Redazione Notizie D'Abruzzo

La Casa della Memoria. Secondo appuntamento teatrale al Museo Genti d’Abruzzo

 

La Casa della Memoria, la prima edizione della rassegna teatrale a cura di Muré Teatro, continua domenica 7 maggio, alle ore 18:00, presso il Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo, con lo spettacolo teatrale “Maja, storie di donne dalla Majella al Gran Sasso”. In scena l’attrice e regista di Muré Teatro, Francesca Camilla D’Amico, fondatrice del gruppo insieme a Marcello Sacerdote e Manuel Borgia. Con Muré Teatro, è finalista al Premio Scenario per Ustica nel 2015 per la regia di “Courage!”. L’attrice pescarese partecipa a rassegne e festival a livello nazionale, con “Maja” sarà in scena a Milano dall’11 al 18 giugno all’interno del MilanoOff F.I.L Festival:

questo spettacolo nasce dalla volontà di ricostruire, attraverso le testimonianze degli anziani, alcuni momenti di vita delle donne, nella cultura contadina abruzzese.

Queste memorie hanno dato vita ad un piccolo grande racconto che somiglia a un album fotografico o ad una valigetta piena di ricordi, da cui escono frammenti di canti popolari femminili, leggende fiabesche legate alle montagne abruzzesi che emergono quasi come personaggi: la Majella e il Gran Sasso. Sono loro a parlare: Adelina, Mariacinta, Annuccia, Za Rosa, Maria e tante altre. Loro che hanno attraversato ogni giorno, a piedi, scalze, cantando, faticando, i campi del '900. Un'attrice e una pianta di basilico, "Vasanicola", per uno spettacolo dove teatro e racconto si intrecciano con i fili della poesia e del dialetto, senza dimenticare la leggerezza dell'incontro e della relazione.

“LA CASA DELLA MEMORIA è fatta di volti, voci, paesaggi, profumi, ma anche di cose che non si possono raccontare se non con quella poesia di cui tutti abbiamo bisogno. Immagini che si intrecciano con il luogo che abitiamo, con la Storia che attraversiamo e ci lega a doppio filo con quelli che l'hanno abitata prima di noi questa “casa”, questa Storia. Senza conoscerla è difficile capire il presente e immaginare il futuro, ed è questa “casa” che va fortificata, che ci portiamo dentro, quando scegliamo di restare o di tornare.” - spiega Francesca Camilla D’Amico - “per questo la rassegna si chiama “La Casa della Memoria”, una casa per “smemorati”e “esuli” della propria terra. Una casa che sarà abitata dal teatro e dall’incontro.”

La Casa della Memoria prosegue ospitando uno spettacolo ogni domenica, fino al 21 maggio. L’appuntamento è sempre alle ore 18:00 presso il Bagno Borbonico. Domenica 14 maggio sarà la volta di “Lupo in-canto” , racconto teatrale in musica con Marcello Sacerdote e le musiche di scena di Flavia Massimo al violoncello.

 

 

 

 

 

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Oltre un quarto dei giovani italiani è senza lavoro

Oltre un quarto dei giovani italiani tra i 15 e i 34 anni e' senza lavoro e fuori dai percorsi educativi e formativi: nel 2016 - secondo le tabelle pubblicate dall'Eurostat - il 26% degli under 35 del nostro Paese risultava neet (neither in employment nor in education and training ) a fronte di una media Ue del 15,6%. Il dato italiano e' il peggiore in Europa nel 2016 e pur migliorando rispetto al 2015 (era al 26,9%) sorpassa anche la media greca (25,6% dal 27,1% del 2015). La percentuale di neet aumenta ancora se si guarda alla fascia di eta' tra i 25 e i 35 anni, quella nella quale in genere si e' terminato il percorso formativo: in questa fascia i neet sono al 31,4% a fronte del 19% medio in Ue. L'Italia e' al top in Europa anche per neet tra i 20 e i 34 anni con il 30,7%, oltre otto punti in piu' rispetto al periodo pre crisi (22,4%). Il nostro Paese sconta l'alto numero di abbandoni scolastici, la scarsa percentuale di giovani che studiano dopo il diploma (solo il 26,2% i laureati tra coloro che hanno tra i 30 e i 34 anni, penultimo paese in Ue) e le difficolta' nel trovare lavoro.

