Cronaca

Abruzzo, il 2 dicembre si comincia a sciare a Roccaraso

Sabato 2 dicembre, comincerà la stagione sciistica sulle piste del comprensorio Skipass Alto Sangro, il più grande dell'appennino con oltre 110 chilometri di piste. Comincerà sui tracciati dell'Aremogna dove il grande sforzo messo in campo dagli operatori con l'utilizzo dell'innevamento programmato, permetterà di aprire alcune piste. Sicuramente si potrà sciare sulle piste del "Pallottieri" e si potrà utilizzare la manovia. Potrebbero però esserci altre sorprese, sia per il lavoro svolto con l'innevamento programmato, sia per la perturbazione attesa nelle prossime ore. In queste condizioni le tariffe dello skipass saranno ovviamente ridotte. "Partiamo in anticipo rispetto a tutti e lo facciamo grazie alla capacità dei nostri operatori e agli investimenti fatti per potenziare l'innevamento programmato - ha spiegato il presidente del Consorzio Skipass Alto Sangro, Bonaventura Margadonna - nei prossimi giorni contiamo di dare altre notizie positive agli amanti dello sci che frequentano il nostro comprensorio sia sul numero delle piste a disposizione, sia sulle stazioni di Pizzalto e Monte Pratello dove siamo in azione con l'innevamento programmato".

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Il figlio di Riina trasferito nel carcere di Vasto

Stop alla liberta' vigilata a Padova per Giuseppe Salvatore Riina. L'informativa della Dda di Venezia, che ha documentato come il quarantenne corleonese fecesse vita tutt'altro che ristretta nella citta' euganea, tra droga e contatti con i pusher, ha convinto il Tribunale di Sorveglianza a revocare la misura per il terzogenito del 'Capo dei Capi', disponendo per lui un anno in colonia di lavoro, fuori dal Veneto. Riina jr, in serata, ha lasciato Padova, scortato dalla Polizia, per raggiungere il carcere di Vasto , dove dovra' trascorrere un anno nella sezione lavoro. Il figlio terzogenito di Toto' Riina e' stato prelevato nel pomeriggio dalla sua casa, nel quartiere Arcella, e portato in Questura. Da qui, dopo gli adempimenti legati alla nuova misura di sicurezza, e' stato preso in consegna dagli agenti per il trasferimento nell' istituto di pena abruzzese. Secondo le indagini e le intercettazioni della Dda e della squadra mobile di Venezia - agli atti i tabulati di 279 telefonate con gli spacciatori - Salvo Riina avrebbe violato sistematicamente il regime di liberta' vigilata, mostrando "un palese disinteresse" per le prescrizioni impostegli dopo aver scontato otto anni e dieci mesi per associazione mafiosa. Gli investigatori avrebbero documentato decine di cessioni di cocaina di spacciatori tunisini al figlio dell'ex Capo di Cosa Nostra, alcune avvenute anche in piena notte. Riina jr era stato pedinato per circa un anno dagli investigatori, che avevano potuto documentarne i frequenti contatti con spacciatori e pregiudicati. Alla fine la relazione della Polizia non ha lasciato dubbi al Tribunale sulla "pericolosita' sociale" del figlio di Toto' 'U' curtu'. Il giudice Linda Arata ha accolto in parte le richieste della Procura di Padova, che aveva sollecitato per Salvuccio una misura di tre anni in casa di lavoro. L'avvocato difensore, Francesca Casarotto, aveva domandato invece che venisse semplicemente prolungata la liberta' vigilata. Riina junior si trova a Padova dal 2012, sottoposto ad un regime di sicurezza che lo obbliga a vivere in citta' restando in casa dalle 22 alle 6 del mattino, e a svolgere attivita' di volontariato. Il Tribunale di Sorveglianza si e' occupato di lui gia' all'inizio di ottobre, accogliendo - dopo averla respinta una prima volta a giugno - la richiesta di poter incontrare il padre Toto', malato, in carcere a Parma, dove il boss era poi deceduto il 17 novembre

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Doppio incarico Universita’-Tua, indagato il rettore D’Amico 

