I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza L’Aquila hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di oltre 75 mila euro, emesso dal GIP presso il locale Tribunale nei confronti di un soggetto beneficiario di contributi per l’autonoma sistemazione e per la ricostruzione dell’immobile di proprietà non spettanti.La misura cautelare appena eseguita giunge al termine di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, nell’ambito di una più ampia attività investigativa svolta dalla Polizia Municipale in sinergia col Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, finalizzata a riscontare la sussistenza dei requisiti legittimanti l'accesso ai finanziamenti pubblici destinati alla ricostruzione degli immobili, costituenti abitazione principale, danneggiati dal terremoto del 2009.
Gli investigatori, hanno scoperto che il 37enne avrebbe richiesto ed ottenuto il contributo presentando false autocertificazioni, sostanziatesi nell'attestazione che l’immobile beneficiario della suddetta misura di sostegno pubblico fosse adibito ad abitazione principale/stabile dimora. Le indagini avrebbero rivelato invece che l’indagato viveva in altro luogo mentre l'immobile oggetto del contributo risultava, alla data del 06.04.2009, condotta in locazione da terzi e comunque non adibita ad abitazione principale all’epoca del sisma.La somma sequestrata è pari alla provvidenza indebitamente percepita, ammontante a 75 mila euro.Il sequestro è scattato a seguito delle indagini di natura patrimoniale condotte dai militari della Guardia di Finanza che hanno consentito di ricostruire e quantificare i beni e le disponibilità finanziarie riconducibili all’indagato.
Sono ritenuti gli autori di almeno sette furti in abitazione e in una tabaccheria messi a segno nel Chietino i tre albanesi - un quarto e' latitante - arrestati dalla Squadra Mobile di Chieti in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del locale Tribunale. I quattro, fra i 29 e i 35 anni, hanno precedenti, uno di loro e' considerato molto pericoloso per via di una rapina in villa nel nord Italia di cui sarebbe responsabile. Gli arresti - con le accuse di ricettazione e furto pluriaggravato - sono stati eseguiti tra il 15 e 16 novembre scorsi tra Frosinone e Caserta. I furti sono stati commessi nelle frazioni di Villa Caldari a Ortona e nei comuni di Crecchio, Arielli e Torrevecchia Teatina. Refurtiva fra 15 mila e 20mila euro era stata trovata a inizio novembre in due stanze di un bed & breakfast nel quale i quattro alloggiavano. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dal procuratore capo della Repubblica di Chieti , Francesco Testa, insieme al questore, Raffaele Palumbo, e al dirigente della Squadra Mobile, Francesco Costantini.
Sono già più di 100 le scuole abruzzesi, su 500 di tutta Italia, che hanno aderito a "Nessun Parli...: musica ed arte oltre la parola”. L’iniziativa promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in collaborazione con il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti (Cnapm) presieduto dall’ex Ministro Luigi Berlinguer, per valorizzare la musica e le altre arti, anche nella loro declinazione digitale, come elementi centrali della pratica educativa nelle nostre scuole. Quella di domani sarà una giornata di riflessione e di festa con numerosi artisti ed esperti che saranno ospitati nella sede del Ministero a Roma, in viale Trastevere.
Anche in Abruzzo la Kermesse della musica, prevista nelle giornate di domani e del 22 novembre, prenderà il posto della lezione “canonica”. Infatti con la legge 107 del 2015 e con i suoi decreti attuativi (in particolare il decreto legislativo del 13 aprile 2017 n.60), la musica e l’arte entrano a pieno titolo negli ordinamenti scolastici e in tutte le scuole, da quelle per l'infanzia sino alle superiori. La musica, in particolare, viene ufficialmente richiamata come componente del fabbisogno educativo di base di ogni studentessa e di ogni studente. Le 179 scuole della Regione, costituite in 23 Reti di Scopo, coadiuvate da i Conservatori, hanno organizzato un fitto programma di manifestazioni che si allega, nello spirito del “Nessun Parli”. Si tratta di Eventi artistici e musicali immaginati dalle ragazze e dai ragazzi, performance multidisciplinari, video e installazioni artistiche, improvvisazioni musicali. Ci saranno poi mostre, letture poetiche e letterarie, attività di scrittura creativa, di produzione cinematografica e teatrale.
