Redazione Notizie D'Abruzzo

Lavoro, Coldiretti: sos in campagna senza alternative a voucher

Anche in Abruzzo e’ sos senza alternativa voucher.

Anche in Abruzzo con l’inizio della piena attività primaverile per frutta e ortaggi è SOS nelle campagne dove servono alternative ai voucher per garantire i raccolti e non perdere opportunità di lavoro per centinaia di giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati in agricoltura nell’attività stagionale. Coldiretti Abruzzo sottolinea la necessità di individuare una valida alternativa che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali e compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi. L’impiego dei voucher in agricoltura – sottolinea la Coldiretti - è praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. In agricoltura - conclude la Coldiretti - sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e piu’ o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.

“Ricordiamo – spiega Coldiretti Abruzzo – che i buoni lavoro sono stati introdotti inizialmente proprio in agricoltura per la vendemmia nel 2008 e con il tempo hanno consentito di coniugare gli interessi dell’impresa agricola per il basso livello di burocrazia con quelli di pensionati, studenti e disoccupati”.

 

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Parco della Libertà a Montesilvano, bando aperto per altri 14 giorni

«Ci sono ancora 14 giorni di tempo per presentare la domanda di partecipazione al bando per la gestione del Parco della Libertà». Lo ricorda l’assessore al verde Ernesto De Vincentiis che spiega: «Entro il 12 giugno, le cooperative, associazioni, gli operatori economici che vogliono prendersi cura di questo angolo verde della nostra città possono presentare la propria candidatura. Intanto nei prossimi giorni procederemo alla bonifica del lago all’interno del parco». Il nuovo gestore dovrà occuparsi di apertura e chiusura cancelli del parco negli orari risultanti dal progetto di gestione; gestione imprenditoriale del chiosco all’interno del parco; ripristino delle strutture e degli arredi del parco, del lago e del chiosco, come risultanti al momento dello stato di consegna al concessionario, compresa la ridefinizione dell’area uso sgambettamento, con idoneo ed autonomo accesso; manutenzione ordinaria e straordinaria, pulizia e sorveglianza del parco e del chiosco, delle attrezzature, delle istallazioni e degli impianti nonché custodia durante gli orari di apertura al pubblico; nelle incombenze di manutenzione ordinaria sono comprese le operazioni di sfalcio dell’erba, di manutenzione delle aiuole, di annaffiatura del prato e delle aiuole, di potatura delle siepi e degli arbusti, il tutto come risultante dal progetto di servizio oggetto di valutazione; manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali igienici annessi; verifica del corretto utilizzo delle strutture poste all’interno del parco ed eventuale intervento per impedire utilizzazioni anomale o pericolose; manutenzione della illuminazione pubblica, inerente la sola sostituzione delle lampade illuminanti; garanzia della costante presenza di addetti durante l’apertura del parco; mantenimento del carattere pubblico e della funzione pubblica del sito e degli impianti oggetto di gestione, che avrà una durata di 9 anni dalla stipula del contratto.

«Questo parco - dice ancora l’assessore - deve diventare una risorsa per il nostro territorio, un luogo di aggregazione sociale importante. La cattiva gestione che il precedente affidatario ha condotto non lo ha permesso, ma con il nuovo affidamento potrà iniziare una stagione diversa».

L’aggiudicazione avverrà alla migliore offerta economicamente più vantaggiosa determinata da una commissione giudicatrice e sulla base del progetto proposto. Gli operatori economici interessati dovranno fare pervenire al protocollo dell’ente, pena l’esclusione dalla gara, entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12,00 del giorno 12 giugno 2017, i plichi contenenti al loro interno la documentazione amministrativa (busta A), l’offerta tecnica (busta B) e l’offerta economica (busta C), a mezzo raccomandata del servizio postale, o mediante agenzia di recapito autorizzata o anche mediante la consegna a mano, al seguente indirizzo: Comune di Montesilvano – Settore Ingegneria territoriale e Mobilità, piazza Diaz, 1, 65015 Montesilvano. Possono partecipare al bando operatori economici singoli, riuniti o consorziati o che intendono farlo, ma anche persone fisiche non ancora organizzate in forma di impresa, alla condizione che la regolarizzazione della posizione avvenga nel termine di 60 giorni dall’avvenuto affidamento.

La gara pubblica verrà eseguita il 14 giugno. L’avviso integrale, lo schema di convenzione, gli schemi del Parco e del Chiosco e le domande da compilare sono disponibili sul sito istituzionale.

