Prenderanno il via già nei prossimi giorni i lavori per il rifacimento di via Tamigi, la strada di collegamento tra via Vestina e il lungofiume Saline.
I lavori, per i quali in sede di approvazione del bilancio, lo scorso 21 aprile, il Consiglio Comunale aveva stanziato 30.000 euro, riguarderanno la strada, in due ampi tratti, fino al lungofiume.
«Con questi lavori - afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Valter Cozzi – andiamo ad intervenire su una strada di collegamento per l’area artigianale della città, ma non solo. Il primo dei tre ponti che è in via di realizzazione da parte della Provincia di Pescara, andrà a collegare proprio via Tamigi a contrada San Martino di Città Sant’Angelo. I lavori di realizzazione del nuovo manto stradale su via Tamigi si vanno ad inserire in questo ampio intervento che modificherà la viabilità dell’area Vestina, della Lungofino, e dunque del nostro territorio e di quello di Città Sant’Angelo. I lavori su via Tamigi verranno conclusi entro la metà di agosto. L’auspicio – aggiunge ancora Cozzi - è che anche il ponte possa aprire al traffico in tempi brevi, così da snellire la significativa mole di traffico che attualmente si riversa su via Vestina, in una zona ad alta concentrazione urbana. Queste opere incideranno positivamente anche per il trasporto delle attività produttive e commerciali».
Sono 58 le aziende abruzzesi finanziate grazie al sostegno del Fondo per il Microcredito creato dal Movimento Cinque Stelle con una media finanziata di 20.793 euro, per un totale di 1,2 milioni. I consiglieri in soli 3 anni hanno rinunciato a quasi 500mila euro. Di queste 58, 11 sono nuove imprese. Questa mattina i cinque consiglieri regionali del M5S, Gianluca Ranieri, Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Riccardo Mercante e Pietro Smargiassi hanno illustrato i dettagli dell'iniziativa. Il consigliere Gianluca Ranieri, capogruppo in Consiglio Regionale del M5S: "Il nostro microcredito e' gestito dal sistema dei Confidi e vi si accede in maniera molto semplice, con il fatto di potervi accedere, sapendo che occorrono meno garanzie, considerando che il 70% viene coperto dai Fondi, con il tasso leggermente piu' basso di quello del mercato. Tutto questo mentre siamo ben lontani da quanto promesso nel 2014, quando la Giunta D'Alfonso promise 100 mila posti di lavoro e 40mila nuove. La realta' e' invece che sono stati persi 18mila posti di lavoro in Abruzzo".
"Queste misure non risolveranno certo il problema - ha aggiunto la consigliera Sara Marcozzi -, ma rappresentano pero' la misura di quella che e' la nostra scala di valori. Le piccole e medie imprese rappresentano il 90% del tessuto economico regionale e aver finanziato 58 nuove imprese riteniamo sia una cosa da rimarcare. Abbiamo chiesto un giusto utilizzo dei Fondi Strutturali e invece le misure della Regione hanno creato benefici solo per pochi. Per questo chiediamo una programmazione delle risorse per far si che poi le imprese riescano a camminare da sole".
Il direttore generale di Creditfidi di Confartigianato, che ha appoggiato l'iniziativa del M5S: "Ringraziamo il M5S per questa iniziativa sul microcredito anche perche' non sono stati fatti finanziamenti a pioggia, ma finanziate 58 aziende che stanno lavorando e producendo. In Abruzzo abbiamo perso - ha detto Giangiulli - 12mila posti di lavoro nell'Artigianato anche perche' mancano misure regionali sulle medie e piccole imprese. Per questo noi incalzeremo la Regione per sbloccare almeno i fondi della vecchia programmazione e poi parlare su quella 2014-2020 su cui siamo completamente fermi. Per parlare di queste problematiche nei prossimi giorni avremo un incontro con il vice presidente della Regione Giovanni Lolli".
Otto indagati, 20 siti internet illegali oscurati, 12 computer, 30 hard disk e altri supporti informatici sequestrati. E' il bilancio dell'operazione "Cyberlocked" che ha consentito ai finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di smantellare un'organizzazione capace di monopolizzare su scala nazionale il mercato nero della pirateria digitale. Nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Torino, i militari hanno effettuato perquisizioni in Piemonte, Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia, Sardegna e Veneto: nel mirino, il fenomeno del "warez" illegale, attuato mediante lo scambio e la successiva vendita, non autorizzata, di materiale digitale (software, file multimediali, e-book) tutelato da copyright.
Il business del filesharing, del resto, ha sempre rappresentato un'enorme fonte di guadagno per i criminali informatici: si stima che il danno inflitto all'economia nazionale dalla pirateria digitale superi 1.2 miliardi di euro e piu' di 6mila posti di lavoro persi ogni anno. Gli indagati utilizzavano strumentazione professionale e tecnologicamente all'avanguardia, consistente in software di encoding e di rimozione del drm degli ebook, che ha consentito loro di decodificare gli audio e i video dei film ed eludere le misure di protezione a salvaguardia del diritto digitale, confezionando prodotti piratati di qualita' pari all'originale. In particolare i finanzieri hanno monitorato il web e dopo aver individuato i siti illegali, ne hanno carpito gli indirizzi IP per poi riuscire a risalire agli effettivi gestori dei siti. Gli indagati sono risultati residenti o domiciliati a Torino, Terlizzi, Collecorvino, Nuraminis, Montecchio Maggiore, Spresiano, Manduria, Terracina. Uno degli indagati, nato a Napoli, risulta residente a Namur in Belgio, mentre i siti oscurati si trovano in Francia (5), Olanda (5), Norvegia (1) e Stati Uniti (9).
"La Commissione Bilancio ha appena approvato importanti emendamenti sul terremoto. Per quanto riguarda il sisma del 2016-2017 nel Centro Italia, sono stati stanziati 100 milioni di euro per la rimozione delle macerie. Lo stato di emergenza è stato inoltre prorogato fino al 28 febbraio. Prorogata al 31 dicembre 2017 la presentazione dei progetti per la ricostruzione. E' stata infine deliberata l'eliminazione delle tassa di successione sugli immobili inagibili dei Comuni del cratere del Centro Italia. Si tratta di un ulteriore e fondamentale passo in avanti per gli interventi a seguito degli eventi sismici che hanno colpito Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria". Lo dice la senatrice dem Stefania Pezzopane, responsabile del dipartimento Terremoto per il Pd. "Anche questi ultimi provvedimenti - prosegue Pezzopane- testimoniano l'impegno del Pd e dei governi Renzi e Gentiloni per le aree colpite dagli eventi sismici".
PARCO1923 è il profumo di una storia antica, fatta di boschi millenari, piante magiche e uniche al mondo. Dopo una lunga ricerca condotta da esperti botanici sulla combinazione olfattiva perfetta tra gli arbusti che crescono nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nasce un’essenza speciale che affonda le sue radici nella storia di luoghi secolari. L’anno che dà il nome alla nuovissima fragranza - profumo corpo, profumo ambiente e saponetta - è la data di nascita di uno dei parchi più antichi d’Europa.
L’inimitabilità del profumo è data dalla piramide olfattiva unica che racchiude un mix di piante, che crescono per la maggior parte all’interno dell’Area Protetta. Il cuore del profumo è composto dal misterioso Maggiociondolo, letale per gli uomini e benefico per gli animali, dall’essenza delle Bacche di Ginepro addolcita dall’inebriante Caprifoglio che si sposa con l’intensità della Ginestra Odorosa. E ancora gli effetti benefici dell’Angelica Selvatica, impreziosite dal rarissimo Giaggiolo e dagli effetti terapeutici del Muschio. Il fondo non poteva che essere di Faggio, albero rappresentativo del parco e della sua tradizione che popola il 60% dei boschi del territorio.
Basterà chiudere gli occhi per immergersi in uno dei sentieri che portano all’interno delle foreste, dove si può avvertire la presenza dei cervi e sperare di intravedere l’Orso Bruno Marsicano, timido e pacifico, da sempre simbolo di questi territori e ora anche del profumo. La confezione di PARCO1923 richiama il legame con un territorio unico e antico, attraverso il colore verde e l’oro dell’orso. Infine, segno distintivo che sorregge il tappo della boccetta, è un anello di pietra gentile, elemento decorativo portante della cultura abruzzese: un surrogato irresistibile di classe e freschezza.
Paride Vitale e il socio Ugo Maria Morosi - entrambi originari del Parco Nazionale D’Abruzzo - hanno creato il brand. “La memoria olfattiva – spiega Vitale - è la più forte che abbiamo: da sempre, se chiudo gli occhi, rivivo le lunghe passeggiate a cavallo dell’infanzia e sento il profumo di luoghi a cui sono legato con il cuore”. Morosi aggiunge: “I vecchi guardiani del parco per lungo tempo hanno vissuto nei boschi per stanare i bracconieri. Abbiamo chiesto loro di testare le nostre essenze e, insieme ai botanici locali, ci hanno aiutato in due anni di lungo lavoro ad affinare la nostra ricerca, fino alla creazione dell’essenza che trovate in PARCO1923”.
La scelta delle piante che compongono PARCO1923 è stata realizzata in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nel 1922, su iniziativa privata di illuminati guidati dall’onorevole Erminio Sipari e dalla Federazione Pro Montibus et Silvis, fu avviata la gestione del nucleo iniziale del Parco, affittando i primi 500 ettari della Costa Camosciara; l’istituzione vera e propria ebbe luogo l’anno seguente, e ad oggi è uno dei più antichi parchi d’Italia noto a livello internazionale per il ruolo avuto nella conservazione di alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti. PARCO1923 sancisce ulteriormente il legame con il Parco Nazionale devolvendo alla conservazione della flora 1 € per ogni profumo venduto.
Entro giugno 2019 è prevista la cantierizzazione dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di Vasto. La notizia annunciata già ieri mattina a Chieti dal presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, oggi è stata ribadita nel corso di una conferenza stampa in Municipio a Vasto. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Vasto Francesco Menna, l’assessore regionale Silvio Paolucci il consigliere regionale Mario Olivieri, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte e diversi assessori e consiglieri comunali.
“Non era un risultato scontato. Il Ministero –ha detto il sindaco di Vasto Francesco Menna- pensava ad un ospedale che nascesse in zona Val di Sangro che unisse i Poli di Vasto e Lanciano e andasse verso quella soluzione. Si è fatta una battaglia per dimostrare che questo ospedale così come quello di Lanciano meritasse autonomia. Le nostre prestazioni sanitarie sono aumentate del 30% e unire questo ospedale alla parte bassa del Molise è stato il risultato vincente oltre al fatto che un ospedale che rappresenta un territorio, il Vastese, di oltre centomila abitanti. Oggi la legge ci dice che il DEA di primo livello deve avere almeno un bacino di 150 mila abitanti. Noi non eravamo nelle condizioni di avere l’ ospedale, il Ministero aveva bocciato questa soluzione e per il parametro dei 150 mila abitanti aveva detto si fa altrove unendo Vasto e Lanciano. Se questo territorio avesse perso l’ospedale, se questo territorio poi avesse perso qualche grande azienda , qualche altro servizio pubblico cosa sarebbe diventato? Da qui parte tutto il ragionamento perché ci si è opposti a fare un unico ospedale sulla Val di Sangro. Perché avremmo impoverito il Vastese e reso un grosso disservizio ai cugini molisani. Parto da queste premesse per poi dire grazie ai risultati ottenuti. E’ stato fatto in tempi di grande crisi per la sanità italiana e regionale”.
“Abbiamo avuto il parere definitivo per la sigla dell’accordo di programma. Una volta siglato l’accordo di programma basta partire con le gare, questa è la grande novità che riguarda il presidio di Vasto. Raggiunta –ha detto l’assessore Paolucci -perché da un lato il governo Renzi in due finanziarie successive ha stanziato per cassa 143 milioni dei 228 iscritti per competenza per tutti i nuovi presidi ospedalieri da costruire e quindi anche per quanto riguarda Vasto e la Regione Abruzzo cambiando la programmazione, non legandola alle aree di risulta e alla valorizzazione dei vecchi presidi , ma al contrario utilizzando in anticipo le risorse del privato e poi stornandole con un partenariato pubblico- privato riesce a esprimere a costruire un programma credibile che ha l’assenso definitivo. Io credo che sia un lavoro di 36 mesi molto proficuo rispetto agli annunci di 30 anni”.
“Ho operato una vita in Sanità –ha aggiunto il consigliere regionale Mario Olivieri- e avevo sposato questa causa dell’ospedale. Finalmente è arrivato. Mi impegnerò per l’ospedale di Vasto perché credo che sia l’ospedale più importante da realizzare e per la dislocazione geografica . Insiste su un territorio confinante con il Molise. Potremmo quindi fare da supporto. Mi auguro di cantierare questo ospedale in due anni”.
Un ricco programma quello per l’estate 2017 messo in campo dall'amministrazione comunale di Taranta Peligna che riesce a concertare una serie di manifestazioni all’insegna della tipicità, della sostenibilità e della comunità, con eventi ricercati e fuori dalle solite iniziative che affollano i mesi d’estate.
La memoria storica resta centrale: il 6 agosto con TarantaResistente al sacrario della Brigata Maiella e il 2 e 3 settembre con il “pellegrinaggio laico” a Stazzema (LU), cittadina toscana teatro dell’eccidio nazifascista, con la quale l’anno scorso tra è stato siglato un patto di amicizia.
Il Complesso turistico delle Grotte del Cavallone, aperte fino a ottobre inoltrato (dal sito www.grottedelcavallone.it per maggiori info), propone diverse iniziative. Il 30 luglio con TarantaInCammino, la consueta scalata al rifugio Macchie di Taranta con pranzo della comunità, mentre SpeleoTaranta è in programma il 10 agosto. Si proegue con gli appuntamenti dedicati alle tipicità gastronomiche dove il 3 agosto con Taranta&Orapi. Con "Le note della Taranta" l’8 agosto e "Anche le Rane fanno rock" il 13 agosto saranno 2 serate all'insegna della musica, mentre saranno dedicati allo sport gli appuntamenti del 12 agosto con l'inaugurazione del campo da calcetto e tennis. Il 10 settembre l’appuntamento è con SoffiaTaranta, raduno degli zampognari d’Italia nella grotta del Cavallone.
“L’attenzione nei confronti di Torre S. Rocco è la medesima di tutto il restante territorio di Pineto”. Queste le parole dell’assessore Claudio Mongia, a seguito delle dichiarazioni di membri dell’opposizione consiliare. “Grazie all’interessamento decisivo del consigliere provinciale Giuseppe Cantoro – ha aggiunto Mongia – si è riusciti ad asfaltare il tratto ammalorato della Strada Provinciale che attraversa la frazione, e proprio in questi giorni si sta finalmente riuscendo a ripulire il canale del Consorzio di Bonifica. Insieme all’intervento per il rifacimento del muro di cinta sulla Provinciale, stiamo parlando di lavori della Provincia per circa 230 mila euro. Inoltre, il Comune ha stanziato una somma importante per la messa in posa di una struttura in legno che possa servire come luogo di incontro per gli abitanti della zona, un’esigenza, questa, molto sentita da parte degli abitanti di Torre S. Rocco, e a breve verrà posizionata, ovviamente confrontandoci con chi in quelle zone ci vive. In merito all’erba cresciuta nel parco, voglio ricordare che sono stati gli agronomi a consigliarci finora di non tagliarla, vista la recente piantumazione di numerose piante di pino, perché proprio Torre S. Rocco è stata scelta per la creazione di un nuovo parco cittadino”.
Una serata interamente dedicata alla danza, e non solo. Perché ci consentirà di apprezzare da vicino l'arte di Gino Sabatini Odoardi, artista poliedrico, ma con solidi riferimenti all’arte concettuale. A proporla il GRUPPO e- MOTION, compagnia di danza contemporanea con sede a L’Aquila, unica realtà di produzione della danza in Abruzzo finanziata dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo. Mercoledì 26 luglio, alle ore 21.30, in scena In-Habit, prodotto da GRUPPO e-Motion, per I Cantieri dell'Immaginario. Lo spettacolo nasce da un’idea di Francesca La Cava, coreografa e direttore artistico del GRUPPO e-Motion, che si sviluppa attraverso un’accurata indagine sul concetto di “muro”; sull’esigenza sempre più presente nell’essere umano di creare e crearsi barriere, difensive spesso, ma al contempo estranianti, escludenti. Da questa attitudine (habit, abitudine) umana di edificare “per lasciare tracce” come sosteneva W. Benjamin e dunque di “abitare” (Inhabit) segnando al contempo un confine con il mondo e le persone, si è sviluppato il senso di In-habit che corrisponde all’abitudine di abitare luoghi, spazi e corpi: un viaggio artistico multidisciplinare che contiene non solo diverse culture ma anche e soprattutto diversi e rigenerati sguardi dell’arte contemporanea (e nello specifico dell’arte concettuale) della musica e dell’arte performativa che interagiscono tra di loro dando vita ad un nuovo rapporto con lo spazio e i confini, i luoghi e il corpo, apertura percettiva al mondo, veicolo stesso dell'essere al mondo. La drammaturgia è di Anouscka Brodacz(docente di regia e drammaturgia all’Accademia Nazionale di danza) che ha accompagnato il percorso di ricerca dell’interprete;ideazione e installazione scenica di Gino Sabatini Odoardi, musica di Lorenzo e Federico Fiume (Resiliens). I costumi sono di Maria Grazia Cimini, il disegno luci di Michele Innocenzi e la coreografia e interpretazione di Francesca La Cava. Residenze: Spazio Matta progetto Corpografie e Florian Metateatro.
Lo spettacolo si sviluppa e si snoda attorno alla installazione scenica ideata e realizzata da Gino Sabatini Odoardi, che ha al suo attivo un nutrito curriculum di mostre importanti, personali e collettive. Si è diplomato al Liceo Artistico di Pescara e successivamente in Pittura all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila discutendo una tesi in Estetica sulla fenomenologia del “Silenzio” con Massimo Carboni.
Tra i suoi 2incontri" più significativi Mauri e Carmelo Bene.
Nel 2010 è uscito il grande volume monografico che raccoglie gli ultimi 15 anni del suo lavoro e curato da Francesco Poli e Massimo Carboni nelle ed. Logos. Nel 2011 è invitato alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte LA BIENNALE DI VENEZIA. Un artista a tutto campo, che il pubblico potrà apprezzare in occasione dello spettacolo, dove danza e installazione scenica si compenetrano.
All'interno del Munda, infatti, gli spettatori di troveranno avvolti da “Ventiquattro panneggi termoformati manualmente in polistirene bianchi che scendono dal soffitto appesi da altrettante corde nere". Commenta Sabatini Odoardi. "E’ un lavoro che attraverso la metafora e la sublimazione della “piega” cerca di definire la sua incessante volontà di stratificarsi, produrre composizioni visive, rapporti aritmetici, “accordi”, che contribuiscono ad una diversa armonia(...)".
Un happening “annodato” e “congelato” la cui narrazione è affidata alla danza di Francesca La Cava.
A seguire, ma all'esterno del MUNDA, SATURA…SI. La narrazione di una società, quella odierna, completamente appiattita sulla tecnologia. Una tecnologia fatta di televisione, di smartphone, di social network che ci condiziona, che influenza i nostri rapporti e il nostro modo di agire, che ci omologa. Un lavoro coreografico fortemente esplicativo portato in scena con la giusta leggerezza, senza cadere in toni censori. Un invito, ironico e provocatorio, a prendere le distanze, anche solo per un momento, da tutto questo “essere hi-tech”, proprio come ci esortano gli stessi danzatori sul finale della coreografia “spegnendo” la loro performance.” (Simona Pucciarelli, Teatrionline).
Luca Castellano, Sara Pischedda, coreografia, danza e costumi; musica AAVV, Ivano Cugia luci
Questa mattina il Sindaco di FossacesiaEnrico Di Giuseppantonio e l’Assessore alle Politiche Sociali, Maria Angela Galante, hanno incontrato presso la sede della Capitaneria di Porto di Ortona, il Comandante Giuseppe Marzano. L’incontro, voluto con urgenza dal Sindaco a seguito dei fatti che si sono verificati domenica scorsa, durante la quale un bambino di soli tre anni ha subito gravi ustioni alle piante dei piedi per averli poggiati accidentalmente sui carboni ancora ardenti, residui di un falò acceso la notte precedente e lasciati in spiaggia da sciagurati, ha prodotto un accordo molto severo che vedrà la massima collaborazione fra la Capitaneria di Porto, i Carabinieri e la Polizia Locale al fine di evitare e punire duramente i trasgressori.
“Tolleranza zero per i trasgressori perché fatti del genere non sarebbero dovuti accadere e non dovranno mai più accadere – dichiara Enrico Di Giuseppantonio, Sindaco di Fossacesia – rafforzeremo i controlli, ma soprattutto applicheremo con fermezza tutte le sanzioni previste dalla norma, con multe severissime”. La normativa sul demanio marittimo infatti prevede l’applicazione di multe che vanno dai 103 euro ai 619 euro per coloro che accedono in spiaggia con la macchina e da € 100 ad € 1000,00 per coloro che non osservano le regole fissate dall’ordinanza regionale sul demanio, che prevede, fra l’altro, il divieto assoluto di accensione dei falò in spiaggia. “Applicheremo con fermezza le sanzioni – dichiara il Sindaco – poiché purtroppo siamo in un Paese dove spesso il senso civico non viene fuori perché è giusto che vi sia, per forme di rispetto reciproco, ma solo perché si ha timore di essere multati. Quanto accaduto ne è purtroppo la dimostrazione lampante, poiché non solo vi è stata l’infrazione, ma, come giustamente ha dichiarato il papà del bambino che ha subito l’ustione, non vi è stata neanche la sensibilità di rimuovere quanto lasciato”. A seguito dell’incontro, inoltre, si è stabilito che i militari della Capitaneria di Porto di Ortona provvederanno ad effettuare controlli a campione sulla spiaggia durante le ore notturne. La stessa cosa sarà effettuata dai Carabinieri della Stazione di Fossacesiae dagli agenti della Polizia Locale. “Dobbiamo unire le forze – conclude Di Giuseppantonio – per tutelare l’incolumità dei nostri cittadini e per individuare nel più breve tempo possibile i fautori delle infrazioni e di coloro che, incivilmente, sporcano le nostre spiagge”.
Il Sindaco di Fossacesia, infine, ci tiene a precisare che la spiaggia libera di Fossacesia tutte le mattine viene pulita da personale in capo all’Ecolan ed invita chiunque verifichi delle irregolarità a segnalarle direttamente al numero verde 800.02.02.29.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.