Cronaca

Droga, albanese fermato con mezzo chilo di cocaina

Blitz contro lo spaccio di droga partito dal ritrovamento nei giorni scorsi, in un'abitazione di Chieti Scalo, di un 'libro mastro' contenente i nomi di acquirenti di droga nell'ambito del potenziamento delle attività in ambiente universitario. Ieri i militari del Nucleo operativo radiomobile di Chieti hanno arrestato un albanese di 36 anni, trovato in possesso di mezzo chilogrammo di cocaina. L'uomo era a bordo della propria auto a San Giovanni Teatino quando i militari lo hanno fermato per identificarlo ma, all'improvviso, si è voltato afferrando una busta dal sedile posteriore al cui interno c'era lo stupefacente. L'uomo risulta essere tornato a settembre scorso dall'Albania. Lo stupefacente, del valore di circa 50.000 euro, era presumibilmente destinato allo spaccio fra Chieti e il litorale adriatico, soprattutto in vista del ponte festivo.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Lucia Campo ha disposto l'arresto dell'albanese che è stato quindi rinchiuso nel carcere teatino di Madonna del Freddo. Nelle perquisizioni effettuate a bordo dell'auto e nell'abitazione in cui il 36enne si era sistemato temporaneamente non è stata trovata altra droga. Nelle scorse settimane, invece, i carabinieri della Compagnia di Chieti hanno potenziato l'attività di repressione per frenare il consumo di stupefacenti con numerosi servizi soprattutto nell'ambiente universitario: uno studente fuorisede era stato arrestato e tre giovani di età compresa fra 23 e 30 anni denunciati a piede libero e sono stati sequestrati in circostanze diverse 20 grammi di marijuana. In particolare in un appartamento di ChietiScalo due ragazzi avevano un elenco con i nomi di numerosi acquirenti e con l'indicazione delle quantità di stupefacente acquistato e il prezzo pagato. 

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Lettera aperta al Centrosinistra del sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani

Pubblichiamo la “lettera aperta al Centrosinistra” del sindaco di Francavilla Antonio Luciani all’indomani delle elezioni per il rinnovo della presidenza delle Province di Pescara, Chieti e Teramo. L’analisi di Luciani si sofferma sulla tornata dalla Provincia di Pescara che hanno visto protagonisti i candidati Antonio Zaffiri ( appoggiato dalla coalzione di centrodestra e eletto Presidente), Luciano Di Lorito (esponente del Pd e del cenytonistra) e Vincenzo Catani (espressione del movimento Abruzzo Insieme di Donato Di Matteo).

