Due uomini armati e a volto coperto, ieri sera, hanno rapinato un supermercato di Celano. I due hanno fatto irruzione nell'esercizio commerciale intorno all'orario di chiusura, minacciando il proprietario e la commessa con pistole e facendosi aprire la cassaforte dove era custodito l'incasso della giornata. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della locale stazione per ricostruire le identita' dei due. Al momento si stanno visionando i filmati estrapolati dalle telecamere di sicurezza installate nel supermercato e intorno la zona e si sta quantificando il bottino portato via dai due.
Leggi Tutto »Montesilvano, due persone provano a rientrare a via Ariosto e vengono arrestate
Attimi di tensione, nella notte, a Montesilvano, dove un gruppo di una ventina di persone e' entrato all'interno delle palazzine di via Ariosto sgomberate e murate due giorni fa nell'ambito di un maxi blitz interforze. Gli stranieri avevano gia' forzato gli accessi, murati in seguito alle operazioni di sgombero. Alla vista delle forze dell'ordine hanno opposto resistenza e lanciato oggetti vari. Il bilancio e' di due persone arrestate. Si tratta di 24enne originario del Senegal e di un 26enne della Guinea. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, ma e' stato necessario l'intervento di altri equipaggi, supportati anche dai militari della Compagnia di Pescara e dalla Polizia del capoluogo adriatico, per riportare la situazione alla calma. Il cosiddetto 'ghetto' e' stato di nuovo sgomberato e i presenti sono stati allontanati. La condotta assunta dai due arresti e' al vaglio dell'autorita' giudiziaria di Pescara. Il pm Silvia Santoro ha disposto che vengano trattenuti nelle camere di sicurezza del Comando Compagnia Carabinieri di Montesilvano
Leggi Tutto »L’Aquila, sequestro di 900 mila euro alla curatela di un’impresa
La squadra Mobile della Questura dell'Aquila ha sequestrato circa 900 mila euro dal conto della curatela fallimentare dell'impresa edile vicentina Steda Spa, gia' impegnata in lavori di ricostruzione post-terremoto 2009 e al centro dell'inchiesta "Do ut des" della procura della Repubblica aquilana su presunte tangenti negli appalti privati, scoppiata nel 2014, tanto da portare alle dimissioni dell'allora vice sindaco, Roberto Riga, indagato, e attualmente in fase di istruttoria dibattimentale. A eseguire le misure della Mobile aquilana, diretta da Tommaso Niglio, e' stata la sezione Reati contro il patrimonio. Il sequestro, considerato rilevante nel settore, nasce su mandato del sostituto procuratore David Mancini nell'ambito di una nuova inchiesta penale per appropriazione indebita, al momento contro ignoti. L'indagine e' partita da un esposto dell'azienda aquilana Silva, che accusa la Steda di appropriazione indebita per aver incassato il quarto e quinto stato di avanzamento dei lavori (Sal) della commessa per l'intervento di ristrutturazione di Palazzo Carli, sede dell'Universita', per oltre 1 milione di euro. Steda e Silva erano in Ati su questo lavoro post terremoto. L'indagine dovra' dimostrare anche i motivi per i quali il Comune ha pagato il Sal alla Steda nonostante, come scrivono i legali della Silva nella denuncia, la ditta del capoluogo avesse comunicato ai funzionari dell'ente che c'erano decreti ingiuntivi per spettanze non pagate da Steda a Silva. Com'e' noto, secondo il castello accusatorio di "Do ut des", la Steda sarebbe stata imposta come partner dagli ex amministratori, finiti ai domiciliari, alla ditta Silva, che aveva avuto alcuni incarichi, tanto che si procedette a una associazione temporanea d'impresa (Ati). E proprio su questa circostanza punta, secondo quanto appreso da fonti giudiziarie, la difesa dell'amministrazione comunale, chiamata in causa in questo nuovo filone: Steda di quella Ati era capogruppo, percio' e' a quell'impresa che sono stati indirizzati i pagamenti, il ragionamento.
