"Siamo passati in una settimana da 330.000 a 2,4 milioni di mascherine al giorno. I dati non sono più un segreto: da oggi sono online. Il nostro lavoro sarà verificabile giorno dopo giorno. Il periodo più difficile è alle spalle. Forniremo al più presto anche chi lavora nelle farmacie. Faccio però notare che non è il governo né il Commissario che deve rifornire per la vendita le 19.448 farmacie e le 6365 parafarmacie italiane". Così in un'intervista a Repubblica il Commissario per l'emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, risponde alle polemiche sulla carenza di mascherine perfino negli ospedali. Con i superpoteri che le ha assegnato il governo potrebbe comprare senza gara dispositivi di protezione ovunque, distribuirli utilizzando l'esercito (accade soltanto da tre giorni), accelerare le certificazioni. "Io sono il Commissario italiano all'emergenza, non il nuovo padrone del commercio mondiale - puntualizza -. Ho il potere di requisire in Italia e lo sto esercitando pienamente. Non senza polemiche e con tante difficoltà". Sempre lei martedì scorso aveva detto che il "consorzio moda" sarebbe stato in grado di produrre mascherine made in Italy nell'arco di 96 ore. Finora neanche una è stata consegnata alla Protezione civile. "Due gruppi di imprese italiane, quelle delle filiera della moda e dell'igiene personale, hanno iniziato a produrre 450mila mascherine la settimana. Tra due settimane saranno 1.450.000. Con il nostro lavoro e la disponibilità delle imprese, stiamo dando vita a una filiera industriale che non esisteva nel nostro paese. Tra pochi giorni, alla fine del primo ciclo produttivo, le distribuiranno esclusivamente alla Protezione Civile. E la prima fornitura di 250.000 mascherine prodotte in Abruzzo l'azienda la regalerà alla sua regione". Quanto alla richieste di certificazione dei dispositivi di protezione dalle aziende produttrici Arcuri spiega che "Non c'è alcun ingorgo burocratico. Facciamo parlare i numeri. Sono state presentate ad oggi 258 domande: 129 sono state già respinte per assenza di presupposti, 52 hanno ricevuto un parere negativo e 40 sono state autorizzate a produrre. Le altre 37 sono in valutazione". Le mascherine Ffp2 e Ffp3, sono di importazione cinese e la gara Consip per approvvigionarsene è stata un fallimento. L'Italia ha lo know how e i materiali per farle? "In una settimana è stato varato l'incentivo 'Cura Italia'. Proprio per accelerare la creazione di un'offerta italiana di questi prodotti - risponde il commissario -. In cinque giorni sono state attivate 1.410 domande e pervenute 375 proposte di investimento. Domani Invitalia approverà i primi quattordici progetti. Stiamo davvero correndo". "Non voglio alimentare polemiche - dice ancora Arcuri a proposito delle difficoltà delle regioni ad ottenere il materiale sanitario -. Da sabato scorso, il materiale che arriva a Malpensa e Fiumicino con i cargo della Difesa, che vanno a ritirarlo nel mondo, viene caricato sugli aerei militari e consegnato nella stessa giornata alle Regioni. Non solo: viene tracciato e le informazioni tutte le sere sono certificate e messe online. A disposizione di tutti. Le assicuro che non è un lavoro facilissimo. Quando domenica ci siamo confrontati con Amazon per capire come migliorare ancora, ci hanno detto che consegnare entro le 24 ore è un ottimo risultato". E a chi gli chiede se non si potesse attuare prima questo rifornimento dice: "Batta un colpo chi crede che prima di Codogno con 3 soli contagiati in Italia potesse essere autorizzata una spesa di circa 2 miliardi". E al governatore della Lombardia Fontana ricorda che "una percentuale assai rilevante di tutti i materiali, come era giusto vista la concentrazione dell'epidemia, sono stati consegnati in Lombardia. E che la Costituzione all'articolo 117 definisce 'poteri concorrenti' nella gestione della sanità Governo e Regioni". Vi sono arrivate offerte da parte di imprenditori disposti a fare da mediatori per reperire mascherine sul mercato cinese. Perché le avete rifiutate o non avete risposto? "A noi e alla protezione civile sono pervenute migliaia di proposte. In Italia arrivano più intermediari - con tanti sponsor - che produttori di mascherine. C'è un piccolo particolare, spesso dimenticato: lo Stato non paga acconti né salda all'ordine. Paga solo alla consegna del materiale in Italia. Gli intermediari se ne facciano una ragione", conclude Arcuri.
