Cronaca

Vincita da 55 mila euro non riscossa nel Pescarese

Mancano solo 13 giorni per riscuotere la vincita da oltre 55mila euro: secondo le rilevazioni dell'Ufficio Premi di Sisal, il vincitore di San Valentino in Abruzzo Citeriore non si e' ancora presentato per la riscossione del premio realizzato presso il punto vendita Sisal Bar Tabacchi Panorama situato in via Trieste, 57 nel concorso n.32 di giovedi' 16 marzo 2017. L'intero comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore - 1.928 abitanti della provincia di Pescara in Abruzzo - si e' mobilitato. Si cerca il vincitore tra le strade, nei pressi della ricevitoria, sui social network, se ne parla tra i negozi. La giocata e' stata convalidata giovedi' 16 marzo alle ore 18.35 per un importo pari a 3 euro: un piccolo indizio per cercare di ricordare e non perdere l'occasione di riscuotere un premio che certo potrebbe contribuire a far pensare un po' piu' serenamente al futuro e, perche' no, magari a far pensare a una vacanza da sogno per quest'estate.

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Accusato di abusi sulla figlia, 45enne assolto a Teramo

Era finito a processo con l'accusa di aver costretto per anni la figlia a subire abusi sessuali. Un'accusa dalla quale questa mattina l'uomo, un 48enne residente in Val Vibrata, difeso dall'avvocato Tiziano Rossoli, e' stato assolto dal Tribunale di Teramo (presidente Flavio Conciatori, a latere Lorenzo Prudenzano ed Enrico Pompei), con la formula "perche' il fatto non sussiste".

I fatti contestati all'uomo, che doveva rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minore eta' della vittima e dal grado di parentela, risalivano ad un periodo compreso tra il 2007 e il 2014. Anni in cui,secondo l'accusa l'uomo, che avrebbe impedito alla figlia di coltivare amicizie e qualsiasi contatto con l'esterno, ad esclusione del lavoro in un bar, l'avrebbe costretta con continuita' a compiere atti sessuali e a subire palpeggiamenti.

Violenze che per l'accusa venivano commesse dietro minacce di morte, per impedire che la ragazzina potesse raccontare quello che le stava accadendo. Le indagini erano partire nel 2014, dopo che la ragazza si era rivolta ad un consultorio facendo scattare la denuncia ai Carabinieri. Accuse cadute in aula, con il Tribunale che questa mattina ha assolto l'uomo. Lo stesso pm di udienza, il sostituto Andrea De Feis, aveva chiesto l'assoluzione dell'uomo.

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Fossacesia, al via nuovi servizi per la raccolta differenziata. Sul lungomare aperto l’ecobox

Partiranno dal 05 giugno gli ulteriori servizi previsti nella nuova gestione del servizio di raccolta differenziata. Infatti a completamento del servizio di raccolta porta a porta, sarà attivato l’ecobox, la struttura fissa dove, chi è in possesso dell’apposita card, potrà conferire i rifiuti sempre nel rispetto delle regole della raccolta differenziata, senza tuttavia dover considerare i giorni di conferimento.

Questo tipo di struttura è a sistema elettrico ed è dotata di sensori per l’eliminazione degli odori e per il controllo dei livelli di riempimento dei cassonetti interni. La persona avente diritto dovrà semplicemente strisciare la propria card magnetica sull’apposito lettore e questo consentirà l’apertura automatica e simultanea di tutti gli sportelli divisi in raccoglitori per vetro, carta, plastica e lattine, indifferenziato e organico. L’ecobox a Fossacesia è stato ubicato nel parcheggio Lungomare Sud, nei pressi di Baya Verde ed è destinato solo alle attività produttive ed a coloro che abitano sul Lungomare di Fossacesia.

