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Pescara, Presutti su barriere architettoniche strada parco: Al via due interventi per 750.000 euro

Presutti su barriere sulla Strada Parco. “Il Comune ha due progetti per un investimento pari a 750.000 euro

che stanno diventando cantiere per la pista ciclabile e l’abbattimento delle barriere”

 

“Ringrazio l’associazione Carrozzine Determinate per aver reso ancora più evidente l’esigenza che questa Amministrazione ha sentito diversi mesi orsono, di intervenire per abbattere le barriere architettoniche sul tratto di strada parco di nostra competenza e di riqualificare i percorsi, come abbiamo di recente comunicato.

Un’esigenza forte che ci ha infatti portato a produrre un progetto dedicato proprio alle utenze deboli, che realizzeremo con 450.000 euro dei fondi del programma di Sviluppo Urbano Sostenibile, affidato in questi giorni e che non solo riqualificherà la pista ciclopedonale lato monte della strada, proprio quella dove ieri si sono radunati i facenti parte dell’associazione e i ragazzi del MiBe per una prova di percorrenza in carrozzina, ma abbatterà le barriere architettoniche lì presenti, rendendo così finalmente più inclusivo il percorso.

Mercoledì la ditta appaltatrice farà i primi sopralluoghi e poi potranno partire gli interventi. Nel tratto compreso fra il confine con Montesilvano e via Cavour interverremo nei punti malmessi ripristinando la pavimentazione esistente, in quello fra via Cavour e fino al termine della strada parco, circa 5.000 metri quadri, interverremo con il massetto drenante colorato, lo stesso utilizzato per la ciclabile appena inaugurata sul lungomare sud di fronte ai teatri, che sicuramente renderà più scorrevole la pista, ma anche più attraente. Al tempo stesso, come detto, ripareremo i tratti del percorso pedonale ammalorati dal tempo e dalle radici, per renderli fruibili e in sicurezza per la mobilità di pedoni, disabili in carrozzina e per i passeggini, questo anche con abbattimento delle barriere e la risistemazione della pavimentazione.

Ma non è finita, un ulteriore progetto di 300.000 euro che stiamo appaltando, interesserà anche i camminamenti lato mare, dove si è svolta la seconda parte della dimostrazione dell’associazione ed eliminerà anche quelle criticità della circolazione evidenziate a mezzo stampa. Anche questo progetto è nato al fine di agevolare la mobilità secondo gli standard di sicurezza e mobilità che animano tutti gli interventi strutturali che questa Amministrazione sta compiendo sulla città sia nei lavori pubblici che nella viabilità e mobilità”.

 

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Inaugurata a Pescara la sede elettorale di Azione Politica

Stamane, sabato 17 novembre, alle ore 11, in piazza Salotto a Pescara, è stata inaugurata la sede elettorale di Azione Politica. Oste dell’evento aperto al pubblico e alla stampa, Gianluca Zelli, coordinatore regionale del partito.
Per l’occasione sono stati presentati anche i punti programmatici di AzP, tra i quali abbiamo Infrastrutture e Dissesto Idrogeologico, concentrando le risorse sulla sistemazione della rete viaria e dei collegamenti interni, con un occhio di riguardo alla messa in sicurezza delle scuole; Welfare e Sanità, con miglioramenti per le strutture ospedaliere, istituzione di un Centro unico regionale di prenotazione pubblico-privato ed investimenti mirati per rafforzare l’assistenza domiciliare; Fondi Europei, dove ci si concentrerà per una maggior accortezza a non perdere l’opportunità di incentivi europei ai quali la regione Abruzzo ha diritto; “Smart Region”, infrastrutture tecnologiche e digitali, unite ad una mobilità innovativa, dovranno consentire ai centri urbani di diventare più “intelligenti” in termini di risparmio energetico, efficientamento e rapidità nell’erogazione di servizi al cittadino, sicurezza e rispetto per l’ambiente; Sviluppo Economico, con l’obbiettivo di massimizzare il rendimento e l’efficienza dei tre piloni economici (agricoltura, industria e turismo) ed ottenere una crescita costante e duratura, nello specifico: tramite i fondi comunitari, restituire solidità e competività al settore agricolo; valorizzare le singole vocazioni territoriali in ambito turistico; ed, infine, per le realtà industriali, mantenere i grandi investimenti, incentivare le piccole e medie imprese e valorizzare il comparto tecnologico e meccanotronico.

