Cronaca

Presunte tangenti per lo spazzamento neve, al via processo a Teramo 

In piu' occasioni, tra il 2009 e il 2010, avrebbe chiesto soldi ad un piccolo imprenditore teramano per affidargli lavori di spazzamento neve sulle strade. Un'accusa che era costata il rinvio a giudizio all'allora responsabile dell'unita' operativa gestione macchinari e attrezzature dell'Anas, compartimento della viabilita' per l'Abruzzo, con il processo che si e' aperto questa mattina a Teramo davanti ai giudici del collegio (presidente Franco Tetto, a latere Sergio Umbriano e Carla Fazzini). Sul banco dei testimoni, nel corso di questa prima udienza, sono saliti sia la presunta vittima che la moglie, che seppur tra qualche contraddizione hanno confermato i diversi episodi, sia il comandante della stazione dei Carabinieri di Silvi Antonio Tricarico che ha ripercorso tutte le tappe delle indagini. I fatti contestati all'uomo, che dopo l'apertura dell'inchiesta era stato trasferito altrove, risalgono agli anni 2009 e 2010 quando avrebbe costretto l'imprenditore a versargli, in tutto, circa 8mila euro per ottenere i relativi contratti con l'Anas. Cinque, in particolare, gli episodi contestati, con i relativi pagamenti avvenuti a Bellante, L'Aquila, Citta' Sant'Angelo e Pineto. A far scattare l'inchiesta la denuncia della presunta vittima, titolare di una ditta di manutenzione stradale, che dopo aver versato gli 8 mila euro nelle mani del dirigente non ce l'avrebbe fatta piu', decidendo di rivolgersi alla magistratura. L'inchiesta, inizialmente approdata sul tavolo della Procura di L'Aquila era poi arrivata a Teramo per competenza territoriale, con il pm Stefano Giovagnoni che al termine delle indagini aveva chiesto ed ottenuto il processo a carico dell'uomo.

 

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Protezione civile, riunione a Pescara sui piani neve 

Un incontro per fare il punto sulle iniziative in corso o da mettere in campo per fronteggiare eventuali emergenze nei prossimi mesi a causa della neve. Lo ha promosso il presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso che ha convocato a Pescara i rappresentanti di Province, Prefetture, Anci, Vigili del Fuoco, Anas, Enel, Terna, Autostrade per l'Italia, Strada dei Parchi. Durante la riunione D'Alfonso ha annunciato che anche quest'anno la Regione mettera' a disposizione delle amministrazioni provinciali un contributo straordinario di solidarieta' (la Regione non ha obbligo di compartecipazione a questi costi) di 550mila euro per far fronte alle spese per la rimozione della neve. Fondi che si aggiungono a quelli gia' stanziati da Province, Comuni e Anas per garantire la viabilita' di competenza.

Dopo i disagi dello scorso inverno, Enel ha annunciato di aver eseguito investimenti sulla rete di distribuzione abruzzese per 58 milioni che diventeranno 70 entro fine dicembre. A questi si aggiunge la quota di investimenti avviati da Terna, che ha previsto un piano complessivo di 228 milioni di euro per rinnovare e modernizzare l'infrastruttura elettrica su tutto il territorio. Anche l'Anas ha comunicato di aver gia' approntato un adeguato programma di intervento, cosi' come Strada dei Parchi e Autostrade per l'Italia, che gia' lo scorso gennaio avevano collaborato con i propri mezzi anche sulla viabilita' ordinaria. Nel frattempo, la Regione sta provvedendo a trasferire ai Comuni i primi 6 milioni di euro (dei 13 gia' liquidati dalla Protezione civile nazionale) per far fronte ai danni del maltempo dello scorso inverno. Altri 30 milioni saranno disponibili gia' nelle prossime settimane. 

