono, San Salvo, Scerni, Torino di Sangro, Villalfonsina e Vasto. A San Salvo ci sara' un punto prelievo specifico per l'Ospedale e per i Vigili del Fuoco. "Si cerchera' di ripristinare il servizio al piu' presto - fa sapere in una nota la Sasi - siamo consapevoli dei disagi che derivano dalla mancanza di acqua, e faremo il possibile affinche' si ristabilisca la normalita' in tempi brevi. Purtroppo quando si verificano rotture e sono necessari interventi urgenti come in questo caso, anche gli avvisi sono intempestivi. Chiediamo quindi pazienza e comprensione, noi faremo la nostra parte".

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Crognaleto, inaugurata la scuola donata dall’Ikea

Una struttura ecosostenibile e totalmente antisismica, nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: e' la nuova scuola 'Alfredo Quaranta' di Crognaleto, piccolo comune abruzzese duramente colpito dal terremoto e dal maltempo. Realizzato e donato da Ikea, il nuovo complesso comprende scuola dell' infanzia, primaria e secondaria di primo grado ed ospitera' gli oltre 60 studenti del territorio comunale. Le due scuole del paese, infatti, sono entrambi inagibili in seguito ai terremoti di agosto e gennaio. Oggi il taglio del nastro del nuovo istituto. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, il sottosegretario all'Istruzione, Vito De Filippo, l'amministratore delegato di Ikea Italia, Be'len Frau, il consigliere d'Ambasciata di Svezia, Cristina Kvist, il sindaco Giuseppe D'Alonzo. A tagliare il nastro i bambini e i ragazzi di Crognaleto che, con il lancio di palloncini gialli e blu, hanno aperto ufficialmente le nuove aule, accompagnati dall'Inno di Mameli eseguito dal coro dell'istituto comprensivo. La scuola, 325 metri quadrati, costata mezzo milione di euro, e' stata costruita in tempi record a Nerito di Crognaleto, comune che conta 21 frazioni e ospita 1.325 abitanti. Il sisma e l'emergenza maltempo di gennaio hanno determinato un danno al patrimonio pubblico e privato che va ben oltre il 60% degli edifici. Il nuovo complesso e' stato costruito non solo grazie al contributo di Inter Ikea System, ma anche grazie ai circa 7.000 collaboratori di Ikea in Italia, che hanno richiesto all'azienda di investire le risorse destinate al regalo di Natale per dare un aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Due i volumi della struttura che si distinguono per colori e dimensioni, entrambi raccolti da una recinzione pensata come icona del progetto: il primo, in legno a vista, si apre con due grandi vetrate sul parco e il giardino d'inverno; il secondo, piu' raccolto, e' interamente intonacato. L'edificio richiama nello stile le strutture svedesi.

"Vogliamo dare un segnale di speranza e fiducia nel futuro con un progetto a carattere definitivo, come la ricostruzione di una scuola per i bambini e i ragazzi abruzzesi. Oggi e' un giorno di grande gioia e di grande responsabilita'. Siamo qui per scrivere una bella pagina del dopo terremoto". Cosi' l'amministratore delegato di Ikea Italia, Belen Frau, in occasione del taglio del nastro del nuovo complesso scolastico realizzato e donato dall'azienda svedese a Crognaleto, paesino abruzzese, in provincia di Teramo e in pieno parco del Gran Sasso, duramente colpito dal terremoto del centro Italia.

"Ikea - ha aggiunto - e' da sempre attenta ai bisogni dei territori in cui opera e per questo abbiamo deciso di impegnarci in maniera concreta al fianco di chi e' stato colpito dai drammatici eventi sismici degli scorsi mesi. Grazie al dialogo con le istituzioni locali e nazionali abbiamo pensato ad un progetto che fosse adeguato alla nostra filosofia. Da sempre Ikea promuove iniziative a sostegno dei bambini. Oggi inauguriamo una scuola non solo bella ed efficiente, ma anche solida e sicura. L'augurio e' che sia un luogo di crescita, speranza e gioia per tutti". "Anima di questo progetto - ha concluso - sono i nostri settemila collaboratori, secondo i quali non si poteva ignorare la gravita' di quanto accaduto. Cosi' hanno deciso di donare una parte del loro regalo di Natale e ci siamo messi al lavoro. Oggi ci sono i dipendenti del negozio di Chieti e collaboratori da tutta Italia: c'e' almeno un rappresentante per punto vendita. In 500 avevano chiesto di poter venire qui".

