E' stato ascoltato questa mattina, in Procura a Pescara, il funzionario della Regione Abruzzo Antonio Iovino, nell'ambito dell'indagine sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola. Dirigente del servizio di programmazione attivita' della Protezione Civile, Iovino e' stato ascoltato per circa un'ora dal pm Andrea Papalia, alla presenza dei legali Cristiana Valentini, Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri, che assistono il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il tecnico comunale Enrico Colangeli, due dei sei indagati. Sono stati i tre avvocati a chiedere l'audizione di Iovino, che all'epoca dei fatti era il superiore di Sabatino Belmaggio, a quel tempo responsabile dell'Ufficio Rischio Neve e Valanghe, interrogato nel maggio scorso. Questa mattina si e' parlato della mancata realizzazione, da parte della Protezione Civile, della Carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanga, resa obbligatoria da una legge regionale. Iovino ha spiegato di non ricordare nulla in proposito, mentre Belmaggio nel corso della sua audizione aveva sostanzialmente spiegato che non c'erano risorse per la realizzazione della carta. Gli avvocati Valentini, Tatozzi e Manieri, nell'istanza presentata alla Procura Generale contro il rigetto della richiesta di trasferimento dell'inchiesta da Pescara a L'Aquila, hanno messo in luce quelle che considerano alcune contraddizioni nelle parole di Belmaggio, il quale davanti al pm aveva parlato della necessita' di una cifra tra i 10 e i 70 milioni di euro per realizzare la Clpv, "quando lui stesso ha individuato in complessivi 1.300.000 euro, nella determina poi sottoposta alla Giunta a febbraio, il costo per la realizzazione della carta". A giudizio dei tre legali, "la verita' sta nel fatto che la Regione ha voluto risparmiare sulla prevenzione".
Leggi Tutto »Raccolta Raae, Mazzocca: continua trend positivo Abruzzo
Il Sottosegretario regionale Mario Mazzocca illustra gli ultimi dati relativi al dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettroniche (Raee) su territorio regionale. L'impegno profuso nell'ultimo biennio - spiega Mazzocca - volto alla progressiva costruzione di una idonea rete impiantistica pubblica disseminata sul territorio, sta dando i suoi frutti. Completata l'attuazione del programma d'investimenti appositamente dedicato, la Regione Abruzzo disporra' di una efficiente "Rete regionale di riciclo" delle Aee a beneficio dell'intera comunita' regionale, dalle utenze domestiche al mondo dell'impresa. Secondo i dati del dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee), nel 2016 la Regione Abruzzo ha raccolto 4.962.206 kg di Raee con una media pro capite che si attesta a 3,74 kg/ab. Tra le province, Chieti si classifica al primo posto per raccolta assoluta, Teramo e' la piu' virtuosa per raccolta pro capite. La Regione Abruzzo e' impegnata nel settore della gestione integrata dei rifiuti e nella realizzazione di politiche ambientali coerenti con i nuovi indirizzi comunitari, improntati sull'economia circolare, fondata sul massimo recupero di materia dagli rifiuti stessi. Il settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) e dei rifiuti prodotti dallo stesso e' inserito pienamente all'interno delle politiche di recupero e riciclo realizzate nella Regione dagli enti pubblici e dagli operatori economici interessati. I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), se adeguatamente trattati, rappresentano una fonte di risorse di elevato valore economico. In tale contesto l'impegno della Regione Abruzzo nella gestione e nel trattamento dei Raee si evince dall'analisi dei seguenti dati. La nona edizione del "Rapporto Annuale 2016 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia" a cura del Centro di Coordinamento Raee e' stata presentata lo scorso 28 marzo a Milano. Il report presenta i dati di raccolta del Paese e analizza i risultati conseguiti nelle singole regioni italiane, tra cui l'Abruzzo. Secondo i dati del Centro di Coordinamento Raee, nel 2016 l'Abruzzo ha