Cronaca

Spazi tv e radio, accordo Corecom – Rai

Protocollo d’intesa tra Co.Re.Com Abruzzo e Rai  per l’accesso televisivo e radiofonico alle trasmissioni regionali. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente del Co.Re.Com Abruzzo Filippo Lucci, il capo redattore del Tg3 Abruzzo Silvano Barone e il responsabile della Rai sede regionale Abruzzo Massimo Liofredi. “L’obiettivo di questo importante accordo – ha spiegato Lucci - è consentire gratuitamente ad associazioni culturali, di volontariato e del terzo settore, sindacati, enti e movimenti politici il diritto d’accesso alle trasmissioni televisive e radiofoniche regionali della Rai,  attraverso programmi della durata massima di 5 minuti per la televisione e di 3 minuti per la radiofonica”. I soggetti interessati possono presentare domanda al Co.Re.Com per poter partecipare ai programmi radiotelevisivi Rai a diffusione regionale e svolgere attività di comunicazione attraverso le trasmissioni autogestite. Il Co.Re.Com esamina le richieste, ne valuta l’ammissibilità e adotta il piano trimestrale delle trasmissioni radiofoniche e televisive, che viene pubblicato sul sito del Corecom e trasmesso alla Sottocommissione Parlamentare per l’accesso, svolgendo inoltre l’attività di vigilanza. La decisione sulla domanda di accesso viene comunicata direttamente agli interessati ed è possibile inoltrare ricorso entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione. Queste trasmissioni possono essere realizzate con mezzi propri o con la collaborazione tecnica gratuita della sede regionale Rai. La Direzione della sede regionale per l’Abruzzo, effettuerà la messa in onda concordata con Rai3 dalle ore 7,30 alle ore 8,00 di  ogni sabato e dalle ore 23,30 alle 23,50 del sabato su Radiouno. "Il Co.Re.Com Abruzzo – ha concluso Lucci - si conferma punto di riferimento per la comunicazione regionale con iniziative e attività che vanno a vantaggio di tutti i cittadini, con particolare riguardo ai più deboli e alle comunità locali”.

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Allagamenti a Montesilvano, riunione a palazzo di città con l’Aca

Risolvere i problemi relativi agli allagamenti. Questo il tema della riunione che si è svolta questa mattina a Palazzo di città tra l’assessore ai lavori pubblici Valter Cozzi, il neo assessore alle Politiche di Efficientamento del sistema smaltimento acque Annalisa Fumo, il dirigente comunale di settore Gianfranco Niccolò e il direttore tecnico Aca, Lorenzo Livello.

Sul tavolo sono state poste le azioni da mettere in campo in maniera coordinata Aca -  Comune per risolvere l’annosa problematica degli allagamenti. Nello specifico sono state individuate alcune priorità in determinate zone quali via Lazio, via Maremma, via Sarca, via d’Agnese, via De Gasperi, Contrada Collevento e il collettore rivierasco. «L’Aca  -  sottolinea l’assessore Cozzi -  ha già programmato alcuni interventi in via Lazio. Dal canto nostro abbiamo già avviato i lavori di adeguamento idraulico su via Maremma, ma anche su via Piemonte e le traverse di via Emilia. L’obiettivo è chiaro e definito: eliminare definitivamente il problema degli allagamenti che da sempre affligge i residenti ma per troppi anni è stato ignorato dalle precedenti amministrazioni. Il lavoro in sinergia ci permetterà di ottenere risultati risolutori a problematiche che sono particolarmente complesse. I cittadini devono essere consapevoli che il percorso è lungo e lastricato di difficoltà, ma l’impegno e l’attenzione di questa Amministrazione sono altissimi».

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Agricoltore muore schiacciato da una rotoballa nel Teramano

Tragedia nelle campagne di Cermignano nella frazione Piomba, al confine con il comune di Penna Sant'Andrea. Nicola D'Alesio, agricoltore 65 anni, stava lavorando alle operazioni di carico di alcune rotoballe su un carrello al rimorchio di un trattore quando è stato travolto da una di esse, finendo schiacciato sotto il peso di cinque quintali. Inutili i soccorsi portati da chi stava lavorando con lui, il 65enne è morto sul colpo. E' stato vanificato anche l'intervento dell'elicottero del 118, decollato da Pescara, che ha raggiunto il luogo dell'incidente agricolo ma senza poter poi caricare il malcapitato, di cui è stata fatta la constatazione di morte.

