In Breve

Bando delle periferie, Cuzzi: Lunedì prossimo al via i lavori a Fontanelle

Sopralluogo tecnico dell’assessore alle Periferie Giacomo Cuzzi e di quello ai Lavori Pubblici Tonino Natarelli stamane a Fontanelle, dove lunedì prossimo partirà il cantiere per la riqualificazione del quartiere, all’interno del progetto di riqualificazione delle aree periferiche della Città, in totale 18milioni di interventi. 

 

“Si parte da Fontanelle che aspetta da decenni di concretizzare l’attenzione che questa popolosa zona della città merita – così l’assessore alle Periferie Giacomo Cuzzi – Grazie sia ai 18 milioni di finanziamenti pubblici dei progetti e della quota privata prevista dal bando e capace di portare il monte degli investimenti a oltre 58 milioni in tutto, si comincia con la realizzeremo di una piazza dietro via Caduti per Servizio, con nuovi parcheggi, una ciclabile, illuminazione, video-sorveglianza, nonché un campo da calcetto e alloggi Ater per diversamente abili.

Partiremo da qui, investendo risorse per cui abbiamo fortemente combattuto, quando la finalità del bando era stata messa in forse. Lo abbiamo difeso con una mobilitazione nazionale, riattivato e ora siamo pronti ad avviare cantieri che non si dovranno fermare, perché portano nelle periferie un’attenzione straordinaria fatta di progetti in grado di farla rinascere. Le prime lavorazioni sono:

 

1)    Riqualificazione del quartiere San Donato. L’opera ha un importo di 775.000 euro e prevede la realizzazione di un campetto polivalente, la riqualificazione della piazza compresa fra via Basento e via Rio Sparto, nonché il rifacimento di tutta la strada antistante la scuola di via Rubicone.

2)    Riqualificazione di via Caduti per servizio: 500.000 euro per la realizzazione di una bellissima piazza proprio dietro le case comunali e di un campo sportivo di fianco all’attesa palestra di Fontanelle che ormai è prossima ad essere riconsegnata. 

3)    Riqualificazione piani terra palazzine Aterfontanelle per realizzazione alloggi disabili € 1.884.181,99

4)    Completamento rete percorsi ciclabililungo le viabilità esistenti nel tratto di via della Pineta, viale D’Annunzio, raccordo Viale Pindaro e via D’Annunzio per 250.000 euro. 

5)     

Seguirà subito anche la Riqualificazione di Borgo Marino Sudche comprende la Piazza Caduti del Mare ridisegnata dall’artista Franco Summa con la splendida opera La Rosa dei Venti e via Magellano, per €. 915.000. Poi il proseguimento della Strada Pendolo tratto da via Tiburtina a via Volta (PUE 8.24) per cui sono stanziati 1.775.000,00 e che servirà per proseguire il Pendolo che parte dal Ponte delle Libertà, prosegue su San Luigi Orione, arriva in via Lago di Capestrano e si infrange sul muro della Tiburtina. 

A seguire il lotto 2 del pendolo che lo porterà da Strada Comunale Piana ad arrivare fino a via Rio Sparto (tratto del PP7) per cui sono stanziati 3.500.000,00, comprensivo delle indennità di esproprio. Le auto attraverseranno tutto il versante ovest della città collegandosi tra la statua del Papa in via Rio Sparto fino a via del Circuito in un unico asse largo e spazioso che snellirà le vie di quartiere oggi molto trafficate. Al via in tempi brevi anche il completamento di via Pantini dove verrà realizzata una nuova strada per 1.200.000 euro.

Infine la riqualificazione Pescara nord-area quartiere Zanni con la riconnessione di tutti i parchi presenti da via Carlo Alberto dalla Chiesa fino ai parchi sulla strada Parco e con due riconnessioni al mare ciclo pedonali in modo da collegare parchi (che verranno riqualificati: Parco Eleonora Duse, Parco Cip e Ciop e parco delle Naiadi) e scuole con la pista ciclabile della strada parco e della riviera. L’importo è di 1.348.000 euro”.

