In Breve

A Lettomanoppello il 9 febbraio si presenta il libro sull’onorevole Giovanni De Sanctis

A Lettomanoppello, domenica 9 febbraio 2020 alle ore 17.00, nelle sale del ristorante “La Noce” verrà presentato in prima nazionale il libro “Giovanni De Sanctis. Avvocato, patriota, deputato”, edito da Artemia Nova Editrice.

Ai saluti del sindaco Simone Romano D’Alfonso seguiranno, moderati da Marco Presutti presidente di Europa Prossima, gli interventi di Walter Capezzali, presidente della Deputazione di Storia Patria Abruzzo, Stefano Trinchese, prorettore dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e del senatore Luciano D’Alfonso.

Saranno presenti gli autori, gli storici Loris Di Giovanni e Sandra Di Felice.

Giovanni De Sanctis. Nacque nel 1809 a Lettomanoppello da Giacinto De Sanctis, Regio Giudice del Regno di Napoli, e da Maria Scurci, figlia del notaio Gabriele Scurci di Manoppello. Era il pronipote di mons. Domenico Ricciardone, vescovo di Atri e Penne e zio di Augusto Pierantoni, già deputato e senatore del Regno d’Italia, che nel 1904 ritirò il Premio Nobel per la Pace in qualità di presidente dell’Institut De Droit International di Gand (Belgio).

Partecipò ai moti di Penne nel 1837 e dell’Aquila nel 1841. Nel 1848, chiamato dal voto popolare al comando della milizia cittadina con il grado di capitano, contribuì con la sua fermezza a sedare le reazioni ordite dalla camarilla di Corte.

Nel febbraio del 1853, i mazziniani tentarono a Milano una riscossa e molti uomini d’azione rinchiusi nelle carceri della fortezza di Pescara, cospirarono per poter prendere il forte e marciare armati sul Macerone. Erano riusciti a convincere alcuni ufficiali del 1° Reggimento, quando un traditore li denunciò al generale Pianell, il quale fece rapporto al governo generale. Venne istruito così un intrigato processo in cui figurava anche il nome del De Sanctis. Egli ne uscì illeso, ma decise di presentarsi al consiglio di guerra a Pescara in qualità di avvocato difensore. La causa durò poco meno di tre anni e, contro ogni aspettativa, si concluse con la pronunzia di “non consta” nei confronti degli imputati tra cui spiccava il nome di Clemente De Caesaris. Nel 1860 rifiutò la carica di prodittatore che gli era stata offerta, accettando invece la nomina di presidente della società patriottica e di quella degli operai. Venne inoltre nominato Maggiore della Guardia Nazionale, a capo della quale si distinse nel combattere il brigantaggio. Per tale impegno il 12 marzo 1863 venne decorato Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Nel 1861 venne eletto deputato al Parlamento del Regno d’Italia – VIII Legislatura – nel Collegio di Chieti. Sedeva a sinistra tra il Biofferio e il Beltrani ed era apprezzato per il carattere e la dottrina.

Nel 1862 fece parte del comitato promotore per la fondazione della Cassa di Risparmio a Chieti e ricoprì il ruolo di vice presidente della Società Patriottica nell’Abruzzo Citeriore che aveva il fine di promuovere e favorire lo sviluppo delle facoltà intellettuali, morali, e fisiche dell’uomo, di coadiuvare al progresso civile del paese, di combattere l’ignoranza, i pregiudizi, l’ipocrisia e sollevare la miseria.

Come si può leggere dalla prefazione scritta dal senatore D’Alfonso “Giovanni De Sanctis era scomparso completamente dalla memoria collettiva dei cittadini di Lettomanoppello. E’ un grande merito favorire la presa di consapevolezza dei cittadini di oggi sul pensiero, l’opera e le battaglie di un uomo capace di elaborare idee progressiste e attivare iniziative palesemente esigenti sul piano del coraggio per chi le conduceva. Attraverso le pagine di questo studio siamo condotti per mano alla riscoperta di un cittadino al servizio delle istituzioni che ha onorato nel miglior modo possibile il mandato parlamentare, accompagnando ai primi passi del nascente Regno l’avvio di una stagione nuova di intrapresa economica e sociale nella regione che lo aveva mandato in Parlamento”.

Per l’occasione verranno esposti documenti e cimeli appartenuti all’Onorevole Giovanni ed alla famiglia De Sanctis-Ricciardone.

 

 

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Videosorveglianza

Il 29 gennaio 2020 sono state pubblicate le nuove linee Guida dell’EDPB (European Data Protection Board –  Comitato Europeo per la Protezione dei Dati) sul trattamento di dati personali attraverso sistemi di ripresa video; esse costituiscono la versione “emendata” della prima emissione sottoposta a consultazione pubblica il 29 luglio 2019.

