Redazione Notizie D'Abruzzo

Pescara battuto nel recupero dalla Fiorentina

Grazie ad una doppietta di Tello al 68' ed al 95' la Fiorentina batte il Pescara 2-1 allo stadio Adriatico nel recupero della partita non disputata lo scorso 8 gennaio per neve. Con questa vittoria i viola salgono a 37 punti in classifica agganciando il Milan in settima posizione. "Nella prima parte della partita - ha detto l'allenatore della Fiorentina Paulo Sousa a fine gara a Premium - potevamo controllare meglio il gioco e cercare con triangolazioni di oltrepassare la barriera del Pescara formata da 10 giocatori dietro la linea della palla. Europa? Siamo più vicini alla zona Europa League, lavoriamo per vincere sempre, anche contro queste avversità. I ragazzi hanno provato che quando hanno voglia di vincere sono premiati e più competitivi". Pescara in una inedita maglia biancorossa in onore del gemellaggio con il Vicenza. 

"In passato ho preso gli applausi, ora prendo i fischi. Io ci metto sempre il massimo, ma questo non significa che sono perfetto, anzi sbaglio molto". Cosi' il tecnico del Pescara, Massimo Oddo, contestato per la prima volta dal pubblico di casa, al termine della sconfitta interna contro la Fiorentina. "Oggi abbiamo scelto di non andare a prenderli alti, perche' conoscevo le loro qualita' di palleggio e sapevo che quando attaccano si aprono molto - ha aggiunto Oddo -. Abbiamo fatto tutto molto bene, anche se ci e' mancata un po' di gamba per ripartire, ma loro sono una squadra che fa correre molto l'avversario e quindi abbiamo pagato dazio"

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Il turismo in Abruzzo riparte dalle Domeniche al Museo

Un weekend di sole che coincide con la prima domenica del mese di febbraio: per l’Associazione delle Guide Turistiche d’Abruzzo Natourarte il 2017 comincia qui, con 4 visite guidate nei musei statali d’Abruzzo e nelle città che li ospitano. L’invito è ad approfittare degli ingressi gratuiti programmati dal MIBACT nei musei di Celano, L’Aquila, Chieti e Pescara, per conoscerli e riaffermare la fruibilità turistica della regione, dopo il terrorismo mediatico indotto dai noti fatti di gennaio, ingiustificato per molte delle destinazioni turistiche regionali.
Le Domeniche al Museo di Natourarte si rivolgono a singoli, coppie e famiglie e saranno programmate, con itinerari di volta in volta diversi, per l’intero anno ogni prima domenica del mese: il 5 febbraio alle ore 10 si potrà scegliere tra la visita dell’Aquila e del Museo Nazionale D’Abruzzo e la visita di Pescara e del Museo Casa Natale di D’Annunzio; alle ore 16 sarà la volta di Celano e del Museo della Marsica sito nel Castello Piccolomini (iniziativa accessibile anche a persone cieche) oppure di Chieti e del Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo.
Per dettagli e prenotazioni è possibile consultare la pagina facebook Parlami d’Abruzzo, dove l’Associazione aggiorna costantemente sulle iniziative e sugli eventi organizzati.

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Santa Croce, l’azienda denuncia furti nello stabilimento

La societa' Santa Croce ha presentato una serie di esposti per denunciare i gravi episodi che da giorni si stanno verificando rendendo molto difficili le attivita': fuori la struttura produttiva marsicana infatti alcune persone bloccano camion in entrata e in uscita, minacciando gli stessi autotrasportatori e danneggiando pneumatici e mezzi. Il tutto, secondo quanto si e' appreso, a volte si verificherebbe anche alla presenza delle forze dell'ordine. A questo si aggiunge il furto di cavi di rame, scoperto ieri, che ha causato la devastazione di una cabina elettrica e di motori elettrici all'interno dello stabilimento che ha messo fuori uso l'impianto produttivo dove sono presenti circa 8 milioni di bottiglie di acqua sequestrate dalla regione.

Le denunce sono state indirizzate alle autorita' competenti e al prefetto dell'Aquila, al quale il patron, Camillo Colella, ha chiesto un incontro. "Non riusciamo a fare la nostra attivita' perche' subiamo azioni di disturbo. blocchi e anche minacce che restano impunite. Oltretutto, ci sono malintenzionati che pensano che lo stabilimento e' chiuso e abbandonato ed organizzano raid e atti vandalici notturni. Non sappiamo piu' cosa fare", ha detto Colella.