E' accusato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato il Rettore Luciano D'Amico per il doppio incarico ai vertici dell'Universita' e come presidente del cda dell'Arpa spa e successivamente di Tua Spa. Sotto la lente d'ingrandimento della Procura, che nelle scorse ore ha notificato a D'Amico l'avviso di conclusione delle indagini, oltre 57mila euro che quest'ultimo avrebbe percepito indebitamente tra l'agosto 2014 e il febbraio 2017 e questo perche', secondo l'accusa, avendo assunto l'incarico all'Arpa (e successivamente alla Tua) avrebbe smesso di fatto di svolgere l'attivita' di docente a tempo pieno, requisito che la legge prevede come necessario per poter ricoprire la carica di Rettore. La Procura gli contesta in particolare di aver omesso di dare formale comunicazione all'Ateneo di aver svolto le attivita' di "minor impegno professionale previste per il docente a tempo definito", percependo cosi' indebitamente l'indennita' connessa alla carica di Rettore. Ma non solo. Perche' nella stessa inchiesta a D'Amico, in qualita' di Rettore, viene contestato anche il peculato per la consegna, nell'ambito della cerimonia "Welcome Matricole" del novembre 2013, di 10 tablet di proprieta' dell'Universita' al personale tecnico di supporto all'intervento degli artisti Ficarra e Picone. Episodio rispetto al quale l'Universita' avrebbe ricevuto un danno patrimoniale di 2.671 euro. Sempre nella stessa inchiesta, infine, il Rettore e' indagato questa volta in concorso con il professor Mauro Mattioli anche per un'altra ipotesi di peculato. Secondo la Procura, infatti, Mattioli nel 2013 in qualita' di direttore generale della fondazione dell'Ateneo, e quindi in un periodo in cui risultava in aspettativa, avrebbe comunque richiesto l'indennita' di risultato prevista quale docente ordinario a tempo pieno della Facolta' di Medicina Veterinaria. Indennita' che non gli sarebbe spettata e che li sarebbe stata erogata in virtu' del visto autorizzativo apposto dal Rettore. Nell'indagine e' indagato questa volta per abuso d'ufficio, un terzo docente universitario, al quale l'avviso deve ancora essere notificato. "Una grande soddisfazione per un'indagine molto accurata ed approfondita, un grande ringraziamento per l'attivita' di verifica - ha detto il Rettore dopo aver ricevuto il 415 bis - e non certo in toni ironici. Chi gestisce risorse pubbliche deve essere assoggettato a controllo e io sono contento di esserlo stato perche' gia' dalle contestazioni che mi sono state mosse mi sembra di ricavarne un quadro di piena legittimita' del mio operato. Ci sono alcuni dettagli che chiariro' al piu' presto".  "Sono soddisfatto che il mio esposto alla magistratura ed il mio quesito all'Anac (Autorita' nazionale anticorruzione) abbiano trovato conferma in quanto stabilito dalla Procura di Teramo" cosi' ha commentato il deputato Fabrizio Di Stefano la notizia dell'avviso, al rettore Luciano D'Amico

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Sparito da sette giorni, proseguono le ricerche 74enne di Popoli

Ancora nessuna traccia del 74enne pensionato di Popoli scomparso da casa il 20 novembre scorso. Oltre al dispositivo della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, nelle ricerche e' impiegato anche un NH500 del 5/o Nucleo Elicotteri di Pescara, con unita' cinofile di Chieti e con l'impiego dei sommozzatori del Nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara che da giorni stanno scandagliando i fondali del fiume Pescara, insieme alla Squadra Fluviale dei Vigili del fuoco

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Stalking e percosse alla ex, 30enne arrestato a Riccione

Un 30enne originario di Pescara e' stato arrestato dai Carabinieri di Riccione per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti dell'ex compagna, picchiata in piu' occasioni anche in strada e alla presenza di testimoni. Dopo una breve relazione tra i due, finita un mese fa, l'uomo avrebbe iniziato a minacciare l'ex, in un'escalation di violenza arrivando fino alle percosse. In piu' occasioni la donna e' dovuta ricorrere alle cure dei sanitari ed e' stata vista con lividi e un occhio nero. L'episodio piu' grave - che la vittima stessa ha raccontato ai militari - all'inizio del mese, quando il 30enne l'avrebbe picchiata con una scopa e le avrebbe tirato addosso un televisore. Su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani, il pescarese e' stato arrestato su ordine del Gip del Tribunale di Rimini e si trova da questa mattina agli arresti in carcere. 