L’obiettivo di tali Linee Guida è di realizzare e garantire una applicazione coerente del GDPR del trattamento di dati nel settore in oggetto, in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea.

Già nelle premesse del documento vengono poste delle considerazioni molto importanti, come, ad esempio, il fatto che il Comitato consideri come il sempre maggiore utilizzo di sistemi di videoripresa abbia ormai un notevole impatto sul comportamento dei cittadini. Viene indicato infatti che una implementazione massiva di tali sistemi nei vari contesti della vita quotidiana potrà mettere “pressione” agli individui al fine di prevenire dei comportamenti che possano essere percepiti come “anomali”.

Il Board afferma come il monitoraggio sistematico e automatizzato di uno spazio specifico mediante sistemi di videoripresa, principalmente per protezione della proprietà, della vita o della salute dell’individuo, è diventato un fenomeno significativo in tutto il territorio europeo. Tale tipologia di attività necessita spesso della raccolta, della registrazione e conservazione di immagini e video, quindi di molteplici informazioni (e dati) relativi a soggetti interessati che rientrano nel raggio d’azione delle telecamere. Inoltre, l’eventuale utilizzo di dispositivi intelligenti, può aumentare in maniera rilevante il numero di informazioni e di dati personali raccolti.

Tra i rischi evidenziati dal Comitato sono indicati, ad esempio, quelli relativi ad un uso intensivo di apparati e strumenti di sistematico monitoraggio e ripresa che entrino nella “sfera individuale” delle persone, con tecnologie che – rilevando in maniera continua la presenza o il comportamento – limitino le possibilità di movimento anonimo del cittadino o di un suo utilizzo “privato” di servizi.

Ulteriore rischio è costituito dall’utilizzo delle immagini raccolte per finalità diverse rispetto a quelle dichiarate unitamente all’impiego combinato di strumenti e tecniche di trattamento avanzate; rispetto alle finalità previste inizialmente, ad esempio relative a scopi di prevenzione e di sicurezza, tali dati potrebbero essere utilizzati a scopi di marketing, di monitoraggio/profilazione del comportamento o di controllo dei lavoratori.

Proprio per gestire tali rischi, in relazione anche all’invasività e al numero di interessati potenziali, il Comitato prevede due specifiche “misure”:

  • una Valutazione di Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA) secondo quanto previsto dall’art. 35 paragrafo 3 lett. c) del Regolamento (“sorveglianza sistematica su larga scala di una zona accessibile al pubblico”);
  • la nomina di un Responsabile della Protezione dei Dati in base all’art. 37 paragrafo 1 lett. b) del Regolamento, qualora il trattamento comporti un controllo regolare e sistematico degli interessati su larga scala.

In generale, per questi motivi, il Comitato ha avvertito l’esigenza di adottare delle linee guida che – facendo riferimento ai principi generali di trattamento previsti dall’articolo 5 del Regolamento UE 679/2016 – chiarissero alle parti coinvolte le modalità di applicazione di quanto previsto nel GDPR rispetto al settore della videosorveglianza.

Nelle linee guida, oltre a specificare le misure indicate in precedenza, viene individuato l’iter da seguire, fornendo indicazioni sull’ambito di applicazione, sulle condizioni di liceità, sui diritti degli interessati, sugli obblighi di trasparenza ed entrando nel dettaglio delle specifiche situazioni con molteplici esempi.

Da notare che, nell’ambito dell’identificazione delle finalità, non basta più indicare genericamente “sicurezza” o “tutela del patrimonio”, ma è necessario entrare nel merito di quanto dichiarato, specificandolo per ogni telecamera (o per gruppi di apparati che abbiano una finalità di utilizzo omogenea).

Il Comitato inoltre indica come la videosorveglianza non sia considerata come una necessità “by default” quando possano essere utilizzati altri strumenti per raggiungere i medesimi obiettivi (esigenze di sicurezza o altro); di conseguenza deve essere dimostrato, da parte del Titolare, l’utilizzo e/o l’inefficacia di altri strumenti di controllo meno invasivi (come d’altronde era specificato in maniera esplicita nel provvedimento del Garante Privacy del 2004).

Il rischio evidente, come riportato dal Comitato, è di determinare nel lungo periodo un cambio nell’approccio culturale in grado di portare in definitiva alla accettazione della mancanza di privacy come principio generale.
Infine, anche in questo caso, come nel Regolamento, viene data l’indicazione in merito all’eventuale applicazione di ulteriori e specifici principi nazionali in materia di videosorveglianza (ad integrazione di quelli contenuti nelle Linee Guida 3/2019). Tale indicazione sarà quindi fondamentale nelle valutazioni in merito al rapporto tra le Linee Guida e il Provvedimento generale sulla Videosorveglianza emanato dal garante privacy italiano l’8 aprile 2010.

