Cronaca

Maltempo, frana una parte del belvedere di Silvi

 Situazione difficile nel teramano, dove il maltempo da codice rosso preannunciato ieri dalla Protezione civile ha portato la neve in quota e violente piogge sulla costa, con diversi corsi d'acqua che hanno raggiunto il livello di guardia. Paura ma nessun ferito a Silvi, dove è crollato parte del belvedere, con il terreno che ha ceduto sotto la pavimentazione portando via anche un tratto di ringhiera. A Cellino Attanasio una donna è rimasta intrappolata con l'auto nella porzione di strada tra due smottamenti ma è stata tratta in salvo dai vigili del fuoco, mentre un'altra frana, in località Sciarra di Atri, ha reso necessaria l'evacuazione di un disabile. Frana anche a Torricella Sicura, mentre a Martinsicuro, nei locali della Guardia medica, nella notte è crollata una parte di controsoffitto costringendo i vigili del fuoco a disporre la chiusura del servizio per inagibilità

 

Anas comunica che sulla strada statale 150 'Della Valle del Vomano' il traffico e' provvisoriamente bloccato dal km 8 al km 10, tra Notaresco e Morro d'oro, in provincia di Teramo, a causa di una frana che ostruisce la sede stradale. Sul posto sono gia' presenti le squadre dell'Anas per la gestione dell'emergenza, compatibilmente con il miglioramento delle condizioni meteo, e per la regolamentazione della viabilita', provvisoriamente deviata su strade secondarie segnalate in loco.

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Maltempo, scuole chiuse anche domani a Montesilvano

A causa del maltempo il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, ha disposto la sospensione dell'attivita' didattica nelle scuole di ogni ordine e grado della citta' anche per la giornata di domani. Intanto, sono in azione sul territorio 11 pompe idrovore che stanno lavorando su via Calabria, viale Abruzzo, via Trentino, via Maremma, via Liguria, via Italica, via Umbria e sul sottopasso viale Europa. In arrivo altre tre pompe idrovore, da L'Aquila e da Mosciano Sant'Angelo. Chiuso il lungomare tra via Marinelli e viale Europa, e i tre sottopassi. Resta il livello di superamento della soglia di allarme del fiume Saline, sotto continuo monitoraggio. Chiuso per oggi e domani il Palasport di via Senna. A Citta' Sant'Angelo invece le scuole resteranno chiuse anche venerdi'. 

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Pescara, acqua nelle aule del Liceo Classico

 Il Liceo Classico D'Annunzio di Pescara sara' chiuso fino a sabato prossimo, 18 novembre compreso, per "sicurezza aule dopo eventi meteorologici". E' quanto si legge in una comunicazione urgente firmata dal dirigente scolastico, Donatella D'Amico, pubblicata sul sito della scuola e inviata a docenti, studenti, famiglie e personale Ata. Questa mattina il personale Ata in servizio ha trovato corridoi allagati e pareti intrise di acqua. A seguito di un sopralluogo il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, in un comunicato ha fatto sapere che la causa dell'allagamento e' da individuare in "una cazzuola lasciata incustodita vicino alla grondaia e caduta nel canale di scolo, ostruendolo". Nella nota Di Marco ricorda che "l'edificio e' stato sottoposto recentemente a lavori di manutenzione straordinaria ad opera del Provveditorato alle opere pubbliche a cui abbiamo gia' chiesto di effettuare un immediato sopralluogo". "Gli operai immediatamente intervenuti - prosegue la nota - hanno constatato che l'ostruzione del canale di scolo era stata banalmente determinata da una cazzuola scivolata nel canale della grondaia, impedendo il normale deflusso e compromettendo il solaio sotto il tetto, fino ad arrivare a piano terra. Riaperta la gronda, abbiamo visto la ripresa del regolare deflusso. I nostri operai, con una ditta esterna, sono al lavoro per aspirare l'acqua che ha invaso alcuni locali e riportare la scuola a una situazione di normalita'. Ma per farlo dobbiamo prenderci qualche giorno. Lunedi' contiamo di riaprire la scuola alla normale attivita'".

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Grande successo per la X edizione del Premio Nassiriya a Montesilvano

Una sala gremita ieri ha ospitato il Premio Nassiriya, la commemorazione dei caduti militari e civili nelle missioni di Pace, istituita dal Comune di Montesilvano nel 2008 e giunta alla sua decima edizione.

