Redazione Notizie D'Abruzzo

Pepe: nuove procedure per rilascio dei tesserini di caccia

L'assessorato Caccia e Pesca della Regione Abruzzo ha reso note le nuove procedure per il rilascio delle autorizzazioni per l'esercizio dell'attivita' venatoria in Abruzzo, a partire dalla stagione 2017/2018. A partire da quest'anno, infatti, le ricevute dei versamenti di iscrizione a ciascun Ambito non dovranno essere presentate dai singoli cacciatori agli uffici, bensi' verranno comunicate attraverso un elenco dagli Atc alla Regione, dai quali evinceranno automaticamente dagli accrediti dei propri conti postali gli elenchi dei cacciatori in regola. Con queste modifiche, che vanno nel senso della semplificazione, i cacciatori potranno recarsi una sola volta presso un ufficio pubblico per il ritiro del tesserino regionale, di quello di abbattimento e quant'altro necessario per lo svolgimento della propria attivita' venatoria.

"Nell'ambito del riordino delle province e delle nuove competenze in materia venatoria passate alla Regione - chiarisce l'assessore Dino Pepe - abbiamo voluto semplificare al massimo le procedure di rilascio dei tesserini regionali e di abbattimento, per rendere piu' agevole il loro ritiro da parte dei cacciatori. Ora stiamo lavorando - conclude l'assessore Pepe - ad una ulteriore semplificazione affinche' questo rilascio annuale dei tesserini possa essere fatto su sedi periferiche molto piu' vicine al cittadino quali i Comuni, come in uso da diversi anni in alcune province abruzzesi".

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Inchiesta a L’Aquila, indagato il presidente Luciano D’Alfonso

Nell'ambito di un'inchiesta della procura della Repubblica dell'Aquila, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e' indagato per corruzione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio. Secondo quanto si e' appreso, il governatore e' coinvolto insieme a un'altra quindicina di persone tra funzionari e imprenditori. In corso perquisizioni anche domiciliari in diverse citta' d'Abruzzo, dopo quella negli uffici regionali di palazzo Silone. Oltre che dai Carabinieri, l'indagine e' portata avanti anche dalla Polizia di Stato.

"Questa mattina ho appreso che e' in corso una verifica del mio operato da parte della procura della Repubblica di L'Aquila per tre distinte vicende. Ritengo che la mia posizione sia assolutamente estranea a qualsivoglia fattispecie di reato e auspico un espletamento rapidissimo di ogni indagine". Lo ribadisce il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso. "Ho fiducia nell'operato della magistratura cosi' come ne avevo in passato - dice - quando e' stata sempre accertata la liceita' delle mie condotte amministrative.

In una nota successiva è stato precisato che "il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha ricevuto questa mattina due richieste di proroga delle indagini: una riguardante la città di Penne (iscritta nel registro delle notizie di reato in data 18/11/2015) e una per lavori - solamente preventivati - alle case popolari Ater di Pescara (iscritta nel registro delle notizie di reato in data 8/7/2016). Contestualmente è stato recapitato un altro documento (“Ordine di esibizione di atti e documenti”) con il quale è stato notificato alla Regione Abruzzo che è in corso un procedimento penale sul cantiere di Palazzo Centi a L’Aquila nei confronti di 7 persone, in ordine alle quali si è compiuta acquisizione documentale; tra queste non compare il nome di Luciano D’Alfonso". 

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Blitz dei carabinieri a palazzo Silone all'Aquila, sede della Giunta regionale. E' stato eseguito un sequestro di documenti relativo alla gara per l'affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. I militari, secondo quanto appreso, hanno occupato l'intero settore Patrimonio. Dopo un lunghissimo iter, nei mesi scorsi la gara per l'appalto pubblico da 13 milioni di euro e' stata aggiudicata alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia.

Piu' di 20 i carabinieri impegnati nell'ambito dell'operazione di polizia giudiziaria. L'inchiesta e' coordinata dalla procura della Repubblica del capoluogo abruzzese. La mole di documenti sequestrati per essere esaminati dagli inquirenti sarebbe copiosa. L'appalto pubblico da 13 milioni di euro, contraddistinto da molte lungaggini, cui hanno preso parte 29 grandi imprese edili, e' stato aggiudicato alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia un ribasso del 35,017 per cento. Nei giorni scorsi l'amministrazione aveva dato l'ok alla congruita' degli atti di gara, compreso il ribasso stesso.