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Viabilità ancora critica nel Pescarese

E' sul versante della Majella che dopo l'ondata di maltempo si registrano ancora i maggiori problemi di viabilita' in provincia di Pescara. Restano chiuse per frana la Strada Provinciale 66, da Bolognano a Salle e la SP 20 tra Pianella e localita' Cartiera, in direzione Loreto. A Catignano e' stato rimosso il divieto di transito della SR 602 dopo i lavori di messa in sicurezza del campanile della chiesa di Catignano. Ancora interdetta al traffico, in seguito ad ordinanza della Prefettura, la SP tra Lettomanoppello e Passolanciano.

Ancora chiuso al transito l'ultimo tratto della SP 487, direzione Caramanico, in seguito al pericolo slavine comunicato dalla regione Abruzzo. Ulteriori criticita' sulla SP 67 (SS5 Tocco da Casauria- Musellaro) per uno smottamento della banchina e di parte della carreggiata. Sulla SP 65 - diramazione per Abbateggio - si registra un aggravamento dell'avvallamento con cedimento della sede stradale. Chiusa al traffico anche la SP59 SS5 (Turrivalignani-Lettomanoppello) al km 2+650, per ordinanza del Sindaco, a seguito di un muro pericolante sovrastante la scarpata stradale.

E' stata invece riaperta al transito veicolare domenica scorsa la SP 70 (diramazione Roccacaramanico) chiusa a seguito dell' ordinanza del Sindaco di sant'Eufemia dal giorno 22 gennaio. Il 26 gennaio la Prefettura ha comunicato al Comune e alla Provincia che, a seguito delle valutazioni effettuate da parte dell'Unita' Tecnico Scientifica di Valutazione, era diminuita la possibilita' di distacchi e che si riteneva di dover procedere alla pulizia e riapertura della strada. La Provincia ha effettuato immediatamente la pulizia della strada. Il giorno 28 gennaio, con ordinanza n. 7, ha disposto la riapertura al transito della strada provinciale che portava a Roccacaramanico. Tutte la viabilita' provinciale e' compromessa da piccoli smottamenti e buche, e da invasioni di alberi e rami spezzati dalla neve, anche se le strade sono transitabili. 

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Truffe on line, scoperti due pescaresi

Con annunci fraudolenti sulla rete mettevano in vendita lavatrici, stufe e ricambi per auto. La polizia di Arezzo ha denunciato due cittadini italiani responsabili di truffe online che sparivano dopo aver preso il denaro dagli ignari compratori. Gli agenti del commissariato di Sansepolcro, al termine di una complessa attività di indagine, hanno denunciato due persone, 46 e 79 anni, entrambi residenti a Pescara, responsabili di svariate truffe commesse online. Al commissariato si era presentata una coppia di conviventi che ha denunciato di aver acquistato una stufa a pellet rispondendo ad un annuncio pubblicato su un noto sito online di e-commerce, corrispondendo la somma di 750 euro, oggetto poi mai ricevuto. Le indagini della polizia hanno consentito di appurare che la somma era stata versata su una carta prepagata, abbinata ad un codice iban, rilasciata da un ufficio di Poste Italiane con sede in Pescara, mediante l'utilizzo di documenti di riconoscimento del titolare risultati contraffatti.

Gli agenti, in esecuzione del provvedimento di acquisizione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Arezzo, ha raccolto i dati richiesti al portale, al provider di rete ed ai gestori delle compagnie telefoniche, e attraverso il certosino incrocio delle informazioni, sono riusciti ad individuare gli autori ed il luogo di commissione della truffa. Gli indagati sono risultati autori di numerosi altri annunci fraudolenti, quali la vendita di lavatrici, stufe e ricambi per auto, inserzioni immediatamente segnalate ai portali ai fini della loro rimozione. Nell'ambito dell'attività della polizia di Arezzo, è stata richiesta anche la collaborazione della questura di Pescara che procede in una ulteriore attività investigativa volta ad accertare l'individuazione di altri complici dei due pescaresi deferiti alla Procura della Repubblica di Arezzo.

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Fumi tossici, chiuso e riaperto un tratto dell’autostrada A14 in Abruzzo

Chiuso in via precauzionale e poi riaperto in Abruzzo il tratto dell'autostrada A14 compreso tra i caselli di Roseto degli Abruzzi e Val Vibrata, in entrambe le direzioni. All'origine del provvedimento ci sarebbe la fuoriuscita di fumi potenzialmente pericolosi da una condotta di uno stabilimento di Mosciano Sant'Angelo. I fumi, a quanto appreso, si sarebbero poi dispersi nell'aria. L'autostrada e' rimasta chiusa per circa mezz'ora. Sul posto la Polizia autostradale e il personale della Direzione 7/mo tronco di Pescara. Ha coordinato gli interventi il Centro operativo autostradale (Coa) di Citta' Sant'Angelo. Nell'i'mpianto in cui e' avvenuto l'incidente sono invece intervenuti i Vigili del Fuoco. L'allarme e' stato dato da automobilisti che transitavano in zona, che hanno accusato bruciori e difficolta' respiratorie. 