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Morto il generale Guido Conti, guidò l’inchiesta sulla discarica di Bussi

 Trovato morto in un'auto con la quale era uscito di casa ieri mattina il Generale dei carabinieri forestali in congedo, Guido Conti, 58 anni, era noto per aver guidato l'inchiesta sulla mega discarica dei veleni di Bussi. L'ipotesi più accreditata da una primissima ricognizione sembra essere quella del gesto estremo, ma gli inquirenti hanno ancora aspetti da chiarire. L'ex generale aveva lasciato da poco l'Arma, lo scorso ottobre aveva salutato l'Umbria, dopo essere stato per cinque anni alla guida dei carabinieri forestali, per assumere un incarico di prestigio all'interno di una multinazionale nel settore petrolifero. Una carriera intensa e prestigiosa caratterizzata da una serie di inchieste scottanti condotte a tutto campo, da quella sulla discarica dei veleni del Polo chimico di Bussi a quelle relative a traffici di rifiuti e al terremoto in Abruzzo.

''Al sentire Ella decretare con animo lieto e assoluta misconoscenza, lo scioglimento di una istituzione benemerita bisecolare e carica solo di dignita', abnegazione ed efficienza, mio Padre e' morto due volte. Ed insieme a lui decine di migliaia di uomini che nella nostra Missione, perche' tale e' lo spirito che ci anima, hanno creduto e credono. E questo non posso permetterlo. Senza battermi fino in fondo. Perche' trionfino equilibrio e buon senso. Me lo chiedono la Sua memoria e la dignita' di uomini e donne che hanno creduto e credono in quello che fanno. A volte fino al sacrificio della propria vita''. E' un estratto della lettera che l'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti suicidatosi ieri a Sulmona (L'Aquila), aveva inviato all'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi nel novembre del 2016, prima dell'accorpamento del Corpo Forestale nei carabinieri decretata dalla riforma Madia. Conti aveva scritto al premier ricordando la figura del padre, anche lui forestale, e affermando che anche lui da forestale si era districato ''non tra selve, ma tra leggi, indagini, intercettazioni, fascicoli, che parlano di traffici di rifiuti pericolosissimi, di acque avvelenate, di corruzioni e tanta tanta fatica, per il bene di tutti quei bimbi, di quegli uomini e donne, che lottano ogni giorno contro malattie nuove, Oncologiche le chiamano, senza sapere come l'abbian contratte. Noi, Sig, Presidente, io e i miei soliti quattro gatti, crediamo di saperlo, come''. Conti, che era stato il protagonista dell'inchiesta sulla mega discarica dei veleni della Montedison di Bussi sul Tirino, era appena andato in pensione da generale, e aveva trovato un nuovo lavoro presso una multinazionale del petrolio della Val d'Agri, ma si era dimesso mercoledi' scorso. Nella lettera dello scorso anno Conti aveva detto a Renzi in difesa della Forestale, che ''Che fosse tra le fiamme o in conflitto a fuoco, a soccorrer sepolti tra le macerie o roteando spericolatamente sulle fiamme alte a bordo di mezzi aerei. Rifletta, Sig. Presidente, unitamente magari a qualche Suo cattivo consigliere. Perche' tra l'altro Ella sta tagliando l'unica fdp con il bilancio in pari. Che non costa nulla. E non ha debiti. Al contrario di infinite e voraci partecipate regionali e statali ad esempio, o dei tanti carrozzoni sacche di sperpero e sottopolitica. Noi non si fa questo mestiere per un piatto di lenticchie. Ne viceversa per trenta denari. Le cose buone non si gettano, soprattutto le poche rimaste. Si migliorano, si accudiscono e fortificano. A maggior lustro della Nazione, ed in amore e in difesa delle cose piu' belle e sacre del Creato. E dei fratelli Italiani. Io e i miei collaboratori Le auguriamo tutti di cuore buon lavoro. E migliori consigli. Viva il Corpo Forestale. Viva l'Italia''.

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Bullismo, studente picchiato da due compagni a Chieti

Un caso di bullismo si sarebbe registrato in un istituto superiore della provincia di Chieti dove uno studente minorenne sarebbe stato piu' volte picchiato da due compagni di classe. La vittima nell'ultima aggressione, avvenuta l'8 novembre scorso, ha riportato varie contusioni ed ecchimosi, scoperte dalla madre che, dopo aver raccolto le confidenze del ragazzo, lo ha portato in ospedale. I sanitari del pronto soccorso gli hanno dato sette giorni di prognosi. Nei giorni scorsi la donna ha sporto formale denuncia ai Carabinieri che in breve tempo hanno identificato gli aggressori, poi denunciati alla Procura minorile dell'Aquila. Il ragazzino ha raccontato che dall'inizio dell'anno scolastico e' stato oggetto piu' volte di minacce e aggressioni, anche via cellulare. Ieri la madre del ragazzo lo ha ritirato dalla scuola. Un altro caso di violenza era avvenuto nella stessa scuola a ottobre, con l'aggressione a uno studente nel parcheggio. 

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Resta ai domiciliari capo cantoniere Anas accusato di concussione

Resta ai domiciliari il capo cantoniere dell'Anas arrestato a fine ottobre con l'accusa di concussione. Il Riesame ha infatti rigettato il ricorso presentato dai suoi legali, gli avvocati Giannicola Scarciolla e Stefano Franchi, che avevano chiesto la revoca della misura. L'uomo era stato arrestato in seguito ad un'indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Nereto e coordinata dalla Procura di Teramo, indagine che avrebbe accertato tre episodi di concussione di cui si sarebbe reso responsabile il referente dell'Anas per il territorio della provincia di Teramo, con compiti di vigilanza anche sulla strada Statale 16. Il funzionario avrebbe in particolare costretto tre imprenditori teramani a pagare, in piu' soluzioni, piccole somme di denaro non dovute, dietro la minaccia che, in caso contrario, il procedimento amministrativo al quale gli imprenditori erano interessati non avrebbe avuto esito positivo (nello specifico si trattava di permessi per l'esecuzione di alcuni lavori quali l'apertura di un varco di un strada privata sulla statale 16 e l'installazione di due cartelloni pubblicitari). A far partire le indagini era stata la denuncia di uno degli imprenditori, costretti a pagare

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Bimbo di nove mesi ustionato in casa nel Pescarese

Un bambino di nove mesi e' finito in ospedale per le ustioni riportate in un incidente domestico avvenuto nel pomeriggio a Scafa, in provincia di Pescara. Stabilizzato al pronto soccorso di Chieti, per il piccolo e' stato disposto il trasferimento al Sant'Eugenio di Roma. Il bimbo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado, principalmente in testa. Secondo le prime informazioni, l'incidente sarebbe avvenuto mentre il bimbo giocava con il fratellino di pochi anni. A prendere fuoco sarebbe stato un cappellino che il piccolo indossava. I familiari lo hanno caricato in macchina per portarlo in ospedale e, contestualmente, hanno allertato il 118. Accertamenti sono in corso da parte dei Carabinieri.

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Maltempo, nel Teramano massima sorveglianza sui fiumi

Sono proseguiti fino alle 5 di questa mattina, gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la Provincia di Teramo dove c'è il pericolo frane dopo le forti piogge di ieri che hanno portato a numerosi interventi. Il lavoro ha essenzialmente riguardato il prosciugamento di scantinati e sottopassi. Ad Atri, Pineto e Silvi, invece, le situazioni di pericolo più gravi. Sotto osservazione le frane di Campli e Civitella del Tronto, monitorato il fiume Piomba che sta per superare il livello di guardia. Scuole chiuse anche oggi a Pescara, Montesilvano, Citta' Sant'Angelo e Penne. La didattica al Liceo classico di Pescara riprenderà solo lunedì. Si torna invece regolarmente in classe nel Chietino. Massima sorveglianza al fiume il Saline che sfocia a Montesilvano che ha visto crescere notevolmente la portata delle acque superando la soglia di allarme e sempre a Montesilvano la parte del lungomare èinterdetta al traffico mentre le vie laterali sono state interessate dal lavoro di numerose idrovore.