raccolto 4.962.206 kg di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (4.479.497 nel 2015), registrando un buon incremento del 10,78% rispetto all'anno precedente (che si aggiunge al +12,83% del 2015, per una percentuale complessiva pari a 23,61% nell'ultimo biennio). Risulta in aumento anche la raccolta pro capite, che si attesta attorno a 3,74 kg per abitante (3,36 kg/ab nel 2015), un dato ancora insufficiente ma che progressivamente si avvicina alla media nazionale (4,68 kg/ab.). Nel 2016 incrementa dell'11% anche la rete di Centri di Conferimento, le strutture dove i cittadini possono conferire gratuitamente i propri Raee. Sul territorio abruzzese sono attivi 56 Centri di Raccolta comunali, di cui 36 aperti dalla Distribuzione, e 13 Altri Centri. In media sono presenti 4,4 strutture ogni 100.000 abitanti (3,9 nel 2015), un dato comunque ancora inferiore rispetto alla media nazionale di 7 centri/100.000 ab ma che, ultimata la "Rete regionale di riciclo" in corso di avanzata realizzazione per un investimento complessivo di circa 14 milioni di euro, la superera' ampiamente con un dato pari a 7,5 centri/100.000 ab. Nella classifica dei raggruppamenti in base ai quali vengono classificate le diverse tipologie di Raee, i piu' raccolti sono R3 (Tv e Monitor) con una percentuale del 35% del totale e R1 (Freddo e Clima) con il 31%. Seguono R2 (Grandi Bianchi) e R4 (Piccoli Elettrodomestici) rispettivamente con il 19% e il 15%. Rimane scarsa la raccolta di R5 (Sorgenti Luminose) con una percentuale pari solo a 0,3%. Analizzando i risultati delle singole province della Regione Abruzzo, Chieti si conferma in prima posizione per quantitativi assoluti con 1.899.516 kg di Raee, seguita da Teramo con 1.527.648 kg raccolti (entrambi i dati in sensibile crescita) e L'Aquila con 1.083.574 kg. Tutte le province abruzzesi registrano un incremento della raccolta nel 2016 ad eccezione di Pescara (- 6,96%). Guardando alla raccolta pro capite, Teramo guida la classifica regionale con 4,96 kg per abitante, seguita da Chieti con 4,86 kg e L'Aquila con 3,57 kg. Rimane molto scarso il dato di Pescara, fermo a solo 1,40 kg/ab. La provincia con il maggior numero di Centri di Raccolta ogni 100.000 abitanti e' L'Aquila con 6 centri, a cui segue Teramo con 5. Commenta i risultati Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento Raee: Nel 2016 l'Italia ha registrato un incremento a doppia cifra nella raccolta dei Raee gestita dai Sistemi Collettivi, che sfiora il 14%. In questo contesto, i traguardi raggiunti quest'anno dalla Regione Abruzzo, pari ad una ulteriore crescita di oltre 10 punti percentuali, dimostrano che la Regione sta percorrendo una strategia positiva grazie ad una politica di infrastrutturazione volta a migliorare il dato di raccolta pro capite. La Regione Abruzzo si e' impegnata molto in quest'ultimo anno, ha migliorato le proprie performance e ha gettato le basi per costituire un'efficiente e capillare rete di centri di raccolta per i cittadini. Per rafforzare il percorso virtuoso intrapreso, sara' necessario offrire servizi agli operatori della grande distribuzione, anche in applicazione delle recenti disposizioni di settore attraverso il decreto "Uno contro Zero".
Leggi Tutto »San Martino sulla Marrucina: due mln per riqualificare l’area urbana
Il sindaco Giammarino: “Un passo decisivo verso l’attrattività di San Martino”
Ammonta a 2 milioni di euro il finanziamento ministeriale ottenuto dal Comune di San Martino sulla Marrucina per riqualificare l’area urbana comunale. A darne notizia è il sindaco del Comune, Luciano Giammarino. Il finanziamento per “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate” è stato approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015. All’aggiudicazione è seguita la firma di un protocollo d’intesa con la Regione Abruzzo che si farà carico del 20% di cofinanziamento. Entro il mese di luglio sarà stipulata la convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri a cui succederanno le fasi di gara per la progettazione definitiva e i lavori.