“Ti mando un vocale di dieci minuti soltanto per dirti quanto sono felice”, voglio partire così, con il ritornello della canzone di Thegiornalisti, per riflettere sulle elezioni provinciali che hanno consegnato alla coalizione di centrodestra la Provincia di Pescara.
Innanzitutto devo fare i complimenti al neoeletto Presidente Antonio Zaffiri, indicato dalla Lega. A lui un sincero augurio per un lavoro proficuo in favore delle comunità amministrate.
Se mi avessero detto ai tempi di Bossi che avrei avuto un presidente leghista a Pescara mi sarei messo a ridere.
Oggi Antonio Zaffiri ha vinto e ci è riuscito grazie a 39.886 voti ponderati, seguito dal candidato ufficiale del centrosinistra Luciano Di Lorito, Sindaco di Spoltore con 34.962 voti e da Vincenzo Catani con 13.114 voti. Quest'ultimo candidato del “movimento civico” creato dagli Assessori Regionali Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo che con il 15% dei voti ponderati degli amministratori della Provincia di Pescara (ben diverso da quello dei cittadini) hanno condizionato questa elezione.
Non entro nelle dinamiche che hanno spinto i due “politici” di lungo corso a spaccare il fronte per favorire la vittoria della Lega Nord, avranno le loro ragioni e siamo in democrazia.
D'altronde siamo vicini alla tornata elettorale che consegnerà la responsabilità di guidare la Regione al centrodestra e non tutti sono in grado di restare a bordo su una nave che affonda, nel nostro caso direi anche alla deriva più totale. Siamo un Paese di eroi e avventurieri ma anche quello di Schettino, non dimentichiamolo mai.
Occorrono coraggio, altruismo e capacità di soffrire. Magari è più comodo mettersi in proprio e “trattare” aspettando tempi migliori.
Le mie parole sono rivolte, esclusivamente, a coloro che insistono nel ritenersi idonei a guidare la comunità di centrosinistra della quale faccio parte nonostante i continui disastri politici e la lontananza ormai irrecuperabile con i territori e soprattutto con i cittadini (a tal proposito sarebbe proprio il caso di restituire loro la possibilità di votare anche in Provincia o no?).
Quello che voglio rimarcare è il fatto che le scelte devono essere sostenute e i progetti politici vanno seguiti fino in fondo.
Io, ad esempio, non potrei mai sostenere o semplicemente votare una coalizione alle future regionali, se scorgessi tra i candidati i nomi dei due illustri assessori appena nominati.
Se il loro percorso è legittimo in uno Stato democratico è altrettanto legittimo il mio diritto di non votarli.
Loro hanno deciso di seguire una strada diversa e la devono percorrere fino in fondo, ovunque essa li porti.
Non ho letto fino ad oggi, su questo, il minimo commento, nessuna reazione. Sarò stato distratto. Non vorrei, però che il silenzio fosse frutto di ragionamenti superati dal corso dei tempi, di opportunismo, di discussioni in stanze chiuse.
Vedremo.
Per ora esprimo vicinanza e solidarietà al Sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito che paga colpe non certo sue, logiche lontane dal nostro sentire e dal nostro essere operativi.
Caro Luciano, a te mando un vocale di dieci minuti soltanto per dirti quanto sono felice di aver avuto l'onore di conoscerti.
Vale più di un'elezione vinta, il tempo ti darà ragione, non arrenderti mai, noi lo dobbiamo ai cittadini che ci hanno votato e a nessun altro".

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Entra al bar armato di pistola, arrestato 46enne a Montesilvano

E' entrato in un bar armato di pistola e, all'arrivo dei Carabinieri, costringendo il barista a nascondere l'arma dietro al bancone, ma poi è stato arrestato. Protagonista dell'episodio, avvenuto nella notte a Montesilvano, un 46enne del posto. Arrivata la segnalazione di un uomo armato in un bar, sul posto sono subito arrivati i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, supportati dai colleghi di PESCARA. E'  stato grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza che i militari hanno ricostruito l'accaduto. Perquisita l'automobile dell'uomo, è stato trovato anche un coltello a serramanico lungo 14cm. Le armi sono state sottoposte a sequestro. La pistola, una Browning Pro-9, calibro 9x21, con 13 colpi, perfettamente funzionante, risulta di illecita provenienza, poiché acquistata nel Nord Italia tramite l'esibizione di un documento falso. 

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Polizia blocca rave party con 600 giovani nel Teramano

Un rave party non autorizzato in un capannone industriale in disuso nella zona artigianale della frazione di San Nicolò a Tordino, al quale partecipavano oltre 600 giovani provenienti da tutta Italia è stato interrotto dagli agenti della Polizia di Stato.

L'intervento degli uomini della questura di Teramo - c'erano anche poliziotti del Reparto mobile e carabinieri - è scattato questa mattina alle 8 dopo la segnalazione del custode dell'area che durante il giro di controllo ha trovato il capannone invaso, con gli impianti di amplificazione che diffondevano musica martellante. Lo sgombero è stato completato in poco meno di tre ore, senza che le forze dell'ordine dovessero far ricorso all'uso della forza, dopo una 'trattativa' tra il dirigente del servizio d'ordine pubblico, il capo di gabinetto Mimmo De Carolis, e quelli che presumibilmente erano gli organizzatori del raduno illegale.

