Cronaca

Coronavirus, misure straordinarie nel trasporto pubblico

 Con le ordinanze n 6 e n 8 il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha disposto l'adozione di misure straordinarie nel settore del trasporto pubblico, finalizzate alla gestione della fase emergenziale dovuta al Coronavirus. In particolare, "pur nella consapevolezza di garantire il diritto dei cittadini ad avere servizi, seppur limitati all'essenziale, di trasporto pubblico per raggiungere i luoghi di lavoro per i settori che stanno mantenendo la loro attivita' (i settori industria, banche, assicurazioni, servizi pubblici, commercio al dettaglio di generi essenziali, farmacie) - ha osservato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D'Annuntiis, delegato ai trasporti - e' stata ponderata con la massima attenzione anche la innegabile necessita' di tutela la salute pubblica applicata a un contesto molto particolare come quello dei trasporti, nel quale comunque la convivenza tra persone, seppur temporanea, avviene in spazi estremamente ristretti e limitati con conseguenti elevatissime probabilita' di trasmissione del virus tra i passeggeri dei mezzi di trasporti nonche' tra gli stessi operatori (autisti e verificatori, ma anche manutentori e meccanici)".

"Si e' dato, pertanto, disposizione alla societa' TUA Spa ed alle societa' concessionarie dei servizi di TPL - ha osservato D'Annuntiis - di rimodulare i programmi di esercizio dei servizi di trasporto prevedendo fino al 3 aprile 2020, salvo diversa disposizione, l'applicazione dell'orario ordinario del periodo non scolastico nonche' un'ulteriore riduzione, ai sensi del DPCM 11 marzo 2020, delle restanti percorrenze chilometriche fino ad un massimo del 50%, limite successivamente innalzato con Ordinanza n 8 del 17 marzo all'80% ai soli trasporti ferroviari".

La riduzione delle corse di trasporto pubblico dovra' in ogni caso avvenire nel rispetto delle norme igienico sanitarie volte ad evitare il sovraffollamento dei mezzi e a far rispettare le distanze di sicurezza tra le persone, dando incarico alle stesse societa' di monitorare con attenzione il flusso degli utenti sulle singole corse ed istituendo, ove necessario, corse cosiddette "supplementari" previa informativa al Dipartimento Infrastruttura e Trasporti della Giunta regionale. Alle societa' di trasporto e' stato imposto anche di effettuare tutte le attivita' di sanificazione e disinfezione previste dalle vigenti normative a tutela dell'utenza e del personale viaggiante e di utilizzare, per la salita e discesa degli utenti, soltanto le porte centrali e posteriori degli autobus, delimitando adeguatamente la postazione dell'autista. Per far fronte, infine, alla grave situazione economico-finanziaria del settore del TPL conseguente al crollo della domanda trasportistica, la Regione si e' fatta anche carico, nell'ambito delle proprie prerogative, di sostenere la tenuta economica delle societa' di trasporto. Infatti, l'ordinanza n 8 del 17 marzo prevede l'anticipazione da parte della Regione del pagamento dei contributi di esercizio alle aziende concessionarie e dei corrispettivi che saranno dovuti a TUA in qualita' di titolare di contratto di servizio per l'affidamento in house, per i servizi di collegamento extraurbano ed urbano su gomma e su ferro. E' stata, in tal senso, rimodulata la erogazione del corrispettivo relativo al 1 quadrimestre nei confronti di TUA, stabilendo invece la liquidazione a valere sul periodo gennaio-marzo senza dover aspettare pertanto il mese di giugno per il pagamento del quadrimestre gennaio-aprile. Per le aziende, in regime di concessione, e' stato autorizzato il Dipartimento Trasporti e Infrastrutture, nei tempi tecnici necessari e comunque entro il 31 marzo 2020, ad adottare in via anticipata i provvedimenti di impegno e liquidazione dei contributi di esercizio relativi al secondo quadrimestre del corrente anno.

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Inps: Decreto Cura Italia. Misure di sostegno per emergenza COVID-19

Il Decreto Cura Italia ha introdotto diverse misure a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese.
L’Inps sta completando le attività necessarie per mettere a disposizione di tutti i soggetti interessati le procedure telematiche per inviare le domande di accesso ai trattamenti previsti.
In allegato si illustrano sinteticamente le diverse misure previste per naspi, dis-coll e disoccupazione agricola (messaggio Hermes n. 1286 del 20 marzo 2020), cig ordinaria, assegno ordinario e cig in deroga (messaggio n. 1287 del 20 marzo 2020) e per particolari categorie di lavoratori autonomi, parasubordinati e subordinati (messaggio n. 1288 del 20 marzo 2020) e si forniscono le prime indicazioni operative.