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Luci nuove al museo Cascella col taglio dell’indennita’ dell’assessore comunale

"Mi sono resa conto della scarsa attenzione che c'era nei confronti del Museo Cascella, osservando le persone che passavano incuranti davanti alla struttura e dunque mi sono chiesta se non fosse stato possibile evidenziare maggiormente il fascino di questo luogo che continua a vivere grazie all'impegno di cinque generazioni di artisti appartenenti alla famiglia Cascella". Cosi' l'assessore comunale alle Tradizioni cittadine Paola Marchegiani, in conferenza stampa a Pescara, spiega la genesi del progetto che, attraverso il taglio della propria indennita', ha portato alla realizzazione del nuovo impianto di illuminazione esterna del Museo Cascella. Un'opera costata circa 4mila euro, che interessa anche l'atrio interno del museo e che e' stata realizzata dall'Accademia delle Belle arti dell'Aquila.

Umberto Di Nino e Alessandro Zicoschi sono i docenti dell'Accademia delle Belle arti che hanno seguito il progetto. "Il sistema d'illuminazione - spiega Di Nino - e' stato realizzato con luci al led, che garantiscono un effetto ottimale, bassi consumi e nessun impatto sui manufatti artistici in esposizione". Zicoschi sottolinea l'importanza, "per gli studenti dell'Accademia, non solo di elaborare un progetto scenografico, ma di vederlo poi realizzato sul loro territorio". E a tal proposito i due docenti fanno sapere "che alla luce delle proposte avanzate dagli allievi dell'Accademia, e' allo studio anche un progetto per la valorizzazione degli ambienti interni del Museo Cascella".

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Crollo hotel Rigopiano, ascoltato dal Pm il dirigente della Protezione civile

Dopo la richiesta dei legali del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli (entrambi indagati), è stato sentito dal Pm della Procura di Pescara Andrea Papalia, il dirigente del Servizio Prevenzione dei Rischi di Protezione Civile, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Pescara sul disastro dell'Hotel Rigopiano nel quale morirono 29 persone in seguito alla valanga dello scorso gennaio. Secondo la tesi dei legali del sindaco 'Se la Regione Abruzzo, come previsto avesse realizzato la Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv), oggi le 29 persone morte a Rigopiano sarebbero vive. Nel marzo del 2014 la Regione diede l'ordine alla Protezione civile di redigere la Clpv, essenziale per applicare la norma. La legge avrebbe imposto vincoli edilizi e ordini di sgombero per tutte le strutture situate in aree vanghe e dunque non ci sarebbe stato il disastro dell'Hotel Rigopiano'.

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Wwf e Salviamo l’Orso, no a nuova seggiovia a Gamberale

Il 30 maggio il Comitato regionale per la Valutazione di incidenza ambientale (VIA) esaminera' il progetto di una nuova seggiovia a Gamberale, un impianto che Wwf e Salviamo l'Orso "giudicano estremamente dannoso per l'ambiente e sostanzialmente inutile per l'economia locale: un progetto destinato a sprecare risorse pubbliche e che sembra non voler tenere conto del fatto che l'impianto precedente era fallito ed e' ormai dismesso da circa 15 anni".

"Davvero non si comprende - scrivono le due associazioni in una nota - quali possano essere ora le aspettative di utilizzo della struttura, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici in atto, che hanno accorciato il periodo di innevamento e alzato la quota neve rendendo la pratica dello sci improponibile a queste quote in Appennino. Sarebbe infatti assurdo anche solo ipotizzare l'uso massiccio dei cosiddetti 'cannoni da neve' che, al di la' delle gravi conseguenze ambientali, aumenterebbero a dismisura i costi rendendo ancor piu' improponibile l'ipotesi di costruire questa nuova seggiovia".

L'area in esame, situata all'interno del Parco Nazionale della Majella, e' soggetta al vincolo paesaggistico; ricade in una Zona di Protezione Speciale; fa parte dell'IBA (Important Bird Area) Majella, Monti Pizzi e Monti Frentani; e' posta sul confine del SIC "Monti Pizzi-Monte Secine"; rientra nella core area del PATOM e in una delle due Macrozone (A-B) designate dalla Regione Abruzzo per non compromettere l'habitat dell'orso. Pochi giorni fa il WWF e Salviamo l'Orso hanno intanto contattato uno studio legale e hanno scritto, attraverso l'avvocato Michele Pezone, una lettera al Comitato VIA e ai competenti uffici della Regione Abruzzo, al Comune di Gamberale e al Ministero dell'Ambiente in cui si richiama in primis al rispetto della Delibera Regionale n. 877 del 27/12/2016 (Misure generali di conservazione per la tutela dei siti della Rete Natura 2000 della Regione Abruzzo) che vieta esplicitamente la costruzione di nuovi impianti da sci nelle aree della Rete Natura 2000, in questo caso all'interno di un Parco nazionale il cui compito principale e' preservare la natura dei luoghi.

