Pezzopane (Pd): corridoio umanitario tra Grecia e Turchia. La richiesta urgente delle donne al Governo
Una Siria devastata da nove anni guerra cui, come non bastasse tanta distruzione e dolore per il Popolo siriano, si aggiunge la crisi di Idlib. Decine di migliaia di profughi in fuga dagli orrori della guerra; donne, uomini e tantissimi bambini cercano la salvezza dalla paura, dalla fame, dal freddo. Un orrore senza fine cui non possiamo restare indifferenti. Abbiamo il dovere morale di cercare e proporre una soluzione immediata perché quelle persone ricevano aiuto, perché trovino la salvezza.
In tante chiediamo quindi al Governo italiano, l’attivazione di un corridoio umanitario tra Grecia e Turchia attraverso una lettera inviata alla ministra Lamorgese. Centinaia le adesioni di donne della politica, dell’associazionismo, del sindacato e di ogni ambito civile per una richiesta giusta, umana, urgentissima.
Tantissime le donne che aderiscono in queste ore all’appello promosso in Abruzzo dall’onorevole Stefania Pezzopane. Hanno già firmato Chiara Zappalorto, Gilda Panella, Emanuela Di Giovambattista, Teresa Nannarone, Barbara Di Roberto, Katia Dell’Aguzzo, Nadia Ranalli, Deborah Palmerini, Caterina Bernardoni, Ana Marà, Fatima Di Giovanni, Anna Paolini, Manuela Villacroce, Kendra Sfoglia, Maria Silvia Di Giovanni, Eva Fascetti, Luana Masciovecchio, Lorenza Panei, Cristina Equizi, Monica Di Cola, Rosa De Luca, Paola Calselli, Rosanna Salucci, Vanna Tinari, Marina Lauri, Manuela Rotelli, Silvana De Paolis, Valentina Raparelli, Rosella Valentini, Daniela Frullini, Francesca Di Clemente, Roberta Tommasi, Fernanda Tramontelli, Sofia Napoleone, Valentina Angelucci, Stefani Di Padova, Barbara Ferretti, Fabiola Ruggieri. Miriam Anna Del Biondo, Rita Ceci, Tina D’Andrea, Emanuela Sganga, Marielisa Serone, Patrizia Righi, Anna Musilli;Beatrice Fioriti, Loretta DelPapa.
E’ possibile firmare inviando la propria adesione all’indirizzo: corridoioumanitario2020@gmail.
Questo il testo della lettera inviata alla Ministra Lamorgese:
Gentile Ministra Lamorgese
Siamo sgomente e partecipi del dramma che stanno vivendo decine di migliaia di profughi ai confini tra la Turchia e la Grecia, in fuga dalla Siria devastata da nove anni di guerra e ora anche dalla crisi di Idlib, teatro dello scontro tra Erdogan e Assad, sostenuto dalla Russia.
A seguito della pressione di centinaia di migliaia di siriani in fuga da Idlib, il Governo turco ha aperto le frontiere verso la Grecia , nonostante l’accordo siglato nel 2015 con la Ue, cosicché dai campi profughi turchi (dove vivono tre milioni e 700 mila persone) si stanno
riversando in Grecia decine di migliaia di profughi.
Donne, bambini e anziani, stremati dalla paura, dal freddo e dalla fame, che cercano riparo e rifugio in terra europea, trovano frontiere chiuse ma anche brutale repressione e respingimenti, vengono caricati con gas lacrimogeni e dispersi lungo il fiume Evros che segna il confine tra a Grecia e Turchia.
Dal Governo greco, che certamente è sottoposto ad una situazione insostenibile e non va lasciato solo, sono state sospese le richieste di asilo per chi entra illegalmente nel Paese e sono state moltiplicate le forze di polizia e militari a presidio delle frontiere marittime e terrestri, fino a minacciare e a respingere con le armi profughi sui gommoni.
Assistiamo di nuovo ad una emergenza umanitaria che vede già le prime vittime tra i bambini e che va ad aggiungersi alla drammatiche condizioni in cui vivono migliaia di profughi nelle isole di Samos e di Lesbo già da tempo denunciate dall’OIM, dall’Unhcr e da tanti appelli delle Ong impegnate sul terreno.