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Fondi europei, le Regioni del Mezzogiorno accelerano

Le regioni italiane del Mezzogiorno negli ultimi mesi hanno accelerato sull'attuazione della programmazione dei Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr), ma occorre uno scatto in piu' sulla spesa, anche per raggiungere i target della revisione sulla performance prevista per il 2019. Lo si apprende da fonti Ue all'indomani dell'incontro, tra gli esperti delle Politiche regionali della Commissione Ue, i rappresentanti dell'Agenzia per la Coesione territoriale e quelli delle Autorita' di gestione delle otto regioni destinatarie di circa l'83% del pacchetto da 20,6 miliardi di euro di Fesr, assegnati all'Italia, per il 2014-2020. Di queste, a prendere le fette piu' consistenti sono Sicilia, 3,418 miliardi; Campania, 3,085 miliardi; Puglia, 2,788 miliardi e Calabria, 1,529 miliardi. Alla fine di gennaio (ultimo dato disponibile - il prossimo aggiornamento e' previsto a luglio) le otto regioni avevano selezionato il 35,2% dei progetti, rispetto ad una media italiana del 32,4% e a quella europea del 27,4%. Pari a zero (a quella stessa data) invece il numero dei rimborsi partiti da Bruxelles verso gli otto territori, a causa dei ritardi nei processi di designazione. Senza la definizione di queste strutture che in sostanza garantiscono il controllo a livello nazionale del sistema di attuazione dei programmi, la Commissione europea infatti non puo' rimborsare. Tuttavia anche su questo punto sono stati fatti passi avanti. A settembre scorso era stata la stessa commissaria europea per le Politiche regionali Corina Cretu a lanciare l'allarme perche' nessuna delle Regioni italiane aveva ancora completato alcun processo di designazione. A otto mesi di distanza l'Italia ne ha conclusi 25 su 30. Restano da definire quelli di Abruzzo, Puglia, Bolzano, Valle d'Aosta, e del programma nazionale Innovazione. Ma l'Italia non e' l'unica in Ue a non aver concluso, si trova infatti in un gruppo di altri nove Paesi, tra questi anche la Francia, dove si trova comunque al di sopra della media. 

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Premio Asimov a Burioni per ‘Il vaccino non e’ un’opinione’

 Roberto Burioni con il libro "Il vaccino non e' un'opinione", edito da Mondadori, si e' aggiudicato la seconda edizione del "Premio Asimov" per la divulgazione scientifica. Il verdetto, espresso da una giuria di oltre 1400 studenti, e' stato annunciato nel corso di una cerimonia congiunta a L'Aquila, Cagliari e Lecce. Medico immunologo, ricercatore e professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l'Universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano, Burioni e' noto per la sua attivita' divulgativa, svolta soprattutto attraverso la sua pagina Facebook, a difesa della verita' scientifica sui vaccini e contro le tesi antivacciniste.

