Cronaca

Chieti, controlli anti parcheggiatori abusivi

Giro di vite contro i parcheggiatori abusivi a Chieti e primi risultati dell'attivita' di controllo del territorio da parte della Polizia municipale per contrastare l'attivita' di persone che chiedono soldi in alcune zone della citta' destinate al parcheggio. Due persone sono state colte in flagranza da agenti in borghese della polizia municipale che hanno proceduto al sequestro delle somme indebitamente percepite. I vigili urbani sono entrati in azione dopo un?attivita' di monitoraggio di alcune aree destinate alla sosta ed in particolare piazza S. Giustino, largo Rocchetti, piazza Garibaldi e presso l'area di sosta del centro commerciale e direzionale Theate Center. L'attivita' andra' avanti anche nelle prossime settimane. ''La lotta al contrasto dell'abusivismo in tutte le sue forme, l'attenzione alla legalita' e alla sicurezza - dice il sindaco Umberto Di Primio - sono azioni imprescindibili che non possono essere poste in secondo piano. I cittadini chiedono sempre piu' maggiore attenzione alla vivibilita' della citta'. Le verifiche che la Polizia Municipale sta effettuando sono, pertanto, volte ad infondere una maggiore percezione di sicurezza nei cittadini''. 

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Meningite 27enne ricoverata a Teramo in condizioni stabili

E' un caso di meningite batterica, di tipo meningococcico, quello attualmente in cura all'ospedale Mazzini di Teramo: ad essere ricoverata, in condizioni stabili, nel reparto di malattie infettive, una ragazza di 27 anni attualmente residente a Pietracamela, arrivata in ospedale ieri pomeriggio intorno alle 17.30 con febbre e altri sintomi sospetti. Gli accertamenti effettuati hanno confermato gia' nella tarda serata di ieri come a ragazza fosse affetta da una forma di meningite batterica, con la Asl attualmente in attesa dei risultati della tipizzazione del ceppo. La ragazza e' stato subito sottoposta alle terapie del caso, e come da protocollo e' stata subito avviata la relativa profilassi di tutte le persone che erano entrate in contatto con la giovane. 

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D’Alfonso: evitare il populismo giudiziario

"Noi faremo nascere in Italia delle zone a burocrazia a zero per facilitare la vita dei territori e occorre dunque organizzare un dialogo, una compenetrazione di mondi, un allineamento culturale tra chi sa e fa, tra chi sa e giudica, tra chi sa e accusa, e non mi permetto di dire tra chi non sa e accusa, per fare in modo che non si determini neanche la pre-condizione per il populismo giudiziario, perche' altrove tutto accade velocemente e bene, senza attendere dieci anni distruttivi". Lo ha detto questa mattina a Pescara, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2017 della sezione staccata del Tribunale amministrativo regionale, il presidente della giunta abruzzese Luciano D'Alfonso.

"C'e' bisogno di coraggio nell'organizzare un'adesivita' della normazione rispetto alle esigenze reali che pongono le economie, la vita delle imprese, la competizione - ha proseguito D'Alfonso -. Quattro presidenti di organi di giustizia amministrativa hanno detto a piu' riprese che le sentenze si devono porre il problema delle conseguenze. Io non vorrei essere nei panni della Regione Marche - ha aggiunto il governatore - dove ci sono figure, quasi sequestrate, che dovranno prendere cento decisioni al giorno per ricostruire intere città".

Il presidente della Regione ha inoltre affermato di voler lanciare due "provocazioni culturali". Una sul ruolo della giustizia amministrativa, invitando ad immaginare "che in alcune stagioni i Tar possano farsi capaci anche di attivita' consultiva, ad esempio rispetto al livello della Regione, come accade per la Corte dei Conti". L'altra sul fronte dell'interlocuzione con L'Europa. "Quando utilizziamo risorse comunitarie, la procedura viene definita idonea non se priva di errori, ma se priva di una quantita' di errori che superi una soglia tollerabile - ha rimarcato D'Alfonso -. E' immaginabile che sul procedimento amministrativo si faccia questa riflessione? "ha concluso D'Alfonso.

