Redazione Notizie D'Abruzzo

A Goffredo Palmerini il premio internazionale di giornalismo Gaetano Scardocchia 2017

L’aquilano Goffredo Palmerini è il vincitore del Premio internazionale di giornalismo “Gaetano Scardocchia” riservato alla Stampa italiana all’estero, edizione 2017. Questa la decisione assunta all’unanimità dalla Giuria presieduta dal prof. Giuseppe Di Claudio, che lo ha scelto tra i giornalisti che comunicano l’Italia nel mondo attraverso le agenzie internazionali e i quotidiani, giornali on line, riviste e periodici pubblicati all’estero. A lui andrà l’artistica targa di bronzo realizzata dalla millenaria fonderia Marinelli di Agnone, in Molise, famosa nel mondo per le sue campane. Il Premio vanta la Medaglia del Presidente della Repubblica ed ha il patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati, della Regione Piemonte e del Comune di Ostana. “E' per me un grande onore ricevere un riconoscimento internazionale intitolato ad un gigante del giornalismo, come Gaetano Scardocchia, per l’attività che conduco sulla stampa italiana all'estero. Uno stimolo a fare meglio e di più nel comunicare la più bella Italia con le sue straordinarie meraviglie e singolarità, e tra esse L'Aquila e l'Abruzzo. Grazie di cuore a tutti!” Così Palmerini ha risposto con un post su Facebook alle centinaia di messaggi di congratulazioni arrivatigli da tutto il mondo.

 

Il giornalista e scrittore abruzzese sarà ad Ostana dal 19 al 21 maggio per le manifestazioni del Premio “Gaetano Scardocchia”, alla sua terza edizione. Le prime due si sono tenute nel 2009 a Madrid e nel 2011 a Berlino. La scelta di Ostana, piccolo Comune di 85 abitanti in provincia di Cuneo e sotto il Monviso, riconosciuto nel Club dei Borghi più belli d’Italia, è dovuta dal fatto che l’ONU ha dichiarato il 2017 Anno internazionale del Turismo sostenibile per lo Sviluppo. Nell’ambito degli eventi del Premio è infatti programmato un Convegno proprio sul tema. Ne saranno relatori Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana, Tobias Luthe, docente di Scienze della Sostenibilità all’Università di Coira (Svizzera), Giuseppe Di Claudio, presidente del Centro Studi Terra Molisana, e Goffredo Palmerini.

Inviato e corrispondente dall’estero di grandi quotidiani, come il Giorno, Corriere della Sera, la Repubblica e La Stampa, di cui fu direttore dal 1986 al 1990, - ha scritto Giuseppe Di Claudio, presidente del Premio - Gaetano Scardocchia sarà protagonista ideale d’un evento in sua memoria che si svolgerà nel Centro Culturale ‘Lou Pourtoun’ di Ostana, storico contesto per manifestazioni di grande rilievo culturale. Partito dal piccolo Molise, Gaetano Scardocchia (Campobasso, 1937 – New York, 1993) riuscì a conquistare le vette della stampa internazionale, meritandosi stima, prestigio e riconoscimenti. Un giornalista di classe e di raro talento, un Molisano per le vie del mondo come amava definirsi”. Vittorio Zucconi così da New York scrisse su Repubblica, all’indomani della prematura morte di Scardocchia:

[...] Gaetano non è dovuto morire per scoprire che era il migliore di noi. Scardocchia aveva cominciato il mestiere trent'anni or sono, come giornalista d'agenzia. Era poi stato corrispondente estero in Austria e in Germania, per il Giorno [...]. Non c'era stato grande giornale italiano, dopo il Giorno, che non lo avesse voluto contare tra le sue firme: il Corriere, come capo della sua redazione politica a Roma poi come corrispondente a Pechino; Repubblica, che lo aveva avuto come corrispondente da New York. La Stampa ne aveva fatto addirittura il suo direttore, nel 1986 e, alla fine del suo mandato, gli aveva chiesto di essere il suo osservatore di politica estera e di società americana nella sede di maggior prestigio, New York. Non c'era nulla che questo molisano straordinario non sapesse fare benissimo. Non c'è nulla che non abbia fatto benissimo, e sempre con il patema d'animo di non riuscire ad essere all'altezza della misura che lui stesso si imponeva. In quest'epoca di giornalismo vanaglorioso e cialtrone, di schiaffi e di parolacce in televisione, Gaetano Scardocchia era l'eccezione. Era la testimonianza che si può essere grandi, importanti, rispettati anche senza distribuire spazzatura, anche senza avere amici politici, santi protettori, sponsor che tirano la volata. Per questo, ieri pomeriggio su un marciapiede di Manhattan non si è afflosciato soltanto un uomo, che già sarebbe una perdita terribile come per ogni uomo che muore, ma una persona onesta. Un giornalista onesto. Uno di quelli che ti rendono orgoglioso, per una volta, di essere insieme a un italiano e a un giornalista.”

Goffredo Palmerini, vincitore del Premio “Gaetano Scardocchia” 2017, è nato a L’Aquila nel 1948. Per quasi trent’anni è stato amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, più volte assessore e vice sindaco. Lasciata la politica attiva nel 2007, ha iniziato un’intensa attività giornalistica su agenzie internazionali e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono pubblicati su numerose testate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. Ha pubblicato i volumi Oltre confine (2007), Abruzzo Gran Riserva (2008) L’Aquila nel mondo (2010), L’altra Italia (2012), L’Italia dei sogni (2014), Le radici e le ali (2016), L’Italia nel cuore (2017) ora in corso di pubblicazione. Numerosi i riconoscimenti ricevuti per la sua attività giornalistica e culturale. Studioso di migrazioni, è componente del Comitato scientifico del Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo (ed. SER e Fondazione Migrantes, 2014), per la quale opera è anche uno degli autori. Esponente di diversi enti ed organismi nazionali che operano nel campo dell’emigrazione, è tra i più operosi ambasciatori dell’Abruzzo nel mondo.

 

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L’Aquila: esibizione dei solisti aquilani in ospedale

 

Iniziativa alla quinta edizione, nel solco del processo di umanizzazione della sanità, da tempo avviato dalla Asl.

IN AZIONE UN TRIO ALLE ORE 11 NEL REPARTO DIALISI E, A SEGUIRE, UN NUTRITO GRUPPO DI ALLIEVI DELLA SCUOLA MEDIA A INDIRIZZO MUSICALE NEI POLIAMBULATORI.

Repertorio che spazierà tra generi ed epoche diverse: anche Bach, Beethoven e Mozart.

La parola ‘sanità’ avrà domani, mercoledì 17 maggio, un ‘suono’ decisamente diverso in ospedale: note di Beethoven durante la dialisi e sonorità (anche) di Mozart nei pressi dei poliambulatori. Dalle ore 11, al San Salvatore, l’atmosfera ospedaliera si dipanerà secondo uno ‘spartito’ diverso grazie all’esibizione dell’associazione dei Solisti Aquilani che diffonderanno, in alcuni punti del presidio, risonanze virtuose di violino e pianoforte. Le note cominceranno a diffondersi, in contemporanea, all’interno del reparto dialisi e nei poliambulatori (area diabetologica) mentre, a partire da mezzogiorno, si udiranno anche nell’area esterna delle sale operatorie. Un paio d’ore in cui l’ambiente sanitario avrà maggiore ‘leggerezza’ e vibrazioni emotive, nel solco di un’esperienza che è giunta ormai al quinto anno e che si iscrive nel capitolo della cosiddetta umanizzazione della sanità, promosso e sostenuto dalla direzione sanitaria del presidio. Al reparto dialisi, alle 11.00, si esibirà il trio dei solisti aquilani composto da: Federico Cardilli (violino), Margherita Di Giovanni (viola) e Giulio Ferretti (violoncello). Verranno eseguite musiche di Schubert, Beethoven e Klein. Simultaneamente, come detto, entreranno in azione gli allievi della scuola media ‘D. Alighieri’ a indirizzo musicale che porteranno le loro note nell’area diabetologica dei poliambulatori e, successivamente, alle ore 12.00, all’area esterna delle sale operatorie dell’ospedale. Gli allievi della Media a indirizzo musicale che si esibiranno domani sono: Fiorella Di Nino, Carlotta Amorosi, Sara Panepucci, Michele Di Loreto, Giulia Cardarelli, Laura Badia Cristina Petrocco, Giulia Mariani, Beatrice Del Vecchio, Enzo Benchea, Martina Di Nardo, Arlette Milena Custode, Francesco Spera, Laura Sescu, Martini Melizza, Leonardo Giannangeli, Irene D’Angelo, Simone Del Vecchio, Debora Bakaj, Riccardo Battaglia, Marco Coccciolone, Sara Colaianni, Nicole Trombetta, Sveva De Luca, Ludovica Leone, Davide Paolucci ed Elena Cantalini.

