Cronaca

Lascia la maggioranza del direttivo del Sindacato Abruzzo 

"Il Direttivo del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, ritenendo esaurito l'obiettivo prefissato di salvare il sindacato stesso dalla scomparsa per l' insostenibile situazione economica e di bilancio, rassegna le dimissioni della maggioranza dei componenti e restituisce la parola agli iscritti". Lo si legge in una nota nella quale si sottolinea la "'scelta di dignita'', sulla quale ha inciso anche il disagio dei componenti a fronte di scomposte e strumentali reazioni a decisioni inevitabili nella gestione e nell'azione sindacale, oltre ad una insufficiente sinergia con la Federazione Nazionale della Stampa". I giornalisti dimissionari lamentano - prosegue la nota firmata dal segretario Sga, Adam Hanzelewicz - "la mancanza di trasparenza della Fnsi nel rapporto con lo Sga e i componenti eletti, ma anche il supporto a proposte e iniziative, surrogate con altre, autonome e in alcuni casi persino non condivise nei tempi, nella forma e nella sostanza". Alle dimissioni e alle motivazioni che ne sono alla base, illustrate a tutti gli iscritti in un documento fatto loro pervenire dal Sga, hanno aderito anche i consiglieri nazionali Fnsi regolarmente eletti in Abruzzo, i quali hanno rimesso il mandato in segno di condivisione e di solidarieta'. I componenti del direttivo sottolineano "non solo di essere riusciti a risanare tra mille difficolta' i conti del sindacato - si afferma nella nota - salvandolo dal crac, ma anche che su questo cammino sono stati frapposti ostacoli meschini e beceri dall'esterno e dall'interno. Non ultima la strumentale ed autolesionista richiesta del fiduciario Casagit di sospendere il contributo al funzionamento della sede, assolutamente priva di alcun fondamento. L'assurdita' di tale 'temeraria' richiesta, che, ovviamente, non ha riscosso alcun credito a Roma, avrebbe comportato l'immediata chiusura del Sga". 

Leggi Tutto »

Congedi per assistere parenti con grave disabilità validi senza orari

La legge sui congedi retribuiti per assistere un familiare con grave disabilita' non prevede orari per l'assistenza, basta essere presenti anche solo di notte per avere le carte in regola con i controlli del datore di lavoro. Lo sottolinea la Cassazione che ha accolto il ricorso di un metalmeccanico licenziato dalla 'Sevel' che aveva scoperto che l'operaio, in congedo per due anni, stava con la madre solo di notte e di giorno tornava a casa sua. Sara' reintegrato perche' chi assiste ha diritto a "spazi temporali adeguati alle personali esigenze di vita e di riposo". Non si puo' ritenere - afferma la Cassazione nel verdetto 29062 - "che l'assistenza che legittima il beneficio del congedo straordinario possa intendersi esclusiva al punto da impedire a chi la offre di dedicare spazi temporali adeguati alle personali esigenze di vita, quali la cura dei propri interessi personali e familiari, oltre alle ordinarie necessita' di riposo e di recupero delle energie psico-fisiche, sempre che risultino complessivamente salvaguardati i connotati essenziali di un intervento assistenziale che deve avere carattere permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e di relazione del disabile". Cosi' gli 'ermellini' - con una sentenza che tiene presente i problemi di malattie degenerative come l'Alzheimer - hanno risposto alle obiezioni della 'Sevel', fabbrica che ad Atessa produce auto per Fca, e che insisteva per licenziare in tronco il dipendente sostenendo che "durante le giornate oggetto di accertamento investigativo si era dedicato ad attivita' di proprio personale interesse e non risultava aver assistito la madre disabile". Il lavoratore era stato infatti spiato dai detective nel giugno 2013 nella sua abitazione di Gessopalena, paese a circa una trentina di chilometri da Lanciano, la cittadina dove viveva la madre malata e dove lui aveva spostato la residenza per usufruire della legge 151 del 2001 sui congedi parentali. I supremi giudici osservano che "pur risultando materialmente accaduto che Franco S. si trovasse in talune giornate del giugno 2013 lontano dall'abitazione della madre cio' non e' sufficiente a far ritenere sussistente il fatto contestato - la violazione del dovere di fedelta' e correttezza - perche' una volta accertato che, ferma la convivenza, il lavoratore comunque prestava continuativa assistenza notturna alla disabile, alternandosi durante il giorno con altre persone, con modalita' da considerarsi compatibili con le finalita' dell'intervento assistenziale, tanto svuota di rilievo disciplinare la condotta tenuta". L'operaio si era giustificato spiegando che la madre era insonne e che la notte bisognava stare attenti che non scappasse di casa, perche' aveva gia' fato dei tentativi di fuga. In primo grado, il Tribunale di Lanciano dichiaro' illegittimo il licenziamento, ma la Corte di Appello de L'Aquila nel 2015 escluse il diritto alla reintegrazione e si limito' a condannare 'Sevel' a pagare 15 mensilita'. Ora la Cassazione ha accolto in pieno la tesi del diritto di Franco S. a recuperare il suo posto di lavoro dal momento che non ha commesso alcun illecito disciplinare.