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Nuova scuola comunale di musica, consegna delle borse di studio

Saranno consegnate domani, sabato 17 novembre alle 17, nella sala Carlo Di Giacomo di palazzo Baldoni, le borse di studio della Nuova scuola comunale di musica per l’anno accademico scorso 2017/2018.

Alla cerimonia partecipano il vicesindaco e assessore alla Cultura, Ottavio De Martinis, e il direttore della scuola, Donatella Columbaro.

 

Durante l’incontro saranno consegnati anche gli attestati Trinity music (esami per dipartimenti dedicati alla musica classica e pop). Le borse di studio non sono in denaro ma permettono di frequentare l’anno accademico successivo gratuitamente.

I vincitori delle borse di studio sono:

·         Silvia De Luca, per la classe di arpa, dell’insegnante Lucia Antonacci

·         Riccardo Paolini, per la classe di violino, del Melanie Budde

·         Francesco De Vico, per la classe di pianoforte Edmea Marzoli

·         Valentina Giannetta, per la classe di canto Alice Vedilei.

 

«Assistiamo ogni anno a esibizioni sempre più performanti da parte dei nostri studenti», dice De Martinis, «la nostra scuola musicale si sta migliorando di anno in anno e questo è merito, sicuramente, degli studenti ma anche degli insegnanti e della direttrice che li seguono con competenza e professionalità».

 

«Siamo molto soddisfatti dei nostri allievi», aggiunge il direttore della scuola Columbaro, «e in particolare dell’esame per la certificazione Trinity che viene superato davanti a un commissario che arriva a Montesilvano direttamente da Londra. La Nuova scuola comunale di musica si sta qualificando sempre meglio e sta diventando un centro di eccellenza nel territorio».

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Cambiamenti climatici, Mazzocca: Approvati Profilo Climatico e linee guida del Pacc Abruzzo

Il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca annuncia l’approvazione del Profilo Climatico e delle Linee Guida a definizione del PACC - Piano regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo. 

 

«I cambiamenti climatici rappresentano la più grande sfida che governi, enti territoriali, istituzioni internazionali e popolazioni sono chiamati ad affrontare. Per farvi fronte bisogna mettere in campo politiche complesse ed integrate. Da un lato, si devono contrastare le cause dell’innalzamento delle temperature globali, riducendo le emissioni di gas serra. Dall’altro, occorre predisporre  piani di adattamento che minimizzino gli impatti dei cambiamenti climatici a livello locale e che sostengano le capacità resilienti dei territori. Su quest’ultimo punto, centrale è il ruolo dei governi territoriali e in particolare delle Regioni».

 

Si pronuncia così sul tema il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca con delega all’Ambiente, che sottolinea come «la Regione Abruzzo fin dal 2015 lavora alla definizione di un proprio Piano Regionale di Adattamento. Con la deliberazione assunta recentemente, l’esecutivo regionale ha definitivamente concluso la 1A Fase del PACC con l’approvazione del Profilo Climatico regionale e delle Linee Guida del Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (Pacc)». Entrambi i documenti sono stati redatti dalla Università degli Studi 'G. D’Annunzio' - Dipartimento 'Disputer' - e dal CDCA (Centro Documentazione sui Conflitti Ambientali) Onlus. L’atto verrà a breve pubblicato sul sito web della Regione Abruzzo dal competente Servizio che si occuperà anche di porre in essere tutte le attività ivi previste.

 

«La Regione Abruzzo - continua Mazzocca - mantiene l’impegno assunto di dotarsi di uno strumento operativo finalizzato a costruire una risposta organica e coordinata agli effetti dei cambiamenti climatici in corso. Il PACC 'Abruzzo Regione Resiliente', inoltre, mette a frutto anche i risultati di un articolato processo partecipativo. Vanno ricordati, a tal riguardo, alcuni passaggi del percorso finora svolto. Nello specifico:

1.     Il contributo dato dalla Regione Abruzzo alla formulazione della 'Strategia Nazionale di Adattamento' da parte del Ministero dell’Ambiente, approvata nel giungo 2015.

 

2.    La partecipazione dell’Abruzzo - come parte attiva della delegazione nazionale - ai lavori della Cop20 (2014 - Lima), della Cop21 (2015 - Accordo di Parigi - in detta sede la Regione organizzò una serie di tavoli di lavoro in collaborazione con Unione Europea, Ministero dell’Ambiente e Fedarene) e della Cop22 (2016 - Marrakech), su invito del Ministero dell’Ambiente con cui ha organizzato un side event.

