Cronaca

Oral Cancer Day, a Pescara visite gratuite in centro

Spiegare ai cittadini quanto sia importante curare la loro salute orale e sensibilizzarli alla prevenzione del tumore del cavo orale: con questi obiettivi i professionisti dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) di Pescara saranno in piazza, in occasione dell''Oral cancer day' ed apriranno i propri studi. L'appuntamento con l'undicesima edizione dell'iniziativa e' per sabato, dalle 9 alle 20, in piazza Sacro Cuore, nel capoluogo adriatico. Odontoiatri volontari incontreranno i cittadini e forniranno loro informazioni sulla patologia tumorale della bocca. La campagna di prevenzione proseguira' successivamente, dal 15 maggio al 16 giugno, negli studi dentistici aderenti all'iniziativa, dove verranno effettuate visite di controllo gratuite. L'elenco degli studi sara' fornito sabato. Obiettivo della campagna di sensibilizzazione, spiegano i promotori, e' quello di "aumentare il numero di casi diagnosticati precocemente e quindi ridurre significativamente la mortalita' a cinque anni, che purtroppo oggi risulta essere ancora molto elevata". "Il tumore del cavo orale - dicono all'Andi - purtroppo risulta essere una delle neoplasie piu' diffuse con circa seimila nuovi casi annui, che se diagnosticati precocemente potrebbero essere curati con efficacia terapeutica, con un indice di sopravvivenza dell'80%. La diagnosi precoce rappresenta quindi il primo ed importante 'step' che il dentista ha a disposizione per poterla intercettare ed indirizzare successivamente il paziente presso uno dei centri specializzati di riferimento". Tutte le informazioni sono reperibili contattando il numero verde 800.911202, sul sito www.oralcancerday.it o telefonando alla sede Andi di Pescara, in via Messina 12, al numero 085.294152.

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Ricostruzione a L’Aquila, fissati i rinvii a giudizio per i puntellamenti

Appalti affidati con un presunto giro di tangenti direttamente per puntellare gli edifici danneggiati nel terremoto del 2009, pagamenti gonfiati rispetto ai materiali poi impiegati e richieste di denaro per tacere negli interrogatori ai pm dettagli di alcune vicende illegali scoperte. Per questi motivi il giudice per l'udienza preliminare dell'Aquila Guendalina Buccella ha rinviato a giudizio gli imputati nell'ambito dell'indagine "Redde rationem" della Procura dell'Aquila.

Il processo e' stato fissato per il prossimo 5 ottobre.

L'inchiesta, all'epoca, fece scalpore visto che sui puntellamenti, cioe' la messa in sicurezza degli edifici lesionati dal terremoto, si e' sviluppato un mega appalto di 500 milioni di euro affidati direttamente, senza bando di gara, dai vari enti pubblici. I nove sono accusati a vario titolo in concorso tra loro in abuso d'ufficio, subappalto irregolare, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d'ufficio, estorsione.

Il prossimo 5 ottobre andranno alla sbarra l'ex consigliere e assessore comunale del Pdl Pierluigi Tancredi, Mauro Pellegrini, Giancarlo Di Persio dell'impresa Dipe, impegnata nella ricostruzione, i progettisti Roberto Scimia, Roberto Arduini e Michele Giuliani, Concetta Toscanelli, moglie di Tancredi, l'imprenditrice Daniela Sibilla e il procacciatore d'affari Nicola Santoro. Rinviata a giudizio anche la societa' Dipe, attualmente commissariata dal tribunale. Il gup ha prosciolto da tutte le accuse 5 persone: Mario Di Gregorio, Carlo Cafaggi, Giuseppe Galassi, Simonetta D'Amico e Antonio Lupisella. I cinque escono dall'inchiesta. Non luogo a procedere, ma solo per alcuni capi di imputazione, per alcuni dei nove che a ottobre andranno a processo per altre accuse: Pellegrini, Di Persio, Toscanelli, Sibilla e Arduini. La posizione degli imprenditori Maurizio e Andrea Polisini verra' discussa il prossimo giugno: la loro posizione e' stata stralciata dalle altre in quanto i termini processuali sono stati sospesi per via della loro residenza nel Teramano, nel "cratere" del terremoto 2016

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Megalo’ 2, la societa’ ricorre al Tar contro la bocciatura Via