"Ci siamo trovati subito d'accordo, Governo, Regioni e Comuni, nell'individuare nelle case e nelle scuole le priorita' per la ricostruzione, perche' la scuola e' un po' la casa della comunita': e' li' che si custodisce il bene piu' prezioso che abbiamo: i nostri ragazzi, i nostri figli, il nostro futuro". Cosi' il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Elena Boschi, a Crognaleto, nel Teramano, in occasione dell'inaugurazione della scuola realizzata e donata da Ikea. "Il sindaco di Crognaleto - ha aggiunto Boschi nel suo intervento - ha definito i ragazzi e gli studenti come perle. Un'immagine molto bella sia perche' le perle sono preziose e hanno bisogno di uno scrigno, sia perche' nascono dalla capacita' di resistere a una ferita". "E' un lavoro di squadra - ha aggiunto il sottosegretario - quello che ha portato all'inaugurazione di questa nuova scuola. Il lavoro del Governo, dell'amministrazione locale, della Regione, ma anche il lavoro straordinario di Ikea. Ringrazio l' amministratrice delegata, Belen Frau, e tutti i lavoratori e le lavoratrici che lo hanno reso possibile. Un progetto in linea con la politica di Ikea. Attenzione al territorio, sostenibilita' ambientale e vicinanza ai cittadini"

"Dobbiamo lavorare non solo perche' le popolazioni non lascino i territori, ma anche perche' da tutta Italia e dal mondo si venga a visitare questa regione e le altre colpite dal terremoto". Il sottosegretario ha parlato di "territori in grado di accogliere i turisti, in grado di mostrare le bellezze della natura, quelle artistiche, quelle della montagna e del mare. Visitate queste terre bellissime - ha concluso - e' anche un modo per stare accanto alle popolazioni".

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Toto Holding: chiediamo vengano rispettate le sentenze della Magistratura

 Strada dei Parchi esprime "sconcerto sul testo approvato dalla commissione Bilancio della Camera sulla Manovra-bis per la parte che interessa i lavori di messa in sicurezza urgente di A24 e A25" che "per come formulato rischia di far ricadere i costi dell'intervento di messa in sicurezza, sulle spalle degli utenti Lazio e Abruzzo. Visto che assegna risorse prodotte dalla gestione di A24 e A25 all'Anas per sostenerne il bilancio. Dal 2011 con la trasformazione in societa' di diritto privato, l'Anas non ha nessuna competenza su A24 e A25, neanche di controllo o ispettivo. Sdp vuole essere chiara nel ribadire quale sia la posta in gioco in questa vicenda". Questo quanto afferma la concessionaria delle due arterie in una nota in merito al provvedimento che ha avuto oggi il via libera in Commissione alla Camera. "Il sub emendamento Catalano - afferma Strada dei Parchi - contraddice quello che gia' il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso. In data 14 aprile infatti il Mit, con la direzione per la vigilanza delle concessionarie autostradali, ha gia' approvato il progetto esecutivo della messa in sicurezza urgente dell'A24 e A25" per la prevenzione della scalinatura degli impalcati. Inoltre, riferisce ancora la concessionaria, "con una nota del 3 maggio lo stesso Mit ha sollecitato Sdp ad avviare immediatamente i lavori. Fissando anche l'ammontare dell'investimento in circa 200 milioni di euro". "La societa' Concessionaria Sdp, dando seguito al Decreto - si legge ancora nella nota - ha gia' consegnato e dato il via a questi lavori di messa in sicurezza urgente. Quindi, non si capisce a questo punto, nel caso in cui il testo venga approvato definitivamente dal Parlamento, quale piano debba presentare entro 20 giorni la Concessionaria, visto che ha gia' avviato le attivita' individuate dal ministero con il proprio decreto. E sopratutto - si chiede Strada dei Parchi - qual e' l'importo". Strada dei Parchi fa anche presente che ci sono due sentenze del Tribunale civile di Roma in cui si ribadisce che le rate spettavano al Mit.

