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Ordinanza Marsilio su zona rossa, Blasioli (PD): Provvedimento minimalista e lacunoso, disattende considerazioni ASL

“Svolgo questa riflessione nella speranza di contribuire a prendere le scelte più efficaci, in termini di adozione di provvedimenti restrittivi locali, che possano fermare l’estensione del contagio da Coronavirus, soprattutto nella provincia di Pescara. Ieri il Presidente Marsilio ha emanato l’ordinanza n. 10 con cui ha ordinato misure più restrittive per alcuni Comuni della Val Fino, tra cui Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Arsita e Montefino. Unico Comune compreso nella nuova perimetrazione della zona rossa per la provincia di Pescara è Elice. L’ordinanza è stata preceduta da rumors relativi all’inserimento di Comuni fino a Città Sant’Angelo, dando per scontato che fosse presente Penne, poi scomparsa anch’essa". Lo afferma il consiglieri regionale Antonio Blasioli, del Partito Democratico. 

 

"Non discuto il profilo istituzionale del Presidente, che ha inteso attendere il dialogo con il Governo, avvenuto nel corso di una videoconferenza con il ministro Boccia. Durante quel meeting,  prima di Marsilio, la questione relativa a nuove zone rosse o provvedimenti restrittivi è stata sollevata dalla Regione Molise a cui il Ministro ha ribadito l’avviso contrario del Governo, salvo provvedimenti più restrittivi con fondamento scientifico, anche alla luce delle impossibilità di gestire con le forze dell’ordine  la richiesta  di centinaia di comuni".

“Marsilio – si legge nel comunicato diffuso dalla Regione Abruzzo - ha spiegato al Ministro che il provvedimento da adottare,  sottoposto alla condivisione del Governo, ha basi scientifiche e argomentazioni supportate dalle relazioni delle ASL e dalla richiesta unanime del territorio”. Il governo non ha replicato e Marsilio ha deciso di procedere con l’ordinanza,  che si fonda principalmente su un supporto scientifico, appunto, fornito dalla Asl di Pescara con nota prot. 0041121/20 del 18 marzo 2020, che viene riportato in larga parte anche nell’ordinanza. Solo che nel documento della Asl si fa specifico riferimento a delle aree che però il governatore non ha incluso nelle zone rosse. Approfondendo, sono passaggi importanti, quelli citati nel documento, che giustificano l’adozione di misure diverse e più restrittive.

 

Nella nota citata a firma del Dott. Parruti e del Direttore generale Caponetti, che ho acquisito e studiato nel dettaglio, la Asl svolge un’analisi specifica sul territorio della Provincia di Pescara, iniziando a sottolineare come la progressione del contagio abbia richiesto una diversa riorganizzazione delle strutture, al fine di creare nuovi reparti interamente dedicati alla cura dei pazienti Covid. Questo ha comportato anche il trasferimento di pazienti degenti in altre strutture assistenziali, permettendoci, così, di avere una nuova area Covid in 5 ali di degenza, con 125 degenti su un totale di 150 posti disponibili.

 

Aggiunge la Asl: “la cura epidemica calcolata con i dati esistenti sulla scorta di modelli probabilistici e validata sulla scorta dei dati delle nuove diagnosi e dei nuovi ricoveri, fa prevedere un incremento fino a 200 degenti entro 10 giorni. Tale espansione porterebbe ad una pressoché completa saturazione delle risorse assistenziali attingibili nella Asl di Pescara pur con il massimo sforzo di rivolgimento organizzativo”.

 

Il grido di allarme non riguarda solo i posti letto, ma anche il personale di area medica. Si afferma infatti: “Al momento dunque, ben lontano dalla possibile fine della montata epidemica, la ASL di Pescara, nonostante la capacità di innovazione dell’offerta e di riorganizzazione posta in atto, appare già ai limiti della sua capacità ricettiva”.

 

E’ interessante leggere, sempre all’interno della stessa nota, la situazione percentuale di incidenza tra le Province:

 

“La Provincia di Pescara con il 4,29% dei casi ogni 10.000 abitanti è superiore alla media regionale e nell’ambito della Provincia di Pescara l’area con l’incidenza maggiore di contagi è quella tra Farindola e la costa. Città Sant’Angelo 8 casi su 10.000, Elice 29.3 casi su 10.000, Collecorvino 8 casi su 10.000, Penne 19 casi su 10.000, Montebello 10 casi su 10.000 e Farindola 14 casi su 10.000 abitanti. Più bassi Pescara e Montesilvano con 3,3 casi e 2,29 rispettivamente ogni 10.000 abitanti, che hanno numeri rilevanti però in termini assoluti perché qui si condensano 200.000 persone”.