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Rapina alla gioielleria di Vasto, arrestate due persone

Dopo gli accertamenti di laboratorio eseguiti dal Ris di Roma su tracce biologiche e impronte digitali rinvenute in un garage, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia dei Carabinieri di Vasto altri due componenti della banda che l'11 aprile 2016 rapino' la gioielleria "Sarni Oro" in un centro commerciale a Vasto. Sono stati rintracciati a San Severo un 23enne e un 28enne che facevano parte del gruppo che porto' via gioielli per circa mezzo milione di euro. Il ritrovamento, dopo alcuni giorni, dell'auto bruciata convinse gli investigatori che gli autori della rapina si erano nascosti in un garage, utilizzandolo come base logistica. I provvedimenti di arresto sono stati richiesti dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Gabriella De Lucia. I due sono attualmente nella Casa Circondariale di Foggia. Dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso, riciclaggio, detenzione e porto d'armi e incendio di autovettura.

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Chieti, fiamme in una piattaforma ecologica

Un incendio si e' sviluppato in una zona della piattaforma ecologica della Teate Ecologia, nella zona industriale di Chieti Scalo. Le fiamme, spente dopo circa mezz'ora, hanno interessato un'area di stoccaggio di circa cento metri quadri dove si trovavano rifiuti ancora da separare, carta, plastica, metalli, vetro e legno. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco con due autobotti che hanno spento rapidamente il rogo, gia' tenuto sotto controllo grazie al sistema antincendio automaticamente attivatosi nella struttura. L'allarme e' stato dato da un addetto di un'azienda vicina che ha visto del fumo. Sul posto sono presenti tecnici dell'Arta per i necessari controlli sull'aria e una Volante della Polizia.

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Teramo, esclusa l’intossicazione alimentare come causa della morte dell’anziano ricoverato in casa di riposo

E' morto per uno scompenso cardiaco da trombosi l'ottantenne paziente della casa di riposo "De Benedectis" deceduto in ospedale tre giorni fa a Teramo dopo aver avuto un malore nella struttura residenziale. A stabilirlo e' stata l'autopsia effettuata nel pomeriggio dall'anatomopatologo Antonio Tombolini e disposta dal pm Stefano Giovagnoni pere far luce sulle cause del decesso. L'ottantenne si era sentito male in concomitanza con i malori avvertiti da altri ospiti della casa di riposo. Malori che erano stati oggetto di una denuncia da parte di un famigliare di uno degli anziani, che temeva un'intossicazione alimentare, e sulla scorta dei quali il pm aveva deciso di disporre l'autopsia. Resta aperto, almeno per il momento, il fascicolo sui malori avvertiti dagli altri ospiti. Si attende che sul tavolo della Procura arrivino gli esami definitivi effettuati dal Sian della Asl.

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Vasta operazione contro lo spaccio di droga nelle regioni della costa adriatica

Una vasta operazione antidroga, condotta dai Carabinieri di Riccione e ribattezzata 'Drug Coast', e' in corso nelle province di Rimini, Forli'-Cesena e Pescara. Con l'intervento - si legge in una nota dell'Arma - sono stati "azzerati i membri di una fitta rete di spaccio attiva lungo tutto il litorale costiero romagnolo".  Con l'operazione 'Drug Coast', condotta nelle province di Rimini, Forli'-Cesena e Pescara, i Carabinieri della compagnia di Riccione hanno stroncato un giro di spaccio di stupefacenti con l'esecuzione di otto misure di custodia cautelare - quattro in carcere e quattro obblighi di firma - e un arresto in flagranza. Le indagini erano partite nel 2013 e avevano portato all'arresto, nel 2014, del gestore di un negozio di sigarette elettroniche che all'interno dell'attivita', secondo l'accusa, spacciava stupefacenti. Dalla rete di contatti di quest'ultimo i militari sono risaliti a un 52enne residente a Pescara che faceva da corriere e riforniva altre quattro persone (tre arrestate ieri all'alba in esecuzione dell'ordinanza) e uno arrestato qualche giorno prima in flagranza perche' trovato in possesso, all'interno della sua abitazione, di 80 grammi di eroina oltre a qualche grammo di hashish e marijuana

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Penne, operaio cade in un magazzino

Un operaio 59enne residente a Penne e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate in seguito a un infortunio sul lavoro avvenuto nel pomeriggio in un magazzino della Roman Style Spa, nella cittadina vestina, in contrada Ponte Sant'Antonio. Secondo le prime informazioni, l'uomo, un magazziniere, era salito su una scala per prendere un rotolo di stoffa, posto su uno scaffale a circa tre metri e mezzo di altezza. Per cause in corso di accertamento e' caduto a terra, battendo violentemente la testa. Un collega ha lanciato l'allarme e sul posto e' arrivato il 118, intervenuto anche con l'elicottero, che lo ha trasportato in ospedale. E' ricoverato in Rianimazione; la prognosi e' riservata. Per gli accertamenti sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Penne e il personale del servizio Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della Asl.