Leggi Tutto »Asl L’Aquila, verifica sulle assenze durante l’emergenza coronavirus
Troppe assenze al lavoro durante l'emergenza coronavirus: scatta una verifica della Asl per accertare eventuali irregolarita' e adottare conseguenti provvedimenti. La direzione aziendale, avendo registrato in queste settimane un alto tasso di assenteismo in corsie e uffici amministrativi, ha deciso di mettere sotto la lente d'ingrandimento le posizioni dei dipendenti che attualmente non sono al lavoro. L'obiettivo e' accertare se vi siano eventuali anomalie in relazione alle assenze per malattia, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla normativa vigente.
"Le verifiche sui motivi dell'elevato livello di assenteismo", afferma la direzione, "si rendono a maggior ragione necessarie alla luce dell'attuale situazione di emergenza in cui c'e' bisogno del contributo di tutti per rispondere all'enorme sforzo a cui siamo chiamati". "Se dovessero emergere irregolarita' nei motivi addotti a giustificazione delle assenze", aggiunge la Direzione, "l'azienda intraprendera' tutti i provvedimenti previsti dalla legge nei confronti di chi compie le violazioni". "Cio' anche a tutela dei quei dipendenti che, ligi al dovere, ogni giorno vanno al lavoro e, con abnegazione e sacrificio, assicurano le prestazioni all'utenza in condizioni molto difficili"
Leggi Tutto »CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: PINETO
Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Robert Verrocchio, Sindaco di PINETO (TE).
Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
Sono due emergenze che non possono essere messe sullo stesso livello. In questi casi occorre agire secondo un criterio di priorità e la priorità ora è quella sanitaria, quindi siamo concentrati su questo. E’ ovvio che ci preoccupa anche il risvolto economico e parallelamente e compatibilmente con le azioni che stiamo mettendo in campo per tranquillizzare la popolazione a supporto dee servizi sul territorio, cominciamo a pensare alle misure per rilanciare il turismo e capire come essere pronti quando finirà l’emergenza. Quindi ci stiamo già pensando, ma le azioni immediate sono relative alla sanità.
Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Può sembrare strano ma i cittadini vogliono sentirsi rassicurati in questo momento, per cui credo che questo sia l’atteggiamento che dobbiamo avere adesso, fornire loro tutte le comunicazioni e quindi agevolare al massimo i servizi che possono essere utili alla loro quotidianità da casa. Ci impegniamo a limitare i loro spostamenti e metterli nelle condizioni di svolgere una vita quasi regolare pur stando a casa. Ovviamente iniziano ad arrivare, come è naturale, le richieste su come gli aiuti economici verranno erogati e quindi ci stiamo già adoperando per iniziare a organizzare questo tipo di supporto che a dire il vero non è venuto mai meno perché gli uffici delle politiche sociali del nostro Comune sono stati sempre attivi e aperti.
Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
Lavoreremo sull’immagine della nostra città che è una realtà tranquilla, con il mare e una pineta adatti a tutti e in particolare alle famiglie, Pineto offre molte attività da svolgere all’aria aperta, quindi lavoreremo in particolare sulla promozione dal punto i vista turistico e cercheremo di tornare immediatamente a raccontare una città che vive una sua normalità dal punto di vista degli eventi, del suo funzionamento e della vita che aveva prima di questa emergenza.
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Mancato rispetto del Dpcm, 40 denunce nel Teramano
Dall'entrata in vigore dei decreti Governativi emanati per arginare l'epidemia di Covid-19 il Gruppo della Guardia di Finanza di Teramo ha disposto sul territorio provinciale oltre 1.000 controlli eseguiti dai 4 Reparti territoriali: 40 le persone denunciate che hanno deliberatamente violato le regole imposte dal decreto del Presidente del Consiglio sulla circolazione e sospensione degli esercizi aperti al pubblico. Tre persone, oltre ad essere in un Comune diverso da quello di residenza/dimora e senza autocertificazione, dopo controlli effettuati con l'unita' cinofila della Compagnia di Giulianova, sono state trovate in possesso di 5 dosi di cocaina, nascoste in capsule di plastica degli ovetti di cioccolata e pronte per lo spaccio. A Martinsicuro in un bar sono stati trovati due avventori intenti a giocare alle slot machine. A Teramo sono stati individuati due ristoranti aperti oltre le ore 18, prima che ne fosse disposta la completa chiusura, con clienti all'interno. A Tortoreto e' stato trovato aperto un negozio che non rientrava tra quelli autorizzati dal Decreto dell'11 marzo. Diverse le segnalazioni pervenute al 117 per segnalare speculazioni a danno ai cittadini. I titolari delle attivita' sono stati segnalati per "manovre speculative su merci (art. 501-bis C.P.)".
Leggi Tutto »L’Aquila, sequestrato immobile per 75mila euro
I finanzieri della Compagnia di L'Aquila, nell'ambito di attività diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Roberta D'Avolio, hanno eseguito un atto cautelare, su decreto del GIP procedendo al sequestro di un immobile situato nel capoluogo. Le indagini, scaturite da una denuncia presentata dal Comune di L'Aquila, hanno riguardato il ''Servizio di ricarica di buoni pasto per la refezione scolastica'', che lo stesso ente aveva affidato in convenzione ad individuati esercenti aquilani.
Il servizio, ormai desueto, consentiva ai genitori di ricaricare i buoni pasto per le mense delle scuole dell'obbligo, presso tabaccherie, cartolerie e edicole convenzionate, le quali, a fine mese, avrebbero dovuto riversare i relativi importi al Comune. All'esito delle indagini è emerso che un'edicola, incassato il denaro e ricaricato i buoni pasto, tratteneva per sé le somme riscosse, maturando, tra novembre 2018 e gennaio 2019, un debito complessivo pari a 75.110,68 euro. Nonostante le reiterate diffide ricevute dall'Ente, l'esercizio commerciale non è stato in grado di sanare la consistente posizione debitoria. L'edicolante, quale incaricato di pubblico servizio, è stato denunciato per il reato di peculato e il relativo profitto sequestrato ai fini della successiva confisca per equivalente.
Leggi Tutto »Di Nisio: solidarietà e impegno, l’omaggio delle forze dell’ordine a medici e infermieri
"Per me (e per tutti noi) non è stato possibile essere presente per seguire le disposizioni che ci impongono - giustamente - di restare a casa. Ma siamo stati tutti idealmente lì facendo conoscere e condividendo questa bellissima iniziativa". Lo afferma Nicoletta Di Nisio, Assessore al Sociale del Comune di Pescara.
"Questa mattina alle 9:00 la Polizia di Stato, unitamente a tutte le forze dell’ordine di questa città, si sono schierate davanti all’ospedale civile di Pescara, vicino l’ingresso visitatori, in segno di solidarietà verso il personale medico e sanitario impegnato nell’emergenza COVID-19 e di incoraggiamento ai malati. Un omaggio per esprimere la loro vicinanza: tutti insieme in prima linea nella lotta contro il coronavirus”.
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Solidarietà, dai produttori di Campagna Amica un aiuto per i bisognosi
Dagli agricoltori di Campagna Amica d’Abruzzo arriva l’iniziativa a favore delle persone meno abbienti in collaborazione con la Caritas e le associazioni di volontariato. Lo annuncia Coldiretti Abruzzo nel sottolineare che gli agricoltori dei tre mercati di Campagna Amica di Chieti, Pescara e Teramo doneranno una parte della propria produzione in vendita alle famiglie più bisognose che verrà consegnata attraverso le associazioni senza scopo di lucro. E per coinvolgere anche i consumatori, parte oggi anche l’iniziativa Spesa sospesa del contadino: i clienti dei mercati potranno donare un pacco alimentare alle famiglie più bisognose sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta però di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare Made in Abruzzo, che verranno consegnati una volta a settimana alla Casa di Betlemme di Chieti e alle Caritas di Pescara e di Teramo. Verranno donati così pacchi salva dispense da destinare alle famiglie più indigenti e ai senza tetto che in questo momento vivono una situazione di grande difficoltà.