 

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Legnini: lotta alla mafia più incisiva con gli insegnamenti del pool di Palermo

"Questo venticinquesimo anniversario dalla strage di Capaci, dalla barbara uccisione di Falcone, con tantissimi giovani in Abruzzo e con tantissime manifestazioni in Italia, si sta rivelando un momento di assoluto rilievo". Cosi' il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, a magine dell'incontro, a Pescara , "Palermo chiama Italia...#PescaraRisponde", sulle figure dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in occasione del XXV anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio" . Presenti anche il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, il presidente nazionale dell'A.I.G.A (Associazione italiana giovani avvocati) Michele Vaira e il sindaco di Pescara Marco Alessandrini. "Un momento di rilievo - ha proseguito Legnini - anche in virtu' delle iniziative che il Csm ha assunto non soltanto nel rievocare Giovanni Falcone, ma anche nel diffondere appunto questo messaggio forte proveniente della sua eredita': quello della diffusione della legalita' in funzione di lotta alla mafie, tutte le mafie"

"L'eredita' del pool di Palermo, del lavoro di Falcone e Borsellino e dei tanti magistrati che composero sia il pool che la procura, ha proiettato fino ai giorni nostri la consapevolezza che la lotta alla mafia va condotta utilizzando strumenti importanti come la Procura nazionale antimafia e la Dia, ma anche considerando i fenomeni mafiosi nella loro globalita', non perseguendo i singoli reati ma seguendo le tracce di organizzazioni verticistiche, unitarie e capaci, purtroppo, di penetrare ampi settori della nostra economia e anche dell'organizzazione sociale". Cosi' il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. "Quell'insegnamento, quelle intuizioni, quelle idee e quegli strumenti si proiettano appunto all'oggi e - ha proseguito Legnini - rendono la lotta alla mafia piu' incisiva certo, ma anche bisognosa di ulteriore aggiornamento perche' oggi la mafia utilizza nuovi strumenti, per esempio la corruzione, e tende a penetrare l'economia legale". Secondo Legnini, ci si trova a dover affrontare "non piu' organizzazioni stragistiche, non piu' solo sangue, non piu' lupara, ma finanza, strumenti sofisticati, internet e nuovi business". Infine, per il presidente del Csm "la lotta alla mafia oggi poggia su solide basi grazie all'insegnamento di Falcone, Borsellino e gli altri, ma necessita di ulteriori strumenti che il Csm e anche l'intera magistratura valutano e vagliano quotidianamente".

"Dalla desecretazione e pubblicazione, da parte del Csm, di tutti gli atti, quelli piu' difficili sul rapporto sofferto tra Falcone e il Csm, emerge l'eredita' piu' forte e autentica di Giovanni Falcone". Lo ha detto a Pescara il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. "Quelle sue intuizioni - ha proseguito Legnini - quelle sue idee, quelle sue proposte, quelle sue sofferenze, quel suo isolamento, furono alla base delle scelte ed anche degli eventi cosi' tragici che nel corso di alcuni anni costituirono una vera e propria strettoia della storia del nostro Paese, che cambiarono la storia del nostro Paese"

"La ricostruzione in Abruzzo si svolge in un contesto di rispetto delle regole e della legge, certo con illeciti che vengono per fortuna individuati, colpiti e repressi in modo efficace e tempestivo". Lo ha detto aPescara il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. "Dobbiamo essere grati alla magistratura aquilana e abruzzese - ha aggiunto Legnini - perche' il lavoro che ha fatto in questi anni di prevenzione e repressione rispetto ai tentativi di infiltrazione nella ricostruzione, e' stato assolutamente efficace e prezioso".

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Sono 44 le discariche a rischio multe Ue, 11 in Abruzzo