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Carrozzine Determinate, garantire riabilitazione per l’autismo

"Rassicurazioni e precisazioni, anche perche' la legge 134 del 2015 e' chiara e stabilisce le linee guida per la presa in carico delle persone con disturbi del neurosviluppo. Limiti di bilancio non possono costituire assolutamente un limite ai diritti delle persone con disabilita'". Le chiede al direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, e all'assessore regionale alla Salute, Silvio Paolucci, l'associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, nel denunciare "cio' che sta accadendo come conseguenza della delibera del direttore generale dell'Asl di Pescara 288/2017 relativa all'accesso riabilitativo plurimo e globale per i disturbi del neurosviluppo".  "L'associazione - aggiunge - registra lo sconforto di tante famiglie. Spesso uno dei genitori, data l'assenza di tutele, servizi, terapie, deve rinunciare al proprio lavoro per poter seguire il proprio figlio con autismo e le terapie a pagamento sono assolutamente improponibili. E' necessario dare delle risposte reali che si concretizzino in servizi per i disturbi del neurosviluppo". "Non si comprende, non e' accettabile ed e' contrario alle linee guida delle normative nazionali e regionali - sottolinea Ferrante - che un bambino con autismo al compimento dei 12 anni cessi di avere diritto ad un tipo di terapia sulla base delle valutazioni mediche oggettive, non debba aver diritto ad altre forme di terapia ma debba essere lasciato privo di qualsiasi supporto a totale carico delle famiglie gia' allo stremo". 

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La Cassazione conferma, il cambio di indumenti degli infermieri va retribuito

 Il tempo impiegato dagli infermieri per cambiarsi gli abiti e prendere le consegne, all'incirca 20 minuti complessivi, va retribuito a parte: a confermare l'orientamento e' la Cassazione secondo la quale "per le funzioni che e' chiamata ad assolvere lo scambio di consegne va considerato, di per se' stesso, meritevole di ricompensa economica" sottolineando che in questo modo si e' inteso "imprimere a tale attivita' una nuova rilevanza, accrescendo la dignita' giuridica della regola deontologica della continuita' assistenziale." A renderlo noto e' la segreteria territoriale di Nursind Pescaradopo il deposito, lo scorso 22 novembre, dell'ordinanza della Corte di Cassazione n. 27799/2017 che si e' espressa in merito alla censura dell'Asl di Pescara avverso la sentenza della Corte d'Appello dell'Aquila che riconosceva al segretario territoriale Nursind, Antonio Argentini, il diritto a vedersi riconosciuti economicamente 10 minuti prima e dopo il turno di lavoro (20 minuti complessivi) per compiere la vestizione/svestizione e prendere le consegne. "Il Nursind dimostra di voler parlare con i fatti - spiega Argentini - muovendosi a tutela dei lavoratori anche dove i contratti sono lacunosi. Sappiamo che e' sempre piu' difficile e spesso e' l'estrema ratio trovare giustizia nelle aule del tribunale, ma in una situazione patologica di blocco della contrattazione e depotenziamento delle relazioni sindacali spesso non ci resta altra strada". 

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Pescara, ritrovate le carte di identità rubate nel 2015

Ritrovate dai Carabinieri 239 Carte d'Identità in bianco rubate nel 2015 dall'Ufficio Anagrafe del Comune di Pescara. I documenti sono stati rinvenuti durante una perquisizione domiciliare in casa di un 57enne residente a Montesilvano. L'uomo, che è stato denunciato per ricettazione, nascondeva all'interno di un armadio colmo di vestiti ben 239 carte d'identità in bianco, risultate oggetto di un furto perpetrato al Comune di Pescara nell'anno 2015. Sempre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato in flagranza del reato di furto aggravato un 41enne di Pescara. L'uomo è stato sorpreso dai militari mentre si impossessava di numerosi prodotti caseari dall'interno di un furgone frigorifero che un rivenditore della zona aveva momentaneamente lasciato aperto ed incustodito poiché impegnato in una consegna

 I Carabinieri hanno inoltre denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti A.P., 38enne originario della provincia di Chieti, che, notato mentre si aggirava nei pressi del noto quartiere ''Rancitelli'', è stato immediatamente sottoposto a controllo e perquisizione personale. In tasca l'uomo aveva 5 grammi di eroina. Denunciato poi un 33enne per porto di oggetti atti ad offendere: D.P., 33enne nato a Bari e residente a Pineto, è stato trovato in possesso di un coltello della lunghezza complessiva di 22 cm.