“Si tratta di una azione di grande responsabilità dell’agricoltura abruzzese e della nostra rete di Campagna Amica – dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio - in una situazione in cui le misure restrittive per contenere il contagio e la perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale, hanno aggravato la situazione e aumentato il numero delle persone che in Abruzzo sono costrette a chiedere aiuto per il cibo. Ma è solo l’inizio di una grande rete di solidarietà che speriamo continui e si rafforzi. Ringrazio tutti gli agricoltori che in questo momento, seppur tra mille difficoltà, stanno facendo la loro parte di solidarietà confermando la grande importanza dell’agricoltura”.
Oltre alle attività di solidarietà collegate ai mercati di Campagna Amica, stanno nascendo sul territorio diverse iniziative a sfondo sociale. Tra le tante, si ricorda quella di Coldiretti L’Aquila con un gruppo di agricoltori marsicani che hanno donato per il mese di aprile i prodotti orticoli del Fucino alla Caritas di Avezzano.
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Coronavirus, anche i rifiuti vanno in ‘quarantena’
Anche i rifiuti raccolti nei domicili dei Covid positivi subiscono una "fase di quarantena" di nove giorni prima di essere riversati negli impianti di trattamento: e' il tempo entro il quale, per l'Istituto superiore di sanita', il virus muore, a prescindere dal tipo di materiale contaminato. C'e' una filiera nella gestione in sicurezza dello scarto che cambia durante l'emergenza sanitaria, come ha spiegato l'assessore ai Rifiuti, Nicola Campitelli, alla redazione di "Sos Coronavirus". "Stiamo rispettando le linee guida in materia di gestione dei rifiuti per coloro che sono in quarantena domiciliare; indicazioni che il presidente Marsilio ha calato nell'ordinanza n. 13". La procedura prevede che, anzitutto, chi e' ristretto in quarantena domiciliare faccia sola la raccolta indifferenziata, e che tale scarto sia raccolto con un mezzo dedicato. Lo smaltimento avviene tenendo conto di alcune opzioni a scelta del gestore ma sempre prima conferendo i rifiuti in un impianto di sterilizzazione per la quarantena dei nove giorni. Dopo lo stoccaggio, la scelta avviene tra trattamento meccanico biologico o discarica in celle dedicate e protette con materiale anticontagio. "Al momento, il contenuto numero dei Covid positivi in quarantena domiciliare e la riduzione significativa dei rifiuti, a seguito della chiusura delle attivita', pensiamo ai ristoranti e ai bar, per esempio, ci consente di tenere la situazione sotto controllo. Quello che ora conta e' aumentare i posti di terapia intensiva e salvare le vite degli abruzzesi".
Leggi Tutto »A Montesilvano la giunta approva requisiti benificiari per i buoni alimentari
La giunta comunale ha deliberato i requisiti di coloro che potranno beneficiare del buono spesa e che dovranno presentare apposita istanza, utilizzando esclusivamente il modello predisposto entro e non oltre il termine di venerdì 3 aprile 2020, ore 24:00.
Le istanze, da domani potranno essere presentate esclusivamente per via telematica con l’apposita procedura guidata presente sul sito: https://servizi.comune.montesilvano.pe.it/covid19/ e dall’inizio della prossima settimana si inizierà la distribuzione delle tessere.