Undici in Abruzzo, 23 in Basilicata, 2 in Campania, 3 in Friuli Venezia Giulia e 5 in Puglia. Questa la mappa delle 44 discariche messe sotto accusa dall'Unione europea con il deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia Ue il 17 maggio scorso. Si tratta di 44 discariche che - come riferisce il servizio studi del Senato - costituiscono "un grave rischio per la salute umana e per l'ambiente". La decisione dell'Ue si riferisce alla procedura di infrazione aperta nel 2011 per violazione della direttiva Ue sulle discariche (Direttiva 1999/31/CE) che imponeva agli Stati membri di bonificare o chiudere entro il 16 luglio 2009 le discariche gia' autorizzate o in funzione prima del 16 luglio 2001, le cosi' dette 'discariche preesistenti'. Il ricorso alla corte di Giustizia Ue - spiega ancora la nota del servizio studi del Senato - potrebbe comportare "per il nostro Paese una condanna al pagamento di sanzioni pecuniarie" (composte da una somma forfettaria e da penalita' giornaliere); e sentenze di condanna sono gia' state pronunciate "nei confronti di Bulgaria, Cipro e Spagna". In effetti l'Italia nel 2014 e' stata gia' condannata al pagamento di sanzioni nell'ambito della procedura sulle 'discariche abusive': 40 milioni di euro forfettari, piu' una penalita' semestrale decrescente in base al numero di siti messi a norma adeguati.

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La Guardia di finanza di Chieti dona 27mila litri gasolio sequestrato

La Guardia di finanza di Chieti, su autorizzazione della procura della Repubblica e del tribunale della città, ha consegnato oltre 27mila litri di gasolio alla protezione civile Pivec di L’Aquila che li destinerà per il rifornimento dei propri mezzi tecnici speciali, generatori di corrente, ruspe, e altri, nell’attività di pronto intervento e di assistenza alla popolazione in caso di calamità naturali. L’assegnazione del prodotto è frutto dell’applicazione di una innovativa norma che prevede la possibilità per l’autorità giudiziaria di affidare in custodia giudiziale alle forze di polizia, ove ne facciano richiesta, per l’impiego nelle relative attività, i prodotti energetici idonei alla carburazione e alla lubrificazione, sottoposti a sequestro penale.

Il gasolio che verrà utilizzato per i soccorsi è stato sequestrato nel dicembre 2015 nell’ambito di una operazione del Nucleo mobile della Compagnia di Chieti, che ha consentito di intercettare un carico tra l’Italia, la Germania e la Repubblica Ceca. Il prodotto sequestrato, di scarsa qualità qualora fosse stato utilizzato per l’autotrazione, era contenuto in una cisterna, in violazione delle più elementari norme di sicurezza stradale, pronto per essere 'contrabbandato' sul territorio nazionale in completa evasione delle accise dovute. L’attività investigativa della Guardia di Finanza di Chieti, oltre a inserirsi nella missione istituzionale del contrasto ai traffici illeciti nel settore dei prodotti petroliferi che danneggiano gli imprenditori onesti e la collettività, ha offerto un importante sostegno alla 'macchina dei soccorsi' dispiegata in aiuto delle popolazioni del Centro Italia colpite dalle recenti calamità naturali.

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Operazione antidroga nell’Aquilano, 14 ordinanze di custodia cautelare

Le 'fototrappole' utilizzate dai carabinieri forestali per inquadrare gli orsi e altri animali protetti, utilizzati per immortalare gli spacciatori di un' associazione a delinquere da mezzo milione di euro l'anno, che nascondevano e recuperavano la droga da boschi, canneti e rive di fiumi. Questa la peculiarita' dell'inchiesta, definita "la prima grossa operazione tra le varie articolazioni dei Carabinieri dopo l'accorpamento della Forestale", che ha portato a 14 arresti, 12 dei quali eseguiti con 2 ricercati, e 33 indagati a piede libero, condotta dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Tagliacozzo, del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) del gruppo carabinieri forestali del capoluogo e della stazione carabinieri forestali di Avezzano. In un incontro con la stampa hanno illustrato i dettagli il comandante provinciale dell'Arma, Antonio Servedio, il comandante provinciale dei carabinieri forestali, Nevio Savini, il comandante del Nipaf, Antonio Rampini, e il comandante della Compagnia di Tagliacozzo, Edoardo Commande'.