"Il 20 Novembre è la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Dedichiamo la giornata di oggi al diritto all'amore, lanciando la campagna di sensibilizzazione all'affido familiare, con il desiderio di creare una grande grandissima "famiglia al quadrato", ha commentato così Francesca Buttari, vicesindaco e assessore alle politiche sociali di Francavilla al Mare durante la confernza stampa con cui ha tracciato le linee guida del progetto.
L’affidamento etero familiare consiste nell’affidamento a famiglia “altra” da quella di origine e/o parentale. Queste famiglie, coppie o persone singole si chiamano “AFFIDATARI”.
Percorso formativo-informativo
Sono previsti N. 4 Seminari sui 4 importanti temi dell’età evolutiva: la prima infanzia, la seconda infanzia, la preadolescenza e l’adolescenza corrispondenti alla scuola materna, scuola primaria, scuola media e le prime due classi della scuola superiore.
Il ciclo di incontri è da intendersi come un percorso formativo rivolto agli Adulti, utile a rappresentare come il bambino, se non viene adeguatamente sostenuto, amato e contenuto, rischia di strutturare l’impulsività passando progressivamente da una fase puramente verbale a quello che gli addetti ai lavori definiscono “passaggio all’atto” ossia ad una condotta deviante.
Sono state scelte le espressioni comunemente ascoltate dai bambini e dai ragazzi al fine di catturare l’attenzione dei genitori e degli educatori sulle più scottanti gestioni educative alle quali vengono quotidianamente sottoposti:
“Io lo voglio!”. Il bambino dell’età 3-6 anni si afferma nel diritto, punta i piedi e persegue tenacemente il proprio volere. Il principio del piacere sopra ogni cosa.
“io mi annoio”. Il bambino dell’età scolare si scontra, suo malgrado, con il principio di realtà e si annoia ogniqualvolta gli viene chiesto di eseguire doveri e impegni connessi alla crescita.
“non mi si crea”. Il ragazzino inizia il processo di contestazione alle richieste del mondo esterno.
“…e io lo faccio!”. L’adolescente si autorizza a trasgredire.
Programmazione
I seminari itineranti si svolgeranno nei mesi di gennaio e febbraio 2018 presso le Sale Consiliari di Francavilla al Mare, San Giovanni Teatino, Ripa-Torrevecchia, Miglianico, in collaborazione con le scuole, le Associazioni di volontariato e le realtà sportivo-ricreative del territorio interessato.
CHI PUO’ DIVENTARE AFFIDATARIO
Le famiglie con figli
Le coppie
Le persone singole
CHI SONO LE FAMIGLIE DEI MINORI AFFIDATI?
Sono le famiglie che hanno bisogno di essere aiutate e sostenute TEMPORANEAMENTE nelle proprie funzioni genitoriali a causa di problematiche economiche, materiali, di salute, giudiziarie, socio-culturali.
CHI SONO I BAMBINI-RAGAZZI AFFIDATI?
Bambini dalla nascita fino a 18 anni
TIPOLOGIE DI AFFIDO
Consensuale
Giudiziale
Residenziale (tempo pieno)
Diurno (part-time)
CHI PROPONE L’AFFIDAMENTO?
Il Servizio Sociale
CHE DURATA PUO’ AVERE L’AFFIDAMENTO?
L’affidamento etero familiare è TEMPORANEO in quanto legato alle esigenze del bambino e della sua famiglia. La sua durata è diversa per ogni bambino e di norma non dovrebbe superare i 2 anni ma può anche prolungarsi a seconda delle problematiche presenti nella famiglia del minore.
QUALI SONO I PRINCIPALI COMPITI DEGLI AFFIDATARI?
Accogliere il minore nella propria casa
Provvedere alla sua cura, al suo mantenimento, alla sua educazione e istruzione assumendo le necessarie attenzioni affettive e materiali
Garantire la massima riservatezza sulla storia del minore e della sua famiglia
Curare e mantenere i rapporti con la famiglia d’origine agevolando la continuità degli affetti e il rientro nel proprio nucleo d’origine
Partecipare agli incontri formazione e di verifica con gli operatori del Servizio Sociale
BENEFICI DI LEGGE PER AFFIDATARI
Rimborso spese agli affidatari: la legge nazionale prevede che lo Stato, regioni ed Enti locali, dispongano (nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle proprie disponibilità di bilancio) misure di sostegno anche economiche, in favore della famiglia affidataria.