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L’Aquila, Liris (Fi): Tso al doppio della media nazionale

In provincia dell'Aquila è allarme sociale per i trattamenti sanitari obbligatori, il cui numero ha superato il doppio della media nazionale che è di 16 per ogni 100mila abitanti: nel 2017 nel territorio provinciale, che registra la presenza di circa 300mila persone, sono stati 100 i ricoveri coatti, mentre nei primi sei mesi la tendenza è in aumento con 62 Tso. "Tra le cause di questo non invidiabile record nazionale sicuramente ci sono le conseguenze del post terremoto dell'Aquila", spiega il vicesindaco del capoluogo di regione, Guido Liris (Fi), medico di professione, il quale, nell'esprimere la preoccupazione, invita le istituzioni, in testa la Asl provinciale dell'Aquila, ad intervenire "con un'azione coordinata e congiunta". In particolare Liris ha inviato una lettera al direttore generale dell'Azienda Sanitaria Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Rinaldo Tordera, e al Capo del Dipartimento della salute mentale, prof. Alessandro Rossi, con cui chiede l'attivazione di un tavolo "per intervenire con urgenza dopo l'approfondimento del forte disagio che emerge con chiarezza dai dati dei ricoveri, un disagio che è complesso da interpretare e che coinvolge più strutture della Asl, in particolare il reparto di Psichiatria dell'Ospedale dell'Aquila". "I dati sono il segnale di un disagio forte che va associato, a dieci anni dal terremoto, anche ai postumi del tragico sisma. Di conseguenza, anche gli altri indicatori di questo disagio sociale, come ludopatia, abuso di alcolici e assunzione di sostanze stupefacenti hanno raggiunto livelli preoccupanti", chiarisce ancora Liris.

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Chieti, danneggiato hotel in centro

 Ignoti si sono introdotti la notte scorsa nell' Hotel Harri's di Chieti, un 4 stelle che si trova nella zona dell'ex caserma Berardi, provocando danni ingenti. Nell'albergo, che era chiuso, sono state sfondate le porte di tutte le stanze al primo piano e le camere sono state messe a soqquadro. Si ritiene che ad agire siano state più persone, indagini sono in corso da parte della Squadra Mobile. Al momento non risulta che sia stato rubato nulla, né che sia stata forzata la porta d'ingresso della struttura che si apre con un codice. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Squadra Volante e della Polizia Scientifica della Questura di Chieti per rilevare eventuali tracce ed impronte. Il fatto si sarebbe verificato fra le 2 e le 3 della scorsa notte, dopo che l'impianto di videosorveglianza dell'albergo è stato messo fuori uso. 

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Controlli della Polizia stradale sui bus delle gite scolastiche

Problemi sulla completa inefficienza di una cintura di sicurezza e sulla mancata ultimazione delle ore di riposo di un autista sono emersi a seguito dei controlli effettuati dalla Polizia Stradale di Chieti su due pullman che hanno portato in gita di istruzione una cinquantina di alunni di una scuola media e di un istituto superiore di Chieti. Nel primo caso la Stradale ha rimesso una segnalazione alla Regione e l'autista rischia una sanzione fino ad 85 euro. La cintura in caso di incidente non avrebbe compiuto la sua funzione di trattenimento, in ogni caso è stato imposto all'autista di non far utilizzare quel posto. Nel secondo caso si è accertato tramite cronotachigrafo che il giorno precedente l'autista aveva effettuato 7 ore invece delle 11 di riposto previste dalle normative nazionali e comunitarie. La Stradale inoltrerà una comunicazione all'ispettorato del lavoro, mentre sia la ditta proprietaria del mezzo che l'autista sono stati sanzionati ciascuno con 200 euro.

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Miglioramento sismico, da martedì i bambini tornano tra i banchi della scuola Fonte d’Olmo

Sicura e totalmente rinnovata. Così la scuola dell’infanzia Fonte d’Olmo a cominciare da martedì mattina tornerà a ospitare i suoi piccoli alunni. «Si sono conclusi, come da crono programma - sottolinea l’assessore all’edilizia scolastica Maria Rosaria Parlione, questa mattina in sopralluogo con il sindaco Francesco Maragno e il titolare della ditta che ha eseguito i lavori, Gianluca Renzetti – i lavori di miglioramento sismico della scuola di Villa Carmine. Nell’ambito dell’ampio e articolato progetto di riammodernamento del patrimonio scolastico del territorio che stiamo portando avanti, l’estate scorsa abbiamo promosso questi lavori che hanno interessato il corpo A della scuola. Avevamo stabilito il rientro dei bambini, che hanno iniziato l’anno scolastico 2018/2019 provvisoriamente nella sede di via Verrotti, a partire da novembre e così sarà. Approfittando del ponte legato alla commemorazione dei defunti e alla celebrazione di Ognissanti, nelle giornate di venerdì e sabato verrà effettuato il trasloco, così che dalla prossima settimana i bambini torneranno a sedersi tra i banchi della loro scuola».