Leggi Tutto »Incidente agricolo a Pescara, ferito 87enne
Un uomo di 87 anni di Pescara, F.S., e' rimasto ferito in modo serio nel pomeriggio in un incidente agricolo accaduto in localita' S. Silvestro di Pescara. A lanciare l'allarme alla sala operativa del 118 e' stata una donna richiamata dalle urla in lontananza dell'anziano. E' stata cosi' fatta arrivare in zona una ambulanza del 118 con i sanitari e i vigili del fuoco che sono riusciti dopo poco a rintracciare l'agricoltore che era finito sotto una motozappa, in una zona di terreno molto piuttosto ripida. L'87enne e' stato prima recuperato, poi stabilizzato sul posto e successivamente ricoverato all'ospedale di Pescara dove i sanitari gli hanno riscontrato un politrauma da schiacciamento. Al momento dei soccorsi l'agricoltore era cosciente.
Leggi Tutto »Pescara, giovane denunciato con farmaci dopanti
Fermato per un controllo, viene trovato in possesso di un grosso quantitativo di anabolizzanti e, di conseguenza, viene denunciato dai Carabinieri. Non contento, appena lascia la caserma viene sorpreso a cedere le sostanze dopanti, contenute in uno shopper da supermercato, ad un'altra persona. Protagonista dell'episodio, avvenuto a Pescara, e' un body builder 27enne della provincia di Teramo, arrestato dai Carabinieri del Nas di Pescara per commercializzazione di farmaci dopanti. Il giovane e' stato fermato per un controllo dai Carabinieri della Stazione di Pescara Scalo. Nella sua auto i militari hanno trovato alcune confezioni di farmaci notoriamente anabolizzanti, tra i quali il trenbolone e il testosterone. Il giovane, frequentatore di palestre, non ha fornito motivazioni plausibili sul possesso di un cosi' cospicuo quantitativo di sostanze anabolizzanti. Sono intervenuti in supporto gli ispettori Antidoping in servizio al Nas di Pescara che, da subito, hanno accertato come tutti quei farmaci, provenienti peraltro da circuiti esteri ed illegali, non potevano essere per uso personale. I farmaci sono stati sequestrati e il giovane denunciato. Non appena il 27enne ha lasciato la Caserma, i Carabinieri del Nas hanno osservato ogni suo movimento per le vie della citta'. Nei pressi di un supermercato, il ragazzo si e' avvicinato ad un veicolo ed ha consegnato al conducente uno shopper per la spesa. E' cosi' scattato un nuovo controllo dei Nas, supportati dai colleghi del Radiomobile di Pescara. Nella perquisizione ai due sono state trovate alcune centinaia tra fiale e pasticche di sostante farmacologicamente attive ad azione dopante e anabolizzante: trenbolone, testosterone e ormone della crescita. Sono quindi scattate le manette per il giovane, responsabile di commercializzazione di farmaci dopanti attraverso canali diversi da quelli ufficiali. Nel veicolo dell'acquirente, un professionista in arti sanitarie del pescarese, i militari hanno trovato sostanze per le quali e' stato segnalato all'autorita' giudiziaria.
Leggi Tutto »Carlo Masci entra nel Consiglio Direttivo dell’IcraNET
Il consigliere Carlo Masci sostituira' l'ex sindaco Carlo Pace quale componente indicato dal Comune di Pescara per il Consiglio Direttivo dell'IcraNET, la carica e' a titolo gratuito. Il consigliere e' stato nominato dal sindaco Marco Alessandrini ieri su indicazione del responsabile del Centro professor Remo Ruffini a causa della scomparsa di Pace, che ne e' stato lo storico componente. "Ho accolto con molta naturalezza la proposta del professor Ruffini per la nomina di Carlo Masci - cosi' il sindaco Marco Alessandrini - Una sostituzione che arriva dopo la prematura scomparsa di Carlo Pace, che dell'IcraNET era orgoglioso e fiero e che considerava questo speciale ambito di studio, ricerca e internazionalita' che lui ha visto nascere e crescere, un'occasione di sviluppo per la nostra citta'. Sono sicuro che il nome di Carlo Masci indichi continuita' di impegno in tal senso e sono anche certo che in tale ruolo sapra' incarnare il valore lavoro e della passione profuse da Pace nel rappresentare la citta' in seno ad un organismo che dialoga con il mondo e porta il nome di Pescara in consessi di altissimo prestigio". "A Masci - conclude il sindaco - va il mio piu' sincero buon lavoro, perche' possa continuare la via tracciata dal suo predecessore e aggiungere il contributo innovativo della visione con lui condivisa sin dall'inizio della storia dell'IcraNET a Pescara, di cui Pace fu un determinato e concreto fautore".