"Mi dichiaro totalmente estraneo alle vicende e auspico una loro rapidissima definizione". Cosi' - in una nota - il presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in merito al sequestro, da parte dei Carabinieri, di documenti sulla gara da 13 milioni di euro per l'affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. Nella mattina di oggi, riferisce poi nella nota D'Alfonso, "sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali. Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L'Aquila; un intervento non ancora precisato riguardante la citta' di Penne; interventi - al momento solo quantificati e ipotizzati come priorita' a seguito di legittime pressioni e denunce dei cittadini - di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara.

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La Nuova Scuola Comunale di Musica di Montesilvano celebra 20 anni

Venti anni fa, nel 1997, prendeva il via l’attività ufficiale della Nuova Scuola Comunale di Musica di Montesilvano. Oggi, il sindaco Francesco Maragno  e il direttore artistico, Donatella Columbaro, alla presenza di docenti ed allievi hanno dato avvio alle celebrazioni del ventennale dell’istituzione, scoprendo una targa apposta all’ingresso dell’istituto di palazzo Baldoni.

«Sono particolarmente onorato -  afferma il primo cittadino -  di poter essere al fianco di questa Scuola a celebrare un momento importante della sua storia. In tutta Italia molte scuole di musica sono state costrette a chiudere, a causa delle difficoltà finanziarie degli Enti. A Montesilvano, nonostante questo, stiamo facendo tutto il possibile per mantenere viva questa Istituzione, convinti che l’investimento in cultura ha effetti fondamentali per la crescita del tessuto sociale ed economico del territorio. Vogliamo che questa scuola continui ad essere un punto di riferimento nell’offerta formativa di Montesilvano e di tutta la Regione. Il merito dei successi ottenuti sino ad oggi è di tutti coloro che quotidianamente fanno sacrifici e si impegnano per questa Istituzione». 

«Le celebrazioni per questo importantissimo traguardo – dichiara il direttore Columbaro -  saranno ricche di appuntamenti musicali, grazie ai nostri docenti, professionisti di altissimo livello. Abbiamo avuto l’opportunità di iniziare con un evento straordinario con la più grande pianista contemporanea internazionale, Valentina Lisitsa, che ci onora della sua presenza, offrendo alla scuola e ai nostri allievi un’esibizione meravigliosa. Tantissimo l’affetto che la collettività ci sta dimostrando in questi giorni. Per la ottima riuscita di questa serata sono tantissimi i montesilvanesi, infatti, che si sono messi a disposizione gratuitamente, a cominciare dalla ditta Francesco Di Pasquale che ha ritinteggiato le pareti della Sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni, o ancora l’artista Massimo Di Febo che, con le sue opere d’arte, ha allestito e adornato la sala. È un momento importantissimo per la nostra Istituzione. Speriamo di poter continuare a crescere anno dopo anno».

Sono almeno 15 i corsi annuali per apprendere la pratica di altrettanti strumenti e in questi 20 anni oltre 5.000 allievi hanno frequentato la Nuova Scuola di Musica.

 

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La Protezione Civile fa il conto dei danni, la somma è di 23,5 miliardi di euro