Assegni familiari: in base alla normativa vigente (L.149/01 art 38, comma 1) il Giudice, anche in relazione alla durata dell’affidamento, può disporre che gli assegni familiari e le prestazioni previdenziali relative al minore siano erogati temporaneamente in favore dell’affidatario.
Detrazione d’imposta: la legge sancisce che sono applicabili agli affidatari le detrazioni d’imposta per carichi di famiglia, purché l’affido risulti a carico (art. 12 DPR n. 917/86) e ciò sia comprovato da un Provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori affidatari: La legislazione per il sostegno alla maternità e alla paternità (D. Lgs n.151/2001 T.U. delle disposizioni legislative a tutela e sostegno della maternità/paternità, modificata dalla Legge n. 244/07 e la Legge 149/01) stabiliscono i diritti, le tutele e le opportunità di cui possono fruire i genitori affidatari, nelle forme di affidamento residenziale, in materia di congedo di maternità o di paternità, congedi parentali, per la malattia del figlio/a, per riposi giornalieri.
Congedo di maternità e paternità (T.U. art. 26) il diritto di astenersi dal lavoro nei primi 3 mesi dall’ingresso del bambino è previsto fino al sesto anno di vita del bambino.
Congedo parentale ( T.U. art 36) cioè la facoltà di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di 10 mesi (elevabile ad 11 se il padre affidatario esercita tale diritto per un periodo continuativo o frazionato non inferiore ai 3 mesi) è previsto:
Fino agli 8 anni di vita, alle medesime condizioni e con le stesse modalità previste per i genitori naturali;
Tra i 6 e i 12 anni, nei primi 3 anni d’ingresso del minore nel nucleo familiare, la circolare INPS n. 109/2000 riconosce che se all’atto dell’affido il bambino ha 12 anni, il diritto al congedo può essere esercitato dai genitori fino al 15° anno di età del ragazzo;
Fino a 6 anni, per lavoratrici autonome (art.67) e libere professioniste (art.72), nei primi 3 anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare e per la durata massima di 3 mesi.
Riposi giornalieri (art.45) alle lavoratrici affidatarie devono essere consentiti, durante il primo anno di vita del minore, due periodi di riposo giornalieri della durata di di un’ora ciascuno, ridotto ad uno se l’orario lavorativo è inferiore o pari alle 6 ore.
Congedo per malattia del figlio (art.50) hanno diritto di astenersi dal lavoro presentando certificato di malattia:
Tra 0-6 anni, per tutta la durata di malattia del minore
Tra 6-8 anni, nei limiti di 5 giorni lavorativi annui
Tra 6-12 anni. Al momento dell’ingresso nel nucleo, il diritto si può esercitare nei primi 3 anni, sempre nel limite dei 5 giorni lavorativi annui.
Handicap grave (art.45), prolungamento dell’astensione facoltativa; 3 giorni permessi mensili retribuiti anche continuativi fino al terzo anno di età del bambino.
Iscrizione anagrafica del minore: negli affidamenti di breve durata non viene effettuata alcuna variazione anagrafica. Negli affidamenti a lungo termine è necessario tenere presente che l’iscrizione potrebbe avvenire previo accordo con i Servizi e con i genitori del minore, non decaduti dalla responsabilità genitoriale.
Assistenza sanitaria: secondo la normativa vigente l’affidatario esercita i poteri connessi con la potestà parentale; mentre spettano ai genitori naturali o al tutore le scelte straordinarie che richiedono una autorizzazione scritta, ad esempio interventi chirurgici programmati, vaccinazioni …).
Se un minore viene affidato ad una famiglia residente nella stessa ASL rimane valido il tesserino sanitario; qualora l’affidamento avvenga in una famiglia residente in altra ASL, al minore verrà rilasciato (sulla base della presentazione da parte dell’ affidatario/a alla propria ASL della documentazione attestante l’affidamento) un tesserino sanitario rinnovabile ogni sei mesi.
Assicurazione: L’Ente che predispone il progetto di affido dovrebbe garantire la copertura assicurativa responsabilità civile verso terzi alla famiglia affidataria che accoglie il minore in affido.