Leggi Tutto »

Aeroporto, problemi col ghiaccio per i voli in partenza per Milano

Problemi tecnici collegati, sembra, alla normativa nazionale che riguarda la formazione di ghiaccio sulle ali degli aeromobili, ha ritardato la partenza questa mattina dall'aeroporto d'Abruzzo di alcuni voli. In particolare il volo Ryanair Pescara-Milano (BGY) FR4016 delle ore 06.30 e' stato posticipato alle 11.30. Posticipata anche la partenza del volo Alitalia Pescara-Milano (LIN) AZ1243 delle ore 07.30 alle 9. La societa' Saga, che gestisce lo scalo abruzzese, ha prestato assistenza ai passeggeri

Leggi Tutto »

Bimbo muore dopo un intervento, lutto a Bolognano

 Sara' lutto cittadino a Bolognano nel giorno dei funerali del bambino di 10 anni morto all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Lo ha stabilito il sindaco Silvina Sarra, dopo che la Giunta comunale ha approvato l'apposita delibera. Il piccolo, L.F., residente con la famiglia nella frazione di Piano d'Orta, non e' sopravvissuto ad un intervento di chirurgia vertebrale, il secondo subito nel giro di poche settimane. Sgomento e dolore nel piccolo comune del Pescarese.  I genitori del bimbo hanno presentato un esposto e la procura ha subito aperto un fascicolo, disponendo l'autopsia, che era gia' stata richiesta dall'ospedale.
Il piccolo era stato ricoverato per un delicato intervento neurochirurgico, ma i medici del Meyer in sala operatoria, una ventina di giorni fa, avevano avuto la sensazione che il bambino fosse affetto da una ben piu' grave patologia. Per questo l' operazione era stata sospesa e il bimbo era stato riportato in reparto. Durante la degenza era stato sottoposto a numerose indagini diagnostiche, comprese quelle genetiche, per verificare l'origine della patologia. La settimana scorsa le sue condizioni sarebbero peggiorate e i sanitari avrebbero deciso di sottoporlo a un secondo intervento che, pero', lui non e' riuscito a superare: ricoverato nel reparto di rianimazione e' morto sabato.

Non ci sono indagati nel fascicolo aperto dalla procura di Firenze per la morte del bimbo, originario della provincia di Pescara, 10 anni, deceduto sabato scorso dopo un intervento chirurgico all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Eventuali responsabilita' da parte dei medici saranno ipotizzate dagli inquirenti solo alla luce all'esito dell'autopsia, che sara' eseguita domani. Il fascicolo e' stato aperto a seguito di un esposto presentato dai familiari del bimbo, dal quale tuttavia non emergerebbero profili di responsabilita'. Nel documento, i familiari si sarebbero limitati a chiedere di capire che cosa sia accaduto. Secondo quanto appreso, l'intervento chirurgico non era stato prospettato loro come rischioso per la vita del bimbo, che sarebbe stato affetto da gravi patologie

Leggi Tutto »

Stalking e furto in casa della ex, 30enne arrestato dai Carabinieri di Montesilvano

Avrebbe commesso un furto nella casa della ex fidanzata che perseguitava da tempo, ed è statoed arrestato dai Carabinieri, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Protagonista della vicenda, avvenuta a Montesilvano, e' un 30enne di San Giovanni Teatino, accusato di atti persecutori e furto in abitazione. Le indagini dei militari dell'Arma della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Vincenzo Falce, hanno permesso di ricostruire gli atti persecutori e i comportamenti ossessivi, fatti di pedinamenti e minacce, di cui era vittima una 25enne. La giovane, lo scorso 28 novembre, ha subito un furto in casa. Dagli accertamenti dei Carabinieri e' emerso che c'era qualcosa di anomalo, in quanto non risultava alcun segno di effrazione. Dall'abitazione, senza mettere a soqquadro nulla, erano stati portati via oggetti di valore, contanti per 1.500 euro e i documenti d'identita'. Nel corso del sopralluogo, la ragazza ha raccontato la tormentata storia vissuta con il suo ex, finita alcuni mesi prima. I militari, oltre ad accertare gli atti persecutori, hanno anche appurato che autore del furto era stato proprio l'ex della 25enne, entrato in casa usando una copia delle chiavi detenute ad insaputa della giovane. 