"Questo premio e' per me una sorpresa e una gioia - dichiara Burioni - Una sorpresa perche' un anno fa non sapevo di essere in grado di scrivere e comunicare la scienza; una gioia perche' e' un premio prestigioso e perche' il libro e' stato votato da giovani delle scuole superiori, il futuro del nostro Paese. Il motivo per cui l'ho scritto e' proprio guardando il futuro, del quale loro saranno protagonisti, immaginando un mondo piu' sicuro grazie alle vaccinazioni, ma soprattutto una societa' dove la verita' e la scienza trionfano sulle falsita' e la superstizione, dove chi lavora umilmente per migliorarsi riceve rispetto e considerazione. Un mondo che i ragazzi di oggi potranno costruire con l'impegno, il lavoro e l'istruzione". Il Premio Asimov, istituito e organizzato per la prima volta nel 2016 in Abruzzo dal Gran Sasso Science Institute (GSSI) dell'Aquila, nella sua seconda edizione si e' ampliato a Puglia e Sardegna, grazie all'adesione del Dipartimento di Matematica e Fisica "E. De Giorgi" dell'Universita' del Salento e delle sezioni dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Lecce e Cagliari che hanno coordinato i 32 Istituti Superiori partecipanti all'iniziativa. Per selezionare le migliori recensioni e' stato costituito un comitato scientifico di docenti, ricercatori, scrittori e giornalisti provenienti dagli Istituti Superiori coinvolti nel progetto e da realta' scientifiche e culturali nazionali tra cui Laboratori Nazionali del Gran Sasso INFN, Universita' dell'Aquila, Universita' di Cagliari, CNR, Radio3Scienza e Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP). Il comitato scientifico ha premiato anche gli studenti - tre per libro - distintisi come autori delle migliori recensioni, chiamati a presentare le cinque opere in gara. L'attivita' di lettura, analisi e recensione delle opere da parte degli studenti e' stata certificata dagli Enti organizzatori ed e' valida ai fini dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e dell'attribuzione dei crediti formativi, previo riconoscimento delle scuole partecipanti. L'iniziativa e' patrocinata da Regione Abruzzo, Accademia dei Lincei, Societa' Italiana di Fisica (SIF), Societa' Italiana di Relativita' Generale e Fisica della Gravitazione (SIGRAV), Universita' di Cagliari e CICAP. L'evento di premiazione che si e' svolto a Lecce e' un'iniziativa inserita nel progetto "Lecce Citta' del Libro 2017".

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A Torricella Peligna la I Edizione del Premio Letterario Nazionale Valeria Di Fabrizio

Grande successo di partecipanti per la I Edizione del  Premio Letterario Nazionale Valeria Di Fabrizio, organizzato dal Comune di Torricella Peligna, in collaborazione con la famiglia Di Fabrizio. Il concorso, riservato agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori, è dedicato alla piccola Valeria Di Fabrizio, una bambina di Torricella Peligna scomparsa nel 2015. A lei è dedicata la casetta sull’albero, costruita nel 2016 all’interno della pineta di Torricella.

Innumerevoli le opere pervenute: la giuria ha dovuto esaminare 287 elaborati in prosa, composti da singoli autori o frutto di lavori scolastici di gruppo. I partecipanti sono stati 773, provenienti da tutta Italia: le regioni coinvolte sono state dieci, venti le province, 50 i comuni, 65 le scuole, 165 le classi. Un risultato, insomma, che inorgoglisce l’Amministrazione Comunale, la famiglia Di Fabrizio e l’ideatore del Premio, Antonio Monte.

I vincitori per ciascuna sezione sono: per la scuola primaria il 1° Premio andrà all’elaborato Due inseparabili amici, composto dagli alunni Domenico Impicciatore, Umberto Costantini, Francesco Spinelli  e Claudio Cocan della IV B della Scuola Principe di Piemonte di Lanciano (CH); Benedetta Santone, dell’Istituto Comprensivo di Orsogna (CH), con il racconto Il colore dell’amicizia è la prima classificata per la sezione dedicata alla scuola media; il vincitore della sezione riservata alla scuola secondaria è Lorenzo De Cesaris, iscritto alla III A del Liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi (TE), autore del testo Gli occhi del cuore. Data l’elevata qualità dei testi pervenuti, la giuria ha ritenuto di attribuire ulteriori premi speciali e segnalazioni.

La premiazione avverrà il 20 maggio prossimo, alle ore 10, presso la pineta di Torricella Peligna.