“È prevista una estesa opera di “rammendo” tra il centro urbano, le periferie e alcune aree degradate del territorio – spiega Giammarino - L’idea è quella di creare un Parco Polifunzionale Urbano che, grazie a una serie di interventi puntuali, oltre a rigenerare il territorio, comporti anche la mitigazione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, dove ancora ci sono. La valorizzazione e la conservazione delle aree comunali, secondo un indirizzo politico già da tempo adottato, inevitabilmente produrranno ulteriori benefici alla qualità di vita dei cittadini e rappresenteranno un volano per il turismo e la commercializzazione dei prodotti enogastronomici tipici locali”.
La realizzazione dell’intervento assicurerà soprattutto la dotazione di spazi pienamente fruibili per la comunità in sostituzione di quelli attualmente marginalizzanti. Le opere saranno realizzate diffusamente sul territorio e permetteranno di valorizzare il territorio nel suo complesso. Nel dettaglio gli interventi di progetto sono: efficientamento e ampliamento delle reti di pubblica illuminazione nelle periferie; messa in sicurezza antisismica e riqualificazione del centro sociale e sostegno all’emergenza abitativa; riqualificazione funzionale del chiosco bar Villa Comunale per attività di imprenditoria giovanile; riqualificazione impianti sportivi comunali; arredo urbano e riqualificazione ambientale del sagrato della Chiesa della Madonna del Colle, della Chiesa di San Rocco e della Camminata Orientale; ristrutturazione edilizia dell’edificio degradato nel centro urbano da destinare ad attività sociali. La capacità di intercettare l'importante finanziamento è da ricercare nella proposta del Comune, intersettoriale, innovativa e che abbraccia più ambiti riconducibili al benessere: ambientale, abitativo, sociale, turistico, imprenditoriale, giovanile, sportivo. “Siamo convinti – conclude il sindaco - che con il progetto coordinato da Mario Rispoli, architetto responsabile dell’ufficio tecnico comunale, si concretizzerà un nuovo ed essenziale passaggio per rendere il territorio di San Martino sulla Marrucina sempre più fruibile e attrattivo sul piano sia nazionale che internazionale”.
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, la difesa del sindaco fa ricorso per avere lo spostamento a L’Aquila
I legali del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli, indagati insieme ad altre quattro persone, per disastro colposo plurimo, lesioni plurime e omissione dolose di cautele contro infortuni sul lavoro, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano, hanno presentato ricorso alla Procura generale contro la decisione del procuratore di Pescara Gennaro Varone e del pm Andrea Papalia, che hanno respinto la loro istanza di trasferire l'inchiesta da Pescara a L'Aquila. Gli avvocati Cristiana Valentini, Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri, che assistono Lacchetta, Colangeli e il Comune di Farindola, contestano il perno delle motivazioni della Procura pescarese, secondo la quale "non essendo mai stati ipotizzati e non apparendo in alcun modo ipotizzabili i delitti di disastro valanghivo o di crollo di edificio nella forma dolosa, il delitto piu' grave va individuato in quello, posto in essere nel circondario pescarese, di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro". I tre legali elencano una serie di motivazioni strettamente tecniche, sulla base delle quali "deve ritenersi che non risulti sostenibile, in diritto, l'ipotesi di omissione dolosa di cautele antinfortunistiche ventilata dalla Procura di Pescara" e affermano che "risulta in realta' impensabile non sottoporre ad apposita indagine l'ipotesi di disastro doloso, a carico di organi regionali, e cio' tanto piu' alla luce delle acquisizioni investigative maturate in epoca successiva al deposito della denuncia". A giudizio degli avvocati di Lacchetta e Colangeli, infatti, sussiste una responsabilita' dolosa da parte di chi, negli uffici aquilani della Regione, non ha redatto, nonostante una legge e una delibera di giunta lo imponessero, la Carta di localizzazione dei pericoli valanghivi. "L'ipotesi delittuosa del disastro nasce da una constatazione assolutamente piana, fattibile da qualsivoglia esperto si voglia consultare in materia - rimarcano Valentini, Tatozzi e Manieri -. Non e' pensabile prevenzione, cautela o vincolo urbanistico in area montuosa, in assenza della Carta di Localizzazione di Pericoli da Valanga, obbligatoria ex lege regionale 47/92, in Abruzzo come nelle altre sette regioni valanghive italiane"