 

3.    Definizione e divulgazione del protocollo internazionale "Under 2 MoU" (Memorandum of Understanding on Subnational Global Climate Leadership) in cui la Regione Abruzzo coopera con i Paesi aderenti alla riduzione delle emissioni di gas-serra entro il 2050.

 

4.    Il citato “processo partecipativo” al PACC è stato avviato nel giugno 2015 con il 'World Wide Views on Climate and Energy', la consultazione planetaria sul clima ed energia tenutasi a Chieti il 6 giugno 2015 mediante il coinvolgimento di 120 abruzzesi  individuati su un campione rappresentativo, il collegamento con 75 nazioni per 96 dibattiti tenutisi fra 10.000 cittadini e la discussione in tempo reale con la Regione Toscana (unico partner italiano dell’evento), la Mauritania, la Nigeria e la municipalità di Parigi.

 

5.    È stato compiutamente realizzato il programma del “Processo Partecipativo”, rappresentato dal coinvolgimento delle parti interessate, dalle pubbliche istituzioni, al tessuto produttivo, alle realtà associative, in decine di incontri disseminati sul territorio regionale.

 

«Una delle principali difficoltà affrontate - conclude il Sottosegretario - è la penuria di adeguate risorse finanziarie. Analizzando le vulnerabilità del nostro Paese, le cui cronache riportano sempre più spesso eventi meteorologici che sfociano in drammatiche emergenze territoriali, appare evidente l’urgenza di un intervento che garantisca il rafforzamento delle capacità resilienti sia a livello urbano, sia nelle zone rurali, montane e costiere. L’Unione Europea si appresta a varare delle misure concrete al fine di sostenere le strategie di adattamento di tutti i Paesi membri. Toccherà alle Regioni metterle in atto e cogliere tale importante opportunità».    

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Raccoglie 43 kg funghi illegalmente nel parco, multato

La stazione carabinieri 'Parco' di Cortino ha fermato un uomo, in Zona 1 del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che aveva raccolto un'ingente quantitativo di funghi senza essere in possesso del prescritto tesserino regionale di autorizzazione. Gli agenti hanno proceduto all'elevazione di una sanzione amministrativa e alla confisca di 43 chilogrammi di funghi epigei spontanei appartenenti a diverse specie (Pleurotus eryngii, Macrolepiota procera e altri). L'operazione è stata preceduta da appostamenti da diversi punti di osservazioni. Gli uomini del Comando Stazione hanno potuto così constatare che l'uomo procedeva a raccogliere piccoli quantitativi di funghi in buste o cassette, occultarle, per poi riempire un'altra busta, procedendo così alla raccolta dell'ingente quantitativo in diversi punti all'interno del bosco con l'intento di un recupero successivo. I funghi sono stati consegnati all'ispettore Micologico Sergio D'Ostilio presso il servizio SIAN della Asl di Teramo per la successiva distruzione. La normativa vigente determina in tre kg pro-capite il limite ordinario di funghi epigei spontanei che si possono raccogliere, fatte salve alcune eccezioni rientranti nei diritti di uso civico e di residenza che innalzano tale limite di alcune unità. 

Il presidente del Parco Tommaso Navarra si è complimentato con gli agenti della Stazione Carabinieri "Parco" di Cortino (Teramo) per il sensibile impegno profuso nella vigilanza e nel controllo del territorio, nell'auspicio che i successi riportati nel corso delle attività di sorveglianza costituiscano sempre più un deterrente per le azioni illecite ed un richiamo al senso civico e al rispetto dell'ambiente e delle norme che ne regolano l'utilizzo sostenibile. 

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Comune Ortona, Di Nardo abbandona i lavori del Consiglio: Aggredito verbalmente, spettacolo indegno

"Spettacolo indegno da parte della maggioranza comunale di Ortona, che ancora una volta ha scelto la gazzarra per sottrarsi al confronto democratico". Così il capogruppo del centrodestra al Comune di Ortona, Angelo Di Nardo, dopo che ieri, durante la seduta del Consiglio comunale, mentre era all'esame la questione relativa al cambio di denominazione di Piazza Plebiscito in Piazza Canada, è stato aggredito verbalmente e ha abbandonato l'aula per protesta.
 