In particolare si preannunciano nuovi arrivi anche nel campo profughi di Samos, che ha una capienza di 700 persone, ma dive vivono almeno 2500 profughi. Tra loro almeno cinquecento bambini e minori non accompagnati, afflitti da carenza di acqua, cibo, riscaldamento nonché da una preoccupante diffusione di tendenze suicide anche per la durezza dei poliziotti, come ha testimoniato Nicolò Govoni, giovane volontario e autore del libro “Se fosse tuo figlio”, che ha aperto li una scuola ed è candidato al premio Nobel per la pace.
Accogliamo positivamente la missione ai confini tra Grecia e Turchia della Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen con il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e il Presidente del Consiglio UE Charles Michel insieme al premier greco Mitsotakis.
Così come apprezziamo la decisione di Borrell di convocare urgentemente i Ministri degli esteri UE in settimana nonché la convocazione per il 4 marzo del Consiglio straordinario Giustizia da parte della Presidenza Croata.
Va anche sottolineato l’impegno della Caritas locale e di tanti volontari.
Ma crediamo, gentile Ministra, che il Governo italiano debba assumere contestualmente una urgente iniziativa attivando un corridoio umanitario che sottragga a questo drammatico destino almeno i minori non accompagnati e le mamme con bambini attualmente a Samo, verificando le situazioni più gravi e fragili con UNHCR,OIM e Ong, e sollecitando altri Paesi europei a fare altrettanto. Per questo le rivolgiamo un forte appello per un suo diretto impegno in questa opera umanitaria.
Ricordiamo che l’Italia è stato il primo Stato membro ad avere aperto corridoi umanitari, anche grazie alla iniziativa e collaborazione di associazioni laiche e religiose, come Sant’Egidio e la Chiesa Valdese, così come ha scritto pagine di grande umanità e solidarietà nei confronti dei profughi e richiedenti asilo. E sappiamo che in questa direzione potrebbe esserci già la disponibilità di qualche altro Paese. Anche in vista dell’8 marzo, come donne italiane impegnate in politica, nelle istituzioni locali, nazionali ed europee, nell’associazionismo e nelle professioni, riteniamo importante dare un segnale forte e chiaro perché la dignità della persona umana e la solidarietà verso i più fragili restino i pilastri della nostra democrazia e della convivenza civile.
Grazie della Sua attenzione.
Weekend di solidarietà a Pescara e Montesilvano per Komen con una raccolta fondi
Emergenza Corona virus, Meritocrazia Italia: verso la ricostruzione
"Piove sul bagnato. Lo stato emergenziale degli ultimi giorni aggrava un disagio sociale già avvertito per via dei soliti problemi di instabilità lavorativa e progressivo impoverimento. Tra gli altri. Le difficoltà piegano facilmente lo spirito di proposizione, mentre il mercato si orienta verso la minaccia di una nuova recessione. Si avverte l’esigenza di una maggiore presenza attiva delle autorità statali e di un utile supporto da parte dell’Unione europea, perché è in questi momenti che vengono al pettine vecchi nodi, problemi mai risolti e fintamente dimenticati". Lo affermano i responsabili di Meritocrazia Italia.
"Turismo, commercio, cultura e servizi pubblici sono soltanto alcuni dei settori che più risentono della contingenza e sui quali occorre intervenire. Ora più che in passato è forte il bisogno di ricostruire un welfare (non appiattito su un infruttuoso assistenzialismo, ma) traducibile in iniziative foriere di nuove opportunità di sviluppo e gestione della crisi. La previsione di sussidi a famiglie e imprese, nuovi investimenti nel sociale e una riforma fiscale che punti a ridurre, in modo sensibile e strutturale, il carico tributario gravante su costo del lavoro e redditi sarebbero utili strumenti di ripartenza. La riattivazione del sistema di Cassa integrazione, che vorrebbe dire ripristinare gli ammortizzatori sociali nei territori. Le inefficienze della gestione del sistema sanitario sono un’altra delle questioni che occorre risolvere con maggiore impellenza. A fronte delle forti pressioni del momento sarebbe opportuno potenziare da subito l’assistenza domiciliare, soprattutto per quelle famiglie che abbiano nel proprio nucleo anziani o disabili. D’utilità anche la costituzione di linee telefoniche dedicate, che non si limitino a veicolare richieste di aiuto, ma si occupino anche del supporto psicologico a beneficio di chi risente degli effetti di una lunga quarantena. Nell’immediato, servirà procedere anche a una dettagliata ricognizione, su base regionale, delle strutture