Scuola: nell’affido, specie in quello residenziale a tempo pieno, è importante che gli affidatari mantengano periodici contatti con gli insegnanti circa l’andamento scolastico del minore e partecipino il più possibile alle attività che la scuola propone. Mentre spettano ai genitori o al tutore le scelte straordinarie quali ad esempio l’iscrizione, la firma della scheda di valutazione, l’autorizzazione a gite scolastiche.
Espatrio: la richiesta per ottenere il documento (carta d’identità o passaporto) per potersi recare all’estero con un minore in affidamento deve essere firmata dai genitori naturali o dal tutore (L.1185/67 art.3) nel caso di decadenza della responsabilità genitoriale.
In assenza di consenso dei genitori, il Giudice Tutelare può autorizzare l’espatrio.
In considerazione di quanto emerso nel corso degli incontri tecnici, la Campagna promozionale si svilupperà su più filoni di seguito elencati:
Evento di apertura in data 20 novembre 2017. Conferenza stampa di Ambito, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia;
Promozione e divulgazione dell’Istituto dell’Affido Familiare attraverso materiale pubblicitario specifico (buste del pane con il logo affido familiare e i riferimenti telefonici per contatti informativi come da allegato), sito web, rete social;
Incontri formativi rivolti alla popolazione Adulta a vario titolo impegnata sul piano educativo nelle varie fasce dell’età evolutiva;
Sperimentazione nel Comune di San Giovanni Teatino (Sambuceto-CH) di attività di quartiere/condominio sulla modalità di accoglienza:” una famiglia…per una famiglia”;
Approvazione Regolamento per Affido e Famiglie Tutor.
L’esperienza insegna che la promozione dell’Affido Familiare, istituto che nell’immaginario collettivo viene percepito come poco attraente e perseguito quasi esclusivamente da una tipologia di popolazione “votata” alla solidarietà e alla “gratuità”, se viene presentata “frontalmente” non va incontro al successo sperato e alle aspettative che l’investimento di energie mette in campo.
A tal proposito, Il tema dell’Affido Familiare, nel presente progetto verrà “sfidato” in modo trasversale in un discorso sull’infanzia affrontato ad ampio raggio al fine di coinvolgere single, coppie con e senza figli, nonni, insegnanti e chiunque nutra una sensibilità nei confronti dei minori vicini e lontani, propri e degli altri.
Il Kiwanis Professional Chieti Theate nelle scuole per fortificare la cultura dell’integrazione tra i giovanissimi. All’interno della giornata mondiale dei diritti dei bambini il club ha voluto riaffermare, recandosi nel plesso di Via Lanciano a Chieti, l’importanza di logiche inclusive. All’incontro sono intervenuti il giovane imprenditore teatino Presidente del Kiwanis Professional Chieti Theate Manuel Pantalone, la responsabile del plesso di Via Lanciano Anna Maria Borgonsoli e il testimonial dell’iniziativa, il portiere della Nazionale Italiana di Calcio a 5 e dell’Acqua&Sapone C5 Stefano Mammarella.
“La giornata - afferma il Presidente Pantalone - ha lo scopo di promuovere tra i più piccoli la cultura dell’inclusione. Partire dai ragazzi delle primarie è l’unico modo per porre l’accento su tematiche che risultano difficili da inculcare col passare degli anni. La testimonianza dell’amico Stefano Mammarella è fondamentale perchè certifica la funzione dello sport come straordinario aggregatore sociale. Abbiamo dunque confermato - prosegue Pantalone - il nostro fermo supporto in favore del mondo dell’istruzione anche sotto il profilo educativo rafforzando principi per noi imprescindibili”. Per l’estremo difensore della nazionale Mammarella “parlare agli alunni delle primarie ci da la possibilità di divulgare quei valori che solo lo sport è in grado di trasmettere, non mi riferisco unicamente alla capacità aggregativa ma altresì alla diffusione della cultura del merito che è fondamentale da insegnare ai ragazzi”. Poi la responsabile di plesso Borgonsoli ha sottolineato l’importanza del terzo settore ed ha ringraziato il Kiwanis Club Professional Chieti Theate per la costante vicinanza certificata anche attraverso azioni tangibili che vanno incontro alle esigenze della scuola.