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Fossacesia aderisce alle Vie della transumanza d’Europa

Le località costiere di Fossacesia e Vasto hanno partecipato al workshop a San Giovanni Rotondo, per la firma del documento finale del progetto relativo alle Vie della Transumanza denominato “Le vie della Transumanza, Patrimonio della Cultura e dell’Umanità”, per la Candidatura UNESCO al Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. L’incontro, organizzato dall’Asvir Moligal , Capofila del tavolo Tecnico Internazionale, in collaborazione con i Comuni ed i Distretti Urbani di San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis, patrocinato da Consiglio d’Europa, Regione Puglia, Puglia Promozione, Regione Molise, Fondazione Popoli e Territorio, Parco del Gargano, Borghi della Salute, Borghi d’Eccellenza, a loro volta partner del progetto, ha visto la partecipazione di  diversi rappresentanti, d’oltre Alpi e non solo, quali l’UCI, Assonautica, Geaco,  già partner strategici del Programma, oltre la FAO , presente con la piattaforma Mondiale del Pastoralismo, all’Associazione Trashumancia y Naturaleza Spagnola e Vivi Appennino promotrice dell’Appennino Bike Tour. L’Abruzzo è stato rappresentato oltre che dai centri di Vasto e Fossacesia anche dai Comuni di Sulmona, Celano, L’Aquila, Pescasseroli, Castel di Sangro. Il progetto ha già ricevuto il placet del premier Giuseppe Conte che giorni addietro ebbe ad incontrare presso Palazzo Chigi la delegazione dell’Asvirmoligal e disporre della sua più totale partecipazione.

“E’ un piano che trova Fossacesia in perfetta sintonia con i suoi piani di sviluppo turistico, che stiamo portando avanti da tempo – sottolinea il sindaco Enrico Di Giuseppantonio presente al workshop di San Giovanni Rotondo -. L’idea di poter far parte di percorsi che dal Nord Europa scendono verso il Sud della nostra Penisola ci entusiasma, perché darà l’occasione a quanti intendono avventurarsi su queste millenarie strade, di poter apprezzare le nostre aree interne, luoghi religiosi di grande interesse e apprezzare i nostri prodotti enogastronomici”

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Lettesi in parlamento dall’unita’ d’Italia ad oggi: presentazione della ricerca storica sull’On. Giovanni De Sanctis 

Sabato 9 marzo alle ore 17.00 presso il Centro Informazioni Parco Nazionale della Majella in Largo Assunta a Lettomanoppello ci sarà la presentazione di una ricerca storica sull'On. Giovanni De Sanctis di Lettomanoppello, personaggio risorgimentale, patriota, politico, fine oratore e deputato nel primo Parlamento del Regno d'Italia.
 
Gli storici Sandra Di Felice e Loris Di Giovanni, con l'ausilio di un proiettore, ripercorreranno le gesta della famiglia De Sanctis attraverso documenti di archivio, fotografie, articoli di giornale, e libri dell'epoca.
 
Giovanni De Sanctis nacque nel 1809 da Giacinto De Sanctis, Regio Giudice del Regno di Napoli, e da Maria Scurci, figlia del notaio Gabriele Scurci di Manoppello. Zio di Augusto Pierantoni, già Deputato e Senatore del Regno d'Italia, che nel 1904 ritirò il Premio Nobel per la Pace in qualità di presidente dell'Institut De Droit International di Gand (Belgio).
 
Partecipò ai moti di Penne nel 1837 e de L'Aquila nel 1841. Nel 1848, chiamato dal voto popolare al comando della milizia cittadina con il grado di capitano, contribuì con la sua fermezza a sedare le reazioni ordite dalla camarilla di Corte.
 
Nel febbraio del 1853, i mazziniani tentarono a Milano una riscossa e molti uomini d’azione rinchiusi nelle carceri della fortezza di Pescara, cospirarono per poter prendere il forte e marciare armati sul Macerone. Erano riusciti a convincere alcuni ufficiali del 1° Reggimento, quando un traditore li denunciò al generale Pianell, il quale fece rapporto al governo generale. Venne istruito così un intrigato processo in cui figurava anche il nome del De Sanctis. Egli ne uscì illeso, ma decise di presentarsi al consiglio di guerra a Pescara in qualità di avvocato difensore. La causa durò poco meno di tre anni e, contro ogni aspettativa, si concluse con la pronunzia di “non consta” nei confronti degli imputati tra cui spiccava il nome di Clemente De Caesaris. Questo smacco nei confronti del Governo non passò impunito. Infatti al De Sanctis vennero raddoppiate le persecuzioni e fu in seguito imprigionato e mandato a domicilio coatto prima a Caramanico e poi a Tollo.
 
