Cronaca

Processo per la discarica di Bussi, attesa per la sentenza d’Appello

Il 17 febbraio, e' attesa la sentenza del processo in Corte d'Assise d'Appello all'Aquila sulla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino della Montedison. A stabilire la data della sentenza era stato il presidente del consiglio del collegio, Luigi Catelli, al termine dell'udienza dello scorso 3 febbraio. Diciannove gli imputati, accusati di avvelenamento e disastro ambientale. Dopo alcuni rinvii a causa della neve, l'ultimo appuntamento c'e' stato lo scorso 7 febbraio, quando e' stata la volta delle repliche delle difese.

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Prostituzione in un night di Alba Adriatica, tre condanne

Con tre condanne per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e due assoluzioni "per non aver commesso il fatto" il Tribunale di Teramo ha messo la parola fine, in primo grado, alla vicenda giudiziaria che vedeva imputate cinque persone per la presunta prostituzione all'interno del night club "La Bussola" di Alba Adriatica.

Ad essere ritenuti colpevoli di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione i gestori del night, uno condannato a due anni e due mesi, l'altra a un anno e sei mesi, oltre a un cameriere del locale, condannato a due anni e due mesi. I tre sono stati invece assolti dal reato di esercizio di casa di prostituzione, cosi' come sono stati assolti da ogni reato gli altri due imputati, per i quali l'assoluzione era stata richiesta dallo stesso pm Luca Sciarretta.

I fatti contestati ai cinque risalivano a un periodo tra fine 2010 e la primavera 2011, quando, secondo la Procura, nel night club si sarebbe svolta una vera e propria attivita' di prostituzione, con tanto di tariffario. Nel corso del processo sul banco dei testimoni sono sfilati numerosi clienti del locale.

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Crac Latterie Abruzzesi srl, condannato a 4 anni Angelo Allegrino

Con le accuse di sottrazione di scritture contabili e distrazione dalla massa fallimentare di beni, anche strumentali, per 422.588 mila euro, il Tribunale collegiale di Lanciano ha condannato a 4 anni di reclusione il noto imprenditore lattiero-caseario Angelo Allegrino (74 anni), di Lanciano, ex presidente di Confcommercio Chieti e presidente di Ascom Abruzzo, mentre per il figlio Luciano Allegrino(44) la pena e' stata a 3 anni e 8 mesi. I reati contestati erano inglobati nella bancarotta fraudolenta, in veste di amministratori di fatto, della societa' Latterie Abruzzesi. Il pm Andrea Papalia aveva chiesto 4 anni per Angelo Allegrino e 3,4 anni per il figlio. I difensori, gli avvocati Consuelo Di Martino e Antonella Fantini, preannunciano ricorso in Appello sostenendo l'estraneita' degli imputati alle accuse. "Gli Allegrino non erano i reali amministratori di fatto della societa'", dice la difesa. Per lo stesso procedimento, in sede gup, il 12 febbraio 2013, patteggio' 2 anni di reclusione, pena sospesa, Giuseppe Spadano, altro legale rappresentante, e venne ampiamente prosciolta un socio unico. Per la procura gli imputati avrebbero sottratto, con nocumento per i creditori, libro giornale, inventari, registri Iva acquisti-vendite dal 2007-2010, impendendo alla Curatela la ricostruzione del patrimonio e del movimento affari della fallita societa'. Inoltre distrazione dalla massa fallimentare di macchinari e altri impianti specifici, per 39.300 euro, distrazione dall'attivo fallimentare di merce per 383.288 euro dichiarati nel bilancio 2008 e ulteriore distrazione di cassa per 1.081 euro

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Cocaina venduta nel parcheggio dell’ospedale a Sant’Omero, 4 arresti

Dietro la frase "viene papà", pronunciata al telefono, si celava il via libera alla fornitura di cocaina o hashish, a seconda dell'ordine, che veniva gestita da padre e due figli di nazionalita' albanese, con la complicita' di un quarto soggetto, un 42enne di Sant'Omero. Tutti molto ben inseriti sul mercato se e' vero che il traffico scoperto dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Teramo, diretti dal capitano Roberto Petroli e coordinati dal procuratore Antonio Guerriero, avrebbe fruttato nel corso dell'ultimo anno qualcosa come 300mila euro di ricavi. I quattro sono stati arrestati nella notte, nell'operazione condotta dai militari teramani e da quelli della Tenenza di Borgomanero dove il padre e uno dei due figli si erano nel frattempo trasferiti, da San Nicolo' a Tordino, nel comune di Teramo, dove il nucleo risiedeva da tempo.