Le oltre 53mila scosse di terremoto che negli ultimi sei mesi hanno devastato il centro Italia e la vita di oltre mezzo milione di persone hanno provocato, oltre a centinaia di morti, danni per 23,5 miliardi: l'1,4% del Pil del Paese, sette volte piu' di quanto chiesto dall'Unione Europea all'Italia per l'aggiustamento strutturale dei conti. Il dato e' contenuto nel nuovo dossier trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile a Bruxelles, tramite la rappresentanza permanente d'Italia: un fascicolo completo in cui sono indicati tutti i danni e i costi sostenuti per far fronte ai terremoti che a partire dal 24 agosto hanno interessato Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche e che servira' alla Commissione per attivare il Fondo di solidarieta' dell'Ue (Fsue), un salvadanaio costituito con lo scopo di sostenere gli Stati membri colpiti da catastrofi naturali. Che pero' coprira' solo una minima parte dei danni e dei costi: in occasione del terremoto del 2012, a fronte di una stima complessiva di 13,5 miliardi, arrivarono dall'Ue 670 milioni. Per il terremoto dell'Aquila, Bruxelles stanzio' invece 493 milioni, a fronte di una stima di circa 10 miliardi di danni. Che il bilancio fosse pesantissimo gia' dopo il 24 agosto, era chiaro a tutti, cosi' come era evidente che le scosse del 26 e 30 ottobre e quelle del 18 gennaio avessero ulteriormente aggravato la situazione: oltre centomila verifiche di agibilita' e piu' di 30mila edifici privati inagibili, 12mila persone ancora assistite, interi borghi distrutti, 131 comuni inseriti nel cratere sismico, tre decreti legge per cercare di far fronte alle prime emergenze e tentare di far ripartire l'economia, intere aree di quei territori abbassatesi di 10 centimetri. Ed ora, a conferma ulteriore e dopo le ultime stime inviate dalle quattro Regioni al Dipartimento, arrivano anche i numeri ufficiali. I 23,5 miliardi indicati nel fascicolo includono sia i danni strutturali sia i costi affrontati per l'emergenza dal 24 agosto ad oggi. Di questa cifra, 14 miliardi rappresentano i danni veri e propri agli edifici: 12,9 per quelli privati e 1,1 per quelli pubblici. Ma la sequenza di terremoti non ha infatti provocato solo il crollo di case e palazzi: 3,1 miliardi sono i danni provocati al patrimonio artistico, 2,7 a infrastrutture, reti di distribuzione di energia, gas e acqua, quasi 500 milioni a attivita' produttive e agricoltura. I restanti 3,2 miliardi sono invece i costi sostenuti dall'Italia per far fronte all'emergenza: ripristino delle funzionalita' delle infrastrutture e degli impianti nei settori dell'energia, dell'acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanita', dell'istruzione. E, ancora, realizzazione di alloggi provvisori, servizi di soccorso rivolti alla popolazione, messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione, protezione del patrimonio culturale, ripristino delle zone danneggiate. Gia' il 16 novembre scorso l'Italia aveva presentato la richiesta di attivazione del Fondo, fornendo pero' una prima stima dei danni e dei costi calcolati fino al 25 ottobre 2016. Le scosse del 26 e del 30 ottobre, e quelle del 18 gennaio, hanno pero' costretto il Dipartimento, d'intesa con le 4 Regioni, a rivedere tutto ed integrare la documentazione. "C'e' stato - dice la Protezione Civile - un notevole aggravamento della situazione emergenziale". Nel dossier iniziale, infatti, erano stati stimati danni e costi pari a 7 miliardi e 56 milioni, di cui 4,9 miliardi riferiti ai danni agli edifici privati e 350 milioni agli edifici pubblici. Inoltre, secondo l'analisi effettuata dai tecnici del Mibact, i danni al patrimonio culturale ammontavano a oltre 541 milioni. Sulla base di questi numeri la Commissione Ue ha concesso, lo scorso 29 novembre, l'anticipo massimo consentito sul contributo finanziario del Fondo, vale a dire 30 milioni. Numeri che sono stati completamente rivisti e aggiornati nel nuovo fascicolo trasmesso a Bruxelles. E dunque ai danni e ai costi della prima emergenza, si sommano altri 16 miliardi e 470 milioni, di cui 8 miliardi si riferiscono ai danni agli edifici privati e 750 milioni agli edifici pubblici. E' stato inoltre rilevato un incremento dei danni al patrimonio culturale pari a 2 miliardi e 500 milioni.

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Cocaina venduta nel parcheggio dell’ospedale a Sant’Omero, 4 arresti

Dietro la frase "viene papà", pronunciata al telefono, si celava il via libera alla fornitura di cocaina o hashish, a seconda dell'ordine, che veniva gestita da padre e due figli di nazionalita' albanese, con la complicita' di un quarto soggetto, un 42enne di Sant'Omero. Tutti molto ben inseriti sul mercato se e' vero che il traffico scoperto dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Teramo, diretti dal capitano Roberto Petroli e coordinati dal procuratore Antonio Guerriero, avrebbe fruttato nel corso dell'ultimo anno qualcosa come 300mila euro di ricavi. I quattro sono stati arrestati nella notte, nell'operazione condotta dai militari teramani e da quelli della Tenenza di Borgomanero dove il padre e uno dei due figli si erano nel frattempo trasferiti, da San Nicolo' a Tordino, nel comune di Teramo, dove il nucleo risiedeva da tempo.

Il 42enne e' stato immortalato mentre cedeva la droga nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero.

L'inchiesta, partita sulle tracce dei tre albanesi ha portato all'individuazione del santomerese, al quale vengono attribuite attivita' di spaccio in zona: le riprese delle telecamere di sorveglianza, ma soprattutto le intercettazioni ambientali dei carabinieri e le testimonianze dei clienti, lo hanno immortalato mentre cedeva lo stupefacente nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero e spesso a diversi minorenni. 

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Appello dell’onorevole Sottanelli a Lolli per salvare il turismo teramano

Un appello "ad accendere con forza i riflettori sulla situazione drammatica della provincia di Teramo, dove si concentra quasi il 70% della ricettivita' turistica della nostra Regione" viene rivolto dal deputato abruzzese di Scelta Civica Giulio Sottanelli al vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, fresco di delega al Turismo. Augurando buon lavoro a Lolli, il deputato evidenzia che "dopo la nevicata, il terremoto e gli allarmismi sconsiderati lanciati dalla Commissione Grandi Rischi, gli operatori turistici della nostra provincia vivono un momento drammatico, c'e' una paralisi delle prenotazioni turistiche che dobbiamo al piu' presto sbloccare per evitare che il nostro territorio scompaia come meta turistica, e con esso l'indotto economico e occupazionale che ne deriva".

"Mai come in questo momento l'Abruzzo ha bisogno di una strategia dopo l'emergenza e le tragedie delle ultime settimane - dice Sottanelli - servono soldi subito per gli operatori turistici colpiti e servono soldi e strategia per il rilancio della nostra immagine turistica. La situazione e' aggravata, inoltre, dai pesanti problemi infrastrutturali derivanti dalle frane che stanno rendendo irraggiungibili moltissime localita', soprattutto della montagna teramana". 

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Zdenek Zeman torna a Pescara

 "Speriamo vada tutto bene. Se così sarà, domani, dopo l'allenamento parleremo". Zdenek Zeman è arrivato questo pomeriggio al centro sportivo Poggio degli Ulivi di Marina di Città Sant'Angelo, dove di allena il Pescara, in compagnia del presidente Daniele Sebastiani e dei due direttori Peppino Pavone e Luca Leone. Il tecnico Boemo ha prima pranzato con il presidente, poi ha voluto incontrare la squadra. Manca soltanto l'ufficialità del ritorno del boemo sulla panchina biancazzurra ma Zeman è il nuovo allenatore del Delfino. La seduta di allenamento di oggi sarà svolta a porte aperte e ancora è da capire se sarà guidata da Zeman o da Zauri. 

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Zdenek Zeman torna a Pescara. Il tecnico boemo ha accettato la proposta del club biancazzurro e oggi sarà in città. "Zeman ha assolutamente accettato la nostra proposta. Oggi sarà a Pescara", ha detto il numero uno del club abruzzese, Daniele Sebastiani. L'allenatore dovrebbe firmare un contratto fino al 2018.