 

La nota della Asl conclude così:

 

“Il costante incremento di nuovi casi dimostra che il numero degli affetti con interstiziopatia polmonare è di gran lunga superiore al numero dei casi già diagnosticati ed il ritmo dei ricoveri nelle ultime giornate (20/30 al giorno) appare essere la progressiva emersione di una base di diffusione nel territorio più ampia di quanto sin qui documentato.

 

Alla luce delle considerazioni complessive sopra riportate, appare opportuno, onde evitare l’aumento del contagio dell’area Montesilvano Pescara, che potrebbe produrre un numero di casi ingestibile con particolare riguardo alla necessità di terapie ventilatorie salvavita, mettere in atto ogni possibile azione volta ad evitare l’ulteriore diffusione del virus in queste zone”.

 

Lo scenario evidenziato dalla Asl, in sintesi, è questo. Abbiamo 120 degenti ricoverati su 150 posti disponibili e ci aspettiamo 20/30 ricoveri al giorno per ognuno dei prossimi dieci giorni.

 

E’ su questo ragionamento sanitario e scientifico che il Presidente della Regione ha adottato un’ordinanza minimalista, che non dà risposte concrete per scongiurare un “punto di non ritorno” che, secondo la Asl, sarebbe imminente. Alla Asl, che richiede ogni possibile azione volta ad evitare l’ulteriore diffusione del virus nell’area Montesilvano – Pescara (parliamo di un’area che conta 200.000 abitanti), il Presidente Marsilio risponde ricomprendendo in zona rossa il solo Comune di Elice, nonostante, per giustificare e supportare la sua ordinanza, prenda a piene mani da questa relazione.

E’ un’ordinanza irragionevole non per quello che impone, ma per le aree che interessa: i territori che la Asl suggeriva di porre in zona rossa non sono stati presi in considerazione. Qual è il nesso di relazione tra questa relazione della Asl e la riperimetrazione della sola Elice, nell’area della provincia di Pescara, in zona rossa?  E’ una responsabilità grave quella che si assume oggi il governatore, che ha, e continuerà ad avere, delle conseguenze. Basti pensare allo scambio continuo di persone dall’area Vestina alla costa e viceversa, per ragioni di lavoro, molti dei quali, purtroppo, potrebbero essere asintomatici, e, di conseguenza, facili vettori incontrollati del virus verso le zone più densamente popolate.

 

Alla luce di queste considerazioni, oggi stesso invierò una lettera al rappresentante del Governo sul territorio per chiedere spiegazioni”.

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Fondazione Tercas, si autosospende il presidente

 Il presidente della Fondazione Tercas Gianfranco Mancini si e' autosospeso dal suo incarico. Nei giorni scorsi il Mef, il ministero delle Finanze, ne aveva giudicato illegittima la nomina in quanto avendo gia' svolto due mandati (ndr come delegato della Camera di commercio), di cui il secondo gia' superiore alla meta' del previsto, non avrebbe potuto essere rieletto per un terzo mandato quale presidente. Nel pronunciamento il Mef aveva contestato anche l'azzeramento delle quote rosa nel cda e aveva chiesto di conoscere, entro 10 giorni (a partire dal 10 marzo) quali misure la Fondazione intendesse adottare. Oggi l'autosospensione del presidente. La decisione, "e' stata presa in pieno accordo con il presidente del collegio dei revisori allo scopo di evitare rischi per l'immagine della Fondazione - si legge in un comunicato - e per rimuovere ogni indugio all'adozione di urgenti provvedimenti in favore del territorio in riferimento alla gravissima emergenza sanitaria in atto. Gli organi della Fondazione potranno cosi', in piena serenita', valutare i presunti vizi che renderebbe illegittima la nomina a Presidente". Mancini,anche nella sua qualita' di membro del consiglio di indirizzo, "continuera' il suo impegno in Fondazione"

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Coronavirus, terminata la quarantena per la squadra di calcio a 5 femminile

E' terminata la quarantena per le 35 persone, tra giocatrici e dirigenza, della squadra di calcio femminile Pineto Free Girl - serie C femminile - e stanno tutti bene. Lo rende noto il responsabile della squadra, Paolo Cieri. La quarantena era stata disposta poiche' una giocatrice, residente a Vasto, era risultata positiva al Covid 19 e coloro che avevano avuto contatti diretti con lei sono stati posti in via cautelativa in isolamento. La ragazza positiva e' ancora in ospedale, ma le sue condizioni sono in fase di miglioramento, fa sapere. "La notizia della fine della quarantena per tutta la squadra delle Free Girl e la dirigenza - commenta il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio - ci permette di tirare un sospiro di sollievo. E' stata una giusta precauzione e siamo felici di aver appreso che stanno tutti bene e che anche la ragazza contagiata potra' tornare a casa presto".

