Redazione Notizie D'Abruzzo

La Banda Eita alla Cueva Brigante di Chieti

Saranno Domenico Imperato, chitarra, voce e pandeiro e Bruno Marcozzi, batteria e percussioni i protagonisti della serata di domenica 12 marzo, in programma alle 22,00 alla Cueva Brigante di Chieti. 
 La Banda Eita propone un repertorio che spazia dalla musica Brasiliana,Samba, Bossa Nova, Xote, Baiao, Tropicalismo, Poesia, SambaRaeggae, Afoxé, Preghiere Danzanti.
Appuntantamento da non perdere nel cuore di Chieti dove, percorrendo la caratteristica scalinata di Porta Pescara, si arriva a Cueva Brigante: qui si può  degustare un buon calice di vino  o dell'ottima birra artigianale con taglieri, panini, bruschette o focacce assortiti dai più genuini prodotti abruzzesi.

 



Leggi Tutto »

Un weekend tra musica e teatro alla Cantina Majella di Caramanico Terme

Un weekend tra musica e teatro alla Cantina Majella.
Sabato 11 Marzo, a partire dalle ore 22.30, "La Bruja Trio" gruppo musicale mariachi abruzzese che nasce dalla voglia di importare e far conoscere la cultura e la musica marichi messicana (e più in generale latina). Attraverso una formula semplice ed immediata, la Bruja Trio, gruppo musicale mariachi, spazia dai classici messicani al mariachi, dalle sonorità cubane ai tanghi e le chacarera argentine, fino ad arrivare a cover di Manu Chao e Buena Vista Social Club. Non mancano influenze di derivazione balcanica. Possibilità di quartetto, con l'aggiunta di bassotuba. Domenica 12 Marzo, a partire dalle ore 18.00 torna il teatro in Cantina!  Violetta De Luca e Veronica Basilico in: DONNE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI FELICITA'! Storie di NON ordinaria amministrazione.
Il Circolo ARCI “Cantina Majella” nasce con la volontà di riscoprire la "tradizione". E' un luogo di ritrovo e di scambio fatto di odori e luci basse; dentro c'è anche la musica, sempre; e poi c'è l'arte della gente, insieme alla cultura del popolo in tutte le sue forme. Il tutto circondato da ottimi vini, birre artigianali e cibo della tradizione. 

 


Leggi Tutto »

Vasto. A Scuola il racconto del Vajont.

Sabato 11 marzo gli studenti degli Istituti Superiori Palizzi e Mattei e delle Scuole Medie Rossetti e Paolucci di Vasto incontrano Micaela Coletti (Presidente del Comitato Sopravvissuti Vajont) ed il regista-attore Andrea Ortis, protagonista dello spettacolo teatrale “Il Vajont di tutti…riflessi di speranza”, in calendario nei prossimi giorni a Vasto.

Il Vajont è un allestimento teatrale che ripercorre un avvenimento del 9 Ottobre 1963, quando la frana del monte Toc, dove era poggiato un fianco della diga, si stacca e oltre due chilometri quadrati di roccia piombano nel lago dietro la diga, sollevando un onda di decine e decine di milioni di mᶟ di acqua. L’ ondata che ne nacque distrusse tutto quello che incontrò, annullando Longarone con una pesante coperta di fango e con un bilancio di circa duemila morti.

La storia della diga del Vayont è da raccontare ai giovani, perché è occasione preziosa per riflettere sugli importanti temi del rapporto uomo-ambiente, della sicurezza e del rischio idrogeologico. Aspetti attualissimi che hanno riguardato la storia d’Italia,e non solo la nostra Regione ed il nostro territorio Vastese, ma anche per i punti di contatto con altre tragedie italiane che potevano e dovevano essere evitate. Saro, Ustica, Viareggio, San Giuliano di Puglia,L’Aquila, Rigopiano.e in ultimo la vicenda assurda relativa al crollo del ponte sull’autostrada A14 avvenuta proprio ieri.

Questa rappresentazione teatrale, che racconta un fatto di cronaca dai connotati attuali serve ad aprire la coscienza dei giovani studenti, che saranno classe dirigente del futuro, ognuno in un ruolo diverso dall’altro.

Il Vajont di tutti è anche l’occasione per parlare, tramite un racconto di speranza e di forza, fatta di persone che decidono di andare avanti. Ogni uomo durante la propria vita ha prima o poi a che fare con il dolore, qualunque esso sia, e in quel momento sta all’uomo decidere se fermarsi o andare avanti. Per questo il Vajont racconta la storia di ognuno di noi.