sanitarie dismesse e dell’apparecchiatura presente e sollecitare la disponibilità dei presidi non impegnati, per defatigare il carico di quelli più attivamente coinvolti. La collaborazione tra strutture pubbliche e cliniche private è essenziale per fronteggiare il problema con efficacia. Importante sarebbe il supporto del personale medico e infermieristico specializzato in pensione. Tanto manca. Tanto va recuperato. Per altro verso, però, al popolo italiano le risorse non mancano. E si assiste con orgoglio alla tenacia con la quale le imprese lottano per marginalizzare il danno, industriandosi in una improvvisata rivoluzione organizzativa, con repentino riadattamento alle nuove esigenze di gestione di progetti e attività. Meriterebbero maggiore supporto in termini di formazione continua e innovazione tecnologica, con favore per modalità di svolgimento della prestazione lavorativa più flessibili e tarate su obiettivi misurabili. E particolare attenzione meriterebbero soprattutto le imprese che versano in uno stato d’insolvenza dovuto all’eccezionale stato emergenziale, con riguardo all’accesso alle procedure concorsuali e piani bancari di ammortamento. Con lo stesso orgoglio si assiste all’eccellenza di una ricerca scientifica da sempre povera, aridamente burocratizzata e non adeguatamente valorizzata nel merito. Che il vanto dei risultati raggiunti da ultimo possano essere da sprone per una adeguata riforma del sistema di reclutamento accademico e del meccanismo di allocazione delle risorse e per l’adozione di una politica di incentivi calibrata a lungo termine. Alcune delle misure previste nel decreto mille proroghe appena approvato lasciano ben sperare. L’assunzione degli specializzandi già dal terzo anno potrebbe contribuire al superamento del limite dovuto all’insufficienza di personale. Con favore si guarda anche ai sistemi di stabilizzazione di dipendenti precari della p.a. Meritocrazia Italia auspica che ogni provvedimento sia adottato con lungimiranza e secondo una visione d’insieme, che abbia conto delle peculiari necessità delle aree maggiormente colpite dal problema ma non dimentichi che l’impatto economico dell’emergenza non fa salva nessuna regione del Paese".
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Cure palliative domiciliari, Blasioli (Pd): A distanza di quattro mesi dalla mia interpellanza, non un solo atto è stato prodotto dal governo di centrodestra
“A quattro mesi di distanza dalla discussione in aula della mia interpellanza, che parte da una legge nazionale, che è la 38/2010, e che tocca l'aspetto delle cure palliative, in particolare delle cure del fine vita prestate nel domicilio delle persone, non un solo atto è stato prodotto, nonostante le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità e la delicatezza del tema”. Con queste parole il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli interviene per denunciare il lassismo del governo regionale di centrodestra su un questione tanto importante qual è il fine vita.
“Lo scorso 19 novembre – ricorda Blasioli – ho presentato in aula una interpellanza dal titolo “Attuazione della rete di cure palliative domiciliari nella Provincia di Pescara”. Le cure palliative prevedono sostegno psicologico, spirituale e fisico, ma anche e soprattutto terapia del dolore. A garantirli sono, per legge, gli hospice delle strutture ospedaliere e gli operatori preposti all’assistenza domiciliare.
La Regione Abruzzo ha coordinato la realizzazione della Rete di Terapia del Dolore e delle Cure Palliative, anche Pediatriche, che ha coinvolto le quattro ASL regionali e le due Facoltà di Medicina e Chirurgia presenti. Purtroppo però, le risposte assistenziali non sono ancora uniformi in tutto il territorio regionale. A Pescara, infatti, l’Hospice Bouganville c’è e funziona bene, ma i suoi nove posti non bastano per l’intera area provinciale. Ci sono tanti pazienti che, quindi, restano in coda e non possono accedervi, ma al di là di questo aspetto sono proprio le cure del fine vita prestate a domicilio che agevolano il malato e con lui la sua famiglia.
L’assessore Verì rispose alla mia interpellanza dichiarando che erano in corso dei concorsi per assumere personale e garantire il servizio domiciliare, che, ripeto, è già presente nelle altre tre province.
Nell’incontro avuto lunedì con l’attuale manager facente funzione della Asl di Pescara, il dott. Antonio Caponnetti, ho scoperto, però, che i bandi per le varie figure non sono mai partiti, nonostante siano passati quattro mesi da quella discussione in aula.
Per assicurare le cure palliative domiciliari all’intera provincia di Pescara occorrono circa 7 medici palliativisti, 16 infermieri e 6 O.S.S. oltre a 3 fisioterapisti, ma dal giorno della discussione dell’interpellanza ad oggi sono diventati operativi solo 3 infermieri in più, che prestano servizio nell’hospice, mentre non è partito il concorso per i medici palliativisti e per i fisioterapisti.
L’unica notizia positiva è il bando per l’ampliamento, previo adeguamento sismico, della struttura che oggi ospita terapia del dolore e il Bouganville. Le strutture saranno indipendenti e collocate su due piani, i lavori, affidati all’impresa Feliziani s.r.l. per un importo di circa 500mila euro, potrebbero partire a fine marzo e durare un anno. Resta, però, il problema delle cure domiciliari, che ad oggi non è stato affrontato. Si tratta di una battaglia di civiltà che sto portando avanti perché credo che le persone che si trovano ad affrontare il fine vita abbiano il diritto di farlo nella propria casa, circondati dall'affetto continuativo dei propri cari e nel luogo dove hanno vissuto la loro vita.
Tutto ciò è inaccettabile, anche perché si tratta di garantire ai malati la miglior cura possibile in un ambiente familiare, e alle loro famiglie uno stress emotivo e psicologico minore. Il governatore Marsilio ha il dovere di intervenire immediatamente per sbloccare questa situazione e garantire a tutti i cittadini d’Abruzzo pari diritti e dignità”.
Leggi Tutto »Montesilvano. A scuola di Protezione Civile, al via il corso per volontari.
Ieri sera si è svolta la presentazione del corso per volontari della protezione civile, il vice sindaco Paolo Cilli e il comandante della polizia locale Nicolino Casale hanno portato il saluto dell’amministrazione comunale, ringraziando il presidente di Montesilvano Gianni Faieta per il compito che l’associazione svolge sul territorio.
“La cultura della protezione civile – spiega il vice sindaco e assessore alla Protezione civile Paolo Cilli - è determinante per diffondere la resilienza e per responsabilizzare le persone davanti ai rischi. Per la nostra città è una garanzia poter contare su uomini preparati e aggiornati costantemente. Il Corpo Volontari Protezione Civile Onlus di Montesilvano è un punto di riferimento importante, il loro lavoro in numerose occasioni è stato prezioso per la città. Siamo felici di vedere che numerosi giovani, attraverso il corso di formazione, si metteranno in gioco per sostenere il territorio. Ringrazio il presidente Faieta e tutti i volontari, che sono sempre presenti nei momenti di emergenza e auguro un sereno e proficuo corso a tutti i partecipanti”.
Al momento sono 47 gli aspiranti volontari. Il corso tratterà di temi quali la tutela dell’ambiente, la percezione, la conoscenza e la gestione del rischio. In tutto sono previsti dieci incontri (martedì e venerdì sera) per un totale di cinque settimane con la formazione frontale affidata a docenti di varie componenti del sistema di protezione civile: dipartimenti nazionale di protezione civile, 118, vigili del fuoco e tanti altri.
Leggi Tutto »Riqualificazione di Via Mazzini, continua la stagione di grandi opere a San Giovanni Teatino
Sono quasi terminati, a San Giovanni Teatino, i lavori di riqualificazione di Via Mazzini. Gli interventi, realizzati dalla ditta aggiudicataria “Diodato Srl”, prevedevano una base di gara di 137mila euro e sono stati aggiudicati per un importo di contratto di 96.209,28 euro oltre i.v.a..
Il progetto fa parte di un ampio piano di opere pubbliche, che riguarda vari snodi strategici cittadini: “Dopo il rifacimento dell’asfalto in Via Aldo Moro, Via Vittorio Emanuele e Via Amendola – spiega il Sindaco Luciano Marinucci – ora tocca a Via Mazzini essere oggetto di lavori di riqualificazione. Quest’opera è strategica per la nostra comunità, perché completa un percorso pedonale e ciclabile che congiunge il centro di San Giovanni Teatino a Dragonara. Questa stagione di grandi opere sta cambiando faccia alla nostra città, rendendo le nostre strade sempre più sicure, comode e curate. Il tutto, è bene ricordare, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, perché i lavori sono finanziati grazie alla Convenzione Terna”.
Gli interventi di riqualificazione prevedono la fresatura dell’attuale tappetino e il suo rifacimento, il rifacimento della segnaletica orizzontale e la realizzazione di un nuovo tratto di rete per lo smaltimento delle acque meteoriche.