Il contratto di Zeman dovrebbe aggirarsi sui 400 mila euro, con scadenza 30 giugno 2018. Grande fermento in citta' fra i tifosi. Oggi tra l'altro, dopo due mesi di allenamenti a porte chiuse, la seduta dei biancazzurri sara' aperta al pubblico per l'amichevole che la squadra giochera' contro gli Allievi. Zeman e' stato protagonista nella stagione 2011-2012 di una storica promozione in A

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Chiusa la prima edizione di Luci d’Artista Pescara

Si chiude la prima edizione di Luci d'Artista Pescara. Le luci si sono spente a meta' febbraio, una decisione, quella di mantenerle accese fino a San Valentino, maturata a sostegno della stagione dei saldi e su richiesta avanzata dal comparto commerciale gia' al momento dell' installazione. L'iniziativa e' nata da una sinergia tra Comune di Pescara, Camera di Commercio, Fondazione PescarAbruzzo e tutto il comparto del turismo e commercio cittadino. Pescara e' parte della rassegna nazionale che la lega al circuito che, da tempo, unisce gia' Salerno e Torino e che prima e dopo il Natale porta milioni di persone ad ammirare luminarie, vere e proprie opere d'arte.

 

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Hotel Rigopiano, il sindaco Lacchetta: dramma anche per gli altri dipendenti

''Chiederemo la cassa integrazione in deroga alla Regione per i 21 dipendenti dell'hotel Rigopiano che non sono stati coinvolti dalla tragedia del 18 gennaio: la situazione e' disperata per loro, che hanno perso tutto, compagni, amici e posto di lavoro''. Lo dice all'Ansa il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta che oggi ha incontrato i lavoratori della societa' che gestiva l'albergo devastato dalla valanga. ''Si tratta di cuochi, camerieri, addetti vari, piu' gli stagionali, e faccio appello agli imprenditori della zona perche' li aiutino con un lavoro - prosegue il sindaco - sono senza energie, quasi rassegnati, dentro ad un vuoto, non riescono ancora bene a metabolizzare quanto e' successo. Lo stipendio di gennaio e' forse l'ultimo che prenderanno e quindi chiedero' alla Regione di aiutarli. Questo per noi e' ancora il tempo del dolore. La settimana prossima - spiega - faremo un consiglio straordinario al quale inviteremo i parlamentari abruzzesi perche' ci aiutino a entrare nel cratere sismico e dell'emergenza meteo, se no Farindola da sola non ce la fa''

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Patto per lo Sviluppo, comitato di pilotaggio verifica lo stato dei progetti

Il Patto per lo Sviluppo ha riunito il Comitato di pilotaggio per fare il punto sullo stato dei progetti inseriti nel documento programmatico sottoscritto nel corso di Fonderia Abruzzo 2016. Coordinato dal direttore generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis, il Comitato di pilotaggio, composto dalle associazioni di categoria e imprenditoriali, ha potuto conoscere direttamente dai dirigenti regionali lo stato di attuazione dei numerosi progetti previsti nel Patto in modo da capire il grado di attuazione sui territori.

"Il confronto con sindacati e imprenditori - chiarisce Gerardis - e' l'elemento centrale per l'attuazione del Patto per lo Sviluppo. L'accertamento trimestrale sullo stato dei progetti - prosegue il direttore generale - e' un impegno della struttura regionale che denota responsabilita' e trasparenza".

In Comitato di pilotaggio sono state anticipate alcune iniziative per le imprese, partite Iva e lavoratori. Sono in fase di partenza il progetto di internazionalizzazione per 100 aziende abruzzesi, il bando per il Microcredito per il quale si aspetta la chiusura della programmazione 2007/2013 per fornire una consistente dotazione finanziaria. Partiti invece i progetti di rafforzamento dei Centri per l'impiego, l'efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, gli interventi di riduzione del rischio idrogeologico, interventi a sostegno delle imprese turistiche, interventi di promozione della qualita' dei prodotti agricoli e la promozione e commercializzazione del vino. Sul fronte lavoro e occupazione e' stato annunciato il rafforzamento di Garanzia Giovani con una seconda fase rifinanziata dall'Unione europea; all'Abruzzo potrebbero essere destinate risorse superiori a 22 milioni di euro. Per le aree di crisi, semplice complessa, e' in fase avanzata la predisposizione dell'Avviso che avra' una dotazione finanziaria di 23 milioni di euro. Sindacati e associazioni datoriali hanno invitato la Regione "ad accelerare i tempi di uscita dei bandi e le relative procedure perche' solo in questo modo non si buttano al vento opportunita' importanti per imprese e lavoratori".

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