Nel 1860 rifiutò la carica di prodittatore che gli era stata offerta, accettando invece la nomina di presidente della società patriottica e di quella degli operai. Venne inoltre nominato Maggiore della Guardia Nazionale, a capo della quale si distinse nel combattere il brigantaggio. Per tale impegno il 12 marzo 1863 venne decorato Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.  
 
Nel 1861 venne eletto deputato al Parlamento del Regno d’Italia – VIII Legislatura – nel Collegio di Chieti. Al primo scrutinio, intervennero 414 elettori su 927, dei quali 145 votarono a favore del De Sanctis, 200 a favore di Giuseppe Pisanelli, 64 voti andarono dispersi e 5 furono dichiarati nulli. Al ballottaggio che ne seguì, su 445 votanti, De Sanctis vinse con 252 voti contro i 208 del Pisanelli, e fu proclamato eletto.
 
Sedette in Parlamento che era ormai un uomo avanti con l’età , ma ancora saldo nella fede politica. Sedeva a sinistra tra il Biofferio e il Beltrani ed era apprezzato per il carattere e la dottrina. Mentre si preparava ai primi discorsi in aula, cadde gravemente malato. Fu accudito per tre mesi nella casa nel nipote Augusto Pierantoni a Torino. Appena la malattia gli diede un po’ di tregua, tornò a Chieti.
 
Provò nuovamente a candidarsi per un seggio in Parlamento nel 1865, ma fu sconfitto da Raffaele Mezzanotte.
 
Porteranno i saluti dell'Amministrazione Comunale il Sindaco Giuseppe Esposito, il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Simone Romano D'Alfonso.

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Fiamme in piazza Sant’Anna a Chieti

E' probabilmente di origine dolosa l'incendio scoppiato la scorsa notte in un edificio a mattoni annesso ai bagni pubblici che si trovano in piazza Sant'Anna a Chieti, all'esterno del cimitero comunale. L'allarme è stato dato da un giovane di passaggio che ha chiamato i Vigili del fuoco, giunti sul posto intorno alle 2.40. All'interno dell'immobile c'erano vecchi materassi e altro materiale abbandonato. L'edificio in passato è stato utilizzato come lavanderia e negli anni Cinquanta aveva ospitato la scuola elementare del quartiere. 

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Spreco alimentare e recupero delle eccedenze, convegno al Banco Alimentare dell’Abruzzo

“Prevenzione allo spreco e gestione delle eccedenze alimentari, aumento delle donazioni” è il titolo del convegno in programma sabato 9 marzo 2019 a Pescara nella sede del Banco Alimentare dell’Abruzzo, in via Celestino V (zona nuovo tribunale), con inizio alle 10.00.

L’iniziativa si inserisce nel progetto Life-Food.Waste.Stand.Up, pensato per sensibilizzare su un tema di straordinaria rilevanza sociale e ambientale come la prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare e il recupero delle eccedenze, e promosso da un partenariato di filiera d’eccellenza composto da Federalimentare (capofila), Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus, Unione Nazionale Consumatori (Unc).

All’appuntamento di sabato, moderato dal giornalista Stanislao Liberatore, interverranno Gianni Totino, delegato di Pescara dell’Unione Nazionale Consumatori, che introdurrà i lavori, Agostino Macrì, esperto in sicurezza alimentare di Unc, che parlerà di “Prevenzione allo spreco e gestione delle eccedenze alimentari”. A seguire, si parlerà di “Interventi per favorire la prevenzione allo spreco e incremento delle donazioni alle persone bisognose”, con le relazioni di Maria Cristina Di Domizio, di Federalimentare, Antonio Massa, delegato della Regione Abruzzo di Federdistribuzione, e Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo Onlus. “Alimentazione equilibrata e corrette associazioni dalla colazione alla cena. Le diete su internet, errori da non commettere” sarà il tema affrontato da Romina Carinci, biologa nutrizionista e vicepresidente Acsian nonché membro della fondazione per la nutrizione dell'Ordine dei Biologi. Ultimo intervento sarà quello della psicologaSilvia Torrieri che parlerà di “Bisogno, piacere e pensiero fisso. Il nostro rapporto con il cibo”.

Il convegno gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Pescara.

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Democratici e Popolari per l’Abruzzo: Perplessità per la fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore

Le  prossime elezioni amministratrive di Pescara e Montesilvano vedranno inevitabilemnte al centro del dibattito e delle scelte future il problema relativo alla fusione tra Pescara, Spoltore e Montesilvano. Va ribadito che siamo di fronte ad una scelta sbagliata, frutto di un Referendum drogato.