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Tollo. Due importanti progetti per l’agricoltura

"Ieri 5 maggio 2017 in Giunta abbiamo approvato lo Statuto del Biodistretto del Vino di Tollo, Canosa Sannita e Giuliano Teatino e il Regolamento della Banca della Terra di Tollo. Sono due progetti importanti per lo sviluppo. Inoltre abbiamo richiesto la stato di calamità per le gelate del 21 e 22 Aprile che hanno colpito diversi vigneti". Lo afferma il Sindaco di TolloAngelo Radica.

"A Tollo capitale del vino in Abruzzo e uno dei paesi più importanti in Italia per la produzione di vino lavoriamo da qualche anno a importanti progetti strategici di sviluppo in collaborazione con le aziende agricole locali. Elaborazione di pacchetti turistici sull’enoturismo, partecipazione ad Expò e Abruzzo Open Day, Distretto Rurale, Strade del Vino, Piano Regolatore a consumo negativo di suolo e Carta di Tollo sono i progetti strategici attuati negli ultimi 5 anni a Tollo. Ora è il momento di rilanciare. Tollo nel panorama agricolo abruzzese si è sempre contraddistinto per la capacità d’innovazione: negli anni ’60 la scelta delle cantine sociali (Cantina Tollo e Cantina Cooperativa Coltivatori Diretti che hanno oltre 1.000 soci), l’uva da tavola in serra negli anni ’80 e la Doc Tullum negli anni 2000. La scelta dell’agricoltura ecosostenibile - prosegue Radica - è già stata fatta nel Dicembre quando abbiamo approvato un PRG che vincola/tutela l’84.6 % del territorio comunale rendendolo inedificabile e retrocedendo a destinazione agricola circa 22 ettari di terreni, riducendo gli indici di costruzione da 1.2 a 0.8 metri cubi su metri quadri, concedendo incentivi volumetrici e monetari a costruisce utilizzando materiali in bioedilizia e garantendo performance ambientali elevate".

I progetti strategici in campo agricolo su cui l’amministrazione comunale di Tollo sta lavorando da mesi sono:
il Biodistretto, la Banca della Terra e la Cooperativa di Comunità in agricoltura.

 

  1. BIODISTRETTO.

Un biodistretto è una realtà che ha come obiettivo la valorizzazione dell’economia e delle tradizioni locali. Per fare questo si cerca di soddisfare sia le esigenze dei produttori con la ricerca di mercati locali, l’attivazione di servizi integrati territoriali, il riconoscimento del ruolo del Bio-agricoltore, sia quelle dei consumatori con la sicurezza alimentare, la conoscenza dei luoghi di produzione del cibo e la ricerca di prezzi equi con il coinvolgimento della istituzioni pubbliche.

 Nel Bio-distretto, la valorizzazione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, per raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali. per raggiungere questo scopo si incentivano anche le produzioni a filiera corta, la creazione di GAS (gruppi di acquisto solidali) o GAC (gruppi di acquisto collettivi) e le mense pubbliche biologiche.

Oggi sono quasi mezzo milione gli italiani che vivono nei 13 bio-distretti, distribuiti in 10 regioni e oltre 120 comuni con più di 2000 le aziende biologiche che vi operano occupando una superficie totale di 6.400 chilometri quadrati, per un totale di oltre 8.000 ettari di superficie agricola utilizzata. IL NOSTRO SARA’ IL PRIMO IN ABRUZZO.

 

  1. LA BANCA DELLA TERRA

E’ definita come un inventario, completo e aggiornato, dei terreni e delle aziende agricole di proprietà pubblica e privata che possono essere messi a disposizione di terzi, tramite operazioni di affitto o di concessione. Si tratta quindi di un elenco costantemente aggiornato di particelle catastali agricole e/o forestali che possono essere date in uso a chi le richiede. L’elenco è dinamico in quanto settimanalmente vengono inseriti nuovi bandi, mentre vengono eliminati quelli per cui sono scaduti i termini per la presentazione delle domande.