La societa' Sile Costruzioni ha presentato ricorso al Tar per chiedere l'annullamento previa sospensiva del giudizio con il quale il 24 marzo scorso il Comitato Via della Regione Abruzzo ha bocciato il progetto per la realizzazione a Chieti del centro commerciale noto "Megalo' 2". Nel ricorso, firmato dagli avvocati Giulio Cerceo e Stefano Corsi del Foro di Pescara, si sostiene che non siano valide le motivazioni addotte dal Comitato Via ai fini della valutazione negativa del progetto. Il Wwf e' pronto a costituirsi in giudizio. "Una posizione - dice l'avvocato del Wwf, Francesco Paolo Febbo - che ovviamente non condividiamo, in particolare nel punto nel quale si sostiene che l'intervento edilizio costituisca, come scrivono gli illustri colleghi, una 'naturale' conseguenza dell'attuazione del progetto di messa in sicurezza. Si tratta di cose ben diverse. Ma su questa e altre motivazioni ci esprimeremo in sede processuale. Il Wwf interverra' nella causa presentando una propria memoria a sostegno della legittima e ineccepibile decisione del Comitato Via". 

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Inchiesta Terre d’oro, stralciata la posizione del sindaco Di Primio

Il gup dell'Aquila Giuseppe Romano Gargarella ha dichiarato l'incompetenza territoriale, trasmettendo gli atti alla Procura della Repubblica di Chieti, nell'ambito del procedimento ribattezzato "Terre d'oro" che vede indagati per corruzione il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, l'imprenditore Enzo Perilli e l'ex segretario generale dell'autorita' di bacino Michele Colistro, in relazione alla realizzazione, che non si e' mai concretizzata, di un centro commerciale a Chieti, il cosiddetto Megalo' 3. La posizione dei tre e' stata stralciata accogliendo l'eccezione di uno dei difensori, l'avvocato Antonio Pimpini. Secondo il legale non esiste connessione teleologica fra la corruzione e il reato ipotizzato nell'ambito dell'inchiesta Terre d'oro ovvero smaltimento illecito di rifiuti ovvero rocce e terre da scavo, reato quest'ultimo che ha fatto scattare la competenza della Procura distrettuale de L'Aquila. Per quanto riguarda invece l'accusa di smaltimento illecito di rifiuti, il gup Gargarella ha rinviato a giudizio Perilli e il commercialista Paolo Di Martino insieme a Colistro e all'architetto Giovanni Melozzi: gli ultimi due devono rispondere di falso e truffa. Il processo davanti al giudice monocratico de L'Aquila e' stato fissato per il 14 settembre

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Travolto sui binari a Francavilla al mare l’ex sindaco di Pescara, Pino Ciccantelli

E' Giuseppe Ciccantelli, detto Pino, ex sindaco di Pescara, l'uomo morto stamani dopo essere stano investito da un treno nella stazione di Francavilla al Mare. Ciccantelli, 71 anni, fu primo cittadino del capoluogo adriatico dal 1990 al 1993. La Polizia ferroviaria, che si sta occupando degli accertamenti sull'accaduto, ha trovato i suoi documenti di identita' sul posto e ha informato la famiglia per l'identificazione.

L'uomo, secondo la ricostruzione, si e' lanciato sotto a un Frecciabianca in corsa. Pino Ciccantelli, ultimo sindaco democristiano di Pescara, fu eletto nell'agosto 1990; guido' una Giunta formata da Dc-Psi-Psdi, con l'appoggio esterno di due ex repubblicani. Assessori erano i democristiani Emidio Alimonti, Domenico Allegrino, Giuseppe Borriello, Giovanni Bulferi, Giuseppe Candeloro, Fernando Di Benedetto, Giovanni Peroni, e i socialisti Sergio Bucceri, Dionisio Giosaffatto (vicesindaco), Ugo Bettoschi, Ottavio Marchetti e Nevio Piscione. L'ex sindaco era anche un giornalista sportivo e, nei primi anni '80, lavoro' per Telemare e Radio Pescara. Attualmente lavorava insieme ai figli per la sua societa' di recupero crediti. Sull'episodio e sui motivi del gesto estremo sono in corso accertamenti da parte della Polizia Ferroviaria, diretta da Davide Zaccone.

I messaggi di cordoglio

“Ho appreso con grande dispiacere della scomparsa di Pino Ciccantelli, ex sindaco di Pescara, da tanto tempo fuori dalla scena politica di cui aveva fatto parte per un intenso periodo.Di lui conservo il ricordo di una persona discreta ma vicina, che pur fuori dal Palazzo di cui era stato il primo cittadino, non mancava di far giungere attenzione e confronto sulle cose importanti, che lo richiamavano ad una vita politica che lo aveva visto militante nella Democrazia Cristiana di cui divenne sindaco negli anni ‘90. Alla famiglia e a tutti i suoi cari, giunga il cordoglio dell’Amministrazione”, ha detto il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.