 

A Pescara sono gia' al lavoro quattro ditte per il ripristino della sicurezza di alcune strade, dove si sono formate delle vere e proprie voragini, sia nella centralissima Corso Vittorio, quanto nelle zone collinari e periferiche: per operare la citta' e' stata divisa in quattro quadranti e su ognuna agira' una squadra con asfalto a freddo. Restano chiusi ancora i parchi, dove non si sono registrati particolari problemi, chiusi anche i cimiteri. Nella giornata di oggi si procedera' anche alla stima dei danni causati alle strade. A Montesilvano, grazia al lavoro delle squadre di Protezione Civile e vigili del fuoco, tutte le strade sono state liberate dall'acqua. Resta chiuso il sottopassaggio di viale Europa direzione mare. Nel corso della giornata verranno eseguiti interventi sulla pubblica illuminazione, saltata in parte del lungomare.

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Maltempo, evacuato un appartamento nel Pescarese

Problemi per il maltempo anche nel Pescarese, e in particolare nell'area Vestina e a Penne, dove, a causa delle forti piogge della scorsa notte, alle 5 di questa mattina, e' stato evacuato un appartamento allagato situato in contrada Santo Spirito, dopo l'intervento degli uomini dei vigili del fuoco e del comando di polizia municipale che hanno messo in salvo gli occupanti della casa. Problemi anche nel centro storico di Penne, in particolare nella zona di Santa Croce, dove alcuni scantinati sono stati allagati dall'acqua. Per quanto riguarda la viabilita', su alcuni tratti di strade di campagna, sono stati segnalati smottamenti e piccoli cedimenti del terreno. Il sindaco di Penne, Mario Semproni, ieri sera alle 20 aveva attivato il Centro operativo comunale per gestire l'attivita' di emergenza; la protezione civile sta monitorando i 250 km di strade pennesi insieme con i tecnici comunali. Sotto controllo i corsi d'acqua della zona. 

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Spaccio di sostanze stupefacenti, in manette un 33enne di Pescara

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pescara hanno tratto in arresto lunedì pomeriggio, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 33enne di Pescara. Gli investigatori dell'Arma cittadina hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare durante la quale sono stati rinvenuti e sequestrati 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo ''eroina'', suddivisa in diversi involucri di cellophane trasparente; 10 gr di sostanza stupefacente del tipo ''cocaina'', suddivisa in vari involucri di cellophane trasparente; un bilancino elettronico di precisione nonché banconote di vario taglio per un ammontare di 80,00 euro. 

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Maltempo, allagato l’istituto De Giorgio a Lanciano

Emergenza maltempo nuovamente allagato l'edificio scolastico dell'Istituto Professionale di Stato "De Giorgio" di Lanciano, dove sono caduti anche pannelli dei controsoffitti. La scuola era stata inaugurata nel 2008, costo 5 milioni di euro, che vanta il primato di istituto piu' nuovo della citta'. Oggi massiccia protesta dei genitori dei 150 alunni delle sei classi della primaria Carabba ospitata da due anni al terzo piano del plesso. Alcune classi sono state spostate in altri locali dello stesso edificio e sono rimasti al buio e al freddo, indossando sciarpe e giubbotti, perche' permangono anche i problemi legati al guasto della cabina elettrica che gia' aveva portato il sindaco Mario Pupillo a sospendere per tre giorni le lezioni, a partire da venerdi' scorso. Insufficiente anche il generatore di corrente che e' stato allacciato per far funzionare i termosifoni e gli apparati elettrici. Per i problemi energetici i 300 alunni del professionale De Giorgio sono invece da due giorni all'istituto tecnico industriale da Vinci ospitati nell'aula magna e biblioteca. Il sindaco Pupillo, che e' anche presidente della provincia, ha effettuo un sopralluogo al De Giorgio unitamente all'assessore all'Istruzione Giacinto Verna. Durante un incontro con i genitori Pupillo ha detto che sono necessari 500 mila euro per rimettere a posto la copertura dell'edificio, formato da tetto in vetro e terrazzi, mal progettati.

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