“La struttura sarà attivata con l’obiettivo di favorire una categoria specifica di cittadini e di utenze non domestiche e cioè chi ha dimostrate difficoltà nel conferimento della raccolta differenziata porta a porta o per iperproduzione – spiega Raffaele Di Nardo, Assessore all’Ambiente del Comune di Fossacesia – L’ecobox a Fossacesia marina ha lo scopo di far fronte al notevole aumento di rifiuti che si registra durante l’estate per l’incremento considerevole di popolazione che registriamo ogni anno”. Nello specifico, infatti, potranno usufruire dell’ecobox tramite apposita card, ritirabile a partire dal 3 giugno presso l’ecopoint ubicato al piano terra del palazzo municipale e aperto il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00, tutte le persone che abitano sul Lungomare non residenti e che, per il periodo di permanenza a Fossacesia, non siano in possesso di contenitori carrellati condominiali, tutti i residenti, sempre del Lungomare, che, per motivi di lavoro e/o studio o altro hanno domicilio altrove e che comunque non sono in possesso di contenitori carrellati condominiali, le persone, ugualmente del Lungomare, che presentano condizioni socio-sanitari particolari. La possibilità di usufruire delle ecobox sarà riservata anche alle utenze non domestiche presenti sul Lungomare di Fossacesia Marina e nello specifico a chi è privo di pertinenze private sufficienti al posizionamento delle attrezzature per la raccolta differenziata e a chi effettua iperproduzione di specifiche categorie di rifiuto (organico ed imballaggi). Novità anche per il servizio di raccolta differenziata aggiuntivo che, per le attività produttive prevede un passaggio aggiuntivo e che a partire sempre da lunedì 5 giugno, sarà totalmente operativo. A partire dalla metà di giugno presso l’ufficio turistico di Fossacesia Marina sarà possibile rivolgersi per ricevere informazioni, calendario e brochure sul servizio di raccolta rifiuti. Inoltre sempre a partire dalla metà di giugno, per far fronte all’aumento della popolazione che si registra durante il periodo estivo, saranno potenziati gli orari di apertura dell’ecopoint.

“Con queste nuove azioni andiamo a completare il ventaglio di servizi previsti dalla nuova gestione del sistema raccolta di rifiuti in capo alla Ecolan spa – dichiara il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – L’obiettivo è quello di portare ai massimi storici la percentuale di raccolta differenziata, così da rendere veramente pulita Fossacesia in un’ottica comunitaria di perfetta sostenibilità ambientale”.

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Vasto. Novità per il mondo dell’edilizia

“CONVENZIONI PER GARANTIRE LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE”

Novità per il mondo dell’edilizia. Il Sindaco: “Manutenzione del verde affidata ai privati

“Una convenzione blindata per garantire la corretta esecuzione delle opere pubbliche all’interno dei comparti edificatori ed, insieme, gestione del verde pubblico che è demandata ai privati”. Stamane, in una partecipata conferenza stampa tenutasi a Palazzo di Città, il Sindaco Francesco Menna ed il Dirigente del IV Settore, l’Avv. Stefano Monteferrante hanno presentato le novità che interesseranno il comparto cittadino dell’edilizia. Novità che hanno trovato spazio, per la prima volta, nella convenzione stipulata con la ditta “De Dominicis Architetture s.r.l.”.

“Ci siamo mossi – ha proseguito il primo cittadino – sul doppio binario della certezza della realizzazione di opere a scomputo e sull’adeguata manutenzione del verde pubblico. Un risultato che rappresenta una vera cesura con il passato, perché garantisce il rispetto dell’utilità pubblica su qualsivoglia opera di urbanizzazione privata.”

“Rispetto a come avvenuto finora – gli fa eco il Dirigente Monteferrante – le aree di verde pubblico cedute al Comune di Vasto verranno manutenute dai privati, sgravando l’ente comunale dai relativi adempimenti. Nelle convenzioni saranno apportate una serie di modifiche relative alle garanzie di corretta realizzazione delle opere pubbliche, cosa che in precedenza non accadeva. Le fideiussioni saranno poste a garanzia non solo dell’importo dei lavori da eseguire ma dell’intero quadro economico. Inoltre le nuove polizze saranno strutturate in modo tale da garantire maggiormente il Comune, allungando i tempi di prescrizione del credito vantato dall’ente ed, al contempo, impedendo all’istituto assicurativo la possibilità di esperire eccezioni di vario genere”.

La prima convenzione che presenta questi profili di novità è stata sottoscritta con l’impresa “De Dominicis Architetture s.r.l.”, rappresentata dall’Amministratore Simone De Dominicis, riguarda il comparto 24 del comprensorio K1, adiacente alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria del Sabato Santo.

 

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Tribunale di Lanciano, insediata nuovo procuratore Di Serio

Il nuovo procuratore di Lanciano Mirvana Di Serio, la prima donna a capo dell'ufficio inquirente frentano, si e' ufficialmente insediata oggi prendendo possesso dell'ufficio dinanzi al tribunale collegiale, presieduto da Maria Gilda Brindesi, presidente del Tribunale, e i giudici a latere Cleonice Cordisco e Cristina Di Stefano (pm Valentina D'Agostino). La Di Serio, 53 anni, di Alanno, che sostituisce Francesco Menditto, passato a Tivoli, giunge dalla procura di Pescara dove ha svolto per otto anni le funzioni di sostituto e dove e' giunta proprio da Lanciano dove aveva svolto le analoghe funzioni di sostituto per circa 11 anni, da giugno 1998 a luglio 2009. All'epoca la Di Serio arrivo' dalla procura di Vibo Valentia. Al termine della cerimonia d' insediamento la Di Serio ha detto "Torno volentieri un posto dove sono stata per anni e sono stata bene. Oggi torno e ritrovo collaboratori, colleghi e anche amici. Conosco i problemi della procura e del territorio e li affronteremo piano piano. Spero di soddisfare le esigenze di Giustizia dei cittadini. Cio' che mi e' maggiormente a cuore e' fare della procura una casa aperta. Gia' domani incontrero' le forze dell'ordine". La presidente Brindesi ha augurato buon lavoro al procuratore e auspicato "Il mantenimento degli ottimi rapporti di dialogo, collaborazione ed intesa tra tribunale e procura". Il presidente dell'ordine degli avvocati Silvana Vassalli ha rimarcato "Lanciano e' un caso unico in Italia dove in un Tribunale tutti gli organismi giudiziari sono rappresentati da donne. Continueremo in un percorso unito con obiettivi comuni ma con criteri diversi". Oltre che dal marito Lucio Luciotti, consigliere di Cassazione a Roma, il procuratore Di Serio e' stata accompagnata da Pescara delle sostitute Anna Rita Mantini e Anna Benigni. 

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Montesilvano, il Comune mura gli accessi della Stella Maris

Iniziati i lavori finalizzati alla chiusura dei varchi di accesso della Stella Maris, ex colonia che si trova sul lungomare di Montesilvano, spesso usata come ricovero di fortuna da senzatetto e tossicodipendenti. L'edificio, "da tempo inutilizzato, rappresenta una situazione di degrado e pericolo", scrive il sindaco nella relativa ordinanza. Nel complesso, infatti, solo poche settimane fa e' stato trovato il cadavere di un giovane del posto, morto per overdose, mentre ieri un cane non legato ha attaccato un agente di Polizia municipale, costringendolo a sparare. I lavori di muratura degli accessi hanno preso il via oggi e dovrebbero essere conclusi entro un paio di giorni dalla ditta incaricata dal Comune. Nell'ordinanza del sindaco, firmata ieri, si ricordano il "persistente degrado dello stabile", l'"occupazione da parte di persone senza fissa dimora", l'episodio della morte del giovane e quello di ieri. "La frequentazione dell'edificio da parte di persone senza fissa dimora, unitamente alle scarse condizioni igieniche e di sicurezza all'interno dello stesso", si legge nel provvedimento, possono essere "di pregiudizio per le persone e per la zona circostante". "Non si poteva aspettare piu' neanche un giorno", afferma l'assessore ai Lavori pubblici e Polizia locale, Valter Cozzi. Fino alla conclusione dei lavori, Polizia municipale e Polizia provinciale effettueranno dei pattugliamenti nell'area

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Montesilvano, le forze dell’ordine sgomberano via Ariosto

Maxi blitz interforze dall'alba a Montesilvano, nella zona di via Ariosto, dove vivono stranieri e, in particolare, senegalesi. Oltre 300, tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia municipale, gli uomini impegnato nello sgombero dei palazzi conosciuti come il 'ghetto' di via Ariosto. Le forze dell'ordine stanno dando esecuzione ad un'ordinanza del sindaco per questioni igienico sanitarie, firmata ormai da diversi mesi. Almeno un centinaio gli stranieri che sono stati fatti uscire. Poi il Comune provvedera' a murare la struttura. Durante le operazioni e' stata anche trovata della droga e del materiale contraffatto. Sul posto ci sono anche il sindaco Francesco Maragno, l'assessore ai Lavori pubblici e polizia locale, Valter Cozzi, ed i tecnici comunali.

Ventisette persone fermate, quattro quelle denunciate, di cui due per possesso di stupefacenti e due per resistenza a pubblico ufficiale: e' il bilancio dell'operazione interforze condotta stamani a Montesilvano per lo sgombero del cosiddetto 'ghetto' di via Ariosto. Delle 27 persone fermate, fa sapere la Questura di Pescara, undici sono state accompagnate al Comando Compagnia Carabinieri di Montesilvano e 16 in questura. La posizione dei fermati e' al vaglio del locale Ufficio Immigrazione. Le quattro persone sono state denunciate dalla squadra Mobile. Nel corso dell'attivita' sono state rinvenute una ventina di dosi di droga, tra hashish, marijuana e cocaina, oltre a diversi bilancini e attrezzi per il taglio dello stupefacente. L'Arma dei Carabinieri ha proceduto al sequestro di 139 grammi di marijuana, 67 grammi di hashish e sei grammi di cocaina. La Guardia di Finanza ha sequestrato 20mila articoli contraffatti tra capi di abbigliamento ed etichette, oltre a 1.500 cd. Nel frattempo proseguono le operazioni di muratura degli accessi di quattro palazzine, disposte dal Comune. Duecento le persone, soprattutto senegalesi, che vivevano negli edifici.

«Con la maxi operazione di sgombero delle due palazzine di via Ariosto condotta sin dalle prime luci dell’alba si pone fine ad una situazione rimasta irrisolta per oltre 20 anni, con residenti e turisti esasperati e ripetute denunce e tentativi falliti di eseguire gli sfratti da parte dei proprietari degli appartamenti». A parlare è il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno, che questa mattina ha seguito in prima persona il blitz di sgombero delle palazzine “Tillia” e “Viola” di via Ariosto che ha visto impegnate circa 300 persone tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Polizia Locale.

«Lo scorso novembre – ricorda il sindaco Maragno -  ho emesso un’ordinanza di sgombero delle palazzine alla luce del grave pericolo per l’incolumità pubblica e privata, soprattutto degli occupanti degli edifici, sia da un punto di vista igienico - sanitario che strutturale. Le palazzine erano divenute peraltro una vera centrale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla contraffazione. Queste ultime settimane sono state connotate da una lunga serie di tavoli tecnici in Prefettura, incontri con i proprietari degli immobili e con la comunità dei senegalesi che risulta la principale presenza all’interno delle Palazzine sgomberate. L’operazione di questa mattina dà esecuzione a quella ordinanza e agli oltre 6 mesi di lavoro costante, condotto in silenzio proprio per ottenere la maggiore efficacia della operazione. In questo periodo abbiamo inoltre lavorato per preparare al meglio gli occupanti degli appartamenti, dando loro anche il tempo necessario per individuare sistemazioni alternative».  