Al lavoro ci sono due squadre dei vigili del fuoco di Teramo e del Distaccamento di Roseto degli Abruzzi, con sedici uomini e cinque mezzi. La fuoriuscita di acido peracetico si e' verificata nell'impianto di depurazione della Ruzzo Reti, da una cisterna contenente circa mille litri. I Vigili del fuoco stanno provvedendo a limitare e neutralizzare gli effetti della dispersione della sostanza pericolosa in ambiente mediante getti d'acqua frazionata

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Sottanelli: Aumentare gli investimenti di Enel e Terna in Abruzzo

 "Aumentare gli investimenti di Enel e Terna in Abruzzo": cosi' il deputato Giulio Sottanelli, parlamentare abruzzese di Scelta Civica, dopo la risposta in aula del ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, durante il question time, alla sua interrogazione in cui chiedeva al governo di chiarire quali fossero stati i reali investimenti effettuati da Enel e Terna sul territorio abruzzese rispetto a quelli annunciati a seguito del blackout nel 2015. "Enel ha comunicato di aver realizzato investimenti in Abruzzo nel biennio 2015-2016 somme pari a 87 milioni di euro, di cui 43 nel 2016, in particolare sulla rete di media tensione e di aver programmato per il biennio 2017-2018 ulteriori 90 milioni per nuovi investimenti. Terna da parte sua ha comunicato invece di aver investito 200 milioni negli anni 2015 e 2016" ha detto il Ministro Carlo Calenda, riferisce Sottanelli.

"In ogni caso - ha aggiunto il ministro - sara' richiesto ai concessionari del servizio elettrico di rivedere piani di intervento e di ammodernamento delle reti sulla base di parametri tecnici che consentano di fronteggiare situazioni meteorologiche ritenute fino ad oggi del tutto anomale e con l'obiettivo di aumentarne la capacita' di resistenza, anche in condizioni eccezionali. In relazione ai danni ricordo che esiste l'obbligo di rimborso per gli utenti per le disalimentazioni, nei termini fissati dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas con cui sara' valutata nelle prossime settimane la richiesta di risarcimenti specifici".

"Terna nel 2015, dopo il precedente blackout, aveva annunciato 1 miliardo di investimenti in questa stessa aula tramite il ministro Guidi, prendiamo atto che la cifra investita, ad oggi, e' ferma a 200 milioni di euro, la invito ad approfondire dove e' finito questo miliardo di euro" ha replicato Sottanelli.

"Rilevo poi - ha aggiunto il parlamentare - dal piano strategico che Enel ha presentato per il triennio 2017-2019 il gruppo prevede a livello complessivo la riduzione del 7% degli investimenti in manutenzione a 2,8 miliardi di euro nel 2019 rispetto ai 3,0 miliardi di euro del 2016, penso e spero che possiate far presente a Enel che non abbiamo bisogno di tagli ma di investimenti nella manutenzione affinche' non debba piu' ripetersi cio' che e' accaduto in Abruzzo nelle ultime settimane". 

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Uso illegale del telepass Sangritana, 3 condanne e 2 assoluzioni

Tre condanne e due assoluzioni per il processo per l'illegale utilizzo dei telepass di servizio della Sangritana/Tua di Lanciano. Deceduto un sesto imputato. Nella sentenza emessa oggi pomeriggio dal Tribunale collegiale (pm Andrea Papalia), il principale imputato, Aurelio Giovannelli, ha avuto un anno e 3 mesi di reclusione con reato derubricato da peculato a furto. Per l'indebito utilizzo dei telepass condanna inoltre a 1 anno e due mesi per Gabriele Maddestra e nove mesi per Antonio Martelli. Assolte Stefania Ciarelli e Angela La Farciola. I fatti contestati risalivano agli anni 2010-2011. Secondo l'accusa i telepass venivano utilizzati in autostrada dai dipendenti per andare a fare week end, shopping, cene e divertimenti. La Sangritana, costituitasi parte civile, e' stata risarcita dei danni dai 500 a 100 euro

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Il coraggio della convivenza

La nostra società viene definita come “multiculturale” ovvero uno spazio all’interno del quale coesistono più culture.

Molti hanno definito questa situazione come positiva, sinonimo di integrazione e tolleranza.

Tuttavia, il multiculturalismo non ha come fine la convivenza bensì la semplice coesistenza, la presenza appunto di culture diverse sullo stesso territorio che non instaurano nessun tipo di relazione.

Fenomeni come la globalizzazione, lo sviluppo della tecnologia, l’abbattimento di barriere fisiche e culturali, sembrano rispondere alle linee guida di una “cultura dominante”. Protagonista indiscusso è l’Occidente, che da sempre rivendica il ruolo di civilizzatore del mondo; tuttavia la tolleranza che vanta appare come una mascherata imposizione di un progetto che non ha come obiettivo l’armonia ma il predominio, espressione di una mentalità individualistica e capitalistica.

Se la molteplicità è ormai diventata una realtà del nostro mondo, siamo davvero civili quando trasformiamo l’integrazione in assimilazione, l’equità in uguaglianza?

L’Occidente ha sempre risposto al problema della diversità con l’assorbimento delle componenti minoritarie, ma questa non è l’unica strada.

A partire dagli anni settanta si è affermato il concetto di interculturalità, il quale nasce inizialmente per rispondere agli scambi culturali tra studenti della nascente generazione Erasmus.

Questa è solo una parte di un approccio che non risponde solo all’esigenza di creare un “ponte tra culture” ma ha il potere di modificare il concetto stesso di cultura, la quale, fino ad oggi è stata definita come un qualcosa di statico, immutabile.

È necessario educare all’interculturalità eliminando la convinzione che la pluralità sia una minaccia, che esistano culture di “serie a” e culture di “serie b”, che la conoscenza sia un strumento per dominare il diverso, violando qualsiasi equilibrio.  

Ma se gli Occidentali sono in “posizione di vantaggio” perché devono preoccuparsi?

La nostra società non è in difficoltà solo per l’emergenza immigrazione ma per altre problematiche che provengono dall’interno: lo scontro tra vecchie e nuove generazioni, le disparità tra Nord e Sud, l’omosessualità e le lotte per la parità di genere.

Ci vuole coraggio per convivere, per accettare il diverso, per comprenderlo, per fare in modo che non si parli di cultura come un macigno che pesa su ogni individuo ma come pratica culturale nella quale è presente la solidarietà, intesa come rispetto dei ritmi di vita di ogni società, come un dialogo sempre aperto con noi stessi e con gli altri.

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Un vino solo di uva, la sfida dei giovani produttori

"Il rispetto della natura per noi è tutto, solo così possiamo davvero pensare di cambiare i metodi di lavorazione e definire in concreto un futuro dove tra uomo e ambiente ci sia un equilibrio". Quello di Marco Giuliani e Davide Gentile, è davvero un progetto unico perché dalla scelta del terreno, ad "armare" i vigneti, alla raccolta delle uve, alla pigiatura e, infine, alla produzione del vino, ogni processo è fatto senza trattamenti chimici o correttivi. Quasi un miracolo, ma ad alto rischio. "Per intraprendere una sfida del genere, senza chimica, puoi giocati un anno di lavoro, ci serve coraggio, e credere nelle forze positive della natura, per questo ci chiamiamo 'Lammidia' perché prima di iniziare la fermentazione da una anziana contadina ci facciamo togliere il malocchio, e la cosa incredibile che solo dopo questo rito così arcaico inizia la fermentazione delle uve". Forse un po' credenza un poco scaramanzia, ma Marco e Davide, sono i giovani protagonisti di un esperimento audace: produrre, senza mai aggiungere un additivo.

Dietro la vostra produzione c'è un bluff oppure fate suo serio?

"Possiamo rispettare la natura al punto di confidare solo in lei perché non puntiamo a fare soldi ma a seguire solo la nostra idea: produrre vini di qualità come passione per il buon bere, e successivamente, abbiamo fatto questo balzo verso una produzione che sia la più  naturale possibile, o la meno condizionata possibile. Questo progetto nasce da un percorso molto selettivo: cura dei vigneti, niente  trattamenti aggressivi e quindi attenzione biologica, una vendemmia attenta e una cantina ordinata dove non ci devono essere aggiunte di prodotti di nessun tipo. Certo che si rischia molto ed è faticoso ma la soddisfazione è davvero tanta".

Ma la vostra è una produzione di nicchia. Pensate di riuscire a crescere?

"I produttori come noi sono già una realtà, spesso solo per hobby ma che va consolidandosi e crescendo, perché il risultato è migliore, certo lo è per i nostri gusti ma, soprattutto, lo è per i consumatori che apprezzano. Noi produciamo 18 mila bottiglie di vino e per noi vanno benissimo"

Come vi siete documentati per la produzione biologica?

"Una scelta nata per passione personale, ci siamo poi informati sui libri, consultato produttori all'avanguardia che sperimentano e contadini anziani che sono una miniera di informazioni. In questi anni abbiamo fatto un mix tra vecchio e nuova cultura del vino, poi abbiamo iniziato a produrre. Per noi l'agricoltura non è una questione di guadagno ma di passione, quindi per certi versi resistiamo un po di più agli sforzi.

È possibile fare cose buone e naturali, oppure è una sorta di moda?

"Per noi si tratta di un lavoro a tutto tondo, che può funzionare solo se ci metti molto impegno, entusiasmo e passione".

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