Leggi Tutto »

Crollo hotel Rigopiano, Ruffini: è mancata una efficace gestione e coordinamento dell’emergenza

"E' mancata, sinceramente, una efficace gestione e coordinamento dell'emergenza. Il mio sfogo contro il Prefetto e la Prefettura segnalava questo problema. Un pezzo dello Stato non si era accorto se non in ritardo, che c'era bisogno dello Stato in Abruzzo in quei giorni. Che le turbine erano poche, che le strade erano impercorribili, che l' emergenza aveva carattere eccezionale, che il prolungarsi degli eventi atmosferici avrebbero, come purtroppo poi e' accaduto, potuto produrre anche vittime tra i civili". Lo scrive in una lunga lettera inviata agli organi di stampa, Claudio Ruffini (non indagato), l'ex segretario particolare del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in merito alle intercettazioni che lo riguardano inerenti i giorni di maltempo di meta' gennaio in Abruzzo, tra cui anche il 18 quando si verifico' la tragedia dell'hotel Rigopiano, con 29 vittime. "Di certo non potevo essere Claudio Ruffini l'uomo solo al 'comando' per gestire una calamita' di tale proporzioni, sconosciuta in Abruzzo se non in Italia", dice Ruffini.

"Le leggi del nostro ordinamento - prosegue l'ex segretario del presidente della Regione - individuano chiaramente le figure preposte a gestire le emergenze. Vi e' una precisa catena di comando e di coordinamento. Non trovo alcun riscontro che la figura del personale di segreteria o di staff di un organo politico, possa essere 'incaricata' di funzioni e 'compiti' che e' il nostro ordinamento a stabilire ed individuare con cura". "Se avessi saputo cosa sarebbe accaduto (chi poteva saperlo?) non avrei esitato - scrive Ruffini - a rivolgere tutte le attenzioni del caso al territorio di Rigopiano. Cosi' come in quelle ore, fatte di telefonate frenetiche, delle sollecitazioni piu' disparate, di sindaci arrabbiati e preoccupati, ritengo che era 'umanamente' impossibile offrire risposte adeguate a tutti i sindaci ed a tutti i territori". "Io - spiega - ho pensato a indirizzare mezzi, uomini e soccorsi, dove mi veniva richiesto. Il mio unico pensiero e' stato 'richiedere turbine' ed 'aiutare' i comuni piu' in difficolta'". E conclude: "Il mio passato da amministratore locale, con un forte radicamento ai territori, avra' certamente influito in quei giorni. Mi sono messo a disposizione come fa un sindaco oppure un consigliere comunale quando vede che la sua comunita' e' in pericolo. Questo e' stato il segno di tutta la mia vita politica fino a quei drammatici giorni, che sono coincisi, poco dopo, con la mia uscita dalla sfera pubblica. Ho vissuto e vivro' i giorni di Rigopiano con grande dolore ed ineludibile tristezza".

"La mia figura e' stata accostata dolosamente e strumentalmente alla tragedia. Una rimozione della realta', con ricostruzioni parziali, sommarie e fuorvianti che hanno spinto alcuni commentatori, quasi a definire la mia persona come la 'causa' o 'una delle cause' della tragedia di Rigopiano. Ero stato 'incaricato' dal Presidente D'Alfonso a richiedere mezzi che non c'erano, che dovevano arrivare da fuori regione, dal Nord-Italia. Il mio compito era aiutare e sostenere i sindaci e le comunita' allo stremo", scrive Ruffini sottolineando che "adesso il sentimento di dolore si e' unito ai sentimenti di paura, di vergogna, di incredulita', di sconcerto". "Amministro la cosa pubblica da oltre 30 anni e mai mi era capitato di trovare il mio nome accostato ad una tragedia che ha sconvolto il Paese, la mia Regione e la vita di tante famiglie. C'era la neve. Una quantita' mai vista. Poi il terremoto, le scosse, tre, quattro, tutte di forte intensita'... chiamavano dalla provincia di L'Aquila, da Teramo, dalla provincia di Pescara. In questo 'caos' telefonico - scrive Ruffini - mi dispiace molto non aver risposto al sindaco Ilario Lacchetta (di Farindola, comune dove era situato l'hotel, ndr.). Ma sono altre le telefonate a cui non sono riuscito a dare risposta. A tante altre ci ho provato e ci sono riuscito, non vi era in me alcuna volonta' di penalizzare un territorio rispetto ad un altro".