Chiunque può partecipare alle selezioni per la concessione/affitto di un terreno o di un’azienda inserita in banca della Terra. Nel caso delle terre pubbliche, così come anche per i terreni abbandonati, al fine di rispondere all’esigenza di favorire l’accesso dei giovani ai terreni, la normativa prevede, qualora ci fossero pluralità di richieste di assegnazione, di tener conto dell’obbiettivo del ricambio generazionale e pertanto di valutare l’età (maggiore o minore di quaranta anni) e l’eventuale qualifica professionale (titolo di Imprenditore Agricolo Professionale - IAP) dei richiedenti.  A Tollo, così come in tutto il resto del paese, è diffuso il fenomeno del “ritiro” dei campi dalla coltivazione; tale fenomeno, talvolta connesso a difficoltà oggettive nel ricambio generazionale e nell’eccessivo frazionamento dei terreni, può creare pericolosi fenomeni di dissesto idrogeologico e di rischio di incendi, oltre ad un deterioramento ambientale e una perdita di produzione locale. Per cercare di arginare il fenomeno, e nell’ottica di permettere l’apertura o l’ampliamento di aziende agricole, con una spinta alla imprenditoria agricola, la legge regionale n°26/2015 stabilisce che i Comuni censiscano i terreni abbandonati presenti sul proprio territorio al fine di renderli disponibili a coloro che ne faranno richiesta per la coltivazione.

 

 

 

 

                                                                                                         

 

 

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Crolla il consumo di pane e pasta

Pane e pasta non fanno piu' la parte del leone sulla tavola degli italiani, mentre a 'volare' e' a sorpresa il riso. Se l'acquisto di riso nel 2016 e' infatti aumentato del 3%, crollano invece quelli di pasta dell'1,3% e di pane del 3%, raggiungendo il minimo storico dall'Unita' d'Italia. A scattare la fotografia delle nuove abitudini alimentari e' la Coldiretti, con un'analisi sulla base dei dati Ismea/Nielsen relativi al 2016, in occasione della campagna 'Abbiamo riso per una cosa seria' con FOCSIV, che in 1000 piazze e mercati vede 4000 volontari offrire pacchi di riso 100% italiano per una donazione con l'obiettivo di difendere chi lavora la terra. I consumi di pane degli italiani, sottolinea Coldiretti, si sono praticamente dimezzati negli ultimi 10 anni ed hanno raggiunto il minimo storico con appena 85 grammi a testa al giorno per persona rispetto a 1,1 chili che ogni cittadino portava quotidianamente in tavola ai tempi dell'Unita' d'Italia nel 1861. Con il taglio dei consumi, si e' verificata una svolta anche nelle abitudini a tavola e sale l'interesse per il pane biologico e quello a chilometri zero, ma sono nati anche nuovi prodotti senza glutine o a base di cereali alternati. Una tendenza che riguarda anche la pasta secca dove in controtendenza al calo generale del 2016 si registra un incremento per quella garantita al 100% con grano italiano e per quella integrale, con un vero e proprio boom per il senza glutine. A pesare nell'andamento di mercato, sottolineaColdiretti, "sono anche le percezioni errate degli effetti sulla bilancia. Pane e pasta sono ricchi di carboidrati complessi, dovrebbero costituire circa il 60% delle calorie quotidiane e non fanno ingrassare se ovviamente si evitano gli eccessi. La ricerca di prodotti senza glutine, invece, e' spesso il risultato della convinzioni sbagliate che aiutino a mantenere la linea". L'Italia si conferma tuttavia leader nel consumo di pasta con 24 chili a testa davanti a Tunisia (16 kg), Venezuela (12 kg), Grecia (11,2 kg), Svizzera (9,2), Usa e Argentina (8,8 kg). Un primato detenuto anche nella produzione, con 3,2 milioni di tonnellate all'anno davanti a Usa, Turchia, Brasile e Russia e che consente di realizzare un fiorente flusso di esportazioni che nel 2016 hanno superato i 2,013 miliardi di chili, in aumento del 3%. Nuovo protagonista e' invece il riso: l'Italia e' il primo produttore europeo di riso per una produzione di 1,58 miliardi di chili, che "sarebbe piu' che sufficiente per coprire i consumi interni", rileva Coldiretti. 

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Cgia: Nonostante i tagli la spesa pubblica continua ad aumentare

 Se alla fine di quest'anno i tagli alla spesa pubblica ottenuti in questa legislatura (2013-2017) ammontano a 30,4 miliardi di euro, le uscite correnti al netto degli interessi sul debito, invece, non hanno invertito la tendenza. Anzi, sono continuate a crescere: + 31,8 miliardi. In altre parole, nonostante la spending review abbia cominciato ad aggredire la spesa, quest'ultima, nel complesso, continua a salire e, come vedremo in seguito, a pagarne il conto sono in buona parte ancora una volta gli italiani. A dirlo e' un'analisi realizzata dall'Ufficio studi della Cgia. "Le uscite correnti al netto degli interessi - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - continuano ad aumentare, in particolar modo, a causa della spesa pensionistica e delle prestazioni sociali. Se in una fase di crisi economica l'incremento delle misure a sostegno del reddito di chi si trova in difficolta' e' piu' che giustificabile, lo e' molto meno quello per le pensioni. Con l'ultima Legge di bilancio, ad esempio, e' stata estesa la 14esima mensilita' per i pensionati a basso reddito, e' stata innalzata la no tax area Irpef per gli under 74 e sono state aperte delle finestre in uscita attraverso l'Ape. Misure che, in larga parte, non prevedono una copertura finanziaria sufficiente".Se, pero', analizziamo l'andamento dei nostri conti pubblici su un arco temporale medio-lungo, il rigore non e' mai venuto meno. "Tra il 2000 e il 2016 - dichiara il segretario della Cgia, Renato Mason - solo in un anno, il 2009, il saldo primario, dato dalla differenza tra le entrate totali e la spesa pubblica totale al netto degli interessi sul debito pubblico, e' stato negativo. In tutti gli altri anni, invece, e' stato di segno opposto. Ovvero, la spesa primaria e' stata inferiore alle entrate. A ulteriore dimostrazione che in questi ultimi decenni l'Italia ha mantenuto l'impegno di risanare i propri conti pubblici, nonostante gli effetti della crisi economica siano stati piu' pesanti qui da noi che altrove". Ritornando ai dati elaborati dall'Ufficio studi, alla fine del 2017 il contributo alla riduzione dell'indebitamento netto rispetto al 2013 sara' di 30,4 miliardi di euro. Oltre la meta' di questo sforzo, pari a 16,4 miliardi (il 54,1 per cento del totale), verra' richiesto alle Regioni e agli Enti locali Lo Stato, insomma, comincia a tagliare, ma il sacrificio piu' importante lo impone alle strutture periferiche, in particolar modo a quelle guidate dai Governatori. E com'era facilmente prevedibile, nonostante in questi ultimi 2 anni il Governo abbia imposto l'obbligo di non aumentare le tasse locali, gli amministratori si sono "difesi" tagliando i servizi e/o aumentando le tariffe che, per loro natura, non contribuiscono ad appesantire la pressione fiscale, anche se hanno un impatto molto negativo sui bilanci di famiglie e imprese. Infatti, tra il 2013 e il 2016 l'andamento delle tariffe regolamentate a livello locale sono aumentate in misura spesso ingiustificata. Se le bollette dell'acqua/fognatura sono "esplose" del 20 per cento circa, il servizio di asporto rifiuti e' salito dell'8,4, i trasporti multimodali del 5,5, l'iscrizione alle scuole secondarie del 5,1, le mense scolastiche del 4,2, i biglietti dell'autobus del 3 e quelli dei taxi del 2,8. L'inflazione, invece, in questo triennio e' aumentata solo dello 0,2 per cento.