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Acqua minerale contaminata, ritirata una partita di bottigliette

Una partita d'acqua minerale contaminata è stata sequestrata e ritirata dal mercato. Si tratta di bottigliette da mezzo litro di acqua naturale prodotte dalla "San Benedetto - Fonte Primavera" nello stabilimento "Gran Guizza" di Popoli in Provincia di Pescara. La notizia è stata data anche dal Ministero della Salute e confermata dall'azienda che invita i consumatori a riportare le bottiglie eventulmente acquistata agli esercenti per essere sostituite. La partita in questione (non sono stati forniti dati né sul numero di bottiglie né su eventuali zone di distribuzione) è risultata contaminata per una presenza superiore al consentito di idrocarburi aromatici. L'azienda conferma che si tratta delle bottiglie del lotto n. 23LB8137E con scadenza 16 novembre del 2019.In un comunicato, la San Benedetto fa sapere che "sta collaborando con le autorità per l’accertamento delle eventuali cause e la risoluzione della problematica". E la società ribadisce che gli impianti in cui la Fonte Primavera è imbottigliata sono conformi ai massimi standard di qualità del gruppo.

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Pescara, uomo trovato morto in un capannone di via Tiburtina

Un ragazzo di trent'anni è deceduto nel pomeriggio di oggi a Pescara dopo essere stato trovato in un capannone di viale Tiburtina solitamente frequentato da senza tetto e tossicodipendenti. Una volta scattato l'allarme alla sala operativa del 118, sul posto sono arrivati i sanitari che hanno tentato di rianimare in tutti i modi il giovane che è stato caricato in ambulanza dove sono state praticate tutte le manovre rianimatorie che però si sono rivelate inutili visto che il giovane è spirato poco dopo. Sul posto anche gli agenti della Squadra Volante della Questura. Si sospetta una overdose. 

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Turista salvato in acqua dai bagnini a Pescara

Un 77enne originario di Miglianico e residente in Germania è finito in ospedale dopo aver rischiato di annegare mentre faceva il bagno, nel tratto di mare antistante lo stabilimento balneare 'Ombretta', sul litorale Sud di Pescara. L'uomo è stato recuperato e rianimato dai bagnini, prima dell'intervento del 118. Il 77enne era a circa 40 metri dalla battigia quando ha iniziato ad annaspare. E' stato subito raggiunto dalla bagnina dello stabilimento, supportata dal collega di quello vicino. I due lo hanno portato a riva e rianimato, fino a quando l'uomo non ha ripreso a respirare. 

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Scontro auto-scooter, feriti 2 giovani 

Due giovani di Collecorvino, un 20enne ed un 18enne, sono finiti in ospedale per le lesioni riportate in seguito ad un incidente stradale tra un'automobile e uno scooter avvenuto nel tardo pomeriggio a Montesilvano, lungo via Vestina. Ad avere la peggio è stato il 20enne: secondo le prime informazioni dei soccorritori le sue condizioni sarebbero gravi. Lo scooter su cui viaggiavano i due si è scontrato con una Fiat Panda che stava facendo inversione di marcia. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118, che hanno trasportato i due ragazzi in ospedale, dove sono in corso tutti gli accertamenti medici.

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Usura su fornitura di animali nel chietino, quattro condanne 

Il Tribunale di Chieti ha condannato quattro persone accusate a vario titolo di usura ed estorsione. Dieci anni di reclusione sono stati inflitti a due fratelli di Carpineto Sinello, 6 anni a F.S. di Ortona e al rumeno G.F.H. Secondo l'accusa i fratelli, accusati di usura ed estorsione, a pagamento di più forniture di suini da destinare ad un'azienda agricola per un importo complessivo superiore a 101.000 euro, si erano fatti consegnare dalla madre del titolare dell'azienda trenta cambiali per complessivi 150.000 euro, dei quali oltre 48mila euro a titolo di interessi usurari, con un tasso superiore al 50%. Quanto all'estorsione, i quattro, sempre secondo l'accusa, minacciarono sia il titolare dell'azienda sia la madre costringendo quest'ultima a consegnare loro le cambiali: la donna, che pure non aveva contratto alcun debito, era infatti la sola a disporre di beni immobili da ''aggredire'' in caso di mancato pagamento delle cambiali. I fatti risalgono a luglio del 2010 e si verificarono a Palombaro

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Crollo hotel Rigopiano, altro giro di interrogatori