Le esecuzioni porteranno ariette, preludi e valzer tra camici bianchi, pazienti e utenti, spaziando tra generi ed epoche diverse per dar vita a un repertorio assolutamente godibile. Verranno proposti, tra gli altri, brani di Bach, Mozart, Vinciguerra, Molin e Barrat. L’idea di associare la musica all’ambiente ospedaliero è ormai consolidata e si è rilevata felice tanto che, ormai da 5 anni, riscuote un ampio gradimento da parte degli utenti, in alcuni casi entusiasti. Un fatto che rientra nel processo di umanizzazione della sanità, da tempo avviato dalla Asl e declinato di volta in volta in modo diverso, nell’ottica di una migliore qualità di vita del paziente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Università d’Annunzio, assolto dg Del Vecchio dall’accusa di violazione della privacy

Il direttore generale dell'universita' 'D'Annunzio' di Chieti-Pescara, Filippo Del Vecchio, e' stato assolto perche' il fatto non costituisce reato dalle accuse di violazione della privacy e diffamazione, reati per i quali l'accusa aveva chiesto rispettivamente un anno di e tre mesi di reclusione. Il processo si e' tenuto oggi pomeriggio dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino il quale all'inizio dell'udienza ha revocato l'ammissione delle prove testimoniali ritenendole superflue alla luce "dell'ampio ed esaustivo compendio documentale prodotto dalle parti". La vicenda da cui ha preso le mosse il processo a carico di Del Vecchio, che attualmente e' interdetto dai pubblici uffici nell'ambito di un'indagine per abuso d'ufficio unitamente all'ex rettore Carmine Di Ilio, e' relativa alla diffusione a mezzo e mail inviate tutto il personale dell'universita', da parte dello stesso Del Vecchio, del documento denominato analisi utilizzo fondo accessorio 2001-2013. Il documento, pubblicato anche sul sito istituzionale della d'Annunzio, conteneva i nomi di oltre un centinaio di dipendenti e delle somme accessorie ricevute da ognuno di loro: secondo il direttore generale si tratta di benefici, elargiti sotto la precedente gestione amministrativa dell'ateneo, non previsti ne' da leggi ne' da contratti. Secondo l'accusa la condotta di Del Vecchio oltre a violare la privacy avrebbe offeso la reputazione dei dipendenti. E 53 di questi si sono costituiti parte civile. Oggi l'unico ad essere sentito in aula, nella veste di imputato e' stato lo stesso Del Vecchio il quale, difeso dall'avvocato Stefano Rossi, ha ricostruito le diverse criticita' riscontrate quando si insedio' al vertice amministrativo dell'ateneo, nel 2012. E fra queste l'erogazione in un decennio precedente di 8 milioni di euro a titolo di trattamento accessorio al di fuori della costituzione di un qualsiasi fondo Del Vecchio ha tra l'altro evidenziato che un'ispezione condotta dal Mef gia' nel 2003 rilevo' l'assenza del Fondo di trattamento accessorio, ''trattamento che - ha detto il Dg in aula - veniva pagato dall'ateneo sulla base di consuetudini, in violazione del testo unico sul pubblico impiego''. Del Vecchio ha anche sottolineato che quando arrivo' alla D'Annunzio il sito sulla trasparenza non esisteva e che venne realizzato acquistando uno specifico software. Uno dei legali di parte civile, l'avv. Silvio Rustignoli, ha annunciato ricorso in appello. Nessun commento da parte di Del Vecchio.