"Non solo non è stata riportata nessuna valida motivazione a supporto di una decisione sciagurata, inutile e illogica - accusa Di Nardo - e non solo la Giunta Castiglione, con la sua solita arroganza, aveva reso inutile il dibattito, deliberando sulla vicenda prima della discussione in aula, costringendoci dunque a ritirare le mozioni. Non paga di tutto questo, la maggioranza ha voluto buttarla in caciara - rimarca l'esponente del centrodestra - prima prendendosela con i post pubblicati su Facebook da alcuni cittadini e poi improvvisando sproloqui contro i consiglieri di minoranza e utilizzando ogni genere di epiteto e aggettivo, nel colpevole silenzio del Presidente del Consiglio Comunale, interrotto solo dal richiamo nei confronti di chi, come è successo a me ieri, è stato bersaglio degli attacchi".
 
In conclusione Di Nardo sottolinea come "la maggioranza comunale abbia superato ogni limite della decenza, confermandosi incapace di dialogo e sottraendosi ancora una volta al confronto per mancanza di argomenti", ma avverte che "certi metodi incivili e intimidatori non fermeranno l'azione di chi lavora nell'interesse della collettività e anzi contribuiranno ad aprire gli occhi, una volta per tutte, a quei pochi cittadini ortonesi che nutrono ancora fiducia nell'amministrazione Castiglione".

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Distretto Sanitario di Base di Roseto degli Abruzzi: presentato il progetto

Entro la fine del mandato del Sindaco Sabatino Di Girolamo partiranno i lavori per il nuovo Distretto Sanitario di Base il cui progetto rappresenta una dei punti qualificanti dell’amministrazione comunale. Il crono-programma dei lavori, il valore dell’intervento, i canali di finanziamento e i servizi erogati nella struttura sono stati definiti nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto a cui hanno preso parte il Sindaco Sabatino Di Girolamo, l’Assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, il Direttore generale della Asl Roberto Fagnano, la direttrice sanitaria della Asl Maria Mattucci, e il Direttore del Cast (Coordinamento Assistenza sanitaria territoriale) Valerio Profeta e il nuovo direttore dell’attuale distretto sanitario di Roseto Giandomenico Pinto. «Realizzare il distretto su un’area pubblica – ha dichiarato il sindaco Di Girolamo – ci ha consentito di accorciare notevolmente i tempi di questo progetto a cui teniamo particolarmente anche perché finora abbiamo i servizi sanitari quali il 118, il consultorio e il Dsb tutti decentrti tra loro. Con il nuovo distretto andremo a concentrare in un unico polo sanitario tutti i servizi dando una risposta alla vallata del Vomano, ma anche ai turisti visto che d’estate la popolazione triplica». L’operazione, come ha puntualizzato il sindaco, è stata resa possibile grazie anche alla stretta sinergia con la Asl di Teramo ma anche grazie alla filiera politica con la Regione Abruzzo grazie alla quale si stanno compiendo i progetti di riqualificazione del Pontile, la messa in sicurezza degli argini del Tordino, la cessione dello Iat al Comune e il riutilizzo dell’autoporto. Alla conferenza stampa era presente il già deputato Tommaso Ginoble che questo progetto l’ha avuto a cuore e seguito sin dalla fase embrionale. «Qualche volta, e finalmente, la politica e le istituzioni fanno il loro dovere – ha dichiarato Ginoble -. I cinesi dicono che ogni cammino inizia con un piccolo passo e oggi questo passo è stato compiuto. Siamo orgogliosi di dare risposte a una comunità che sentiva questa esigenza da tempo. Sento spesso critiche all’amministrazione per non essere riuscita a dimostrare quello che vale dopo due anni che abbiamo dovuto trascorrere a fare il recupero dei conti e delle finanze. L’atto di oggi a mio giudizio – ha concluso Ginoble – segna una svolta per Roseto che caratterizzerà anche le generazioni future. Da oggi di atti più o meno grandi ce ne saranno molti altri perchè Roseto merita questa importanza grazie alla sua vivacità economica, sociale e culturale». Il direttore generale della Asl Roberto Fagnano ha messo in evidenza come le vecchie strutture non sono più conformi dal punto di vista della sicurezza per cui il nuovo Dsb risponde sia a esigenze di sicurezza, ma anche alle necessità di sviluppo della medicina sul territorio. «La deospedalizzazione ci impone la necessità di un Dsb di qualità, e su Roseto in tal senso abbiamo investito molto aspettandoci un aumento del numero di prestazioni e verificando anche la disponibilità di una Residenza assistenziale sanitaria (Ras) e di una Residenza assistenziale protetta (Rap) di circa 40-60 posti». Si è detto molto orgoglioso anche l’assessore regionale alle Politiche della Salute Silvio Paolucci che politicamente ha lavorato molto per questo traguardo e si è detto soddisfatto del rispetto dei tempi con i quali è stato portato avanti l’indirizzo politico. «Peraltro questo intervento – ha dichiarato l’assessore – è importante per la Regione perché dal punto di vista dell’assistenza si proietta in un futuro di maggiore attenzione verso le persone fragili, gli anziani soli e i pazienti cronici o in condizioni di non autosufficienza. La Regione è stata brava a occupare questo spazio, prevedendo una residenzialità per anziani con titolarità pubblica in una fascia territoriale popolosa. Siamo stati dunque in grado di rispondere al fabbisogno con una operazione di grande respiro sotto il profilo della riqualificazione cittadina e sanitaria.