Il 42enne e' stato immortalato mentre cedeva la droga nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero.

L'inchiesta, partita sulle tracce dei tre albanesi ha portato all'individuazione del santomerese, al quale vengono attribuite attivita' di spaccio in zona: le riprese delle telecamere di sorveglianza, ma soprattutto le intercettazioni ambientali dei carabinieri e le testimonianze dei clienti, lo hanno immortalato mentre cedeva lo stupefacente nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero e spesso a diversi minorenni. 

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Trasporto disabili, aperti i termini per ottenere i rimborsi delle spese a Montesilvano

«C’è tempo fino al 3 marzo per presentare le domande per ottenere il rimborso delle spese sostenute per il servizio di trasporto disabili». Lo dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Ottavio De Martinis che specifica: «Abbiamo pubblicato il nuovo avviso relativo ai contributi per supportare coloro che, non avendo potuto usufruire del servizio di trasporto disabili erogato dal Comune, grazie alle convenzioni sottoscritte con la fondazione Papa Paolo VI e con l’ente ecclesiale Don Orione, hanno sostenuto delle spese di viaggio per raggiungere i centri riabilitativi. I rimborsi saranno erogati per il secondo semestre 2016».

I rimborsi vengono stanziati secondo i parametri previsti per la compartecipazione al costo del trasporto da parte degli utenti che usufruiscono del servizio comunale. Il rimborso viene calcolato sulla base di 11 fasce reddituali. A coloro con un reddito ISEE entro i 7500 euro spetterà un rimborso di 6.25 € a trasporto (andata e ritorno). Il rimborso minimo, invece, è pari a 1.75 € a trasporto per quanti hanno un reddito ISEE superiore ai 14.250 euro. Per il primo semestre sono stati erogati 5000 euro, ad un totale di 14 utenti, in proporzione alla situazione economica di ciascuno.

I soggetti che intendono beneficiare del contributo devono inoltrare la domanda al Comune, compilando il modulo scaricabile anche dal sito istituzionale, allegando motivata dichiarazione del richiedente che attesi l’impossibilità di fruizione del servizio erogato dal Comune; la certificazione relativa alla sussistenza dell’handicap grave ai sensi della legge 104; la certificazione rilasciata dal centro di riabilitazione attestante il numero delle sedute effettuate; l’attestazione ISEE del nucleo familiare; un documento di identità; il codice fiscale e il codice IBAN. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio DisAbili dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 o chiamando lo 0854481364.

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Cade a Rosciano, in gravi condizioni un ciclista

Un ciclista di 59 anni, C.L., di nazionalita' straniera, e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale civile di Pescara dopo essere stato soccorso dai sanitari del 118, allertati da una telefonata che segnalava un uomo a terra. Al loro arrivo intorno alle 8.30, sulla strada nei pressi del Ponte del Fiume Nora, nel territorio comunale di Rosciano, i soccorritori hanno rinvenuto il ciclista a terra ferito e in stato di incoscienza. Vista la gravita' delle condizioni, l'uomo e' stato inizialmente stabilizzato e poi intubato sul posto, e poi trasferito con l'elicottero del 118 all'ospedale civile di Pescara in codice rosso per un vasto trauma cranico. 

Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della Stazione di Rosciano, il 59enne operaio di nazionalita' romena, mentre era sulla sua bicicletta, per cause da accertare, ha perso il controllo, cadendo a terra e andando a sbattere violentemente contro un palo pubblicitario. Portato in elisoccorso all'ospedale di Pescara, dopo le prime cure, l'uomo e' stato trasferito nel reparto di Rianimazione dove si trova in prognosi riservata

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Monossido di carbonio, 17 persone salvate in 3 mesi coi rilevatori 118

Sono state 17 in poco piu' di tre mesi le persone intossicate dal monossido di carbonio individuate e trattate in tempo dal Sistema 118 della Asl Lanciano Vasto Chieti grazie ai nuovi rilevatori ambientali di monossido fatti acquistare dalla Direzione aziendale e messi a bordo di tutte le ambulanze del soccorso sanitario. Delle persone soccorse, 11 sono state trasportate nei centri iperbarici fuori Abruzzo e curate con successo. I rilevatori portatili, con sistemi di allarme visivi e acustici, preservano anche la salute degli operatori del 118 quando intervengono in locali saturi di sostanze nocive. "Il monossido di carbonio - spiega il direttore del 118 della provincia di Chieti Dante Ranalletta - e' un gas inodore e incolore che deriva dalla combustione incompleta degli idrocarburi. Soprattutto nel periodo invernale e' una delle cause piu' frequenti di morte per intossicazione inalatoria. Si verifica tipicamente per malfunzionamento dei sistemi di riscaldamento domestico ovvero incendi, caminetti a legna o a carbone e caldaie a cherosene, o per ventilazione non adeguata delle automobili. I meccanismi su cui si basa la tossicita' coinvolgono lo 'spiazzamento' dell'ossigeno dall'emoglobina poiche' il monossido ha maggiore affinita' per l'emoglobina rispetto all'ossigeno, provocando la riduzione del rilascio di ossigeno ai tessuti". I segni e sintomi, spesso confusi con influenza, vanno da crampi addominali, vertigini, crisi epilettiche, aritmie, ipotensione arteriosa fino al coma e tendono a correlarsi con la concentrazione della carbossiemoglobina nel sangue. La diagnosi di intossicazione e' facilitata dalla contemporanea presenza di sintomi compatibili in piu' persone, presenti nello stesso luogo.