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I parenti delle vittime di Rigopiano incontreranno Papa Francesco

I parenti delle vittime dell'hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto da una valanga lo scorso 18 gennaio provocando la morte di 29 persone, saranno ricevuti da Papa Francesco in occasione dell'udienza generale del prossimo 17 maggio, in piazza San Pietro. Lo rende noto il 'Comitato vittime di Rigopiano', che sottolinea come "la presenza al cospetto del Santo Padre ha per noi un significato molto particolare". "Questi ultimi quattro mesi - dicono i parenti delle vittime - sono stati durissimi; abbiamo dovuto piangere i nostri cari, lottare contro il totale abbandono delle istituzioni, chiedere disperatamente di conoscere la verita', fare i conti con i nomi dei primi indagati e, infine, combattere per riavere, prima che finiscano nelle mani degli sciacalli, cio' che e' rimasto dei nostri familiari. Per questo - aggiungono - speriamo vivamente di trovare nelle parole di papa Francesco un po' di quella serenita' e di quella forza necessaria ad affrontare dignitosamente il nostro futuro". "Ci ritroveremo tutti mercoledi', alle 4, alla stazione centrale di Pescara - annunciano al comitato - per poi partire in autobus alla volta di Roma dove, dopo esserci ricongiunti con tutti coloro che verranno dalle altre regioni, faremo ingresso in piazza San Pietro. A noi sara' riservata la zona del sagrato alla destra del Santo Padre, in cui ci sistemeremo tenendo in mano ciascuno un palloncino con appesa una rosa bianca. Al termine della celebrazione i palloncini con le rose voleranno in cielo, cosi' come e' accaduto ai nostri angeli quel maledetto 18 gennaio". Al Papa verra' consegnato "un presente, in ricordo delle 29 vittime di questa immane tragedia". A seguire ci sara' un "pranzo-riunione, durante il quale decideremo quali saranno le prossime mosse della nostra battaglia".

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Progetto Noemi, incontro in Regione per le risorse per l’assistenza

C'e' l'impegno della Regione Abruzzo per il ripristino dei fondi previsti nel capitolo denominato 'Sostegno famiglie di minori affetti da malattie rare e disabilita' gravissima'. E' quanto emerso al termine di un incontro che si e' svolto nella sede del dipartimento Salute e Welfare dell'ente, a Pescara. All'incontro hanno partecipato Andrea Sciarretta, presidente della onlus 'Progetto Noemi' e papa' della piccola Noemi, affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1), l'assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, quello alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, il direttore del Dipartimento per la Salute e il Welfare, Angelo Muraglia, e il pediatra Nino Ajello. La piccola Noemi, 4 anni e mezzo, di Guardiagrele, ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. Di lei si occupano i genitori, ma Andrea a giugno scorso ha perso il lavoro. "Presenteremo una legge in Consiglio regionale per la riprogrammazione dei fondi in modo da ripristinare le risorse relative al capitolo 71682 'Sostegno famiglie di minori affetti da malattie rare e disabilita' gravissima' - afferma Sclocco a conclusione dell'incontro - Si tratta di circa 200 mila euro. C'e' poi l'avanzo dello scorso anno, pari a circa 80 mila euro. Piu' in generale - osserva l'assessore - sulle questioni che riguardano le politiche sociali si vorrebbe un dibattito serio. Serve una riflessione politica ed occorre fare il punto della situazione, per arrivare a soluzioni serie e definitive per risolvere questo ed altri casi". "C'e' l'impegno a risolvere la questione entro il 15 giugno - dice Sciarretta - Vigileremo affinche' cio' avvenga. Disabilita', oltre ad essere causa di poverta', vuol dire anche essere cittadini di serie B. Auspico che dopo questo impegno vi sia anche un impegno per il futuro, perche' non possiamo tornare qui anche l'anno prossimo, protestare e ribadire gli stessi concetti; non e' dignitoso. Non siamo qui per dire che la disabilita' e' un privilegio. L'assistenza e la capacita' di assistere i propri cari con disabilita' sono diritti che molto spesso vengono negati".

