Cronaca

Detenuto in permesso aggredisce 15enne in centro a Pescara 

Era detenuto ai domiciliari e in permesso quando aggredi' un quindicenne in pieno centro a Pescara lo scorso ottobre. Il responsabile, M.B., 28enne, pescarese, destinatario di un ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti della Polizia di Stato, deve ora rispondere del reato di lesioni gravi. Come ricostruito dagli inquirenti, lo scorso 2 ottobre, in piazza Salotto l'uomo aggredi' il minore, colpendolo con due pugni in volto, causandogli una contusione cranio facciale e una frattura dell'orbita destra con una prognosi di trenta giorni. All'indagato e' stata contestata l'aggravante dei futili motivi perche', dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura, emergeva che il quindicenne, al momento dell'aggressione, stava semplicemente discutendo con la sua ex fidanzata, peraltro in presenza di altri amici, quando e' stato affrontato dal 28enne che, in evidente stato di ebbrezza, lo colpiva, asserendo di essere un amico di famiglia intervenuto in difesa della ragazza. Quel giorno l'uomo si trovava a Pescara in permesso, essendo ristretto da alcuni mesi agli arresti domiciliari presso una comunita' di recupero della provincia di Chieti, per una serie di reati, fra cui tentata rapina aggravata, ricettazione e porto abusivo di armi. La misura e' stata emessa dalla Corte di Appello di L'Aquila che il 16 novembre scorso, per quei fatti ha condannato il 28enne a tre anni di reclusione, revocandogli il beneficio degli arresti domiciliari. 

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Ciclista cade per buca nel teramano e viene investito da una macchina

Ha perso il controllo della sua bicicletta dopo aver centrato una delle tante voragini nell'asfalto della strada provinciale 22, ma non e' stato fortunato come gli altri amici della comitiva di cicloamatori che sono riusciti ad evitarla: Matteo Lo Schiavo, 27 anni di Bellante, e' finito contro la macchina che procedeva in senso opposto e che per cercare di evitare lo schianto, e' finita anche fuori strada. Il fatto e' accaduto intorno a mezzogiorno tra Cologna Paese e l'innesto con la rotonda alla fine della superstrada Teramo-Mare. A perdere la vita un giovane ciclista, l'ultimo della fila di sei corridori per passione che si allenavano lungo la strada provinciale e stavano facendo rientro a Bellante. Sul posto i soccorsi del 118, ma per i sanitari non c'e' stato altro che certificare il decesso del giovane. I rilievi sono stati effettuati dai vigili urbani del Comune di Roseto. 

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Morto l’anziano ferito in un incidente stradale nel chietino

 E' deceduto all'alba di oggi nel reparto di Rianimazione dell'ospedale civile di Pescara il 79enne che tre giorni fa era rimasto coinvolto in un incidente stradale. L'anziano, mentre era alla guida della sua Ape, nel territorio comunale di Arielli, si era scontrato con una vettura condotta da una donna. A causa del violento urto, il 79enne aveva infranto il parabrezza, ed era stato sbalzato fuori dall'Ape, finendo sull'asfalto. Soccorso dai sanitari del 118, era stato ricoverato all'ospedale di Pescara dove e' morto questa mattina. 

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Resta ai domiciliari capo cantoniere Anas accusato di concussione

Resta ai domiciliari il capo cantoniere dell'Anas arrestato a fine ottobre con l'accusa di concussione. Il Riesame ha infatti rigettato il ricorso presentato dai suoi legali, gli avvocati Giannicola Scarciolla e Stefano Franchi, che avevano chiesto la revoca della misura. L'uomo era stato arrestato in seguito ad un'indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Nereto e coordinata dalla Procura di Teramo, indagine che avrebbe accertato tre episodi di concussione di cui si sarebbe reso responsabile il referente dell'Anas per il territorio della provincia di Teramo, con compiti di vigilanza anche sulla strada Statale 16. Il funzionario avrebbe in particolare costretto tre imprenditori teramani a pagare, in piu' soluzioni, piccole somme di denaro non dovute, dietro la minaccia che, in caso contrario, il procedimento amministrativo al quale gli imprenditori erano interessati non avrebbe avuto esito positivo (nello specifico si trattava di permessi per l'esecuzione di alcuni lavori quali l'apertura di un varco di un strada privata sulla statale 16 e l'installazione di due cartelloni pubblicitari). A far partire le indagini era stata la denuncia di uno degli imprenditori, costretti a pagare