Infine si è proceduti alla concretizzazione di un contest che ha posto agli alunni delle classi quarte e quinte il compito di realizzare un’illustrazione, con inerente corpo testuale, volta alla descrizione della propria idea di integrazione. Hanno altresì partecipato all’iniziativa il medico Maria De Santo e la docente Irene Di Palma entrambe facenti parte del Kiwanis club cittadino.
Un uomo di 82 anni residente a Silvi e' stato ricoverato all'ospedale San Liberatore di Atri per sospetta intossicazione da monossido di carbonio. L'anziano e' stato soccorso in uno stabile di Silvi dai sanitari del 118 di Pescarache, dopo averlo intubato, lo hanno trasportato in elicottero in codice rosso nel nosocomio della vicina Atri dove e' ricoverato in prognosi riservata. Nelle prossime ore l'uomo potrebbe essere trasferito presso un ospedale dotato di camera iperbarica. In corso accertamenti per chiarire l'accaduto.
Ricerche in atto nella zona di Popoli, ma non solo, da parte di forze dell'ordine, Vigili del Fuoco e volontari di Protezione Civile, per un commercialista in pensione di 74 anni, di cui i familiari hanno denunciato la scomparsa. Nel primo pomeriggio la sua auto e' stata ritrovata lungo il fiume Aterno, fuori dal centro abitato di Popoli, regolarmente parcheggiata e chiusa a chiave. Secondo la denuncia, l'uomo sarebbe uscito di casa questa mattina a bordo della sua auto, senza farvi piu' rientro. Impegnato nelle ricerche anche un elicottero per il sorvolo ed una squadra fluviale per il rastrellamento del corso d'acqua.
Rapina all'ufficio postale di San Vito Marina con un colpo che ha fruttato 20mila euro. Alle 8, orario di apertura dell'ufficio, due uomini armati di coltello hanno minacciato l'impiegato e lo hanno costretto ad aprire la cassaforte a tempo. Poi lo hanno legato e sono fuggiti portando via i contanti. Secondo quanto ricostruito sarebbero entrati nell'ufficio postale da un locale di servizio posteriore rompendo il pavimento.
Hanno atteso l'arrivo della commessa, all'apertura della stazione di servizio, poco prima delle 6 e l'hanno minacciata per farsi consegnare la chiave della cassaforte. E' stata veloce la rapina messa a segno questa mattina al bar della stazione di servizio 'Terrabianca', lungo la Teramo-Mare, alle porte di Teramo. La donna e' stata costretta a seguire le indicazioni dei due rapinatori che, appena ha lei disattivato l'allarme per aprire, l'hanno assalita, le hanno sottratto il cellulare e l'hanno costretta ad aprire la cassaforte. Una volta presi i soldi, circa 30mila euro, l'hanno chiusa nel bagno e sono fuggiti.
Era detenuto ai domiciliari e in permesso quando aggredi' un quindicenne in pieno centro a Pescara lo scorso ottobre. Il responsabile, M.B., 28enne, pescarese, destinatario di un ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti della Polizia di Stato, deve ora rispondere del reato di lesioni gravi. Come ricostruito dagli inquirenti, lo scorso 2 ottobre, in piazza Salotto l'uomo aggredi' il minore, colpendolo con due pugni in volto, causandogli una contusione cranio facciale e una frattura dell'orbita destra con una prognosi di trenta giorni. All'indagato e' stata contestata l'aggravante dei futili motivi perche', dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura, emergeva che il quindicenne, al momento dell'aggressione, stava semplicemente discutendo con la sua ex fidanzata, peraltro in presenza di altri amici, quando e' stato affrontato dal 28enne che, in evidente stato di ebbrezza, lo colpiva, asserendo di essere un amico di famiglia intervenuto in difesa della ragazza. Quel giorno l'uomo si trovava a Pescara in permesso, essendo ristretto da alcuni mesi agli arresti domiciliari presso una comunita' di recupero della provincia di Chieti, per una serie di reati, fra cui tentata rapina aggravata, ricettazione e porto abusivo di armi. La misura e' stata emessa dalla Corte di Appello di L'Aquila che il 16 novembre scorso, per quei fatti ha condannato il 28enne a tre anni di reclusione, revocandogli il beneficio degli arresti domiciliari.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok