Cronaca

Madre di 5 figli spacciava in casa, arrestata a Pescara

Madre di cinque figli, di cui il piu' piccolo di due anni, spacciava droga all'interno della sua abitazione del quartiere Fontanelle, divenuta punto di ritrovo per i tossicodipendenti della zona. In manette e' cosi' finita una donna di etnia Rom, Rita Spinelli, arrestata dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pescara, per aver ceduto e detenuto ai fini di spaccio sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina. La 30enne dovra' inoltre rispondere della ricettazione di una bicicletta provento di furto ed utilizzata come mezzo di pagamento da un tossicodipendente in cambio di droga. La donna, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, Rosangela Di Stefano, e' stata posta agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria.

I poliziotti ieri, dopo dopo aver fermato due giovani arrivati dalla provincia di Chieti per comprare una dose di eroina, hanno fatto irruzione nell'appartamento della Spinelli dove hanno rinvenuto su un muretto del soggiorno, due involucri contenenti circa 40 grammi di cocaina e 15 grammi di eroina. In bella vista vi erano anche due bilancini di precisione e materiale usato per il confezionamento delle dosi. 

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Migranti, il prefetto di Teramo mostra i dati delle presenze

E' fondato su un deciso incremento dei servizi di prevenzione, con il ricorso a sinergie decisive con diversi livelli di governo a cui puo' contribuire anche la parte privata degli istituti di vigilanza, la pianificazione delle attivita' di ordine e sicurezza pubblica illustrato questa mattina dal prefetto di Teramo, Graziella Patrizi. Il rappresentante di Governo, nel tracciare un bilancio annuale dei servizi espletati sotto il coordinamento prefettizio e sugli imput ministeriali, ha sottolineato come sia decisivo il contributo degli enti locali e dei cittadini, alla cosiddetta "sicurezza partecipata". ''E' l'unico modo - ha detto il prefetto Patrizi - per riuscire a garantire risultati soddisfacenti per la collettivita' e livelli accettabili di sicurezza per i cittadini. In questo senso rientra anche il programma di integrazione che riguarda i richiedenti asilo, protagonisti di attivita' di inserimento in 8 dei 15 comuni che hanno organizzato l'accoglienza dei migranti: La provincia di Teramo, che e' quella in Abruzzo che registra il piu' alto numero di stranieri regolari residenti, oltre 28mila - ha riferito il rappresentante di Governo - conta attualmente 859 ospiti dei programmi di accoglienza in 223 strutture''. 

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Ruba scarpe e travolge commessa, arrestato per rapina

I carabinieri della stazione di Colonnella hanno arrestato, in flagranza di reato, un marocchino di 24 anni, per rapina impropria. L'extracomunitario, residente a Monsampolo del Tronto si era introdotto all'interno del negozio Pittarello nel centro commerciale Val Vibrata, dove ha rubato un paio di scarpe del valore di circa 200 euro: per riuscire a dileguarsi, ha travolto la commessa che aveva cercato di bloccato, facendola cadere a terra. A fermare a fuga del marocchino sono stati i carabinieri che hanno anche recuperato la refurtiva e trasferito in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima. La commessa ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso dell'ospedale di Sant'Omero per le contusioni riportate nella caduta.

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Padre e figlio arrestati per spaccio nella Marsica

Gestivano un vasto giro di droga, prevalentemente cocaina, attraverso il quale rifornivano professionisti, imprenditori, giovani studenti e tossicodipendenti tra Luco dei Marsi e Trasacco. Padre e figlio di origini magrebine sono stati arrestati con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacenti. Si tratta di Said Habibi di 44 anni e del figlio ventenne Moad, residenti a Luco dei Marsi, che secondo quanto accertato, gia' da qualche tempo era stato avvito dal genitore all'attivita' di spaccio della cocaina. L'operazione, che ha portato al loro arresto, e' scattata all'alba di ieri da parte del nucleo antidroga dei carabinieri, composto da militari specializzati al contrasto dello spaccio, appartenenti alle stazioni di Gioa, San Benedetto, Ortucchio e Luco dei Marsi.

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Boom di nascite con parto in acqua all’Aquila

In 80, all'ingresso in ospedale, hanno fatto richiesta del parto in acqua ma i medici ne hanno potuto accontentare solo 30. Nel 2016 il vagito 'liquido', per il quale l'ospedale di L'Aquila ha allestito due anni fa un ambiente esclusivo, ha fatto registrare un boom di richieste, istanza accolta pero' solo per un terzo a causa di motivi legati a valutazione medica. Tutto questo, mentre a livello generale, pur in presenza di un pesante calo delle nascite in tutta Italia, l'ostetricia ha mantenuto il numero di bebe' sugli standard consueti: nel 2016 il numero di parti ha superato la soglia dei mille, attestandosi a quota 1.017. L'aspirazione di partorire in acqua, opportunita' offerta all'Aquila tra i pochi reparti in Abruzzo, viene infatti filtrata da un'accurata analisi medica. Solo se si passa il vaglio degli specialisti del reparto di ostetricia e ginecologia, teso a salvaguardare salute della donna e sicurezza della nascita, la donna acquisisce il privilegio di accedere allo spazio in cui e' collocata la vasca del parto, sovrastata da suggestive porzioni di stellato, immersa in luci soffuse e rilassanti nonche' percorsa da un filo di musica. Tra le 30 donne a chiedere il parto in acqua anche una quota proveniente dal Lazio, soprattutto dalla Ciociaria, a ribadire la capacita' del reparto aquilano, diretto dal professor Gaspare Carta, di attirare con la sua qualita' utenza da fuori regione. Un ulteriore punto di forza del blocco materno infantile e' costituito dal reparto di neonatologia, diretto dalla dottoressa Sandra Di Fabio che, in stretta sinergia con ostetricia, assicura ogni anno oltre 100 trattamenti a beneficio dei bambini nati prematuri che necessitano di un'assistenza specifica. Intanto, nel dicembre scorso, dell'arredo della terza sala parto. Quest'ultima, al pari delle altre due, e' ora rifinita con colori, luci, tende e altri particolari pensati per allestire uno spazio quanto piu' possibile accogliente e confortevole. Intanto Carta, dopo aver ricoperto per tutto il 2016 la carica di presidente nazionale dell'Aiug (associazione italiana di urologia ginecologica) e' stato riconfermato ai vertici nazionali nella veste di presidente senior.

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Vasto, tracce di legionella nei rubinetti dell’ospedale

Tracce del batterio della legionella sono state rinvenute in alcuni rubinetti dell'ospedale a Vasto. Lo riferisce l'Asl 2 abruzzese che ha avviato le operazioni di sanificazione, precisando che "la condizione non desta preoccupazione". I prelievi - spiega la nota - sono stati eseguiti dall'Arta dopo una segnalazione del Dipartimento prevenzione della stessa Asl, fatta dopo il decesso, avvenuto tempo fa, di un uomo che era stato ricoverato per mezza giornata nel Reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Vasto, dove era giunto "in condizioni assai critiche per una broncopolmonite e altre patologie di tipo immunitario"

Il malato, morto poche ore dopo il ricovero, era risultato positivo alla legionella che "ha diversa origine - puntualizza l'azienda sanitaria - in quanto non c'è compatibilità tra il periodo di incubazione della malattia e la sua evoluzione, vista la permanenza lampo dell'uomo in ospedale. Non c'è correlazione, dunque - ribadisce l'Asl - tra questo caso e la parziale positività riscontrata nei campionamenti dell'acqua, ma saranno in ogni caso seguite tutte le procedure previste dalle linee guida in materia di legionellosi". "Valori alterati di bassa entità circa la presenza di legionella sono  stati evidenziati nel corso di verifiche sull'impianto idrico dell'ospedale di Vasto - si legge nella nota - Sono stati effettuati 12 campionamenti, in 6 dei quali è stata riscontrata la presenza in quantità modeste del microrganismo che prolifera e si concentra in impianti idrici dove c'è ristagno con temperature tra 32° e 45° centigradi, ragione che ne spiega la presenza in alcuni rubinetti di bagni poco utilizzati. Anche se si tratta di una condizione che non desta preoccupazioni, sono state adottate tutte le misure del caso, secondo un doppio percorso: tecnico, secondo modalità previste dalle Linee guida nazionali sulla legionellosi, e clinico, che prevede l'adozione di comportamenti precauzionali da parte del personale"

"A tale proposito - prosegue l'Asl 2 - alle unità operative è stata inviata una nota della Direzione sanitaria, che riassume le precauzioni da seguire, come lasciare scorrere l'acqua calda per 10 minuti prima di utilizzarla, il divieto temporaneo di utilizzo delle docce, la sterilizzazione a vapore o con alta disinfezione dei dispositivi che vengono a contatto con le mucose respiratorie. La legionella, infatti, non viene trasmessa per contatto o contagio diretto, ma per inalazione, e colpisce alcune categorie di persone: gli individui compromessi sotto il profilo immunitario, come i malati di cancro, i tossicodipendenti, ma anche gli anziani e quanti sono affetti da patologie polmonari croniche. "L'ospedale di Vasto dispone di un impianto di sanificazione continua che utilizza perossido di idrogeno e ioni argento - dicono dal Gruppo tecnico aziendale che si è riunito questa mattina - pertanto l'alterazione dei valori presumibilmente è dovuta a un ristagno d'acqua nei rubinetti poco utilizzati,che facilita la proliferazione della legionella. Inoltre, i campioni risultati positivi hanno espresso una contaminazione contenuta".

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Partiranno a febbraio i lavoratori per il nuovo depuratore a Pescara

Partiranno a febbraio i lavori per il depuratore del Fiume Pescara. Il presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ha incontrato oggi pomeriggio, nella sede di Pescara della Regione Abruzzo, i vertici di Ersi, Aca e Arap, per monitorare il piano degli interventi mirati a migliorare il ciclo idrico nella provincia di Pescara, e tra gli interventi programmati c'è il potenziamento del depuratore di Pescara: i lavori del primo lotto di 8,5 milioni di euro partiranno a febbraio, mentre il progetto relativo al secondo lotto, sempre finalizzato a rendere efficiente il depuratore pescarese (4 milioni di euro), è in fase di redazione. Il presidente dell'ente acquedottistico Aca, Luca Toro, ha fatto poi il punto sugli altri investimenti (7,5 milioni di euro) programmati: tra i più importanti ci sono l'eliminazione delle fosse imhoff (un centinaio nel biennio 2017-2018 per un importo di 3,5 milioni di euro) e il potenziamento del depuratore di Francavilla. Il presidente D'Alfonso ha affrontato anche il tema della costruzione del nuovo depuratore di Pescara (a breve, il Consiglio comunale della città delibererà il sito dove sorgerà l'impianto), opera che prevede un investimento di circa 20 milioni di euro (finanziato con fondi FSC).

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Testa nominato dal Csm nuovo procuratore a Chieti

E' Francesco Testa, 45 anni, originario di Catania e attualmente fuori ruolo con l'incarico di esperto giuridico presso la Rappresentanza dell'Italia all'Onu, il nuovo procuratore di Chieti. Lo ha nominato a maggioranza il plenum del Csm, con 19 voti a favore, quattro astenuti e un voto contrario. La nomina e' avvenuta dopo che l'assemblea con aveva respinto la richiesta del togato di Area Piergiorgio Morosini di rinviare la pratica in Commissione. Le perplessita' della minoranza erano legate all'anzianita' professionale di Testa , il piu' giovane tra i candidati, e al fatto che sia fuori ruolo. Obiezioni a cui ha risposto la relatrice Paola Balducci, evidenziando tra i punti di forza del magistrato scelto la lunga esperienza di pm alla procura di Catania, con indagini sulle cosche Santapaola, Cappello e Mazzei e che hanno portato alla cattura di latitanti. A difendere la scelta, anche il primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio, che ha definito di eccellenza il profilo di Testa.

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Codacons, esposto alla magistratura per avere la black list dei debitori

Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alle Procure di Siena, Arezzo, Ferrara, Ancona, Chieti, Vicenza e Treviso, in cui si chiede ai giudici di acquisire i nomi dei soggetti insolventi nei confronti degli istituti di credito ubicati sul territorio di competenza, e procedere nei loro confronti per il reato di concorso in bancarotta fraudolenta.  

Grazie all'esposto - affermano dal Codacons - "la magistratura potra' acquisire i nominativi degli insolventi di Mps, Banca Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca senza attendere norme o provvedimenti specifici. Una volta acquisiti i nomi dei debitori delle banche in crisi o salvate dallo Stato, sara' possibile verificare le responsabilita' di tali soggetti alla luce del reato di concorso in induzione alla bancarotta fraudolenta". Nell'esposto il Codacons ha chiesto anche alle Procure di procedere al "sequestro di tutti i beni delle societa' e/o delle persone fisiche che verranno identificate come debitori insolventi"

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Rinviato a giudizio l’ex vice sindaco de L’Aquila

Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale dell'Aquila ha rinviato a giudizio l'ex vice sindaco, Roberto Riga, e l'imprenditore aquilano Massimo Mancini, vice presidente dell'Aquila Calcio, con l'accusa di corruzione in relazione all'appalto per la ristrutturazione dell'Oratorio salesiano, una commessa da 30 milioni di euro. La prima udienza dibattimentale e' prevista per il prossimo 15 giugno. Il processo e' nato dall'indagine del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza dell'Aquila che, a fine 2015, ha portato Riga e Mancini per 15 giorni agli arresti domiciliari. A giudizio andrà anche l'imprenditore Simone Lorenzini.

Contrariamente a quanto diffuso nel pomeriggio, la posizione dell'imprenditore aquilano Sandro Martini, uno dei quattro indagati nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria su presunte tangenti nell'appalto per la ristrutturazione dell'Oratorio salesiano dell'Aquila, e' stata stralciata perche' il suo legale, l'avvocato Tommaso Navarra, essendo teramano, ha esercitato una proroga fino al 31 luglio 2017 in quanto residente in un Comune terremotato. La nuova udienza preliminare a carico di Martini e' stata percio' fissata il prossimo 13 settembre.

Riga e' difeso dall'avvocato Luciano Bontempo e Mancini dai legali Luca Marafioti e Tiberio Gulluni. Lorenzini viene assistito da Fabrizio Lazzaro e Martini da Tommaso Navarra. "Si e' trattato di un passaggio tutto sommato scontato data l'angustia dei poteri del Gup - dichiara Marafioti - La difesa confida nella possibilita' di dimostrare dinanzi al tribunale pubblicamente la piena innocenza di Massimo Mancini. Emergera' in quella sede che nessuna corruzione sussiste, perche' nessun atto contrario ai doveri d'ufficio e' stato compiuto in cambio di una indebita retribuzione". Secondo l'avvocato, "l'affitto a titolo di foresteria dell'appartamento era stato infatti stipulato a prezzi congrui e anni dopo il presunto inoltro di una pratica relativa al permesso di costruire. Nessuna corruzione propria susseguente, pertanto, ma rapporti del tutto leciti ed alla luce del sole". L'avvocato Bontempo ha spiegato di aver "incentrato la difesa sulla quasi completa nullita' e sulla genericita' dei capi di imputazione, il mio assistito (Riga, ndr) avrebbe favorito, ma non si sa in che modo". 

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