 

I Referendum sono espressioni di contingenze e spetta alla Politica trovare le giuste risposte e mediazioni. Sostenere “sic et simpliciter” che si applica l’esito di un Referendum è la resa della Classe politica incapace di determinare scelte nell’interesse, in questo caso, dell’intera collettività regionale.

 

Sta accadendo addirittura in Inghilterra che la Brexit venga rimessa in discussione, anche se la scelta è scaturita da un Referendum, sicuramente molto più importante di quello di casa nostra, che è passato troppo sotto silenzio a causa delle concomitanti elezioni amministrative (in cui furono coinvolti Pescara e Montesilvano) e delle elezioni regionali ed europee, e pertanto svolto in una condizione di marginalità di interesse.

 

Il movimento “Democratici e Popolari per l’Abruzzo” ribadisce la perplessità per questo processo, sottolineando i motivi della propria contrarietà:

 

1 – La fusione determinerebbe la scomparsa di due dei tre consigli comunali. Questo viene considerato un grande obbiettivo perché così si risparmierebbero risorse col taglio delle indennità e dei gettoni per assessori e consiglieri. Non può essere preso in considerazione questo fattore. E’ grave per un Paese che si ritiene ancora democratico. Questo appartiene alla demagogia populista e popolana, centralista e falsamente democratica, anche se c’è il tentativo, per addolcire la nascita della cosiddetta “grande Pescara”, di riequilibrare questo scompenso democratico con lì

‘introduzione dei  “Municipi”.

 

(Ormai, nel nostro Paese, con l’alibi dei “tagli ai costi della politica” si passa sopra ogni cosa. C’è la demagogica richiesta di tagliare all’infinito i costi e le istituzioni esistenti da centinaia di anni. Da quasi mille anni i tre Comuni hanno avuto le loro autonome espressioni amministrative, prima con le Università, poi con i Decurionati, ed infine con i Comuni. E i Comuni sono identità quasi sacre, come diceva Alexis de Tocqueville, studioso francese della prima metà dell’Ottocento quando affermava «...Mentre i regni e le repubbliche sono opera umana, sembra che il Comune esca dalle mani di Dio...».

Ribadiamo l’ASSOLUTA IMPORTANZA DI GARANTIRE LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA.

Addirittura auspichiamo il ripristino dei Consigli di Circoscrizioni, demagogicamente tagliati dal Governo Renzi per i Comuni tra i 100.000 e i 250.000 abitanti, sempre per garantire i tagli ai costi della Politica.

Noi vogliamo il taglio dei Costi e non della partecipazione democratica.

I Consigli di Circoscrizioni non dovranno prevedere costi di gettoni e indennità varie.

Ci siamo attivati per modifiche Parlamentari a questa normativa. Quindi, ribadiamo l’assoluta contrarietà alla Fusione dei tre consigli Comunali, perché va innanzitutto garantita la Partecipazione Democratica, tagliando i costi e non la Partecipazione).

 

2 – Qualcuno continua impropriamente ad affermare che anche Pescara e Castellamare nel gennaio del 1927 divennero un unico Comune con una fusione. SBAGLIATO. I due Comuni si riunificarono dopo che nel 1806 si erano separati, ma per tanti secoli avevano costituito un’unica Entità amministrativa: l’Università di Pescara. Ma addirittura anche Spoltore nel 1928 fu annessa a Pescara perché una città più grande, dopo aver inglobato Castellamare, serviva ai gerarchi fascisti di Pescara. Ma con il ritorno alla Civiltà Democratica si decise che Spoltore dovesse tornare ad essere Comune autonomo come lo era stato per Secoli.

 

3 –Costituire oggi un Comune di 200.000 abitanti non serve ASSOLUTAMENTE a nulla. Infatti, non si rientra nel novero dei Comuni superiori ai 250.000 abitanti, per cui ci potrebbero essere dei vantaggi economici e normativi.

Questa è una risposta sbagliata a problemi reali, come ad esempio la gestione del territorio dell’Abruzzo costiero. Ma per fare questo occorre ripartire dall’Area Metropolitana Chieti-Pescara

 

(Al di là del dato identitario da salvaguardare, come è accaduto nella fase finale della

precedente legislatura con un voto unanime del Parlamento teso alla salvaguardia dei piccoli Comuni, al di là del dato antropologico, del dato socio-economico e delle stratificazioni consolidate, il problema di fondo è che questa parte di territorio necessita di una razionalizzazione. La fusione è la risposta impropria ad un problema reale. C’è l’esigenza di armonizzare un’Area Metropolitana di ben più vaste dimensioni. Nel passato, addirittura, alla fine degli anni’80, ci sono stati tanti tentativi di arrivare alla pianificazione dell’Area Metropolitana Chieti-Pescara, ma le classi politiche recenti non sono state in grado di condurre in porto questo processo iniziato nella prima Repubblica. Pertanto, oggi, arriva questa risposta: la fusione di tre città. Occorre altro.

Questa parte dell'Abruzzo doveva avere, da decenni, una risposta di armonizzazione e di razionalizzazione del territorio e dei servizi. Occorre, pertanto, riavviare la riflessione sull’Area Metropolitana, che deve andare da Pineto a Ortona comprese. Un’Area Metropolitana funziona se ha al proprio interno infrastrutture di livello superiore e qui ci sono la Stazione di Pescara, l’Aeroporto, il Porto di Ortona, l’Interporto, gli snodi autostradali e un forte bacino industriale, e poi, ci sono tanti spazi da pianificare in modo da garantire infrastrutture al servizio di tutta l’Area, evitando doppioni e sprechi. Ecco, questa è la prima forte e seria risposta ai bisogni del territorio).

 

4 – Altro problema che si cerca di affrontare con questa fusione è l’armonizzazione e la razionalizzazione della gestione dei servizi. Perfetto. Questo sta già accadendo e quindi non occorre la fusione delle Amministrazioni per gestire in modo unificato i Rifiuti o costituire lo sportello unico per i Progetti Europei (come è recentemente accaduto) o armonizzare altri settori, come la Polizia Municipale, i settori tecnici, le politiche sociali, ecc … ecc …

Quindi, ben vengano i servizi gestiti in modo unificato, risparmiando risorse, ma lasciamo stare i confini.

 

5 – Con questa fusione non stiamo andando avanti, ma stiamo tornando indietro e di molto. Recentemente lo scrittore-saggista Enzo Verrengia ha scritto che:

“Le normative urbane di Washington DC prevedono che la Capitale degli Stati Uniti non debba superare un certo numero di chilometri quadrati per non diventare troppo estesa. In tutti gli altri stati dell’Unione, le capitali sono piccoli centri a misura d’uomo. Nella media, la classe alta americana, i medici, i professionisti, adorano vivere nelle cittadine natali specie del Middle West, della Corn Belt e delle coste assolate. Isaac Asimov, che non era certo un reazionario, avvertiva fin dagli anni ’90 che le metropoli attraevano soprattutto i clandestini provenienti dal Messico, gli hispanici e gli afroamericani. Cioè le fasce disagiate. Ora l’Italia, una lunga provincia allungata nel Mediterraneo, poteva restare splendida con le sue cittadine. Finanche a Roma, negli anni ’50, ci si conosceva tutti. Qui, però, ha sbagliato la vecchia classe politica, che ha permesso la devastazione cementizia (cfr. “Le mani sulla città”, di Francesco Rosi). Oggi si dovrebbero smembrare tutte le metropoli in piccole città”.

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San Giovanni Teatino. Comitato mensa scolastica visita ispettiva cucine di Largo Wojtyla

Il Comitato di vigilanza del servizio di refezione scolastica sta  
effettuando visite ispettive nei locali e negli spazi adibiti a mensa  
negli edifici di Largo Wojtyla, via Vittorio Emanuele, Via Marconi e  
Dragonara, gestiti dalla società SGT Multiservizi per conto del Comune  
di San Giovanni Teatino. Ieri, mercoledì 6 marzo, per la prima visita,  
tre rappresentanti del Comitato si sono recati nella cucina  
centralizzata di Largo Wojtyla e il plesso scolastico di Via Chieti.  
Risultato di questa prima missione? Più che positivo.
"I genitori devono essere tranquilli quando mandano i propri figli a  
scuola - spiega il Sindaco Luciano Marinucci - Un comitato che  
coinvolge le mamme in un tema così delicato e fondamentale, come  
quello della mensa scolastica, è il segno di una volontà collaborativa  
importante e attenta alle esigenze delle famiglie. Il nostro desiderio  
è quello di proseguire sulla strada della partecipazione, l'unica in  
grado di garantire qualità e trasparenza".
Il Comitato di vigilanza del servizio di refezione scolastica è  
costituito da Liana Narcisi, delegata del dirigente scolastico, Renata  
D'Amico, Maria Pia Battista, individuate dal collegio dei docenti, e  
Felicia Apatachioae, Giuseppina Rainò,, Caral Olmedo, Giuseppe  
Barberio, Antonio Del Pucchio e Simona Schiazza, quali rappresentanti  
dei genitori.
Il Comitato, fortemente voluto dall'amministrazione comunale, è nato  
con lo scopo di promuovere una sempre più fattiva collaborazione fra  
Istituzioni e famiglie, con l'obiettivo di unire le forze per crescere  
nella qualità.
Il Comitato di vigilanza svolge un'attività̀ di collegamento con  
l'utenza e l'Amministrazione Comunale, facendosi carico di  
rappresentare le diverse istanze che pervengono dall'utenza. Monitora  
il gradimento dei pasti somministrati ed ha una funzione consultiva  
nei confronti dell'Amministrazione Comunale per quanto riguarda le  
variazioni di menù, le modalità di erogazione del servizio e le  
tariffe.