Leggi Tutto »Sanità, innovativa tecnica anestesiologica all’ospedale di Teramo
Innovativa tecnica anestesiologica all'ospedale 'Mazzini' di Teramo per quattro interventi chirurgici di asportazione della ghiandola mammaria, mastectomia totale, per tumore della mammella su tre donne e un uomo affetti da patologie cardiache e respiratorie che rendevano altamente a rischio l'uso della metodica anestesiologica standard. La tecnica di anestesia prevede il blocco delle strutture nervose che decorrono tra i muscoli pettorali con l'utilizzo di anestetico locale e sotto guida ecografica. Con tale sistema la paziente puo' essere sottoposta all'intervento invasivo di asportazione della ghiandola mammaria da sveglia senza sentire alcun tipo di dolore. "Tale blocco dei nervi sensitivi della mammella rappresenta una nuova generazione anestesiologica meno invasiva - dice la Asl di Teramo - ed offre una alternativa efficace e sicura alle tecniche convenzionali. Proprio al fine di rendere tale nuova metodica piu' efficiente ed efficace e' stato organizzato dal dott. Roberto Berrettoni, responsabile della UOS di terapia del dolore, un corso teorico pratico con il dott. Andrea Tognu', anestesista del Rizzoli di Bologna, che ha permesso al personale medico ed infermieristico del nosocomio teramano di migliorare le proprie performance su tale tema". I quattro interventi chirurgici sono stati eseguiti in stretta collaborazione dall'equipe anestesiologica del dott. Stefano Minora, responsabile della Unita' Operativa di Anestesia e Rianimazione con l'equipe di chirurgia senologica del dott. Maurizio Brucchi. I vantaggi sono evidenti ed importanti soprattutto per la paziente che vede ridurre il rischio operatorio, viene riabilitata immediatamente e gia' subito dopo l'intervento puo' alimentarsi ed essere dimessa il giorno successivo all'intervento stesso. Tra l'altro la ridotta ospedalizzazione determina anche una riduzione dei costi per l'azienda.
Leggi Tutto »L’Aquila, evacuate 23 famiglie dal Progetto CASE
Ventitre' famiglie aquilane per complessive 67 unita' sono state fatte evacuare nel primo pomeriggio di oggi dagli alloggi antisismici del progetto C.a.s.e. di Coppito 2 per infiltrazioni d'acqua che hanno reso le strutture a rischio di stabilita'. A disporre l immediato allontanamento dagli alloggi antisismici provvisori - realizzati dopo il terremoto dell'Aquila del 2009, con 309 vittime e migliaia di feriti - la dirigente comunale, Enrica De Paulis, dopo un controllo di ordinaria manutenzione nel corso del quale e' stato trovato il piede delle travi portanti di legno marcio per un'infiltrazione di acqua piovana. Secondo la dirigente tale danno risalirebbe al momento della realizzazione del manufatto in quanto non sarebbe stata messa la guaina a protezione dei primi 20 centimetri dell'intonaco esterno. Al momento i cittadini sono stati ospitati in via temporanea all'hotel Amiternum, altri hanno scelto di alloggiare da parenti ed amici. Secondo la dirigente comunale, entro lunedi' gli sfollati troveranno adeguata sistemazione in altre strutture temporanee sicure. I controlli verranno estesi in altre new town, ben 19 quelle realizzate dal governo Berlusconi dopo il sisma. Recentemente il Gup del tribunale dell Aquila, Guendalina Buccella, ha disposto il trasferimento a Piacenza del processo per il crollo del balcone nella palazzina del Progetto Case di Cese di Preturo, che ha innescato il sequestro di altri 800 balconi con le stesse caratteristiche, secondo l'accusa realizzati con materiale scadente e difetti di costruzione. Nella citta' emiliana e' in atto un altro processo per il filone di inchiesta legata al legno utilizzato da un'azienda piacentina. Sono 37 gli indagati per il crollo avvenuto nel settembre 2014 a Cese di Preturo. A chiedere il trasferimento del processo, per incompetenza territoriale, sono stati gli avvocati difensori di uno degli imputati, Giampaolo Paraboschi, direttore generale dell'azienda piacentina Safwood, ditta fornitrice del legno per la costruzione del balcone crollato. Considerando dunque che i maggiori reati del complesso procedimento, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture, secondo gli inquirenti sarebbero stati commessi a Piacenza, il Gup ha adottato questa decisione. A Cese di Preturo c'e' uno dei 19 quartieri del progetto C.a.s.e., il mega insediamento abitativo post terremoto per dare un tetto a circa 16 mila aquilani sistemati in circa 4.500 alloggi prefabbricati antisismici.