Leggi Tutto »Due milioni di euro per la riqualificazione del Comune di San Martino sulla Marrucina
Ammonta a due milioni di euro il finanziamento ministeriale ottenuto dal Comune di San Martino sulla Marrucina per riqualificare l'area urbana comunale. A darne notizia e' il sindaco del Comune, Luciano Giammarino. Il finanziamento per "Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate" e' stato approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015. All'aggiudicazione e' seguita la firma di un protocollo d'intesa con la Regione Abruzzo che si fara' carico del 20% di cofinanziamento. Entro il mese di luglio sara' stipulata la convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri a cui succederanno le fasi di gara per la progettazione definitiva e i lavori.
"E' prevista una estesa opera di 'rammendo' tra il centro urbano, le periferie e alcune aree degradate del territorio - spiega Giammarino - L'idea e' quella di creare un Parco Polifunzionale Urbano che, grazie a una serie di interventi puntuali, oltre a rigenerare il territorio, comporti anche la mitigazione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, dove ancora ci sono. La valorizzazione e la conservazione delle aree comunali, secondo un indirizzo politico gia' da tempo adottato, inevitabilmente produrranno ulteriori benefici alla qualita' di vita dei cittadini e rappresenteranno un volano per il turismo e la commercializzazione dei prodotti enogastronomici tipici locali". La realizzazione dell'intervento assicurera' soprattutto la dotazione di spazi pienamente fruibili per la comunita' in sostituzione di quelli attualmente marginalizzanti. Le opere saranno realizzate diffusamente sul territorio e permetteranno di valorizzare il territorio nel suo complesso. Nel dettaglio gli interventi di progetto sono: efficientamento e ampliamento delle reti di pubblica illuminazione nelle periferie; messa in sicurezza antisismica e riqualificazione del centro sociale e sostegno all'emergenza abitativa; riqualificazione funzionale del chiosco bar Villa Comunale per attivita' di imprenditoria giovanile; riqualificazione impianti sportivi comunali; arredo urbano e riqualificazione ambientale del sagrato della Chiesa della Madonna del Colle, della Chiesa di San Rocco e della Camminata Orientale; ristrutturazione edilizia dell'edificio degradato nel centro urbano da destinare ad attivita' sociali. La capacita' di intercettare l'importante finanziamento e' da ricercare nella proposta del Comune, intersettoriale, innovativa e che abbraccia piu' ambiti riconducibili al benessere: ambientale, abitativo, sociale, turistico, imprenditoriale, giovanile, sportivo. "Siamo convinti - conclude il sindaco - che con il progetto coordinato da Mario Rispoli, architetto responsabile dell'ufficio tecnico comunale, si concretizzera' un nuovo ed essenziale passaggio per rendere il territorio di San Martino sulla Marrucina sempre piu' fruibile e attrattivo sul piano sia nazionale che internazionale"
Leggi Tutto »Torna a Mutignano la tradizione di Jisce sole
Torna a Mutignano la tradizione di “Jisce Sole”, il rituale del solstizio d’estate. Giunta alla sua IV edizione, la manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Mutignano Eventi si svolgerà tra le vie del Borgo antico da venerdì 23 a domenica 25 luglio, e avrà il suo centro in piazza S. Silvestro. Ad essere rievocati saranno tutti i momenti della tradizione abruzzese tipici del solstizio estivo e della notte di S. Giovanni, come il “Compare e la compara a fiori” e “Zombe lu foche”.