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L’Aquila, l’aiuto di uno psicologo per trapiantati o malati in attesa

Un filo diretto, tra lo psicologo e i pazienti in attesa di trapianto o gia' trapiantati, nell'emergenza coronavirus. Lo ha istituito il Centro Regionale Trapianti della ASL Avezzano Sulmona L'Aquila, con sede all'ospedale San Salvatore di L'Aquila, per i pazienti di Abruzzo e Molise. Si tratta di uno spazio telefonico di ascolto psicologico di cui si puo' usufruire chiamando il numero 3487794595, dalle ore 10.00 alle 13.00, dal lunedi' al venerdi'. Rispondera' una psicologa che dara' un sostegno attraverso un primo ascolto e orientamento. Allo 0862.368683,invece, i medici del Centro Regionale Trapianti saranno a disposizione, come sempre, per le altre problematiche specifiche dei dializzati e dei trapiantati. 

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L’Ufficio scolastico regionale ha avviato un monitoraggio sulla didattica a distanza

L'Ufficio scolastico regionale ha avviato, su disposizione del Miur, un monitoraggio sulle modalita' di realizzazione e svolgimento della didattica a distanza, da parte delle istituzioni scolastiche, nell'attuale fase di sospensione delle attivita' didattiche a seguito dell'attuale emergenza sanitaria. Lo rende noto l'Usr Abruzzo guidato dal direttore generale Antonella Tozza. Il monitoraggio prevede l'invio entro oggi di un questionario contenente 23 domande per poter avere il quadro generale e realistico della situazione delle azioni messe in campo dalle scuole, per garantire il diritto all'istruzione degli studenti. Il risultato di tale indagine sara' utilizzato dalla task force ministeriale per pianificare e realizzare ulteriori e specifiche azioni di supporto, possibilmente mirate alle singole necessita' riscontrate. Si ricorda che l'Ufficio scolastico regionale, anche attraverso l'équipe formativa territoriale e tutto il gruppo di supporto, gia' in precedenza istituito per le azioni di innovazione didattica e digitale, resta a disposizione per chiarimenti e supporto

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Spoltore, proseguono le operazioni di sanificazione del territorio

Domani, giovedì 19 marzo, alle ore 7.00 partirà la seconda fase di sanificazione del territorio comunale di Spoltore. Sono state organizzate due squadre che continueranno questo tipo di intervento sia con apparecchiature manuali, sia con veicoli attrezzati. Gli operatori Rieco e Spoltore Servizi partiranno da Spoltore capoluogo, mentre Rieco e Modavi partiranno da Villa Raspa per raggiungere progressivamente tutte le frazioni del territorio, continuando nei giorni successivi.

Si interverrà non solo nelle strade e nelle aree dove non è stato tecnicamente possibile farlo in precedenza (ad esempio i vicoli del centro storico, le aree attrezzate con i giochi per i bimbi, panchine, marciapiedi...) ma saranno sanificate tutte quelle aree esterne dove c'è quotidianamente presenza di persone: uffici postali, Municipio, Distretto Sanitario, Farmacie, attività e servizi funzionanti. Nell'occasione la sanificazione sarà anche ripetuta in tutti i centri urbani.

"Saranno previste dei prossimi giorni altre operazioni di sanificazione sul territorio" chiarisce il sindaco Luciano Di Lorito "verrà programmato a breve un nuovo passaggio nelle aree extraurbane, e si ripeteranno periodicamente quelle svolte in precedenza. Nella consapevolezza che nella quasi totalità dei casi il contagio avviene tra persone, ricordo a tutti l'obbligo di rimanere a casa".

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A Cappelle sul Tavo le maestre della sartoria del centro sociale realizzano mascherine protettive

 

A Cappelle sul Tavo le maestre della sartoria del Centro sociale si sono messe all'opera per realizzare mascherine da donare ai soggetti più a rischio del piccolo paese del pescarese. L'iniziativa, promossa dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Lorenzo Ferri e curata dal consigliere Claudia Tatone, ha raccolto l'entusiasmo delle signore che gestiscono il corso di cucito all'interno del centro sociale.