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Trofeo Squillamantis, devoluti 4.000 euro alla Uildm

«Il Trofeo Squillamantis si conferma un successo sportivo, ma ancor di più per la solidarietà. Anche questa edizione infatti è stata apprezzata da atleti, cittadini e ha permesso di contribuire ad una causa importante come la ricerca». Lo dichiara l’assessore alle Manifestazioni Ottavio De Martinis. Grazie alla partecipazione di oltre 120 atleti il Trofeo Squillamantis ha permesso di raccogliere circa 4000 euro già devoluti alla Uildm, l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Soddisfatto l’organizzatore Graziano Wade dell’associazione Squillamantis che ha sottolineato «l’importantissimo contributo dei tanti sponsor che ci hanno sostenuto e che hanno permesso di collaborare alla preziosa attività della Uildm nella lotta alla distrofia muscolare». La gara non agonistica di duathlon ha visto gli atleti suddivisi in due categorie, quella degli adulti e quella degli Iron Kids, con bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni, sfidarsi in 5 km di corsa, 14 di bike e 2 di corsa. La manifestazione è stata affiancata anche da una gara di pattinaggio di 15 km. Testimonial della manifestazione è stata Roberta Pagliuca, triatleta affetta da tetraparesi spastica, partecipante insieme a Graziano Wade all’Iron Man 70.3.

Il trofeo è stato intitolato a Gianni Fargione, podista molto conosciuto, scomparso ad aprile 2015, dopo essersi ammalato di Sla e Lorenzo Apolloni, che fu uno dei soci fondatori della cooperativa “Insieme Diversamente”, due persone che tanto hanno dato al mondo dello sport e della solidarietà.

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Rapporto Cresa, luci e ombre nel quarto trimestre 2016

Luci e ombre sull'economia abruzzese dallo studio del Cresa, il Centro studi delle camere di Commercio abruzzesi, nel quarto trimestre 2016. A fronte della conferma della ripresa dell'industria manifatturiera, si registra un calo nei comparti chimico-farmaceutico, trasporti ed elettronica. Soffrono l'artigianato, la ristorazione e il commercio, dove si registra anche una diminuzione dei prezzi. Segnali incoraggianti dal settore dell'edilizia. L'indagine, presentata all'Aquila tra gli altri dal presidente del centro studi, Roberto Di Vincenzo, si basa su un campione di 464 imprese con almeno 10 addetti. "Il settore manifatturiero e' trainante per la nostra regione, ed e' importante che dia segni positivi - spiega Di Vincenzo - E c'e' un altro aspetto favorevole, anche l'industria tradizionale della piccola e media impresa, come il tessile, l'abbigliamento, il legno-mobile, sta andando bene. Quindi non e' piu' solo il mondo delle grandi imprese che sta crescendo, ma tutto il settore". "L'attivita' produttiva ha registrato un aumento del +2,8% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente - si legge in una nota - scaturito da dinamiche positive ascrivibili, in particolare, alla metalmeccanica, alla lavorazione di minerali non metalliferi e all'intero comparto tradizionale: alimentare, tessile-abbigliamento, legno". Se si considera la media annua, per il Cresa la produzione industriale risulta aumentata in aggregato del 4,6% rispetto al 2015. Sono state ancora le imprese con piu' di 250 addetti a trainare il sistema produttivo regionale (+8% rispetto al 2015), ma e' il consolidamento della ripresa delle imprese di minori dimensioni a richiamare le maggiori attenzioni. Per le imprese di minori dimensioni il 2016 si e' concluso con un risultato complessivo superiore a quello dell'anno prece-dente. Nella parte finale del 2016 l'attivita' produttiva delle medie imprese (50-249 addetti) e' tornata a crescere (2,3%) dopo una fase di relativo ristagno. Il 2016 si chiude con un risultato (+1,7%) inferiore a quello delle altre classi dimensionali. Nel quarto trimestre, l'incremento degli ordinativi esteri e' rallentato sensibilmente in termini tendenziali, ma la variazione media annua supera abbondantemente quella della domanda interna, al pari di quanto avvenuto nel 2015. La dinamica occupazionale non e' stata particolarmente brillante, ma sembra essersi definitivamente portata in territorio positivo, lasciando intravedere segnali incoraggianti di una effettiva inversione di tendenza. Nel settore dell'artigianato si registrano risultati negativi soprattutto tra le pmi che forniscono servizi alle imprese e alle persone. Anche gli ordini totali diminuiscono sia sul breve che sul lungo periodo, soprattutto tra le imprese di piccole dimensioni, quelle manifatturiere e quelle dei servizi alle persone. Male anche il commercio, dove si registra una flessione dello -0,5% congiunturale, del -2,6% su base tendenziale. Gli esercizi piu' grandi hanno spinto le vendite facendo infatti leva sul sensibile abbassamento dei prezzi, al contrario di quelli piccoli e medi, li mantengono nel complesso invariati. Buone notizie invece dal settore edilizio: dove si registra un aumento della produzione dello +0,8%, del fatturato del 0,9%. Eppure le commesse mostrano un certo calo (-1,8%) accompagnato da un sensibile incremento dell'occupazione totale del 5,9, di quella straniera dello 0,9 per cento. 