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Vertice Enel – Regione sui danni dell’ondata di maltempo di gennaio

Incontro tra i vertici di Enel Italia, il presidente, Luciano D'Alfonso, i presidenti delle Province, il presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, e i rappresentanti delle realta' economiche e produttive del territorio. Obiettivo dell'incontro, avviare un confronto positivo e azioni concrete a favore delle zone colpite dall'emergenza maltempo dello scorso gennaio. Enel, si legge in una nota, ha presentato le iniziative gia' avviate in termini di ricostruzione e potenziamento della rete elettrica e le azioni predisposte per 'indennizzi extra' rispetto a quelli automatici previsti dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas (delibera 646/15) e il rimborso di eventuali danni. Ad oggi, secondo i primi dati, sono 30 le linee di media tensione sulle quali si sono conclusi gli interventi di ricostruzione eseguiti, adottando soluzioni resilienti. Sono oltre 350 i nuovi sostegni posati e 35 i chilometri di cavo aereo installati. Una volta completate le operazioni di ricostruzione si avvieranno le operazioni per aumentare la resilienza dell'infrastruttura energetica, con interventi mirati al rinforzo e alla magliatura della rete oltre che all'incremento dell'automazione attraverso il telecontrollo. Rispetto al piano gia' annunciato da Enel alla Regione Abruzzo nel 2015, che prevedeva investimenti per circa 45 milioni di euro/anno per 5 anni, l'azienda effettuera' ulteriori interventi per il rafforzamento della rete elettrica che gia' nel 2017 saranno compresi tra i 15 e i 20 milioni di euro. Sulla base di quanto verra' definito nell'ambito del tavolo sulla resilienza delle rete elettrica nazionale con l'Autorita' per l'energia, Enel dettagliera' gli interventi previsti in Abruzzo. Le iniziative messe in campo da Enel per andare incontro ai cittadini e favorire la presentazione delle richieste ha permesso di raccogliere gia' oltre 16.000 istanze tra Abruzzo e Marche. Nel corso dell'incontro di oggi e' stata condivisa l'opportunita' di organizzare nelle prossime settimane appuntamenti dedica

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Inchieste sulla Regione Abruzzo, il Tribunale del riesame rigetta il ricorso di Ruffini

Il tribunale del Riesame ha rigettato l'istanza presentata dall'avvocato Gennaro Lettieri in rappresentanza di Claudio Ruffini, capo della segreteria del governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ed ex consigliere regionale del Pd, uno dei 32 indagati nell'ambito della maxi inchiesta della Procura dell'Aquila su una serie di appalti gestiti dalla Regione Abruzzo. Ruffini aveva impugnato il decreto di perquisizione. Il legale, in una nota, passa al contrattacco sottolineando una serie di violazioni, tra cui "la mancata autorizzazione alla proroga delle indagini".

"Questa eccezione, riproponibile in ogni stato e grado, pesera' significativamente sulla vita del procedimento in quanto decorsi i primi sei mesi di indagini il Pm ha l'obbligo inderogabile di richiedere la proroga, avvertendo gli imputati e non continuando nella sua oscura attivita' investigativa. L'aver dimenticato la scadenza del termine delle indagini e' una violazione del nostro ordinamento processuale e costituzionale". "Abbiamo preso atto del rigetto del ricorso per riesame proposto da Claudio Ruffini - spiega ancora - Naturalmente occorrera' esaminare le motivazioni per esprimere un giudizio piu' esaustivo. Va pero' rammentato che il riesame pone all'attenzione del Tribunale numerosi motivi, come la carenza dei presupposti di cui agli artt. 247 e 252 c.p.p, il decreto di perquisizione manca, all'evidenza, di due requisiti fondamentali: Claudio Ruffini compare soltanto tra gli indagati, ma v'e' silenzio assoluto su una sua eventuale condotta; per l'effetto, non si rinviene il nesso pertinenziale tra i beni sottoposti a perquisizione e sequestro". Secondo Lettieri, "il decreto viola anche l'art. 355 c.p.p. essendo assolutamente vago e indeterminato in ordine alla individuazione delle cose da perquisire e sottoporre a sequestro, inoltre, il decreto e' nullo per difetto di motivazione che deve sussistere in ordine alla relazione di immediatezza tra la res sequestrata e il reato di indagine, poi sono inutilizzabili le intercettazioni telefoniche effettuate in altro procedimento penale e acquisite nel presente procedimento, in palese contrasto con la norma di cui all'art. 270 c.p.". 

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