Ad affiancare le forze dell’Ordine anche la struttura comunale con tecnici e operai. «Abbiamo messo a disposizione  -  spiega ancora il primo cittadino – ditte di traslochi per rimuovere i materiali. Abbiamo coinvolto Formula Ambiente/Sapi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti generati nel corso dell’intervento. Subito dopo lo sgombero abbiamo avviato gli interventi di disinfestazione, sanificazione e muratura degli appartamenti per impedire occupazioni abusive. Via Ariosto – conclude il sindaco Maragno  - è uno dei luoghi nevralgici del territorio poiché a ridosso della zona turistica di Montesilvano. Questo sgombero, atteso da moltissimi anni, è stato possibile grazie all’ordinanza che abbiamo emesso alcuni mesi fa e all’intenso lavoro svolto in sinergia con la Prefettura e il comitato tecnico di sicurezza e ordine pubblico. A tal proposito voglio ringraziare il Prefetto dott. Francesco Provolo e tutte le forze dell’Ordine intervenute, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, nonché la Polizia Locale, che hanno gestito le operazioni di questa mattina e la fase organizzativa propedeutica ad essi, con la massima dedizione e professionalità».

Un durissimo colpo alla contraffazione, alla prostituzione, allo spaccio di droga e alla criminalita', fenomeni che danneggiano non solo i cittadini, ma anche la nostra economia, gia' messa a dura prova dalla crisi e da un inverno difficilissimo". Cosi' il presidente di Confartigianato Pescara e quello della categoria Commercio, Giancarlo Di Blasio e Massimiliano Pisani, commentano l'operazione interforze condotta a Montesilvano per lo sgombero del cosiddetto 'ghetto' di via Ariosto. L'associazione di categoria, che piu' volte ha lanciato l'allarme sull'abusivismo e sul degrado, esprime un plauso per il lavoro delle forze dell'ordine e invita tutti a "far si' che il loro impegno non sia vano". "Le forze dell'ordine - aggiungono Di Blasio e Pisani - adesso non devono essere lasciate da sole: lanciamo quindi un appello al sindaco di Montesilvano e a quello di Pescara affinche' vengano immediatamente predisposte delibere per impedire che, nel giro di poche settimane, si rinnovino fenomeni di questo tipo. Chiediamo inoltre maggiore comunicazione e intesa tra le Polizie municipali delle due citta', che, di fatto, rappresentano un unico centro urbano, cosi' da rendere le attivita' di contrasto all'illegalita' piu' efficaci". "Faremo di tutto per evitare che il lungomare, piazza della Rinascita e tutti i luoghi piu' turistici della citta' vengano invasi da abusivi e da finti mendicanti, che, spesso, fanno parte di precise organizzazioni criminali. Serve subito un tavolo di emergenza, con Confartigianato e tutte le altre associazioni di categoria. Se i nostri appelli resteranno inascoltati, soprattutto considerando l'estate alle porte, siamo pronti a iniziative di protesta, anche fino allo sciopero in piena stagione. Non resteremo in silenzio a guardare - concludono i presidenti - lo dobbiamo ai cittadini, ai commercianti e alle forze dell'ordine".

"Il sindaco di Montesilvano ha dimostrato il coraggio di cui ogni Primo Cittadino dovrebbe essere portatore nell'interesse della sua comunita', e l'azione compiuta rappresenta un valido deterrente per chiunque pensi di muoversi in citta' fuori dall'alveo di legalita', oltre che la garanzia che sul delicato tema dell'accoglienza degli extra-comunitari il Comune ha le idee chiare e si muove senza fare sconti a nessuno". Cosi' Carlo Masci, coordinatore provinciale FI e Armando Foschi, coordinatore provinciale FDI. "Anche coloro che nei mesi scorsi hanno strillato strumentalmente accusando il sindaco di immobilismo su questo argomento delicato dovranno ricredersi e riconoscere che il lavoro compiuto ha dato i suoi frutti e che oggi Montesilvano, grazie a un'amministrazione efficiente e lungimirante, di pochi annunci ma di grande sostanza, ha conseguito un risultato storico che certamente portera' vantaggi indiscussi all'intera area metropolitana". "Adesso - concludono -, il prossimo passaggio altrettanto fondamentale, sara' quello di liberare gli alberghi della Riviera dai richiedenti asilo in modo da permettere agli operatori turistici di svolgere la propria attivita' con rinnovato slancio e con la certezza di avere un'amministrazione attenta alle loro esigenze. Avanti cosi', complimenti e buon lavoro!"