“Con questo intervento – dichiara l’assessore all’Urbanistica Ezio Chiacchiaretta – proseguiamo nell’opera di ammodernamento della città rispetto agli obiettivi che ci eravamo prefissati. Via Mazzini è una delle strade principali di attraversamento del traffico fra Chieti e Pescara ed è uno snodo essenziale anche per la viabilità locale. Anche altre zone del paese sono interessate da interventi e, da qui a breve, tutto il territorio beneficerà di una profonda opera di riqualificazione che era l’obiettivo dell’Amministrazione Marinucci. Lavoriamo in questo senso, nel modo più veloce possibile, per migliorare la qualità della vita dei cittadini di San Giovanni Teatino”.
“I lavori saranno completati nel più breve tempo possibile – prosegue il Sindaco Luciano Marinucci – in modo da restituire alla cittadinanza, e a tutte le persone che ogni giorno percorrono le nostre vie per lavoro o per svago, una strada completamente riqualificata, all’altezza di una città che, grazie ai suoi servizi e alla sua posizione strategica, si conferma sempre di più come punto di riferimento per l’intera Area Metropolitana”.
Leggi Tutto »Domenica 8 marzo Cultour Pianella ricorda Briseide Verrotti primo sindaco donna di Pianella
Domenica 8 marzo alle ore 19.00 presso l'Officina del Talento in Via Umberto I a Pianella l'Associazione Cultour Pianella, composta quasi esclusivamente da donne, festeggia tre anni di attività con un convegno su Briseide Verrotti primo sindaco donna di Pianella. Dopo l'introduzione di Serena D'Incecco della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara, seguirà l'intervento dell'operatrice d'archivio Silvia Cancelli, già responsabile dell'Archivio Storico del Comune di Pianella, dal titolo 'Cenni storici sulla vita e le opere di Briseide Verrotti'. Concluderà Anna Bruna Giansante Consigliere Nazionale ANCI con delega alle Pari Opportunità. Modera la serata Loris Di Giovanni.
Leggi Tutto »Rinnovata segreteria politica dei Giovani Democratici della provincia di Teramo
A Pineto torna BiblioCine, sei film proiettati dal 13 marzo al 24 aprile 2020 sul tema Un’idea di famiglia
“Un’idea di famiglia”, questo il filo conduttore dei sei film in cartellone per l’edizione 2020 di "BiblioCine". L’iniziativa, a cura della Biblioteca comunale “Vanessa Creati” di Pineto con il supporto dell’Associazione Stile Libero, di validi collaboratori esterni appassionati di cinema e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Pineto, è alla sua settima edizione. La rassegna propone film selezionati con cura e anche i titoli proposti per il 2020 sono vari e pensati per andare incontro alle esigenze di un pubblico diverso per età e interessi. I film saranno proiettati nella Sala Teatro del Palazzo Polifunzionale di Pineto dalle 21, a ingresso libero. Si inizia il 13 marzo con “Due per la strada” film del 1967 di Stanley Donen e la rassegna terminerà il 24 aprile con “Quel giorno d’Estate” del 2018 di Mikhael Hers.
Nel dettaglio il programma prevede anche per il 20 marzo la proiezione del film “Father and Son” del 2013 di Hirokazu Kore’eda, il 27 marzo ci sarà “La guerra è dichiarata” del 2011 di Valerie Donzelli. Il 3 aprile verrà proposto “Dietro la maschera” di Peter Bogdanovich del 1985, mentre il 17 aprile sarà proiettata la pellicola del 2008 “Pranzo di Ferragosto” di Gianni Di Gregorio.
“Quest'anno la programmazione prevede il filone della famiglia, - spiega il Consigliere del Comune di Pineto con delega agli eventi e alle manifestazioni Marco Giampietro, - tema sviluppato attraverso sei film straordinari e significativi. A fine proiezione, come è accaduto anche gli altri anni, ci sarà un dibattito sul film. Ringrazio quanti si sono adoperati per organizzare questa edizione: dal personale della biblioteca, ai dipendenti comunali, passando per i tanti volontari, anche tra i fruitori del cinema, che da sempre partecipano alla rassegna e quanti si sono adoperati per la buona riuscita di questo progetto, in particolare l'Associazione Stile Libero, che si è offerta per collaborare con la Biblioteca Comunale”.
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