«Anche quest’anno -  dichiara il sindaco Francesco Maragno  - abbiamo avuto l’onore di ascoltare voci eccellenti, di personalità che, ciascuna nel proprio settore, si sono distinte per il bene della collettività. A loro abbiamo voluto tributare un riconoscimento speciale. Parallelamente abbiamo omaggiato gli uomini e le donne, appartenenti alle forze dell’Ordine e di Soccorso, preziose per la salvaguardia e la tutela della sicurezza dei nostri concittadini».

E proprio sulla sicurezza si è incentrato l’intervento, nel corso del convegno moderato dal giornalista Nino Germano, del presidente del Tribunale di Pescara, Angelo Mariano Bozza, insignito del premio Nassiriya “per aver coniugato equilibrio, professionalità, coerenza e disponibilità alla ricerca continua della verità e della giustizia. Magistrato di altissima caratura, nel corso della sua lunga e autorevole carriera, costellata da prestigiosi incarichi, ha saputo far emergere la sua umanità e rare doti morali, ponendole sempre al servizio della sua missione di giudice”.

Ha ricordato la ricorrenza dell’anniversario della strage di Nassiriya il 12 novembre e di quella di Parigi il 13 novembre, Gabriella Simoni, inviata speciale di Mediaset, che ha sottolineato l’importanza di «lavorare sul campo con onestà», oltre alla «straordinarietà del ruolo delle missioni italiane in Iraq o in Somalia». Alla giornalista è stato conferito il premio “per l'impegno profuso nel corso della sua prestigiosa carriera giornalistica nel racconto dei terribili conflitti che hanno colpito il mondo, mettendo a repentaglio anche la propria incolumità, al fine di fornire una descrizione dettagliata dei fatti, sempre animata dal desiderio di verità.  Con le inchieste ed i reportage da lei realizzati contribuisce quotidianamente a fare luce sui complessi scenari internazionali, impreziosendo, con acume, passione e il suo inconfondibile stile, ogni approfondimento giornalistico”. Emozionante la testimonianza di Alessandro Fiorini, tenente colonnello, ufficiale dell’Aeronautica Militare, medico del contingente italiano a Nassiriya, che ha sottolineato come l’esperienza di Nassiriya ha permesso di «comprendere che essere medico militare significa essere custodi di una responsabilità. Il medico militare si muove con regole contingenti, per dare il massimo livello di umanizzazione delle cure badando al principio della massima efficienza». A Fiorini il premio speciale è stato assegnato per aver dimostrato “rare capacità umane e professionali, coraggio, determinazione ed equilibrio nell'affrontare la gravissima emergenza dovuta al vile attacco terroristico ai danni della base italiana, riuscendo ad assistere con prontezza e senso del dovere, i militari oltre che i civili coinvolti”. Riconoscimento speciale anche ai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso, il Maresciallo Aiutante Lorenzo Gagliardi, il Brigadiere Marco Bini, il Vice Brigadiere Mauro Desideri e l’Appuntato Scelto Ivan Licciardello, intervenuti nella drammatica notte di Rigopiano “per la determinazione, il coraggio, il totale sprezzo del pericolo dimostrati nelle operazioni di soccorso nell'Hotel Rigopiano, tragicamente distrutto nella notte tra il 18 e il 19 gennaio 2017. Nonostante le condizioni meteo assolutamente proibitive e uno scenario operativo rischiosissimo, mettevano in  campo  elevatissimo senso del dovere, coraggio e straordinario altruismo”. Premio speciale anche al generale Mario Mori, direttore del Sisde e comandante dei Ros, assente per motivi di salute.

Nel corso della manifestazione sono stati premiati anche il Mar. Ca. Riccardo Venditti, Mar. Ord. Alessandro Alette, Brig. Ca. Gianluca Conicella Cerritelli, App. Sc. Domenico Moscatelli, App. Sc. Enrico Di Pucchio, App. Sc. Ernesto Ricci del Nucleo Operativo Radiomobile Compagnia dei Carabinieri di Montesilvano e l’App. Sc. Agostino Di Lello,  l’App. Fabrizio De Iuliis dell’Aliquota Radiomobile del NOR della Compagnia di Montesilvano; Paolo Robustelli, Vice Questore Polizia di Stato di Pescara; i componenti degli Equipaggi della Squadra Volante della Polizia di Stato di Pescara, Isp. SUPS Antonio Mauro,  Sov. Daniele Cavalera,  Ass. C. Luca Falò, Ass. C. William Caprarese, Ass. C. Roberto Brandolini, Ass. C. Raffaele La Sorsa, Ass. C. Rocco Rossi, Ass. Ezio Legnettini; All’Isp. C. Fabio Valentini, Equipaggio Squadra Volante della Polizia di Stato di Pescara, All’Isp. C. Claudio Tenisci, Equipaggio Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Pescara; M.llo Ord. Alessio Paolini, Reparto Carabinieri Biodiversità Pescara; per la Direzione Marittima di Pescara il Terzo Nucleo Aereo e il 1° M.llo Np. Giuseppe De Tommaso; il comandante Vincenzo Palano, il vicecomandante Luca Verna, CR Ivo Delli Rocili, CS Adriano Di Francesco, VC Roberto Erodiani, VF Davide Flacco; i piloti Igor Cicchelli, Luciano Troyli, lo specialista elicotterista Adriano Mancini, CS Alfredino Di Pillo, VE Giuseppe Salvatorelli, VQ Francesco Carone, VE Costantino De Angelis e I.A. Maurizio Morelli e tutto il comando dei Vigili del Fuoco di Pescara; Rocco Prezioso, Volontario Misericordia di Pescara; Paolo Chiola, autista soccorritore dell’Unità territoriale di Montesilvano del Comitato Locale di Penne della Croce Rossa Italiana; Giuliana Valentini, Corpo Volontari Protezione Civile Montesilvano.

La manifestazione è stata allietata dalle esecuzioni musicali degli allievi della Nuova Scuola Comunale di Musica, Guido Centorame (violino), Nicola Candeloro (violino), Riccardo Paolini (violino), Silvia De Luca (Arpa), preparati dai maestri Melanie Budde (violino) e Lucia Antonacci (Arpa).

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Chieti, arrestati tre spacciatori e sequestati 1,5 chili di marijuana

Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Chieti e la sezione di polizia giudiziaria della polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Chieti da tempo erano sulle tracce di un pusher sospettato di spacciare droga a Chieti scalo. Grazie ad una sinergia investigativa sono riusciti a risalire anche ai suoi fornitori. Le indagini hanno permesso di scoprire un primo livello operante nel territorio teatino, composto soprattutto da persone residenti a Chieti, che si procacciavano da vivere esclusivamente vendendo droga a giovani tossicodipendenti. In questa prima fase delle indagini, gli investigatori hanno proceduto all'arresto di un cittadino albanese e alla denuncia a piede libero di 4 soggetti italiani (alcuni già rinviati a giudizio), tutti dediti allo spaccio di droga segnalando, inoltre, alla Prefettura di Chieti anche 5 consumatori di sostanze psicotrope. Nell'operazione sono stati sequestrati oltre un chilo e mezzo di marijuana, un etto di hashish e numerosissime dosi di cocaina.

 Gli ulteriori accertamenti, finalizzati ad individuare il principale fornitore, hanno consentito di risalire a B.A., anni 31, cittadino albanese domiciliato nel Comune di Montesilvano che, a sua volta, si avvaleva di un suo connazionale che procurava i quantitativi di sostanza stupefacente direttamente dalla capitale. Le attività di osservazione e i numerosissimi pedinamenti effettuati, hanno permesso agli investigatori di accertare che B.A. nascondeva la sostanza stupefacente all'interno di un boschetto sito a Silvi Marina dove si recava senza non prima aver effettuato una serie di manovre diversive tese verosimilmente a scongiurare la presenza di eventuali forze di polizia. Solo quando era sicuro di non essere stato seguito prelevava la droga ed effettuava la consegna.Una volta capita la manovra rituale, i finanzieri ed i poliziotti hanno deciso di fermarlo per una perquisizione personale trovandolo in possesso di un etto di marijuana. All'esito di un approfondito sopralluogo dei dintorni, gli investigatori hanno trovato, ben celati in buche opportunamente predisposte nel terreno, 350 grammi di cocaina, 250 grammi di marjuana, tutto l'occorrente per il confezionamento delle dosi ed una bilancia elettronica di precisione. Inevitabile per l'albanese l'arresto in flagranza.