In allegato:

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Coronavirus, mezzo milione dagli imprenditori per convertire l’ospedale di Atessa

Una cordata di imprenditori su iniziativa di Gennaro Strever, presidente della Camera di commercio, sostiene con 500 mila euro la prima fase di realizzazione del progetto della Asl Lanciano Vasto Chieti di riconvertire l'ospedale San Camillo di Atessa in una struttura dedicata all'assistenza di persone affette da Coronavirus. La somma e' subito a disposizione dell'Asl e servira' per l'attivazione dei primi 60 posti letto di Medicina Covid. Sono gia' in corso i piccoli interventi di adeguamento strutturale e per la dotazione degli elettromedicali necessari ad accogliere i nuovi ricoverati. Entro una settimana i primi ricoveri. Grazie ad altri fondi di privati che stanno arrivando, l'Asl e' pronta ad attrezzare altri 60 posti di Medicina Covid: tempo stimato di realizzazione due settimane.

Complessivamente occorrono 1,5 milioni di euro, tra lavori e attrezzature, per portare il progetto a pieno compimento. Hanno gia' aderito Valagro Holding con il presidente Ottorino La Rocca, Nicola Di Sipio con Raicam Industrie srl, Carlo Cericola della Cericola srl, Domenico Pugliese, amministratore della Pugliese Industria Meccanica srl, la Societa' Igefi, delle famiglie Di Vincenzo e Cardano, gruppo Alfonso Toto con la Societa' Strada dei parchi, Roberto Battista della societa' Hiteco SpA; Gennaro Strever con Strever SpA, Ance Chieti - Pescara e Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti - Pescara con il Fondo di solidarieta' istituito sull'emergenza Covid-19 che raccoglie donazioni di piccole, medie e grandi imprese del sistema.

''Il nostro e' un impegno che avvertiamo come giusto e doveroso in una circostanza drammatica come questa - spiegano gli imprenditori -. Ci unisce il comune obiettivo di dare un aiuto concreto al Sistema sanitario regionale sostenendo un progetto nel quale crediamo moltissimo e che rappresenta un'opportunita' di cura e di salvezza per tanti malati. Il mondo dell'impresa e' in prima linea, accanto alla Asl, per questa realizzazione che mira a un obiettivo ambizioso, perche' cento posti letto e oltre in piu' da dedicare esclusivamente a questa emergenza rappresentano una speranza di vita concreta per tanti. Abbiamo gia' raggiunto la cifra necessaria a finanziare la prima parte del progetto e siamo a buon punto nella raccolta dei fondi necessari per la seconda. Facciamo appello, percio', anche al senso di umanita' di altri colleghi e persone di buona volonta' di sostenere questo progetto''

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Coronavirus, la Regione Abruzzo compra un milione di mascherine

 La Regione Abruzzo, attraverso il Servizio di emergenza della Protezione civile, ha stipulato un contratto per la consegna di un milione di mascherine, di tipologia FFP3 e FFP2, al fine di garantire la sicurezza personale degli operatori sanitari e di tutti quegli altri operatori che, in questo periodo di emergenza dovuto al coronavirus, sono a rischio professionale. Su specifico incarico della Protezione civile, la centrale di committenza dell'Aric, e' riuscita a ottenere, a uno dei migliori prezzi di mercato, una fornitura imponente nonostante le difficolta' di reperimento e l'aumento dei prezzi per le contingenze emergenziali. La merce dovrebbe essere disponibile in tempi molto brevi, salvo problematiche dovute al trasporto. La prima tranche, di 700mila mascherine, sara' infatti consegnata il prossimo 26 marzo e nei giorni successivi verra' completata la fornitura. 

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Coronavirus, l’Ordine degli Architetti dona 25 mila per l’acquisto di un ventilatore polmonare