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Dieci patenti ritirate dalla Polizia stradale di Chieti

Dieci patenti di guida sono state ritirate la notte scorsa dagli uomini della Polizia Stradale di Chieti e del Distaccamento di Lanciano nell'ambito di controlli specifici e mirati, coordinati dal comandante Fabio Polichetti ed effettuati con l'intervento di quattro pattuglie lungo le maggiori arterie di Chieti Scalo, controlli volti a prevenire e contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica. Dai controlli emerge un quadro definito preoccupante, con una elevata percentuale di persone, soprattutto over 30, che si mette alla guida in stato di ebbrezza alcolica e fra questi un elevato numero di ragazze. Fra i automobilisti risultati positivi alla prova con l'etilometro, cinque avevano un tasso alcolico superiore agli 0,80 grammi per litro e nei loro confronti e' scattata la denuncia all'autorita' giudiziaria. In particolare intorno alle 4.30 e' stato intimato l'alt ad una donna di 40 residente nella provincia di Chieti che ha mostrato subito evidenti sintomi di alterazione da assunzione di sostanze alcoliche: sottoposta alla prova dell'etilometro, le e' stato riscontrato un tasso doppio rispetto al limite consentito, pari a 1.28 g/l: nei suoi confronti sono scattate la sospensione della patente da 6 mesi ad un anno, la perdita di 10 punti dalla patente e la denuncia alla Procura della Repubblica di Chieti. Anche una giovanissima neo patentata di 20 anni e' risultata positiva all'etilometro: aveva appena trascorso la serata nei locali di Chieti Scalo con alcuni amici, quando e' stata fermata dagli uomini della Polizia Stradale di Chieti che le hanno riscontrato un tasso di 0,78 g/l, ben oltre quello consentito che per i neo patentati e' zero. Nei suoi confronti sanzione di oltre 700 euro, sospensione della patente di guida da 4 o 8 mesi e perdita di 20 punti dalla patente di guida. Complessivamente sono state oltre un centinaio le persone sottoposte alla prova dell'etilometro, presente anche il personale dell'Ufficio Sanitario della Questura di Chieti, che, con un nuovo camper in dotazione alla Polstrada, ha proceduto ai controlli per accertare anche l'alterazione e l'assunzione da sostanze stupefacenti, attraverso un prelievo di campione di liquido salivare. 

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Incidente in auto vicino all’aeroporto per un uomo positivo all’alcoltest

Un giovane di 24 anni, risultato positivo all'alcoltest, e' stato ricoverato all'ospedale dopo essere rimasto ferito poco prima delle sei in un incidente stradale accaduto a pochi passi dall'aeroporto: per cause che sono in corso di accertamento, l'auto condotta dal 24enne e' finita sotto a un tir. Il ferito, soccorso inizialmente da un infermiere del 118 che si trovava di passaggio, e' stato poi  trasportato al "Santo Spirito" di Pescara.

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‘Come gli Alberi Spogliati ad Aprile’, doppio appuntamento

Doppio appuntamento con la presentazione del libro “Come gli Alberi Spogliati ad Aprile” del giornalista di Rete8 Luca Pompei che sarà affiancato dalla giornalista Alessandra Renzetti, dall’editore Alessio Masciulli e dalla fotografa Rossella Caldarale venerdì 31 gennaio alle ore 19.30 all’Hotel Promenade di Montesilvano nell’evento dal titolo “Ricordare per ricostruire”.

A Popoli, invece sabato 1 febbraio alle ore 17.30 sarà il Teatro Comunale ad accogliere la presentazione del libro grazie all’impegno di Claudio Di Scanno, regista del Drammateatro. Ad arricchire l’appuntamento saranno le letture di brani offerte da Beatrice Giovani.

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A Villanova di Cepagatti operazioni di disinnesco di un ordigno bellico

Sono in corso a Villanova di Cepagatti le operazioni di disinnesco di un residuato bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale di poco meno di mezzo metro per un peso di circa 4 kg. Sul posto sono al lavoro gli artificieri dell'Esercito Italiano, oltre alle forze dell'ordine. La zona e' stata messa in sicurezza, ma non si e' reso necessario evacuare i residenti delle case vicine

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Il Pescara cede Ciofani al Bari