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Apre la pagina web dedicata al progetto “URPinRETE”
Per l'Abruzzo, è attiva da oggi la pagina web dedicata al progetto "URPinRETE", la finalità che punta a far interagire con scambio di informazioni l'Urp (ufficio relazioni con il pubblico) regionale e gli enti locali del territorio, dotati di Uffici Relazioni con il Pubblico. Il progetto è stato approvato con DGR numero 239 del 4.5.2017. I Comuni interessati ad aderire al progetto possono compilare la scheda di adesione pubblicata sulla pagina web urp.regione.Abruzzo.it/urp-in-rete nella sezione "Documenti e modulistica", ed inviarla al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: urp@pec.regione.Abruzzo.it. La pagina dedicata conterrà le informazioni suddivise in aree tematiche riguardanti il lavoro, i bandi, il sociale, la cultura, l'ambiente, il territorio ed altro. I cittadini avranno, così, la possibilità di usufruire di più canali di comunicazione e saranno informati sui servizi offerti dagli enti aderenti. Sono previsti, anche incontri sul territorio tra la Regione Abruzzo ed i comuni che aderiscono al progetto per avviare un confronto sulle necessità dei cittadini e del territorio.
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, la difesa del sindaco chiede lo spostamento del processo a L’Aquila
"Si chiede alla Procura della Repubblica di Pescara, che indaga per omicidio colposo, di declinare la propria competenza in favore di quella della Procura della Repubblica dell'Aquila, competente per il reato piu' grave di disastro". Con queste parole, affidate ad una nota, i legali Cristiana Valentini, Massimo Manieri e Goffredo Tatozzi, difensori del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, del tecnico comunale Enrico Colangeli e del Comune di Farindola, presentano istanza alla Procura di Pescara affinche' tutte le indagini sul disastro dell'Hotel Rigopiano passino alla Procura dell'Aquila. "E' proprio a L'Aquila, infatti - scrivono gli avvocati - che si sono realizzate le condotte del reato piu' grave di disastro. Tale competenza - aggiungono Valentini, Manieri e Tatozzi - attrae anche la cognizione dei reati di omicidio colposo". ll 12 maggio scorso i tre legali avevano presentato una denuncia, contro la Regione Abruzzo, per "disastro valanghivo doloso", presso la Procura dell'Aquila. Al centro della denuncia, la mancata realizzazione della Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv), che, a giudizio della difesa di Lacchetta e Colangeli, e del Comune di Farindola, "la Regione Abruzzo era tenuta a realizzare sulla base della legge 170 del marzo 2014" e che, sempre secondo i tre legali, "se fosse stata realizzata, avrebbe evitato il disastro costato la vita a 29 persone". La Procura di Pescara, invece, e' titolare dell'inchiesta per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e atti omissivi in materia di sicurezza del lavoro, che vede indagati Lacchetta e Colangeli, insieme al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, al direttore dell'albergo Bruno Di Tommaso e ai due funzionari della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio. I tre avvocati chiedono che l'intera inchiesta passi a L'Aquila, esprimendo i propri timori per un possibile conflitto di competenze tra Procure. "Si apprende che la Procura della Repubblica dell'Aquila ha ritenuto di dover trasmettere il fascicolo aperto dopo la denuncia presentata dagli scriventi il 12 maggio, alla Procura di Pescara, in quanto Procura attualmente procedente sui fatti di Rigopiano - rilevano Valentini, Manieri e Tatozzi - Al fine di evitare futuri conflitti di competenza, con inevitabile ritardo nell'accertamento di reati cosi' gravi, i sottoscritti difensori hanno presentato alla Procura di Pescara una istanza volta alla risoluzione del potenziale futuro conflitto".
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