"Le due componenti dell'arma si sono integrate in ogni momento con risultati di soddisfazione", ha rimarcato Servedio, mentre Savini ha svelato che "tutto e' partito da indagini separate, allora di carabinieri e forestale, su alcuni furti in istituti scolastici e abitazioni private, poi ci sono state convergenze investigative e operative su alcuni elementi. Tutti insieme, con la procura di Avezzano, si e' deciso di unire le forze nei primi mesi del 2016". Una persona e' stata catturata a Napoli, una all'Aquila e a Sulmona e anche nel capoluogo sono stati registrati numerosi episodi di spaccio. "Durante le indagini ci sono stati tantissimi recuperi di stupefacenti - ha aggiunto - molte volte venivano occultati in zone di bosco o vicino ai corsi d'acqua o tra i canneti". Commande' ha svelato come il traffico fosse "imperniato sulla provenienza della sostanza da Milano, attraverso viaggi con auto private, che rifornivano in particolare la provincia dell'Aquila, soprattutto Avezzano, e il Teramano. In precedenza c'erano stati arresti di 4 persone, di cui 3 in flagranza. Tra i sequestri abbiamo 130 grammi di cocaina, 1,6 chili di hashish, 2 chili di marijuana - ha aggiunto - il valore dello stupefacente sequestrato e' di circa 50 mila euro, per un giro d'affari annuo dell'associazione stimato in 500 mila euro".  Il reato contestato e' l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le misure sono state emesse dai giudici per le indagini preliminari dei tribunali dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, e di Avezzano, Francesca Proietti, su richiesta dei sostituti procuratori Fabio Picuti e Lara Seccacini. L'inchiesta e' supportata da una mole definita "notevole" di intercettazioni telefoniche e ambientali, anche con l'uso di gps su alcuni dei mezzi usati per il trasporto. Gli indagati, di cui 2 donne, sono 21 marocchini 11 italiani e un afgano.

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Il Pescara saluta la serie A con un pari con la Fiorentina

La Fiorentina chiude una stagione al di sotto delle aspettative rimontando in inferiorita' numerica un doppio svantaggio al Pescara e negando cosi' ai biancocelesti la gioia della prima - e unica - vittoria esterna in campionato: a Caprari e Bahebeck replicano Saponara e Vecino. Un pari che mette a nudo le contraddizioni viola in uno stadio, il 'Franchi', che abbraccia la squadra ma contesta la proprieta'. L'avvio degli abruzzesi sorprende i padroni di casa, che dopo aver ballato in un paio di occasioni si fanno infilare al quarto d'ora dal contropiede avviato da Verre e finalizzato da Caprari con un preciso destro a giro dopo un dribbling a rientrare su Tomovic. Il pubblico di casa sembra piu' interessato al futuro del club che al presente della partita: solita contestazione ai Della Valle e un lungo tributo per il difensore Rodriguez, che andra' via, con lo striscione: "Gonzalo esempio di impegno e grinta. Grazie guerriero!". E' Bernardeschi a suonare la sveglia per i viola con un paio di mancini al fulmicotone, il secondo su punizione (deviata) al 18': sul successivo angolo Fiorillo deve impegnarsi sul tocco al volo di Vecino. Chiesa colpisce troppo d'esterno al 29', pallone sul fondo. Poi piu' nulla fino all'intervallo, e allora ci pensa l'arbitro Martinelli a regalare un brivido comminando due gialli in tre minuti allo stesso Chiesa: giusto il secondo, molti dubbi sul primo e viola costretti a giocare la ripresa in dieci. La Fiorentina e' molle e senza idee e in avvio di ripresa il leitmotiv non cambia. Si vedono anzi sprazzi del gioco "zemaniano" fatto di verticalizzazioni e tagli degli esterni

All'8' numero in mezzo a due avversari di Memushaj che penetra in area, pallone a Caprari il cui destro finisce sul fondo. Sousa prova a rimescolare le carte inserendo Hagi per Bernardeschi, che comunque non era tra i peggiori, e Borja Valero per un commosso Rodriguez, abbracciato da tutti i compagni e dallo staff tecnico e salutato dall'intero stadio in piedi. I cambi non sembrano sortire effetto: al 20' l'assist perfetto di Caprari taglia a meta' la difesa di casa, Bahebeck si infila tra i due centrali e fredda Dragowski col piatto destro. La Fiorentina, pero', la riapre subito: lancio in profondita' di Hagi per Babacar che cincischia sul pallone ma riesce a servire in area Saponara che scaraventa sotto il sette il pallone dell'1-2. L'ex Empoli e' il piu' attivo ma manca una doppia clamorosa occasione alla mezz'ora: prima Fiorillo gli chiude lo specchio, poi Zampano salva di faccia sulla ribattuta. La partita si apre con occasioni da una parte e dall'altra: ci provano Babacar di testa e il solito Caprari su punizione ma e' Vecino a pescare il jolly della domenica con un missile terra-aria che incenerisce Fiorillo. Rimonta (in inferiorita' numerica) completata. A un giro di orologio dalla fine Caprari ha la chance per arrivare in doppia cifra in campionato ma il suo piatto destro dopo un delizioso 'colpo sotto' di Brugman finisce a lato di un niente. Ed e' incredibile la chance che si divora Babacar nel recupero dopo una fuga solitaria in contropiede: il senegalese ciabatta a lato tutto solo davanti a Fiorillo. E' l'ultima emozione prima del saluto finale al partente Rodriguez che si gode la standing ovation della curva e viene lanciato in aria dai compagni.

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