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Incidente stradale sulla tangenziale, ferito noto avvocato

Un noto avvocato pescarese P.M. di 64 anni, e' finito in ospedale per le lesioni riportate in seguito ad un incidente stradale avvenuto nella notte a Pescara. Il professionista era alla guida della sua Mercedes sulla variante alla Ss16 che collega Montesilvano a Francavilla al mare, quando all'uscita San Silvestro ha perso il controllo del mezzo, che e' finito sopra al guardrail. Sul posto sono intervenuti 118 e Vigili del Fuoco. Dei rilievi si e' occupata la Polizia stradale di Pescara. L'avvocato e' ricoverato nel reparto di Neurochirurgia, in prognosi riservata

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Mostra foto porno a una minorenne, arrestato in Abruzzo

Il Gip di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 64 anni, di Casoli ritenuto responsabile di corruzione di minorenne. Il reato consisterebbe nel fatto che l'uomo avrebbe mostrato ad una minore di 14 anni che viaggiava sullo scuolabus materiale pornografico inducendola a compiere atti sessuali. Le indagini condotte dalla compagnia carabinieri di Lanciano e stazione di Casoli, sono partite a seguito della denuncia dei genitori della ragazzina.

A seguito delle risultanze investigative l'indagato, tra febbraio e agosto 2016, abusando delle funzioni di incaricato di servizio pubblico e approfittando della naturale ingenuita' della bambina a lui affidata per ragioni di vigilanza e custodia le avrebbe inviato video pornografici sul suo cellulare inducendola a compiere atti sessuali e in particolare a ritrarsi nuda e a masturbarsi chiedendo poi l'invio delle immagini sul proprio telefonino. Le indagini, coordinate dal Pm Rosaria Vecchi, proseguono per accertare se vi sono analoghi episodi nei confronti di altri minori. Nell'ordinanza cautelare il Gip rimarca "l'estrema gravita' dei fatti da parte dell'indagato che strumentalizzando la propria attivita' lavorativa, finalizzata a rendere un servizio alla collettivita', si sarebbe procacciato di soddisfare le sue turpi deviazioni sessuali"

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Protesi difettose per l’anca, chiesta l’archiviazione a Teramo

A tre anni dall'apertura, da parte della Procura di Teramo, di un fascicolo per lesioni colpose in merito alla vicenda delle protesi difettose all'anca della Depuy, il pm Stefano Giovagnoni ha chiesto l'archiviazione del fascicolo. Nel corso delle indagini, infatti, non sarebbero emerse responsabilita' perseguibili ne' in merito alla catena di sorveglianza, ne' in merito all'iter autorizzativo della messa in commercio del prodotto.

La DePuy, dopo aver rilevato il difetto, era immediatamente intervenuta ritirando il prodotto dal mercato e avvisando gli enti competenti a partire dal Ministero. E lo stesso Ministero e le Asl, nello specifico quella teramana, si erano attivate richiamando i pazienti per i controlli del caso. Le indagini si erano concentrate anche sull'iter dell'autorizzazione in commercio delle protesi incriminate, con la consulenza affidata al professor Roberto Lombardi che aveva fatto emergere l'assenza di studi ed accertamenti, come disposti dalla normativa in vigore, sull'eventuale rilascio di materiali pesanti da parte delle protesi e quindi la loro tossicita'. Un aspetto che avrebbe potuto configurare delle eventuali responsabilita' a carico dell'azienda e del Ministero, ma solo se all'epoca fosse stato prevedibile, attraverso le conoscenze mediche e tecniche dell'epoca e quindi i relativi studi, che quelle protesi avrebbero potuto causare danni ai pazienti. Aspetto, quest'ultimo, mai emerso nel corso delle indagini. 

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