Una denuncia per evasione dagli arresti domiciliari a carico di S.D.G., 42enne, pescarese, pregiudicato, che è stato notato aggirarsi nei pressi del Sert in violazione delle prescrizioni imposte dalla misura. I Carabinieri della Stazione di Spoltore, poi, hanno deferito in stato di libertà, per porto di oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di grimaldelli, M.C., 23enne residente a Cappelle sul Tavo poiché, sottoposto a controllo a bordo di autovettura in quella via Pignataro, a seguito di perquisizione veicolare di iniziativa, è stato trovato in possesso di numerosi grimaldelli ed un coltello a scatto. Infine è stato segnalato alla Prefettura un 43enne di Cappelle sul Tavo quale assuntore di sostanze stupefacenti essendo stato trovato in possesso di una dose di cocaina. 

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Incidente sulla Ss153, muore l’ex direttrice dell’Archivio di Stato di Chieti

Era stata ricoverata ieri all'ospedale di Popoli per le gravi ferite riportate in un incidente avvenuto, nel primo pomeriggio, lungo la statale 153 nei pressi del bivio di Capestrano. Miria Ciarma, 67 anni, ex direttrice dell'Archivio di Stato di Chieti, non ce l'ha fatta ed e' morta nella notte. Nell'incidente sono rimaste ferite due persone, l'amica con la quale la donna viaggiava e che era alla guida dell'auto e il conducente dell'altro veicolo con cui la Lancia Y delle due donne si e' scontrata. La donna ferita e' stata prima ricoverata per fratture all'ospedale di Pescara, poi trasferita all'ospedale di Chieti dove dovra' essere sottoposta a intervento chirurgico. Il conducente dell'altro mezzo si trova all'ospedale de L'Aquila. Il Comitato per la salvaguardia e il rilancio di Chieti, di cui le due donne sono componenti, "sconvolto per le drammatiche conseguenze dell'incidente di ieri - si legge in una nota - esprime il proprio indicibile dolore per la scomparsa dell'amica e preziosa componente del Comitato Miria Ciarma, gia' direttrice dell'Archivio di Stato" ed esprime vicinanza alle sofferenze dell'amica, "uno dei piu' attivi motori del Comitato stesso. Si e' tutti costernati, affranti e ci si stringe ai familiari in questo momento di dolore e di difficolta'"

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Maltempo 15 e 16 novembre, il Comune di Montesilvano chiede la dichiarazione di stato di emergenza

Il Comune di Montesilvano ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità naturale. «Nei giorni del 15 e del 16 novembre - ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi - il nostro territorio è stato duramente colpito da una ondata di maltempo di portata eccezionale. Alla luce dei danni registrati per allagamenti, movimenti franosi, sulle spiagge oltre che tutti i disagi che la popolazione ha dovuto fronteggiare, abbiamo ritenuto necessario richiedere la dichiarazione di stato di emergenza e di calamità».

Nell’atto approvato in Giunta, si delibera di attivare tutte le procedure straordinarie di competenza per l’acquisizione di beni e servizi, facendo ricorso agli strumenti di somma urgenza. Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno prodotto allagamenti agli immobili di proprietà del Comune; danni alle attività produttive e residenziali; danni al litorale, con fenomeni erosivi sulla costa; danni al patrimonio arboreo del verde pubblico; interruzioni e disagi ala circolazione veicolare e pedonale; difficoltà nel regolare svolgimento delle attività di interesse pubblico, nonché di quelle private; danni alle infrastrutture pubbliche e private oltre a quelle di servizio; movimenti franosi. Verrà quindi eseguita una quantificazione dei danni da trasmettere alla Regione.

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