Perché un nuovo Dsb: La necessità di un nuovo distretto sanitario nasce sia dalla volontà di dotare la città di Roseto di una nuova struttura (in considerazione delle condizioni fatiscenti e inadeguate del vecchio presidio), ma anche dalla considerazione che l’assistenza medica attuale, in Italia, sta andando verso le strutture territoriali. Oggi, e sempre di più in futuro, ci si ricovera in ospedale solo per le emergenze e per la chirurgia programmata. Due terzi delle risorse economiche del Sistema sanitario sono a carico del territorio. Quindi, è strategicamente molto importante avere un Distretto come quello previsto dal piano sanitario regionale propriamente definito come “Distretto della costa”. 

L’iter amministrativo A fine settembre il Consiglio comunale di Roseto ha provveduto a deliberare la cessione di proprietà del vecchio distretto alla Asl di Teramo. Si è trattato di un passaggio propedeutico al perfezionamento amministrativo degli atti poiché – in virtù di una legislazione preliminare – il distretto sanitario di base era considerato catastalmente di proprietà del Comune di Roseto. Tuttavia per effetto di una successione di legge (la 502 del 92 che ha introdotto l’aziendalizzazione delle unità sanitarie locali) questa proprietà è passata alle Asl come una sorta di atto dovuto. Il Comune ha provveduto così a formalizzare anche questo passaggio catastale in modo da cedere l’attuale distretto alla Asl e arrivare infine a un accordo di programma per il nuovo distretto sanitario che nascerà a Roseto sud a Piazza Marco Polo, un’area pubblica adiacente al palazzetto dello sport, vicino la ferrovia, e in grado di intercettare tutto il bacino di utenza della Vallata del Vomano e Pineto.

Caratteristiche: Il nuovo Dsb di Roseto sarà una sorta di mini-ospedale di 4.250 metri quadrati e avrà un valore complessivo di 4 milioni e 800mila euro, la cui realizzazione- come hanno spiegato nel corso della conferenza stampa il direttore Roberto Fagnano e Valerio Profeta – avverrà parte con un finanziamento pubblico, parte attraverso risorse della Asl e attraverso il cofinanziamento derivante dall’utilizzo della vecchio Dsb che il comune ha ceduto all’azienda sanitaria e in parte attraverso un appalto privato misto a permuta. Il progetto prevede anche un’area verde attrezzata di 1200 metri quadrati e un parcheggio di 2.100 metri quadrati coperto da pannelli fotovoltaici per dare energia alle strutture. Il nuovo Dsb infatti si comporrà di un primo corpo anteriore di due piani contenenti le strutture distrettuali, e poliambulatori, e di un corpo posteriore di tre piani dove ci saranno la Ras e la Rap. L’area verde sarà compresa tra i due corpi e sarà fruibile in parte dal distretto, mentre una parte resterà ad uso esclusivo della Rsa la cui gestione è sotto responsabilità organizzativa della Asl, ma i cui servizi potranno essere affidati a privati.