“Sono stati due giorni molto intensi – spiega il sindaco Ottavio De Martinis - , in cui si sono susseguite numerose riunioni con dirigenti e assessori per studiare le modalità più rapide per cercare di aiutare coloro, che vivono in questo momento uno stato di indigenza a causa dell’emergenza sanitaria. Abbiamo ragionato in questa prima fase delle procedure per utilizzare le risorse del governo al più presto. La fascia che potrà beneficiare di un sostegno maggiore è composta da coloro che non hanno reddito, fissando inoltre un tetto di euro 800, 1000 e 1200 a seconda della composizione del nucleo familiare. Abbiamo studiato anche un bonus per nuclei familiari composti da persone disabili. Nella giornata di ieri abbiamo emanato un avviso pubblico sul sito internet del Comune di Montesilvano per gli esercizi commerciali, che vorranno aderire all’iniziativa così da essere presi in considerazione per la spesa dei buoni”.
Possono beneficiare del buono spesa i soggetti che risultino nelle seguenti condizioni, da intendersi cumulative: nuclei familiari, residenti nel Comune di Montesilvano, che non risultino titolari, di misure di sostegno al reddito a carattere pubblico (sovvenzioni, contributi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali ossia cassa integrazione o assegno di disoccupazione) oppure di redditi, di qualsiasi natura, da lavoro e/o da capitale, in misura complessivamente superiore a euro 800 netti (nucleo familiare con 1 o 2 componenti), euro 1.000 netti (nucleo familiare con 3 e 4 componenti) o euro 1.200 netti (indipendentemente dal numero dei componenti, nucleo familiare con componente in situazione di handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, legge 5.02.1992, n. 104 ovvero affetto da comprovata invalidità civile non inferiore all’80% per il caso di insorgenza di condizioni di non autosufficienza);
nuclei familiari che non risultino titolari di conti correnti attivi e/o disponibilità liquide e/o titoli e/o conti di deposito bancari o postali e/o forme di disponibilità monetarie di importo superiore a euro 10.000,00.
Il reddito è da intendersi reddito netto percepito nell’intervallo temporale dal 1° marzo 2020 alla data di presentazione della domanda.
In caso di insufficiente disponibilità delle risorse l’ammissione al beneficio risponderà al seguente ordine di priorità:
soggetti che non hanno alcun reddito né risultano assegnatari di sostegno pubblico (come previsto nella Ordinanza 658/2020);
condizione di indigenza o di necessità individuata dai servizi sociali, per numerosità del nucleo familiare, presenza di minori, situazioni di fragilità recate dall’assenza di reti familiari e di prossimità, situazioni di marginalità e di particolare esclusione.
Leggi Tutto »Montesilvano aderisce all’invito dell’Anci e ricorda le vittime del coronavirus
L’amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa dell’Anci, promossa dal presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, che riceve la piena condivisione di UPI (Unione Province Italiane), ad esporre oggi alle ore 12,00, le bandiere a mezz’asta. Il sindaco Ottavio De Martinis, con la fascia tricolore ha osservato un minuto di silenzio davanti al Municipio in segno di lutto e di vicinanza della città intera alle famiglie e ai cari delle vittime del Covid-19. Erano presenti anche il vicesindaco Paolo Cilli, l’assessore Anthony Hernest Aliano, il consigliere Valter Cozzi e il segretario comunale Angela Erspamer.
“Come fatto da altri sindaci su territorio nazionale – afferma il sindaco De Martinis -, ho aderito alle ore 12 all’iniziativa promossa dall'Anci (Associazione Nazionale Comune Italiani) e, esposto davanti al nostro Comune la bandiera italiana a mezz’asta, sono sceso in piazza Diaz indossando la fascia tricolore unitamente al segretario comunale, al vicesindaco Paolo Cilli, all’assessore Anthony Hernest Aliano e al consigliere comunale Valter Cozzi, dove ho osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’epidemia, per onorare il sacrificio e l'impegno degli operatori sanitari ma anche in segno di reciproco sostegno. E, non a caso, anche oggi, come da settimane, non ho indossato solo la fascia il tricolore di rappresentanza, ma anche la felpa e la giacca della Protezione Civile, a testimonianza, quale autorità locale, del grande e incommensurabile lavoro che stanno svolgendo sul nostro territorio i volontari. Tutti insieme ce la facciamo”.
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