 

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A Spoltore i rifiuti con il sistema pay-as-you-throw

Un nuovo progetto per i servizi di igiene urbana a Spoltore: nell'imminenza della gara per riaffidare la gestione dei rifiuti la giunta ha approvato le linee guida del futuro servizio. "Il piano punta ovviamente a valorizzare i meccanismi dell'attuale raccolta porta a porta" spiega il sindaco Luciano Di Lorito "che ha ottenuto risultati lusinghieri". Lo ricordano i dati dell'Osservatorio regionale sui rifiuti e i dati nazionali dell'ISRPA, che vedono Spoltore ai primi posti per il raggiungimento della quota del 65% di differenziata già nel 2015 ed un costo medio, per i servizi di igiene urbana, più basso, per classe di popolazione, di circa il 30%". I prossimi obiettivi saranno quelli di favorire l'utilizzo di tecnologie innovative di gestione dei servizi ambientali e di trasformare la tassa sui rifiuti in una tariffazione puntuale secondo il sistema denominato Pay-As-You-Throw: meno rifiuti si producono, meno si andrà a pagare". Resta solo da scegliere come saranno misurati i quantitativi, se registrando il peso o il volume della spazzatura, con particolare attenzione alle produzioni non virtuose delle singole utenze. "Si tratta di un importante passo in avanti" ricorda il sindaco "verso una più razionale gestione dei tanti materiali che utilizziamo e consumiamo nella vita quotidiana: senza dubbio introdurre un meccanismo del genere servirà anche a limitare gli sprechi, i consumi inutili e l'inquinamento complessivo del nostro ambiente, favorendo quelle scelte che i più bravi chiamano semplicemente sostenibili".

Per la stesura del nuovo progetto l'amministrazione si è avvalsa del supporto dello StudioSaia: il 9 novembre la documentazione è stata notificata alla Provincia di Pescara, che ha il ruolo di stazione appaltante, e nei prossimi giorni sarà quest'ultima a comunicare i tempi per la gara e l'affidamento. "Sulla base delle indicazioni della stazione appaltante" spiega l'assessore Rino Di Girolamo "valuteremo la necessità di una proroga all'affidamento attualmente in essere, per garantire la continuità del servizio".

Il contratto con Ecologica srl (scaduto il 28 giugno scorso) è stato stipulato nel 2012: si tratta di un servizio di raccolta differenziata della frazione organica, della carta, del cartone, della plastica, del vetro, delle lattine e della frazione secca residua indifferenziata con sistema domiciliare porta a porta e di prossimità, compresi i servizi di trasporto e  smaltimento/recupero presso idonei impianti, nonché quelli di spazzamento ed altri complementari nel territorio comunale, dietro un corrispettivo annuo di circa un milione e mezzo di euro.

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Siglata la transazione fra l’Università ‘D’Annunzio’ e l’ex Dg

Il Consiglio di amministrazione e il Senato accademico dell'universita' 'D'Annunzio' di Chieti Pescara hanno approvato il provvedimento relativo all'ipotesi di transazione formulata dal Giudice del Lavoro nella controversia di lavoro instaurata dall'ex direttore generale dell'ateneo, Filippo Del Vecchio, il cui contratto e' stato risolto dopo che, a marzo scorso, Del Vecchio unitamente all'allora rettore Carmine Di Ilio, e' stato interdetto dai pubblici uffici nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Chieti per abuso d'ufficio e falso. ''Il Cda -si legge in una nota - ha autorizzato la transazione nella formula conciliativa piu' favorevole all'Ateneo, frutto di un reciproco componimento della controversia''. Il Senato Accademico ha approvato e rinnovato alcune convenzioni con Atenei italiani e stranieri nonche' con Enti e Istituzioni per singoli protocolli di collaborazione. Il Senato ha quindi dato il via libera all'attivazione di diversi assegni di ricerca. Sono state poi approvate le proposte di chiamata per nuovi docenti e quelle per la copertura di alcuni insegnamenti. Il Senato ha anche avviato i procedimenti per la sostituzione di due componenti appartenenti ai ruoli dell'Ateneo nel Consiglio di Amministrazione per lo scorcio 2016-2020, per la nomina di tre componenti per il Consiglio di Disciplina per lo scorcio del triennio 2016-2019 e per l'integrazione Comitato Unico di Garanzia con l'individuazione di un componente in rappresentanza dei docenti per lo scorcio del quadriennio 2014-2018.

