Cronaca

Fugge dai carabinieri e scappa per le campagne

Notte movimentata per i carabinieri della stazione di Cepagatti per un inseguimento conclusosi con la fuga di un uomo: intorno a mezzanotte i militari, che pattugliavano la zona di Villanova e Cerratina del Comune di Cepagatti, hanno notato una Fiat Punto aggirarsi apparentemente senza una precisa meta. I carabinieri, insospettiti, hanno intimato l'alt alla vettura, ma il conducente per tutta risposta, invece di frenare ha premuto sull'acceleratore per dileguarsi.

Dopo un inseguimento a forte velocità, la Punto è uscita di strada. Il conducente pero' non si e' perso d'animo ed e' riuscito ad uscire dal veicolo, dandosi alla fuga a piedi per le campagne circostanti e, complice il buio, facendo perdere le proprie tracce. L'autovettura e' invece risultata oggetto di furto denunciato ad inizio novembre in provincia di Ravenna. Nei giorni scorsi i carabinieri avevano intercettato nel pescarese una Audi A5 con una persona a bordo dopo un furto.

Sono in corso le indagini per identificare il conducente della Fiat Punto. Sempre nella serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un 44enne di Mosciano Sant'Angelo che, nonostante fosse sottoposto alla sorveglianza speciale di soggiorno nel proprio comune, e' stato sorpreso in via Tiburtina nel cuore della notte. Arrestato, e' stato ristretto nelle camere di sicurezza della caserma di viale d'Annunzio. 

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Accusato di violenza sessuale, assolto dominicano

A giugno era finito a processo con l'accusa di aver violentato, in piu' occasioni, nel corso di un anno, la fidanzata che conviveva con lui all'epoca minorenne: un'accusa per la quale il pm Enrica Medori aveva chiesto per l'uomo, un dominicano di 31 anni, una condanna a sei anni e quattro mesi, ma dalla quale il giovane e' stato assolto dai giudici del Tribunale di Teramo perche' il fatto non sussiste; assolti anche la sorella del 31enne, finita a processo con l'accusa di minaccia, e la mamma, alla quale veniva contestato il reato di lesioni per aver aggredito in un'occasione la fidanzata del figlio. I fatti contestati al 31enne risalivano ad un periodo che andava da gennaio 2012 a febbraio 2013 quando secondo l'accusa la ragazza, che all'epoca conviveva con il giovane e la famiglia di lui e che da quella relazione ha avuto anche un figlio, sarebbe stata costretta in piu' occasioni a subire rapporti sessuali. Un'accusa che non ha retto in dibattimento, con i giudici che si sono presi 45 giorni per il deposito delle motivazioni. La ragazza, rappresentata dall'avvocato Marco Sgattoni, si era costituita parte civile nel processo.

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Via Rimini, De Martinis: “Eseguito sequestro preventivo di un appartamento”

«Anche questa mattina abbiamo posto un ulteriore tassello nel processo di riordino della situazione relativa alle case popolari di via Rimini». Lo afferma l’assessore Ottavio De Martinis che annuncia: «In collaborazione con l’Ater di Pescara e i Carabinieri, gli operatori della Polizia Locale hanno eseguito questa mattina il sequestro preventivo di un appartamento all’ultimo piano della palazzina 7 b. L’alloggio da diversi anni era stato occupato da una famiglia che senza alcun titolo era subentrata ai precedenti inquilini, regolarmente assegnatari dell’appartamento. Questa mattina, dunque, abbiamo portato a termine il sequestro preventivo che era stato disposto dal Giudice».

Durante le operazioni di sfratto, tuttavia, la famiglia ha prodotto danni all’abitazione, rimuovendo gli infissi. Questo non ha permesso la sua immediata consegna, nonostante fosse già stato individuato dall’ufficio comunale, il regolare assegnatario. «L’appartamento dovrà dunque essere murato, in attesa di eseguire le operazioni di ripristino. Questo purtroppo  -  conclude De Martinis - è l’ulteriore segnale dell’assoluta mancanza di rispetto delle regole e senso civico di chi, non solo occupa abusivamente un’abitazione, ma impedisce che chi ne ha realmente diritto ne entri in possesso. Non ci faremo scoraggiare da tutto questo e proseguiremo speditamente per ripristinare i giusti diritti di chi attende».

Nei prossimi giorni verrà eseguito anche un secondo sequestro preventivo. 

 

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