Cronaca

Trasporto cure termali 2018, aperte le iscrizioni a Montesilvano

Anche quest’anno l’Azienda Speciale del Comune di Montesilvano mette a disposizione il servizio di trasporto per cure termali per anziani a Caramanico Terme.

Il servizio si terrà dal 27 agosto all'8 settembre per un massimo di 50 anziani. Entro il 6  agosto è possibile presentare la domanda al protocollo dell’Azienda Speciale del Comune di Montesilvano, presso Palazzo Baldoni. Per partecipare è necessario aver compiuto il 60° anno di età o essere affetto da invalidità che impedisce di esercitare l’attività lavorativa; avere la residenza anagrafica ed effettiva nel territorio del Comune di Montesilvano da non meno di sei mesi dalla data di presentazione della domanda; non fruire di analoghe prestazioni nell’anno 2018 da parte di altri organismi.

Alla istanza di partecipazione devono essere allegati un’autocertificazione relativa alla situazione economica del proprio nucleo familiare e copia di un documento d'identità e del codice fiscale. Il richiedente dovrà consegnare, all'atto del primo accesso alla struttura, anche idonea certificazione medica attestante il bisogno di cure mediche climatiche e/o termali. Il costo del servizio è di € 70,00 per l'intero turno bisettimanale.

Il versamento della quota, da effettuare sul c/c 48913966, causale Trasporto per Cure Termali 2018, andrà effettuato entro la data del 18 agosto. La ricevuta di pagamento dovrà essere consegnata all'operatore di accompagnamento al primo viaggio, condizione essenziale per accedere al servizio.

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Tre auto distrutte dal fuoco a Sulmona

Tre auto sono state distrutte dalle fiamme nella notte in due zone diverse di Sulmona. Le prime due in via Orazio, nella zona peep della città, la terza nella frazione Marane. Erano da poco passate le 3 quando i residenti, svegliati dal crepitio delle fiamme e da alcuni scoppi, hanno immediatamente avvertito Vigili del fuoco, Polizia e Carabinieri. Secondo le forze dell'ordine entrambi gli episodi sarebbero di origine dolosa. 

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Pescara, arrestato stalker 43enne

Dopo aver aggredito un uomo sulla riviera di Pescara non si sarebbe fermato nemmeno una volta arrivati gli agenti di Polizia, continuando a minacciarlo di morte, nonostante questi si fosse rifugiato in casa. Al termine di accertamenti gli agenti hanno arrestato un 43enne che da tempo perseguitava il suo presunto rivale in amore il quale aveva già richiesto e ottenuto, alcuni mesi fa, che il Questore emettesse nei confronti dello stalker un ammonimento, sperando che le persecuzioni cessassero. Il 43enne è stato arrestato in flagranza di reato di atti persecutori

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Omicidio Alba Adriatica, 30 anni e 8 mesi per l’omicidio Spinelli

Trent'anni e 8 mesi per omicidio volontario e porto ingiustificato di armi sono stati inflitti dal gup Robert Veneziano, al termine del processo con rito abbreviato, al 27enne albanese Fitim Koldashi, che lo scorso 20 giugno uccise con due coltellate, al termine di una discussione, il 22enne Manuel Spinelli. Il gup ha inoltre disposto una provvisionale di 30mila euro in favore della madre di Spinelli e di 5mila euro in favore della compagna del 22enne, che si erano costituite parte civile nel processo, con il risarcimento del danno da quantificarsi in separata sede e stabilendo in 90 giorni il termine per il deposito della sentenza.

L'omicidio di Manuel Spinelli si era consumato in pochi istanti a giugno dello scorso anno quando, secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri, la vittima, che si trovava fuori a cena con alcuni parenti, si sarebbe incrociato casualmente con l'albanese, che in quel momento stava passando in auto con la sua fidanzata, la ex di Spinelli. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini l'albanese sarebbe passato vicinissimo con la macchina al gruppetto e ci sarebbe stato qualche sguardo di troppo e qualche parola grossa.

A quel punto il 27enne sarebbe sceso dall'auto e tra i tre sarebbe scoppiata una scazzottata. Poi i fendenti sferrati dall'albanese, con due coltellate che hanno raggiunto il 22enne al volto e al cuore. Koldashi, assistito dall'avvocato Paola Pedicone, ha sempre sostenuto di aver tirato fuori il coltello, che portava sempre con sé, solo per difendersi.

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Multato sull’asse attrezzato mentre sfreccia a 150 chilometri orari

Un uomo di 50 anni che risiede a Pescara è stato sanzionato perché sorpreso dalla Polizia Stradale di Chieti mentre sfrecciava sull'Asse attrezzato, direzione Chieti-Pescara, a una velocità di oltre 150 chilometri orari. L'automobilista andrà incontro ad una sanzione di mille euro, alla perdita di 10 punti dalla patente e la sospensione della patente di guida da 6 a 12 mesi. Un altro un automobilista è stato sanzionato per l'utilizzo improprio dei fari abbaglianti: era intento era intento ad avvisare gli altri automobilisti circa la presenza di una pattuglia ma non si è reso conto che stava lampeggiando proprio alla stessa pattuglia della Polstrada in borghese: per lui 41 euro di sanzione e un punto decurtato dalla patente. I controlli rientrano nell'ambito della 'tolleranza zero' nei confronti di tutti gli automobilisti che a causa di alcune condotte di guida pericolosissime, come gli eccessi di velocità e la distrazione, mettono in pericolo la propria e altrui incolumità. Sono 550 le infrazioni contestate dalla Polstrada di Chieti da inizio anno, 28 solo nei primi 15 giorni del mese di luglio.