Il via ci sarà venerdì 23 alle ore 18:30 con la preparazione delle Acque di S. Giovanni, mentre alle 19 vi sarà l’apertura degli stand gastronomici, con i canti e i balli in piazza con il gruppo “I giovani del folk”. Sabato 24, la notte di S. Giovanni, oltre ai balli folcloristici con “Li Straccapiazze” e al laboratorio di danza tradizionale di Anna Anconitano, alle 24:30 partirà “Jappeche jappeche…pe’ Jisce Sole”, la camminata notturna con arrivo alla pinetuccia, tra canti e balli sino all’alba del nuovo giorno, con il Saluto al Sole. Domenica sera la festa proseguirà con il gruppo “I Vivo Folk”.
Leggi Tutto »Penne, incontro sui fondi per le aree di crisi
Aree di crisi e aiuti per migliorare la competitivita' delle piccole imprese. E' il tema dell'incontro in programma domani a Penne nella sala Consiliare del municipio cittadino, dal titolo "Aree di crisi - modalita' e criteri di intervento del bando Por-Fesr destinato alla ripresa delle piccole imprese". Si tratta, nella sostanza, del nuovo bando emanato dalla Regione Abruzzo nell'ambito della programmazione Fesr 2014-2020 che prevede incentivi alle aziende che operano all'interno delle aree di crisi non complessa individuate dalla Regione nel 2016. Il bando prevede una dotazione finanziaria di 16 milioni che sono stati suddivisi nelle 9 aree di crisi non complessa secondo criteri oggettivi fissati dalla legge 181. A Penne, il cui distretto industriale e' destinatario di un contributo specifico di 1,2 milioni di euro, saranno presenti il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, il direttore regionale del Cna, Graziano Di Costanzo, il direttore generale Confindustria Chieti-PESCARA, Luigi Di Giosaffatte, l'assessore alle Attivita' produttive del Comune di Penne, Gilberto Petrucci, e il dirigente del Servizio Competitivita' della Regione Abruzzo, Piergiorgio Tittarelli.
Leggi Tutto »Ricorsi al Tar dei finanzieri per il pagamento delle indennita’ di servizi esterni
Sono 1.267 i finanzieri, appartenenti a 46 sezioni aeronavali di 15 regioni, a ricorrere al Tar contro il Comando Generale per l'indennita' per servizi esterni (che ammonta a circa 150 euro mensili): nove ricorsi sono stati gia' depositati, mentre altri 15 stanno per essere depositati in due successive tranche in questi giorni. Il trattamento economico era stato riformato nel maggio 2016 dal generale Saverio Capolupo a pochi giorni dal passaggio di consegne del comando della Guardia di Finanza al generale Giorgio Toschi e dalla sua nomina nel Consiglio di Stato. Nello scorso ottobre in risposta alla diffida a pagare l'indennita' - presentata da oltre mille finanzieri - il Comando Generale della Guardia di Finanza aveva fatto sapere che avrebbe emanato "a breve una apposita circolare" che doveva disciplinare nuovamente la materia "anche in considerazione delle aspirazioni degli interessati". Le regioni dei ricorrenti sono Abruzzo, Molise, Lazio, Puglia, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Calabria, Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Liguria. Tra le disposizioni applicative introdotte dal nuovo Compendio del trattamento economico accessorio che hanno scatenato le rimostranze dei finanzieri c'e' quella di "non considerare esterne le attivita' di servizio eseguite in luoghi di lavoro che pur non facendo parte dell'immobile sede del reparto ne costituiscano pertinenza (ormeggi, garitte e hangar)", pur essendo spesso distanti chilometri dagli uffici di reparto; nel caso specifico risulta contestabile, secondo i militari, in base all'articolo 817 del codice civile, qualificare come pertinenza un'opera autonoma dall'immobile principale e, spesso, di proprieta' di altri soggetti. I finanzieri contestano, tra gli altri requisiti richiesti dal nuovo Compendio, l'esclusione dell'indennita' per l'esecuzione di servizi "aventi natura sporadica o occasionale" come ad esempio la manutenzione periodica dei mezzi (riparazione, carenaggio presso cantieri navali), eseguiti tutti 'a cielo aperto' con qualsiasi condizione meteo giornaliera; il fatto di considerare "il naviglio o i velivoli ricompresi tra le 'sedi esterne' solo durante i periodi di navigazione', escludendo quindi tutta una serie di servizi a bordo (Comandata, Pronti a muovere, approntamento e riassetto dell'unita') necessaria a preparare il mezzo per essere operativo; quest'ultima circostanza puo' incidere anche sul mancato riconoscimento dell'indennita', considerando la necessita' di un servizio della durata minima non inferiore a tre ore continuative.
Leggi Tutto »Prostituta minaccia cliente con la siringa per rapinarlo, arrestata
Sale sull'auto di un cliente 73enne, con cui aveva contrattato una prestazione sessuale, ma poco dopo intima all'uomo di fermarsi, e sotto la minaccia di una siringa si fa consegnare il portafogli con 180 euro. Protagonista una 19enne pescarese, M.S., sottoposta agli arresti domiciliari per il reato di rapina aggravata. La misura cautelare, eseguita dal personale della Sezione Antirapina della Squadra Mobile della Questura di Pescara, e' stata emessa dal Gip Gianluca Sarandrea, su richiesta del Pm Barbara Del Bono. La giovane e' stata identificata, come responsabile della rapina compiuta in viale Tiburtina lo scorso 29 maggio, grazie all'esame delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e grazie anche alle accurate descrizioni fornite dalla vittima.
Leggi Tutto »Servizi mensa e pulizia ospedale, protestano i dipendenti
Sit-in di protesta questa mattina davanti al Cup dell'ospedale di Pescara dei lavoratori delle cooperative che forniscono servizi mensa e pulizia negli ospedali, case circondariali, scuole e uffici pubblici. "Parliamo di lavoratori che attendono il rinnovo dei contratti da 49 mesi - ha detto Leonardo Piccinno della Fisascat Cisl Abruzzo-Molise - ma il problema non e' tanto il rinnovo con un aumento salariale, quanto la riconferma dei diritti dei lavoratori e la loro tutela perche' le aziende che hanno gli appalti, con la scusa di dover risparmiare cercano di abbassare le tutele. Per esempio c'e' l'obbligo per quanto riguarda il sistema degli appalti di riassumere il personale che lavora nell'ambito dell'appalto, e le aziende non vogliono piu' questo, ma precarizzare i lavoratori perche' e' poi piu' facile avere un lavoratore precario che non uno garantito. La verita' e' che il servizio pubblico paga contratti salati alle imprese e le imprese risparmiano sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini". La segretaria della Filcams Cgil di Pescara Alessandra Di Simone ha spiegato che "i lavoratori sono stressati perche' sottoposti a cambi di appalto, frequenti e non: solo per questo della ASL di escara, che ha comunque una scadenza triennale e valuta cosi' che ogni due tre anni il lavoratore e' costretto a rivedere la propria condizione lavorativa. Al di la' della clausola di salvaguardia rende l'occupazione garantita, noi chiediamo un aumento salariale, ma anche una considerazione per lavoratori che svolgono lavori importanti negli ospedali, nelle scuole, nelle caserme e negli uffici pubblici, garantendo servizi importanti e che in Italia sono un milione e mezzo e che attendono un rinnovo contrattuale necessario con il mantenimento degli standard".
Leggi Tutto »