 "Perdere un amico e' causa di dolore, ma talvolta ci sono circostanze che rendono questo dolore ancora piu' greve. Pino Ciccantelli e' stato un amico e un punto di riferimento sia politico che personale. Abbiamo fatto parte entrambi della direzione provinciale della DC pescarese all'inizio degli anni '90, e li' ho potuto apprezzarne le doti umane e l'acume dell'analisi. Con la sua scomparsa se ne va un altro grande sindaco di Pescara. Alla famiglia vanno le condoglianze mie e di tutti gli abruzzesi che lo hanno stimato. Requiescat in pace". Cosi' scrive il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, sulla scomparsa dell'ex sindaco di Pescara, Pino Ciccantelli.

"Voglio esprimere il più profondo sentimento di cordoglio a nome personale e dell'Amministrazione Comunale". Così il sindaco Francesco Maragno commenta la notizia della morte dell'ex sindaco Pino Ciccantelli. "Quanto accaduto è una tristissima tragedia per la famiglia certamente, ma anche per tutta la comunità. Ciccantelli ha contribuito significativamente alla crescita del territorio grazie ad un progetto politico fondato sulla condivisione e sul desiderio di lasciare una città migliore alle generazioni future. Alla sua famiglia porgo sentite condoglianze". 

"La tragica scomparsa di Pino Ciccantelli ci ha lasciato attoniti e affranti. Con lui se ne va una persona che ha amato Pescara e che l'ha servita con entusiasmo e fierezza in un periodo tanto diverso dal nostro e sul quale non è stato fatto ancora un bilancio spassionato e di merito, al netto dalle responsabilità individuali. Il mio ricordo è quello di una persona generosa e gentile che non mancava mai di offrire un consiglio lucido ed efficace e di far percepire una calda vicinanza umana, un pescarese verace che, pur avendo cessato da tanti anni l'impegno politico in prima persona, seguiva con attenzione il dibattito politico amministrativo della città. Anche a nome del mio gruppo consiliare esprimo ai suoi familiari il mio più sincero cordoglio per una perdita tanto grave e dolorosa", lo ha detto il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale a Pescara, Marco Presutti.

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Pescara, 91enne investito sulle strisce pedonali

Un 91enne e' ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Chirurgia 3 dell'ospedale di Pescara per le lesioni riportate dopo essere stato investito da un'automobile, mentre attraversava la strada in via Colli Innamorati. L'incidente e' avvenuto nei pressi dell'incrocio con via Piana di Voltigno. L'anziano stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, quando e' stato travolto da una Ford condotta da un 40enne di Spoltore che procedeva in direzione Sud-Nord. Subito soccorso, e' stato trasportato in ospedale. I medici si sono riservati la prognosi. Dei rilievi si e' occupata la Polizia municipale di Pescara

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Un 18enne si spara per gioco con la pistola del padre a Teramo

Un 18enne teramano si e' sparato un colpo di pistola alla testa con l'arma regolarmente detenuta dal padre mentre la mostrava a un gruppo di amici: il drammatico incidente e' avvenuto intorno a mezzanotte in un appartamento di Teramo. Il giovane e' stato sottoposto a un intervento chirurgico di oltre quattro ore all'ospedale 'Mazzini' dove e' ricoverato nel reparto di rianimazione, in coma farmacologico, con riserva di prognosi.

Lo studente diciottenne, vive con la famiglia in un centro della provincia e ieri sera aveva raggiunto quattro amici in quell'abitazione di Teramo. Secondo il racconto fornito alla polizia da questi, il giovane impugnava la calibro 9x21 sottratta di nascosto al genitore e la roteava puntandosela alla testa. Dall'arma, che evidentemente aveva il colpo in canna, e' partito un colpo che ha trafitto il cranio del 18enne secondo un tragitto dal tempia destra al palato, dove e' stato rintracciato il foro di uscita. Devastanti, secondo i medici, le conseguenze cliniche, con una copiosa emorragia e diverse fratture interne alla teca cranica. Sull'episodio indagano gli agenti della squadra mobile della questura di Teramo, diretti dal vicequestore aggiunto Roberta Cicchetti

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Bimbo di 15 mesi beve brillantante, e’ grave

Un bimbo di appena 15 mesi e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Mazzini di Teramo dopo aver ingerito accidentalmente il liquido brillantante che si usa per la lavastoviglie in casa. Il fatto e' accaduto nella tarda serata di ieri in un'abitazione di una frazione di Montorio al Vomano. Il piccolo, che era in casa con i genitori di nazionalita' albanese, ha accusato fortissimi dolori per via dell'alto potere corrosivo del liquido. Dopo il primo trattamento sull'ambulanza del 118, il bimbo e' stato ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono gravi, ma stabili e non dovrebbe correre pericolo di vita

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Usuraio in manette a Pescara

I carabinieri della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto un uomo di etnia rom 36enne di Pescara per il reato di usura. Da capogiro sarebbero stati gli interessi applicati, che hanno reso impossibile il saldo del debito alla vittima.

I tassi applicati sarebbero stati nell'ordine del 50% a settimana, per un totale di 15mila euro restituiti per 10mila ricevuti in prestito. Questa l'accusa di cui deve rispondere G.S., 37enne pescarese, di etnia Rom, ora agli arresti domiciliari. Le indagini sono cominciate nel settembre scorso quando la vittima, un 43enne di Pescara, si e' presentata in caserma raccontando che nel dicembre del 2015, trovandosi in difficolta' economiche, aveva deciso di rivolgersi all'arrestato, ricevendo un primo prestito di mille euro e pattuendo la restituzione del capitale, e di ulteriori 500 euro, per la settimana successiva. Saldato il debito pero', l'uomo era tornato a chiedere alla stessa persona altri 1000 euro, alle stesse condizioni.

La vicenda e' proseguita fino al luglio del 2016 quando, per un infortunio, era stato costretto a non lavorare per un periodo, con conseguenti ritardi nei pagamenti. Da qui, l'inizio di minacce, telefonate insistenti, pressanti richieste di denaro con varie intimidazioni, fino a quando l'usuraio non ha deciso di trattenergli l'auto. A nulla e' servito il prestito che l'uomo si era fatto fare dal suo datore di lavoro: il ritardo nei pagamenti aveva infatti fatto lievitare la somma dell'ennesimo prestito da saldare a 2400 euro. Alla fine, dopo aggressioni fisiche varie, l'uomo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che hanno ricostruito l'accaduto, presentandosi all'ennesimo incontro dove hanno incastrato il presunto usuraio.

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Montesilvano, giovane trovato morto all’interno della Stella Maris

Un giovane e' stato trovato morto all'interno dello Stella Maris, l'ex colonia che si trova sul lungomare di Montesilvano, usata come ricovero da senzatetto e disperati. Il corpo e' di un giovane 25enne del posto; e' stato trovato all'ultimo piano dell'edificio. Poco chiare al momento le cause della morte. L'allarme e' stato dato da alcuni senzatetto presenti nella struttura. Sul posto sono intervenuti il 118, con l'ambulanza medicalizzata, e i Carabinieri, per gli accertamenti. Da quanto riferito ai soccorritori da alcune persone presenti nell'edificio, il giovane nella notte dormiva con respiro pesante e affannoso. Il 25enne si era allontanato da casa da un po' di tempo e i suoi problemi con la droga erano noti anche ai famigliari. La vicenda riaccende i riflettori sullo stato di degrado in cui versa lo Stella Maris.

«Sono profondamente colpito per la vita spezzata di un ragazzo, a causa della droga, ritrovato nell’ex colonia Stella Maris. Al di là delle sterili polemiche seguite alla diffusione della notizia, finalizzate ad accusare questa o quella Amministrazione per la mancata riqualificazione della struttura, nessuno ha avuto la sensibilità di rivolgere un pensiero verso quel giovane». Così il sindaco Francesco Maragno commenta la notizia del ritrovamento di un ragazzo senza vita all’interno della ex colonia di Montesilvano. «Sembra che il destino delle mura, per quanto prestigiose, conti di più della vita di un essere umano -  prosegue il primo cittadino -. In questa tragedia quello su cui invece dovremmo riflettere è sulla inettitudine di una società del 21° secolo che non è ancora in grado di dare una speranza ai nostri giovani e di difendere quelli più fragili, ma non per questo meno meritevoli di attenzioni, come il ragazzo ucciso dalla droga. Il mio pensiero di cordoglio va alla famiglia di quel giovane perché possa essere forte di fronte a questa immensa tragedia. Oggi ancor più di ieri siamo convinti della bontà del progetto di rivalorizzazione e riqualificazione della struttura che stiamo portando avanti da mesi, coinvolgendo l’Accademia delle Belle Arti di Roma e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. L’auspicio -  conclude Maragno -  è che Provincia e Regione convergano sulla nostra progettualità, fondata su una significativa sostenibilità economica, per rendere Stella Maris un centro di altissima specializzazione per le arti visive e nella progettazione di arti applicate per tutte le Accademie delle Belle Arti italiane, uno spazio di rinascita dell’arte, che da luogo di disperazione, possa diventare luogo rilancio dell’intero territorio.

 

 

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