L'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Pescara sostiene il reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Civile di Pescara, e in una nota spiega che "alla luce delle ultime ma necessarie disposizioni del governo a riguardo". "In giorni cosi' difficili per tutti, vogliamo dare un segnale di vicinanza, solidarieta' e, soprattutto, di comunita'. L'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Pescara ha deliberato, in rappresentanza dei 1500 iscritti della provincia e di tutta la categoria professionale, di devolvere la somma di euro 25.000,00 all'Ospedale Civile di Pescara per l'acquisto di un ventilatore polmonare da destinare al reparto di terapia intensiva. - affermano gli architetti - Un contributo totalmente insufficiente rispetto al mare di risorse necessarie agli ospedali in questo difficile momento, ma significativo rispetto alla crisi sistemica che investe la nostra professione gia' da diversi anni e al nostro bilancio, derivante quasi esclusivamente dai contributi associativi degli Architetti. Un gesto a sostegno del territorio di cui ci sentiamo parte e al quale siamo umanamente e professionalmente legati, fatto nella convinzione che questo e' il momento, per chi ne ha la possibilita', di compiere azioni concrete di solidarieta', per rinsaldare i legami e costruire una societa' fatta di condivisione e di un sincero tendere la mano". Sentirci ed essere comunita' ci aiutera' a stare meglio e a lavorare meglio, ora e nel futuro. 

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Ranieri (Cgil Abruzzo): garantire la sicurezza ai lavoratori in prima linea

"Bene la decisione di Conte, dopo l'incontro e le sollecitazioni dei sindacati, di chiudere le attività che non rappresentano servizi essenziali per i cittadini. Ora concentriamoci per garantire più sicurezza a tutti i lavoratori che continuano ad essere in prima linea per garantire a tutti noi di proseguire nelle nostre attività basilari". Lo afferma il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri. "Medici, infermieri e personale sanitario tutto, commessi dei supermercati, ditte di pulizie e mense ospedaliere, riders, autisti del trasporto pubblico locale, operai della filiera alimentare, farmaceutica, dei dispositivi di protezione individuale, forze dell'ordine e polizia locale, giornalisti, operatori postali e bancari, operatori delle reti digitali, operatori ecologici e tanti altri lavoratori ancora: a loro - sottolinea il segretario - va il nostro ringraziamento ed è soprattutto a loro che bisogna garantire la massima protezione contro il rischio di contagio". "Sindacati, istituzioni e datori di lavoro devono avere al centro della loro azione questa priorità - aggiunge Ranieri - Oltre alla sicurezza di chi lavora, bisogna garantire la protezione economica e sociale a tutti coloro che momentaneamente resteranno a casa. Ammortizzatori sociali, sospensione dei mutui a lavoratori e imprese, sospensione delle tasse e proroghe dei termini, sono le priorità da attuare"

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Emergenza coronavirus: firmato il Dpcm 22 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il dpcm che introduce ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

Di seguito il testo del Dpcm (e dal link: https://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/dpcm_20200322.pdf)

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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’articolo 3;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni at-tuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020; 

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori dispo-sizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 47 del 25 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 52 del 1° marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 59 dell’8 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, applicabili sull'intero territorio nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.62 del 9 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.64 del 11 marzo 2020”;

Vista l’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 recante “ulteriori misure urgenti in ma-teria di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 20 marzo 2020;

Vista l’ordinanza del Ministro dell’interno e del Ministro della salute del 22 marzo 2020 recante “ul-teriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da CO-VID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insor-genza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'e-pidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale; 

Ritenuto necessario adottare, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di conteni-mento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea; 

Tenuto conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico di cui all’art. 2 dell'ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile in data 3 febbraio 2020, n. 630, nelle sedute del 28 febbraio 2020 e del 1° marzo 2020;

Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell'interno, della difesa, dell'economia e del-le finanze, nonché i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, delle poli-tiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, e per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni; 

DECRETA:

ART. 1
(Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale)

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio na-zionale sono adottate le seguenti misure:

  • a) sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle in-dicate nell’allegato 1 e salvo quanto di seguito disposto. Le attività professionali non sono so-spese e restano ferme le previsioni di cui all’articolo 1, punto 7, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020. Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto dall’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18. Resta fermo, per le attività commerciali, quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 e dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020. L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, senti-to il Ministro dell’economia e delle finanze; 
  • b) è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; con-seguentemente all’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 le parole “. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” sono soppresse;
  • c) le attività produttive che sarebbero sospese ai sensi della lettera a) possono comunque pro-seguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile;
  • d) restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite; il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente eserci-tata sulla base della comunicazione resa;
  • e) sono comunque consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità, nonché servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146. Resta tuttavia ferma la sospensione del ser-vizio di apertura al pubblico di musei e altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice beni culturali, nonché dei servizi che riguardano l’istruzione ove non erogati a di-stanza o in modalità da remoto nei limiti attualmente consentiti;
  • f) è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e ali-mentari. Resta altresì consentita ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza;
  • g) sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all'impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente eserci-tata sulla base della dichiarazione resa. In ogni caso, non è soggetta a comunicazione l’attività dei predetti impianti finalizzata a garantire l'erogazione di un servizio pubblico essenziale;
  • h) sono consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attivi-tà di rilevanza strategica per l’economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove sono ubicate le attività produttive.