"L'onorevole ha risposto con serieta' a tutte le domande poste. Nel merito, pero', non diciamo nulla. Questa inchiesta merita un riserbo e una pacatezza assoluti". Lo ha detto l'avvocato Tommaso Navarra, al termine dell'interrogatorio del suo assistito, Tommaso Ginoble, ex assessore regionale alla protezione civile dal 2005 al 2008, indagato nell'ultima tranche dell'inchiesta della Procura di Pescara sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco' 29 morti. Il filone riguarda la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv). L'ex parlamentare Ginoble, questa mattina, e' stato interrogato dal procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, titolari dell'inchiesta su Rigopiano. "Per rispetto della serieta' e gravita' dell'inchiesta", ha aggiunto il legale della difesa, "non prendiamo una posizione che potrebbe essere riduttiva della complessita' delle varie posizioni". 

"Mi potevo occupare solo dell'ordinaria amministrazione e, quindi, non potevo fare progetti o programmare". Così questa mattina, nel palazzo di giustizia di Pescara, al termine di un breve interrogatorio, Mimmo Srour, assessore regionale con delega alla Protezione civile, in Abruzzo, dal 4 agosto 2008 al 19 gennaio 2009, indagato insieme ad altre 14 persone nell'ultima tranche dell'inchiesta della Procura di Pescara sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano. Srour è indagato, in concorso con altre persone, nel filone dell'inchiesta riguardante la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv). "Spero che sia stata chiarita la posizione del mio assistito, perché era legata soltanto a questi quattro mesi - ha aggiunto il legale dell'ex assessore, Piergiorgio Merli - Eravamo nel periodo della Giunta Del Turco, dove c'erano stati gli arresti e quindi le dimissioni non soltanto del presidente, ma anche di alcuni assessori. Srour, quindi, ha potuto lavorare soltanto per quella che era l'ordinaria amministrazione e le eventuali emergenze che si fossero presentate - ha proseguito l'avvocato -. Nessuno gli ha mai posto problemi o, comunque, nessuno della struttura amministrativa gli ha avanzato il problema della Carta valanghe". 

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Montesilvano, a partire da lunedì 25 giugno entrano in funzione i nuovi impianti Photored

«A partire da lunedì 25 giugno entreranno in funzione i 4 nuovi Photored installati su due incroci semaforici. Si tratta di via Vestina all’altezza con via Cavallotti e via Chiarini nella intersezione con via Aterno». Ad annunciarlo è il tenente della Polizia Locale, Nicolino Casale. «Dopo la sperimentazione effettuata con il primo impianto di rilevamento installato su corso Umberto all’incrocio con via Adige e via Silvino Di Giovanni, abbiamo reputato opportuno, per migliorare la sicurezza nella viabilità del nostro territorio, attivare anche questi due nuovi impianti. Gli incroci individuati infatti sono punti particolarmente sensibili nel contesto di mobilità urbana. E’ molto importante rispettare le norme del codice della strada e tali impianti rappresentano sicuramente un maggiore deterrente nei confronti di quegli automobilisti indisciplinati, che passano con il rosso mettendo a repentaglio la propria incolumità o quella degli altri. Non a caso nell’incrocio con via Adige,  le infrazioni rilevate dal sistema si sono ridotte dalle 600 al giorno dei primi tempi alle attuali 20 circa».

Il sistema, che funziona quando il semaforo indica il rosso, prevede che la durata della fase semaforica proiettante luce gialla, per ciascuna delle correnti di traffico non sia mai inferiore a quattro secondi di tempo, come stabilito anche nella circolare del Ministero dei Trasporti. Il Photored rileva anche l’errato utilizzo delle corsie di canalizzazione.

«Questo provvedimento rientra in un più ampio progetto di potenziamento della sicurezza urbana sotto tutti i punti di vista. Abbiamo infatti implementato i controlli in  materia di antiprostituzione -  sottolinea l’assessore alla polizia locale Valter Cozzi  - anche attraverso l’applicazione dei daspo, ossia i decreti di allontanamento che sono stati inseriti nell’ambito del decreto Minniti. Abbiamo aderito al patto per l’attuazione della sicurezza urbana,  con la Prefettura  e i comuni vicini di Pescara, Spoltore e Città Sant’Angelo, con cui intendiamo, in un’ottica di area metropolitana, rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto alle forme di illegalità. Tale sottoscrizione ci consentirà di presentare la nostra richiesta di ammissione ai finanziamenti previsti sulla base del decreto del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2018 per potenziare i sistemi di videosorveglianza nei nostri Comuni. Il rispetto della legalità -  conclude Cozzi  - è pe

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