"È un'iniziativa che ha voluto far rinascere il senso di solidarietà in un momento così difficile, ci tengo a specificare che ovviamente queste mascherine non sono efficaci come le FFP3 o le FFP2, possono essere comunque una piccola protezione per gli spostamenti necessari come prescritto nel decreto Cura Italia. Le fantasie delle stoffe che le nostre maestre hanno utilizzato servono anche a rendere un momento grigio un po' più colorato. Ringrazio la disponibilità di queste donne che oltre ad impegnarsi tutto l'anno nelle attività del nostro centro sociale, anche questa volta non si sono tirate indietro”, dichiara Claudia Tatone che con la delega alla terza età ha coordinato il progetto, parole alle quali si aggiungono quelle del Sindaco Lorenzo Ferri "Siamo orgogliosi di come le nostre maestre di sartoria abbiano con entusiasmo accettato il nostro invito e colgo l'occasione per ringraziarle per l'impegno quotidiano che mettono nelle attività del centro sociale comunale che vede la partecipazione di oltre 80 cittadini. Questa vicenda necessità della collaborazione di tutti soprattutto nel rispetto delle regole. L'amministrazione è presente e vigile su ogni esigenza ma c'è bisogno di uno sforzo collettivo”.

 

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La FIOM a sostegno posizione Sindaci Val di Sangro

"In questo momento difficile, molti sindaci della Val di Sangro stanno chiedendo la chiusura di tutte le aziende che non producono beni di prima necessità. Tale richiesta a difesa delle proprie comunità che iniziano a vedere i primi segnali di questo maledetto virus. È evidente che tale situazione si ripercuote anche sui Lavoratori residenti nei loro paesi". Lo afferma Alfredo Fegatelli, Seg. Gen. FIOMCGIL Chieti.
"La prova evidente è stata quando in Sevel le OO.SS. hanno concordato con l’azienda che i Lavoratori che non erano in condizione di recarsi al lavoro sarebbero stati coperti dalla cassa integrazione. Infatti, ieri oltre il 60% dei Lavoratori Sevel non si è presentato al lavoro. In altre aziende, dove non è stato possibile questo percorso, sono stati dichiarati gli scioperi con un’alta adesione dei Lavoratori. Questa situazione, e non solo, ha giustamente preoccupato i sindaci della Val di Sangro che stanno chiedendo con forza attraverso la Prefettura l’intervento del Governo a tutela delle comunità che rappresentano. Riteniamo importante questa presa di posizione dei Sindaci e comunque ricordiamo che se esistono i presupposti, gli stessi, coinvolgendo la Regione, possono percorrere la strada della quarantena nei propri comuni al fine di contribuire a limitare i movimenti e di conseguenza la diffusione di questo virus. La FIOM come sempre sarà a sostegno dei Lavoratori e di quanti opereranno a difesa degli stessi e delle comunità in cui vivono".

 

 

 

                       

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Coronavirus, controlli della Polizia locale a San Salvo

Continuano con regolarità giornaliera i controlli della Polizia locale di San Salvo per verificare il rispetto delle disposizioni del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che per contenere la diffusione del Covid-19 che limita la mobilità delle persone nel territorio comunale. Con la nuova autocertificazione sono diventate più stringenti le misure, così come voluto dal ministero dell’Interno, dovendo ora anche dichiarare che non si è in quarantena.

L’assessore alla Sicurezza Fabio Raspa segnala che sono stati effettuati controlli alle attività commerciali tenute a restare chiuse: non sono state riscontrate irregolarità. Sono stati istituiti posti di blocco con la verifica delle dichiarazioni che sono state rilasciate dagli automobilisti controllati.

Due minori sono stati identificati e riaccompagnati a casa che erano a spasso in strada senza una motivazione plausibile.

 

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Provincia di Pescara, chiuse le Segreterie amministrative di tutte le scuole superiori

Chiusura delle Segreterie amministrative di tutte le scuole superiori afferenti la Provincia di Pescara e attivazione del servizio di trasferimento di chiamata domiciliare per i dipendenti. E' l'opportunita' che la Provincia di Pescara mette a disposizione, annuncia il presidente, Antonio Zaffiri, per ridurre ulteriormente la mobilita' sul territorio dei lavoratori della scuola, fornendo loro i mezzi per continuare a lavorare da casa attivando le misure dello smart working. 

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