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"Nessun regalo e nessun abbuono a Strada dei Parchi. Chiediamo solo che vengano rispettate le leggi e le sentenze della magistratura". E' quanto si legge in una nota di Toto Holding a proposito degli emendamenti presentati alla manovra in corso di approvazione in commissione Bilancio alla Camera, in merito alle autostrade A24 e A25 che collegano Lazio e Abruzzo. "Con il Decreto Legge n.98 del 2011, poi convertito nella legge n.101/2011, come successivamente modificato, e' stato stabilito che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti subentra ad Anas come concedente in tutte le concessioni autostradali ed assume le situazioni creditorie e debitorie relative alle funzioni di concedente gia' spettanti ad Anas nonche' il relativo contenzioso sorti a far data dal 1 ottobre 2012". "Per effetto di tale norma - prosegue Toto Holding - le rate del corrispettivo di concessione dovute precedentemente dalla concessionaria Strada dei Parchi (Sdp) ad Anas in forza della convenzione unica stipulata il 18 novembre 2009 sono attualmente dovuti al Mit". 

"Alcuni emendamenti al provvedimento oggi in discussione - spiega la nota di Toto Holding - prevedono invece di regolamentare l'attribuzione ad Anas dei canoni di concessione, con l'evidente scopo di modificare l'attuale normativa sopra citata, in presenza peraltro di una causa civile sulla questione che coinvolge un privato (Sdp) e una Societa' pubblica, e in aperto dispregio alla normativa europea". "A cio' si aggiunga che il Tribunale Civile di Roma ha chiaramente ribadito che il Concedente e' il ministero, e ad esso e' dovuto il pagamento dei canoni" sottolinea ancora la Toto Holding che aggiunge: "Nessuno abbuono e' stato fatto alla concessionaria, che ad oggi ha depositato in un conto bancario dedicato e vincolato le somme relative ai canoni 2015 e 2016 a disposizione del concedente. In precedenza, dal 2003 ad oggi, per la concessione dell'A24 e A25 Strada dei Parchi ha versato al Concedente, come da convenzione, 672 milioni di euro in rate annue da 56 milioni". Al centro la questione sicurezza post sisma.

"E' necessario ora avviare immediatamente i lavori per la messa in sicurezza urgente delle autostrade A24 e A25, i cui interventi e relativi costi il Mit ha gia' approvato per una prima tranche di circa 200 milioni su un totale di 240. Si tratta di investimenti resi necessari dai ripetuti terremoti degli ultimi anni e non previsti in concessione: Strada dei Parchi non puo' attivare i necessari nuovi investimenti perche' il piano economico finanziario che regola la concessione e' scaduto sin dal 2013, e mai rinnovato dal Mit nonostante i ripetuti solleciti di Sdp". "Per superare il problema, il ministero - conclude Toto Holding - prevede l'utilizzo di due rate del finanziamento per consentire l'avvio urgente dei lavori ma evidentemente insufficienti per il loro completamento per cui sono necessarie quattro annualita': chiaramente, non si tratta di un regalo, poiche' e' previsto l'obbligo di restituzione di tali somme". 

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Coldiretti L’Aquila: a rischio le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio

Anche le coltivazioni delle lenticchie di Santo Stefano di Sessanio sono state prese d’assalto dai cinghiali che, con l’arrivo della stagione calda, sono sempre più affamati. L’allarme arriva da Coldiretti L’Aquila in seguito a numerose segnalazioni da parte di imprenditori agricoli circa le incursioni notturne di branchi di selvatici in cerca di cibo. “La situazione è ormai fuori controllo – dice Massimiliano Volpone direttore di Coldiretti L’Aquila – purtroppo i provvedimenti emanati dalle istituzioni preposte si stanno dimostrando inefficaci rispetto alla gravità del fenomeno, che tende a peggiorare giorno dopo giorno e con l’arrivo del caldo sarà difficilmente affrontabile. Abbiamo ricevuto segnalazione da parte di numerosi agricoltori locali soprattutto della zona di Santo Stefano. I raccolti sono persi e in queste situazioni ci sono aziende che rischiano di buttare al vento il lavoro di mesi. I cinghiali si cibano principalmente di legumi e cereali ma anche di tartufi e zafferano che in certe zone dell’aquilano sono produzioni preziose su cui si basa l’economia e l’immagine di tante aziende. La situazione è gravissima – conclude Volpone - I terreni destinati alla  coltivazione del prezioso legume, oggi , sono divenuti  luoghi per alimentare la fauna selvatica che si rifugia  nelle riserve e nelle aree protette. Il diritto di fare impresa è venuto meno”.

Coldiretti sottolinea che, tra le regioni produttrici di legumi, l’Abruzzo vanta una piccola ma importante nicchia di riferimento per qualità e prestigio delle produzioni:  non solo lenticchie ma anche ceci e fagioli sono sempre più gettonati e al centro delle ricette più prelibate e richieste nei ristoranti stellati e negli agriturismi più accreditati.

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