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Pianella: riprendono i lavori per la banda larga

Con la ripresa dei lavori da parte di Open Fiber potrebbe finalmente giungere ad una soluzione l’annosa questione dell’attivazione della rete in fibra ottica, attesa in diversi comuni abruzzesi. Una situazione controversa che ha indotto l’AGCOM (autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ad imporre lo stop a seguito del contenzioso che si è venuto a creare tra le società realizzatrici della rete.

Già nel 2017 Telecom spa aveva posizionato sul territorio del comune vestino ben 21 km di rete, alimentando tutte le 13 centraline e garantendo una copertura da 30 a 100 megabits al secondo in base alla distanza dalle centraline stesse. A questo importante intervento è seguita una convenzione sottoscritta, per il tramite della Regione Abruzzo, con Infratel e finanziata per circa 1,5 milioni di euro con fondi FSC 2014-2020.

Una situazione che lasciava ben sperare al fine di poter giungere ad una imminente attivazione a favore di famiglie ed imprese ma che, al contrario, ha generato un contenzioso finito davanti all’AGCOM che ha generato una situazione paradossale, ovvero l’impossibilità, fatta salva una limitata porzione del territorio, di attivare una rete che di fatto esiste da tempo, poiché l’Autorità garante ha sospeso le attivazioni della rete Telecom per tutelare la società che si era aggiudicata la gara per le c.d. aree bianche, problematica, quest’ultima, che ha investito tantissimi comuni.

“ Speriamo di essere all’ultimo capitolo di questa vicenda, afferma il Sindaco Marinelli. Una situazione davvero singolare che ha di fatto impedito a famiglie ed imprese di poter utilizzare una infrastruttura tecnologica basilare per poter svolgere le proprie attività. Come amministrazione comunale, aggiunge il primo cittadino, ci siamo attivati fin dall’inizio per snellire tutte le procedure burocratiche e favorire in ogni modo la realizzazione della rete, cosa che di fatto è avvenuta in tempi rapidi, con l’intento di potenziare le risorse del territorio ed intercettare nuove iniziative imprenditoriali. Il successivo contenzioso ed il blocco imposto dall’AGCOM alle società coinvolte nella vicenda ha rallentato notevolmente l’iter, conclude il Sindaco. Per tali motivazioni stiamo lavorando per accelerare il completamento della nuova infrastruttura per giungere rapidamente alla possibilità di attivazione della fibra per tutte le utenze domestiche e commerciali”.

 

 

 

 

 

 

 

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Festa della Donna, dalla Fidapa sezione Pescara Portanuova, un rametto di mimosa alle neo mamme e i loro figli

Un ramoscello di mimosa. E' questo il dono simbolico che le socie della sezione Fidapa Pescara Portanuova, guidate dalla presidente Miriam D'Ascenzo, faranno alle donne e ai nuovi nati nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Civile di Pescara, domani, venerdì 8 marzo, alle 18.30, in occasione della giornata internazionale della donna.

 

L'iniziativa è volta a sensibilizzare le neo mamme e incoraggiarle nel difficile compito educativo che le aspetta. Il rametto di mimosa vuole essere un simbolico messaggio per sollecitare, tra i molteplici valori che ogni genitore è tenuto a trasmettere ai propri figli, quel rispetto di genere che deve accompagnarli fin dalla più tenera età.

A distanza di anni, non si può continuare a parlare di violenza, femminicidi, discriminazioni, senza intervenire alla base e consolidare quei valori etici che rendono la società più giusta ed equa.

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