Come puntualizzano i due consiglieri Celestino Salvatore e Adriano De Luca, che hanno seguito da vicino l’iter insieme al sindaco Sabatino Di Girolamo, si tratta di una struttura destinata a ricoveri a bassa intensità per pazienti anziani o post operatori dove la parte sanitaria è ridotta sostanzialmente alla sorveglianza del paziente. Inoltre, il Dsb conterrà il centro operativo del 118, le Uccp (Unità complesse di cure primarie) che sono associazioni di medici di base, le Ncp (Nuclei di cure primarie) e le Utap (Unità territoriale di assistenza primaria). Il polo sarà dotato di sportelli al pubblico (cassa, Cup, scelta e revoca medico, Punto unico di accesso), servizio Assistenza domiciliare integrata, Radiologia territoriale di primo livello, Fisioterapia e riabilitazione e uffici distrettuali. Infine, ma non per ultimo, il Dsb contiene anche la parte operativa dell’Aft (Aggregati funzionali territoriali) ovvero quei medici che organizzano il servizio sanitario di base, insieme al Distretto: dalle vaccinazioni alla medicina preventiva ai progetti di coordinamento ospedale – territorio.

Il bacino d’utenza: Al Distretto Sanitario Di Base farà riferimento una popolazione di circa 200.000 (duecentomila) cittadini della fascia costiera appartenenti alla ASL di Teramo. La sua collocazione è stata definita nel Piano Sanitario Regionale che ha scelto Roseto, non solo perché è la città più grande della Provincia, ma perché è baricentrica rispetto al territorio che deve servire.

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A Roccamorice (Pe) prosegue il ciclo di incontri culturali. Nuovo appuntamento venerdì 16 novembre

"Una struttura che entrerà a fare parte a pieno titolo del patrimonio culturale del paese", con questa premessa gli organizzatori hanno presentano in estate la nuova gestione del Centro d’arte e cultura Alberto Di Giovanni. 
La nuova iniziativa "ArRoccamenti, incontri sull'identità di un luogo", è strutturata attraverso una serie incontri che svilupperanno il tema da differenti punti di vista al fine di creare un quadro di insieme che ha come obbiettivo una disanima esaustiva e completa.

 
Il primo incontro, dal titolo Un secolo in miniera a Roccamorice, è stato curato dal sindaco e ricercatore storico Alessandro D'Ascanio.

Il quarto incontro a cura di Simone Angelucci (Sindaco di Caramanico Terme) dal titolo "La tradizione della Morra a Roccamorice. Origine, valore e prospettiva della pastorizia non transumante",  è in programma venerdì 16 novembre 2018 alle ore 20.30 presso la sala teatrale Don Donato Bianco in via Trieste a Roccamorice (Pe).

 

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Condannato a 10 mesi per la rissa a Montesilvano

E' stato condannato a sei mesi di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, e a quattro mesi per porto ingiustificato di oggetti atti a offendere, il trans colombiano di 30 anni, arrestato il 26 ottobre scorso a margine di una rissa avvenuta Montesilvano. Il colombiano quel giorno diede vita ad una zuffa con altri transessuali. Alla vista dei carabinieri, che lo sorpresero mentre brandiva un bastone, si diede alla fuga. In seguito, raggiunto dai militari all'interno della pineta, li minacciò impugnando un coltello. Le forze dell'ordine riuscirono a immobilizzarlo, servendosi dello spray urticante in dotazione, e lo arrestarono.

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Asl di Teramo, campagna prevenzione per cadute in corsia

Negli ospedali italiani la percentuale delle cadute dei degenti costituiscono il 24,6 per cento degli eventi sentinella segnalati nel corso degli ultimi sei anni, secondo uno studio del ministero della salute. Nell'ambito della Asl di Teramo, l'emersione degli accidenti di questa tipologia grazie a corsi di formazione specifici tra il personale, ha fatto registrare un aumento dei casi dai 35 del 2014 agli 80 del 2017: per questo motivo, l'azienda sanitaria, attraverso il lavoro del personale dell'Unità operativa di Medicina legale e quella della Gestione del Rischio clinico, diretta dal dottor Ercole D'Annunzio, ha avviato una campagna di prevenzione per pazienti a rischio cadute. Essa si concretizzerà con l'informazione a chi frequenta i quattro ospedali su come riconoscere un paziente di questa tipologia tra quelli ricoverati, attraverso una casistica di situazioni e fornendo suggerimenti utili per assisterli. Tutti i pazienti che rientrano nel rischio, indosseranno al polso un braccialetto giallo fluo che sarà distintivo. L'iniziativa è stata illustrata dai responsabili dell'Unità operativa D'Annunzio e Fabio De Luca (c'erano anche i direttori generale, amministrativo e sanitario, Roberto Fagnano, Maurizio Di Giosia e Maria Mattucci).

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