Leggi Tutto »

Scossa di terremoto di magnitudo 4.2 ad Amatrice, torna la paura

Una scossa di Terremoto di magnitudo 4.2 e' stata registrata a 00:34 vicino Amatrice, in provincia di Rieti.  Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8 km di profondita'; l'epicentro e' stato a 3 km da Amatrice, 9 da Campotosto (L'Aquila), 15 da Cortino (Teramo), 16 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 56 km da Terni. Al momento non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.

Leggi Tutto »

Distruggono colonnine self service nell’area di servizio della Teramo-mare

Hanno chiuso l'ingresso dell'area di servizio con una rotoballa di fieno e incuranti di almeno una decina di camionisti in sosta con i loro mezzi hanno colpito in poco meno di una decina di minuti: hanno agito cosi' la scorsa notte verso le 2, i ladri che hanno distrutto le colonnine del self service del distributore Q8 sulla superstrada Teramo-mare, in localita' Terrabianca. Usata la solita tecnica: con una ruspa rubata nel vicino deposito della TeramoAmbiente hanno abbattuto due colonnine self service e hanno estratto le casseforti con il denaro prima di dileguarsi. Il mezzo non e' stato ritrovato. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine: agenti e militari hanno ascoltato anche i camionisti che dormivano dentro i loro tir. Questa area di servizio sembra essere obiettivo preferito, gia' presa di mira il 19 gennaio 2016 (anche in quel caso le colonnine furono distrutte). Il 20 novembre scorso, poi, la commessa del bar era stata rapinata di 30mila euro e rinchiusa nel bagno. Il bottino e' ancora da quantificare. 

Leggi Tutto »

La Guardia di Finanza scopre una centrale della contraffazione a Montesilvano 

Una autentica centrale della contraffazione e deposito di merce contraffatta, dotata di ogni genere di macchinario utile, dalle cucitrici ed etichettatrici fino alle presse per la marchiatura a caldo. E' quanto hanno scoperto a Montesilvano i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara, che hanno sequestrato oltre 10 mila articoli, i quali, venduti sul mercato, avrebbero fruttato oltre 150 mila euro. Contestualmente sono stati denunciati due senegalesi. L'operazione delle Fiamme gialle e' nata a seguito delle attivita' di controllo del territorio, da cui e' emerso che in una palazzina di Montesilvano vi fosse un continuo viavai di cittadini extracomunitari con grossi bustoni o borsoni verosimilmente contenenti merce contraffatta. Ieri mattina i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria sono entrati nell'appartamento, in una palazzina nelle vicinanze della pineta. Dentro c'erano alcuni senegalesi intenti ad apporre marchi contraffatti di note griffe su capi di abbigliamento anonimi. Nei locali sono stati trovati dieci macchinari tra macchine da cucire, punzonatrici, pressa di stampo a caldo utilizzata per la produzione di etichette, nonche' vari metri quadrati di pelle, decine di rocchetti di cotone di vari colori, un pc connesso ad un plotter per la creazione di etichette in plastica da applicare a caldo, oltre a centinaia di etichette gia' stampigliate e numerosi capi di abbigliamento gia' pronti per la vendita.

Leggi Tutto »

È ricoverata al Gemelli la bimba di 13 mesi ustionata da acqua bollente

È ricoverata al Gemelli di Roma la bimba di 13 mesi in gravi condizioni per le ustioni riportate in un incidente domestico avvenuto in un comune del Lancianese, in provincia di Chieti. La piccola era in cucina con la madre quando si è ustionata con l'acqua bollente, probabilmente rovesciandosi la pentola addosso. La madre l'ha subito trasportata all'ospedale di Lanciano dove alla bimba sono state riscontrate ustioni sul 50 per cento del corpo, soprattutto su pancia e schiena. I medici, dopo le prime cure, hanno disposto il trasferimento al Gemelli di Roma, con l'elicottero del 118 di Pescara

Leggi Tutto »