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Cinque indagati per l’incendio sul Gran Sasso

La Procura della Repubblica de L'Aquila ha chiuso le indagini nei confronti di 3 indagati ritenuti i responsabili dell'incendio colposo (su area protetta e con danno esteso) che, lo scorso 5 agosto, a Campo Imperatore, sulla piana di Fonte Vetica, all'interno del Parco nazionale Gran Sasso-Laga, ha prodotto danni quantificabili in 1,1 milioni di euro a causa degli oltre 330 ettari di bosco andati distrutti. Il provvedimento del sostituto procuratore titolare dell'inchiesta Fabio Picuti ravvisa, inoltre, il reato di favoreggiamento per altri 2 indagati, ritenuti responsabili di aver portato via la canalina per cuocere la carne da cui era scaturito il rogo per abbandonarla a una quarantina di chilometri di distanza, aiutando a sviare le indagini. L'incendio era nato a margine della 58/a edizione della Rassegna ovini di Campo Imperatore, manifestazione organizzata dalla Camera di commercio che aveva portato 30 mila persone in quota. Da questo rogo si e' poi originato quello di Rigopiano. Le indagini sono state delegate al Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) dei Carabinieri forestali, agli ordini del tenente colonnello Antonio Rampini, in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri.

Gia' una settimana dopo l'incendio 14 persone erano state iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di incendio colposo. Per quattro di loro il pm ha ritenuto di chiudere le indagini e si e' aggiunto un quinto inquisito. Le altre dieci posizioni, secondo quanto appresso da fonti investigative, andrebbero verso la richiesta di archiviazione. I tre indagati, scrive il pm, hanno allestito "un campeggio abusivo in localita' Fonte Macina nel comune di Castel del Monte" e provocato "un incendio generato da tizzoni ardenti caduti a terra". Picuti rileva che "per la presenza di sterpaglie secche e del forte vento" le fiamme si sono propagate rapidamente, con 330 ettari coinvolti. Un incendio, continua l'accusa "spento dopo 15 giorni, in data 19 agosto 2017" con "grave danno, persistente ed esteso all'ambiente naturale e alle aree protette", consistito nella "distruzione di un'area naturale molto estesa, caratterizzata da notevole varieta' e pregevolezza", stimabile in 1.129.336 euro. Quanto al favoreggiamento, e' stato accertato che uno dei due accusati "sottraeva la canalina in ferro da cui era scaturito l'incendio dall'area di insorgenza del fuoco e la nascondeva sotto la macchina" dell'altro. Quest'ultimo, la trasportava "da Fonte Macina, luogo dell'incendio, fino a Brittoli, distante circa 40 chilometri, dove la abbandonava lungo il margine della strada". 

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Omicidio di Bomba, assolto il nipote dall’accusa di avere ucciso la nonna 

Assolto 'perche' il fatto non sussiste' dall'accusa di omicidio, Emilio Teti, 43 anni, di Bomba, l'uomo arrestato nel 2015 per l'omicidio della nonna Eliane Grimount. La decisione e' del Gup di Lanciano Marina Valente ed e' stata presa al termine del rito abbreviato. Teti, rinviato a giudizio con l'accusa di avere ucciso l'anziana picchiandola, insofferente per il fatto di doverla assistere, arrestato il 25 ottobre 2015 rimase in carcere 15 mesi. Il suo difensore, l'avvocato Massimiliano Piacentino Sichetti, ha oggi annunciato che il suo assistito chiedera' il risarcimento per ingiusta detenzione, citando il ministero della Giustizia. Indagini e inchiesta seguirono il ricovero dell'anziana, in gravissime condizioni, all'ospedale di Lanciano. Proprio i sanitari si insospettirono per primi per quelli che sembravano ampi ematomi presenti sul corpo. Qualche ora dopo il ricovero la donna, sofferente di varie patologie, mori'. Successivamente, la perizia disposta dalla Procura di Lanciano confermo' la compatibilita' della morte con le percosse. Al contrario, la perizia del Ctu del Gup Valente, il medico legale Cristian D'Ovidio, escluse ogni responsabilita' dell'imputato, concludendo che la morte della donna era sopravvenuta per un'insufficienza cardiaca acuta e sovraccarico polmonare e grave stato di malnutrizione. Oggi in udienza anche il pm Serena Rossi ha chiesto l'assoluzione. Teti e' stato inoltre assolto anche per i presunti maltrattamenti nei confronti della madre, figlia della Grimount.

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