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Dal peperoncino possibile arma anti-alzheimer

Il recettore del principio piccante del peperoncino potrebbe bloccare dolore e infiammazioni del cervello e combattere così patologie neurologiche come la sindrome di Alzheimer e la sclerosi multipla. E' quanto emerge da una ricerca condotta da Sergio Oddi, docente di Biochimica alla Facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Teramo, in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia e l'European Brain Research Institute-Fondazione Rita Levi Montalcini di Roma, pubblicata di recente sulla rivista Nature Communications. Il lavoro dimostra, per la prima volta, la presenza nel cervello del canale ionico TRPV1, il recettore degli endovanilloidi e della capsaicina, il principio piccante del peperoncino. In particolare lo studio chiarisce come in alcune aree cerebrali e in alcuni sotto-tipi cellulari specializzati nella risposta immunitaria, questo recettore svolga un importante ruolo nel controllo della risposta neuroinfiammatoria e del dolore cronico neuropatico, aprendo la strada a nuovi approcci terapeutici per malattie associate ad una componente infiammatoria del cervello.

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Crollo hotel Rigopiano, i carabinieri sequestrano altri documenti

Sequestri da parte dei Carabinieri Forestale di Pescara alla Regione Abruzzo Ufficio Prevenzione Rischi Protezione Civile. Inizia a delinearsi il secondo fronte dell'indagine sulla valanga di Rigopiano condotta dal PM della Procura della Repubblica di Pescara Andrea Papalia su un ulteriore reato contestato, dopo quello di omicidio e lesioni colpose e' quello di disastro colposo. Questa mattina i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara hanno eseguito su ordine della Procura un corposo sequestro di documentazione negli Uffici della Regione Abruzzo Ufficio Prevenzione Rischi Protezione Civile inerente la realizzazione della Carta di localizzazione pericolo valanghe che sarebbe iniziata addirittura dal 1988 e mai portata a termine. In una riunione del CORENEVA (Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e valanghe) del 1993 si sollecitava la redazione della perimetrazione del rischio valanghe entro 20-30 giorni.

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Crollo hotel Rigopiano, i legali del sindaco di Farindola denunciano la Regione

Una denuncia per disastro valanghivo doloso, in relazione alla tragedia dell'Hotel Rigopiano, e' stata presentata contro la Regione Abruzzo il 12 maggio scorso presso la Procura della Repubblica dell'Aquila, dai legali del Comune di Farindola, del sindaco Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli. A rivelarlo sono gli avvocati Cristiana Valentini, Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri che domani, alle 10.30 all'Hotel Esplanade di Pescara, terranno una conferenza stampa "nel corso della quale verranno illustrate le motivazioni e gli elementi di prova che sostengono la denuncia". Lacchetta e Colangeli risultano indagati dalla Procura di Pescara, insieme al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, al direttore dell'albergo Bruno Di Tommaso e ai due funzionari della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e atti omissivi in materia di sicurezza del lavoro, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano.

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