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Fossacesia ottiene il premio 100 mete d’Italia,a riceverlo in Senato il sindaco Di Giuseppantonio.

‘100 Mete d’Italia’, il premio nazionale ai comuni virtuosi, ha attribuito a Fossacesia l’importante e significativo riconoscimento del ‘Melograno’, premio alla “Meta d’Italia” distintasi in azioni di solidarietà a sostegno di famiglie disagiate per favorire l’inclusione sociale e l’integrazione. Tutto merito della realizzazione del progetto una “Spiaggia per Tutti”, l’area inaugurata nel luglio scorso e che ha ulteriormente qualificato l’offerta turistica di Fossacesia, offrendo una serie di servizi rivolti alle persone diversamente abili e a quelle normodotate, in particolare i bambini.

A ritirare ieri pomeriggio il riconoscimento nella Sala Koch di Palazzo Madama, insieme ad altri 100 sindaci italiani, il primo cittadino di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio. La motivazione è di alto profilo: “Alla meta d’Italia che si è distinta per aver messo in atto importanti azioni di solidarietà a sostegno di famiglie disagiate; anziani; disabili; bisognosi di cure; incentivando l’associazionismo e le iniziative condotte da organizzazioni no profit per favorire l’inclusione sociale e l’integrazione”. “Abbiamo visto premiati i nostri sforzi per rendere concreto il concetto di inclusione sociale - afferma il sindaco -. Il progetto, d’altro canto era stato selezionato, da una Giuria presieduta dal professor Ferruccio Resta ,Rettore del Politecnico di Milano, come vincitore del “Cresco Award Città Sostenibili”, nella categoria Migliore partnership pubblico-privato e premiato il 12 ottobre scorso, a Vicenza. Attribuisco al riconoscimento ‘100 Mete d’Italia’ lo stesso valore che, da sedici anni consecutivi, premia con la Bandiera Blu la nostra spiaggia. Ne sono entusiasta, perché alla nostra città è stato assegnato un riconoscimento che la contraddistingue a livello nazionale per iniziative di carattere sociale. E di questo tutti i nostri concittadini debbono essere orgogliosi”.

Il premio Melograno (ad ognuna delle 100 località scelte è stato assegnato un simbolo raffigurante fiori o piante) è stato conferito da un approsito Comitato d’onore, presieduto da Antonio Naddeo, Capo Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e composto da Luigi Caso, Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Mirella Ferlazzo, Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico agli Affari Generali; Bruno Frattasi, Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno; Luciana Lamorgese, già Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno e attualmente Prefetto di Milano; Donato Luciano, già Vice Capo di Gabinetto vicario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Rossella Muroni, Presidente Nazionale di Legambiente; Veronica Nicotra, Segretario Generale di ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani; Francesco Palumbo, Direttore Generale del Turismo al Ministero dei Beni Culturali; Vittorio Sgarbi, Saggista e critico d’arte.

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Francavilla partecipa alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

 Francavilla partecipa alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti ed ospita un'iniziativa con gli studenti al Museo Michetti. Il Progetto di educazione ambientale verrà presentato martedì prossimo, 21 novembre, alle ore 9  ed è prevista la partecipazione di circa 150 studenti degli istituti scolastici francavillesi. "Piccoli passi per una consapevolezza sul riciclo, la raccolta, la separazione e la trasformazione. E' questo il sottotitolo dell'iniziativa di martedì, che farà capire agli studenti l'importanza del riuso degli oggetti", spiega l'assessore all'ambiente Wiliams Marinelli. Ai ragazzi verrà mostrato un dispositivo all'interno del quale i ragazzi potranno inserire un oggetto. La macchina, poi, tirerà fuori tutte le possibilità di trasformazione di quel prodotto per far capire l'importanza del riuso". Il progetto è a cura dell'architetto Daniele Tomei e si svolge in collaborazione con la società di servizi Cosvega. Agli studenti verrà infine consegnato un attestato, il "patentino del riciclatore". 

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti nel corso di una sola settimana, che coincide quest'anno col periodo dal 18 al 26 novembre. È  un’iniziativa che coinvolge una vasta gamma di pubblico: enti pubblici, imprese, società civile e cittadini. La SERR consiste in una elaborata campagna di comunicazione ambientale che intende promuovere, tra i cittadini, una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. L’accento è quindi sulla prevenzione dei rifiuti e ogni azione della  Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti mostra come ogni attore della società – compresi i singoli cittadini – possa, in modo creativo, contribuire a ridurre i rifiuti in prima persona e a comunicare questo messaggio d’azione agli altri.

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Mare inquinato e La City, il procedimento resta a Pescara 

Rigettata l'istanza di incompetenza territoriale e fissata la data della discussione al prossimo 14 marzo. E' quanto ha deciso questa mattina, in tribunale a Pescara, il gup Gianluca Sarandrea, in merito ai due procedimenti riuniti che riguardano il caso del divieto di balneazione "fantasma" dell'estate 2015 e il caso La City. I due procedimenti sono stati riuniti in quanto l'inchiesta sul primo caso e' nata da un'intercettazione telefonica svolta nell'ambito delle indagini sulla vicenda La City. Questa mattina i legali di due imputati coinvolti nel procedimento La City avevano presentato un'eccezione di incompetenza territoriale, sostenendo che gli atti riguardanti i presunti reati piu' gravi, tra i quali l'abuso d'ufficio, erano stati commessi a L'Aquila, ma il gup ha respinto l'istanza e dunque il procedimento resta a Pescara. Nel procedimento sul mare inquinato e sul divieto di balneazione "fantasma" del 2015, sono finiti sotto la lente dei pm Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio, per "concorso in omissioni di atti d'ufficio", il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il suo ex vice Enzo Del Vecchio, attuale responsabile della segreteria della presidenza della Regione Abruzzo e il dirigente comunale Tommaso Vespasiano. L'inchiesta ruota attorno alla rottura della condotta del depuratore che determino' lo sversamento in mare di 30 mila metri cubi di liquami e l'ordinanza del 3 agosto 2015. A giudizio dell'accusa, Alessandrini, Del Vecchio e Vespasiano avrebbero "omesso di emanare idonei provvedimenti amministrativi volti a tutelare la salute pubblica e ad impedire la pubblica balneazione di quel tratto costiero".

Secondo i pm, l'ordinanza fu tardiva rispetto al momento in cui gli amministratori erano stati messi al corrente della non balneabilita' delle acque. Per quanto riguarda la vicenda La City, ovvero la struttura che dovrebbe ospitare la nuova sede della Regione Abruzzo, si contano complessivamente quindici imputati: l'ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l'ex assessore comunale Marcello Antonelli devono rispondere di concorso in abuso d'ufficio. Insieme a loro sono coinvolti nel procedimento, con l'accusa di abuso edilizio, l'imprenditore Marco Sciarra, legale rappresentante della societa' Iniziative Immobiliari Abruzzese; l'amministratore unico della societa' Imar Costruzioni, il costruttore Giovanni Pagliarone; il direttore dei lavori per le opere strutturali, l'ingegnere Carlo Galimberti; il direttore dei lavori architettonici, l'architetto Mario D'Urbano. Tra gli imputati, per abuso d'ufficio, anche una serie di dirigenti della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara: Antonio Sorgi, Carla Mannetti, Gaetano Silverii, Emilia Fino, Pierluigi Caputi, Mario Pastore, Gaetano Pepe, Lanfranco Chiavaroli, Enrico Iacomini. Al centro dell'indagine c'e' la variazione di destinazione d'uso deliberata dalla giunta Mascia. 

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Cavalli dopati per gare, denunce del Nas in Abruzzo

 Gli allenatori di due cavalli sono stati denunciati dai Carabinieri del Nas di Pescara perche' avevano somministrato sostanze dopanti agli equini, con l'obiettivo di incrementarne le capacita' agonistiche. I fatti sono avvenuti all'Ippodromo d'Abruzzo, a San Giovanni Teatino. I due allenatori erano arrivati da fuori regione per delle gare. L'ispezione del Nas e' stata condotta nell'ambito di una serie di controlli disposti in diverse zone d'Italia per svolgere accertamenti sulle prestazioni sportive di alcuni cavalli partecipanti in diverse gare ippiche. I due sono stati denunciati per la violazione della normativa in materia di tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive e per la violazione del regolamento sulle sostanze proibite

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Chieti, blitz della Finanza: sequestrati villa, appartamenti e terreni per 2 milioni

I finanzieri della compagnia di Vasto, in provincia di Chieti, hanno eseguito due ordinanze di confisca emesse dal Tribunale di Chieti in applicazione del 'Codice antimafia'. I provvedimenti riguardano una villa, due appartamenti e due appezzamenti di terreno, per un valore complessivo di circa due milioni di euro, riconducibili ad alcune persone residenti nel territorio del Comune di Vasto, tutte legate tra loro da vincoli di parentela, dediti in via stabile e continuativa alla commissione di numerosi reati come lo spaccio di sostanze stupefacenti, l'usura e le estorsioni. A coordinare le indagini è stata la Procura della Repubblica di Vasto che nel 2013 aveva incaricato la guardia di finanza di avviare una "'mappatura' del contesto familiare di alcuni soggetti, ritenuti particolarmente pericolosi e con legami parentali con i membri di un noto clan criminale che 'opera' - si legge in una nota della Gdf - nella Capitale e di svolgere approfonditi accertamenti patrimoniali al fine di verificare la legittima provenienza dei beni a loro riconducibili"

Le indagini svolte dalle Fiamme gialle hanno fatto emergere "significative sproporzioni" tra il valore degli immobili e la contestuale assenza di redditi, circostanza giustificabile solo attraverso la provenienza "non lecita" delle fonti di sostentamento. La Procura della Repubblica di Vasto aveva poi provveduto a formalizzare al Tribunale di Chieti una proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali a carico di sette persone fisiche nei cui confronti era stato anche disposto il sequestro anticipato dei beni.

Con la pronuncia di oggi, il Tribunale di Chieti, riconoscendone i presupposti giuridici e la validità sul piano probatorio, ha ritenuto di confermare - continua la nota - la proposta avanzata dalla Procura con un provvedimento di confisca. L'attività dei militari teatini si inquadra, in linea con le direttive impartite a livello centrale, nel più ampio dispositivo di aggressione dei patrimoni illeciti al fine di colpire le organizzazioni criminali nel cuore dei propri interessi economici e per restituire alla collettività i beni accumulati per finalità sociali. Il comando provinciale della guardia di finanza di Chieti ha posto una speciale attenzione sull'area del vastese attraverso una mirata e costante attività di intelligence e di analisi dei fenomeni di arricchimento improvviso e/o verso tutti i nuovi investimenti provenienti da altre regioni, specie se riferite a quelle maggiormente interessate dalla presenza delle organizzazioni criminali di tipo mafioso.

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Stalking, la minacciava dopo la fine della relazione

I Carabinieri di Roseto degli Abruzzi hanno arrestato per stalking un 44enne residente a Morro d'Oro, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'uomo negli ultimi mesi aveva molestato in diversi modi una giovane di Roseto con la quale in passato aveva avuto una breve relazione sentimentale. Lei a un certo punto ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri che, a seguito di indagini, hanno accertato le responsabilita' dell'uomo; di qui il provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica di Teramo. 

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