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Al via il restauro della torre Medicea di Santo Stefano di Sessanio

A Santo Stefano di Sessanio, la Torre Medicea, che si erge nel punto piu' alto di questo suggestivo borgo rinascera' grazie a un'operazione congiunta tra istituzioni nell' ambito dei piani di ricostruzione dei comuni del cratere. La sfida e' riaverla nel suo completo splendore gia' tra poco piu' di un anno. I lavori sono partiti ufficialmente con la posa della prima pietra avvenuta con una cerimonia ufficiale e con la benedizione del Vescovo di Sulmona-Valva, Angelo Spina.

Da otto anni quello che si vede della Torre e' una parte della base in pietra e, poi, un'impalcatura che sale su, in alto, come a costruire lo scheletro di quello che era la Torre e restituendo le dimensioni e lo skyline. "Un segno di speranza, una rinascita, per permettere al borgo e al territorio - ha detto il giovane sindaco di 32 anni, Fabio Santavicca - di riappropriarsi del simbolo della sua Torre che vogliamo continui ad affascinare con la sua semplicita'". Alla comunita' arrivano anche gli auguri del Capo dello Stato, Sergio Mattarella riferiti da Gianni Letta: "Mattarella mi ha detto di portare il suo saluto, augurio e affetto per le popolazioni dell'Abruzzo", ha detto il gia' sottosegretario alla Presidenza sottolineando la ricostruzione della Torre come "emblema di rinascita". Otto anni, ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, "ma oggi possiamo dire che facciamo in tempo. Era ed e' un simbolo che merita di essere ricostruito". Per il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, si tratta di una "realizzazione che rappresenta un faro nel tempo".

Per ricostruire la Torre Medicea di Santo Stefano di Sessanio nella sua forma finale del 1500, e' previsto quasi un milione di euro e verra' riutilizzata la gran parte delle pietre recuperate dopo il crollo e tutte conservate e catalogate. La Torre e' a pianta circolare con un diametro interno di 3,89 metri. Il suo sviluppo verticale prima del sisma raggiungeva i 20 metri ed era accessibile al pubblico fino alla sommita' da dove si poteva ammirare tutto il paesaggio a 360 gradi. "Una rappresentazione positiva di governance - ha detto il coordinatore della struttura di missione per i territori colpiti dal sisma 2009, Giampiero Marchesi - dove il modello e' come un motore che funziona giorno per giorno". E, in particolare sulla ricostruzione abruzzese, guardando anche all'attuale situazione nel centro Italia, Legnini ha sottolineato che cio' che si sta facendo in Abruzzo "potra' costituire un modello". La "fase e' difficile" ma "la solidita' del lavoro che parti' il 6 aprile 2009, all'Aquila e nei comuni del cratere, rappresenta un punto di riferimento molto positivo nel nostro Paese". Istituito da tre anni, l'Ufficio speciale ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc), diretto da Paolo Esposito, competente anche su Santo Stefano, si occupa di 156 comuni del cratere e ha erogato circa 500 milioni di euro.

 

 

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Tentano di investire i carabinieri, ladri arrestati a San Salvo

Si e' concluso sulla spiaggia di San Salvo, con l'arresto, l'inseguimento di due ladri iniziato a Vasto dove nella notte era stata rubata una Peugeot 206. E' stato anche recuperato un fucile risultato rubato a Casalbordino . A finire in carcere a Vasto un 21enne di Vasto, mentre il giovane che era con lui, sedicenne, e' stato trasferito al Centro di prima accoglienza de L'Aquila. I due sono accusati di furto aggravato in concorso, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e tentato omicidio in danno di due carabinieri. L'auto era stata fermata per un controllo da una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile, i due occupanti sono pero' fuggiti cercando di investire i carabinieri che, medicati in ospedale, hanno poi avuto una prognosi di 10 giorni. Gli arresti sono stati disposti dal sostituto procuratore della Repubblica di Vasto Gabriella De Lucia e dal sostituto procuratore presso il Tribunale per i Minorenni dell'Aquila Roberto Polella.

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