I lavori hanno riguardato il miglioramento sismico e piccole opere di manutenzione e ritinteggiatura.  Nella giornata di martedì 6 novembre i bambini torneranno nella moderna sede, decisione presa dal dirigente scolastico e dal consiglio d’istituto per permettere alle docenti di preparare le aule e accogliere al meglio i bambini.

«Con queste opere raggiungiamo un altro importante obiettivo nel progetto di restyling di tutte le scuole di Montesilvano  - dice ancora la Parlione -  che ha visto lavori di miglioramento sismico completati nella scuola dell’infanzia De Zelis e nella scuola don Bruno Cicconetti e di adeguamento sismico dell’asilo nido Lo Scoiattolo in via Chiarini. Ricordo i lavori di completamento della scuola dell’infanzia di via Adda, una delle grandi incompiute di Montesilvano su cui ora stiamo lavorando per il completamento anche del piano superiore. Sono attualmente in corso i lavori di realizzazione di una nuova scuola in via Almirante, una traversa di via Sospiri. Abbiamo inoltre ottenuto un finanziamento di 600.000 euro dall’INAIL per la realizzazione di un altro asilo nido che andrà a integrarsi proprio con questa scuola e per aumentare ulteriormente i posti disponibili per i piccoli e un altro finanziamento di 90.000 euro per la manutenzione straordinaria sulla scuola primaria e dell’infanzia “Marinelli” di via Vitello d’oro»

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Tamponamento in galleria su Ss 714 a Montesilvano, un ferito

Un incidente è avvenuto dopo le 17 nella galleria I Pianacci sulla Variante 714, nel territorio comunale di Montesilvano. Sul posto personale Anas, Polizia Stradale di Pescara e 118 per prestare i soccorsi a una persona rimasta ferita, sembra in modo non grave. Rallentamenti in zona per permettere ai soccorritori di arrivare all'interno della galleria

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Ponte Ognissanti: Coldiretti, in Abruzzo autunno caldo spinge agriturismo

Complici le temperature autunnali più elevate rispetto alla media, è l’agriturismo una delle scelte più gettonate per chi ha scelto di trascorrere fuori casa – ma non troppo - la festività di Ognissanti. Lo stima Coldiretti per il Ponte del primo novembre nel sottolineare che si tratta di una destinazione importante per un appuntamento in cui 7,3 milioni di italiani hanno deciso di mettersi in viaggio secondo Federalberghi e che, in Abruzzo, riguarderà ben 575 strutture per un totale di 6.200 posti letto e 13.867 posti a sedere, secondo la fotografia scattata dall’Istat. Una realtà che anche in Abruzzo resta comunque una delle “destinazioni” più apprezzate dalle famiglie proprio per capacità di coniugare attività e opportunità diverse.

Ad essere apprezzata è soprattutto l’attività di ristorazione ma – sottolinea la Coldiretti –  sono in molti quelli che scelgono di fare un break in campagna alla ricerca dei frutti dell’autunno, dai funghi alle castagne ma anche per assistere alla raccolta delle olive o all’attività di vendemmia che sta per terminare. Se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, ad attrarre i vacanzieri è anche la ricca offerta di attività all’aria aperta che – sottolinea la Coldiretti – va dalle fattorie didattiche per i piu’ piccoli all’equitazione, tiro con l’arco, trekking, in quasi la metà non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Molto interesse infatti – continua la Coldiretti – riscuotono tra i buongustai le tradizionali sagre d’autunno per scoprire tradizioni gastronomiche locali attraverso piatti tipici a base di queste specialità. Il canale più utilizzato per la ricerca dell’agriturismo continua ad essere internet su siti come www.campagnamica.it ma resta forte il passaparola.

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