2. Il Prefetto informa delle comunicazioni ricevute e dei provvedimenti emessi il Presidente della re-gione o della Provincia autonoma, il Ministro dell’interno, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e le forze di polizia.

3. Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di rego-lamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali.

4. Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto completano le attività ne-cessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza.

Art. 2.
(Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono effi-caci fino al 3 aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Pre-sidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’ordinanza del Mini-stro della salute del 20 marzo 2020 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono en-trambi prorogati al 3 aprile 2020.

2.  Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attua-zione.

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Coronavirus, 500 medici e infermieri in pensione pronti a dare una mano

Un gruppo di oltre 500 medici, infermieri e operatori socio-sanitari abruzzesi in pensione si rende disponibile a scendere in campo nella battaglia contro il Covid-19, nelle strutture ospedaliere di Abruzzo e Molise, fornendo il proprio contributo a carattere puramente volontario. A renderlo noto sono il professor Raffaele Tenaglia, ex primario di Urologia all'ospedale di Pescara, e il dottor Walter Palumbo, in una lettera indirizzata al presidente della giunta regionale abruzzese Marco Marsilio. "Abbiamo deciso di chiamarci 'i riservisti' - spiega il gruppo di operatori sanitari - perche' nel passato, in periodo di guerra, e questa lotta contro il Coronavirus e' una guerra, il Paese per aumentare la sua forza combattiva richiamava in servizio coloro i quali avevano lasciato il servizio militare attivo". Tenaglia e Palumbo fanno sapere che il gruppo, "formato per lo piu' da pensionati abituati a vivere in ospedale, in sala operatoria e in rianimazione, ha deciso di organizzare una task force volta a condividere un percorso comune per dare una mano a coloro che in questo momento di emergenza sanitaria sono in prima linea negli ospedali della nostra Regione". In particolare il personale sanitario in pensione intende fornire il proprio contributo "selezionando e assistendo i nuovi operatori". I due medici rilevano che "in questo modo si creerebbero sostituti per i rianimatori" e osservano che "cominciare a fare delle prove di preparazione sarebbe opportuno e potrebbe rivelarsi determinante per affrontare questa terribile fase". Tenaglia e Palumbo evidenziano poi "la necessita' di aprire nuovi spazi, in particolare un reparto con almeno 50 posti di intensiva, sub-intensiva e medicina generale" e chiedono a Marsilio "di utilizzare queste competenze e di far presto a trovare le soluzioni logistiche per l'aumento dei posti letto, specialmente per la terapia intensiva". L'unica condizione posta dal gruppo di operatori sanitari e' legata alla dotazione "dei necessari dispositivi di protezione"

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Coronavirus, Verì: pronti a gestire bene un’emergenza che e’ al punto apicale

"Siamo pronti a gestire bene un'emergenza che e' al punto apicale, secondo le curve fatte da statistici ed epidemiologi. Mi auguro che vada a stabilizzarsi nei prossimi giorni per poi scendere". Cosi' l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', sull'emergenza coronavirus. "Speriamo che la linea dopo una fase orizzontale inverta la tendenza - spiega ancora Veri' - Siamo sul fronte 24 ore al giorno per contrastare il numero di pazienti contagiati che stiamo gestendo con ricoveri in reparto, sorveglianza a casa e, purtroppo, per i casi piu' gravi, rianimazione. Stiamo gestendo anche la sempre maggiore richiesta di terapia intensiva e sub intensiva, posti che stiamo ampliando. Sono in continuo contatto con i direttori generali della quattro Asl e con gli altri dirigenti e, naturalmente, con il presidente Marsilio". "Non e' facile, siamo aperti ai ricoveri con le altre regioni e anche tra Asl abruzzesi. Per ora stiamo tenendo, continuiamo a organizzarci e fare normative". A proposito dell'ordinanza di ieri sera di Marsilio, che ha istituito le unita' speciali di continuita' assistenziale (Usca), Veri' ha sottolienato che e' stata recepita una normativa nazionale e che e' partita l'azione per dotarsi subito di queste unita' "importanti per la prevenzione e per la salute dei cittadini", una ogni 50mila abitanti. Le Usca devono essere attivate entro 3 giorni, quindi la governance abruzzese ha tempo fino a lunedi' sera

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