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Università d’Annunzio, accolta dal Cda la proposta del rettore sul cambio di nome

Il Consiglio di amministrazione dell'Università "Gabriele d'Annunzio" ha accolto la proposta del rettore Sergio Caputi di integrare la denominazione dell'ateneo identificandola come "Università degli studi dell'Adriatico 'Gabriele d'Annunzio' di Chieti-Pescara". L'esecutività della decisione, però, è stata rinviata dallo stesso rettore a un momento successivo all'incontro che, per cortesia istituzionale, terrà con le forze politiche locali. Un rinvio, si legge in una nota dell'ateneo, deciso da Caputi "in piena autonomia". 

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Fatture false per 190 milioni di euro, 73 denunciati

La compagnia di Chieti della Guardia di Finanza ha denunciato 73 persone per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e contributiva nell'ambito dell'operazione 'Spectral Kingdom' svolta all'inizio sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Chieti e successivamente delle Procure di Napoli e Cassino. Scoperte fatture false per 190 milioni di euro, 36 le società coinvolte. 

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Residenze fittizie per la cittadinanza, 400 persone nel mirino della Procura di Teramo

Maxi inchiesta sulle residenze fittizie nel Teramano che ha portato a dieci ordinanze cautelari di divieto di dimora in provincia di Teramo. A eseguirle sono state eseguite dalla Squadra Mobile nei confronti dei titolari di agenzie di intermediazione e 12 richieste di misure interdittive per vigili e ufficiali di stato civile, sulle quali adesso dovrà esprimersi il gip dopo l'interrogatorio: è il bilancio dell'operazione "Cidadania", parola che in portoghese vuol dire cittadinanza. L'indagine riguarda un giro di residenze fittizie finalizzate a far ottenere la cittadinanza italiana a brasiliani. I 22 indagati sono accusati di concorso in abuso d'ufficio. Ad illustrare i dettagli dell'operazione, coordinata dal pm Stefano Giovagnoni, è stato il Procuratore Antonio Guerriero che ha sottolineato come l'inchiesta abbia riguardato i Comuni di Pineto, Roseto, Notaresco e Castellalto, ma che le indagini siano ancora in corso per verificare ulteriori eventuali ramificazioni. A far scattare l'inchiesta, circa due anni fa, l'altissimo numero di richieste di passaporto italiano presentate in Questura da cittadini brasiliani che avevano ottenuto la cittadinanza nei quattro comuni. Indagini che fin dalle prime battute avevano permesso di accertare come in almeno 72 pratiche di rilascio di cittadinanza, richieste tra il 2015 e il 2016 presso il Comune di Notaresco e promosse da diverse agenzie di intermediazione, l'ufficiale di stato civile, al fine di accelerare la procedura di riconoscimento, aveva attestato falsamente che la richiesta di cittadinanza era stata presentata quando i brasiliani interessati erano già in Italia, mentre in realtà così non era. Inoltre, in molte delle pratiche esaminate, secondo gli inquirenti, lo stesso responsabile del Comune aveva attestato falsamente, nell'atto di concessione della cittadinanza, che si erano verificate tutte le condizioni necessarie, mentre in realtà non era ancora stata effettuata la verifica della residenza abituale dello straniero sul territorio comunale. Un'indagine che ben presto si è allargata anche ad altre realtà e che ha permesso di accertare come gli stessi controlli effettuati dai vigili urbani, in molti casi, si erano limitati ad un solo sopralluogo presso l'abitazione. Abitazione dove in precedenza avevano dichiarato la residenza abituale altri brasiliani.

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Montesilvano, mezzi a fuoco in via Nilo

Due camion sono stati distrutti da un incendio scoppiato nel primo pomeriggio in via Nilo, a Montesilvano, nel deposito delle ditte che, in Ati, gestiscono la raccolta dei rifiuti. Le fiamme, secondo le prime informazioni, sarebbero partite da uno dei due compattatori e poi si sarebbero propagate anche al secondo mezzo. Lanciato l'allarme, sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, che hanno domato il rogo. Accertamenti sono in corso da parte dei militari dell'Arma, ma, secondo una prima ricostruzione, l'incendio non sarebbe di origine dolosa. Prontamente intervenuti sul posto anche gli uomini della Polizia locale. 

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Pescara, detenuto incendia la sua cella e intossica anche due agenti

Un detenuto di nazionalità italiana, con problemi psichiatrici, ha incendiato la cella dove si trovava del carcere di Pescara e malgrado l'immediato intervento del personale di Polizia Penitenziaria, per i problemi che l'incendio stava causando e per evitare ulteriori conseguenze, si è dovuto richiedere l'intervento dei Vigili del Fuoco, e allo stesso tempo procedere all'evacuazione degli altri detenuti presenti in sezione. Alcuni Agenti di Polizia Penitenziaria sono rimasti intossicati e sono ancora sotto il controllo medico. A dare la notizia è il Segretario Generale dell'O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci che prosegue: "Nella sezione in questione sono allocati detenuti allontanati da altri settori e che manifestano disturbi di natura psichiatrica. Preoccupante peraltro il fatto che a seguito dell'incendio sarebbero state disponibili scarsi dispositivi di protezione individuale". 

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