Matteo Ciofani al Bari. La società pugliese comunica di aver acquisito a titolo definitivo dal Pescara i diritti delle prestazioni sportive del difensore abruzzese. Già a disposizione di mister Vivarini ha svolto la prima seduta di allenamento con i nuovi compagni. Dopo la trafila delle giovanili tra San Benedetto dei Marsi, Pescina e Pescara, il difensore marsicano esordisce in Serie B proprio con la formazione pescarese nella stagione 2007-08. Con Bitonto prima e Angolana poi, gioca un campionato e mezzo di D, passando poi all’Ascoli nella stagione 2009-10, totalizzando più di 70 presenze nei tre anni passati in bianconero. Disputa il campionato ’12-’13 con la maglia della Ternana per poi rendersi protagonista, dal 2013 al 2018 della cavalcata del Frosinone dalla Serie C alla massima serie (’15-’16, sarà proclamato cittadino onorario di Frosinone assieme a tutta la squadra, totalizzando con i frusinati 142 presenze e 7 reti. Dal 2018 di ritorno al Pescara dove fino ad oggi è sceso in campo 33 volte segnando 2 reti.

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A Francavilla al Mare la rassegna Diritti in scena sulla vita di Liliana Segre

Continua la mini rassegna "Diritti in scena", con una meravigliosa rappresentazione sulla vita piena di coraggio e di dignità di Liliana Segre, messa in scena dal Teatro del KraK, con la collaborazione del collettivo Tante da Raccontare, il 31 Gennaio alla Sirena. La mattina incontreremo le classi terze delle medie e la sera lo spettacolo sarà alle 21 per la città, con un biglietto di 10 euro.
Per la prevendita è possibile acquistare i biglietti dalle 18.00 alle 20.00, dal 28 al 31 gennaio, presso l'Auditorium Siren

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Marsilio riceve una delegazione della Chiesa Cristiano-Ortodossa abruzzese

Una delegazione di religiosi della Chiesa Cristiano-Ortodossa abruzzese guidata da padre Ialin Arga, parroco di Pescara e decano ortodosso, è stata ricevuta all'Aquila, dal Presidente della Regione, Marco Marsilio.

La delegazione era composta dai Padri Pedru Voicu, parroco di Vasto, Daniel Mititelu, parroco di Avezzano e Sorin Istratescu, parroco dell'Aquila.

Nel corso dell'incontro si è appreso che, secondo l'ultimo censimento, la comunità cristiano-ortodossa abruzzese è composta da circa 22 mila fedeli rumenti che rappresentano l'86% della popolazione rumena residente in Abruzzo.

Cinque sono nella regione gli edifici di culto concessi in comodato d'uso dalla chiesa cattolica per l'esercizio del culto ortodosso, a cui se ne è recentemente aggiunto un sesto che è stato costruito dalla chiesa ortodossa, avvalendosi di una donazione della chiesa cattolica.

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Giornata della Memoria, Marsilio: l’Abruzzo ne ha sempre sentito particolarmente l’importanza

“La memoria è garanzia di libertà ed è nostro compito coltivare questa al di fuori di qualsiasi strumentalità ideologica, valorizzandola come memoria condivisa. Per questo è importante ricordare quanto è accaduto e continuare a farlo, oggi, giorno dedicato alla Memoria, ma anche in ogni altro giorno della nostra vita. Se ci guardiamo attorno, i nomi di alcune località abruzzesi derivano dai cognomi di famiglie ebraiche. Rappresentano la testimonianza della loro presenza e del radicamento nel nostro territorio. Gli ebrei, portatori di una cultura antichissima, base della civiltà europea, in Abruzzo hanno contribuito con i loro saperi allo sviluppo di nuovi mestieri e attività, come nel caso dei trabocchi, un’idea degli ebrei veneziani stabilitisi nel nostro litorale. La comunità ebraica romana non ha esitato, attraverso atti concreti, a esprimere la propria solidarietà nei confronti delle popolazioni del cratere in occasione del sisma del 6 aprile 2009. Il loro gesto ci ha ricordato che, durante la guerra, in diversi centri del nostro Abruzzo, molti ebrei in fuga dalle persecuzioni hanno trovato rifugio e accoglienza.
Senza memoria storica, una comunità può smarrire il senso profondo della propria identità culturale e civile e l’Abruzzo, per antica tradizione di tolleranza e di rispetto per i popoli, ha sempre sentito particolarmente l’importanza di questa giornata. Un apprezzamento particolare lo voglio rivolgere alle istituzioni e ai dirigenti scolastici, ai docenti e più in generale al mondo della scuola, che ha un compito basilare nella formazione di una cultura che, memore del passato, possa costruire le fondamenta per un futuro migliore e privo di ingiustizie. È nella scuola, oltre che nella famiglia, naturalmente, che si forma la coscienza dei giovani e questa giornata ci aiuta a ricomprendere e diffondere i valori della solidarietà e del rispetto reciproco, affinché si realizzi quella pacifica convivenza in grado di combattere e sconfiggere quei pregiudizi che sembrano riesplodere con rinnovata violenza nelle società attuali”.

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