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Scoperti 24 lavoratori in nero a Chieti, Vasto e San Salvo

Scoperti 24 lavoratori in nero, in seguito agli accertamenti condotti dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Chieti-Pescara, che hanno riguardato 17 attivita' commerciali operanti nelle zone di Vasto, San Salvo e Chieti. Al termine dei controlli sono stati deferiti all'autorita' giudiziaria sei datori di lavoro, mentre per nove aziende e' scattato il provvedimento di sospensione dell'attivita' imprenditoriale, in quanto occupavano in nero piu' del 20 per cento della forza lavoro. Sono state inoltre comminate sanzioni amministrative che complessivamente ammontano a 66mila euro. Nell'insieme sono state passate al vaglio 67 posizioni lavorative e dunque piu' di un lavoratore su tre e' risultato privo di regolare contratto. In un ristorante-pub di Chieti, in particolare, gli ispettori del lavoro hanno trovato intenti al lavoro 9 dipendenti, di cui 7 sono risultati occupati in nero. Si e' quindi proceduto al provvedimento di sospensione dell'attivita' imprenditoriale e per queste irregolarita' riscontrate sono state comminate sanzioni per 21mila euro. Per quanto riguarda invece la zona di Vasto e San Salvo, i datori di lavoro deferiti all'autorita' giudiziaria sono stati 6. Nello specifico, in un'azienda di ristorazione sono stati trovati al lavoro 2 lavoratori privi di permesso di soggiorno e in cinque locali sono state riscontrate violazioni in materia di controllo a distanza dei lavoratori. La maggior parte delle aziende ha immediatamente provveduto a regolarizzare la propria posizione al fine di garantire la pronta riapertura dei locali. L'iniziativa rientra nei programmi speciali di vigilanza eseguiti dal Gruppo Carabinieri per la tutela del lavoro di Roma, insieme ai Nuclei Carabinieri e ai funzionari ispettivi operanti preso le sedi dell'Ispettorato del Lavoro di Chieti e Pescara.

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Pescara, uomo muore un mese dopo incidente stradale

Morto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale del capoluogo adriatico, a distanza di un mese dall'incidente stradale in cui era rimasto gravemente ferito, un 51enne di Pescara, Massimiliano Scuderi. L'uomo, membro del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, lo scorso 29 aprile era sul suo scooter che si era scontrato con un'automobile all'incrocio tra via Rigopiano e via Paolini. Nell'ultimo mese e' stato ricoverato in Rianimazione, ma le sue condizioni non sono mai migliorate, fino al decesso, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. Dei rilievi dell'incidente si era occupata la Polizia municipale di Pescara.

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Rogo doloso in palazzina a Pescara, sei intossicati

E' di sei persone leggermente intossicate il bilancio di un incendio doloso che la notte scorsa, intorno alle tre, ha interessato il vano ascensore di uno stabile di via Rio Sparto 15, nel quartiere S. Donato a Pescara. Una volta scattato l'allarme, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del vicino Comando di viale Pindaro che, unitamente agli agenti della Polizia di Stato hanno prontamente provveduto a domare il rogo e a far uscire le persone dalle case, e in particolare alcuni anziani con problemi di deambulazione. Anche quattro agenti sono stati medicati sul posto per una leggera intossicazione, mentre un vigile del fuoco ha riportato un trauma ad un ginocchio. Personale della Misericordia ha poi allestito un tendone di primo soccorso. Secondo le prime indagini l'incendio sarebbe di origine dolosa. Due settimane fa in via Lago Di Capestrano il black out della cabina elettrica aveva provocato, sempre a Pescara, un incendio in una palazzina dove rimasero leggermente intossicati alcuni inquilini

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