“ Il Vayont e’ di tutti e’ anche un modo di introdurre sempre di piu’ nelle attivita’ didattiche il teatro nelle scuole vastesi, nella consapevolezza che il teatro non deve essere considerato un attività integrativa ma formativa e fondamentale al pari delle altre. Questa e’ la volonta’ dell’Amministrazione Comunale guidata dal nostro Sindaco Francesco Menna “. Questo il commento dell’Assessore alle politiche per la scuola Anna Bosco



Leggi Tutto »

Generazione Millennials

 

Generazione Millennials

“La cosa più importante è lasciare un’impronta forte, dare un impatto deciso, essere appunto protagonisti dal primo momento, essere da subito sulla vetta senza preoccuparsi del percorso per raggiungerla”.

In questo modo, lo scrittore e motivatore americano, Simon Sinek, descrive i ragazzi nati sotto il segno del progresso, i quali si caratterizzano per la voglia di distinguersi e per un forte individualismo, manifestando la volontà di esprimersi e la necessità di essere accettati.

Nell’agosto 1993, la rivista pubblicitaria americana “Ad Age” descriveva la vita dei teenagers americani definendoli come la “Generazione Y” ovvero i nati tra gli anni ottanta e duemila opposti alla più conosciuta Generazione X, successiva alla Seconda Guerra Mondiale.

Questi due gruppi sono spesso identificati come target distinti, bersagliati dalla pubblicità e oggetto di studio di numerose agenzie di marketing; ciò che li distingue è il modo in crescono, si informano e comunicano.

Ci sono quattro elementi attraverso i quali i millennials vengono raccontati: il rapporto con i genitori, la tecnologia, l’impazienza e l’ambiente.

L'infanzia della “Generazione Y” è stata segnata da un approccio educativo tecnologico e neo-liberale, derivato dalle profonde trasformazioni degli anni sessanta e giudicato più volte fallimentare: i genitori hanno insegnato loro che si può avere tutto solo perché lo si desidera, hanno detto ai loro figli che sono speciali, hanno permesso loro di frequentare le scuole e le università migliori.

I millennials sono cresciuti convinti di avere una missione, di poter avere e poter fare di più.

Tuttavia, una volta entrati nella vita reale, questi non ricevono più gratifiche, iniziano a lavorare e si rendono conto che ciò che vogliono non è poi così facile da raggiungere: sembra che ogni azione non sia mai abbastanza, non si sentono pienamente soddisfatti.

In questo modo, la generazione che vuole di più cresce, inconsapevolmente, con un livello di autostima significativamente basso rispetto alla media e sensibile al mondo dei social networks: dimensioni virtuali fatte di filtri che possono modificare la realtà, dove la vita di qualcuno può sembrare sensazionale anche se in verità risulta essere l’esatto opposto.

Ciò che alcuni ragazzi di questa generazione manifestano sembra essere a tutti gli effetti una dipendenza, la quale porta i soggetti interessati a controllare i propri profili social più volte al giorno, a costruirsi un profilo virtuale, ad assegnarsi un valore in base ai “followers” ovvero coloro che seguono la vita del soggetto interessato online e che esercitano un forte peso su di esso, sgretolando il confine tra ciò che è reale e ciò che è virtuale.

La scienza dimostra che le persone che utilizzano i social network più volte al giorno sono più soggette alla depressione di persone che non fanno uso di portali web. Inoltre, molti non riescono a stringere relazioni profonde, ammettono di avere rapporti superficiali, utili solo al divertimento. Questo accade perché le abilità funzionali alla creazione di una relazione profonda vengono sostituite dai mezzi di comunicazione, dai “devices” che costruiscono un muro con la realtà.

Il risultato è una generazione con bassa autostima e incapace di affrontare le situazioni di difficoltà. È qui che entra in gioco l’impazienza in un mondo di gratificazioni istantanee: comprare qualcosa, ascoltare musica, guardare un film, conoscere qualcuno, sono azioni che posso essere svolte rapidamente online. Non occorre per forza uscire e relazionarsi: tutto è in rete, non c’è nessun meccanismo comunicativo da comprendere, nessun errore da fare e dal quale imparare.

Sembra che i millennials siano il frutto di una società che si nutre del progresso e che sembra non potersi fermare. Sembra che non abbiano mai conosciuto l’attesa e la pazienza, che non gli sia stato detto che le cose più importanti richiedono tempo.

Ma è davvero così? È reale l’immagine di una generazione che cresce senza lavoro, senza relazioni profonde, senza una società che li comprenda pienamente?

Il problema non sembra essere internet, la tecnologia o il progresso ma il mancato equilibrio: in alcuni di loro, questi elementi hanno portato alla distruzione di relazioni, allo spreco di tempo e di denaro, rendendo la vita peggiore; in altri gli stessi fattori hanno permesso di aumentare capacità e conoscenze. Ciò avviene poiché il progresso è in grado di livellare la società ma anche di generare diversità.

Di conseguenza, la creazione di un macro gruppo per poter descrivere una generazione sembra non essere sufficiente poiché rischia di sminuire e non comprendere a fondo ogni sua parte.

(di Giorgia Sulli)

Leggi Tutto »

Orlando a L’Aquila: no a larghe intese

"Non vorrei strizzare l'occhio a nessuno, vorrei costruire una legge elettorale che consenta al centrosinistra di governare". Cosi' il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato segretario del Pd alle primarie, a margine di un incontro all'Aquila. Il ministro ha risposto alla domanda dei cronisti relativa al fatto che il suo avversario Michele Emiliano ha dichiarato di guardare al Movimento Cinque Stelle nell'ipotesi di un'alleanza. "Non strizzo l'occhio a nessuno perche' credo che l'esigenza delle larghe intese che abbiamo dovuto affrontare in questa fase abbia messo anche in evidenza come sia difficile, avendo programmi diversi, dare risposte compiute al Paese. L'Italia oggi ha bisogno di maggioranze coese unite da un programma".

"Penso che oggi la diseguaglianza si stia mangiando la democrazia". Cosi' il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Pd alle primarie, parlando dei principi ispiratori della sua azione. "Una societa' che e' divisa, che e' scavata da profonde differenze, e' una societa' nella quale anche il sistema democratico scricchiola - ha continuato - Se vogliamo ricostruire una democrazia piu' forte, bisogna costruire anche una societa' piu' coesa, nella quale chi resta indietro sappia che qualcuno gli da' una mano e nella quale si torni a parlare, ascoltare, perche' le distanze sono anche il frutto dell'incomunicabilità" ha commentato ancora Orlando.

"Se alle primarie del Pd non si raggiunge il 50 piu' uno Andrea Orlando cerchera' un rapporto con gli altri candidati, "per farli convergere sul mio programma perche' comunque credo di poter essere il primo. 

Leggi Tutto »

Inchieste sulla Regione Abruzzo, il Tribunale del riesame rigetta il ricorso di Ruffini

Il tribunale del Riesame ha rigettato l'istanza presentata dall'avvocato Gennaro Lettieri in rappresentanza di Claudio Ruffini, capo della segreteria del governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ed ex consigliere regionale del Pd, uno dei 32 indagati nell'ambito della maxi inchiesta della Procura dell'Aquila su una serie di appalti gestiti dalla Regione Abruzzo. Ruffini aveva impugnato il decreto di perquisizione. Il legale, in una nota, passa al contrattacco sottolineando una serie di violazioni, tra cui "la mancata autorizzazione alla proroga delle indagini".

"Questa eccezione, riproponibile in ogni stato e grado, pesera' significativamente sulla vita del procedimento in quanto decorsi i primi sei mesi di indagini il Pm ha l'obbligo inderogabile di richiedere la proroga, avvertendo gli imputati e non continuando nella sua oscura attivita' investigativa. L'aver dimenticato la scadenza del termine delle indagini e' una violazione del nostro ordinamento processuale e costituzionale". "Abbiamo preso atto del rigetto del ricorso per riesame proposto da Claudio Ruffini - spiega ancora - Naturalmente occorrera' esaminare le motivazioni per esprimere un giudizio piu' esaustivo. Va pero' rammentato che il riesame pone all'attenzione del Tribunale numerosi motivi, come la carenza dei presupposti di cui agli artt. 247 e 252 c.p.p, il decreto di perquisizione manca, all'evidenza, di due requisiti fondamentali: Claudio Ruffini compare soltanto tra gli indagati, ma v'e' silenzio assoluto su una sua eventuale condotta; per l'effetto, non si rinviene il nesso pertinenziale tra i beni sottoposti a perquisizione e sequestro". Secondo Lettieri, "il decreto viola anche l'art. 355 c.p.p. essendo assolutamente vago e indeterminato in ordine alla individuazione delle cose da perquisire e sottoporre a sequestro, inoltre, il decreto e' nullo per difetto di motivazione che deve sussistere in ordine alla relazione di immediatezza tra la res sequestrata e il reato di indagine, poi sono inutilizzabili le intercettazioni telefoniche effettuate in altro procedimento penale e acquisite nel presente procedimento, in palese contrasto con la norma di cui all'art. 270 c.p.". 

Leggi Tutto »

Di Primio: pronto a dimettermi se non mi danno risorse dal Governo

Dieci milioni di euro per risanare in massima urgenza i danni gia' censiti riguardanti centinaia di frane e migliaia di km di strade comunali, provinciali e private: e' quanto chiede il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, che minaccia di dimettersi a giugno, "con tanto di restituzione della fascia tricolore", nel caso in cui non vengano erogate le risorse necessarie al fondo della Protezione Civile per finanziare i comuni colpiti dall'emergenza maltempo e iscritti nell'apposita piattaforma. "Parlo di 10 milioni di euro - ha spiegato il sindaco a margine dell'Unificata - ma nella mia citta' ne ho gia' spesi 4 per i primi lavori. E ricordo a chi di dovere che nella mia situazione si trovano una cinquantina di comuni, di cui alcuni anche di medie dimensioni".

Leggi Tutto »

Furti di camion e mezzi da lavoro nel Pescarese, quattro denunce

Dopo due furti ai danni di altrettante aziende, una di Montesilvano e una di Citta' Sant'Angelo, sono stati sorpresi dai Carabinieri a Francavilla al Mare, in contrada Villanesi, dove era stata provvisoriamente depositata la refurtiva, cinque mezzi da lavoro, nel momento in cui stavano per portarli via. Nei guai sono finite quattro persone, fra i 30 e i 52 anni, tutte residenti in Abruzzo e denunciate per furto aggravato. I due furti sono avvenuti nella notte. I malviventi, una volta entrati nelle due aziende, hanno portato via due camion, un furgone, un bobcat e un altro mezzo da lavoro. Nel pomeriggio, un carabiniere di Pescara libero dal servizio ha notato a Francavilla i veicoli rubati e ha lanciato l'allarme.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri della Stazione di Francavilla e della Compagnia di Chieti, supportati dai colleghi della Compagnia di Pescara. I militari dell'Arma hanno sorpreso i quattro mentre stavano per allontanarsi con i veicoli e li hanno bloccati. Il valore della refurtiva supera i 100mila euro.

Leggi Tutto »

Vertice Enel – Regione sui danni dell’ondata di maltempo di gennaio

Incontro tra i vertici di Enel Italia, il presidente, Luciano D'Alfonso, i presidenti delle Province, il presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, e i rappresentanti delle realta' economiche e produttive del territorio. Obiettivo dell'incontro, avviare un confronto positivo e azioni concrete a favore delle zone colpite dall'emergenza maltempo dello scorso gennaio. Enel, si legge in una nota, ha presentato le iniziative gia' avviate in termini di ricostruzione e potenziamento della rete elettrica e le azioni predisposte per 'indennizzi extra' rispetto a quelli automatici previsti dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas (delibera 646/15) e il rimborso di eventuali danni. Ad oggi, secondo i primi dati, sono 30 le linee di media tensione sulle quali si sono conclusi gli interventi di ricostruzione eseguiti, adottando soluzioni resilienti. Sono oltre 350 i nuovi sostegni posati e 35 i chilometri di cavo aereo installati. Una volta completate le operazioni di ricostruzione si avvieranno le operazioni per aumentare la resilienza dell'infrastruttura energetica, con interventi mirati al rinforzo e alla magliatura della rete oltre che all'incremento dell'automazione attraverso il telecontrollo. Rispetto al piano gia' annunciato da Enel alla Regione Abruzzo nel 2015, che prevedeva investimenti per circa 45 milioni di euro/anno per 5 anni, l'azienda effettuera' ulteriori interventi per il rafforzamento della rete elettrica che gia' nel 2017 saranno compresi tra i 15 e i 20 milioni di euro. Sulla base di quanto verra' definito nell'ambito del tavolo sulla resilienza delle rete elettrica nazionale con l'Autorita' per l'energia, Enel dettagliera' gli interventi previsti in Abruzzo. Le iniziative messe in campo da Enel per andare incontro ai cittadini e favorire la presentazione delle richieste ha permesso di raccogliere gia' oltre 16.000 istanze tra Abruzzo e Marche. Nel corso dell'incontro di oggi e' stata condivisa l'opportunita' di organizzare nelle prossime settimane appuntamenti dedica

Leggi Tutto »